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Nuove foto del dietro le quinte per Gangster Squad

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Nuove foto del dietro le quinte per Gangster Squad

Da poco è stato confermato che Gangster Squad è stato rimandato dal 7 settembre al 11 gennaio 2013. I mesi in più danno il tempo alla Warner Bros. per esplorare alcune strade di promozione più interessanti, come una nuova serie di foto “dietro le quinte”. Il film è ambientato nel1940 a Los Angeles, ed è incentrato su un piccolo e segreto gruppo della polizia di Los Angeles che cerca di catturare Mickey Cohen (Sean Penn) e le immagini mettono in rilievo il gran lavoro che è stato fatto anche sui costumi. Nel cast ci sono anche Josh Brolin, Ryan Gosling, Emma Stone, Nick Nolte, Michael Peña, Anthony Mackie, e Giovanni Ribisi.

Fonte Collider

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Rupert Wyatt si allontana da Dawn of the Planet of the Apes

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Anche se la data di uscita è per il 23 maggio 2014, sembra che regista Rupert Wyatt si stia allontanando da Dawn of the Planet of the Apes. Wyatt ha diretto nel 2011 il reboot/

Philip Seymour Hoffman alla regia di Ezechiele Moss

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Philip Seymour Hoffman alla regia di Ezechiele Moss

Dopo la sua convincente e premiata performance in The Master, Philip Seymour Hoffman sta pensando di sedersi alla regia. Infatti è interessato a girare il film Ezechiele Moss, 

Chan-wook Park tra Corsica 72 e The Brigands of Rattleborge

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Il regista Chan-wook Park (Oldboy), sta cercando di affrontare un nuovo film ambientato negli anni ’30 e sarebbe una sorta di noir.

Jude Law parla di Sherlock Holmes 3!

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Arrivano le prime dichiarazioni su Sherlock Holmes 3, e provengono direttamente per bocca di Jude Law che intervistato da Collider ha risposto ad una domanda sull’eventuale terzo capitolo. Ecco quanto detto:

Non so ancora quando cominceranno le riprese. Se ne sta parlando e so che c’è già uno script in lavorazione, ma Robert è un ragazzo piuttosto impegnato e anche io ho il mio bel da fare. Ma vogliamo farne un altro. Come team ce la spassiamo davvero un sacco, siamo felici e crediamo che ci sia ancora parecchia energia nelle gambe del duo.

Non ci resta che aspettare ulteriori notizie o conferme per cominciare ad attendere Sherlock Holmes 3 il terzo capitolo di Sherlock Holmes!

Il Trailer ufficiale di Grandi Speranze di Mike Newell

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Il Trailer ufficiale di Grandi Speranze di Mike Newell

Ecco il Trailer ufficiale di Grandi Speranze, atteso adattamento del romanzo di Charles Dickens diretto da Mike Newell con Ralph Fiennes, Helena Bonham Carter, Jeremy Irvine, Holliday Grainger, Robbie Coltrane e Sally Hawkins.

Candidato a Sorpresa: recensione del film

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Candidato a Sorpresa: recensione del film

Il regista di Ti Presento i Miei, Jay Roach, ritorna al cinema Candidato a Sorpresa è confeziona una commedia senza esclusione di colpi su una campagna elettorale davvero surreale, che vede protagonisti due degli attori comici più bravi che il cinema contemporaneo americano possa offrire. Molto diversi anche fisicamente, Ferrell e Galifianakis offrono uno spettacolo davvero esilarante nei panni dei due diversissimi seppure alla fine simili candidati che faranno di tutto per vincere le elezioni nel proprio distretto.

Una campagna elettorale così scorretta sembra quasi far impallidire quelle di casa nostra, che però hanno in comune, con questa cinematografica, la totale noncuranza per il programma politico e l’unico scopo di demolire l’immagine del contendente. Sembra che anche oltreoceano le cose non siano poi tanto diverse da qui, e in odore di presidenziali statunitensi, il film cade veramente a pennello, dal momento che già in casa ha incassato tantissimo, innalzandosi a successo della stagione estiva.

Candidato a Sorpresa, il film

In Candidato a Sorpresa Cam Brady (Will Ferrell) è un deputato perfetto: abiti elegante, grande eloquenza, bella moglie e figli perfetti. Marty Higgins (Zach Galifianakis) è un perfetto perdente: indossa sempre maglioncini fatti a mano con disegni appariscenti, è un po’ cicciottello, è sempre gentile e remissivo. Quando il primo si troverà a fronteggiare un mini sex gate alla vigilia delle elezioni, il secondo verrà arruolato dalla parte opposta, finanziato da industriali senza scrupoli, per concorrere contro di lui alla carica di deputato. Il candidato a sorpresa Marty si rivelerà però un osso molto più duro di quello che Cam aveva pensato all’inizio.

La fisicità di Galifianakis si è imposta al pubblico con Una Notte da Leoni, e ora l’attore è un vero e proprio vulcano, che fa ridere ad ogni gesto, ad ogni battuta, persino doppiato il suo straordinario appeal comico non viene intaccato. Lo stesso dicasi per Ferrell che però ha un approccio più rigido, così come richiede il suo personaggio. Molto presente nella trama anche il riferimento alla crisi economica, all’invasione del mercato cinese e agli industriali senza scrupoli, perfettamente incarnati da John Lithgow e Dan Aykroyd, elementi che si collegano a doppio filo ed in maniera sempre più clandestina con la politica di tutto il mondo.

Candidato a Sorpresa è una commedia che fonda sui tempi comici la sua genialità, regalando allo spettatore 90 minuti di puro intrattenimento, senza però rinunciare alla critica sociale con feroce ironia che purtroppo nel finale si risolve nel semplicistico e, forse, necessario buonismo da commedia americana.

Il Rosso e il Blu: recensione del film con Riccardo Scamarcio

Il Rosso e il Blu: recensione del film con Riccardo Scamarcio

Uscirà nelle sale il 21 settembre Il rosso e il blu l’ultima fatica di Giuseppe Piccioni prodotta e patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali in compartecipazione con la Bianca Film.

In Il rosso e il blu Roma, giorni nostri. In un liceo della periferia romana si intrecciano le storie personali e professionali di vari personaggi: la preside dell’istituto (Margherita Buy) vive con estrema freddezza e distacco il suo lavoro e ogni suo rapporto interpersonale, un anziano ed erudito professore di storia dell’arte (Roberto Herlitzka) si trascina stanco e svuotato nel pieno e più sarcastico disprezzo di ogni suo alunno mentre un giovane supplente di lettere (Riccardo Scamarcio) cerca di trasmettere interesse ai suoi  studenti forte di un entusiasmo ancora intatto.

Una commedia sentimental-scolastica la potremmo definire in quanto la scuola è indubbiamente al centro della trama narrativa, la scuola inquadrata e affrontata da diverse angolazioni e prendendo in considerazione tematiche e aspetti diversi. In primo piano il rapporto professori-alunni, eterno conflitto generazionale, sociale e culturale che qui viene descritto e rappresentato nelle sue varie forme: nel confronto glaciale e sordo tra un vecchio professore completamente sfiduciato e giunto alla conclusione dell’inutilità dell’insegnamento; nel generoso e volitivo impegno con cui un giovane e motivato supplente si arma per infondere anche il minimo interesse nei ragazzi.

Roberto Herlitzka è semplicemente straordinario nel vestire i panni del vecchio, forse troppo per la parte, e colto professore ormai prossimo alla pensione. Stanco non solo dell’insegnamento ma anche della vita, vive solo in una grande casa sommersa di libri e saggi di ogni genere in cui ospita settimanalmente giovani e belle avventrici “occasionali”. La sua vastissima conoscenza lo isola al mondo e al prossimo da cui si tiene lontano attraverso meravigliosi e divertentissimi dialoghi carichi di sarcasmo e sagacia. Nutre propositi suicidi ma una vecchia alunna gli farà capire che non tutto è stato inutile, che non tutto è perduto.

Forse non solo per esigenze di copione il buon Scamarcio si approccia e si accosta con timidezza e ossequioso rispetto di fronte all’anziano e bravissimo collega, interpretando con discreta credibilità il ruolo del giovane supplente ancora carico di buoni propositi.

Non certo meno importante la terza storia che vede protagonista Margherita Buy la quale da preside e donna algida e insensibile si scioglie e apre il proprio cuore grazie allo strano e casuale rapporto con un alunno problematico. La Buy, che sino a tutti gli anni ’90 è stata una vera e propria musa ispiratrice per il regista ( ricordiamo tra i tantissimi Fuori dal mondo, ’98), non riesce a sorprenderci nemmeno questa volta, offrendo un’interpretazione assolutamente in linea con il suo solito, e a nostro avviso, limitatissimo canovaccio artistico.

La sceneggiatura non originale si basa sull’omonimo romanzo scritto dallo scrittore ed editorialista di Repubblica Marco Lodoli, a suo tempo professore di Lettere in un Istituto professionale di Roma. Il rosso e il blu è indubbiamente interessante e ben diretto e soprattutto cerca di presentare la questione “scuola” senza voler demonizzare o esaltare in modo retorico insegnanti o alunni; l’introspezione dei personaggi e i loro risvolti interiori prevalgono su una trama narrativa non particolarmente intricata o ricca di svolte e colpi di scena e questo permette al film, soprattutto nel finale, di eludere saggiamente il pericolo di prevedibilità.

Un plauso particolare ai giovani ragazzi che ben si comportano al cospetto dei tre attori professionisti con cui si confrontano in un’alternanza di complicità, distacco e affetto. Il rosso e il blu è un film sulla scuola e su coloro che la popolano ogni giorno; un mondo chiuso all’esterno e che l’esterno osserva con diffidenza e quasi fastidio, sicuramente scetticismo. Ed invece sia Lodoli che Piccioni vogliono dirci quanto la classe, l’istituto ed i suoi professori siano solo una componente nella crescita dei ragazzi; le famiglie, spesso assenti o distratte, devono fare la loro parte, devono collaborare e unirsi in quella ardua quanto nobile crociata per far si che i propri figli diventino un giorno…brave persone.

Uscite al cinema del 21 settembre 2012

Da venerdì 21 – Magic Mike: Mike è un imprenditore. Uomo dai molti talenti e dal grande fascino, trascorre le sue giornate inseguendo il Sogno Americano in tutti i modi possibili: riparando i tetti delle case, lavando auto o disegnando mobili nel suo appartamento sulla spiaggia di Tampa. Ma di notte… Mike diventa semplicemente magico. Focosa star di uno spettacolo tutto al maschile, Magic Mike, grazie al suo stile originale e al suo eccezionale modo di ballare, è da anni l’attrazione principale del Club Xquisite.

Sennen No Yuraku (The Millennium Rapture): recensione

Sennen No Yuraku (The Millennium Rapture): recensione

In Sennen No Yuraku (The Millennium Rapture) la casta dei Nakamoto è segnata da una maledizione, i discendenti maschi sono uomini di una rara bellezza che si insinuano facilmente nel cuore delle donne e che muoiono tutti precocemente. Questi proprio per il loro stile di vita, sono costretti a vivere in strada spinti da tentazioni e pulsioni, che li porterà ad essere in bilico tra la vita e la morte. L’intera storia ci viene raccontata dal punto di vista di Oryu, l’allevatrice che è testimone di questa condanna che si svolge su un isola di nome Okushiri, chiamata da tutti “il Vicolo”.

La storia è tratta dal romanzo Mille anni di piacere di Nakagami Kenji e la trasposizione è firmata da Kohi Wakamatsu e presentata nella sezione Orizzonti della 69° Mostra del cinema di Venezia. La storia è scritta e montata su due livelli, quella contemporanea di Oryu (Shinobu Terajima)  anziana che in preda a delle allucinazioni per via della malattia, parla con la foto del marito scomparso; E quello del suo ricordo sulle vicende dei tre ragazzi Nakamoto. Il primo è Hanzo, un donnaiolo incallito incapace di avere una certa stabilità negli affetti cambiando più spesso compagnia dopo averle usate per il proprio denaro e per nulla interessato al lavoro onesto. Subito dopo c’è la storia di Miyoshi anche lui donnaiolo ma anche dipendente da droghe e dedito ai furti per provare sempre nuove emozioni, ed infine c’è Tatsuo, cugino di Miyoshi, che se da un primo momento sembra distante dai modi di vivere degli altri due, Oryu ci metterà del suo portarlo sulla cattiva strada.

Mentre si percorre questo intreccio di storie e di vite interrotte, il regista rimane fermo, riproponendo al montaggio anche le stesse inquadrature suggestive di montagne all’alba o di nebbie sulle stradine delle città che oltre a richiamare uno stile di vita a cavallo tra l’ottocento e il novecento, vengono riproposte allo spettatore alla fine di ogni “storia” volendo sottolineare un tempo fermo e poco suscettibile al cambiamento.

La storia per quanto possa essere intrigante da sceneggiatura non suscita il coinvolgimento emotivo nonostante i temi così terreni di questi protagonisti; si guarda il tutto con una distanza che neanche Oryu ,caratterizzata con un atteggiamento e uno sguardo sempre in bilico tra l’istinto materno e il desiderio di essere un’amante, riesce a inquadrare del tutto. Di fatti, lo spettatore è cosciente e capisce che nonostante variano i vizi e gli eccessi, la fine è sempre la stessa non portando alcun insegnamento né riflessione su questa “generazione” di giovani, se non la testimonianza che i “vecchi” danno di loro, dagli ultimi pettegolezzi amorosi oppure della loro non curanza riguardo le usanze di Buddha o della poca voglia di lavorare.

Per quanto Kohi Wakamatsu si sia ritagliato un angolo tutto suo nel genere erotico-pulp, filma con coscienza e con poco trasporto l’impulso, portando lo spettatore in un atmosfera più morbosa che sensuale, restituendo solo in parte le tante tematiche che ha il libro, dai temi ancestrali che si riallacciano al buddismo o la memoria storica della sottocasta dei non-uomini burakumin, tuttora discriminata e a cui lo stesso autore apparteneva. Una piccola nota, molto belle e immersive le musiche interpretate da Hashiken e Mizuki Nakamura che funzionano anche come tema di raccordo per il montaggio.

L’intervallo: recensione del film di Leonardo di Costanzo

L’intervallo: recensione del film di Leonardo di Costanzo

L’intervallo è scritto e diretto da Leonardo di Costanzo con Mariangela Barbanente e Maurizio Bracucci (autore dei film Gomorra e Reality di Matteo Garrone) viene raccontata la vicenda di questi due giovani che esplorano l’edificio si conoscono e si confrontano nella realtà di una Napoli (nascosta e mai vista nel film) con cui devono fare i conti quotidianamente.

Ne L’intervallo Salvatore e Veronica vengono rinchiusi in un enorme edificio abbandonato di un quartiere popolare. Lui carceriere, lei prigioniera. Lui è costretto in quel ruolo poiché vittima di un ricatto e lei deve scontare la punizione dei camorristi.

L’intervallo, il film

All’inizio i due ragazzi sono ostili, passano il tempo a studiarsi con sguardi rubati e frasi provocatorie, incolpandosi apertamente di quella loro strana situazione. Veronica, interpretata dall’esordiente Francesca Riso, è una ragazzina fin troppo matura che si oppone non solo al suo ruolo di “prigioniera” ma anche ai scagnozzi che di tanto in tanto vengono a controllare la situazione. Spavalda e aggressiva ha l’atteggiamento di chi conosce bene il giro in cui è immischiata e a cui vorrebbe sfuggire. Tutto all’opposto è Salvatore, interpretato da Alessio Gallo, un ragazzone goffo e accomodante, che ha paura del ruolo e delle responsabilità che il clan di Bernardino (Carmine Paternoster) gli ha dato. Dopo i primi momenti a evitarsi, sopraggiunge la paura di girare per questo edificio abbandonato e instabile nelle ore che li separano dall’incontro con il boss si fa sempre più stretto.

Molto bello è il parallelismo che si viene a creare tra questo edificio e la situazione che vivono i protagonisti, che grazie alla bella fotografia di Luca Bigazzi, rende la scenografia un elemento importante di sceneggiatura. Con il passare delle ore diventano intimi e si raccontano le loro aspirazioni personali, come il desiderio di Salvatore di diventare cuoco o la fantasia di Veronica di essere una concorrente dell’Isola dei Famosi, il tutto recitato con quel saper fare partenopeo che fa sorridere e ridere in sala. Di fatti, la recitazione è improntata in dialetto napoletano e il film è stato proiettato nella sezione Orizzonti di Venezia con i sottotitoli in Italiano. In quei brevi momenti ritorna l’adolescenza messa da parte e la saggezza popolare che oltre a legarsi con la storia suscitano una sorta di legame con la breve infanzia.

Scende la sera e il momento in cui il Boss deve arrivare si avvicina, dopo un colpo di scena da parte di Veronica e il prevedibile ripensamento, i due si ritrovano faccia a faccia con la realtà. Di Costanzo riprende L’intervallo come se fosse un documentario ed è una bella idea, poiché gli da un risvolto realistico e lo spettatore è più cosciente e meno incantato. Questo stratagemma ci fa percepire come è la situazione di essere adolescenti nei quartieri camorristi, inoltre mette in rilievo come avvengono i primi contatti con quel mondo però le scelte di regia si tengono lontane da quel genere cinematografico. Quindi la mafia diventa importante ma non fondamentale, poiché il regista è più interessato ad analizzare l’emozione umana, a questo intervallo dalle loro vite quotidiane, una pausa per pensare a cosa si sta diventando ma senza prendersi troppo sul serio. L’unico neo è un finale che sarebbe stato gradito se un po’ più lungo, ma ciò non toglie la bellezza grezza che il film contiene in sé.

I vincitori del Toronto Film Festival 2012!

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I vincitori del Toronto Film Festival 2012!

Il Toronto International Film Festival 2012 volge al termine e proclama i suoi vincitori. Fra i titoli più premiati da critica e pubblico son stati  L’orlo argenteo delle nuvole di David O. Russell e Seven Psychopaths di Martin McDonagh.

Il Primo Trailer di Non aprite quella porta 3D

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Il Primo Trailer di Non aprite quella porta 3D

Arriva un nuovo film ispirato al Non aprite quella porta di Tobe Hooper, questa volta però la pellicola sarà in 3D. Molti fi voi ricorderanno già un primo tentativo di remake del film di Hopper con Jessica Biel fra i protagonisti.

Questa volta invece il tentativo è di John Luessenhop che dirige questo Non aprite quella porta 3D con un cast di giovani attori come Alexandra Daddario e veterani come  Bill Moseley e Gunnar Hansen. La pellica non ha ancora una data d’uscita mentre negli USA uscirà a Gennaio.

 

La Theme Song del prossimo Bond sarà firmata Adele!

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Sarà ufficialmente Adele a cantare la theme song del prossimo Bond, 007 Skyfall, interpretato ancora una volta da Daniel Graig e diretto da Sam Mendes. La pellicola è attesa in Italia per il 31 Ottobre

Blood’s A Rover di James Ellroy approda al cinema

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Blood’s A Rover di James Ellroy approda al cinema

Adattare per il cinema un romanzo di James Ellroy può essere impresa tanto affascinante quanto improba: un’arma a

Freddie Highmore sarà il giovane Norman Bates

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Freddie Highmore sarà il giovane Norman Bates

Freddie Highmore si è finora fatto conoscere sul grande schermo per ruoli ‘da buono’, come quello di Peter Llewellyn Davies in Finding Neverland o quello di Charlie Bucket in La fabrrica di cioccolato, o ancora per aver dato la voce ad Astroboy e ad Arthur nella serie dedicata all’omonimo personaggio della saga firmata da Luc Besson. Superato da poco il traguardo dei vent’anni, l’attore lascia questi climi distesi per addentrarsi in territori molto più oscuri: sarà infatti un giovane Norman Bates in Bates Motel, serie che narrerà gli avvenimenti precedenti a quanto raccontato da Alfred Hitchcock in Psycho.

La serie verrà curata dal network americano A&E, che ha dato il via alla produzione dei primi dieci episodi. La scelta di Highmore è per certi versi simile a quelle di Perkins: anche per interpretare il protagonista del film fu infatti scelto un attore fino a quel momento noto per i suoi ruoli tutto sommato rassicuranti. Pur augurando il successo ad Highmore, c’è da sperare che non segua le orme del suo predecessore, rimanendo confinato a vita nel ruolo dello psicopatico.

Fonte: Empire

Adam Wingard dirigerà Dead Spy Running

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La versione per il grande schermo di Dead Spy Running, romanzo firmato da John Stock, sembra aver finalmente trovato regista e scneneggiatore: la Warner ha infatti incaricato di seguire il progetto la ‘premiata ditta’ Adam Wingard e Simon Barrett. I due, che sono conosciuti soprattutto per i propri lavori horror, come A horrible way to die e You’re next, con Dead Spy Running cambierebbero dunque completamente genere.

Il romanzo, opzionato dalla Warner fin dal 2008, vede protagonista Danny Merchant, DJ trasformatosi in agente segreto, che prima salva l’Ambasciatore americano a Londra da un attentato in occasione della Maratona che si svolge ogni anno nella città  per poi essere accusato di tradimento, dandosi alla fuga.

Fonte: Empire

Anchor Bay acquista i diritti per Lords of Salem di Rob Zombie

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Anchor Bay acquista i diritti per Lords of Salem di Rob Zombie

Novità dal Toronto Film Festival per il nuovo film di Rob Zombie: a dsitribuirlo negli U.S.A. sarà Anchor Bay Films. Scritto e

Jurassic Park… secondo James Cameron

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Quello del ‘cosa sarebbe successo se’ certi film fossero stati diretti da altri registi anziché da quelli poi effettivamente finiti dietro la camera da presa è un gioco affascinante. Ultime in ordine di tempo, sono arrivate alcune dichiarazioni di James Cameron, rilasciate nel corso di un’intervista ad Huffington Post UK sulla sua perdonale visione di Jurassic Park.

Il regista di Titanic ed Avatar ha spiegato di aver, a un certo punto, anche provato ad acquistare i diritti del libro, ma effettivamente, dopo aver visto il risultato ottenuto da Spielberg, di essersi reso conto di non essere la persona giusta per realizzarlo. Spielberg ha dato vita a un film di dinosauri destinato ai ragazzini, mentre il suo sarebbe stato una sorta di Alien coi dinosauri, molto meno rassicurante. I dinosauri del resto sono un tipico divertimento da bambini e dunque un film ne avrebbe dovuto tenere conto: la sensibilità di Spielberg si è quindi rivelata adattissima a un film che Cameron ammette nelle sue mani sarebbe stato molto più violento e quindi meno indicato per un pubblico infantile.

Fonte: Empire

Box Office ITA: esordio in testa per Prometheus

Box Office ITA: esordio in testa per Prometheus

Buon esordio in testa per Prometheus, seguito dai cartoon Ribelle – The Brave e Madagascar 3. Non bene le altre new entry. Dopo l’ultimo capitolo della trilogia su Batman, un nuovo film uscito in notevole ritardo in Italia conquista la vetta del box office: Prometheus incassa 1,9 milioni di euro nei tre giorni in oltre 500 copie.  Un buon risultato per il film di Ridley Scott, uscito qualche mese fa nel resto del mondo, ma resta il dubbio che la cifra sarebbe stata superiore se la pellicola fantascientifica fosse stata lanciata in contemporanea worldwide.

Ribelle – The Brave sale di una posizione rispetto al debutto della scorsa settimana: il cartoon della Pixar incassa 1,3 milioni e arriva a quota 4,6 milioni in dodici giorni. Terza posizione per Madagascar 3: Ricercati in Europa, che con il milione raccolto negli ultimi tre giorni abbatte il tetto dei 20 milioni complessivi. Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno scende al quarto posto con 902.000 euro. La concorrenza con Prometheus ha indubbiamente influito, ma il film di Christopher Nolan conferma comunque un certo successo, arrivando a ben 13,2 milioni, cifra mai raggiunta nel nostro Paese da una pellicola dell’acclamato regista.

Che cosa aspettarsi quando si aspetta apre in quinta posizione: la commedia della Universal ottiene 502.000 euro in più di 200 sale. Seguono pellicole in calo, come The Bourne Legacy, che ha attirato pochi spettatori rispetto al previsto: l’action raccoglie altri 399.000 euro e giunge a 1,3 milioni totali in dieci giorni. L’horror Shark 3D scende al settimo posto con 305.000 euro, per 1,2 milioni complessivi.

Gli ultimi posti della top10 sono occupati da pellicole presentate all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Conclusasi da una settimana, la Mostra non ha contribuito più di tanto a suscitare curiosità  intorno a tali pellicole distribuite in questi giorni per sfruttare il lancio veneziano.

Così Bella Addormentata scende all’ottavo posto confermando il mezzo flop della scorsa settimana,  raccogliendo altri 230.000 euro per 862.000 euro complessivi. E’ stato il figlio, altra pellicola con Toni Servillo, incassa soltanto 218.000 euro in 112 sale, mentre il Leone d’Oro Pietà di Kim Ki-duk chiude la top10 con una media comunque migliore, raccogliendo 134.000 euro in una cinquantina di copie.

Due tour dei set per Frankenweenie!

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La studio Amethyst ha pubblicato sul suo sito due brevi filmati in cui vengono mostrati alcuni retroscena del nuovo film di Tim Burton. Nel primo, la produttrice Allison Abbate mostra l’Unità 23 e il set del Dutch Day, che apparirà alla fine del film;nel secondo, il diettore dell’animazione Trey Thomas ci mostra il set della Festa del Paese di New Holland. Un terzo tour è in attesa di pubblicazione.

 Andate sul sito ufficiale per vederli meglio!

Box Office USA del 17 Settembre 2012

Box Office USA del 17 Settembre 2012

Il pubblico nordamericano è abbastanza legato alla tradizione ed alle storie, e questo sembra riflettersi anche sui risultati settimanali del Box office dei film più visti in sala. Una saga come quella di Resident Evil, iniziatata esattamente 10 anni fa, una delle prime pellicole ispirate ad un videogioco, ancora attira abbastanza pubblico in sala da permettergli di ottenere la prima posizione in classifica, l’ultimo capitolo, infatti, Resident Evil: Retribution incassa 20 milioni di dollari scalzando The possession dalla testa della classifica. Segue un’altra nuova uscita, o per meglio dire una vecchia conoscenza restaurata, che quindi avvalla la teoria dell’attaccamento alle storie del pubblico americano: Finding Nemo è infatti in seconda posizione con un incasso di 17 milioni di dollari. Scende in terza posizione The possession, che questa settimana incassa quasi 6 milioni di dollari portando il suo totale a 41, mentre il quarto posto è occupato da Lawless, con un incasso settimanale di 4 milioni di dollari per un totale di 30. ParaNorman, con un colpo di coda, risale dal fondo alla metà della classifica, grazie ai tre milioni di dollari incassati questa settimana, che porta il suo totale a 49 milioni. Oltre la metà, al sesto posto, troviamo The expendables 2, ormai alla quinta settimana in sala e in classifica con un incasso totale di 80 milioni di dollari e uno settimanale di 3. In settima posizione scende The words, un altro ruolo di scrittore irrisolto per Bradley Cooper, che però dopo solo due settimane in sala, sembra aver esaurito la fascinazione verso il pubblico: il film incassa quasi 3 milioni questa settimana, portando il totale solamente a 9. L’ottavo posto appartiene a The Bourne legacy, che raggiunge con i quasi tre milioni incassati questa settimana 108 milioni di dollari in totale, mentre il fondo della classifica è occupato da The odd life of Timothy Green in nona posizione con un incasso di due milioni di dollari per un totale di 46 e chiude la classifica dei dieci film più visti The campaign con un incasso totale di quasi 83 milioni di dollari.

La prossima settimana usciranno: una commedia da college con Emma Watson: The perks of being a wallflower e l’atteso Dredd 3d, rimaneggiamento del classico anni ’90 con Sylvester Stallone.

L’intervista a Charlize Theron, protagonista di Prometheus!

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L’intervista a Charlize Theron, protagonista di Prometheus!

Ecco l’intervista a Charlize Theron, protagonista dell’ultimo atteso film di Ridley Scott, Prometheus, primo in classifica negli incassi del fine settimana appena trascorso.

Puoi parlarci della storia di PROMETHEUS?

Oh, cercate di mettermi nei guai! Penso si possa dire che si tratta di un film indipendente di fantascienza di Ridley, fatto con il DNA di ALIEN. E’ la storia di tutte quelle domande alle quali non abbiamo una risposta: Da dove veniamo? E quello in cui crediamo ci protegge? Continuiamo a crederci anche se abbiamo le prove del contrario?

Secondo te, quanto del DNA di ALIEN c’è in PROMETHEUS?

Spetta alla gente trovare le connessioni. Il bello è che non bisogna essere fan di ALIEN per vedere questo film, e penso che tutti i fan coglieranno gli indizi. Ma questo film ha veramente una storia tutta sua.

In passato hai lavorato in film di fantascienza, ti piace il genere?

Sì, ne ho fatto uno solo in tutta la mia carriera, AEON FLUX – IL FUTURO HA INIZIO. Ma adoro il genere e credo che se si racconta una buona storia, ciò va oltre qualsiasi genere specifico. Questo è quello che mi piace del lavoro di Ridley Scott, perché è un regista che si fa guidare dalla storia e dalle motivazioni delle persone, e si pone sempre domande realistiche. Per me, questo è il cuore di una storia.

Ridley ha definito il genere con ALIEN e BLADE RUNNER. Possiamo aspettarci lo stesso da Prometheus?

Assolutamente. Lui è uno dei migliori e, in passato, ha portato un modo di pensare molto originale, e poi si trova a suo agio con questo genere. Penso che il pubblico sarà molto soddisfatto di quello che ha fatto con questo film. La storia è fantastica e si presta alle sue capacità. Tutti quanti tenevamo al cuore della storia. Oggi, la tendenza dei film di fantascienza con grandi budget è quella di costruire grandi e spettacolari set, ma senza nulla da dire. Penso che la storia debba guidare tutti questi grandi film di fantascienza.

Ridley è un regista molto preciso, come è stato lavorare con lui?

E’ incredibile. Ho voluto fare questo film proprio per questo, perché per me, come attrice, lui è il tipo di regista che si cerca sempre di avere. Lui è veramente la ragione che mi ha spinto a partecipare: è uno dei pochi grandi registi con quali puoi solo immaginare come sarebbe lavorare. E lui non ha fatto altro che superare quell’aspettativa. Riesce molto bene a dirigere gli attori. Ama gli attori ed è in sintonia con loro e con il loro lavoro. Ha un grande istinto e una gran voglia di sperimentare, che è un gran pregio. Non c’è una sola via, ce ne sono molte e lui le vuole intraprendere tutte.

Chi è Vickers?

Il mio personaggio lavora per la Weyland Corporation, l’azienda che finanzia la missione. Per questo motivo assume un ruolo aziendale che le impedisce di badare alla sua sicurezza e a quella degli altri. All’inizio della storia, è mossa dal potere che detiene in quanto dipendente dell’azienda, e cerca di avere il controllo sulle azioni di tutto l’equipaggio. E’ molto enigmatica; le sue vere emozioni non sono ben chiare. Pensi che agisca in base a direttive provenienti dall’azienda. Ma è un film di Ridley Scott, c’è molto di più dietro all’aspetto iniziale. Tutto è rivelato alla fine del film. Ed è una bella sorpresa.

Come si comporta l’equipaggio nei suoi confronti?

Di certo non l’apprezzano, perché loro sono lì per fare qualcosa di incredibilmente difficile e lei non rende le cose più facili. Mette molti paletti e cerca di frapporsi a questi scienziati che stanno cercando di scoprire qualcosa di mai visto prima. E poi non ascolta nessuno. Non è lì per fare amicizia. E’ un personaggio molto isolato.

Quanto hai riflettuto sui temi del film durante le riprese?

Non penso di poterlo dire! Non voglio svelare troppo. Tutti i personaggi del film arrivano ad una certa consapevolezza una volta di fronte alla realtà e a ciò che trovano. Tutti devono mettere in discussione le loro idee su chi siamo e da dove veniamo, a prescindere dalle motivazioni religiose o scientifiche. Tutti devono porsi delle domande alla fine del film.

Lo Hobbit: un viaggio inaspettato: sei nuove foto!!

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Lo Hobbit: un viaggio inaspettato: sei nuove foto!!

Nonostante manchino più di 3 mesi all’uscita de Lo Hobbit: un viaggio inaspettato, oggi USA Today ha rilasciato ben sei nuove foto del film di Peter Jackson, con tanto di dichiarazione di Peter Jackson. 

Ecco la sinossi ufficiale di 2 Guns, con Denzel Washington e Mark Whalberg

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La Universal Pictures ha rilasciato la sinossi ufficiale di 2 Guns, action-thriller dell’islandese Baltasar Kormakur (Contraband) tratto dall’omonimo fumetto di

Kick-Ass 2: nuove foto dal set!

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Continuano le riprese di Kick-Ass 2, sul set di Toronto, dove ha iniziato la lavorazione anche Chloe Moretz. Oggi vi propiniamo le prime immagini di Hit-Girl che sfreccia sulla sua moto. Le immagini sono state rese note dalla fanpage dedicata all’attrice.

Milla Jovovich presenta Resident Evil: Retribution!

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Milla Jovovich presenta Resident Evil: Retribution!

Ecco la protagonista Alice, alias Milla Jovovich che introduce lo speciale su Resident Evit: Retribution. Ecco il filmato:

 

Thor: The Dark World, confermato il cameo di Stan Lee

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E’ arrivata la conferma: Stan Lee farà una comparsata in Thor: The Dark World, sequel del Thor (2011) diretto da Kenneth Branagh. Le riprese del film sono in corso; il regista Alan Taylor, subentrato a Branagh, ha a sua disposizione un cast di livello composto da Chris Hemsworth (Thor), Tom Hiddleston (Loki), Natalie Portman (Jane Foster), Anthony Hopkins (Odino), Idris Elba (Heimdall), Stellan Skarsgard (Erik Selvig) e Christopher Eccleston (Malekith). E non dimentichiamoci di Stan Lee! Non si sa bene in cosa consisterà il cameo del 90enne monarca dell’universo Marvel, ma sarà senz’altro qualcosa difficile da dimenticare.

“Non avete mai visto nulla di simile! Non perdetelo per nessuna ragione!”

Con queste parole dell’elettrizzato The Smiler ha descritto la sua apparizione in Thor: The Dark World. Di che si tratterà? Dall’autunno 2013 avremo la possibilità di scoprirlo.

Fonte: CBM

Diretto da Alan Taylor Thor: The Dark World vede nel cast Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Stellan Skarsgård, Idris Elba, Christopher Eccleston, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Kat Dennings, Ray Stevenson, Zachary Levi, Tadanobu Asano e Jaimie Alexander con Rene Russo e Anthony Hopkins nei panni di Odino.

Il film Marvel Thor: The Dark World riporta sul grande schermo Thor, il potente vendicatore, in lotta per salvare la Terra e i Nove Regni da un oscuro nemico più antico dell’universo stesso. Dopo i film Marvel Thor e The Avengers, Thor torna a combattere per riportare l’ordine tra i pianeti… ma un’antica dinastia dominata dallo spietato Malekith minaccia di far ripiombare l’universo nell’oscurità. Di fronte a un nemico al quale né Odino né Asgard riescono a opporsi, Thor deve intraprendere il viaggio più pericoloso e introspettivo della sua vita, che lo ricongiungerà con Jane Foster e lo costringerà a sacrificare tutto per la salvezza dell’intero universo.

 

La Sony mette le mani su Wadjda della saudita Haifaa Al-Mansour, acclamato a Venezia

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La Sony Pictures ha acquisito dalla berlinese Razor Films tutti i diritti nordamericani per il film saudida Wadjda; primo film girato interamente in Arabia Saudida, nonché primo lungometraggio opera di una regista dell’enorme regno arabo, Wadjda apre una breccia in un mondo chiuso, cristallizzato, medievale. Wadjda è il nome della protagonista, una ragazzina che malsopporta le regole della rigida società in cui vive; intenzionata a trovare il denaro per una biciletta, la piccola cerca con questo scopo di vincere una gara di recitazione di versetti coranici…

Recentemente apprezzato al Festival di Venezia, Wadjda è stato proiettato con successo anche al Telluride Film Festival. Sony e Razor Films hanno già collaborato per Valzer con Bashir (2008), capolavoro d’animazione firmato Ari Folman. Wadjda sarà nelle sale nel 2013.

Fonte: Coming Soon

Una scena tagliata di The Avengers nel sequel di Capitan America

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Una scena tagliata di The Avengers nel sequel di Capitan America

Tra le scene tagliate di The Avengers ce n’è una in cui Steve Rogers, cioè Capitan America in borghese, scopre che quasi tutti i suoi amici sono morti, eccezion fatta per

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