Il network americano della FOX ha
diffuso le foto promozionali di Minority
Report, la nuova serie televisiva tratta dall’omonimo
film di Steven Spielberg e a sua volta basato
sull’omonimo racconto di Philip K. Dick, noto in italiano come
Rapporto di minoranza.
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Minority Report è una
serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Max
Borenstein, che sarà trasmessa dalla Fox dal 21 settembre 2015.
Nel 2065, a Washington, il
dipartimento precrimine della polizia, il quale sfruttava le
capacità precognitive di tre bambini, definiti precogs, per
cercare di impedire il verificarsi di crimini futuri, è ormai
chiuso da dieci anni. Uno dei precogs, Dash, tuttavia,
ancora tormentato dalle visioni, decide di ritornare a collaborare
con la polizia per cercare di impedire gli omicidi di cui viene a
conoscenza. Inizia quindi a collaborare con la detective Lara Vega,
anche se le sue visioni sono solo frammentarie, essendo la sua
abilità condivisa con quella del fratello gemello Arthur, anche lui
precog, con il quale non è più in contatto da tempo.
Ecco i character poster di
Hotel Transylvania 2, sequel del
fortunato film diretto da Genndy Tartakovsky che
torna a raccontare una nuova mostruosa avventura di Drac e
company.
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Nel film torneranno tutti i
personaggi (e i doppiatori) del film originale: Mavis,
Jonathanm, Frank e Wayne il Lupo e Murray la Mummia.
Brooks ha dichiarato che Vlad non
“tratta con molto rispetto Dracula e questo creerà diversi
episodi divertenti.”
Diretto da Genndy
Tartakovsky, Hotel Transylvania
2 uscirà negli USA il 25 settembre 2015.
Sono tornati! Dopo averci
conquistato e divertito mostruosamente ormai vampiri e lupi mannari
non ci fanno più paura!
Nuove avventure per il Conte
Dracula, sua figlia Mavis, i coniugi Frankenstein, la famiglia di
lupi mannari composta da Wayne e Wanda, Murray la mummia e Griffin,
l’uomo invisibile. Gli irresistibili mostri, già protagonisti del
primo divertente film “Hotel Transylvania”, tornano al completo in
questo sequel che li vede alle prese con un nuovo misterioso
arrivato.
Il network americano della FOX ha
diffuso le foto promozionali di Scream
Queens, la nuova serie dal creato di American
Horror Story, Ryan Murphy, in collaborazione
con Brad Falchuk e Ian Brennan. Protagonisti
un cast d’eccezione composto da Emma
Roberts, Jamie Lee Curtis, Lea Michele, Abigail
Breslin e tanti altri.
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La serie andrà in onda su Fox USA
dal 22 settembre 2015 per 15 episodi. Grace Gardner è appena
arrivata all’università di Wallace e desidera entrare a far parte
della confraternita Kappa, gestita da Chanel Oberlin, una delle
ragazze più popolari della scuola. Chanel è spesso in conflitto con
la preside Munsch, che non approva i suoi metodi e le impone di
accettare ogni tipo di studente nella confraternita. Mentre le
nuove studentesse vengono sottoposte a crudeli riti di iniziazione,
un killer, vestito come la mascotte della scuola Red Devil, semina
terrore nel campus. Proprio come vent’anni prima, quando una
ragazza della Kappa era stata trovata morta nella vasca da
bagno.
E’ il gran giorno del film
d’apertura del Festival di Venezia 2015,
arrivato alla sua settantaduesima edizione e questa mattina la
stampa ha visto Everest,
l’atteso film che darà il via alla Mostra d’Arte Cinematografica.
Ebbene a quanto pare il film ha ricevuto un’accoglienza piuttosto
tiepida, niente applausi e niente fischi. Dai primi commenti la
pellicola è descritta come un film con un’ottimo inizio action e
una seconda parte survival già vista. Punto di forza invece è la
storia, realmente accaduta. Ora no resta che aspettare il cast del
film per la conferenza stampa.
Ispirato agli incredibili eventi
riguardanti il tentativo di raggiungere la vetta della montagna più
alta al mondo, Everest documenta il formidabile viaggio di due
diverse spedizioni spinte oltre i loro limiti da una delle tempeste
di neve più feroci mai viste dal genere umano.
Con la loro tempra e il proprio
coraggio messi a dura prova dagli elementi più impietosi del
pianeta, gli scalatori dovranno superare ostacoli quasi
invalicabili e la loro eterna ossessione diventerà una lotta
all’ultimo respiro per la sopravvivenza. L’epica avventura vede nel
cast Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright , Michael
Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake
Gyllenhaal.
Everest è diretto da Baltasar
Kormákur (“2 Guns”, “Contraband”) e prodotto da Tim Bevan di
Working Title Films, Eric Fellner, Brian Oliver di Cross Creek
Pictures e Tyler Thompson, insieme a Nicky Kentish Barnes e
Kormákur.
Universal Pictures e Walden Media
presentano Everest, in associazione con Cross Creek Picture,
adattato per lo schermo da William Nicholson (“Il Gladiatore”) e
dal premio Oscar® Simon Beaufoy (“The Millionaire”).
Il film è stato girato in Nepal
nelle colline pedemontane dell’Everest, sulle Alpi italiane e
presso gli Studios di Cinecittà a Roma e i Pinewood Studios nel
Regno Unito.
Universal distribuirà Everest in tutto il mondo.
Ecco il trailer italiano
di Padri e Figlie
(Fathers and Daughters), il nuovo film di
Gabriele Muccino che uscirà il 22 ottobre in
Italia. Di seguito anche il poster italiano:
Basato sullo script
di Brad Desch, Padri e
Figlie racconta il percorso interiore intrapreso
dalla trentenne
Katie(Amanda
Sayfried) per ricomporre le ferite di
un’infanzia segnata dalla lontananza dall’amato
padreJake (Russel
Crowe); infanzia della quale si ricomporranno i tasselli
più importanti e decisivi.
Il film vanta un cast decisamente
all-star che comprende, oltre a Russel Crowe
eAmanda Sayfried,
ancheAaron Paul,
Bruce Greenwood, Diane Kruger,
Jane Fonda, Janet McTeer, Octavia Spencer,
Quvenzhané Wallis e Kylie
Rogers. Come ha preannunciato lo stesso
Gabriele Muccino su Twitter, presto saranno
disponibili anche i trailer in lingua anglosassone e italiana.
Guarda il primo promo ufficiale di Criminal
Minds 11, l’undicesima attesissima stagione dello
show di successo trasmesso dal network americano della NBC:
Boba Fett è il
protagonista del teaser fan-made che vi proponiamo di sotto diretto
da Eric
Demeusy.
IntitolatoStar
Wars:The New
RepublicAnthology,la clipmostra un
notevolevalore nella
produzione, nei costumie negli effetti visivi–di gran lunga superiorea moltialtri fan filmdello stesso genere.Forse questo prodotto di così buona qualità potrebbe
contribuire aconvincereDisney e Lucasfilmacontinuare a lavorare a quella sfuggente possibilità di uno
spin-off su Boba Fett, quello
che doveva essere diretto da Josh Trank di
Chronicles e Fantastic
Four.
Il network americano della
ABC ha diffuso un promo poster
di Once Upon a Time 5, e
protagonista questa volta è Merida e il suo arco, per chi non la
conoscesse Merida è il nuovo personaggio dalle fiabe Disney,
infatti è la protagonsta del film d’Animazione Ribelle – The
Brave.
Dopo la cancellazione definitiva di
Constantine, il network americano della
NBC ci riprova con il soprannaturale con Brides of
Dracula, il nuovo show incentrato sulle note spose di
Dracula. Lo show viene descritto come una rivisitazione sexy della
storia di Dracula, in forma di dramma familiare con un trio di
forti protagoniste femminili che dovranno concentrarsi sul
mantenere le cose in uno stato di ricchezza, prestigio e eredità
nella loro famiglia non del tutto tradizionale.
Lo show è stato scritto da
Roberto Aguirre-Sacasa e sarà prodotto da
Greg Berlanti. Al momento non si hanno ulteriori
dettagli dunque non resta che aspettare i primi nomi che daranno
vita al cast.
Manca ancora un po’ al debutto di
Grey’s Anatomy 12, l’atteso dodicesimo
ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal
network americano della ABC. Ebbene oggi arrivano nuove
anticipazioni dalle pagine di
Variety.
La Stagione passata si è chiusa con
il salutò di Patrick Dempsey e la nuova stagione inizierà tre mesi
dopo il finale dell’ultima, e sarà con un tono più leggero rispetto
agli altri anni. In realtà pare che sarà una stagione ricca di
romanticismo.
Debbie Allen che interpreta la
Dott.essa Catherine Avery rivela che vedremo ” una
stagione e nuova vita sexy oltre i 50″ e sul rapporto con il
Dr. Richard Webber commenta così “Abbiamo un rapporto molto
caldo. Richard ha ottenuto il suo posto.”
La coppia sarà solo uno dei due
fulcri centrali della vita sentimentale nello show in questa
dodicesima stagione. Infatti, una fonte vicina allo show a rivelato
che la nuova stagione sarà piena di nuovi incontri, flirt e sesso,
che sono elementi un po’ di ritorno nella serie, quando l’MD era un
posto di incontri nelle sale di guarda di notte, non a
caso Mer (Ellen Pompeo) e Der (Dempsey) si sono incontrati in
questo modo.
Alex (Justin Chambers) e Jo
(Camilla Luddington) invece vivono insieme nella loro nuova
mansarda; Owen (Kevin McKidd) e Amelia (Caterina Scorsone) stanno
esplorando se sono solo amici o amici con benefici; Callie (Sara
Ramirez) e Arizona (Jessica Capshaw) sono ancora un discorso a
parte, ma la loro amicizia assumerà un nuovo livello di
maturità perché entrambi iniziano ad incontrare nuove persone.
Sarà Everest
(3D), di Baltasar Kormakur ad aprire oggi la
72esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia. Con il Fuori Concorso, inaugurato proprio da Everest,
partono anche le sezioni collaterali della Mostra: Orizzonti sarà
aperta dal messicano Un Monstruo de Mil
Cabezas di Rodrigo Plà; le Giornate
degli Autori dal thriller El Desconocido
di Dani de La Torre, mentre per la preapertura
della Settimana della critica, c’è Jia di
Liu Shumin (uno dei film più lunghi del festival
con le sue quattro ore e 40′).
Ecco alcuni dei principali
appuntamenti della giornata:
CERIMONIA DI
APERTURA (Sala Grande alle 19) a seguire
EVEREST 3D
(Film d’apertura Fuori Concorso) di Baltasar Kormakur. Si rievoca
la tragedia avvenuta sulla montagna più alta del mondo nel 1996,
quando una tempesta causò la perdita di molte vite. Nel cast, fra
gli altri, Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright,
Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley , Emily Watson e
Jake Gyllenhaal.
UN MONSTRUO DE MIL
CABEZAS (Orizzonti – Film d’apertura) di Rodrigo Plá (Sala
Darsena alle 16.30). Protagonista della storia è una donna in
guerra contro una compagnia d’assicurazione, corrotta e
inefficiente, che nega al marito una cura necessaria. EL DESCONOCIDO (Giornate degli Autori – Film
d’apertura) di Dani de La Torre (Sala Perla alle 17). Un bancario,
nella propria auto, rischia di saltare in aria insieme ai figli se
non obbedisce agli ordini di un ricattatore.
‘JIA’ (Settimana
della Critica – Evento speciale di preapertura) di Liu Shumin (Sala
Perla alle 11.30) – Si racconta il viaggio di due genitori
settantenni cinesi nelle città dove vivono i figli, tutti, per un
motivo o l’altro, in crisi.
Il network americano della CBS ha
diffuso il promo ufficiale di Rizzoli and Isles
6×13, il tredicesimo episodio della sesta stagione
dello show che andrà in onda questa settiman.
Ecco le nuove immagini di
Gotham 2 in cui oltre a Gordon
(Benjamin McKenzie) possiamo vedere anche i
villain della nuova stagione della serie del network Fox.
Gotham è una serie
televisiva statunitense ideata da Bruno Heller per il network Fox.
Annunciata nel settembre del 2013, la serie, ispirata dai fumetti
di Batman, sarà trasmessa dal 22 settembre 2014. Si tratta di un
prequel televisivo/spin-off incentrato sulle origini dei personaggi
(eroi e cattivi) appartenenti all’universo di Batman.
Protagonista è Benjamin McKenzie
nei panni del giovane detective James Gordon, un uomo in ascesa
nella polizia di Gotham. David Mazouz è invece il giovane Bruce
Wayne, rimasto da poco orfano. In Italia la serie viene trasmessa
dal 12 ottobre 2014 su Italia 1, che ha trasmesso in anteprima i
primi due episodi, per poi proseguire in prima visione sul canale
pay Premium Action.
I detective del Dipartimento della
Polizia di Gotham City, guidati dal capitano Sarah Essen, il
giovane James Gordon (detto Jim), e il suo nuovo partner Harvey
Bullock, vengono ingaggiati per risolvere uno degli omicidi più
sconvolgenti e di alto profilo a cui Gotham abbia mai assistito:
l’assassinio di Thomas e Martha Wayne. Durante la sua indagine,
Gordon incontrerà il figlio dei Wayne, Bruce, ora sotto la tutela
del maggiordomo Alfred Pennyworth, che darà informazioni utili a
Gordon per trovare il killer. Lungo il suo cammino da detective,
Gordon dovrà confrontarsi con diversi boss della mafia e delle gang
(uno dei quali è Fish Mooney), e con quelli che saranno i futuri
villains dell’universo di Batman, tra i quali Selina Kyle (la
futura Catwoman), Oswald Cobblepot (detto Pinguino), Edward Nigma,
Ivy Pepper e Harvey Dent, coloro che diverranno l’Enigmista, Poison
Ivy e Due Facce.
Stan Lee è stato
ospite di Larry King al Larry King Now. Durante la conversazione, la leggenda
Marvel ha discusso di molte
questioni e argomenti che chiaramente gli stanno a cuore, come
tutti i supereroi che ha inventato e i film che raccontano le loro
avventure. Tra gli argomenti toccati da Lee c’è anche il nuovo
Fantastic Four e Chris
Evans, Capitan America.
Come ormai sappiamo, Rian
Johnson sarà a capo di Star
Wars Episodio VIII, film che, come tutte le parti
centrali delle trilogie, avrà il compito di accompagnare gli
spettatori di Star Wars da Il
Risveglio della Forza fino al terzo e conclusivo
capitolo della nuovissima trilogia, pur cercando di avere una sua
autonomia. Il regista sta adesso lavorando al casting insieme alla
LucasFilm e alla Disney, e mentre supponiamo che nel film
torneranno i protagonisti di Star Wars Il Risveglio
della Forza, sappiamo che ci sarà spazio per altri
personaggi. In particolare Johnson sta cercando un volto femminile
e sembra che la short list sia concentrata su tre nomi in
particolare. Si tratta
di Tatiana Maslany (Orphan
Black), Gina Rodriguez
(Jane The Virgin) e Olivia
Cooke (Me And Earl And The Dying
Girl).
Mentre non sappiamo ancora su quale
delle tre fortunate attrici cadrà la scelta definitiva, possiamo
confermare che Benicio Del Toro fa già parte del
cast di Episodio VIII.
Ecco un nuovo banner per
Hunger Games il Canto della Rivolta Parte
2 in cui vediamo Alma Coin, la leader della
rivoluzione al Distretto 13. La Coin, come abbiamo visto nel
capitolo precedente, è interpretata dalla straordinaria
Julianne Moore.
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Hunger Games il Canto
della Rivolta Parte 2 arriverà al cinema il 19
novembre 2015. Il film è diretto da Francis
Lawrence e vede nel cast Jennifer Lawrence, Josh
Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks,
Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley
Tucci, Donald Sutherland, Toby Jones, Sam Claflin, Jena
Malone.
Katniss è a capo di una rivolta
contro una Capitol City sempre più determinata ad ucciderla e
Peeta, salvato dalle grinfie del Presidente Snow dopo le torture
subite, sembra essere ormai una persona diversa.
Secondo il blog tematico Watchers On The Wall, la
produzione di Game of Thrones 6 ha
trovato l’interprete per Euron ‘Occhio di corvo’ Greyjoy. Si
tratterebbe dell’attore danese Pilou Asbæk,
che è stato visto impegnato nelle riprese sul set della serie HBO
in Irlanda del Nord, dove vengono ambientate le scene relative alle
Isole di Ferro.
L’entrata in scena
di Euron porta allo show una nuvoa forte personalità che
parteciperà alla conquista del trono di spade, ora che la presa di
Re Tommen sembra essere sempre più precaria. Inoltre, come i
lettori ben sanno, il personaggio è particolarmente amato per le
sue caratteristiche forti, la sua personalità senza regole e il suo
temperamento fumantino. Si tratta inoltre dello zio di Theon
Greyjoy, che potrebbe quindi ritornare a impossessarsi del nome di
famiglia e della sua vera identità.
Nel cast di Game of
Thrones 6 tornano Peter Dinklage, Lena
Headey, Emilia Clarke, Nikolaj Coster-Waldau, Kit Harington,
Natalie Dormer, Maisie Williams e Sophie
Turner.
Trama: Le estati durani
decenni. Gli inverni possono durare anche una vita. E la battaglia
per il Trono di Spade continua. Da sud, dove il calore genera
trame, passioni e intrighi, alle vaste e selvagge terre orientali,
in cui una giovane regina solleva un esercito. Per tutto il tempo,
nel gelido nord, una parete di 800 metri di ghiaccio protegge
precariamente il regno devastato dalla guerra dalle forze oscure
che si trovano al di là. Re e regine, cavalieri e rinnegati,
bugiardi, signori e uomini onesti… giocano tutti il ‘gioco dei
troni’.
Una serie originale sulla base dei
best-seller di George RR Martin, la saga de Le
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Dopo il tour promozionale di
Il Ponte dell Spie e la fine dei
lavori per il Grande Gigante Gentile,
Steven Spielberg tornerà a lavoro su
Ready Player One, il suo prossimo
progetto da regista per la Warner Brothers e la Village Roadshow,
con una sceneggiatura scritta da Zak
Penn. Il romanzo omonimo, vero e
proprio cult di genere, da cui sarà tratta la storia è di
Ernie Cline.
Arriva adesso
via The Warp la short list delle attrici in lizza
per il ruolo di Art3mis, avatar della protagonista Evelyn Cook. I
nomi trapelati sono quelli di Olivia Cooke
(Bates Motel), Elle
Fanning (Maleficent) e
Lola Kirke (Gone
Girl).
Variety aggiunge che il giovane Nick Robinson, visto
in Jurassic World, potrebbe interpretare Parzival, l’avatar
di Wade Owen Watts, protagonista del romanzo di Cline. Non c’è
ancora nulla di ufficiale ma sembra che Spielberg farà una scelta
definitiva a breve. Vi terremo aggiornati.
La storia del libro vede come
protagonista Wade Watts, un teenager che scappa
dai luridi sobborghi in cui vive per raggiungere
OASIS, un mondo virtuale e utopico dove i
cittadini posso vivere vite alternative. Quando l’eccentrico
creatore di OASIS muore decide di lasciare il suo
impero al vincitore di una grande caccia al tesoro, a cui
Wade partecipa scontrandosi con la realtà di
concorrenti senza scrupoli, pronti a tutto pur di accaparrarsi il
bottino.
Per la sua quarta volta sul grande
schermo, l’agente Jason Bourne ha trovato la sua nemesi.
Matt Damon, che torna nei panni dell’agente
protagonista del franchise (dopola parentesi con Jeremy
Renner), dovrà scontrarsi, in Bourne
5, con uno dei volti più “cattivi” del cinema,
Vincent Cassel, che quest’anno abbiamo visto al
cinema nel magnifico film di Matteo Garrone,
Il racconto dei racconti.Cassel sarà un
personaggio equivalente a quelli che sono stati interpretati nella
trilogia originale da Karl Urban e Clive
Owen, e si unisce a un cast di star già confermate e di
alto livello.
In merito al film Matt
Damon ha dichiarato: “Non voglio svelare troppo. Jason
Bourne si muoverà in un’Europa costretta all’austerity e in un
mondo post- Snowden. Molto è cambiato, non è vero? Adesso il
dibattito sullo spiare o sulle libertà civili è acceso, così come
sulla natura della democrazia. Partiremo dalla Grecia, la culla
della democrazia, e finiremo a Las Vegas, l’incarnazione più
grottesca…”
Nel cast del film Matt
Damon, Julia Stiles, Tommy Lee Jones, Vincet Cassel e
Alicia Vikander. La produzione di
Bourne 5 dovrebbe comnciare a breve e il
film dovrebbe uscire il 29 luglio 2016.
Quest’anno la celebre mostra del
cinema di Venezia, si arricchisce di uno sponsor molto particolare.
Xie – Xie tea, brand devoto a far scoprire l’arte del te, sarà
infatti uno degli sponsor.
Ecco i comunicato stampa che
illustra il prodotto:
“Il nome del nostro brand XIE XIE in
Mandarino significa “grazie”. Gratitudine è un sentimento spontaneo
di fronte all’importante lavoro di promozione culturale svolto
negli anni dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della
Biennale di Venezia. Siamo fieri di annunciare oggi il nostro
impegno in veste di sponsor della 72. Edizione.
Siamo un’impresa taiwanese attiva
nel settore del tè. Il nostro è un marchio giovane, ma guidato da
una visione ben precisa che ci ha spinto fin dall’inizio ad un
dialogo costante con il mondo del design e della moda e, d’ora in
avanti, del cinema e dell’arte. La nostra volontà è quella di
promuovere e valorizzare la cultura del tè. Il tè Oolong
costituisce la nota fondamentale di tutte le nostre miscele. Oolong
non è semplicemente il nome di una pianta particolare: il termine
Oolong denota anche e soprattutto una forma di preparazione di cui
vogliamo preservare la qualità e l’eleganza. Due foglie
all’estremità di ogni ramo delle piante con cui lavoriamo vengono
selezionate come base del nostro prodotto. Queste foglie sono
essiccate nella loro interezza, senza essere frantumate o tritate.
Mantenendo l’integrità di queste foglie, manteniamo l’integrità di
una tradizione taiwanese.
La Mostra di Venezia è un evento
verso cui sentiamo un legame speciale. Nel nostro impegno verso il
mondo della cultura diamo la massima importanza alla valorizzazione
dello scambio creativo tra l’est asiatico e l’occidente. Non si
tratta infatti di due culture separate senza possibilità di
dialogo, per noi Oriente e Occidente rappresentano una serie di
spazi attraversati da flussi costanti. Questo dinamismo sta alla
base di ogni attività creativa, innovativa e provocante. Questo
spirito ci ha portato recentemente, tra le altre iniziative, a una
collaborazione con lo showroom del fashion designer
americano-taiwanese Alexander Wang durante la scorsa settimana
della moda uomo a Parigi, e a una partnership tecnica con il
product designer giapponese Sori Yanagi.
Crediamo che la Mostra di Venezia
incarni pienamente questo spirito. Il lavoro svolto in passato
dalla Mostra per espandere la conoscenza e il riconoscimento del
cinema internazionale in Europa è notevole. In particolare il
merito riconosciuto al cinema asiatico ed al cinema taiwanese
specificamente ci rendono molto fieri.
Questa sponsorship rappresenta per
noi una tappa fondamentale nel nostro supporto delle arti.”
On line il programma del 59° BFI
London Film Festival. Durante i 12 giorni di festival, dal 7 al 18
ottobre, si succederanno sul grande schermo un totale di 238 film,
tra fiction e documentari. Tra essi, 16 anteprime mondiali, 8
anteprime internazionali, 40 anteprime europee e 11 film d’archivio
(di cui 5 anteprime mondiali). Ad aprire la
manifestazione, in anteprima
europea, Suffragette di
Sarah Gavron, con Carey Mulligan,
Helena Bonham Carter, Anne-Marie
Duff, Brendan Gleeson, Ben
Whishaw e Meryl Streep, film
su Emmeline Pankhurst, attivista e politica britannica che
guidò il movimento suffragista femminile del Regno Unito. Il
festival si concluderà poi con l’anteprima europea del
biopic Steve Jobs di Danny
Boyle, con Michael Fassbender,
Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Michael
Stuhlbarg e Katherine Waterston.
Tra i film più attesi in programma:
High Rise di Ben
Wheatley, Beasts of No Nation di
Cary Fukunaga, Carol di
Todd Haynes, Trumbo di
Jay Roach,Black
Mass di Scott Cooper,
Brooklyn di John
Crowley, The Lady In The Van di
Nicholas Hytner e Alan Bennett,
il documentario He Named Me Malala di
Davis Guggenheim, The Witch di
Robert Eggers.
La Lucky Red di
Andrea Occhipinti porterà nelle sale italiane, il
26 novembre, l’ultimo film di Luca GuadagninoA BIGGER SPLASH, in gara per il Leone
d’oro alla 72° Mostra del Cinema di Venezia.
Prodotto da Studiocanal,
Frenesy Film e in associazione con Cota Film, A BIGGER
SPLASH ha come interpreti uno straordinario cast internazionale
composto da Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota Johnson e
Matthias Schoenaerts.
La leggenda del rock Marianne Lane
(Tilda Swinton) è in vacanza sull’isola vulcanica di Pantelleria
con il compagno Paul (Matthias Schoenaerts) quando arriva
inaspettatamente a interrompere la loro vacanza Harry (Ralph
Fiennes), produttore discografico iconoclasta nonché suo ex,
insieme alla figlia Penelope (Dakota Johnson), provocando
un’esplosione di nostalgia delirante dalla quale sarà impossibile
mettersi al riparo.
Fra risate, desiderio e rock’ n’ roll, A Bigger Splash è un
ritratto sensuale che deflagra in violenza sotto il sole del
Mediterraneo
Ecco una nuova foto di
Dad’s Army, film tratto dall’omonima
serie televisiva inglese in onda sulla BBC dal 1968 al
1977. Nell’immagine possiamo vedere tutto lo schieramento di
protagonisti:
Oliver
Parker è alla regia del remake della celebre sit-com
creata da Jimmy Perry-David Croft, che vede trai
protagonisti un gruppo di attori di prim’ordine: Toby
Jones (Captain George Mainwaring), Bill
Nighy (Sergeant Arthur Wilson), Michael
Gambon (Private Godfrey), Tom Courtenay
(Corporal Jones), Bill Paterson (Private Frazer),
Daniel Mays (Private Walker) e Blake
Harrison (Private Pike). Con loro anche Sarah
Lancashire, Alison Steadman e Mark
Gatiss.
Il film racconterà l’incontro tra la
Home Guard e una giornalista, interpretata da Catherine
Zeta-Jones, che cercherà d documentare il loro lavoro.
Dopo la prima prova trucco (qui), Milla
Jovovich ha pubblicato un nuovo scatto dalla sala trucco
del set di Resident Evil The Final
Chapter. Nella foto la Jovovich si è autoritratta con
la truccatrice e con il marito, anche regista del franchise,
Paul W. S. Anderson.
Resident
Evil The Final Chapter uscirà al cinema il 2
settembre 2016. Paul W.S. Anderson torna alla
regia del franchise cinematografico tratto dall’omonimo videgioco
che vede protagonista la bella Milla Jovovich
che interpreta Alice. Nel film torneranno Ali
Larter e Wentworth Miller.
Daniel Craig ha
posato per Esquire Magazine, rivista cui ha rilasciato
interessanti dichiarazioni sul suo nuovo film. SI tratta ovviamente
di Spectre, prossima avventura di James
Bond.
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Nell’intervista, l’attore
britannico ha dichiarato che il suo Bond non è sessista come i
precedenti. “Per fortuna il mio Bond non è tanto sessista e
misogino quanto i precedenti. Sicuramente io non sono quel tipo
dipersona. Ma lui si, e questo cosa comporta? Vuol dire che si
scelgono grandi attrici e si fanno le parti al meglio per dare
spazio anche alle donne nel film”.
Il film, diretto da
Sam Mendes (American Beauty,
Skyfall), uscirà nelle sale il prossimo 6 novembre.
Bond sarà impegnato a scoprire la terribile verità dietro
all’organizzazione criminale SPECTRE (aka Special Executive for
Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion), mentre M
combatte le forze politiche per tenere in vita i servizi
segreti.
A fianco di Daniel
Craig, che vedremo vestire i panni di James Bond per la
quarta volta, ci saranno Ben Wishaw (nel ruolo di
Q), Naomie Harris (Moneypenny), Ralph
Fiennes (M), Christoph Waltz
(Oberhauser), Monica Bellucci (Lucia Sciarra),
David Bautista (Mr. Hinx), Léa
Seydoux (Madeleine Swann) e Stephanie
Sigman (Estrella).
Sono tanti i film e i progetti che
pur in fase avanzata non vedono la luce a Hollywood e tra questi
diversi sono potenziali successi, almeno al botteghino. Ecco 10
film cancellati che sarebbero stati (quasi) sicuramente dei
successi.
Gli anni ’70 furono un decennio
estremamente prolifico ed interessante per il settore televisivo,
in particolare in Italia, dove, nel giro di appena una decade, gli
ormai attenti ed esigenti spettatori nazionali ebbero modo di
entrare in contatto con film, serie a puntate e sceneggiati di
qualità sempre maggiore e dalle trovate ingegnose e avvincenti. Per
questo motivo furono gli stessi spettatori italiani a rimanere a
dir poco sorpresi e disorientati quando, dal 31 luglio al 14
settembre 1975, solo due anni prima che le prime trasmissioni a
colori facessero la loro comparsa sugli schermi nostrani, la
Programmazione Nazionale (conosciuta in seguito come Rai
1), mise in onda le 5 puntante da 60 minuti ciascuna di un
nuovo e perturbante sceneggiato televisivo dal misterioso titolo di
“Ritratto di donna velata”.
Ufficialmente etichettato come
appartenete al genere del giallo (equivalente spurio del
mystery francese), questo nuovo sensazionale prodotto
televisivo targato RAI venne girato in un evocativo bianco e nero
per la regia di Flaminio Bollini (ex attore e
autore televisivo di grandi titoli come Il
cenerentolo e I mostri
sacri) e sceneggiato da Gianfranco
Caligarich e Paolo Levi, i quali
impiegarono tutto il loro estro e le loro capacità drammatiche per
dare origine ad una narrazione sospesa fra le tinte del gotico
all’inglese e le più consolidate linee del thrilling poliziesco. La
storia stessa difatti si presenta come una vera commistione di
toni, che spaziano dalla pura suspance verso atmosfere
cupe e intriganti, il tutto condito con una sana dose di melodramma
da piccolo schermo e un’interessante catena di personaggi e di
misteri da svelare.
La vicenda si svolge
prevalentemente in Toscana, tra Firenze e Volterra, e ha per
protagonista un giovane scansafatiche di nome Luigi Certaldo
(Nino Castelnuovo), il quale, dopo aver fatto
l’improvvisa e piacevole conoscenza di una misteriosa studentessa
di arte chiamata Elisa (Daria Nicolodi), si trova
nel mezzo di strani avvenimenti e misteriose apparizioni
sovrannaturali che hanno come punto focale un’antica urna funeraria
etrusca che sembra nascondere un oscuro segreto, il tutto proprio
mentre in cui Luigi si trova a fare la conoscenza di personaggi
bizzarri e appare sempre più convinto che Elsa sia la
reincarnazione di una strana donna ritratta in un quadro del
‘700.
Apparso sugli schermi italiani in
un’epoca in cui lo sceneggiato storico in costume e i drammi
familiari tratti dal teatro facevano da padroni, Ritratto di
donna velata venne subito percepito dai contemporanei come
qualcosa di assolutamente unico e anticonvenzionale, anche se i più
esperti non mancarono già all’epoca di far notare la somiglianza di
temi ed atmosfere con altri celebri sceneggiati dal sapore
misterioso e sperimentale, come ad esempio i già affermati
Il segno del comando (1971),
A come Andromeda (1972) e
ESP(1973), oltre al
fantascientifico e contemporaneo Gamma(1975), fino a spianare la strada per visionarie
produzioni successive del calibro di Il fauno di
marmo (1977).
Malgrado il mistero e la
fantascienza non fossero certo temi nuovi nelle sceneggiature per
la televisione, sicuramente Ritratto di donna velata
contribuì a concretizzare una perfetta miscela di diversi elementi
espressivi e narrativi, tutti incentrati sulla commistione fra
ambientazioni suggestive e spettrali, intrichi misteriosi fra
personaggi e situazioni bizzarre e soluzioni visive perturbati e
pervase da un clima di tensione perenne, complice in prima linea le
evocative locations toscane, permeate di antichi misteri e
terribili segreti esoterici. Fin dalla neutra sigla di apertura
infatti, nella quale compare l’ inquietante e filiforme silhouette
della famosa statua etrusca dell’Ombra della sera, lo
spettatore veniva catapultato in una dimensione onirica e
destabilizzante al sapore delle atmosfere metafisiche dei quadri di
De Chirico, una dimensione ricca di suggestione e carica di
interesse nel seguire i peregrinagli dei protagonisti in mezzo a
diroccati manieri antichi e grotte ancestrali, gran parte del tempo
sotto la plumbea ed abbacinante luce del sole.
Nino Castelnuovo,
apprezzato attore cinematografico già noto per ruoli di prestigio
in film come Rocco e i suoi fratelli
(1960) di Luchino Visconti, Il giorno più
corto(1963) di Sergio Corrucci e
Rose rosse per il fürer(1968) di Fernando di Leo, viene chiamato a
cimentarsi nuovamente in un’apparizione televisiva dopo il grande
successo dello sceneggiato de I promessi
sposi (1967) e numerose altre produzioni, riuscendo a
far trasparire la sua magistrale preparazione teatrale al servizio
del personaggio di Luigi, uno squattrinato scansafatiche
improvvisatosi detective nel mezzo di intrighi e misteri dal sapore
arcaico ed esoterico. Daria Nicolodi, raffinata
primadonna nella compagnia teatrale di Garinei &
Giovannini e reduce dal clamoroso successo di
Profondo Rosso di Dario Argento (in
realtà lo sceneggiato era stato realizzato un anno prima che
iniziassero le riprese del film), veste con disinvoltura (forse
troppa!) i panni di un’eterea e trasognata studentessa di arti
antiche, una ragazza timida, nervosa ed insicura che pare
costantemente in stato di trance e pallido riflesso di un’antica
donna ormai defunta, una parte interpretata in maniera talmente
particolare da non suscitare all’epoca le reazioni favorevoli di
gran parte del pubblico.
Il microcosmo si completa grazie a
personaggi talmente stravaganti da essere riusciti a meritarsi una
piccola nicchia nella memoria televisiva degli spettatori; come non
ricordare ad esempio il sublime Corrado Gaipa che
con le sue teatrali movenze e la sua voce profonda diede vita al
tenebroso “Nebbia”, oppure l’ottimo Mico
Cundari nelle pompose vesti del velenoso cugino Alberto,
passando poi per la grottesca interpretazione di Oliviero
Dinelli alias Fosco e la gigionesca parlantina di
Andrea Aureli nei sozzi abiti dell’oste della
locanda. I suggestivi e lattiginosi bianchi e neri della splendida
fotografia di Massimo Sallusti ebbero modo di dare
all’intero progetto un’aura di mistero e la giusta atmosfera per
incutere paura e suspance, riuscendo a sfruttare al meglio gli
evocativi giochi di luce e le nebbie notturne per occhieggiare in
più occasioni alle strutture gotiche e morbose dell’estetica
anglosassone, senza disdegnare la realizzazione di vere e proprie
sequenze cult, come ad esempio la spettrale apparizione della
figura velata a cavallo del primo episodio (plasmata
sull’iconografia del celebre cavaliere senza testa),
oppure lo sgrammaticato omicidio nello jact dal sapore spionistico
alla James Bond, senza poi citare l’ormai iconico bambino sulla
sedia a dondolo posseduto dalla medianica voce cavernosa di un
vecchio (presenza inquietante seppur erede di tante tradizioni
horror).
Citiamo per dovere di cronaca anche
l’etereo ritratto di donna che da il titolo alla serie, un quadro
che diviene ben presto simbolo di un tremendo passato che ritorna e
si protende nei secoli, quasi a solcare la tradizione di molti film
di Mario Bava. Gli stupendi costumi di Laura
Zampacavallo, in perfetta armonia fra il moderno anni’70 e
le polverose mise settecentesche, danno un tocco di
raffinatezza ad un prodotto di carattere televisivo, così come la
colonna sonora di Ritz Ortolani riesce a creare
una straordinaria armonia fra misteriose armonie dissonanti e pezzi
dal carattere leggero e generico. Malgrado la produzione,
disponendo di un budget molto consistente, riuscì a dar vita ad un
ottimo risultato commerciale, ricco e complesso in ogni suo aspetto
(tenendo conto degli standard italiani del periodo), purtroppo
Ritratto di donna velata ottenne giudizi alquanto
discordanti; in generale gli spettatori televisivi apprezzarono
molto, così come gli esperti del settore, la messa in scena e la
scrittura ricca di intrighi e complessa nella sua costruzione, ma i
più ebbero da obiettare riguardo alla poca cura riguardo ai
dialoghi e alla recitazione troppo spesso forzata ed eccessivamente
sperimentale (soprattutto quella della Nicolodi), senza poi contare
il fatto che gran parte dei critici e degli stessi spettatori non
sapevano bene in che genere specifico inscrivere un’opera tanto
eterogenea ed innovativa. Le ambientazioni e le atmosfere, così
come le suggestioni visive, facevano pensare più al
mystery e al thriller gotico, mentre gli intrecci e gli
intrighi fra personaggi e situazioni erano chiaramente di matrice
del giallo poliziesco.
In più non mancavano sporadici e
grotteschi intermezzi pseudo-comici conditi con sollecitazioni
melodrammatiche da rappresentazione in costume. Insomma, uno
sceneggiato a dir poco inclassificabile forse non recepito con la
giusta considerazione dai contemporanei, tanto da essere ben presto
caduto in un lento e progressivo oblio dal quale però le menti
degli spettatori con almeno quarant’anni d’età hanno saputo
difendersi e dare a tale fenomeno il giusto valore anche a distanza
di anni. Oggi, a quarant’anni dalla sua messa in onda, Ritratto
di donna velata appare ai giovani pubblici come qualcosa di
sconosciuto, un esperimento che forse oggi fa sorridere ma che nei
ricordi dei nostri genitori qualche piccolo brivido di paura fa
ancora tornare volentieri.
In Self/Less Il
miliardario Damian Hale è un potente leader industriale affetto da
un devastante cancro ai polmoni e pieno di rimpianti nei confronti
della giovane figlia. Con l’aspettativa di pochi mesi di vita
dinnanzi a sé, l’uomo decide di affidarsi ad un’occulta
organizzazione biogenetica sperimentatrice dello
“shedding”, un rivoluzionario processo che permette di
installare la memoria e la coscienza di un individuo in un
organismo creato ex-novo. Dopo essersi risvegliato in un corpo
giovane e forte, Damian inizia la sua nuova esistenza, ma la
comparsa di strane allucinazioni gli fa capire ben presto che le
cose non sono per niente come sembrano.
Lo stile visionario e psichedelico
del cinema di Tarsem Singh torna a farsi sentire,
e dopo la discreta parentesi fantasy di Biancaneve e lo sfortunato
esperimento mitologico in 3D Immortals, ecco che con
Self/Less il regista indiano dal cuore
americano ci catapulta all’interno di un thriller fantascientifico
al sapore di una futuribilità incuneata verso una profonda quanto
primordiale domanda: che cosa succederebbe se il genio umano
potesse perpetrarsi al di là dei limiti di un corpo in decadenza?
Rinunciando (purtroppo!) a quell’estetica surreale e
destabilizzante che, fin dai tempi di The
Cell e The Fall avevano reso il suo cinema originale
e subito inconfondibile, Tarsem opta questa volta per una
narrazione che si muove su solidi e consolidati binari
dell’high concept da blockbuster, preferendo abiurare
eccessivi barocchismi visivi in favore di una storia lineare ma
efficace allo stesso tempo, un perfetto e sicuro prodotto studiato
a puntino nei minimi ingranaggi.
Self/Less, il film
La sceneggiatura di
Self/Less scritta a quattro mani dai fratelli
David e Alex Pastor, pur senza
nascondere i numerosi debiti derivanti da opere cult come
Operazione diabolica di
Frankenheimer e il più recente Source Code di Duncan Jones,
sa muoversi agilmente e senza infamia né lode nei madri di un’idea
sicuramente interessante ma alla fine forse troppo appiattita dalle
sporadiche voragini di scrittura e dalle numerose sequenze al gusto
di “dejà vu” e dunque ampiamente prevedibili, così come il
grande segreto su cui l’intero film si regge risulta a conti fatti
già intuibile ai più scafati dopo i primi dieci minuti.
Ben Kingsley, malgrado permanga sullo schermo
per meno di venti minuti, riesce a regalare nuovamente
un’interpretazione intensa e camaleontica nei panni del vecchio
Damian, così come anche Ryan Reynold, qui chiamato a reggere oltre
cento minuti di fughe roccambolesche e intrighi nelle vesti del
Damian giovane, mentre Matthew Goode impersona splendidamente un
conturbante ricercatore dal sapore di un vero villain in
stile Marvel.
Tutto perfetto, tutto in ordine,
tutto tranne il tanto atteso, e purtroppo assente, “tocco alla
Tarsem”, di cui si possono notare solo pallide e brevi tracce
nelle poche sequenze i-tech di un film che per il resto cammina
sulle tracce di un sano racconto di action senza troppo osare ma
sicuramente sapendo intrattenere.