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Box Office USA 26 settembre 2011

Per la seconda settimana, Il re leone, il classico del 1994 ridistribuito in 3D dalla Disney resta in testa alla classifica del Box office degli Stati Uniti.

Incassa altri 22 milioni di dollari questa settimana, che portano a 66 milioni di dollari il totale.

A seguire una nuova uscita, il film con Brad Pitt, Moneyball, è in seconda posizione con un incasso di 20 milioni di dollari.

Una tenera storia di amicizia tra uomo e animale è al terzo posto in classifica: Dolphin tale, che narra le vicissitudini di un delfino in riabilitazione dopo aver perso la coda in una trappola per crostacei, e di un bambino, fanno da sfondo alla prova d’attore di Harry Connick Jr, più famoso per le colonne sonore di successo, come ad esempio quella di Harry ti presento Sally.

John Singleton, diventato celebre e in odore di Oscar negli anni ’90 con Boyz ‘n the hood, e nome di riferimento della New Blaxploitation, ossia il filone di film prodotti negli anni ’90 che avevano protagonisti afroamericani in storie solitamente d’azione o di genere, si trova a dirigere ora il lupo mannaro della trilogia di Twilight, Taylor Lautner, anche lui come Robert Pattinson in cerca di sganciamento dal personaggio che gli ha dato la fama.

In questo thriller, Abduction, il protagonista cerca di scoprire la verità sulla sua identità ed è in quarta posizione in classifica.

Killer elite  entra in classifica con un incasso di 9.5 milioni di dollari, puntando probabilmente molto sul cast, formato da Robert De Niro, Jason Statham e Colin Farrell. Si ferma in quinta posizione.

Contagion, surclassato da film più conciliatori o di genere, inizia a scendere la classifica, lo troviamo in sesta posizione con un incasso totale di 57 milioni di dollari.

In settima posizione, alla seconda settimana di classifica, c’è Drive, mentre in ottava ritroviamo ancora, dopo quasi due mesi di presenza in classifica, The help, che ormai ha raggiunto quota 154 milioni di dollari di incasso.

Chiudono la classifica il remake del film di Peckinpah del 1972 Straw dogs e la commedia con Sarah Jessica Parker I don’t know how she does it.

La prossima settimana si aspettano le uscite di: Margaret, in cui Anna Paquin è la testimone di un incidente mortale, la commedia romantica con Anna Faris What’s your number? E il nuovo film di Jim Sheridan che fu galeotto per Daniel Craig e Rachel Weisz che si sono conosciuti, innamorati e sposati (con buona pace di Darren Aronofsky, precedente compagno della Weisz) su questo set, Dream house.

La tv secondo Jim: Jim Belushi entusiasma il pubblico del RFF 2011

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Jim BelushiCon tanta simpatia e molta schiettezze, Jim Belushi ha presieduto ieri il primo Masterclass organizzato nel corso del Roma Fiction Fest 2011.

Box Office ITA del 26 settembre 2011

I Puffi si conferma saldamente in testa alla classifica, mentre L’alba del pianeta delle scimmie si accontenta del secondo posto. Dietro Carnage, male le altre new entry…

Non era poi così scontato che I Puffi si confermasse in testa nel suo secondo weekend, soprattutto in un fine settimana piuttosto ricco di uscite interessanti da una distribuzione molto ampia.
Invece, I Puffi perde pochissimo rispetto all’esordio e raccoglie altri 2,2 milioni di euro, giungendo a quota 6,1 milioni totali. Il tetto dei 10 milioni è a portata di mano.

Così, malgrado le 500 sale a disposizione, L’alba del pianeta delle scimmie si deve accontentare del secondo posto con 1,2 milioni raccolti. Da questo titolo ci si aspettava sicuramente di più.

Regge molto bene Carnage, che perde soltanto una posizione e incassa altri 612.000 euro, superando i 2 milioni complessivi; di certo il passaparola sta giocando a suo favore.

Esordio al quarto posto per La pelle che abito: il discusso film di Almodòvar con Antonio Banderas, presentato a Roma dalle due star, raccoglie soltanto 558.000 euro. Se gli adepti del regista si sono precipitati a vederlo nel primo weekend, la curiosità per questo film potrebbe sollecitare altri spettatori. Ma un debutto affatto brillante in ben 300 sale non è poi così incoraggiante…

Quinta posizione per Ma come fa a far tutto? La commedia con Sarah Jessica Parker si accontenta di un esordio da 438.000 euro, mentreSuper 8 (384.000 euro) e Box Office 3D: il film dei film (363.000 euro) arrivano rispettivamente a 2,9 e 2,4 milioni complessivi.

Niente da dichiarare? debutta all’ottavo posto; la commedia di Dany Boon raccoglie appena 260.000 euro… un altro remake italiano alla Benvenuti al Sud potrebbe funzionare meglio nel nostro Paese?

Chiudono la top10 Kung Fu Panda 2, che con altri 245.000 euro giunge a quota 12,2 milioni totali, e Crazy, Stupid, Love (209.000 euro), fermo a 796.000 euro.

Man on a Ledge Trailer: con Sam Worthington e Ed Harris!

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E’ stato diffuso il trailer di Man on a Ledge, thriller prodotto dalla Summit Entertainment con Sam Worthington, Elizabeth Banks, Jamie Bell, Kyra Sedgwick, Anthony Mackie e Ed Harris.

Don Cheadle e Bruce Greenwood in Flight di Robert Zemeckis!

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Dopo lunghi anni di lavoro in motion capture,  Robert Zemeckis si appresta a tornare a lavorare in live-action con il suo prossimo film dal titolo Flight, il thriller con protagonista Denzel Washington. Si aggiungono al cast anche Bruce Greenwood e Don Cheadle. 

Il cavaliere oscuro il ritorno: ancora foto di Batman e Catwoman!

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Dal set di Christopher Nolan arrivano nuove foto di Batman e Catwoman in azione. Questa volta però un piccolo particolare ma di estrema importanza si presta ad alcune interpretazioni.

Robocop: Michael Fassbender protagonista?

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La carriera di Michael Fassbender sta vivendo un’intensa attività di lavoro e dopo aver vinto la Coppa Volpi  al Festival di Venezia per la sua interpretazione in Shame di Steve McQueen, l’attore potrebbe interpretare un ruolo da protagonista nell’atteso remake di Robocop diretto da Josè Padilha. 

Il Cavaliere Oscuro – il Ritorno: Batman e Catwoman insieme in azione!

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Le riprese del Cavaliere Oscuro – il Ritorno continuano a pieno regime e come di consuetudine ormai arrivano foto proveniente dal set. Nelle immagini compaiono in bella vista Anne Hathaway, con il costume di Catwoman, Gary Oldman nei panni di Gordon e Christian Bale con il costume.

Nicolas Winding Refn a Roma presenta Drive

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Nicolas Winding Refn a Roma presenta Drive

Appena Fulvio Lucisano ha visto Drive al Festival di Cannes è corso dal regista Nicolas Winding Refn e ha comprato il film per l’Italia. “E’ un film bellissimo” ha detto alla conferenza stampa romana, alla presenza del regista. Refn, completo nero e cravattino, è stato il protagonista dell’interessante dibattito con i giornalisti della Capitale, tutti positivamente colpiti dal suo Drive.

Sergio Leone faceva film sulla mitologia americana con una sensibilità europea. Come è successo anche a Murnoe. Il cinema raggiunge il meglio quando si verificano queste condizioni – ha detto Refn – per me è il mix perfetto.” “Per realizzare Drive mi sono ispirato alle favole dei Fratelli Grimm – ha continuato – la struttura è quella: c’è un inizio che mette in scena valori puri, ma poi i toni si fanno cupi pur rimanendo l’esigenza di una morale finale. All’inizio abbiamo l’illusione di questa storia d’amore, ma poi irrompe la violenza che sconvolge lo spettatore, ed è così reale che secondo me rappresenta la vera essenza del cinema. Io come persona non sono violento, ma feticista si. Porto al cinema quello che mi piacerebbe vedere!

– Come sono cambiate per lei le cose dopo il premio di Cannes?

Se il premio te lo da De Niro dicendoti che il tuo è il miglior film dell’anno, l’effetto è notevole. Ma la vita continua, la mattina dopo mi sono ugualmente alzato alle sei per cambiare il pannolino alla mia figlia più piccola e sono andato al supermercato. E’ normale che se i produttori da oggi in poi volessero una garanzia del mio talento io direi ‘Eccola qui!’”.

– I colori del suo film, e del suo cinema in generale ricordano molto quelli di Dario Argento.

Ero giovane negli anni ’80 e quei film sono parte della mia formazione culturale. Dopo aver realizzato i film mi rendo conto che ci sono dei riferimenti o atmosfere che ricordano quei film, ma lo faccio inconsapevolmente”.

– Qual è il messaggio che vuole dare nei suoi film?

Non sono un regista politico, cerco solo l’emozione di ogni singolo spettatore”.

– L’amore è sempre e solo impossibile, quasi psicopatico?

L’amore puro è un’emozione molto violenta, nel film c’è questo grande amore al quale si aspira, ma non è realizzato, è impossibile”.

– Il suo film ricorda The Driver, degli anni ’70. Si è ispirato a quello?

In realtà l’ho visto poco prima di cominciare le riprese. Penso che lo scrittore del romanzo da cui è tratto Drive si sia ispirato a quel film. E’ un’influenza indiretta”.

– A che punto è il suo nuovo film?

“Si basa sempre su ciò che vorrei vedere, ma in questo caso non so ancora cos’è. Lavoro di nuovo con Ryan e poi con Kristin Scott Thomas”.

Drive: recensione del film con Ryan Gosling

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Drive: recensione del film con Ryan Gosling

Driver è un uomo gentile e silenzioso, fa lo stuntman professionista e per arrotondare si presta a fare da ‘autista’ ai rapinatori che devono lasciare il luogo del crimine in pochi minuti. Ma per tutti arriva il momento delle scelte sbagliate, e per Driver sarà la rapina sbagliata, che lo trascinerà in un bagno di sangue.

Il decantato Drive del bravissimo Nicolas Winding Refn arriva anche in Italia, in 300 copie, con tutte le aspettative che gli hanno messo addosso i critici che l’hanno già visto a Cannes e soprattutto la Palma alla regia per l’olandese Refn. Il film, con atmosfere che ricordano molto gli anni ’80, e un cast in stato di grazia racconta con ansiolitica lentezza una storia cruda e nemmeno troppo complessa, ma sullo schermo straordinaria. Una città cupa, almeno quanto gli animi dei protagonisti, fa da perfetta cornice a un uomo con la sua auto e a tutta la violenza che riesce a scatenare la vendetta e la paura, ma anche l’amore. Un amore che per brevissime sequenze regala al film una profondità emotiva davvero impensabile, un contrasto interessante che impreziosisce la storia. Grande importanza viene data alla musica, molto invadente ed onnipresente che aiuta la costruzione della suspance, cifra distintiva si dall’inconsapevole inizio.

Drive, il film

Bellissime le interpretazioni, a partire dalla delicata Carey Mulligan, passando dal truce Ron Perlman, fino al grande silenzioso protagonista, Ryan Gosling che ipnotizza con i suoi silenzi e folgora con le sue parole. Intrecciando in diversi punti il presente con il prossimo futuro, Refn realizza una struttura filmica molto dinamica, che non sacrifica il peso e la durata di ogni inquadratura e che coinvolge e stravolge.

Lo scoppio della brutale violenza che si concentra in diversi momenti paralizza e disgusta ma mai ci fa mettere in dubbio la fondamentale gentilezza di questo laconico Driver. Con una grande leggerezza Refn si muove sia nello stretto abitacolo di una macchina sia alle sue spalle, segue con movimenti fluidi i personaggi in camere e corridoi, senza mai alterare il suo racconto anche quando il sangue scorre a fiumi. Belle le luci, cupe e calde, che raccontano, insieme agli intensi sguardi di Gosling una vita in bilico.

RomaFictionFest: Nuova edizione nuova vita!

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RomaFictionFest: Nuova edizione nuova vita!

Il RomaFictionFest cambia radicalmente. Nuove date e nuova sede. Più attenzione al mercato, un nuovo rapporto privilegiato con le società di produzione televisiva, una maggiore presenza di star, meno sprechi e un numero eccezionale di anteprime italiane e internazionali

ROMAFICTIONFESTE: Terra Nova in anteprima!

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ROMAFICTIONFESTE: Terra Nova in anteprima!

L’attesissimo kolossal televisivo di Spielberg in anteprima assoluta al RFF. Annunciata anche al presenza a Roma di un grande ospite internazionale A sole 24 ore dalla messa in onda USA, FOX (SKY, 111) presenta in anteprima assoluta al RomaFictionFest TERRA NOVA, il kolossal tv firmato Steven Spielberg.

The Lone Ranger di Johnny Depp, Verbinski e Bruckheimer ha il via libera!

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La Walt Disney Pictures ha dato il via libera a The Lone Ranger, adattamento della celebre serie tv western. Il progetto che vede coinvolto ancora una volta  Gore VerbinskiJohnny Depp e il produttore JerryBruckheimer. Il film era stato bloccato alcune settimane fa per motivi di budget. Secondo Deadline: “il processo di rimodellazione del budget ha comportato anche nuove trattative per i loro contratti di tutti e tagli alla durata delle riprese e ai costi di produzione”.

L’inizio delle riprese è fissato per le prime settimane di gennaio 2012. A questo punto l’uscita prevista per Dicembre del 2012 potrebbe slittare.  Nel cast rimangono coinvolti, anche Armie Hammer, Ruth Wilson, Helena Bonham Carter, Dwight Yoakam, Barry Pepper e Tom Wilkinson.

DreamWorks acquisisce i diritti de Il Grande Gigante Gentile!

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DreamWorks acquisisce i diritti de Il Grande Gigante Gentile!

La DreamWorks si è assicurata i diritti di uno dei più famosi romanzi per ragazzi di Roald Dahl, e presto lo trasformerà in un film.

Mediterraneo Video Festival: dal 23 al 25 settembre

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Mediterraneo Video Festival: dal 23 al 25 settembre

Il Mediterraneo Video Festival – rassegna internazionale del cinema documentario approda per la terza volta ad Agropoli (SA) con il patrocinio dell’Unesco del MIBAC e  il sostegno

Jane Eyre: recensione del film con Michael Fassbender

Jane Eyre: recensione del film con Michael Fassbender

Arriva al cinema distribuito da VIDEA Jane Eyre il film diretto da Cary Fukunaga, con Mia Wasikowska e Michael Fassbender. E’ uno dei romanzi più acclamati dell’800’, definito da molti come un capolavoro e da altri come una delle storie d’amore più belle e più tormentate che la letteratura abbia mai concepito. E come ogni romanzo che si rispetti ha avuto un interminabile numero di trasposizioni, sia sul grande che sul piccolo schermo. Ed ecco arrivare l’ultima in ordine di tempo: Jane Eyre di Cary Fukunaga.

Una delle prime considerazione su Jane Eyre è certamente il tentativo di rendere un po’ più moderna la storia, lasciandosi alle spalle i suoi centosettant’anni di vita. Va dato atto al regista di esserci in parte riuscito, perlomeno per quel che riguarda la struttura narrativa. Un racconto frammentato fatto di ricordi, di azioni e di sensazioni, che però non riesce a venire fuori totalmente troppo ingabbiato nelle istanze discorsive del romanzo originale.  Il miglio pregio di questa trasposizione è quello di aver ripreso con sfrontatezza il lato gotico del romanzo che in molti hanno tralasciato negli anni addietro. Quindi risalta agli occhi il tentativo per niente timido di calcare la mano su generi decisamente lontani dal sentimentale, cioè il thriller e il mistero.

Jane Eyre film recensione

Tutto questo rende di gran lunga molto più interessante la storia, liberandola dalle catene della tradizione e rivelandone il suo grande potenziale narrativo, aiutata certamente da una fotografia molto interessante e da una messa in scena di tutto rispetto, così come un grande cast, che conferma ancora una volta il talento sobrio e sorprendente di Mia Wasikowska, quasi perfetta nelle vesti di Jane, accompagnata dall’ormai onnipresente Michael Fassbender e dalla veterana Judi Dench, che si dimostra essere una garanzia sotto ogni aspetto.

Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, Jane Eyre non riesce a scrollarsi di dosso il pesante fantasma tradizionalista delle storia, e alla fine il coraggio iniziale diventa un timido servo della narrazione classica, aggiungendo ben poca modernità alla pellicola, rilegandola ad un mero esercizio di stile. Peccato, forse si è persa l’occasione di dare maggiore vitalità ad una storia che ormai è diventata un po’ scontata.

Casey Affleck Arcangelo Gabriele!

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Casey Affleck Arcangelo Gabriele!

Casey Affleck, sarà l’Arcangelo Gabriele nel Paradise Lost di Alex Proyas. Il film racconterà come sappiamo la guerra nei cieli tra gli arcangeli Michele e Lucifero, portati sullo schermo rispettivamente da Benjamin Walker e Bradley Cooper. Il progetto, che prende sempre più forma come un action visionario da girare in 3D, potrebbe arricchirsi anche della presenza di Camilla Belle, l’eroina di 10.000 a.C., nella parte di Eva.

Dark Shadows: prima foto ufficiale!

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Dark Shadows: prima foto ufficiale!

La Warner Bros ha diffuso finalmente una prima foto ufficiale di Dark Shadows, ultimo film attualmente in lavorazione di Tim Burton. Dopo le prime foto di Johnny Depp rubate dal set inglese di Dark Shadows, ora riusciamo meglio a concepire il design del film.

E’ Entertainment Weekly a pubblicarla. Nella foto vediamo Johnny Depp e agli altri membri del cast che vengono ritratti tutti insieme all’interno, del Collinwood Manor.

Scritto da  Seth Grahame-Smith e una storia dello stesso Grahame-Smith e John August. Il film è prodotto e diretto da Tim Burton. Nel cast oltre a Johnny Depp, Eva Green, Michelle Pfeiffer, Helena Bonham Carter, Jackie Earle Haley, Bella Heathcote. Il film uscirà l’11 maggio 2012 negli Stati Uniti.

Dark Shadows

Iron Man 3: nuova vita, nuove location!

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Si sono appena concluse le riprese de I Vendicatori. Ora LatinoReview  riporta la notizia che i Marvel Studios sono entrati in pre-produzione avanzata per Iron Man 3, e stanno iniziando a fissare le location per le riprese del film di Shane Black (al posto di Jon Favreau alla regia).

This Must Be The Place distribuito in USA dai Weinstein!

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New York, 21 settembre 2011 – The Weinstein Company (TWC) ha annunciato oggi l’acquisizione per la distribuzione negli Stati Uniti di This Must be the Place di Paolo Sorrentino, presentato con successo allo scorso Festival di Cannes.

Jackie Earle Haley in Lincoln

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Jackie Earle Haley (Watchmen e il prossimo Dark Shadow) entra a far parte del colossale progetto di Steven Spielberg dedicato a Lincoln. La notizia arriva oggi e l’attore interpreterà Alexander Stephens

Krokodyle al Sitges in Catalogna

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Krokodyle al Sitges in Catalogna

Krokodyle selezionato allo Sitges – Festival internazionale del cinema della Catalogna. Il film di Stefano Bessoni, Krokodyle, è stato selezionato nella sezione Noves Vision – Dark Ficcio

The Girl With the Dragon Tatoo Trailer 2: di David Fincher!

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The Girl With the Dragon Tatoo Trailer 2: di David Fincher!

E’ stato diffuso un secondo trailer per l’attesissimo adattamento “hollywoodiano” (diretto da David Fincher) del best seller di Stieg Larsson.

Un remake per Scarface?

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Oggi arriva una notizia che destabilizzerà non poco il mondo dei cinefili: un remake per Scarface. Universal ha ribadito che non si tratta di un remake vero e proprio riguardante l’originale del 1932 e il capolavoro di De Palma,

Steven Spielberg riceverà il Selznick Award!

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Steven Spielberg riceverà nel 2012 il prestigioso premio David O. Selznick Achievement Award dalla associazione produttori di Hollywood, la Producers Guild of America. In un comunicato i due direttori dell’organizzazione, Paula Wagner e Michael Manheim, hanno dichiarato:

L’alba del pianeta delle scimmie: recensione del film con James Franco

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L’alba del pianeta delle scimmie è un film del 2011 diretto da Rupert Wyatt, reboot della serie cinematografica tratta dal romanzo del 1963 Il pianeta delle scimmie, di Pierre Boulle.

L’alba del pianeta delle scimmie, la trama

Nel 1968 uscì al cinema Il Pianeta delle Scimmie, film fantascientifico in cui si ipotizzava una presa di potere dei primati su tutta la Terra. Nel 2011, in piena crisi creativa hollywoodiana, Rick Jaffa e Amanda Silver realizzano una sceneggiatura che ci spiega le ragioni del film di Schaffner del ’68. L’alba del pianeta delle scimmie è infatti il prequel del famoso classico di fantascienza e racconta i meccanismi che hanno generato un’intelligenza umana nelle scimmie.

Il protagonista di L’alba del pianeta delle scimmie è Will (James Franco), uno scienziato alle prese con un farmaco che mira a ricostruite le cellule danneggiate del cervello. Gli esperimenti vengono fatti sulle scimmie e quello che Will ancora non sa è che quel virus che lui ha sviluppato in laboratorio ha effetti incredibile sui primati, permettendo loro di sviluppare una super intelligenza, ma sugli esseri umani ha terribili conseguenze.

L’alba del pianeta delle scimmie, evoluzione tecnologica e drammaturgica

L'alba del pianeta delle scimmie film james francoUn’affermazione ronza nella testa di chi guarda L’alba del pianeta delle scimmie, dal primo all’ultimo minuto: “E’ sbagliato”. Inevitabile in questo caso l’avversione e la critica alla sperimentazione sugli animali, nessuno ne conosce le conseguenze. Ma ancora più grave è per l’uomo pensare di poter dominare una natura selvaggia che per quanto umanizzata, resta pur sempre soggetta agli istinti.

E’ quanto succede a Cesare, straordinario scimpanzé protagonista, interpretato in motion capture dall’attore che ormai ha fatto di questa tecnica una missione personale: Andy Serkis. Incredibili gli effetti speciali, realizzati dalla Weta, che ormai fa sembrare obsolete le scene di massa de Il Signore degli Anelli, che tanto avevano sorpreso il pubblico all’epoca.

L’alba del pianeta delle scimmie, l’inizio di una nuova saga

Oltre le implicazioni morali, che in un blockbuster sono quasi sempre secondarie, il film diretto da Rupert Wyatt si rivela un gran bel lavoro, che coniuga intrattenimento nella forma più banale dell’action, con la costruzione di dinamiche intime trai personaggi che permetto l’identificazione con le situazioni. Anche in questo film è buona la prova di James Franco, scienziato benintenzionato che non riesce a far valere l’etica sull’economia, e di incredibile realtà è il suo rapporto con Cesare, che diventerà poi il capo della ribellione.

L’alba del pianeta delle scimmie si conclude con il preludio, l’alba di quello che troveranno gli astronauti che vengono dichiarati persi nello spazio, una volta riatterrato sul loro pianeta. Anche in questo caso, come già per Harry Potter e i Calice di Fuoco, Patrick Doyle compone una colonna sonora di tutto rispetto, che coinvolge e sostiene il racconto senza mai invaderlo. Nel cast di L’alba del pianeta delle scimmie anche Tom Felton in un piccolo ruolo che però ci fa apprezzare le sue discrete doti, John Lithgow e Freida Pinto.

Alla fine Cesare troverà la sua casa e Will si dovrà serenamente rassegnare a lasciar andare il suo amico dagli occhi luminosi, ignaro che il primate sarà da li a poco la causa di una conquista ben più grande. A chi era rimasto deluso dal Il Pianeta delle Scimmie targato Burton diciamo: andate a vedere come tutto ebbe inizio!

Ma come fa a far tutto? recensione del film con Greg Kinnear

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Ma come fa a far tutto? recensione del film con Greg Kinnear

Ma come fa a far tutto? è tratto dall’omonimo romanzo di Allison Pearson del 2002, l’inno nazionale delle madri lavoratrici ci fa visita anche sul grande schermo. Kate Reddy (Sarah Jessica Parker) è una madre che cerca disperatamente di destreggiarsi tra il matrimonio, i due figli ed un lavoro ad alto stress in una società di gestione finanziaria. Come la definisce il marito Richard (Greg Kinnear) un’autentica equilibrista. Ma quando i due ottengono incarichi lavorativi sempre più importanti si troveranno sull’orlo di un precipizio: riuscire a tenere insieme i pezzi di una vita sempre più affollata diventerà ancora più difficile. Chiamatelo Carrie Bradshaw 2.0. Sarah Jessica Parker è ormai schiava del personaggio di Sex and the City ed il rischio di far tornare alla mente degli spettatori la donna in carriera newyorkese è molto alto.

A rendere tutto ancora più complicato è il tono che il regista Douglas McGrath da alla pellicola: le caratteristiche principali della serie ci sono tutte. Questo genere di commedia si basa soprattutto sulla rappresentazione in ambiente familiare e lavorativo di personaggi che interagiscono emotivamente tra di loro e questo lungometraggio rispecchia perfettamente queste caratteristiche ricordandoci la serie andata in onda dal 1998 al 2004. Gli unici che mantengono la loro dignità in ambito cinematografico sono Pierce Brosnan (Jack Abelhammer) e Greg Kinnear, i quali si dimostrano ottimi interpreti di quell’universo maschile relegato in un piccolo angolo per tutta la durata del film.

In Ma come fa a far tutto? è con la sceneggiatura di Aline Brosh McKenna, già vista all’opera in 27 volte in bianco, Il diavolo veste Prada e Morning Glory, che il romanzo diviene una piacevole pellicola cinematografica: tagliente e veramente ironica ci ricorda come la sceneggiatrice del New Jersey sia ancora una volta vicina a tutte quelle donne desiderose di felicità, amore e di un lavoro che le soddisfi. Di tutti gli aspetti della lavorazione di Ma come fa a far tutto? questo è sicuramente il più riuscito.

Interessanti sono le interviste fatte alle persone che conoscono Kate: interrompono il regolare corso della trama con intelligenza e la comicità che sprigionano ben si adatta alla vena di ilarità presente in Ma come fa a far tutto? ed hanno anche il compito di illustrarci l’universo in cui la protagonista vive. Le mamme di tutto il mondo hanno trovato un nuovo modello cui ispirarsi, e con certezza riempiranno le sale dal 23 Settembre 2011.

La pelle che abito: recensione del film di Pedro Almodovar

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Dopo Gli abbracci spezzati, Pedro Almodovar ritorna al cinema con La pelle che abito, una storia di violenza, inflitta e subita, di sessualità disturbata, di vendetta, identità e sopravvivenza.

Ne La pelle che abito Robert Ledgard è un eminente chirurgo plastico che, sacrificando successo e denaro, smette di operare per dedicarsi alla ricerca. Le sue giornate si dividono tra il suo laboratorio e i convegni con i colleghi che vogliono carpire i suoi segreti.   Ma cosa nasconde quest’uomo affascinante e dall’aspetto imperturbabile? La sua casa, un’immensa villa, ci svela il mistero: una donna che, segregata in casa, nasconde a sua volta un inconfessabile segreto.

La pelle che abito ritorno ai “classici fantasmi”

Il regista, coerentemente con se stesso, ripropone con intrecci diversi e stile sobrio i suoi classici fantasmi: una o più donne coinvolte in torbidi segreti, uomini che non riescono a vivere il sesso se non attraverso la violenza, una figura centrale di straordinaria forza che attraverso inimmaginabili sofferenze trova una via d’uscita. Pur facendo leva su tutti questi cardini narrativi largamente collaudati, Almodovar  inciampa nella sua stessa storia, poiché non riesce a dare ai suoi personaggi spessore né drammaticità. Le tragedie che colpiscono i protagonisti non oltrepassano lo schermo, il racconto è sterile e per lo spettatore è come guardare un acquario nel quale nuotano i pesci/attori.

Dopo diverso tempo Almodovar ritrova Antonio Banderas, con il quale però non si ripetono i successi passati (Legami! e La legge del desiderio), ed al quale affida un personaggio complesso ma impassibile che rischia di far sembrare scarsa anche la performance dell’attore. Anche la struttura narrativa di La pelle che abito, un sistema a scatole cinesi che vanno a ritroso nel tempo, risulta forzata poiché invece di dare suspence al racconto lo appesantisce e lo rende prevedibile. Lo stesso Alberto Iglesias, compositore abituale per Almodovar, questa volta sbaglia, realizzando una soundtrack eccessiva e invasiva, che sovraccarica l’universo già affollato di oggetti e sentimenti di un brillante regista che ha avuto una caduta di stile.

Festival del film di Roma 2011: The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I!

Proprio come nelle precedenti edizioni, gli appassionati del “fenomeno Twilight” non resteranno delusi. La sezioneAlice nella città organizzerà infatti un grande evento fra libri e cinema in occasione dell’uscita di The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I (distribuito in Italia da Eagle Pictures).

Festival del film di Roma 2011: Richard Gere premio alla carriera e Michael Mann!

Al Festival “Too Big to Fail – Il Crollo dei Giganti” del premio Oscar Curtis Hanson – A Richard Gere il Premio Marc’Aurelio all’Attore, Michael Mann terrà una Lezione di Cinema con il pubblico, i vampiri di Breaking Dawn per un evento dedicato al nuovo capitolo della saga Twilight

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