Continuano in Inghilterra le riprese di War Horse, il nuovo film di Steven Spielberg ambientato nella Prima Guerra Mondiale: ecco un mucchio di foto del villaggio dove la troupe rimarrà per le prossime due settimane!
Continuano in Inghilterra le riprese di War Horse, il nuovo film di Steven Spielberg ambientato nella Prima Guerra Mondiale: ecco un mucchio di foto del villaggio dove la troupe rimarrà per le prossime due settimane!
Il cavallo non è un’animale come gli altri: c’è qualcosa nel suo sguardo, un’umanità latente illuminata da sprazzi di sensibilità e fierezza, capace di creare una connessione coi nostri pensieri più profondi rivelando uno spirito misterioso e inquieto.
La scelta dello scrittore Michael Morburgo di raccontare la Grande Guerra abbracciando il punto di vista di un cavallo sembra perciò coerente e appropriata: conosciuto in Italia soprattutto grazie all’omonimo film di Steven Spielberg, War Horse calca le scene di Broadway e del West End sin dal 2007, assecondando i sentimenti universali e pur zuccherini dell’opera originale nella potente visione dell’adattamento di Nick Stafford.
Per risolvere l’ovvia impossibilità di disporre di veri cavalli la produzione ha scelto di rinunciare a più scontati animatronics puntando sulla meraviglia di una messa in scena artigianale: maestose marionette in scala reale, frutto del lavoro delle maestranze della South Africa Handspring Puppet Company, arrivano al galoppo guidate da 3 artisti vestiti in abiti d’epoca, sempre presenti sul palco e pur assorbiti dall’anima impetuosa delle loro creature e dall’incedere di un Conflitto che condanna tutti gli uomini, qualunque sia la loro nazionalità ed estrazione, a svanire sul campo di battaglia.
Pur non avendo dalla sua
i verdi panorami del Devon e il fango delle Trincee presenti nel
film di Spielberg, War Horse trova la sua dimensione in un
allestimento quasi del tutto privo di scenografie, sovrastato da
una lunga pagina strappata sulla quale si proietta lo scorrere del
tempo e la dolorosa discesa che vede il purosangue inglese Joey
separarsi dal padroncino Albert; le marionette compiono il
miracolo, conquistano la nostra attenzione con spavalderia e
tenerezza e non mancano di strapparci qualche lacrima quando a
sfidare il coraggio indefesso dei cavalli arriva il più temibile
dei rivali, un carro armato che avanza senza pietà contro l’ombra
di una Guerra romantica che muore sotto i colpi
dell’artiglieria.
Come le ballate che accompagnano i momenti più toccanti del dramma di Joey, War Horse vive nella suggestione malinconica e straziante che solo il teatro può permettersi di offrire: la magia di una corsa in un campo aperto, con le foglie che si alzano intorno e il vento che ci scompiglia i capelli, pronta a portarci lì dove tutti i nostri sogni di bambino rimangono e aspettano, fiduciosi che immaginazione e speranza ci aiutino a ritrovare la strada.
La 20th Century Fox ha diffuso il primo trailer di War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo della nuova saga basata sul cult de Il pianeta delle Scimmie.
Dopo L’alba del pianeta delle scimmie del 2011 e il sequel Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014), arriva un nuovo titolo a completare questa trilogia di prequel, dal titolo War for the Planet of the Apes.
Ecco la sinossi: In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.
Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.
Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti, Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.
Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.
Dopo ave annunciato l’inizio delle riprese con una foto dal set su Twitter, Matt Rives pubblica tramite lo stesso social il primo logo ufficiale di War for the Planet of the Apes.
Eccolo di seguito:
Diretto da
Matt Rives, il film vede protagonisti Andy
Serkiz, Woody Harrelson, Steve Zahn, Judy Greer,
Karin Konoval, Terry Notary, Max Lloyd-Jones, Aleks
Paunovic, Sara Canning, Gabriel Chavarria, Chad
Rook e Amiah
Miller.
Una crescente nazione di scimmie geneticamente evolute è minacciata da un gruppo di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso decenni prima. Guadagnano una pace molto fragile, ma che si rivela di vita breve, così entrambi gli schieramenti sono spinti sull’orlo di una guerra che determinerà quale delle due specie dominerà sulla Terra.
Dopo il logo ufficiale arrivano le prime immagini di War for the Planet of the Apes, l’atteso sequel diretto ancora una volta da Matt Reeves, già dietro alla regia di Apes Revolution.
https://youtu.be/-9B-GIGXssg
Diretto da Matt Rives, il film vede protagonisti Andy Serkis, Woody Harrelson, Steve Zahn, Judy Greer, Karin Konoval, Terry Notary, Max Lloyd-Jones, Aleks Paunovic, Sara Canning, Gabriel Chavarria, Chad Rook e Amiah Miller.
Una crescente nazione di scimmie geneticamente evolute è minacciata da un gruppo di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso decenni prima. Guadagnano una pace molto fragile, ma che si rivela di vita breve, così entrambi gli schieramenti sono spinti sull’orlo di una guerra che determinerà quale delle due specie dominerà sulla Terra.
Ecco un nuovo trailer internazionale di War for the Planet of the Apes, in cui possiamo vedere nuove sequenze inedite. Il film è diretto da Matt Reeves e arriverà al cinema il 14 luglio 2017.
https://www.youtube.com/watch?v=00_LNNLL3u4
Dopo L’alba del pianeta delle scimmie del 2011 e il sequel Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014), arriva un nuovo titolo a completare questa trilogia di prequel, dal titolo War for the Planet of the Apes.
Ecco la sinossi: In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.
Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.
Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti, Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.
Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.
Le riprese di War for the Planet of the Apes sono ufficialmente iniziate e Matt Reeves, che torna alla regia dopo aver diretto Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie, lo ha annunciato pubblicando una foto del set su Twitter.
L’immagine ritrae due attori impegnati con il motion capture, uno a piedi e uno su un cavallo, su una spiaggia deserta all’alba.
In seguito all’uscita del teaser trailer ufficiale di War for the Planet of the Apes rilasciato in anteprima al New York Comic-Con 2016 lo scorso autunno, Trailer Track riporta la notizia secondo cui la FSK (il corrispettivo tedesco della Motion Pictures Association of America) ha visionato e approvato i 91 secondi di un nuovo trailer che sarà pronto per il rilascio nel corso delle prossime settimane, presumibilmente in concomitanza con l’uscita di Rogue One A Star Wars Story.
Pensato come sequel de L’alba del Pianeta delle Scimmie e terzo capitolo del reboot voluto dalla 20th Century Fox, War for the Planet of the Apes sarà diretto per la seconda volta da Matt Reeves su una sceneggiatura co-scritta dal regista assieme a Mark Bomback che vedrà Andy Serkis vestire nuovamente i panni della scimmia Cesare a capo della rivolta contro la popolazione umana, quest’ultima guidata da un colonnello alquanto aggressivo con i tratti spigolosi di Woody Harrelson.
Non si conoce ancora per il momento la valutazione che verrà data dalla MPAA al nuovo War for the Planet of the Apes sulla base delle valutazione della FSK, tuttavia va ricordato che i primi due capitoli del nuovo reboot del franchise sono stati catalogati come PG-13 e sicuramente il medesimo destino toccherà anche a questa terza pellicola. Il lavoro compiuto dalla 20th Century Fox per rinvigorire una saga di grande successo inaugurata nel lontano 1968 col famoso film interpretato da Charlton Heston è di per sé degna di nota.
Ecco la sinossi: In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.
Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.
Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti, Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.
Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.
Fonte: Trailer Track
20th Century Fox ha annunciato oggi che il regista Matt Reeves, il produttore Dylan Clark e Andy Serkis porteranno, all’evento speciale del Comic Con, un dietro le quinte esclusivo di War for the Planet of the Apes.
I tre approfondiranno il rapporto unico tra performance capture, recitazione e regia. I fan verranno trasportati dietro le quinte e avranno uno sguardo esclusivo sul processo di lavorazione del film. Oltretutto potranno, ovviamente, dare un occhio ai primi filmati mai visti dell’attesa pellicola.
L’evento si terrà il Giovedi, 6 ottobre, 8:30-21:30 al Teatro Regal E-Walk a 247 West 42nd Street
Dopo L’alba del pianeta delle scimmie del 2011 e il sequel Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014), arriva quindi un nuovo titolo a completare questa trilogia di prequel, dal titolo War for the Planet of the Apes. Via Screen Rant, abbiamo oggi la prima sinossi del film che avrà come protagonista umano Woody Harrelson.
Ecco la sinossi:
In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.
Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.
Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti,Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.
Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.
Fonte: CS
Continuano le riprese dell’annunciato War For the Planet of the Apes di Matt Reeves, sequel del precedente Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie.
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Diretto da Matt Rives, il film vede protagonisti Andy Serkis, Woody Harrelson, Steve Zahn, Judy Greer, Karin Konoval, Terry Notary, Max Lloyd-Jones, Aleks Paunovic, Sara Canning, Gabriel Chavarria, Chad Rook e Amiah Miller.
Una crescente nazione di scimmie geneticamente evolute è minacciata da un gruppo di umani sopravvissuti al devastante virus diffuso decenni prima. Guadagnano una pace molto fragile, ma che si rivela di vita breve, così entrambi gli schieramenti sono spinti sull’orlo di una guerra che determinerà quale delle due specie dominerà sulla Terra.
Via YvrShoots
EW ha diffuso il primo teaser trailer di War for The Planet of The Apes, in cui troviamo di nuovo Caesar, la scimmia protagonista del franchise interpretata da Andy Serkis.
Dopo L’alba del pianeta delle scimmie del 2011 e il sequel Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014), arriva un nuovo titolo a completare questa trilogia di prequel, dal titolo War for the Planet of the Apes.
Ecco la sinossi: In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.
Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.
Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti, Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.
Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.
Cosa può mai accomunare un film di fantascienza quale War for the Planet of the Apes ad un film come Boyhood di Richard Linklater, la cui genesi lunga 12 anni lo rende una pellicola decisamente anti convenzionale?
La risposta ce la suggerisce Andy Serkis che, in occasione dei sei anni dalla sua prima apparizione nella serie, non ha potuto che creare un parallelismo fra la crescita di Caesar e le sue scimmie e quella del piccolo Mason nel film di Linklater.
Ecco quanto dichiarato da Serkis: “È interessante perché l’altro giorno stavamo vedendo alcune immagini, vecchie foto di Rise of the Planet of the Apes e notavamo quanto eravamo giovani e come i nostri corpi ed ora siamo tutti piegati e fuori forma. È una sorta di Boyhood nella giungla. Una specie di Apehood. Ci sono dei momenti che ci portano indietro all’inizio. Grandi momenti che abbiamo interpretato e che ci riportano al punto in cui tutto è iniziato.”
Ecco la sinossi: In War for the Planet of the Apes, il terzo capitolo del franchise di blockbuster acclamato dal pubblico, Caesar e le sue scimmie sono forzati a intraprendere un conflitto mortale contro un’armata di uomini guidati dal Colonnello, una persona senza scrupoli. Dopo che le scimmie hanno affrontato terribili perdite, Caesar combatte con il suo istinto più oscuro e intraprende la sua solitaria e mitica impresa per vendicare la sua specie. Quando il suo viaggio lo porta faccia a faccia con il Colonnello, i due sono costretti a combattersi in una battaglia epica che determinerà il fato di entrambe la specie e il futuro del pianeta.
Trattandosi di un sequel, dovremmo già sapere quale sarà l’esito della battaglia, ma chiaramente sarà interessante vedere in che termini si sceglierà di raccontare questa guerra primordiale.
Confermati nella produzione, per ora, ci sono il regista Matt Reeves e i protagonisti, Andy Serkis nei panni di Caesar e Woody Harrelson in quelli del Colonnello.
Il film è atteso al cinema per il 14 luglio 2017.
Fonte: Screenrant
Warner Bros Pictures ha pubblicato online il nuovo trailer di War Dogs. Un nuovo sguardo al film di Todd Phillips (regista della trilogia di Una Notte da Leoni), che vedrà protagonisti Miles Teller e Jonah Hill.
Scritto da Todd Phillips insieme a Jason Smilovic (Slevin – Patto Criminale), il film, ispirato alla storia vera raccontata da Guy Lawsom in un articolo su Rolling Stone, racconta di due tossici ventenni (Hill e Teller) che, arrivati a Miami Beach durante la guerra in Iraq, diventano commercianti di armi per il governo statunitense. Quando si troveranno di fronte a un affare da 300 milioni di dollari per vendere armi all’esercito afghano però scopriranno di avere a che fare con persone molto pericolose.
Il film arriverà nelle sale americane il 19 agosto 2016. In Italia uscirà col titoloTrafficanti il 15 settembre 2016.
Miles Teller è stato di recente nelle nostre sale con The Divergent Series Allegiant, terzo capitolo della saga cinematografica basata sui romanzi di Veronica Roth. Prossimamente lo vedremo al fianco di Anna Kendrick nella commedia Get a Job, nel biopic Bleed for This in cui interpreterà l’ex pugile Vinny Pazienza, e nel drammaticoThank You for Your Service.
Jonah Hill ha fatto invece parte del cast di Ave Cesare, il nuovo film dei fratelli Coen uscito nelle sale italiane lo scorso 10 marzo. Prossimamente vedremo l’attore nel nuovo film corale di David Frankel, regista di Il Diavolo Veste Prada, dal titolo Collateral Beauty, al fianco di Will Smith, Kate Winslet, Keira Knightley, Helen Mirren, Edward Norton, Michael Peña e Naomie Harris.
Fonte: CS
War – La guerra desiderata è il nuovo film che Gianni Zanasi porta alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Grand Public, dedicata ai lavori per il grade pubblico. Una tragicommedia nata nel 2019, in uscita il 10 novembre, con un ricco cast catapultato in uno scenario estremo. Niente meno che l’Italia in guerra contro la Spagna. É attraverso quest’iperbole che l’autore conduce una riflessione sugli umori ben poco rassicuranti che covano realmente nell’attuale società.
Tom, Edoardo Leo, è laureato in lingue romanze, ma alleva vongole. Tra i suoi migliori amici c’è il barista Mauro, Giuseppe Battiston. Lea, Miriam Leone, fa la psicoterapeuta alla Asl ed è la figlia dell’ex generale Benedetti, Massimo Popolizio, sottosegretario alla Difesa, mentre suo fratello, Marco Tè, fa il pilota militare. Le vite di Tom e Lea si intrecciano per caso a Roma, mentre una rissa tra ragazzi sfociata in violenti scontri si è trasformata in un incidente diplomatico tra Italia e Spagna e sta trascinando il paese in qualcosa di impensabile: una guerra contro un altro Stato europeo. Tom e Lea riusciranno a fermarla?
La prima considerazione che sorge spontanea a proposito di War – La guerra desiderata è che esso fosse una distopia nel 2019, quando è stato pensato, ovvero prospettasse il peggiore degli scenari possibili, percepito come impensabile a realizzarsi. Mentre oggi, nel 2022, a poco meno di un mese dalla sua uscita nelle sale, il film appare, suo malgrado, pericolosamente vicino alla realtà, visto che c’è davvero a una guerra nel cuore dell’Europa, tra Russia e Ucraina. Una guerra che, in qualche misura, ci coinvolge tutti. Questa contingenza non trascurabile rende il film ancora più scioccante, perché viene meno, almeno in parte, la rassicurante distanza che solitamente separa lo spettatore da scenari distopici. Da rilevare poi che, dopo Siccità di Paolo Virzì, questo è il secondo film italiano dell’anno a dare conto, prendendo a pretesto un’estremizzazione, della deriva umana ed esistenziale cui il paese sembra giunto. Forse non è neppure un caso che entrambi i lavori siano ambientati a Roma, luogo di mille emergenze trascurate e sulle cui criticità ormai croniche si potrebbe lungamente dibattere.
L’altro elemento che si evidenzia subito è l’alto grado di immedesimazione che si può creare tra lo spettatore e molti dei personaggi del film, grazie alla capacità del regista e di chi lo affianca alla sceneggiatura – Lucio Pellegrini – Figli delle stelle, La vita facile e Michele Pellegrini – di dare loro spessore. Zanasi, Pellegrini e Pellegrini sanno raccontare, riuscendo a bilanciare, cosa non facile, la componente più immaginifica del film con il realismo. Delineano bene le molte figure di questo film corale. Un cast di attori di ottimo livello fa il resto. A partire dai due protagonisti, credibili anche nel surreale, Miriam Leone, Edoardo Leo, a un grande Giuseppe Battiston, cui spetta forse il ruolo più complesso, da Stefano Fresi e Carlotta Natoli a Massimo Popolizio e Antonella Attili, ma anche Paolo Briguglia e Teco Celio.
Tale meccanismo di
immedesimazione fa riflettere ancor di più su ciò che siamo e su
cosa ci muove. Così ci si ritrova a pensare che, sì, la situazione
immaginata da Gianni Zanasi sarà pure estrema,
surreale, ma quanto sono autentiche le spinte, sia emotive che
razionali – più nuerose le prime che le seconde – che muovono i
protagonisti? Quante volte si è provata la rabbia, la frustrazione
per un torto subito, per un malcostume, per quell’abitudine alla
prevaricazione del prossimo che è ormai diventata quasi normalità?
Ecco allora che qualcosa di impensabile in un paese civile, come la
guerra, può diventare paradossalmente desiderato.
C’è chi desidera la guerra per dare un senso alla propria vita, come il Mauro di Giuseppe Battiston. Chi per vendicarsi di essere stato bullizzato da piccolo, come Lucio, il fratello di Lea. Chi, come il protagonista interpretato da Edoardo Leo, lo fa per ottenere finalmente qualcosa che merita, ma che nessuno gli ha mai riconosciuto. Non ci sono insomma, solo i guerrafondai o i violenti ad alimentare l’interventismo, ma anche i miti, che tali si sono stancati di essere e cercano la loro rivincita. In questo, War – La guerra desiderata non è molto distante da Figli delle Stelle – il cui regista era, non a caso, Lucio Pellegrini – o dalla saga di Smetto quando voglio.
Dunque, quanta alienazione e frustrazione ci sono nella società attuale e quanta rabbia cieca, latente? Le si ha spesso di fronte, ma c’è una sorta di assuefazione ad esse. Ecco perchè serve un evento catastrofico come la guerra che qui si immagina, per portarle in superficie. I segnali, però, ci sono già tutti e sono evidenti, vuol sottolineare Zanasi. Basterebbe una miccia per scatenare un disastro, proprio come accade nella finzione scenica del film. War – La guerra desiderata mette tutto questo sotto una lente di ingrandimento, vi accende un faro. Zanasi si domanda e domanda allo spettatore come si sia arrivati a tutto ciò e se si possa ancora fare qualcosa.
Una speranza sembra ancora esserci. Non solo perchè, nonostante il fosco scenario, Zanasi riesce ancora a farci ridere e sorridere, perfino a farci intenerire, raccontandoci anche di un amore che nasce nel bel mezzo di un’”allerta guerra” nel cuore di Roma, con gli F35 pronti al decollo. Oltre a ciò, infatti, il regista non dimentica chi cerca, sempre e comunque, di fermare la violenza e il conflitto, chi non vuole stare a questo gioco disumano e così facendo, ricorda a tutti che esistono ancora il rispetto, anche per chi sbaglia, l’empatia, la solidarietà, l’umanità.
War – La guerra desiderata è indubbiamente lungo, 130 minuti, ma non difficile da seguire. Il ritmo è vivace e tiene desta l’attenzione dello spettatore. Il risultato è un lavoro maturo e complesso, con più livelli di lettura, al tempo stesso godibilissimo e disturbante, da vedere, anche per farsi sorprendere da un enigmatico finale e da un’interessante colonna sonora.
Il film è una coproduzione Italia – Francia, opera di Pumpkin Production, Vision Distribution, Éloïse Film, in collaborazione con Sky e Amazon Prime Video. War – La guerra desiderata arriva nelle sale dal 10 novembre.
Lo sceneggiatore Michael Brandt ha inaspettatamente fornito un aggiornamento sul tanto atteso sequel di Wanted – Scegli il tuo destino, che da 16 anni si trova in una fase di stallo, tanto da far pensare che non sia più considerato realizzabile. Il film originale è basato sulla serie a fumetti omonima di Mark Millar e J. G. Jones e segue Wesley Gibson (James McAvoy), un giovane che trova la sua vita mondana capovolta quando scopre di avere abilità sovrumane e una connessione con The Fraternity, una società mortale di assassini. Il film fu un grande successo di critica e commerciale, ma il suo seguito stranamente non divenne mai una realtà.
In un’intervista con MovieWeb, Brandt ha però ora spiegato che lui e i suoi co-scrittori hanno effettivamente scritto il sequel, il quale si è però imbattuto in momento di blocco quando il regista Timur Bekmambetov ha espresso idee diverse riguardo il sequel. “Avevamo un’idea per un seguito. L’abbiamo scritto. E sembra che ci sia stato un vero interesse nello studio per realizzarlo. E poi anche Timur, che ha diretto il primo, era assolutamente interessato. Ma aveva un’idea diversa per quello che voleva fare.”
“Ed è solo uno di quei momenti in cui qualcuno dice la cosa sbagliata in termini di prosieguo del nostro film e della sceneggiatura che avevamo scritto. Sono stati suggeriti dei cambiamenti e questo rallentamento ha tolto il vento dallle vele dello studio. Le cose cambiano velocemente e credo che il sequel di Wanted sia semplicemente rimasto indietro mentre altre cose cominciavano ad andare avanti. Quindi c’è un copione, mi piacerebbe vederlo realizzato, e mi è piaciuto molto scriverlo“.
“Ho pensato che fosse un vero e proprio sequel del primo. Ma finora, lo slancio è stato perso. Ricevo una chiamata ogni tanto da un produttore che dice, ‘Possiamo rinvigorire questa cosa? E io dico, ‘Yeah, ecco il copione. E loro dicono, ‘Wow, amiamo la sceneggiatura. ‘ E io dico, ‘Cool, chiama lo studio. E poi sembra morire lì per qualche ragione“. Ad oggi, dunque, la realizzazione di questo sequel continua a rimanere incerta se non improbabile.
Già prima dell’uscita del film, Mark Millar aveva annunciato che il regista Timur Bekmambetov stava progettando un sequel che avrebbe seguito l’idea del primo film di una gilda internazionale di assassini. Tutto sembrava pronto per partire già nel 2009, ma a quel punto Angelina Jolie ha fatto sapere che non era interessata a riprendere il suo ruolo. Ciò ha comportato una riscrittura della sceneggiatura per rimuovere il suo personaggio, ma da quel momento la realizzazione del sequel è divenuta incerta. Ad oggi, nonostante l’argomento esca nuovamente di tanto in tanto, non sembrano esserci piani per riportare i personaggi del film sul grande schermo.
Sono passati sei anni
da quando Wanted è uscito al cinema. Il
film con protagonista James McAvoy sembrava essere
arrivato ad un epilogo perfetto, le linee narrative erano state
tutte esaurite e il personaggio con maggiore fascino, la Fox
interpretata dalla tostissima Angelina Jolie, era morta nel finale.
Tuttavia il produttore Marc Platt ha dichiarato
che il sequel è ancora in cantiere.
“Abbiamo una sceneggiatura piuttosto buona per un sequel che non era previsto, soprattutto perchè uno dei personaggi principali muore ad un certo punto. Non vuoi certo raccontare di nuovo la stessa storia, ma quando arrivi ad avere uno script di un certo livello, allora il sequel diventa possibile. Ci è voluto un po’, è stata una sfida, proprio perchè abbiam perso un personaggio davvero interessante, quindi, dove andrà adesso il personaggio di James McAvoy? Abbiamo delle buone idee.”
Platt ha anche confermato che Marc Millar, autore della graphic novel su cui è basato il film, parteciperà alla produzione: “Ha sempre avuto voglia di essere coinvolto ma non scriverà la sceneggiatura, ma ha sempre voluto far parte del progetto perchè il tono che ha messo nel testo originale è così suo che l’ha voluto trasmettere anche al film, per dargli il suo umorismo dark.”
E voi cosa ne pensate? Abbiamo davvero bisogno di un sequel di Wanted?
Vi ricordiamo che Wanted – Scegli il tuo destino è un film del 2008 diretto da Timur Bekmambetov con protagonisti James McAvoy, Angelina Jolie, Morgan Freeman e Terence Stamp.
Fonte: CBM
Mark Millar è uno dei più noti e apprezzati fumettisti del panorama mondiale. Autore di titoli come Kick-Ass e Kingsman, ma anche noto per le sue collaborazioni con la DC Comic e la Marvel Comics, per le quali si è occupato di opere come Swamp Thing, The Flash, Superman, Vecchio Logan e Captain America: Civil War. Molte delle storie da lui scritte sono poi state portate con successo anche al cinema (si vedano ad esempio i film Kick-Ass, Kingsman: Secret Service, Logan – The Wolverine e lo stesso Captain America: Civil War). Il primo grande successo di Millar rimane però la miniserie a fumetti Wanted, pubblicata nel 2004 e portata poi al cinema nel 2008 con il film Wanted – Scegli il tuo destino.
A diregere il lungometraggio – il primo tratto da una serie pubblicata per l’etichetta Millarworld, di cui Wanted è stata appunto il primo titolo – vi è il regista Timur Bekmambetov, qui al suo primo lungometraggio hollywoodiano prima di passare poi a dirigere titoli come La leggenda del cacciatore di vampiri e Ben-Hur. Scelto per via del suo stile che ben si adatta all’animo oscuro, torbido ed iperviolento ma anche dotato di tocchi di umorismo ed ironia del fumetto, Bekmambetov realizza così una trasposizione non del tutto fedele all’opera di Millar ma capace di coglierne appieno lo spirito, regalando così agli spettatori un film avvincente e ricco di emozioni.
Wanted – Scegli il tuo destino si affermò dunque come un grande successo, incassando circa 341 milioni di dollari a livello globale. Ancora oggi è ricordato per il suo discostarsi dallo stereotipo dei supereroi, offrendo una visione molto più cinica e controversa di questa tipologia di racconti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è Wesley Gibson, timido e ipocondriaco ragazzo di venticinque anni che detesta la propria vita. Il giovane ha un lavoro senza prospettiva di carriera con un capo prepotente, prende pillole per l’ansia e viene abitualmente tradito dalla sua ragazza con il suo migliore amico e collega, Barry. Per lui tutto cambia quando viene raggiunto da una sconosciuta di nome Fox, che informa Wesley che il padre che non ha mai conosciuto è stato recentemente ucciso ed era un assassino lui stesso. Inoltre Cross, l’uomo che lo ha ucciso, ora sta dando la caccia proprio a lui. Il giovane scopre così di essere il discendente di una confraternita di asssassini dotati di poteri sovrumani ed ora è chiamato ad assumere egli stesso questo ruolo, eliminando chi gli dà la caccia.
Ad interpretare Wesley Gibson vi è l’attore James McAvoy. Egli aveva fatto un provino per tale ruolo già all’inizio del 2006, ma era stato scartato perché lo studio voleva un protagonista più “convenzionale”. In seguito è stato richiamato quando i produttori decisero che il personaggio di Wesley doveva apparire più stravagante e indifeso rispetto agli altri. A quel punto McAvoy ottenne la parte. Per poter recitare nel film si è però dovuto allenare per migliorare il suo fisico in vista delle scene d’azione del film e ha subito diversi infortuni durante le riprese, tra cui una distorsione alla caviglia e una ferita al ginocchio.
Ad interpretare la misteriosa e letale Fox vi è invece l’attrice Angelina Jolie. Il personaggio del film è stato riscritto proprio pensando a lei e Jolie in seguito ha raccontato di aver basato la freddezza di Fox su quella del regista Clint Eastwood, con il quale aveva appena collaborato per Changeling. Recitano poi nel film gli attori Morgan Freeman nel ruolo di Mr Sloan, Terence Stamp in quello di Pekwarsky e Thomas Kretschmann come Cross. Nel ruolo de L’Armaiolo vi è il rapper Common, entrato nel cast perché interessato a recitare assieme a McAvoy, Jolie, e Freeman. Per prepararsi per il ruolo, ha dovuto acquisire una buona conoscenza delle armi da fuoco, nonostante le disprezzi.
Già prima dell’uscita del film, Mark Millar aveva annunciato che il regista Timur Bekmambetov stava progettando un sequel che avrebbe seguito l’idea del primo film di una gilda internazionale di assassini. Tutto sembrava pronto per partire già nel 2009, ma a quel punto Jolie ha fatto sapere che non era interessata a riprendere il suo ruolo. Ciò ha comportato una riscrittura della sceneggiatura per rimuovere il suo personaggio, ma da quel momento la realizzazione del sequel è divenuta incerta e gli stessi coinvolti hanno espresso dubbi sull’effettiva realizzazione del film. Ad oggi, nonostante l’argomento esca nuovamente di tanto in tanto, non sembrano esserci piani per riportare i personaggi di Wanted sul grande schermo.
È possibile fruire di Wanted – Scegli il tuo destino grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 17 febbraio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.
In Wanna, la nuova serie Netflix in arrivo sulla piattaforma dal 21 settembre, viene raccontata la storia dal boom al crollo della regina delle televendite, Wanna Marchi. Divisa in quattro episodi, la miniserie di Alessandro Garramone appare come l’ultima grande televendita che la Marchi – insieme alla figlia Stefania Nobile – mette in scena. Il mondo delle televendite ci viene mostrato in tutto il glorioso sfarzo degli anni ’80, delle prime reti private e la comparsa dei primi esponenti di questo settore.
Wanna Marchi, presuntuosa, eccentrica e testarda è stata la prima donna in un mondo dominato da uomini a entrare di prepotenza all’interno degli schermi televisivi. La sua vita è sempre stata caratterizzata dall’umiltà e dalla povertà, figlia di una famiglia di contadini di cui, ci tiene lei stessa a specificare, va molto fiera. La Marchi si sposa giovane, appena 18 anni, con Raimondo Nobile, un rappresentante di liquori. Inizia così la scalata sociale di Wanna Marchi tra eccessi, ricatti e sofferenza.
Lungo i quattro episodi che compongono la miniserie Netflix ci sentiamo come trasportati agli inizi degli anni ’80. I racconti dei colleghi della Marchi sono tutti diversi. Raccontano che Wanna all’inizio poteva apparire così sfrontata e talvolta anche maleducata nei confronti della sua clientela ma il rovescio della medaglia era tutt’altro. La Marchi, con la sua personalità dalle mille sfaccettature, ha imparato a farsi strada da sola. Si inventa il lavoro pur di portare a casa i soldi necessari per il mantenimento dei suoi figli. Così inizia a truccare i defunti all’obitorio, poi lavora nei centri estetici, fino a quando non apre un negozio tutto suo a Ozzano. Il piccolo paesino nel cuore dell’Emilia-Romagna non è pronto, però, a tutte queste eccentricità. Una sua collaboratrice racconta che le persone entravano in negozio e venivano screditate dalla stessa Marchi per determinate problematiche fisiche.
Wanna Marchi ha costruito se stessa sulla base di questo personaggio così fuori dalle righe. Ed è così che ha costruito anche il personaggio della figlia Stefania Nobile. Cresciuta a pane e televendite la figlia maggiore della Marchi inizia la sua carriera all’età di 15 anni. Stefania è solo una delle tante persone che sono finite – più o meno consapevolmente – nella rete di Wanna Marchi. Ma nella serie non si parla solo della truffa per la quale è stata poi giudicata in tribunale. In quattro episodi assistiamo a un vero e proprio album dei ricordi. Alcuni positivi altri negativi, ma sempre vissuti a testa alta dalla Marchi. Dal tentato omicidio da parte del marito fino all’associazione con la criminalità organizzata, la regina delle televendite ha avuto a che fare con un mondo molto più grande di lei.
L’innegabile arte oratoria della Marchi l’ha resa non solo la regina delle televendite ma l’amica delle casalinghe degli anni ’80-’90. Non c’era una sola persona all’epoca che non avesse acquistato le sue promesse o che avesse sposato i suoi ideali. Così Wanna Marchi entra prepotentemente nelle case degli italiani, nei salotti televisivi più importanti incontrando esponenti di spicco come Maurizio Costanzo e Pippo Baudo. Ma questo castello di carte si scontra presto con le prime difficoltà. Giunti al giro di boa della miniserie assistiamo al fallimento dell’attività della Marchi, una delle sue tante attività. I debiti sono talmente tanti da coprire che è costretta a chiudere il negozio di Ozzano.
Questo fallimento sarà solo un pretesto per spingersi più in alto. Arriviamo così alla costruzione di una nuova vita per Wanna Marchi e Stefania Nobile. Entrate nelle grazie di un nobile conosciuto in Sardegna, madre e figlia si re-inventano non abbandonando il loro palcoscenico principale: le televendite. Questa volta non vendono più “scioglipancia” e prodotti estetici, vendono la magia e consigli di vita. Ad aiutarle in questo loro nuovo percorso si aggiunge una terza figura: Mario Pacheco do Nascimento. Il benessere dell’anima e la fortuna queste sono le promesse che il sodalizio composto da Marchi-Nobile-Nascimento promette ai telespettatori.
Il nuovo impero del trio televisivo si sgretola presto. Nel 1996, dopo una lunga battaglia con il magnate e politico Capra de Carrè decidono di mettersi in proprio ma la loro sfida è appena iniziata. Dopo un periodo burrascoso che li ha visti intricati con alcuni affari di politica, la Marchi e la sua squadra esplode di popolarità. Principalmente il loro introito maggiore veniva dai numeri del lotto fortunati che il maesto di vita do Nascimento sorteggiava per le telespettatrici. Le immagini di quel futuro, che sembrava lontano, del 2006 iniziano a farsi sempre più pressanti. Vediamo parti del processo con delle immagini prese dalla trasmissione Un giorno in pretura e lì assistiamo al vero gioco a carte scoperte di Stefania e Wanna.
Il ricatto psicologico al quale sottoponevano le telespettatrici viene a galla dalle parole di una persona anonima intervistata a volto coperto per l’occasione. Far leva sugli affetti più cari per estorcere denaro tramite le continue chiamate che ogni settimana intasavano i centralini. Passano gli anni e mentre la truffa va avanti entra in gioco Striscia la Notizia. Nel 2001, infatti, parte l’operazione di Striscia che si serve di un gancio per smascherare la Marchi e la Nobile. Con orgoglio e spavalderia – tanto da paragonare se stessa a Buscetta – Stefania Nobile rifarebbe tutto. Così la favola che avevano costruito madre e figlia giunge alla conclusione. Non esiste un lieto fine per loro nel mondo della giustizia.
Stefania Nobile diventa il volto principale dei raggiri telefonici ai danni delle anziane vedove, Wanna Marchi rimane il volto delle televendite e do Nascimento è un personaggio costruito ad hoc per avere un ritorno economico non indifferente. Nel gennaio del 2002 inizia il penultimo atto della vita di Stefania e Wanna. L’inchiesta e in seguito il processo ha poi avuto il suo esito che tutti conosciamo: condannate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Per anni madre e figlia hanno venduto illusioni e speculato sui sentimenti. Così sulle note di Cinque minuti di te cantata da Daniela Peroni le due donne sfondano la quarta parete e sorridono alle telecamere come hanno fatto per tutta la vita, mettendo in scena l’ultimo atto della loro ultima televendita.
Wanna, la nuova docu-serie italiana di Netflix, prodotta da Fremantle Italia, debutterà il 21 settembre in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. La docu-serie è stata realizzata attraverso 22 testimonianze, circa 60 ore di interviste e immagini tratte da oltre 100 ore di materiali d’archivio per ricostruire gli eventi in modo fattuale e accurato.
Attraverso testimonianze e immagini di repertorio, la docu-serie crime in 4 episodi racconta un’epoca precisa del nostro Paese attraverso le vicende di quella che, per vent’anni, è stata la televenditrice più famosa della TV italiana, Wanna Marchi, e di sua figlia Stefania Nobile.
Wanna in streaming debutterà il 21 settembre 2022 su Netflix.
Lo stile aggressivo con cui Wanna Marchi si rivolge agli spettatori è il marchio di fabbrica degli show in cui propone creme dimagranti miracolose. Per tutti gli anni ’80 la sua immagine e i suoi prodotti impazzano, rendendola ricchissima e famosa, insieme al suo unico e vero braccio destro, la figlia Stefania. Le due passano dal successo alla clamorosa caduta di inizio anni ’90, quando “l’impero Wanna Marchi” si sgretola e le scaraventa sul lastrico. Un disastro che scatena nelle due la voglia di riscatto. Dopo avere venduto l’illusione della forma fisica perfetta, passeranno a commercializzare l’unica cosa che nessuno aveva mai pensato di vendere: la fortuna. Creme dimagranti e antirughe lasciano così il posto ad amuleti e numeri benedetti venduti insieme al Maestro di vita Do Nascimento. Questa strepitosa macchina da soldi si sarebbe poi rivelata essere altro: una truffa clamorosa, realizzata grazie a una complice insospettabile, la televisione.
Wanna ripercorre il ventennio italiano, tra gli anni ‘80 e i primi anni 2000, caratterizzato da un grande cambiamento della TV generalista e dalla nascita delle prime televendite. È in questo contesto che si sviluppa la vicenda che vede come protagoniste Wanna Marchi e sua figlia Stefania Nobile. Dall’ascesa a titolo di regine incontrastate delle televendite alla caduta del loro impero e alla successiva vicenda giudiziaria. La docu-serie racconta, attraverso l’alternanza di testimonianze dirette e materiale d’archivio, gli aspetti più noti ma, soprattutto, quelli meno noti che riguardano questa storia e l’impatto travolgente che ha avuto sui telespettatori e sui media.
Alla chiusura di WandaVision gli spettatori della serie Disney+ sono stati lasciati con due brucianti desideri. Il primo era quello di sapere subito cosa sarebbe accaduto a Wanda e ai suoi smisurati poteri, il secondo era che un personaggio affascinante come quello di Agatha Harkness non poteva aver esaurito il suo arco narrativo.
E infatti dopo poche settimane dalla chiusura della serie, si è cominciato a parlare di uno spin-off completamente dedicato a Agatha con protagonista Kathryn Hahn. Ora però l’attrice si è rivelata molto cauta in merito al progetto, spiegando che non c’è niente di confermato, ma che con i Marvel Studios tutto è possibile.
Ecco cosa ha dichiarato: “Non so se esiste uno spin-off di WandaVision. Devo essere onesta, tutto quello che posso dire è che amo Agatha. Come sappiamo, alla Marvel può succedere di tutto. Quindi chi lo sa?”
She actually did bite a kid once. Kathryn Hahn plays coy about the rumors of Agatha's #WandaVision spinoff at the #TheShrinkNextDoor premiere, but the devil's in the details, Bev. pic.twitter.com/RUP7VRYAon
— Entertainment Tonight (@etnow) October 29, 2021
WandaVision ha esplorato un po’ la storia di Agatha Harkness, anche se sarà interessante vedere come i Marvel Studios progettano di renderla una simpatica protagonista dopo gli eventi della serie. Il personaggio è stato uno di quelli con cui ci siamo divertiti a passare il tempo, ma tra l’uccisione di Sparky e il tentativo di rubare i poteri di Scarlet Witch, è anche giusto dire che Agatha ora ha bisogno di redenzione! Allo stesso tempo, non sarebbe necessariamente una brutta cosa seguire il suo arco narrativo da villain, tanto per cambiare.
Arrivano nuovi aggiornamenti su WandaVision, serie destinata alla piattaforma streaming di Disney + che vedrà protagonisti Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di Scarlet Witch e Visione, stavolta riguardanti il presunto casting di due gemelli di otto anni che dovrebbero interpretare Timmy e Adam (i due nomi in codice riportati dalle ultime indiscrezioni).
A quanto pare i personaggi compariranno nella loro versione bambina in un episodio ambientato negli anni ’50 prima di spostarsi negli anni ’70 o ’80 da adolescenti.
Se le voci dovessero trovare una conferma ufficiale, allora l’universo cinematografico Marvel sarebbe pronto ad accogliere due dei membri degli Young Avengers di cui si parla da mesi, ovvero Wiccan e Speed.
Nei fumetti originali, Speed è il figlio di Wanda Maximoff, nato come frammento dell’anima di Mefisto grazie al suo potere di modificare il corso degli eventi agendo sulle probabilità. Quando il frammento viene riassorbito da Mefisto, la forza dei due gemelli partoriti dall’eroina distrugge lo spirito malvagio reincarnandosi in Speed e Wiccan.
Sarà quindi questa parte della trama della serie?
“Wandavision sarà una sitcom classica con la grandezza e l’epica tipiche della Marvel”, ha dichiarato uno dei registi Matt Shakman (Game of Thrones, The Boys), confermando le voci sul tono specifico dello show e l’ambientazione.
“Non possiamo dire molto e in questo momento è praticamente tutto bloccato, ma sarà interessante esplorare la strana dinamica del rapporto tra l’eroina e l’androide. Visione non è umano ma forse è più umano di chiunque altro. Ha sempre cose sagge da dire e vede il mondo per quello che è, mentre Wanda è influenzata dai numerosi traumi subiti come la perdita di suo fratello e il fatto di essere un’orfana.” aveva raccontato il regista a variety. “Penso che tutto il team si stia concentrando su questa unione, frutto di un amore bizzarro, ma assolutamente giusto“.
Come rivelato da Charles Murphy nel nuovo episodio del suo podcast, la produzione dovrebbe partire il 4 novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la “casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato anche il titolo di lavorazione dello show, “Big Red“.
Alcuni rumor non ufficiali sostengono che WandaVision sarà ambientata nei sobborghi ispirandosi alle pagine su Visione scritte da Tom King e che Scarlet Witch subirà una trasformazione significativa in termini di poteri. Le prime indiscrezioni suggeriscono poi che Wanda inizierà ad entrare in confidenza con una gamma di superpoteri che integrano l’alterazione della realtà, concetto finora inutilizzato nel MCU.
Fonte: MCU Cosmic
Il finale di WandaVision ha visto Wanda/Scarlet Witch entrare in possesso di un tomo mistico chiamato Darkhold. Dal momento che il libro immaginario sembra essere destinato ad avere un impatto sulla Fase 4 del MCU, ecco tutto ciò che bisogna sapere al riguardo.
Quando Wanda Maximoff
è entrata nel misterioso santuario di Agatha Harkness, si è trovata
in un luogo in cui era vulnerabile, circondata da misteriose rune
che l’hanno privata della sua magia. Ma il seminterrato di Agatha
era dominato da un libro misterioso, che sembrava contenere i
dettami per gestire un potere tanto arcano quanto infausto.
Questo libro di magia oscura potrebbe essere stato introdotto già
in Doctor
Strange nel 2016, quando Stephen Strange ha tentato di
leggere alcuni dei libri nella collezione privata dell’Antico.
Sebbene quel film fosse incentrato sul Libro di Cagliostro, gli
spettatori più attenti hanno notato che uno dei libri era andato
perduto.
Dato che la collezione dell’Antico era composta di libri che lo stesso considerava troppo pericolosi per chiunque tranne che per lo Stregone Supremo o per i membri più esperti dei Maestri delle Arti Mistiche, ciò ha suggerito che un tomo molto potente fosse svanito da Kamar-Taj. Naturalmente, ciò ha portato ad alcune speculazioni che il libro di Agatha visto nella serie potrebbe effettivamente essere il Darkhold, il libro di magia più famoso della Marvel Comics. Con l’episodio finale, ciò è stato confermato, con Agatha Harkness che chiama esplicitamente il suo libro “Darkhold”. Ma cos’è veramente il Darkhold, noto anche come “Libro dei dannati?”.
Per capire il
Darkhold, bisogna prima conoscere l’antica storia dell’Universo
Marvel. Nella tradizione Marvel, la Terra primordiale non era un
paradiso; al contrario, era governata da potenti esseri conosciuti
come i Grandi Antichi (o anche come Dei Antichi). Sebbene alcuni
fossero buoni (come Gea), altri ardevano dalla sete di potere e
presto impararono che potevano consumare la magia degli altri. E
così la Terra divenne un luogo di tumulti e guerre, con gli Dei
Antichi maggiormente predatori che diventarono sempre più potenti.
Uno dei più grandi tra questi esseri era Chthon, il primo maestro
di magia oscura, che apprese i segreti di una stregoneria proibita
chiamata
Magia del Caos. Alla fine, però, la maggior parte degli Dei
Antichi venne bandita con successo in altre dimensioni.
Chthon ha lasciato dietro di sé un oscuro dono per l’umanità, una raccolta di pergamene che fungevano da canale per il suo potere e che un giorno gli avrebbero permesso di tornare sulla Terra. I rotoli furono trascritti su pietra e successivamente su pergamena, quando furono rilegati insieme in un libro di magia oscura noto, appunto, come Darkhold. I cultisti ctonici chiamati Darkholders sorvegliavano il Darkhold, cercando di usare il suo potere arcano per riportare il loro malvagio padrone sul piano dell’esistenza. Nei fumetti, Darkhold è la fonte di alcuni dei più orribili mali soprannaturali, poiché le sue pagine hanno scatenato vampiri e lupi mannari nel mondo. Altri stregoni hanno regolarmente esaminato le sue pagine, con il Libro di Cagliostro contenente copie delle pagine del Darkhold. Nel corso della storia ha ottenuto diversi soprannomi, tra cui il Libro dei peccati e il Libro dei dannati.
Agatha Harkness ha
lasciato intendere che c’era una sorta di connessione tra il
Darkhold e Scarlet Witch, rivelando che il Libro dei peccati
contiene un intero capitolo dedicato a alle Scarlet Witches. Ciò ha
senso, dal momento che nei fumetti Wanda Maximoff è stata scelta da
Chthon per esercitare il potere della Magia del Caos: ogni volta
che ha usato questo potere, Wanda ha danneggiato il tessuto della
realtà e reso più facile un’invasione ctonica di questa dimensione.
La reazione inorridita di Agatha quando Wanda ha scatenato il pieno
potere di Scarlet Witch suggerisce che lo stesso accadrà anche nel
MCU, con l’antica strega che dichiara che Wanda non aveva idea di
cosa avesse appena fatto. Il Darkhold è ora in possesso di Scarlet
Witch e lo sta chiaramente usando per imparare la stregoneria.
Sfortunatamente, questo potrebbe rivelarsi un errore, poiché il
Darkhold non è un semplice libro: è un oggetto di magia oscura e
gli incantesimi che contiene possiedono il potere di corrompere
l’anima stessa.
In Doctor Strange, Stephen Strange apprende che il Libro di Cagliostro contiene degli avvertimenti dopo ogni incantesimo, il che significa che non aveva idea che i suoi esperimenti con la Gemma del Tempo rischiassero di distruggere il tessuto dello spazio-tempo; il Darkhold, tuttavia, non conterrebbe alcun avvertimento. La seconda scena post-credits di WandaVision suggerisce che Wanda ha già imparato molto dal Libro dei Dannati, copiando il trucco della lettura astrale di Stephen Strange. Tuttavia, queste lezioni potrebbero rivelarsi decisamente pericolose. Dato che la Scarlet Witch di Elizabeth Olsen apparirà in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, è ragionevole presumere che il potere che ottiene dal Darkhold alla fine fratturerà la realtà. Presumibilmente, Chthon sarà il cattivo del sequel di Doctor Strange, anche se è possibile che il personaggio si fonda con altri Dei Antichi, come Shuma-Gorath, che ha un design visivo decisamente più sorprendente.
Nel frattempo, la Marvel sta finalmente
lavorando a un film su
Blade, con Mahershala Ali nei panni del cacciatore di
vampiri del MCU. È importante sottolineare che in un’intervista con
Rotten Tomatoes, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha suggerito che ci sarebbe stato un
collegamento diretto tra Doctor Strange 2 e
Blade. “Per anni volevamo trovare un nuovo modo per portare
Blade al cinema”, aveva
spiegato. “Adoriamo quel
personaggio. Amiamo quel mondo. Ora, con Doctor Strange e tutti gli
elementi soprannaturali che entreranno nel MCU, sembra che possiamo
finalmente iniziare a esplorarlo”. Il commento di Feige sembra suggerire che,
in qualche modo, Doctor Strange 2 spianerà la strada a
Blade. Dato che i
vampiri sono stati creati dal Darkhold nei fumetti, è facile
intuire come ciò possa portare all’introduzione del cacciatore di
vampiri.
Curiosamente, una delle storie più importanti legate al Darkhold nei fumetti è stata “Doctor Strange #60”, che ha visto Stephen Strange, Scarlet Witch e Monica Rambeau lavorare insieme contro gli accoliti di Chthon e le legioni di vampiri al fine di impedire un abuso del potere del Libro dei dannati. WandaVision ci ha già presentato Teyonah Parris nei panni dell’adulta Monica Rambeau e le ha persino concesso i poteri di cui aveva bisogno per proteggere il Darkhold. È del tutto possibile, quindi, che Doctor Strange in the Multiverse of Madness attingerà a questa storia.
C’è,
tuttavia, una brutta notizia per i fan della Marvel. Il design del
Darkhold del MCU in
WandaVision non assomiglia a nulla di ciò che è stato
mai visto prima – in effetti, visivamente è più simile agli
Iron-Bound Books di Shuma-Gorath che alla sua tradizionale versione
a fumetti.
Inoltre, non assomiglia affatto al Darkhold visto in Agents of SHIELD della Marvel, un altro elemento che suggerisce che il popolare programma Marvel Television – terminato lo scorso anno – non dovrebbe essere considerato canone per il MCU. I Marvel Studios avrebbero potuto scegliere di seguire lo stesso design per stabilire una linea narrativa e una continuity, ma hanno scelto di non farlo, e questa decisione è purtroppo significativa.
Numerosi dettagli sono già emersi su WandaVision, una delle serie Marvel destinate alla piattaforma di streaming Disney+ che, insieme a The Falcon and the Winter Soldier, debutterà proprio quest’anno.
Cosa bisognerà aspettarsi da WandaVision? Ecco tutto quello che sappiamo finora sulla serie con Elizabeth Olsen e Paul Bettany:
Durante il SuperBowl del 2020, Disney+ ha rilasciato un trailer “combo” con le primissime immagini ufficiali delle serie Marvel, tra cui ovviamente anche WandaVision. Le immagini della serie sono disseminate lungo tutto il filmato, e sembrano confermare che nella serie vedremo i gemelli di Scarlet e Vision. Le immagini confermato inoltre che, al di là dell’ambientazione da sit-com anni ’50, altri celebri classici della tv americana verranno omaggiati nello show.
Fonte: ScreenRant
Questa mattina i Walt Disney Studios hanno diffuso online il primo trailer ufficiale di WandaVision. Screen Rant ha raccolto tutto i segreti che sono stati rivelati dalle prime immagini ufficiali della serie Marvel con Elizabeth Olsen e Paul Bettany, che arriverà entro la fine del 2020 su Disney+:
Una dei momenti più eccitanti del trailer di WandaVision è sicuramente quando appare Monica Rambeau. Interpretata nella versione bambina da Akira Akbar in Captain Marvel, l’adulta Monica è interpretata adesso da Teyonah Parris. Ad un certo punto Monica ha anche assunto l’identità di Captain Marvel nei fumetti e aveva un potere simile a quello di Carol Danvers.
Pare sia sopravvissuta dopo essere stata scagliata fuori dalla realtà di Scarlet Witch, quindi è possibile che abbia già i suoi poteri all’inizio di WandaVision. In alternativa, potremmo effettivamente vedere il momento in cui la magia di Scarlet Witch dona a Monica i suoi superpoteri…
La serie WandaVision sta mostrando al pubblico il graduale potenziamento del personaggio di Monica Rambeau. In particolare, nell’episodio 7 i suoi straordinari poteri si sono finalmente manifestati e sembrano essere in linea con le abilità mostrate nei fumetti. Il personaggio ha una lunga tradizione alle spalle, essendo stato prima Captain Marvel e in seguito sia Photon che Spectrum. In attesa di scoprire quale identità assumerà ufficialmente nel MCU, Screen Rant ha raccolto tutti i poteri di Monica in base a ciò che è stato raccontato nei fumetti:
Uno dei poteri meno noti di Monica è in realtà il più rilevante per WandaVision. Dopo essere stata sovraccaricata e aver perso le sue capacità per un po’, Monica ha scoperto come incanalare l’energia diretta a lei in un’interfaccia dimensionale a cui anche lei può accedere.
Lo spot “Nexus” dell’episodio sette parla di un antidepressivo che “agisce per ancorarti alla tua realtà o alla realtà che hai scelto”. Questo sembra essere un riferimento al Nexus di tutte le realtà, un portale dimensionale o un’interfaccia che potrebbe avere enormi implicazioni per la serie.
Lei è una supereroina dotata del potere di manipolare e alterare la realtà; lui è un “sintezoide”, metà uomo e metà robot, con dei poteri straordinari, tra cui la capacità di volare e di modificare la propria densità e passare attraverso le cose. Sono Wanda e Visione, la più incredibile coppia dell’Universo Marvel nonché due dei più importanti e amati Avengers, di cui è possibile scoprire nei volumi editi da Panini Comics le origini e le vicende più appassionanti in occasione dell’arrivo di WandaVision su Disney+ da domani, 15 gennaio.
Non si può non iniziare con Visioni del Futuro, capolavoro di Tom King e Gabriel HernandezWalta (premiato col prestigioso premio Eisner) in versione completa. Visione ha un solo desiderio: essere umano. E cosa c’è di più umano del farsi una famiglia? E così, letteralmente, Visione va in laboratorio e si costruisce una moglie e due figli, tutti con la stessa ambizione… ma cosa succede quando il bisogno di essere umani diventa un’ossessione?
Come afferma King (Mister Miracle, Batman) nella prefazione del volume, Visioni del Futuro “è un incrocio fra «Breaking Bad» e «Gli Incredibili»: una nuova, innovativa, serie nella tradizione di «Occhio di Falco» e «Batgirl». È una serie giocosa e con importanti conseguenze, che elettrizzerà i nostri vecchi fan e ne attrarrà di nuovi, affrontando il grande tema Marvel – «i super eroi siamo noi» – rovesciandolo e giocandoci fino a quando tutti i lettori non rimarranno col fiato sospeso, aspettando che cosa succederà dopo. […] Attraverso questo fumetto restituiremo a Visione, un personaggio con quasi cinquant’anni di storia, il proprio legittimo posto come top player del Marvel Universe, affermandolo come eroe degno di avere una serie TV e un film”.
Prezzo: € 27,00
Pagine: 280
Rilegatura: Cartonato
Formato: cm 18,3×27,7
Interni: A colori
Distribuzione: Libreria, fumetteria, online
Per conoscere meglio il mondo di Visione e di Wanda, però, non mancano altri titoli imperdibili. Come Wanda & Visione, un volume che raccoglie alcune delle storie più iconiche con protagonista questa “coppia insolita”, tanto fuori dal normale quanto speciale. Wanda & Visione è pensato per tutti coloro che vogliono scoprire la storia d’amore più affascinante dell’Universo Marvel, avvicinarsi alle loro storie e assistere ad alcuni dei momenti più importanti della loro vita.
Prezzo: € 9,90
Pagine: 112
Rilegatura: Brossurato
Formato: cm 15×23
Interni: A colori
Distribuzione: Libreria, fumetteria, online
Chi invece vuole rivivere il matrimonio tra il sintezoide e Wanda Maximoff davanti agli Avengers riuniti troverà in Visione & Scarlet Witch un porto sicuro. Questo amore, seppur all’apparenza improbabile, è cresciuto gradualmente nelle avventure a fumetti sfociando nel matrimonio e in una vita coniugale poi durata molti anni. Visione e Wanda, dopo il lieto evento, si presero anche del tempo per loro, cercando con fatica di abbandonare la vita eroica negli Eroi più potenti della Terra, alla ricerca di una tranquillità che in un universo così avventuroso come quello Marvel ovviamente non poteva essere concessa. È del 1982, sette anni dopo il loro matrimonio, la miniserie dedicata a questa pausa e che costituisce il piatto forte del volume. I testi sono di Bill Mantlo (Incredible Hulk) e Steve Englehart (Captain America), i disegni di Rick Leonardi (Spider-Man 2099) e DonHeck, il cocreatore di Iron Man.
Prezzo: € 17,00
Pagine: 136
Rilegatura: Cartonato
Formato: cm 17×26
Interni: A colori
Distribuzione: Libreria, fumetteria, online
Infine, per chi volesse approfondire il personaggio di Wanda Maximoff, c’è Scarlet Witch: La Strada delle Streghe. Per la prima volta in un unico volume la serie scritta da James Robinson (Fantastic Four) che ha ridefinito il personaggio di Wanda e il suo ruolo nell’Universo Marvel. A rendere il tutto ancora più straordinario, i disegni di un team di artisti di primissimo piano tra cui Vanesa Del Rey (Daredevil), Steve Dillon (Punisher), Javier Pulido (She-Hulk) e MargueriteSauvage (The Life Of Captain Marvel), e le copertine originali di David Aja (Hawkeye).
Prezzo: € 35,00
Pagine: 344
Rilegatura: Cartonato
Formato: cm 18,3×27,7
Interni: A colori
Distribuzione: Fumetteria, online
WandaVision è finalmente disponibile da oggi su Disney+. La prima serie Marvel ambientata nel MCU vede il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di Wanda Maximoff/Scarlet Witch e Visione. Nel corso dei mesi, tantissime sono state le teorie che si sono susseguite attorno allo show, soprattutto in merito alla trama e al suo ruolo nella Fase 4. Screen Rant ha raccolto 5 teorie su WandaVision che potrebbero rivelarsi vere e altre 5, invece, che potrebbero non avere mai un riscontro.
Il maestro del magnetismo ha una
storia parecchio complicata con
Wanda Maximoff nei fumetti. In qualità di padre, ha combattuto
sia al suo fianco che contro di lei. Finora la discendenza di Wanda
non è stata mai chiarita in tutto il MCU.
Dal momento che molti fan dei fumetti hanno sottolineano che il suo nuovo costume in WandaVision è sorprendentemente simile a quello di Magneto, sono nate diverse speculazioni in merito alla loro parentela. Tuttavia, la probabilità che Magneto venga introdotto nel MCU in questa fase è altamente improbabile.
Per chi non ha mai letto i fumetti,
Agatha Harkness è una strega di grande talento che Wanda conosce da
molto tempo e da cui impara molte cose. In qualità di mentore della
giovane mutante, Harkness potrebbe apparire in WandaVision sotto
mentite spoglie.
Secondo la teoria più accreditata, la vicina ficcanaso interpretata nella serie da Kathryn Hahn è in realtà proprio l’Agatha Harkness del MCU. Considerando che il personaggio è stato visto con un cappello da strega nei vari trailer, è certamente una possibilità che si tratti di un primo sottilissimo accenno alla sua vera identità.
Ci sono una valanga di speculazioni
sul fatto che i Mutanti verranno finalmente introdotti nel MCU. In
effetti, nei fumetti sia Scarlet Witch che Quicksilver sono
tradizionalmente dei mutanti, anche se tale origine sembra essere
stata cambiata per il grande schermo.
È plausibile che ci possa essere un retcon con più mutanti introdotti, o anche la possibilità di un evento inverso in stile “M Day” che possa introdurre più mutanti. Ci sono così tante altre che potrebbero essere prese in considerazione rispetto all’introduzione dei mutanti nell’universo condiviso, che questa risulta essere fin troppo lungimirante…
Mefisto è un demone incredibilmente
pericoloso che ha causato il caos nell’universo Marvel per molti
anni. È un maestro dell’arte manipolatoria ed è entrato nella testa
di Wanda in più di un’occasione. Potrebbe esserci lui dietro tutti
gli strani eventi che accadono? La serie ha bisogno di un cattivo e
non c’è motivo per cui non possa essere Mefisto.
Considerato l’imminente crossover con il sequel di Doctor Strange, è sempre più probabile che il demone possa svolgere un ruolo chiave nello show. E se fosse proprio Mefisto a controllare l’ambiente di Wanda? E se Wanda avesse fatto un patto con il diavolo per riportare in vita quelli che le erano più vicini?
Doctor Strange cercherà l’aiuto di
Wanda nell’attesissimo sequel, ma è possibile che possa arrivare in
aiuto di Scarlet Witch nella sua serie? Ad oggi, è abbastanza
improbabile che un altro personaggio del MCU venga inserito nello
show.
Se Doctor Strange dovesse fare davvero la sua apparizione, sarà probabilmente all’ultimo minuto, ma considerando quanto sia potente il personaggio, sembra che potrebbe davvero risolvere qualsiasi problema. L’arrivo di Stephen Strange potrebbe mettere in discussione l’intera trama.
Grazie alla serie a fumetti di Tom
King, sappiamo che Visione mette in piedi una famiglia e ha persino
due gemelli. Ora, anche Wanda ha avuto dei bambini nei fumetti,
quindi non è chiaro quale di queste due iterazioni verrà introdotta
nello show, ma la loro esistenza è stata confermata.
Che si tratti di Speed e Wiccan o Viv e Vin, la serie potrebbe certamente aprire le porte ad una sorta di crossover degli Young Avengers. Grazie alla natura bizzarra della realtà di Wanda, i bambini potrebbero anche invecchiare rapidamente!
Il MCU ha già visto Vision morire una volta.
In qualche modo è tornato alla versione della realtà di Wanda, ma
non è chiaro come sia successo in questa fase. Ciò che è più
probabile è che questa non sia la fine definitiva del
personaggio.
Sembra strano che WandaVision rappresenti un ultimo addio per Visione, soprattutto perché se la serie avrà successo potrebbe anche portare ad una seconda stagione. Visione potrebbe morire di nuovo in futuro, ma per ora è molto più probabile che questo sia un grande ritorno per l’androide nel MCU.
Un ruolo perfetto nella versione
degli X-Men ad opera di Fox è stato certamente quello di Evan
Peters nei panni di Quicksilver. Spensierato, brillante, una nuova
interpretazione del personaggio che ha contrastato enormemente il
Pietro che il MCU ha messo sullo schermo.
Il Multiverso potrebbe certamente essere coinvolto in questa storia e con esso potrebbe arrivare un’iterazione diversa di Quicksilver. Ci sono state voci secondo cui Evan Peters è stato scritturato per WandaVision, quindi uno scenario del genere sembra molto probabile.
L’impatto di
WandaVision potrebbe influenzare l’intero MCU. Wanda sta
giocando con la realtà e questo potrebbe avere conseguenze su come
si evolverà la timeline della Marvel in futuro. Potrebbero essere
le sue azioni a consentire al Multiverso di iniziare a diventare
parte di questa narrativa più ampia e ciò potrebbe anche spiegare
il suo coinvolgimento con Doctor Strange.
Tuttavia, un cambiamento permanente grazie alle sue azioni sembra un po’ inverosimile per una serie Disney +; una situazione “M Day” o un collasso del Multiverso è probabilmente più nelle corde di altri film o serie che verranno distribuiti in futuro.
Tra gli argomenti più discussi in
merito alla serie, c’è sicuramente il possibile ritorno di
Quicksilver. Se Wanda può riportare il suo amato Visione nella sua
stessa realtà, allora perché dovrebbe fermarsi lì? Sicuramente
avrebbe riportato indietro anche il suo defunto fratello!
Un ritorno in Quicksilver sarebbe sicuramente uno spettacolo gradito considerando che in questa fase è apparso solo in un progetto del MCU (due se si conta anche la scena post-credits di Captain America: The Winter Soldier). C’è sicuramente di più sulla relazione tra i due fratelli che può essere esplorato.