Si terrà giovedì 22 ottobre alle
11:00 allo “Spazio Roma Lazio Film Commission” della Festa del
Cinema di Roma la presentazione alla stampa della nona edizione
del 48 Hour Film Project, organizzata
dall’associazione culturale Le Bestevem. Per
la giuria sarà presente il montatore Marco
Spoletini. Maria Theresia
Braun – Programming & Marketing Director di Studio
Universal, Fabio Mongelli – Direttore di
RUFA Rome University of Fine
Artse Daniele
Nannuzzi – presidente AIC, presenteranno i premi
destinati ai vincitori del contest. I giurati internazionali che
non potranno presiedere alla conferenza, saluteranno il pubblico
con dei contributi video, tra questi Aitana
Sánchez-Gijón (Io non ho paura, The
Machinist), Cristina Flutur(Beyond
the Hills, vincitrice del premio alla miglior attrice a Cannes
2012) e Ian Anderson, leader dei Jethro
Tull.
Una competizione mondiale che
coinvolge i cinque continenti e centinaia di città, quaranta quelle
europee e Roma come unica tappa italiana. Una sfida all’ultimo ciak
per vedere chi riuscirà a realizzare il miglior cortometraggio…in
sole 48 ore! L’appuntamento è a Roma, il weekend del 6, 7 e 8
novembre. Il film vincitore gareggerà contro i cortometraggi
provenienti da tutto il mondo al Filmpalooza 2016per
concorrere al gran premio finale e alla possibilità di proiettare
il proprio progetto nella sezione “Court Métrage”
del Festival
di Cannes 2016.
La giuria è altresì composta da
artisti del calibro di Vlad
Ivanov (4 mesi, 3 settimane, 2 giorni, Palma
d’Oro a Cannes nel 2007), il regista Sydney
Sibilia, il produttore Matteo
Rovere, Leonardo
Cruciano e Nicola
Sganga di MAKINARIUM.
Non si è davvero
risparmiato Leonardo Di Caprio sul set di
The Revenant: l’attore ha rivelato in
una recente intervista a Yahoo di aver quasi patito
le stesse agonie del suo personaggio, lo sfortunato cacciatore di
pelli Hugh Glass, durante le
riprese.
“Posso citare almeno
30 o 40 sequenze che hanno rappresentato le più grandi sfide della
mia carriera: dall’attraversare fiumi ghiacciati, al dormire in
carcasse di animali, al mangiare fegato crudo di bisonte, ho
costantemente patito il freddo ed ero ad un passo
dall’ipotermia.”
L’attore spiega di essersi dovuto
adattare per poter ricreare la visione che il
regista Alejandro González Iñárritu aveva
della storia, la cui lavorazione era stata rimandata per lungo
tempo proprio a causa della difficile logistica per le
ambientazioni e dell’enorme lavoro che sarebbe spettato a tutti,
dagli attori alla troupe: chi ha lavorato per Iñárritu ha
definito il set un “inferno vivente” tra temperature polari, membri
della crew in fuga e attori sottoposti a trattamenti disumani,
immersi in acque gelate e trascinati su terreni ghiacciati.
Dal canto suo Di Caprio ha dovuto inoltre imparare una precisa
coreografia per simulare il combattimento con l’orso e trovarselo
faccia a faccia, un’altra situazione non proprio gradevole, ma
l’attore si sa, ama le sfide, e questa sembra essere proprio una di
quelle che lo porterà vicino alla preziosa statuetta che ambisce
ormai da anni: l’Oscar ha sempre premiato chi si sacrifica per
l’arte e quest’anno a Leo di certo non si può dire di
non averlo fatto.
The Revenant verrà distribuito in
versione limitata in alcune sale
cinematografiche statunitensi dal 25 dicembre 2015, per poi essere
distribuito a livello nazionale l’8 gennaio 2016. In
Italia verrà distribuito il 28 gennaio
2016.
Hunger Games: Il Canto
della Rivolta – parte 2 sarà protagonista a
LUCCA COMICS & GAMES 2015,
mostrando in ANTEPRIMA MONDIALE, il 31
ottobre alle ore 12.30 presso il cinema
Astra, un’esclusiva scena dal
film, insieme a un emozionante video che raccoglie i
momenti dei film della saga che hanno più appassionato i fan
in tutto il mondo.
Il film, diretto da Francis
Lawrence, con Jennifer Lawrence che torna nei
panni della protagonista, Katniss Everdeen, in uscita il 19
novembre in Italia, sarà presente nell’Area Movie di
Lucca Comics & Games
2015, riservando una serie
di sorprese ai “ribelli”.
Presso il Loggiato Pretorio i fan
potranno unirsi attivamente alla “rivoluzione” e mostrare il
loro supporto alla loro Ghiandaia Imitatrice contro il potere di
Capitol City e di Snow che li osserverà, attento, dalla
Piazza San Michele.
Per partecipare
alla rivoluzione sarà necessario twittare con
#LuccaPerKatniss
Sarà Dacre
Montgomery il Ranger Rosso e il secondo ad unirsi
a Naomi Scott (The
Martian) nel cast del
film Power Rangers: il giovane
attore non era ufficialmente in lizza per la parte, nonostante ciò
è stato proprio lui a spuntarla tra i vari KJ
Apa (Shortland Street),
Austin Butler (The Chronicles
Shannara) e Mitchell Speranza
(The Descendants), come annuncia
l’account Instagram del film.
Il film seguirà la scia della
fortunata serie made in USA nata nel 1993 dalla mente
di Haim Saban, che sarà tra i produttori di
questo progetto, e racconterà la storia di un gruppo di ragazzi
delle superiori che si troveranno improvvisamente in possesso di
superpoteri che dovranno usare per salvare il mondo. Diretto
da Dean Israelite, sarà distribuito
dalla Lionsgate a partire dal 13 Gennaio
2017.
Dobbiamo parlare. Incipit
inquietante di qualunque conversazione, anche la più banale,
in grado di creare un’ansia da prestazione notevole in chi la
pronuncia e in chi la deve ricevere. Sceglie di partire proprio da
questa frase secca e lapidaria Sergio Rubini per il suo ultimo lavoro,
Dobbiamo Parlare appunto.
Dobbiamo Parlare è
una storia di un intricato quadrilatero emotivo: Vanni (Sergio
Rubini), scrittore, e Linda (Isabella
Ragonese), sua assistente e “ghost writer”, sono una
coppia da dieci anni:. Lei ha trent’anni, mentre il suo compagno
quella boa l’ha aggirata da un bel pezzo e si avvia ormai verso la
cinquantina. Una sera piombano in casa loro- un lussuoso attico nel
centro di Roma- la storica coppia di amici costituita da Alfredo,
detto “il Prof” (Fabrizio
Bentivoglio) famoso cardiochirurgo e sua moglie
Costanza (Maria Pia Calzone), stimata
professionista a sua volta, in piena crisi matrimoniale. La donna
ha infatti scoperto che il marito la tradisce con un’altra,
innescando una reazione a catena di eventi pronti a deflagrare,
violentemente, tra le quattro mura domestiche, mentre la notte
avanza e le bugie si sgretolano lasciando il posto a verità
scomode, pronte a minare qualunque tipo di sentimento e relazione
in gioco.
Dobbiamo
Parlare lascia immediatamente sorpresi: ricalca il
tradizionale impianto delle commedie francesi che hanno spopolato
negli ultimi anni, prima in teatro e poi al cinema, prodotti come
Carnage e Cena tra amici, film campioni
di incassi (il secondo è stato oggetto di un remake tutto italiano,
Il Nome del Figlio; il primo invece
è balzato agli onori della cronaca grazie alla versione
hollywoodiana firmata da Roman Polanski) forti
della loro struttura: ambiente unico, dialoghi brillanti, analisi
spietata, cinica e scorretta dei sentimenti, della fallacità delle
relazioni umane e dei rapporti sociali che lentamente svelano la
loro superficialità, a partire da un banalissimo incidente
scatenante.
Rubini non si allontana da questo
solco, anzi, lo cavalca in modo pedissequo ed orgoglioso,
confezionando un prodotto gradevole ed intelligente, in grado di
intrattenere il pubblico che tende a seguire, come in una partita
di tennis, i serrati botta e risposta tra i vari personaggi,
curiosi di capire chi otterrà il punto e chi perderà, invece, la
partita. Ma nonostante queste premesse interessanti, il film sembra
restare ingabbiato in una logica teatrale stantia e logora: i
quattro attori non si lasciano andare divertendosi, anzi, piuttosto
ricadono nel controsenso “mucciniano” che prevede che gli attori
debbano urlare sul set a tutti i costi, mostrando una gamma di
sfumature monocromatiche che vanno dall’isteria, al pianto, al la
leggerezza, per poi ricominciare creando un vero e proprio
cortocircuito comunicativo.
Jon
Hamm (Mad Man) va ad
unirsi ad un cast già ricco per il nuovo film di Edgar
Wright dal titolo Baby
Driver: i nomi sicuri ad oggi sono infatti quelli
di Jamie Foxx (Django
Unchained), Lily James
(Cinderella, Downton
Abbey), e Ansel Elgort (Tutta
Colpa delle Stelle).
Il film, il primo progetto dopo più
di 2 anni di inattività per il regista ritiratosi
da Ant-Man per divergenze creative,
è stato definito un action su note rock in quanto la
musica sarà parte fondamentale della storia, scandendo le
vicende di un ragazzo che di mestiere fa l’autista per i rapinatori
di banche (Elgort), innamoratissimo di una cameriera (James) che, a
causa di un colpo finito male, si vedrà costretto a fuggire dal suo
Boss. Questo significa che a Jamie Foxx e Jon Hamm non rimane altro
che la calzante parte dei cattivi, per cui faranno di certo un
lavoro strepitoso.
La Paramount
Pictures ha operato diverse modifiche ai suoi
programmi: in base a queste il
reboot dell’horror Venerdì 13
sarà sui grandi schermi non più dal 13 Maggio 2016, ma
dovrà attendere fino al 13 Gennaio 2017. Allo stesso tempo, il
sequel di The Ring, dal titolo
Rings, che era stato temporaneamente
rimosso dalla tabella di marcia, è riapparso e pare uscirà il 1
Aprile 2016.
Il nuovo Venerdì 13 sarà diretto da
David Bruckner e seguirà una sceneggiatura
del co-produttore di Hannibal Nick
Antosca. Il franchise iniziò nel 1980, raccontando di una
serie di omicidi dei consulenti scolastici al Camp di Crystal
Lake. Si scopre alla fine che l’assassino altri non è che la mamma
di Jason, un ragazzino annegato nel lago a causa della negligenza
dello staff: negli anni il personaggio di Jason, con la sua
indimenticabile maschera da hockey e machete diventerà l’icona
del film. Il franchise ha all’attivo numerose pellicole, di
cui ricordiamo le 3 principali: il film originale, il crossover del
2003 Freddy vs. Jason ed il reboot
del 2009.
Dopo l’uscita del trailer ufficiale, la febbre di
Star Wars: Il Risveglio della
Forza ha iniziato a dilagare in maniera davvero
virale. In Cina, per omaggiare il film di J.J.
Abrams, la Disney ha ben pensato di chiamare a
raccolta sulla Grande Muraglia 500 figuranti vestiti
da Stormtrooper, con centinaia di spade laser e diverse
torri illuminate. Non sappiamo se lo spettacolo si sia visto anche
dallo spazio, visto che la muraglia è una delle poche opere
dell’uomo a vedersi anche fra le stelle, ma dalla Terra certamente
è stato un grande spettacolo.
Il 26
novembre uscirà nelle sale
cinematografiche La Felicità è un Sistema
Complesso, il nuovo film di Gianni
Zanasi, con Valerio
Mastandrea, Giuseppe
Battiston e Hadas Yaron, e oggi
vi presentiamo il trailer ufficiale.
Sinossi: Enrico Giusti (Valerio Mastandrea)
avvicina per lavoro dei dirigenti totalmente incompetenti e
irresponsabili che rischiano ogni volta di mandare in rovina le
imprese che gestiscono. Lui li frequenta, gli diventa amico e
infine li convince ad andarsene evitando così il fallimento delle
aziende e la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. E’
il lavoro più strano e utile che potesse inventarsi e non sbaglia
un colpo, mai. Ma una mattina un’auto cade in un lago e tutto
cambia. Filippo e Camilla, due fratelli di 18 e 13 anni, rimangono
orfani di un’importante coppia di imprenditori. Enrico viene
chiamato col compito di impedire che due adolescenti possano
diventare i dirigenti di un gruppo industriale d’importanza
nazionale. Dovrebbe essere il caso più facile, il coronamento di
una carriera ma tutto si complica e l’arrivo inatteso della
fidanzata straniera di suo fratello rende le cose ancora più
difficili. In realtà sarà il caso che Enrico aspettava da tanto
tempo, quello che cambierà tutto, per sempre.
Ecco il nuovo trailer del
film In Fondo Al Bosco, distribuito da
Notorious Pictures ed in uscita nelle nostre sale il 19
Novembre. Il film vede la regia di Stefano
Lodovichi con Filippo Nigro, Camilla
Filippi, Teo Achille Caprio, Giovanni Vettorazzo, Stefano Detassis,
Maria Vittoria Barella, Roberto Gudese, Luca
Filippi e Alessandro
Corabi.
Sinossi: Ogni
5 dicembre, da tempo immemore, gli abitanti di un piccolo villaggio
montano sfilano mascherati da diavoli in un baccanale che dura fino
all’alba: la festa dei Krampus. Ma il 5 dicembre del 2010 è
ricordato per un evento diverso e terribile: Tommaso Conci, un
bambino di 4 anni, scompare nel nulla.
Cominciano le ricerche, si apre
un’indagine. Il principale sospettato diventa proprio il padre,
Manuel Conci, un alcolista con precedenti di violenza: il candidato
ideale alla gogna mediatica. Non vengono raccolte prove sufficienti
a incriminarlo, ma per tutto il paese rimane il colpevole. Solo sua
moglie Linda, fragile e sensibile, gli resta accanto.
Cinque anni dopo, un bambino senza
nome e documenti viene ritrovato in un cantiere della periferia di
Napoli. Hannes Ortner, il commissario del paese che non ha mai
smesso di cercare Tommi, prende in custodia il bambino. Il DNA
coincide: quel bambino è Tommi.
Manuel finalmente può
riabbracciare il suo bambino, liberarsi da un lutto atroce, dal
senso di colpa e dalle accuse della collettività. Linda, invece,
non riesce ad adattarsi a quella nuova situazione. Un sospetto
scava dentro di lei, alimentato dal suo istinto di madre: quel
bambino, silenzioso ed inquietante, non è davvero suo figlio. Ed
altre persone in paese nutrono gli stessi dubbi. Pietro, il vecchio
padre di Linda, ed Else, Flavio e Dimitri, tre ventenni che
gestiscono il pub del posto, sembrano sapere più di quello che
lasciano intendere. Per loro il bambino è morto quella notte di
cinque anni prima, ma allora perché il DNA è lo stesso?
In un crescendo di fatti sempre più
inspiegabili, Manuel si ritroverà solo contro tutti: il paese, il
suocero Pietro e la sua stessa moglie rifiuteranno il bambino
e mentre la sua vita va di nuovo in pezzi, lui stesso
comincerà a dubitare che abbiano ragione. Ma la verità che si
nasconde dietro al ritorno di Tommi è ancora più spaventosa delle
credenze del posto…
Se avete perso la possibilità di
acquistare la Batmobile originale del 1966 durante
una famosa asta nel 2013, avete adesso una seconda chance. La
Lincoln Futura del 1955 ispirata e customizzata per assomigliare in
tutto e per tutto alla Batmobile della serie televisiva è di nuovo
in vendita, alla modica cifra di 5 milioni di dollari.
Si tratta della macchina originale
comprata da Ford per solo 1 dollaro dal meccanico leggendario
George Barris, che l’ha successivamente trasformata nella Batmobile
più famosa del piccolo schermo in soli 15 giorni, con un budget di
15000 dollari. Eccola in tutto il suo splendore in una serie
di scatti.
A quasi 50 anni dall’uscita sugli
schermi americani de Il Dottor
Zivago di David Lean, tratto dal famoso romanzo di
Boris Pasternak, ecco spuntare un nuovo trailer del film curato
dal British Film Institute.
Il video arriva in occasione della
nuova uscita nelle sale dopo il restauro a 4K, prevista in America
e in Inghilterra il 27 novembre prossimo.
L’imminente uscita di
Star Wars: Il Risveglio della
Forza sta ovviamente scatenando eventi in tutto
il mondo. Dopo lo spettacolare trailer rilasciato appena poche
ore fa, AMC Theaters ha pubblicato il primo poster
in esclusiva del film. L’immagine fa parte dell’iniziativa “Star
Wars Sundays”, a partire infatti dal 20 dicembre 2015 al 10 gennaio
2016 chiunque acquisterà un biglietto per vedere il settimo
capitolo della saga, in IMAX 3D, riceverà un poster esclusivo
firmato dall’artista Dan Mumford. Questo è solo il primo della
serie.
Se pensate a Vin
Diesel come un solo appassionato di auto, vi sbagliate di
grosso. Quando si parla di Dungeons &
Dragons, il protagonista della saga di Fast & Furious
si trasforma in un vero re dei geek: lancia i dadi a 20 facce sin
da quando era un ragazzino a New York negli anni 80, ha persino
scritto la prefazione del libro del 2004 30 Years of
Adventure: A Celebration of Dungeons & Dragons e ha
un tatuaggio del personaggio Melkor “da qualche parte” sul suo
corpo.
Ammirate Dominic Toretto nelle
vesti di nerd hardcore in una sessione del famoso gioco fatto di
draghi e sotterranei, buona visione.
L’illustratore e designer
Olly Gibbs ha donato al poster di
Star Wars: Il Risveglio della
Forza una prospettiva tutta nuova, a suo dire
“per renderlo ancor più epico”. Ha aggiunto Jar Jar Binks un po’
ovunque, creando un’opera che è già virale. “È stata una bella
sorpresa per me vedere che il poster è stato condiviso da molta
gente, che come me ama Jar Jar. Lui ha bisogno di un po’ d’amore”
ha detto Gibbs, e come biasimarlo.
La decima edizione della
Festa celebra l’opera e la carriera di Paolo e Vittorio
Taviani, i due straordinari cineasti toscani che hanno
segnato il cinema internazionale con la cifra unica e originale,
presentando le loro pellicole nei maggiori festival, dall’esordio
con I sovversivi, presentato alla Mostra di Venezia, a
Padre padrone, Palma d’Oro a Cannes, fino a Cesare
deve morire, Orso d’Oro a Berlino. Per rendere omaggio ai due
registi premiati con il Leone d’Oro alla carriera, la Festa
proietta, presso il Teatro Studio Gianni Borgna alle ore 17, il
documentario La passione e l’utopia che
Mario Canale dedica ai luoghi e alle passioni che hanno
contraddistinto l’opera dei fratelli Taviani: uno sguardo in
movimento capace di raccontare sessant’anni d’amore per il cinema.
Completa l’omaggio l’episodio “La giara” del film Kaos
(ore 18 Sala Trevi), ispirato alle Novelle per un anno di
Luigi Pirandello, che i fratelli Taviani ambientano in una Sicilia
arroventata dal sole e sfiancata nel paesaggio. Tra i protagonisti
di questo film a episodi, David di Donatello e Nastro d’Argento per
la sceneggiatura, due straordinari Franco Franchi e Ciccio
Ingrassia alla loro ultima apparizione insieme sul set di un
film.
E’ anche il giorno
di Game Therapy con Favij,
Federico Clapis, Leonardo Decarli e Zoda, le 4 webstars
italiane più famose del momento. La pellicola sarà presentata
all’interno della sezione autonoma Alice nella Città.
Diretto da Ryan
Travis e prodotto da Indiana Production, Web Stars Channel
e Pulse film, è distribuito in Italia da Key Films dal 22
ottobre.
Game
Therapy è stato girato tra Italia, Marocco e USA ed è
prodotto da Indiana Production, Webstar
Channel e Pulse film. Il film uscirà nelle
sale il 22
ottobre distribuito da Key Films, e
sarà presentato come Evento Speciale ad Alice nella città, dopo un red carpet dai numeri
straordinari: 51 famosi Youtubers precederanno all’entrata l’arrivo
delle 4 webstars.
Il network americano della CBS ha
diffuso le foto promozionali di The Big Bang
Theory 9×06, il sesto episodio che si
intitolerà “The Helium Insufficiency”:
La decima edizione della
Festa del Cinema di Roma presenta, mercoledì 21
ottobre alle ore 19.30 presso la Sala Sinopoli, l’ultimo film di
Sergio Rubini, Dobbiamo parlare.
L’attore, sceneggiatore e regista – che in trent’anni di carriera
ha firmato dodici lungometraggi e ha recitato in oltre sessanta
film, lavorando, tra gli altri, con Sergio Citti, Giuseppe
Tornatore, Gabriele Salvatores, Mario Monicelli – porta
sul grande schermo un’intensa riflessione sull’amore e le sue
ombre: la discussione su un tradimento conduce due coppie a una
lunga fila di recriminazioni che durerà per una notte intera, e
farà emergere rancori inattesi in entrambe. Quale delle due,
l’indomani mattina resterà in piedi? Sul red carpet delle ore 19
Sergio Rubini, Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese,
Maria Pia Calzone.
A dispetto della trama che li vedrà come coppia scontrarsi
brutalmente, la featurette di By The Sea
rivela un clima rilassato durante le riprese e un Brad
Pitt ed una Angelina Jolie del tutto
immersi in un collaborativo processo creativo.
Scritto e diretto dalla Jolie, il film è
ambientato negli anni ’70 e vede protagonisti Vanessa, un’ex
ballerina, e suo marito Roland, scrittore, in viaggio per la
campagna francese. Quando la coppia indugia in una tranquilla città
di mare, si avvicina ad alcuni dei suoi abitanti più vivaci,
un proprietario di una caffetteria e un albergatore: questo porterà
dei cambiamenti nel loro rapporto. “Tutti sanno che non c’è mai
solo tragedia o humour o pura gioia nella vita. – spiega la
Jolie – Le relazioni hanno questi estremi: puoi
amare pazzamente la persona che vorresti uccidere.” E aggiunge:
“Quando stavo scrivendo la sceneggiatura, non ho mai pensato che
alla fine l’avremmo realizzata, quindi l’ho scritta con una certa
libertà.
”Pitt chiude “Puoi sperimentare e giocare.
Stranamente, è l’ambiente più sicuro di qualsiasi altro set in cui
sia stato. È stata una delle cose più impegnative cui abbia mai
preso parte.”
Il film è atteso nelle sale italiane per il 12 novembre. Nel cast
anche Mélanie Laurent, Melvil Poupaud e
Niels Arestrup.
Sorprendere. Divertire. Scuotere.
Tre cose che raramente riescono a trovare un giusto equilibrio
in un unico film. Pan Nalin, con l’opera
presentata alla decima edizione della Festa del Cinema di
Roma, ci riesce.
Con il pretesto delle sue prossime
nozze, Frieda (Sarah-Jane Dias) invita le amiche
al suo addio al nubilato che si protrarrà per giorni, tra
divertimento, struggimento, passione, incertezze
e solidarietà. Una festa di emozioni che si avvierà verso
un finale tragico, che punta il riflettore sulla fatica di far
trionfare la giustizia, in un mondo in cui la tradizione non
riesce a cedere il passo alla modernità.
Angry
Indian Goddesses è, per linguaggio, forse il
film più sorprendente tra quelli visti finora
nell’ambito della festa. Dall’inizio scoppiettante, in cui si
ironizza sul cinema di Bollywood utilizzando uno stile
fumettistico, si passa al registro di commedia brillante per
acquistare, gradualmente, un tono più serio, che si risolve
nel tragico.
Un mutare continuo di tono che non
disturba, anzi ci coinvolge sempre più, di minuto in minuto.
Sono tanti i temi importanti toccati dalla pellicola:
dalla discriminazione della donna sull’ambiente di lavoro,
alla lotta eterna per vedere l’avverarsi dei propri sogni,
alla libertà di vivere la propria sessualità, alla difficoltà
di conciliare la cura della famiglia con la carriera.
Temi universali che diventano più forti se inseriti nel
contesto indiano, in cui spesso le donne sono colpevolizzate
anche quando si abusa di loro. Incriminate per la loro
bellezza, per la loro sensualità, per la libertà dell’individuo
che a loro viene spesso negata in nome di una certa decenza le
cui regole risiedono in una tradizione superata, che non ha
più alcun valore per la generazione di queste donne. Grintose,
forti, libere dal senso di colpa che,
involontariamente, spesso si insidia nella mente di chi ha
ricevuto una certa educazione ricevuta o vissuto nell’esempio
dato dalla società civile, le donne di Nalin non
si abbandonano mai al vittimismo.
Il merito maggiore del film risiede
forse proprio in questo: non c’è un momento in cui si provi
compassione per le protagoniste, perché l’ultima cosa
che queste “Dee furiose” farebbero, è compiangersi e rinnegare
la loro dignità di donne. Così viene voglia di alzare la testa
insieme a loro, di testimoniare con il proprio corpo che la
violenza è solo violenza e la libertà l’espressione è un
diritto inalienabile dell’essere umano.
Elettrizzante e toccante, il film
trova risoluzione in un finale che lascia scossi nel profondo.
In un clima leggero e festoso, si abbatte improvvisamente la
tragedia, inaspettata proprio perché ci sembra che nessuno possa
arrestare questa forza della natura che è la vitalità delle
nostre Dee. Lo stomaco si stringe, la voglia di giustizia si
fa più violenta. Un film imperdibile.
Joe Dante al lavoro
sul thriller sovrannaturale Labirintus.
Il film racconterà la sfortunata missione di un investigatore del
paranormale e di un ricercatore psichiatrico in una struttura
sovietica per esperimenti situata all’interno del Labirinto di
Budapest, nel profondo delle catacombe, sotto il Castello di Buda.
I due (e il gruppo che li accompagna) incontreranno terribili forze
soprannaturali che impediranno loro di uscire: per fuggire,
dovranno trovare e distruggere il cuore oscuro del labirinto che li
ha intrappolati.
Le riprese del fim, prodotto dalla
Goldcrest, inizieranno nella prossima primavera.
Dante si sta occupando della definizione del cast
assieme a Nancy Bishop.
Pascal Degove, amministratore delegato della
Goldcrest Films, fa sapere: “È straordinario lavorare con
Joe Dante – un regista che ha emozionato, sorpreso
e spaventato il pubblico per tutta la sua carriera.
Labirintus è un viaggio inquietante e
snervante nella psiche e Joe è il regista perfetto per portarlo sul
grande schermo.” Il regista, dal canto suo, si dichiara entusiasta
di lavorare a questo “avvincente e agghiacciante film.”
L’ultima fatica
cinematografica di Dante (negli ultimi anni
impegnato con le serie tv Hawaii Five-0, Le streghe
dell’East End e Salem)
risale a Burying the Ex, del 2014.
Dante comparirà prossimamente in un cammeo,
assieme al collega Stuart Gordon, in
Bad Seed, contributo di Neil
Marshall per l’antologia horror di Axelle Carolyn
Tales Of Halloween.
Dopo il lancio dell’attesissimo
primo trailer, la Disney e la Lucasfilm presentano il primo poster
di Star
Wars Il risveglio della Forza. Tramite una
promozione AMC valida fino al 10 gennaio, sarà possibile per chi
comprerà un biglietto per la visione in IMAX 3D del settimo
capitolo della saga, ricevere una stampa realizzata dall’artista
Dan Mumford, diversa per ogni
settimana. Oltre al poster, online anche sette screen ad
alta definizione dal trailer: protagonisti, Rey, Finn, Poe
Dameron, Kylo Ren e degli spettacolari duelli aerei.
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Star Wars: Il risveglio della
Forza sarà nelle sale a partire dal prossimo 18
dicembre. Sullo schermo, alcuni membri del cast originale
(Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker) ma
anche le new entries John Boyega, Margherita Ridley, Adam
Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Gwendoline
Christie, Lupita Nyong’o e Max von
Sydow.
Come di consueto in collaborazione
con Mazda mettiamo in palio biglietti per
Marcoledì 21 Ottobre 2015. I film di sono:
Cars 2 (retrospettiva Pixar) 17:00
Dobbiamo parlare di Sergio
Rubini 20:00
The end of The Tour 22:30
Coloro che vinceranno riceveranno
risposta di conferma. Contatta la [email protected] per
partecipare indicando titolo del film e proiezione, oltre a nome e
cognome.
Oggi ho il primo impegno di lavoro
alle 11.00. Vi rendete conto? Le 11.00. Col sole alto nel cielo e
senza la bruma e i lupi che ululano come nella brughiera scozzese.
Per un uomo sotto Festival il momento in cui il Capo ti comunica
che attaccherai alle 11.00 è recepito come il miracolo dello
scioglimento del sangue di San Gennaro. Quando l’ho saputo sono
entrato in uno stato di trance mistica recitando il rosario in
varie lingue morte che non conosco e ripetendo ossessivamente (in
italiano) la frase ‘Io sono giapponese’. A questo punto però
ero di fronte a un dilemma shakespeariano. Ho ben due ore di
vantaggio in mattinata rispetto agli altri giorni. Naturalmente le
pagherò stasera con gli interessi, ma ‘Sticazzi
(ricordate il nostro vecchio adagio veneziano?). Noi festivalieri
viviamo al secondo, navigando a vista, quindi stasera non esiste, è
come il futuro dei film distopici.
Quindi che faccio? Dormo come
farebbe chiunque di normale oppure mi sveglio comunque all’aurora e
vado in piscina per tentare di ridare un tono alle mie membra
distrutte dalle fatiche e dagli eccessi festivalieri? Essendo un
grande sportivo, ho deciso fermamente di puntare la sveglia alle
6.30 e andare in piscina.
Poi però col cazzo che me so’
alzato.
Anzi ho pure fatto tardi e dunque mi
ritrovo a correre come un pazzo per arrivare in tempo, come sempre.
Il clima è desertico e alterna notti gelide a giornate dal caldo
terrificante e, dovendo vestirmi a strati – cioè, più che altro,
sono il pilota del Gordian, tre robot uno dentro
l’altro – e pur essendomi adeguatamente docciato arrivo alla
Sala Petrassi che puzzo come una capra. Nessuno se
ne accorge, fortunatamente. Gli altri puzzano come un letamaio.
Però, ci sono momenti
della giornata in cui tutto si parifica. Sono un po’ come i punti
di salvataggio dei videogiochi. Se Sonic fa girare
il palloncino, non importa che abbia perso tutti gli anelli. Se
muori ricominci da lì. Le proiezioni in questo arduo percorso sono
i nostri punti di salvataggio. Se ci arrivi, non importa quanto in
ritardo, tutto riparte da lì. E ci arrivo. Venti minuti in ritardo,
dai. Manco troppo. Faccio pure in tempo a fare la piscia.
Vah che è una bella giornata
dopotutto. E ora un bel filmetto allegro, quel che ci vuole per
iniziare energicamente la giornata. E invece no.
È un film di ragazzini che alla fine
della guerra vengono costretti a disinnescare mine, esplodendo
spesso in mille pezzi con tanto di budella al vento e arti monchi
che al cospetto i primi venti minuti di Salvate il
soldato Ryan sembrano una parodia dei fratelli
Zucker. Sapete che c’è, io i
festival me li vivo il più tranquillo possibile. Non sto lì a
studiare tutto il programma in anticipo per sapere esattamente di
cosa parla il film. Se posso, preferisco la sorpresa. E eccallà, a
sorpresa. Land of mine, si chiamava,
e ora si capisce che quel ‘mine’ non stava per ‘mia’, ma per
‘mina’. Detto questo, è un film bellissimo, ma andateci
allegri.
Però prima avete riso
sull’espressione ‘fare la piscia’,
ammettetelo.
(Ang)
Ciao, oggi mi sono svegliata e stavo
al Roma Film Fest (o Festa o comecazzosechiama).
Voi direte: e che sorpresa è? Non è una sorpresa, se stai a Roma.
Ma io ieri ero a Milano, e credo di essermi addormentata a
Milano.
Quindi non capisco come
sia potuto succedere che io e la mia amica Sedia stessimo facendo
colazione insieme al baretto dell’Auditorium. Sedia è un’amica che
mi segue da un anno a questa parte, è la mia amica del cuore,
quella che riempie le mie solitudini immeritate.
Insomma, quando ho realizzato di
essere nuovamente al Festival ho deciso di vedere Une
enfance, un film ‘dove l’innocenza e la
spensieratezza collidono con la violenza di situazioni
psicologicamente estenuanti’. Il protagonista vuole essere un
bambino, ma è schiacciato dal peso delle responsabilità. Ecco
l’epifania. Ecco perché mi sono materializzata sorprendentemente al
Comecazzosechiama. Il fato mi voleva dire qualcosa. Che la
vecchiaia, se ancora non mi viene a prendere con un poderoso
tracollo prematuro, è solo perché a guardarmi se sta a taglia’.
La 16^ edizione di VIEW Conference
parte alla grande con e la sua presentazione dedicata al suo
ultimo lavoro: Il Piccolo Principe.
Commentando l’iconica ed emozionale
opera, Mark Osborne ha dichiarato: “Mamma perché piangi?,
questa è la domanda che i bambini generalmente pongono al genitore
che si emoziona dopo aver raccontato loro una fiaba. E’ la stessa
situazione che mi piacerebbe si ricreasse conIl Piccolo
Principe, un film per tutti non solo per bambini. Gli adulti
ritroveranno il proprio “io” e il “via” per una conversazione
intima e transgenerazionale con i propri figli.”
Un inizio incredibile per la prima
giornata della kermesse, che ha visto il susseguirsi sul palco di
imprendibili presentazioni, come quella del premio Oscar® Lorne
Peterson della Industrial Light and Magic con il suo keynote
Scolpire una Galassia: Dentro il Laboratorio Modelli
di Star
Wars. E sebbene l’animazione talvolta possa
sembrare un ambiente prevalentemente maschile, VIEW ha raccolto le
donne d’eccellenza a presentare il fronte rosa con il
panelDONNE NELL’ANIMAZIONE: 50/50 ENTRO IL
2015 che ha visto protagoniste, tra le altre, la
produttrice Jinko Gotho e Kim White, Direttrice della fotografia di
Pixar.
A chiudere una giornata dedicata al
meglio dell’animazione contemporanea e del futuro è stato
il Panel Registi di Animazione: Lo Storytelling in Mondi
Immaginari con Mark Osborne, Jorge R.
Gutierrez, Kris Pearn, Richard Starzak e Shannon
Tindle.
La Warner Bros ha diffuso un nuovo
vlog inedito di Spectre, l’attesissimo
nuovo film con protagonista Daniel Craig.
Il Vlog “Musica” di
SPECTRE è dedicato a “Writing’s On The
Wall” di Sam Smith, l’artista inglese che ha conquistato diversi
dischi di platino e quattro statuette nel corso della 57esima
edizione dei Grammy Award, tema principale della colonna sonora del
24esimo Bond. “Credo passerà alla storia come una delle migliri
canzoni di Bondi in assoluto”, ha dichiarato la produttrice Barbara
Broccoli.
A interpretare l’agente segreto è
ancora una volta Daniel Craig che torna così a collaborare, dopo il
successo di “Skyfall”, insieme al regista Premio Oscar Sam Mendes.
Sceneggiata da John Logan, Neal Purvis e Robert Wade, la pellicola
è attesa nelle sale italiane a novembre 2015. Completano il cast
del film: il Premio Oscar® Christoph Waltz (“Bastardi senza
gloria”), il candidato all’Oscar® Ralph Fiennes (La furia dei
Titani, Scontro tra titani, la serie “Harry Potter”, The Avengers –
Agenti speciali), Léa Seydoux (“La vita di Adele”, “Grand Budapest
Hotel”), Ben Whishaw (“Skyfall”, “Cloud Atlas”, In the Heart Of The
Sea), Naomie Harris (“Skyfall”, Ninja Assassin), Rory Kinnear (“The
Imitation Game”, “Skyfall”, Monica Bellucci (Matrix Reloaded,
Matrix Revolution, Baaria) e Andrew Scott (“Salvate il soldato
Ryan”).
E’ stata Monica
Bellucci la star di questa sera del red carpet
della Festa del cinema di Roma 2015.
L’attrice ha presentato il suo ultimo
film Ville-Marie, secondo lungometraggio di
Guy Èdoin, regista di pluripremiati corti, autore
di Marécages, presentato alla Settimana
della critica a Venezia. Con il suo nuovo film il regista canadese
racconta le vite di quattro problematici personaggi che si
intersecano durante un disastroso evento a Ville-Marie in una buia
notte di Montreal.
On line i primi due spot televisivi
di Hunger Games il Canto della Rivolta Parte
2. Entrambi mostrano nuovo materiale ma richiamano
anche alcuni momenti e temi dei film precedenti.
In questo ultimo capitolo vedremo
Katniss alla guida della rivolta contro il tirannico presidente
Snow, sullo sfondo di una Capitol City devastata dalla guerra. Con
l’aiuto dei suoi amici più stretti, Gale, Finnick e Peeta, “la
giovane ragazza del distretto 12” ordirà un attentato che metterà a
repentaglio la sua stessa vita pur di salvare gli abitanti di
Panem.
Il film, diretto da Francis
Lawrence e basato su una sceneggiatura firmata da
Peter Craig e Danny Strong, sarà
nelle sale il prossimo 19 novembre. Nel cast, assieme a
Jennifer Lawrence, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Philip
Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Willow Shields, Sam Claflin, Jena
Malone, Stanley Tucci e Donald
Sutherland. Si uniscono anche Julianne Moore,
Mahershala Ali, Natalie Dormer, Wes Chatham, Elden Henson
ed Evan Ross.
Alec Baldwin e
Demi Moore saranno i protagonisti di
Blind, film indipendente che
vedrà Michael Mailer alla regia.
Produttori del progetto, assieme allo stesso regista, anche
Baldwin e Mallory Schwartz. Il
film, che verrà girato a New York, racconta la storia di uno
scrittore (Baldwin) che perde la vista in un
incidente d’auto nel quale gli muore la moglie. Diversi anni dopo,
riscopre la passione per la vita e per la scrittura quando si
imbarca in una relazione con la moglie trascurata
(Moore) di un uomo d’affari incriminato. Alla
sceneggiatura del progetto, Diane Fisher e
John Buffalo Mailer.
Baldwin e la
Moore ritornano a lavorare insieme
dopo Il giurato di Brian
Gibson del 1996. L’attrice apparirà a breve sul grande
schermo assieme a Jessica Lange e Billy
Connolly in Wild Oats di
Andy Tennant. Vedremo presto al cinema anche
Baldwin, che ha ben tre film in prossima uscita:
Mission: Impossible – Rogue Nation di
Christopher McQuarrie, Sotto il cielo
delle Hawaii di Cameron Crowe e
Concussion di Peter
Landesman.