La decima edizione della Festa del Cinema di Roma presenta, mercoledì 21 ottobre alle ore 19.30 presso la Sala Sinopoli, l’ultimo film di Sergio Rubini, Dobbiamo parlare. L’attore, sceneggiatore e regista – che in trent’anni di carriera ha firmato dodici lungometraggi e ha recitato in oltre sessanta film, lavorando, tra gli altri, con Sergio Citti, Giuseppe Tornatore, Gabriele Salvatores, Mario Monicelli – porta sul grande schermo un’intensa riflessione sull’amore e le sue ombre: la discussione su un tradimento conduce due coppie a una lunga fila di recriminazioni che durerà per una notte intera, e farà emergere rancori inattesi in entrambe. Quale delle due, l’indomani mattina resterà in piedi? Sul red carpet delle ore 19 Sergio Rubini, Fabrizio Bentivoglio, Isabella Ragonese, Maria Pia Calzone.
By The Sea: nuova featurette con Angelina Jolie e Brad Pitt
A dispetto della trama che li vedrà come coppia scontrarsi brutalmente, la featurette di By The Sea rivela un clima rilassato durante le riprese e un Brad Pitt ed una Angelina Jolie del tutto immersi in un collaborativo processo creativo.
Scritto e diretto dalla Jolie, il film è ambientato negli anni ’70 e vede protagonisti Vanessa, un’ex ballerina, e suo marito Roland, scrittore, in viaggio per la campagna francese. Quando la coppia indugia in una tranquilla città di mare, si avvicina ad alcuni dei suoi abitanti più vivaci, un proprietario di una caffetteria e un albergatore: questo porterà dei cambiamenti nel loro rapporto. “Tutti sanno che non c’è mai solo tragedia o humour o pura gioia nella vita. – spiega la Jolie – Le relazioni hanno questi estremi: puoi amare pazzamente la persona che vorresti uccidere.” E aggiunge: “Quando stavo scrivendo la sceneggiatura, non ho mai pensato che alla fine l’avremmo realizzata, quindi l’ho scritta con una certa libertà.
”Pitt chiude “Puoi sperimentare e giocare.
Stranamente, è l’ambiente più sicuro di qualsiasi altro set in cui
sia stato. È stata una delle cose più impegnative cui abbia mai
preso parte.”
Il film è atteso nelle sale italiane per il 12 novembre. Nel cast
anche Mélanie Laurent, Melvil Poupaud e
Niels Arestrup.
Fonte: empireonline
Festa di Roma 2015: Angry Indian Goddesses recensione del film di Pan Nalin
Sorprendere. Divertire. Scuotere. Tre cose che raramente riescono a trovare un giusto equilibrio in un unico film. Pan Nalin, con l’opera presentata alla decima edizione della Festa del Cinema di Roma, ci riesce.
Con il pretesto delle sue prossime nozze, Frieda (Sarah-Jane Dias) invita le amiche al suo addio al nubilato che si protrarrà per giorni, tra divertimento, struggimento, passione, incertezze e solidarietà. Una festa di emozioni che si avvierà verso un finale tragico, che punta il riflettore sulla fatica di far trionfare la giustizia, in un mondo in cui la tradizione non riesce a cedere il passo alla modernità.
Angry
Indian Goddesses è, per linguaggio, forse il
film più sorprendente tra quelli visti finora
nell’ambito della festa. Dall’inizio scoppiettante, in cui si
ironizza sul cinema di Bollywood utilizzando uno stile
fumettistico, si passa al registro di commedia brillante per
acquistare, gradualmente, un tono più serio, che si risolve
nel tragico.
Un mutare continuo di tono che non disturba, anzi ci coinvolge sempre più, di minuto in minuto. Sono tanti i temi importanti toccati dalla pellicola: dalla discriminazione della donna sull’ambiente di lavoro, alla lotta eterna per vedere l’avverarsi dei propri sogni, alla libertà di vivere la propria sessualità, alla difficoltà di conciliare la cura della famiglia con la carriera. Temi universali che diventano più forti se inseriti nel contesto indiano, in cui spesso le donne sono colpevolizzate anche quando si abusa di loro. Incriminate per la loro bellezza, per la loro sensualità, per la libertà dell’individuo che a loro viene spesso negata in nome di una certa decenza le cui regole risiedono in una tradizione superata, che non ha più alcun valore per la generazione di queste donne. Grintose, forti, libere dal senso di colpa che, involontariamente, spesso si insidia nella mente di chi ha ricevuto una certa educazione ricevuta o vissuto nell’esempio dato dalla società civile, le donne di Nalin non si abbandonano mai al vittimismo.
Il merito maggiore del film risiede forse proprio in questo: non c’è un momento in cui si provi compassione per le protagoniste, perché l’ultima cosa che queste “Dee furiose” farebbero, è compiangersi e rinnegare la loro dignità di donne. Così viene voglia di alzare la testa insieme a loro, di testimoniare con il proprio corpo che la violenza è solo violenza e la libertà l’espressione è un diritto inalienabile dell’essere umano.
Elettrizzante e toccante, il film trova risoluzione in un finale che lascia scossi nel profondo. In un clima leggero e festoso, si abbatte improvvisamente la tragedia, inaspettata proprio perché ci sembra che nessuno possa arrestare questa forza della natura che è la vitalità delle nostre Dee. Lo stomaco si stringe, la voglia di giustizia si fa più violenta. Un film imperdibile.
Joe Dante alla regia del thriller sovrannaturale Labirintus
Joe Dante al lavoro sul thriller sovrannaturale Labirintus. Il film racconterà la sfortunata missione di un investigatore del paranormale e di un ricercatore psichiatrico in una struttura sovietica per esperimenti situata all’interno del Labirinto di Budapest, nel profondo delle catacombe, sotto il Castello di Buda. I due (e il gruppo che li accompagna) incontreranno terribili forze soprannaturali che impediranno loro di uscire: per fuggire, dovranno trovare e distruggere il cuore oscuro del labirinto che li ha intrappolati.
Le riprese del fim, prodotto dalla Goldcrest, inizieranno nella prossima primavera. Dante si sta occupando della definizione del cast assieme a Nancy Bishop. Pascal Degove, amministratore delegato della Goldcrest Films, fa sapere: “È straordinario lavorare con Joe Dante – un regista che ha emozionato, sorpreso e spaventato il pubblico per tutta la sua carriera. Labirintus è un viaggio inquietante e snervante nella psiche e Joe è il regista perfetto per portarlo sul grande schermo.” Il regista, dal canto suo, si dichiara entusiasta di lavorare a questo “avvincente e agghiacciante film.”
L’ultima fatica
cinematografica di Dante (negli ultimi anni
impegnato con le serie tv Hawaii Five-0, Le streghe
dell’East End e Salem)
risale a Burying the Ex, del 2014.
Dante comparirà prossimamente in un cammeo,
assieme al collega Stuart Gordon, in
Bad Seed, contributo di Neil
Marshall per l’antologia horror di Axelle Carolyn
Tales Of Halloween.
Fonte: Variety
Star Wars: Il risveglio della Forza: poster e nuove immagini del film
Dopo il lancio dell’attesissimo primo trailer, la Disney e la Lucasfilm presentano il primo poster di Star Wars Il risveglio della Forza. Tramite una promozione AMC valida fino al 10 gennaio, sarà possibile per chi comprerà un biglietto per la visione in IMAX 3D del settimo capitolo della saga, ricevere una stampa realizzata dall’artista Dan Mumford, diversa per ogni settimana. Oltre al poster, online anche sette screen ad alta definizione dal trailer: protagonisti, Rey, Finn, Poe Dameron, Kylo Ren e degli spettacolari duelli aerei.
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Star Wars: Il risveglio della Forza sarà nelle sale a partire dal prossimo 18 dicembre. Sullo schermo, alcuni membri del cast originale (Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker) ma anche le new entries John Boyega, Margherita Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Gwendoline Christie, Lupita Nyong’o e Max von Sydow.
Festa di Roma 2015: i biglietti in palio per Martedì con Cinefilos e #MazdaPurePassion
Come di consueto in collaborazione con Mazda mettiamo in palio biglietti per Marcoledì 21 Ottobre 2015. I film di sono:
Cars 2 (retrospettiva Pixar) 17:00
Dobbiamo parlare di Sergio Rubini 20:00
The end of The Tour 22:30
Coloro che vinceranno riceveranno risposta di conferma. Contatta la [email protected] per partecipare indicando titolo del film e proiezione, oltre a nome e cognome.
Festivalieri: mine vaganti
Oggi ho il primo impegno di lavoro
alle 11.00. Vi rendete conto? Le 11.00. Col sole alto nel cielo e
senza la bruma e i lupi che ululano come nella brughiera scozzese.
Per un uomo sotto Festival il momento in cui il Capo ti comunica
che attaccherai alle 11.00 è recepito come il miracolo dello
scioglimento del sangue di San Gennaro. Quando l’ho saputo sono
entrato in uno stato di trance mistica recitando il rosario in
varie lingue morte che non conosco e ripetendo ossessivamente (in
italiano) la frase ‘Io sono giapponese’. A questo punto però
ero di fronte a un dilemma shakespeariano. Ho ben due ore di
vantaggio in mattinata rispetto agli altri giorni. Naturalmente le
pagherò stasera con gli interessi, ma ‘Sticazzi
(ricordate il nostro vecchio adagio veneziano?). Noi festivalieri
viviamo al secondo, navigando a vista, quindi stasera non esiste, è
come il futuro dei film distopici.
Quindi che faccio? Dormo come farebbe chiunque di normale oppure mi sveglio comunque all’aurora e vado in piscina per tentare di ridare un tono alle mie membra distrutte dalle fatiche e dagli eccessi festivalieri? Essendo un grande sportivo, ho deciso fermamente di puntare la sveglia alle 6.30 e andare in piscina.
Poi però col cazzo che me so’ alzato.
Anzi ho pure fatto tardi e dunque mi ritrovo a correre come un pazzo per arrivare in tempo, come sempre. Il clima è desertico e alterna notti gelide a giornate dal caldo terrificante e, dovendo vestirmi a strati – cioè, più che altro, sono il pilota del Gordian, tre robot uno dentro l’altro – e pur essendomi adeguatamente docciato arrivo alla Sala Petrassi che puzzo come una capra. Nessuno se ne accorge, fortunatamente. Gli altri puzzano come un letamaio.
Però, ci sono momenti
della giornata in cui tutto si parifica. Sono un po’ come i punti
di salvataggio dei videogiochi. Se Sonic fa girare
il palloncino, non importa che abbia perso tutti gli anelli. Se
muori ricominci da lì. Le proiezioni in questo arduo percorso sono
i nostri punti di salvataggio. Se ci arrivi, non importa quanto in
ritardo, tutto riparte da lì. E ci arrivo. Venti minuti in ritardo,
dai. Manco troppo. Faccio pure in tempo a fare la piscia.
Vah che è una bella giornata dopotutto. E ora un bel filmetto allegro, quel che ci vuole per iniziare energicamente la giornata. E invece no.
È un film di ragazzini che alla fine
della guerra vengono costretti a disinnescare mine, esplodendo
spesso in mille pezzi con tanto di budella al vento e arti monchi
che al cospetto i primi venti minuti di Salvate il
soldato Ryan sembrano una parodia dei fratelli
Zucker.
Sapete che c’è, io i
festival me li vivo il più tranquillo possibile. Non sto lì a
studiare tutto il programma in anticipo per sapere esattamente di
cosa parla il film. Se posso, preferisco la sorpresa. E eccallà, a
sorpresa. Land of mine, si chiamava,
e ora si capisce che quel ‘mine’ non stava per ‘mia’, ma per
‘mina’. Detto questo, è un film bellissimo, ma andateci
allegri.
Però prima avete riso sull’espressione ‘fare la piscia’, ammettetelo.
(Ang)
Ciao, oggi mi sono svegliata e stavo al Roma Film Fest (o Festa o comecazzosechiama). Voi direte: e che sorpresa è? Non è una sorpresa, se stai a Roma. Ma io ieri ero a Milano, e credo di essermi addormentata a Milano.
Quindi non capisco come
sia potuto succedere che io e la mia amica Sedia stessimo facendo
colazione insieme al baretto dell’Auditorium. Sedia è un’amica che
mi segue da un anno a questa parte, è la mia amica del cuore,
quella che riempie le mie solitudini immeritate.
Insomma, quando ho realizzato di essere nuovamente al Festival ho deciso di vedere Une enfance, un film ‘dove l’innocenza e la spensieratezza collidono con la violenza di situazioni psicologicamente estenuanti’. Il protagonista vuole essere un bambino, ma è schiacciato dal peso delle responsabilità. Ecco l’epifania. Ecco perché mi sono materializzata sorprendentemente al Comecazzosechiama. Il fato mi voleva dire qualcosa. Che la vecchiaia, se ancora non mi viene a prendere con un poderoso tracollo prematuro, è solo perché a guardarmi se sta a taglia’.
Torno al norde. Forse.
A domani
(Vì)
Il Piccolo Principe, Mark Osborne: “Gli adulti ritroveranno il proprio “io””
La 16^ edizione di VIEW Conference parte alla grande con e la sua presentazione dedicata al suo ultimo lavoro: Il Piccolo Principe.
Commentando l’iconica ed emozionale opera, Mark Osborne ha dichiarato: “Mamma perché piangi?, questa è la domanda che i bambini generalmente pongono al genitore che si emoziona dopo aver raccontato loro una fiaba. E’ la stessa situazione che mi piacerebbe si ricreasse conIl Piccolo Principe, un film per tutti non solo per bambini. Gli adulti ritroveranno il proprio “io” e il “via” per una conversazione intima e transgenerazionale con i propri figli.”
Un inizio incredibile per la prima giornata della kermesse, che ha visto il susseguirsi sul palco di imprendibili presentazioni, come quella del premio Oscar® Lorne Peterson della Industrial Light and Magic con il suo keynote Scolpire una Galassia: Dentro il Laboratorio Modelli di Star Wars. E sebbene l’animazione talvolta possa sembrare un ambiente prevalentemente maschile, VIEW ha raccolto le donne d’eccellenza a presentare il fronte rosa con il panelDONNE NELL’ANIMAZIONE: 50/50 ENTRO IL 2015 che ha visto protagoniste, tra le altre, la produttrice Jinko Gotho e Kim White, Direttrice della fotografia di Pixar.
A chiudere una giornata dedicata al meglio dell’animazione contemporanea e del futuro è stato il Panel Registi di Animazione: Lo Storytelling in Mondi Immaginari con Mark Osborne, Jorge R. Gutierrez, Kris Pearn, Richard Starzak e Shannon Tindle.
Spectre: nuovo vlog la musica di Sam Smith
La Warner Bros ha diffuso un nuovo vlog inedito di Spectre, l’attesissimo nuovo film con protagonista Daniel Craig.
Il Vlog “Musica” di SPECTRE è dedicato a “Writing’s On The Wall” di Sam Smith, l’artista inglese che ha conquistato diversi dischi di platino e quattro statuette nel corso della 57esima edizione dei Grammy Award, tema principale della colonna sonora del 24esimo Bond. “Credo passerà alla storia come una delle migliri canzoni di Bondi in assoluto”, ha dichiarato la produttrice Barbara Broccoli.
A interpretare l’agente segreto è ancora una volta Daniel Craig che torna così a collaborare, dopo il successo di “Skyfall”, insieme al regista Premio Oscar Sam Mendes. Sceneggiata da John Logan, Neal Purvis e Robert Wade, la pellicola è attesa nelle sale italiane a novembre 2015. Completano il cast del film: il Premio Oscar® Christoph Waltz (“Bastardi senza gloria”), il candidato all’Oscar® Ralph Fiennes (La furia dei Titani, Scontro tra titani, la serie “Harry Potter”, The Avengers – Agenti speciali), Léa Seydoux (“La vita di Adele”, “Grand Budapest Hotel”), Ben Whishaw (“Skyfall”, “Cloud Atlas”, In the Heart Of The Sea), Naomie Harris (“Skyfall”, Ninja Assassin), Rory Kinnear (“The Imitation Game”, “Skyfall”, Monica Bellucci (Matrix Reloaded, Matrix Revolution, Baaria) e Andrew Scott (“Salvate il soldato Ryan”).
Festa del cinema di Roma 2015: il red carpet di Monica Bellucci
E’ stata Monica Bellucci la star di questa sera del red carpet della Festa del cinema di Roma 2015. L’attrice ha presentato il suo ultimo film Ville-Marie, secondo lungometraggio di Guy Èdoin, regista di pluripremiati corti, autore di Marécages, presentato alla Settimana della critica a Venezia. Con il suo nuovo film il regista canadese racconta le vite di quattro problematici personaggi che si intersecano durante un disastroso evento a Ville-Marie in una buia notte di Montreal.
https://youtu.be/LRq3GoMaek4
Hunger Games il Canto della Rivolta Parte 2: online i primi spot
On line i primi due spot televisivi di Hunger Games il Canto della Rivolta Parte 2. Entrambi mostrano nuovo materiale ma richiamano anche alcuni momenti e temi dei film precedenti.
In questo ultimo capitolo vedremo Katniss alla guida della rivolta contro il tirannico presidente Snow, sullo sfondo di una Capitol City devastata dalla guerra. Con l’aiuto dei suoi amici più stretti, Gale, Finnick e Peeta, “la giovane ragazza del distretto 12” ordirà un attentato che metterà a repentaglio la sua stessa vita pur di salvare gli abitanti di Panem.
Il film, diretto da Francis Lawrence e basato su una sceneggiatura firmata da Peter Craig e Danny Strong, sarà nelle sale il prossimo 19 novembre. Nel cast, assieme a Jennifer Lawrence, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Willow Shields, Sam Claflin, Jena Malone, Stanley Tucci e Donald Sutherland. Si uniscono anche Julianne Moore, Mahershala Ali, Natalie Dormer, Wes Chatham, Elden Henson ed Evan Ross.
Fonte: comicbookmovie
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Alec Baldwin e Demi Moore di nuovo insieme per Blind
Alec Baldwin e Demi Moore saranno i protagonisti di Blind, film indipendente che vedrà Michael Mailer alla regia. Produttori del progetto, assieme allo stesso regista, anche Baldwin e Mallory Schwartz. Il film, che verrà girato a New York, racconta la storia di uno scrittore (Baldwin) che perde la vista in un incidente d’auto nel quale gli muore la moglie. Diversi anni dopo, riscopre la passione per la vita e per la scrittura quando si imbarca in una relazione con la moglie trascurata (Moore) di un uomo d’affari incriminato. Alla sceneggiatura del progetto, Diane Fisher e John Buffalo Mailer.
Baldwin e la
Moore ritornano a lavorare insieme
dopo Il giurato di Brian
Gibson del 1996. L’attrice apparirà a breve sul grande
schermo assieme a Jessica Lange e Billy
Connolly in Wild Oats di
Andy Tennant. Vedremo presto al cinema anche
Baldwin, che ha ben tre film in prossima uscita:
Mission: Impossible – Rogue Nation di
Christopher McQuarrie, Sotto il cielo
delle Hawaii di Cameron Crowe e
Concussion di Peter
Landesman.
Fonte: Deadline
Halloween al Lucca Comics & Games: Legend e tutti gli eventi della serata
Maschere, mostri, feste e tanto cinema in anteprima. Non c’è luogo migliore di Lucca Comics & Games per festeggiare, dannatamente bene, la Notte delle Streghe.
Sabato 31 ottobre 2015. Mentre nelle vie di Lucca impazzerà la Monsters Walk (delle 21.15 con partenza da Piazza San Frediano) seguita dall’Halloween Party (dalle 21.30 in Piazza San Michele), chi preferirà le comode poltrone di una sala cinematografica potrà godersi una maratona di film da non perdere.
Primo appuntamento al Cinema Astra, ore 21.00, per l’anteprima di Legend, diretto dal premio oscar Brian Helgeland (già sceneggiatore di Mystic River e L.A. Confidential) che ha realizzato il sogno di molte: un doppio Tom Hardy. L’attore protagonista di Mad Max infatti, qui interpreta i gemelli Ronald e Reginald Kray, gangster che negli anni della Swinging London terrorizzarono la capitale inglese fino al 1969. Per l’occasione, la proiezione sarà preceduta da un’altra leggenda: le prime immagini di The Hateful Eight, il nuovo film di Quentin Tarantino.
E a partire dalle 22.30, presso il Cinema Centrale, maratona Tales of Halloween, antologia horror in anteprima italiana e vietata ai minori di 18 anni. 10 storie, 11 registi (tra cui Neil Marshall), una città e un’unica notte, quella delle streghe naturalmente, in cui compariranno anche John Landis, Joe Dante e Stuart Gordon.
Lauren Graham e Mae Whitman alla sceneggiatura di The Royal We
Dopo l’annuncio del ritorno di
Una mamma per amica in un nuovo ciclo
inedito su Netflix, una nuova notizia vede
protagonista Lauren Graham,
star, assieme ad Alexis Bledel, della
nota serie tv. L’attrice lavorerà a fianco di Mae
Whitman (già sua collega nella serie
Parenthood) per l’adattamento del best
seller The Royal We di
Jessica Morgan e Heather Cocks.
Il libro, ispirato
alla relazione tra Kate Middleton e il principe William, racconta
la storia di una giovane donna americana che si trasferisce nel
Regno Unito per studiare in una delle università di Oxford e si
innamora di un compagno di corso. Il ragazzo si rivelerà essere il
futuro re d’Inghilterra e ben presto, il corteggiamento si
complicherà per via delle numerose richieste da parte della
famiglia reale, per questioni di privacy e per l’immancabile
curiosità dei tabloid. La storia è inventata ma i riferimenti alla
realtà e alla vera famiglia reale non mancano: il principe ha
infatti un fratello dai capelli rossi e la ragazza ha una
sorella.
Lauren Graham si occuperà di adattare il romanzo, i cui i diritti sono stati acquistati dalla CBS Films. Protagonista del film sarà la Whitman stessa, ma non si esclude il coinvolgimento della Graham anche nel cast.
Fonte: empireonline
Festa di Roma 2015: Land of Mine recensione del film di Martin Zandvliet
Arriva in concorso in Selezione Ufficiale alla Festa del Cinema di Roma il film danese Land Of Mine per la regia di Martin Zandvliet con Roland Møller, Mikel Boe Følsgaard, Louis Hofmann, Joel Basman, Emil Buschow e Oscar Bischow. Dopo un passaggio al Festival di Toronto, il film sarà prossimamente distribuito in Italia da Notorious Pictures.
La pellicola fa luce su una pagina terribile della storia danese riguardo ad un gruppo di soldati tedeschi prigionieri che nel maggio del 1945, nell’immediato dopoguerra, sono stati costretti a disinnescare tutta la costa della Danimarca dalle mine antiuomo: oltre 2 milioni di ordigni piazzati proprio dalle forza naziste. La drammaticità della vicenda, se non fosse già drammatica abbastanza, stava nella giovanissima età dei soldati e nella loro totale inesperienza, chiamati a fare un lavoro che ha fatto più vittime in cinque mesi di tutto il periodo di un’occupazione tedesca in Danimarca. Al centro della vicenda, storicamente vera, si intrecciano storie personali e situazioni di perdono e comprensione del nemico, con il duro Sergente Rasmussen (Roland Møller) che inevitabilmente entra in contatto con dei ragazzini spaventati e senza colpe.
Con una continua situazione di tensione, alternanza di campi lunghi e primi piani strettissimi sui bellissimi volti dei ragazzi e una spettacolare fotografia (curata da Camilla Hjelm Knudsen), Zandvliet racconta una vicenda sconosciuta ai più con semplicità ed efficacia, dando un bel pugno nello stomaco dello spettatore. Bisogna dare credito anche alle ottime performance dei giovani attori, per lo più esordienti che ci coinvolgono in una situazione di disagio psico-fisico orribile e inimmaginabile. Decisamente un film con una grande validità artistica e storica, che nella quarta giornata di Festa entra di prepotenza nella lista dei lavori che meriterebbero un premio.
Snoopy & Friends: il video di Better When I’m Dancin’ dalla soundtrack
Il 5 novembre 2015 arriverà in Italia, distribuito dalla Twentieth Century Fox, SNOOPY & FRIENDS – IL FILM DEI PEANUTS, il film con i celebri personaggi della striscia a fumetti di Charles Schultz.
Charlie Brown, Snoopy, Lucy, Linus e tutto il resto della banda dei “Peanuts” vi aspettano per la prima volta al cinema come non li avete mai visti prima grazie anche all’animazione in 3D. Snoopy, il beagle più amato nel mondo – nonché asso dell’aviazione – si imbarca nella sua più grande impresa involandosi all’inseguimento del suo arcinemico, il Barone Rosso, mentre il suo miglior amico, Charlie Brown, intraprende la sua personale epica impresa.
Dall’immaginazione di Charles M. Schulz e dai creatori dell’ERA GLACIALE, arriva SNOOPY & FRIENDS – IL FILM DEI PEANUTS che dimostrerà come ogni perdente possa avere il suo giorno di gloria.
In alto trovate il link al video musicale Better When I’m Dancin’ della cantante Meghan Trainor, che farà parte della colonna sonora ufficiale del film.
Ritorno al Futuro Day negli UCI Cinemas il 21 ottobre: info e prezzi dei biglietti
Il 21 ottobre 2015 Doc e Marty arrivano nel futuro e UCI Cinemas li festeggia con il Ritorno al Futuro Day. Infatti all’inizio del secondo episodio della saga, Doc e Marty selezionano sul display della macchina del tempo proprio il 21 ottobre del 2015!
Un evento organizzato
da Nexo Digital e Universal Pictures Italia Home Video che riporta
in 44 multisale del Circuito i primi due episodi della saga insieme
ad alcuni contenuti speciali.
Il prezzo del biglietto è di 11 euro per l’intero e di 9 euro per il ridotto. È possibile acquistare i biglietti presso le multisale UCI che proietteranno l’evento, o tramite internet sul sito www.ucicinemas.it, call center (892.960), App di UCI Cinemas per iPhone, iPod Touch e per iPad (scaricabile gratuitamente da App Store), Android (scaricabile da Google Play) e Windows Phone.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.ucicinemas.it o la pagina ufficiale di Facebook di UCI Cinemas all’indirizzo: www.facebook.com/home.php#!/ucicinemasitalia. In alternativa contattare il call center al numero 892.960.
Diritti a Todi: il festival dei diritti umani vi aspetta dal 27 ottobre
Siria senza pace, India senz’acqua,
Beirut senza corrente, Sardegna senza lavoro, Palestina senza
futuro. Conflitti da prima pagina o trascurati dai media, narrati
attraverso storie esemplari di persone comuni: il profugo,
l’omosessuale, il detenuto, l’adolescente.
Privazioni, lotte,
sofferenze e aspirazioni raccolte in ogni continente. Con 10
lungometraggi e 30 “corti”, scelti tra oltre duemila proposte,
nell’orizzonte del documentario d’autore irrompe Diritti a
Todi – Human Rights International Film
Festival.
Dal 27 ottobre al 1° novembre proiezioni, spettacoli, convegni, mostre fanno dell’Umbria (e di uno dei suoi gioielli più noti) uno schermo speciale per riflettere sui diritti umani e per conoscere la cinematografia che ne descrive le nuove sfide e i drammi dimenticati. In luoghi suggestivi, dal Tempio di Santa Maria della Consolazione alla Sala del Capitano del Popolo, i registi incontreranno il pubblico, studiosi e organizzazioni impegnate in prima linea su quella frontiera, nell’arco di sei giornate dense di appuntamenti e di “première” (una nazionale, una europea e una mondiale). Alle opere in concorso si affiancano infatti due focus con titoli provenienti dall’Argentina e dall’Iran, cinque film-evento italiani e una rassegna presentata dall’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico (Aamod), la cui collaborazione è un altro dei motivi d’orgoglio di questa prima edizione.
Festa di Roma 2015: Angry Indian Goddesses, la conferenza stampa
Siamo al quinto giorno di festival, che ha visto come primo film Angry Indian Goddesses, presentato alla stampa direttamente dal regista Pan Nalin, le attrici Anushka Manchanda, Sandhya Mridul, Rajshri Deshpande e dai produttori Dhingra Gaurav e Sol Bondy. È un film che ci fa entrare nel mondo di donne straordinarie, che con estrema grinta si battono per un’India che deve necessariamente fare i conti con la modernità.
È uno dei pochi o forse l’unico film indiano a raccontare la vita delle donne in una società che sta cambiando. Da dove nasce il desiderio di affrontare questa tematica?
Pan Nalin: L’idea del film mi è venuta da alcune storie reali di cui ho avuto notizia. Mi hanno toccato profondamente soprattutto per la forza che queste donne devono avere, che sembrano attingere dalle grandi donne indiane delle leggende, che vengono catapultate nell’ India contemporanea. Nel nostro paese attualmente la questione è molto calda, anche perché le nuove generazioni hanno una formazione di tipo occidentale che non può che stridere con quella che è la nostra antica tradizione. È dunque frequente che si creino conflitti rispetto a questa situazione.
Dhingra Gaurav (produttore): Quando abbiamo cominciato questo film eravamo molto concentrati sulle donne in India, e cioè specificamente sulle donne indiane. Tuttavia, andando avanti con il lavoro ci siamo resi conto di quanto questa sia in realtà una storia molto universale. In ogni parte del mondo le donne lottano con le disparità ancora presenti nel mondo lavorativo o con lo sforzo di conciliare il loro essere madri e donne in carriera allo stesso tempo.
L’alternarsi continuo dell’inglese e della lingua hindi rispecchia il reale modo di parlare della gente o ha un altro significato?
Anushka Manchanda: Il film è un grande affresco di come le donne sono realmente in India. Le conversazioni dei personaggi sono in realtà conversazioni che noi ci troviamo ad avere continuamente nella nostra quotidianità. In realtà mentre giravamo spesso non sapevamo dove fosse la macchina da presa, quelle che vedete sullo schermo non siamo altri che noi stesse. Quindi anche per quanto riguarda la lingua, la risposta è sì, è il modo reale in cui parliamo. Spesso veniamo da parti differenti dell’india, e se parlassimo il nostro dialetto non ci capiremmo, per cui parliamo sempre mescolando. O a volte completamente in inglese.
Quella che abbiamo visto sembra un’India molto occidentalizzata. Direbbe che anche il modo di vestirsi e di comportarsi delle ragazze, il film rispecchia la realtà?
Rajshri Deshpande: L’india è davvero molto varia, probabilmente rimarreste scioccati se poteste vedere quanto sono sfrenate le nostre feste. Certo, c’è ancora chi è molto attaccato alla tradizione, ma dipende molto dalla città in cui ci si trova.
Sandhya Mridul: Sì, in effetti le cose cambiano molto di città in città. Personalmente a Delhi, be’ ci penserei due volte se volessi vestirmi all’occidentale. Ma se fossi a Bombey, non avrei alcun problema a indossare degli shorts. Ci si deve costantemente adattare.
Il film ha un grande impatto emotivo, soprattutto nella parte finale: le donne si fanno giustizia da sole… non crede che sia un messaggio pericoloso?
Pan Nalin: Beh sì, sarebbe un messaggio pericoloso, ma non è quello che intendo veicolare con quel finale. Io voglio suscitare una reazione, voglio che il sistema apra gli occhi, è piuttosto una provocazione a svegliarsi e fare qualcosa prima che sia troppo tardi.
Dhingra Gaurav: In India non si fanno film in cui le donne sono le protagoniste. A Bollywood le donne sono trattate spesso e volentieri come oggetti, non hanno una reale rappresentazione nel cinema indiano. Per cui è importante poter trasmettere l’attuale condizione delle donne in India, dargli una voce, non lasciarle come delle bellissime sculture sullo sfondo di un film, ma metterle al centro.
Festa di Roma 2015, Daily 5: Ville Marie, Land of Mine e Monica Bellucci
Festa di Roma 2015, Daily 5: Ville Marie, Land of Mine, Angry Indian Goddesses e Monica Bellucci.
https://youtu.be/_pXIb8y8F0E
Festa di Roma 2015: Land of Mine conferenza stampa con Roland Møller
Alla Festa del Cinema di
Roma è la giornata di Land of Mine, film
danese del regista Martin Zandvliet su una
pagina inedita del post seconda guerra mondiale.
A fare le vedi di Zandvliet, sono arrivati a Roma il protagonista
Roland Møller, il produttore Mikael
Rieks e il distributore italiano della Notorious
Picture, Guglielmo Marchetti.
“La cosa bella di questo film è
che espone un argomento che non viene trattato nemmeno nei libri di
scuola danesi, eppure è una pagina buia della storia di quel
paese” commenta Roland Møller, che nel film
interpreta il Sergente Rasmussen, “Trovo inoltre che sia
attualissimo pensando ai rifugiati dalla Siria. Land of Mine mostra
che ci si può sedere e parlare con il nemico per scoprire che si
hanno gli stessi sogni e le stesse ambizioni e che non si è così
differenti.”
Mikael Rieks, produttore della pellicola conferma
“Con Martin abbiamo pensato sin dall’inizio che il tipo di
storia che volevamo mostrare del dopoguerra era riguardo le
conseguenze di essa. La Danimarca è un paese molto piccolo, ma
quella costa era coperta da oltre due milioni di mine. E le mine
antiuomo sono un problema ancora oggi: milioni di persone muoiono
ogni anno a causa di esse ed è un argomento davvero complesso che
va affrontato.”
“La nostra ambizione dall’inizio era proprio di mostrare la bellezza di questi luoghi: per parlare di una situazione così brutta era necessario addolcirla con uno scenario bellissimo, quello della spiaggia danese. Il direttore della fotografia ha fatto un ottimo lavoro e si può notare anche nella bellezza dei volti dei ragazzi, nella luce e il forte contrasto di essi con la situazione” commenta Mikael Rieks sulla scenografica costa danese e l’ottimo lavoro svolto dal direttore della fotografia, Camilla Hjelm Knudsen e aggiunge, “Una particolarità di Martin poi è il modo che ha lui di lavorare con i personaggi: la storia può essere forte ma la sua concentrazione è su di loro, tanto che a volta cambiava le scene in base a come i ragazzi reagivano e provavano.”
La maggior parte dei protagonisti era a gli esordi e per Roland Møller non è stato semplicissimo tenerli a bada, “È stata una sfida anche con i ragazzi: erano molto giovani, erano lontani da casa e quindi si sentivano in vacanza. All’inizio li abbiamo lasciati divertire ma dopo abbiamo dovuto dargli delle regole. Abbiamo avuto qualche incidente perché i ragazzi non si concentravano abbastanza ma poi mi sono reso conto che era anche colpa mia perché non ero abbastanza sicuro nemmeno io del mio ruolo. Una volta infatti mi sono arrabbiato molto e gli ho detto che non era una vacanza ma un lavoro e che dovevano venirmi incontro e aiutare perché questo film era una grande opportunità anche per me. Mi sono scusato per aver gridato e loro hanno capito le mie ragioni e da lì in poi siamo riusciti a lavorare molto bene. Anzi gli devo fare i complimenti perché in alcune scene sono stati davvero bravi, in particolare ai due gemelli che mi hanno fatto piangere in una scena molto intensa.”
Land of Mine verrà prossimamente distribuito in Italia dalla Notorius Picutres e Guglielmo Marchetti ci motiva la loro scelta: “Faccio questo lavoro da oltre 25 anni e raramente ci capita di avere un connubio così particolare: un film che unisce un valore artistico e un’aspetto commerciale. Abbiamo visto questo film al Festival di Toronto ed è stato un pugno allo stomaco. Ho fortemente voluto distribuirlo in Italia. Ci piaceva l’idea di poter comunicare con le nuove generazioni, mostrandogli la violenza e le barbarie della guerra, problematiche a loro fortunatamente sconosciute, ma anche il tema della redenzione e del perdono. Volevamo fortemente mostrare questo passato orribile, che c’è stato anche per il nostro paese in maniere diverse, ma far capire ai giovani anche come può essere la situazione attuale di alcuni paesi.”
Star Wars il Risveglio della Forza trailer: le reazioni del fan!
In un simpatico video, ecco le reazioni del fan durante la prima visione del nuovo trailer ufficiale di Star Wars il Risveglio della Forza.
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Star Wars Il Risveglio della Forza uscirà sul grande schermo il 18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno di Harrison Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Panettiere con le nuove aggiunte John Boyega, Daisy Ridley, Adam pilota, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Lupita Nyong’o, Gwendoline Christie e Max von Sydow.
Christopher McQuarrie rifinisce la sceneggiatura di Star Wars Rogue One
Mentre siamo ancora in fermento per il trailer ufficiale in inglese di Star Wars il risveglio della Forza, arrivano nuovi aggiornamenti su Star Wars Rogue One, il primo spin-off della saga che uscirà l’anno prossimo e sarà diretto da Gareth Edwards.
Il film, originariamente affidato alla penna di Gary Whitta, è passato poi nelle mani dello sceneggiatore di Cenerentola, Chris Weitz. Adesso, a conclusione del lavoro di Weitz, sembra che a rifinire lo script ci penserà Christopher McQuarrie, regista di MI5 Rogue Nation, incaricato dalla Disney.
Che ne pensate?
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Star Wars Rogue One è scritto da Gary Whitta e Chris Weitz, e sarà diretto da Gareth Edwards. L’uscita è prevista per il 16 dicembre 2016. Nel cast del film Felicity Jones, Rizz Ahmed, Diego Luna, Forest Whitaker, Jiang Wen e Ben Mendelsohn.
Il film sarà certamente ambientato durante a “Dark Time” dell’Impero, Tra gli episodi III e IV e sarò il più oscuro e grintoso film dell’universo di Star Wars. Sembra che il film sarà un war movie vecchia maniera. Nella storia tutti i Jedi vivono in clandestinità e probabilmente saranno sullo sfondo della storia principale. Ci saranno inoltre un sacco di nuove forme di vita aliena. Saranno introdotti nuovi personaggi droidi e Alieni. At-at, X-Wings, Ala-Y, A-Sts saranno presenti nella storia. Ci sarà molta azione nella Jungla. Sembra un nuovo droide sarà parte della banda di ribelli che tentano di rubare i piani della Morte Nera. Felicity Jones sarà un soldato ribelle pronta per la battaglia.
Captain America Civil War: niente maschera per il Barone Zemo
Nonostante l’attenzione
mediatica su Captain America Civil War
sia tutta sullo scontro tra Cap e Tony Stark, non dobbiamo
dimenticare che il vero villain del film sarà il barone Zemo,
interpretato da Daniel Brühl.
L’attore ha riferito alcuni elementi del look del suo personaggio a Business Insider: “Non indossa la maschera” ha dichiarato Brühl, e “sarà diverso da quello che immaginate”. “Quello che mi piace del villain Marvel è che si possono connettere con gli eventi contemporanei, per cui il mio personaggio viene da un posto diverso rispetto a quello che immaginate”.
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In attesa di nuovi
dettagli in merito ricordiamo che Captain America: Civil
War sarà diretto da
Anthony e Joe Russo e vedrà
nel cast Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Chadwick Boseman,
Sebastian Stan, Samuel L. Jackson, Frank Grillo,
Jeremy Renner e Daniel Bruhl. Il film
uscirà il 6 maggio 2016.
Monica Bellucci, meravigliosa stella alla Festa di Roma
Star incontrastata della quinta giornata della Festa di Roma 2015 è Monica Bellucci. Già negli anni passati, in più di un’occasione, la star italiana adottata dalla Francia e dal mondo è stata protagonista dello splendido palcoscenico della cavea dell’Auditorium di Renzo Piano, e quest’anno lo fa con un film canadese, Ville-Marie di Guy Èdoin.
“Guy mi ha mandato il copione e la sola lettura mi ha molto emozionata. Ho scelto questo film per una questione emotiva, poi il ruolo era così ben scritto, così eclettico che avevo quasi un po’ paura a interpretarlo. Lo ringrazio molto perché un’attrice ha sempre bisogno di eccitarsi e lui ci è riuscito con il mio personaggio. Èdoin aveva fatto un altro film prima, Marécages. L’ho visto dopo aver detto sì alla sceneggiatura di Ville-Marie, è la cosa che mi ha sorpreso di più è stata la direzione degli attori”.
Come ha lavorato sul personaggio che, come lei, è una madre e un’attrice?
“Sono madre di due femmine, nel film si parla di un rapporto tra madre e figlio. Ho provato a farmi aiutare da amiche che hanno figli maschi che mi hanno detto ‘nessun uomo mi ha fatto soffrire come mio figlio’. Non conosco quel dolore, ma conosco l’amore di madre. Credo che per questo ruolo ci volesse un atto di abbandono, il mio personaggio deve togliere la maschera di attrice e far trasparire il suo dolore. Non è importante che nel film mi tolga il trucco davanti allo specchio, tutte noi lo facciamo ogni sera. La cosa importante è che ho dovuto far trasparire il dolore dagli occhi. In fondo il mio personaggio cade e si rialza, e in questo è molto molto simile a tutti noi”.
Che differenza c’è nell’aver lavorato da poco in Spectre e in questo film, che è più piccolo?
“Non c’è differenza tra grandi e piccoli film. Perché il mio lavoro davanti alla macchina da presa non cambia, anche perché ho lavorato con registi diversi ma tutti di talento. Inoltre partecipare a tanti progetti così vari mi interessa anche perché ho la possibilità di entrare in contatto con culture diverse”.
Come è stato cantare nel film?
“Io non sono una
cantante e si vede, ma quello che mi interessava era che questa
donna non sa come comunicare con suo figlio e cantare diventa un
modo per spiegare le emozioni che sente ma che non sa comunicare.
Un altro modo per mettersi in contatto con il figlio”.
Somiglia di più alla madre glamour o a quella che dedica tutto il suo tempo al figlio?
“Io sono una donna, un’attrice. Ci sono sicuramente delle
similitudini con il mio personaggio, ma non sono io. I miei amici,
figli di attori e attrici, sono persone che hanno sofferto molto,
io provo a evitare degli errori che so di poter commettere
e per le mie figlie vorrei essere una madre, non un’attrice.
Spero che da grandi non guarderanno i miei film ma che avranno di
meglio da fare, qualcosa che riguarderà solo la loro
vita”.
Il tempo per una bella attrice può essere il riscatto professionale?
“La bellezza è un dono, non puoi esserne fiero. Si ringrazia per averla ricevuta ma non ne abbiamo merito. La ricerca personale, che riguarda ognuno in modo privato, è quella che cerco nel mio lavoro e adesso, perdendo la bellezza della giovinezza, posso lavorare su un altro tipo di bellezza che spero di acquisire nel mio lavoro e anche nella mia vita”.
Mostri: il fumetto tutto italiano debutta al Lucca Comics & Games 2015
Tra pochi giorni il fratello di
Splatter, Mostri, esordirà a
Lucca Comics & Games con il
numero uno. Presentato con la cover regular di Valerio
Giangiordano e la cover variant di Giancarlo
Caracuzzo, il numero uno di Mostri conterrà
storie nuove e una selezione delle più belle del Mostri
originale della ACME. Su questo numero troveremo infatti grandi
capolavori del passato
realizzati da Ferrandino, Celoni, La Neve, Venturi, Burattini e
Andreucci ma anche fantastiche storie realizzate dalla nuova
generazione degli autori di Mostri: Valerio Giangiordano,
Antonio De Luca, Cristiano Crescenzi, Riccardo Latina, Alessio
Maruccia, Massimiliano Filadoro, Andrea Guglielmino, Marco Scali,
Gianmarco Fumasoli e Alissa Barone.
Tra le storie inedite realizzate dagli autori BUGS Comics, troverete anche quella disegnata in esclusiva da Giancarlo Caracuzzo per il nuovo corso di Mostri nonché le strisce dei MoFtri di Adriana Farina. Lo stand BUGS Comics vi aspetta dal 29 Ottobre al primo Novembre a Lucca Comics & Games presso il Padiglione Giglio.
Festa del Cinema di Roma 2015, Mazda: prova il cinema per due Mx-5 Cinema Hall
Mazda alla Festa del Cinema
di Roma presenta in esclusiva il cinema per due: MX-5 CINEMA
HALL
- Mazda, presso la Mazda Lounge nel Villaggio del Cinema, inaugura un’esperienza unica: MX-5 CINEMA HALL
- Una sala cinema un po’ speciale: può ospitare solo 2 persone ed è all’interno dello spider icona di Mazda, icona della #MazdaPurePassion
Mazda, in questa sua terza esperienza alla Festa del Cinema di Roma, ha deciso di essere più sorprendente e “unconventional” che mai nel suo modo di partecipare quale Official Sponsor della Manifestazione.
Oltre ad essere protagonista di
questa grande kermesse grazie alla presenza delle oltre 50 vetture
che faranno da chaperon alle personalità dello star system e agli
oltre 1.000 posti dell’imponente Mazda Cinema Hall, creato e
costruito per l’occasione e pronto ad ospitare ben 1000 spettatori,
Mazda ha scelto ancora una volta una strada particolare per
distinguersi, fedele alla sua natura di Brand
Challenger.
Nel Villaggio del Cinema, accanto alla mega sala da 1.000 posti, è ancora una volta pronta a stupire con l’unica sala cinematografica al mondo riservata unicamente a due spettatori. All’interno della MAZDA LOUNGE infatti, spazio posto all’interno del Villaggio della Festa e luogo deputato ad ospitare personalità e attori del mondo del cinema, ma dedicato anche al pubblico della Festa che vorrà vivere un’esperienza unica, ci sarà un apposito corner riservato ad una fiammante MX-5 rigorosamente Soul Red, allestita a sala cinematografica: sul parabrezza della vettura scorreranno immagini esclusive, l’anteprima di contenuti speciali de “Il ponte delle spie” il nuovo attesissimo film di Steven Spielberg con Tom Hanks, al cinema dal 17 dicembre, distribuito da Twentieth Century Fox, in esclusiva per gli ospiti della Festa del Cinema. Ospiti e visitatori potranno sperimentare questa “sala cinema” assolutamente unica che può ospitare solo 2 spettatori, un vero e proprio privè, un’idea differente ed originale che conferma la vocazione di Mazda come marchio assolutamente non convenzionale.
Indubbiamente un’occasione unica, un’esperienza particolarissima, per coniugare la passione che genera il roadster più venduto al mondo con la passione autentica per il Cinema, sentimenti e sensazioni da condividere e commentare su #MazdaPurePassion.
Thomas Wilson di Ritorno al Futuro: “Biff incarna i bulli che mi tormentavano”
Thomas Wilson, il volto indimenticabile di Biff Tannen nella trilogia di Ritorno al Futuro, conosceva bene il suo personaggio e i suoi modi di fare a causa di diverse esperienze nella vita reale. In una intervista al The Hollywood Reporter in occasione del 21 ottobre 2015, data in cui Marty McFly arriva nella Hill Valley del futuro nel secondo film della saga, l’attore ha spiegato come il personaggio è stato creato.
“Ero un ragazzino sempre magro e malaticcio, sono stato spinto e picchiato da diversi bulli durante tutta la mia infanzia, finché non sono diventato più grosso di chiunque e la cosa è finita. Conoscono benissimo come questi ragazzi operano, soprattutto la loro gioia nello spaventare le persone. Li guardavo spesso in faccia, dunque non è stato difficile ricreare le loro espressioni.”
Nonostante questo non è stato facile creare il personaggio di Biff: “Si tratta di un personaggio iconico della cultura pop, eppure è stato molto difficile interpretarlo, sono fiero del lavoro che ho fatto. Sono più bravo come attore e artista sul set, più che come ‘icona leggendaria’, sono infatti sempre impegnato e raramente riesco a presenziare gli eventi legati a Ritorno al Futuro.”
“All’epoca non avevo davvero idea che quei film potessero penetrare così a fondo nell’immaginazione americana e non solo, sono davvero entrati nel cuore della gente, che ancora mi ferma e mi riconosce. È qualcosa di incredibile, che ti gratifica costantemente.”
Ville-Marie: recensione del film con Monica Bellucci
Dopo Marécages, presentato alla Settimana della critica a Venezia, il regista canadese Guy Èdoin torna al lungometraggio con Ville-Marie. Il film è un dramma corale che racconta una tragica notte nei corridoi e nelle camere di una clinica, la Ville-Marie, a Montreal, dove un ragazzo, investito da un’ambulanza, combatte per la propria vita, un’infermiera che lo accudisce rivive il suo dramma personale, la perdita di un figlio, e una donna, una celebre attrice, non riesce a stare vicina a quello stesso figlio morente.
Protagonista carismatica della pellicola è Monica Bellucci, che interpreta la famosa attrice Sophie Bernard (nomen omen), con un rapporto conflittuale con il figlio. Nonostante però la fisicità che riempie lo schermo, la Bellucci non riesce a dare vera autenticità alle sue emozioni sullo schermo, risultando sempre un po’ costruita, forse fuorviata dal contesto. Nonostante l’appello a sentimenti universali e emozioni facilmente correlabili con il pubblico, Èdoin non riesce a innescare un vero e proprio legame con il pubblico, affidandosi a degli interpreti che purtroppo non sono supportati da una sceneggiatura all’altezza dei sentimenti e delle forti emozioni che si vorrebbero scomodare.
Malala: trailer italiano del film di Davis Guggenheim
Malala è un ritratto intimo e personale del Premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, divenuta un obiettivo dei Talebani e rimasta gravemente ferita da una raffica di proiettili durante un ritorno a casa sul bus scolastico, nella valle dello Swat in Pakistan. Allora quindicenne (ha compiuto 18 anni lo scorso luglio) era stata presa di mira, insieme a suo padre, per la sua battaglia a favore dell’istruzione femminile, e l’attentato di cui rimase vittima ha suscitato l’indignazione e le proteste di sostenitori da tutto il mondo. Miracolosamente sopravvissuta, ora conduce una campagna globale per il diritto all’istruzione delle bambine e dei bambini nel mondo, come co-fondatrice del Fondo Malala.
Il film sarà al cinema dal 5 novembre, distribuito da 20th Century Fox Italia.