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MCU: gli 8 maggiori errori della Fase 4

Ecco gli 8 maggiori errori della Fase 4 del MCU analizzati, dall'insuccesso di Eternals alla CGI tanto criticata di She-Hulk.

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Il 2022 è stato un anno di successi ma anche fallimenti per i Marvel Studios e, con la fine della Fase 4 del MCU, possiamo analizzarne ormai i maggiori errori. Dopo l’uscita dello speciale natalizio di Guardiani della Galassia, la Fase 4 è finita e Kevin Feige e compagnia stanno cercando di gettare le basi per una nuova era del franchise sulla scia di Avengers: Endgame, soprannominata “Saga del Multiverso”.

Sebbene si speri in una rinascita del MCU anche per quanto riguarda la serie tv, è ormai evidente che i Marvel Studios non sono altrettanto abili nel raccontare storie in televisione quanto lo sono al cinema e che, a volte, anche gli stessi film ci abbiano fatto storcere il naso…

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Benedict Cumberbatch in Doctor Strange

Un Multiverso mediocre…

Non sappiamo a chi dare la colpa se Doctor Strange nel Multiverso della Follia ha deluso: ai Marvel Studios, ai cospiratori del web o alle nostre ridicole aspettative. In definitiva, è probabilmente una combinazione di tutti e tre. Dopo che Spider-Man: No Way Home ci aveva fatto capire quanto il Multiverso nel MCU potesse essere folle, il film, presentato come il progetto che ci avrebbe portato direttamente nel Multiverso, ci ha regalato solo una manciata di realtà alternative e una schiera di Illuminati.

L’uccisione di questi personaggi in così rapida successione, dopo solo un brevissimo scorcio del loro mondo, ne ha diminuito l’impatto, così come l’essere poco più che carne da macello per una svolta malvagia della Strega Scarlatta che nessuno voleva. Se questo è il massimo che il Multiverso potrà ottenere, beh… forse siamo pronti per la fine di questa saga.

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Film Disney 2021 Eternals

Eternals Chi?

Eternals potrebbe essere stato il primo film “marcio” su Rotten Tomatoes dei Marvel Studios, ma il modo in cui è stato trascurato nella Fase 4 è stato a dir poco sconcertante. Lo shock di un gigantesco Celestiale di marmo che emerge dall’Oceano Indiano non ha meritato nemmeno una menzione in Black Panther: Wakanda Forever, il sequel che ha portato Namor il Sub-Mariner nel MCU. Non se ne è mai più parlato, anche se lo stesso si potrebbe dire per la maggior parte dei grandi eventi della Fase 4.

Quest’anno c’è stata una vera e propria mancanza di interdipendenza tra i vari eventi, che ha fatto sì che questo mondo condiviso sembrasse meno coeso che mai. È probabile che la colpa sia della sovrapposizione dei programmi di produzione, ma la mancanza di riferimenti anche minimi ha fatto sì che sembrasse ci avessero presentato solo una serie di storie casuali.

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Christian Bale

La durata “standard” di due ore

Le recensioni negative ottenute da Eternals – con molte lamentele rivolte alla durata di 2 ore e mezza – sembrano aver scioccato i Marvel Studios, spingendo lo studio a rendere i due film successivi, Doctor Strange nel Multiverso della Follia e Thor: Love and Thunder, molto più brevi. Entrambi i sequel sono durati circa 2 ore e le rispettive storie sono sembrate incredibilmente affrettate. Quest’ultimo, in particolare, non ha mai rallentato, e questo sembra più una decisione commerciale sbagliata che una decisione creativa.

Eliminare 20 o 30 minuti dalla durata di un film del MCU significa poterlo proiettare su un numero molto maggiore di schermi, aumentando così gli incassi al botteghino. Con i titoli 2021 dei Marvel Studios in difficoltà a causa della pandemia, siamo tentati di “dare la colpa” all’ex amministratore delegato della Disney Bob Chapek. Speriamo che Black Panther: Wakanda Forever sia un segno che le due ore di durata non sono più un obbligo.

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Thor: Love and Thunder colonna sonora

Troppa libertà a Taika Waititi

Pur non piacendo a tutti, Thor: Ragnarok è stato il nuovo inizio di cui il franchise aveva disperatamente bisogno. Anche tra tutte le battute e le frasi fatte, c’era una grande storia in gioco, che lo ha reso uno dei migliori film dei Marvel Studios. Non si può dire lo stesso di Thor: Love and Thunder.

Nonostante avesse tutti gli ingredienti giusti per funzionare, compresi personaggi come Mighty Thor e Gorr: Il Macellatore di Dei, Taika Waititi ha avuto la libertà di fare quello che voleva e il risultato è stato un blockbuster disordinato, infantile e al limite dell’inguardabile, secondo molti fan. Lo spreco di Christian Bale, tuttavia, potrebbe essere uno dei più grandi crimini dei Marvel Studios di quest’anno. L’arco narrativo di Mighty Thor era buono, anche se affrettato, ma il Dio del Tuono ha ancora una volta un disperato bisogno di un reboot… forse senza il contributo di Waititi.

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La CGI di She-Hulk

She-Hulk: Attorney at Law è stato messo sotto accusa per una serie di motivi, la maggior parte dei quali erano piuttosto ingiusti col senno di poi. Le lamentele sulla CGI, tuttavia, erano del tutto giustificate. She-Hulk è apparsa in gran parte delle scene, ma quelle nel suo ufficio non erano molto meglio di quelle di molti videogiochi. Tralasciando le clip modificate sui social media che hanno fatto apparire Jen 10 volte peggiore, i Marvel Studios hanno probabilmente tagliato il budget per le serie, e si vede.

Vale la pena menzionare anche il finale, difficile da digerire, che ha visto i Marvel Studios darsi una pacca sulla spalla con il debutto di K.E.V.I.N. in uno dei momenti più irritanti del franchise. La rottura della terza parete come questa non è quello che speriamo di vedere in Deadpool 3.

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Werewolf By Night

Poche “presentazioni speciali”

Riprendendo il nostro ultimo punto, se i Marvel Studios hanno imparato qualcosa nel 2022, è che le presentazioni speciali sono un’opzione molto migliore degli show televisivi. Anche se vogliamo ancora delle serie settimanali, i 50 minuti di Werewolf by Night funzionano molto meglio come introduzione per questo personaggio (insieme a Man-Thing e Elsa Bloodstone) di Moon Knight, Ms. Marvel e She-Hulk: Attorney at Law messi insieme.

Quest’ultima ci ha tenuti sintonizzati per nove settimane, solo per dirci che non aveva importanza nel finale. Gli altri due show, pur essendo delle solide introduzioni per questi eroi, sono stati molto discontinui; forse è troppo tardi per il 2023, ma speriamo che il 2024 dia la priorità alle presentazioni speciali piuttosto che ad altre serie TV.

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Ms Marvel

La mutante Ms. Marvel

A parte i Clandestini (che sono tra i peggiori cattivi del MCU), Ms. Marvel è stata una serie televisiva solida. Iman Vellani si merita molti elogi e questi sei episodi sono serviti per introdurre Kamala Khan. Dove i Marvel Studios hanno davvero sbagliato è stato con i poteri dell’adolescente. Prendere un personaggio dei fumetti del tutto unico e dargli abilità generiche in stile Lanterna Verde è una decisione che ancora ci lascia perplessi, soprattutto quando ha portato a lasciare sulla pagina molti dei suoi poteri migliori e più iconici.

Per quanto riguarda la decisione di rendere Kamala una mutante, l’abbiamo amata sul momento, ma ha meno senso più ci pensiamo. Capiamo che i Marvel Studios vogliano lasciare stare gli Inumani, ma il fatto che Ms. Marvel sia una mutante prima di aver visto anche un solo X-Man… beh, sembra che Kevin e compagnia se lo stiano inventando di sana pianta, e non in senso positivo.

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Moon Knight mcu

La versione insoddisfacente di Moon Knight

Non possiamo dire una sola parola negativa sul lavoro di Oscar Isaac, e Moon Knight è iniziato e terminato in modo eccellente. Tuttavia, la mancanza di azione in costume, una visione riduttiva della malattia mentale di Marc Spector e una visita incredibilmente deludente al manicomio hanno contribuito a rendere questa serie più un fallimento che un successo.

Le ultime scene sembrano essere state inserite dopo le riprese, con la presenza di Arthur Harrow che non ha alcun senso; inoltre, gli elementi horror non hanno funzionato molto bene e siamo ancora divisi sulla comicità di Steven Grant. Nonostante ciò, Moon Knight rimane un personaggio con un certo potenziale nell’MCU, ma se c’è un progetto del 2022 che riassume quanto i Marvel Studios siano diventati discontinui, è proprio questo.

Agnese Albertini
Agnese Albertini
Nata nel 1999, Agnese Albertini è redattrice e critica cinematografica per i siti CinemaSerieTv.it, ScreenWorld.it e Cinefilos.it. Nel 2022 ha conseguito la laurea triennale in Lingue e Letterature straniere presso l'Università di Bologna e, parallelamente, ha iniziato il suo percorso nell'ambito del giornalismo web, dedicandosi sia alla stesura di articoli di vario tipo e news che alla creazione di contenuti per i social e ad interviste in lingua inglese. Collaboratrice del canale youtube Antonio Cianci Il RaccattaFilm, con cui conduce varie rubriche e live streaming, è ospite ricorrente della rubrica Settima Arte di RTL 102.5 News.

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