In Justice League (qui la recensione), il film del 2017, la posta in gioco era letteralmente il destino del mondo. Steppenwolf (Ciarán Hinds) torna sulla Terra per portare a termine la missione iniziata cinquemila anni prima: usare il potere di tre Scatole Madre per formare “l’Unità” e terraformare il nostro mondo in un’altra Apokolips. All’epoca, fu sventato e bandito da un’alleanza di difensori composta da Atlantidei, Amazzoni, divinità greche, tribù di Uomini e una Lanterna Verde. Ma nel 2017 la Terra ha molti meno difensori, fino a quando Batman (Ben Affleck) e Wonder Woman (Gal Gadot) non formano la Justice League.
Rendendosi però conto che pur combinati i loro poteri non sono sufficienti a sconfiggere Steppenwolf e i suoi Parademoni, il gruppo – composto anche da Aquaman (Jason Momoa), Flash (Ezra Miller) e Cyborg (Ray Fisher) – decide di usare il potere della terza Scatola Madre per resuscitare Superman (Henry Cavill). Con Superman che prende il posto che gli spetta nella Justice League, gli eroi affrontano gli invasori alieni in una resa dei conti finale in un piccolo villaggio della Russia. Ciò che accade nel finale getta le basi per i successivi film del DCEU, anche se sappiamo che questo franchise è oggi stato bruscamente concluso.
La spiegazione del finale di Justice League
A garantire la vittoria finale della Justice League sono stati Cyborg e l’Uomo d’Acciaio. La tecnologia che compone il corpo meccanico di Cyborg proviene infatti dalla Scatola Madre, che gli permette di avere una connessione e una comprensione uniche di questo oggetto. Anche allora, quando Cyborg si interfacciava con la Scatola Madre, non riusciva a separare l’Unità. Fortunatamente, Superman era disponibile a dare una mano con la sua forza bruta e la sua invulnerabilità, che gli hanno permesso di sopravvivere all’ondata di energia che si è sprigionata dall’interruzione dell’Unità. Superman e Cyborg insieme hanno quindi distrutto le Scatole Madre, salvando la Terra dall’essere trasformata in un’altra Apokolips.
Superman è stato anche il fattore decisivo per sconfiggere Steppenwolf stesso. Quest’ultimo era riuscito a tenere a bada Wonder Woman, Aquaman e Flash, ma la forza kryptoniana di Superman ha ribaltato la situazione. Una volta che Wonder Woman è riuscita a frantumare l’ascia da battaglia di Steppenwolf dopo averla congelata con il respiro gelido di Superman, il conquistatore alieno ha provato per la prima volta la vera paura. Le sue legioni di Parademoni si nutrono di paura e una volta che l’hanno percepita in Steppenwolf, si sono accese e si sono scagliate contro il loro ex padrone. Con Steppenwolf che lottava contro i suoi rabbiosi Parademoni, le forze apokoliptiane si allontanarono dalla Terra. La Justice League vince e il mondo viene salvato.
Quello che accade dopo la sconfitta di Steppenwolf
Dopo la battaglia con Steppenwolf, la Justice League torna alle proprie vite private, ma la vittoria ha anche consolidato la loro alleanza in modo permanente. Tornati a Gotham, Bruce Wayne e Diana Prince esaminano le rovine della casa ancestrale di Bruce, Wayne Manor, e progettano di trasformarla nel quartier generale della Lega. Bruce immaginava un tavolo rotondo al centro della sala principale del maniero, con sei posti a sedere. “Ma con spazio per altri”, suggerì Diana. Il fatto che Batman, che a volte ha rimproverato al commissario Gordon (J.K. Simmons) l’idea stessa della squadra che ha riunito, non solo voglia che la Lega continui a esistere, ma abbia intenzione di dedicare le sue risorse al successo della Lega è un’enorme svolta per il Cavaliere Oscuro.
Batman è rimasto solitario per un numero imprecisato di anni, probabilmente da quando Joker (Jared Leto) e Harley Quinn (Margot Robbie) uccisero Robin e lasciarono a Batman il costume vandalizzato del Ragazzo Meraviglia. Bruce ha sorriso quando Barry Allen ha ammesso di aver bisogno di amici, ma Batman è giunto alla stessa conclusione su se stesso. Ora che Superman è tornato (e questo è stato in gran parte merito suo) e che la Lega è al suo posto, Batman ha un ritrovato senso di speranza, cosa di cui il suo maggiordomo Alfred (Jeremy Irons) può essere lieto.
Anche Wonder Woman è stata cambiata in meglio dalla sua esperienza con la Justice League. Batman l’aveva costretta a confrontarsi con il secolo in cui aveva scelto di non impegnarsi nel suo ruolo di protettrice e faro di speranza per il mondo. Wonder Woman ha però accettato la leadership della Lega e la responsabilità che ne deriva quando li ha guidati nella battaglia finale con Steppenwolf. Dopo aver sventato una rapina al British Museum alla fine del film, Wonder Woman incontra il pubblico per la prima volta, accettando il suo ruolo di ambasciatrice della Lega e dello stile di vita delle Amazzoni.
La Fattoria Kent, invece, era stata acquistata da una banca del Kansas dopo la morte di Clark Kent, ma Bruce Wayne l’ha ricomprata per i Kent (acquistando la banca stessa) per rimediare alle sue azioni in Batman V Superman. Lois Lane (Amy Adams) è tornata al Daily Planet nel suo ruolo di reporter vincitrice del premio Pulitzer, mentre il suo fidanzato Clark, tornato dalla morte, è tornato a Metropolis. Nel finale del film, dopo aver individuato una nuova crisi con il suo super udito, Clark si è nasconde in un vicolo e appre la camicia per rivelare la sua iconica S, il più luminoso simbolo di speranza del DCEU.
Barry Allen ha invece fatto visita a suo padre Henry (Billy Crudup) in prigione con una grande notizia: Barry ha ora un lavoro fisso come scienziato forense nel dipartimento di polizia di Central City. Barry ha trascorso diversi anni facendo lavori saltuari mentre progettava la sua identità da supereroe e cercava un modo per liberare suo padre dalla prigione. Fiducioso, ora che è riuscito a combattere e a salvare il mondo come Flash, Barry è ora il difensore dei supereroi di Central City. Nella scena a metà dei titoli di coda, vediamo poi proprio Flash sfidare Superman per determinare chi dei due sia davvero l’uomo più veloce in circolazione.
Aquaman, invece, ha trascorso anni di amarezza per le sue origini atlantidee, senza mai capire perché sua madre, la regina Atlanna, lo abbia abbandonato nel mondo di superficie. La breve interazione di Aquaman con Mera (Amber Heard) ad Atlantide ha lasciato intravedere le risposte che il Re dei Sette Mari avrebbe poi trovato nel film a lui dedicato uscito nel 2018. Per quanto riguarda Cyborg, ha riallacciato i rapporti con il padre e ha ricevuto un aggiornamento del suo corpo meccanico. Non si nasconde più nell’ombra ora che fa parte della Justice League, il che è per lui un’evoluzione entusiasmante dopo anni di sofferenze.
La fine del DCEU
Infine, nell’altra scena post-credits di Justice League, seguiamo Lex Luthor (Jesse Eisenberg), che apprendiamo essere evaso dall’Arkham Asylum, dove era stato rinchiuso alla fine di Batman V Superman: Dawn of Justice. In questa scene Luthor si incontra con Slade Wilson alias Deathstroke (Joe Manganiello) a bordo del suo lussuoso yacht per discutere della rinascita di Superman, della Justice League e dei loro piani futuri. “Non dovremmo avere una lega tutta nostra?”. pensa Luthor. Purtroppo, come noto, dopo il continuo insuccesso dei film del DCEU, nel 2023 con Aquaman e il Regno Perduto questo franchise viene del tutto accantonato, lasciando dunque incompiute le sue possibili storie future.