Dopo il suo passato da King Kong,
Andy Serkis si prepara a rivestire di nuovo il ruolo della scimmia
in Rise of the Apes, il prequel del Pianeta delle scimmie in
cantiere in casa Fox.
Nel film, diretto da Ruper
Wyatt, Serkis sarà infatti Caesar, la scimmia intelligente che
capeggia la rivolta contro gli umani e contro lo scienziato suo
“creatore” interpretato da James Franco. Secondo le prime
informazioni, proprio la WETA di Peter Jackson provvederà a fornire
la tecnologia motion capture con la quale verranno realizzate tutte
le scimmie del film.
Come annunciato, la Paramount Pictures ha pubblicato online il
primo trailer di Paranormal Activity 2, sequel del fortunato
thriller/horror di Oren Pei…
Iniziano ufficialmente le riprese
di Hugo Cabret, il fantasy 3D diretto da Martin Scorsese: nel cast,
oltre a Sacha Baron Cohen e Ben Kingsley, si aggiungono Jude Law,
Ray Winstone e Christopher Lee…
Durante una sessione di interviste legate a Inception, MTV ha
parlato con Christopher Nolan, il quale ha mantenuto la linea di
quasi-silenzio per quanto riguarda Batman 3, che dovrebbe essere il
suo prossimo film da regista, e il nuovo Superman, che produrrà
assieme al fratello Jonathan e a David Goyer.
Per quanto riguarda Batman 3, Nolan sostiene di non aver ancora
preso alcuna decisione: come sempre, finché non terminerà
completamente il film a cui sta lavorando ora, non ha alcuna
intenzione di pensare a quello successivo, e questo ormai i suoi
fan lo sanno. Tuttavia la Warner Bros. ha già fissato una data di
uscita per il terzo episodio della saga, e qualche settimana fa si
era parlato di riprese a marzo 2011.
Questo il commento di Nolan a
riguardo:
Il Cavaliere OscuroSappiamo che l’ambizione è quella di uscire
nel 2012, e ne abbiamo parlato, ma attualmente siamo al lavoro
sulla sceneggiatura. Mio fratello sta lavorando duramente da
diverso tempo, basandosi su una storia scritta da me e David
Goyer.
Tra un paio di settimane riuscirò a uscire dal lavoro di cui mi
ha sommerso Inception, e cercherò di capire cosa farò dopo e come
lo farò.
Stesso dicasi per Superman, per il quale si parla di una release
a fine 2012. Alla domanda se ha già deciso chi interpreterà il
protagonista, questo risponde:
In tutta onestà, non ho nemmeno iniziato a pensarci. Tutti
questi argomenti – che si tratti di Batman, Superman o qualsiasi
altra cosa – hanno una priorità su tutte: la storia. Dobbiamo
decidere il tono e il significato della storia, e come ci porremo
di fronte a essa. Il casting è una fase successiva, e gli altri
elementi si decidono dopo.
Tuttavia, sempre parlando di Superman, il regista spiega quali
sono i suoi riferimenti:
Quando ero bambino mi colpirono tantissimo i film di Dick Donner
degli anni settanta. Li vidi nel 78 e rimasi sconvolto dalla loro
epicità: prendevano questa incredibile figura iconica, e la
inquadravano perfettamente in un contesto. Rimasi impressionato. Si
tratta di una delle pietre miliari del cinema epico per quanto
riguarda la mia infanzia.
I primi dettagli sul terzo film di Batman li trovate nel nostro
speciale Batman 3
uscirà il 20 luglio 2012, il nuovo Superman a natale 2012.
Durante una sessione di interviste
legate a Inception, MTV ha parlato con Christopher Nolan, il quale
ha mantenuto la linea di quasi-silenzio per quanto riguarda Batman
3, che dovrebbe essere il suo prossimo film da regista, e il nuovo
Superman, che produrrà assieme al fratello Jonathan e a David
Goyer.
La Warner Bros Pictures
Italia ha diffuso il trailer di “Harry Potter e i Doni
della Morte”, settima e ultima avventura della serie dei film di
Harry
Potter, sarà raccontata in due parti.
Nella
parte 1, Harry, Ron e Hermione iniziano la loro pericolosa
missione per scoprire e distruggere il segreto dell’immortalità di
Voldemort, gli Horcrux. Dal canto loro, senza la guida degli
insegnanti o la protezione del professor Silente, i tre amici
devono più che mai fare affidamento l’uno sull’altro. Ma le Forze
Oscure mettono a rischio la loro amicizia. Nel frattempo il mondo
dei maghi è diventato un posto pericoloso per tutti i nemici del
Signore Oscuro. La guerra a lungo temuta è iniziata e i Mangiamorte
di
Voldemort hanno preso il controllo del Ministero della Magia e
perfino di Hogwarts, terrorizzando e arrestando chiunque si
opponga. Ma sono ancora alla ricerca della persona più importante,
Harry Potter, che devono portare a Voldemort…vivo.
L’unica speranza di Harry è trovare
l’Horcrux
prima che Voldemort trovi lui. Ma presto scopre l’esistenza di una
leggenda, la leggenda dei Doni della Morte. E se la leggenda si
rivelerà veritiera, potrebbe significare che Voldemort otterrà il
potere supremo che desidera. Non conta molto che Harry sappia che
il suo futuro è già stato deciso dal suo passato, quando è
diventato “il bambino che ha vissuto”. Non è più un bambino ora ed
è sempre più concentrato nell’assolvere il dovere per cui si
prepara fin dal primo giorno in cui ha messo piede a Hogwarts: lo
scontro finale con Voldemort. “Harry
Potter e i Doni della Morte – Parte 1” è diretto
da David Yates, regista anche di “Harry
Potter e l’Ordine della Fenice” e “Harry
Potter e il principe mezzosangue“.
Con l’uscita del trailer, i protagonisti delle Cronache di
Narnia: Il Viaggio del Veliero si inizia a parlare del film. Ecco
le prime dichiaraizoni di Ben Barnes e di… Tilda Swinton!
Gli attori del kolossal fantasy di Michael Apted possono
finalmente parlare un po’ del loro coinvolgimento.
L’avete vista tutti: Tilda Swinton compare nel filmato, e così
durante l’anteprima stampa di Io Sono L’Amore a New York City un
giornalista dell’Examiner le ha chiesto informazioni riguardo alla
sua partecipazione alle riprese:
Nel Viaggio del Veliero riprendi il ruolo della Strega Bianca.
Quanto sono durate le riprese?
Ah, avete saputo che sono nel film. Sì, è vero.
So che non puoi rivelare spoiler, ma sappiamo che ci sei perché
compari nel trailer.
Beh, sono allibita del fatto che abbiano messo la mia scena
nel trailer, perché ho passato meno tempo a girare il film di
quanto ne ho passato a parlare con te nell’intervista! [ovvero
circa 25 minuti]
Insomma, l’attrice comparirà in un vero e proprio cammeo: non si
tratterà di “immagini di archivio riutilizzate e manipolate”, come
accaduto per il secondo film della saga.
Anche Ben Barnes ha parlato del film in una intervista con Andy
Gibbons:
Con l’uscita del trailer, si ricomincia a parlare di Narnia:
promette di essere uno dei grandi kolossal di Natale.
La locandina delle Cronache di Narnia: Il Viaggio del VelieroSì,
spero che sia così. Sono molto eccitato che esca in 3D. E’ il mio
preferito di tutti e sette i film, penso che sia una delle storie
migliori e ci sono degli ottimi personaggi umani, come Eustachio,
che viene interpretato brillantemente da Will Poulter: è un
personaggio molto divertente. Ci saranno molti degli elementi
magici dei primi due film, e molta azione. Sarà bello.
C’è un nuovo regista: cosa ha portato di sè Michael Apted nel
film?
Si tratta di un occhio esteriore, e un tocco umano. Penso che fosse
eccitato e ansioso quanto noi di iniziare a girare. Quando ci siamo
incontrati la prima volta mi ha raccontato di essere ansiosissimo,
per via della portata immensa del film. Penso abbia fatto un buon
lavoro, il film avrà delle qualità interessanti, anche se non ho
ancora visto il prodotto finito.
Diretto da Michael Apted, Le Cronache di Narnia: il Viaggio del
Veliero uscirà il 10 dicembre negli USA, il 17 da noi, anche in
3D.
Nel weekend più deprimente della
stagione degli incassi cinematografici italiani,
A-Team e The
Hole conservano le prime posizioni, mentre l’unica
new entry a ottenere un risultato alquanto decente è
Poliziotti Fuori.
Risulta alquanto imbarazzante
commentare gli incassi del weekend appena concluso, considerando le
mediocri cifre ottenute dai titoli in classifica. Le novità del
fine settimana risultato le più deboli della stagione, così i due
film in testa al botteghino italiano rimangono invariati:
A-Team incassa 320.000 euro per un totale
di 1,6 milioni; mentre The Hole in 3D
guadagna 172.000 euro su un totale di 1,4 milioni.
L’unica new entry ad apparire nella top10 è
Poliziotti fuori, che ottiene il terzo
posto con 154.000 euro. Quindi, considerando la pessima performance
delle altre novità del weekend, un titolo in calo come
Prince of Persia: Le sabbie del
tempo riesce a guadagnare ben due posizioni
in classifica e torna così al quarto posto con 115.000 euro,
giungendo a quota 6,4 milioni.
5
appuntamenti per farla innamorare scende al quinto
posto con altri 114.000 euro (totale: 560.000 euro), seguito da
Tata Matilda e il grande botto, arrivato
a 1,2 milioni con altri 89.000 euro. Sex and the City 2 sfonda i 6 milioni
totali con altri 87.000 euro, mentre Robin
Hood, all’ottavo posto, sfiora gli 11 milioni con
altri 67.000 euro.
Bright Star guadagna una posizione: in
questo fine settimana si piazza al nono posto con 64.000 euro per
un totale di 473.000 euro. Chiude la top10 Il segreto
dei suoi occhi con 63.000 euro (totale: 621.000
euro).
Finalmente la drammatica situazione degli incassi al botteghino
andrà incontro a una svolta fra due giorni, quando The
Twilight Saga: Eclipse sbarcherà in 800 sale.
Mancano ormai pochissimi giorni all’uscita di The Twilight Saga:
Eclipse in tutto il mondo, e così continuano ad arrivare nuovi
materiali, immagini e video legati al film di David Slade. Oggi vi
mostriamo una serie di foto del backstage, scattate durante le
riprese, e legate alla co-promozione che c’è con una nota catena di
fast-food.
Il produttore Chris Melandri
conferma tutto: Tim Burton sta sviluppando per la Universal
Pictures un nuovo film della Famiglia Addams in stop-motion 3D, nel
quale anche Melandri è coinvolto…
Un anno fa Sam Raimi è stato
annunciato come regista dell’adattamento cinematografico di World
of Warcraft. A ottobre 2009 è stato fatto un ulteriore passo verso
il film: la Warner Bros. e la Legendary Pictures hanno affidato
allo sceneggiatore di Salvate Il Soldato Ryan Robert Rodat
l’incarico di stendere il primo script del kolossal.
Deadline.com riporta la notizia che
tutti i fan stavano aspettando: Peter Jackson ha deciso di
ascoltare le richieste di Warner Bros/New Line e MGM: non solo ha
preso in considerazione l’offerta di dirigere Lo Hobbit, ma secondo
il sito il regista è già in trattative con le compagnie per
assumere l’incarico. Ricordiamo che Jackson è già co-sceneggiatore
e produttore esecutivo della pellicola, e che ha seguito passo
passo lo sviluppo del kolossal da prima che Guillermo del Toro
venisse scelto come regista.
Se le trattative andranno a buon termine, cosa che tutti i fan
sperano, Jackson prenderà le redini del film: la soluzione
migliore, dopo l’abbandono di del Toro. Secondo Deadline, in realtà
gli accordi sarebbero ormai praticamente fatti: Jackson, Fran Walsh
e Philippa Boyens sarebbero già pronti a partire per Londra il 4
luglio, per poi andare a Los Angeles carichi di provini su nastro
registrati dai direttori del casting che negli ultimi mesi hanno
provinato un gran numero di attori per il cast.
Ovviamente vi terremo aggiornati nei prossimi giorni in attesa
di qualche annunico…
Lo Hobbit uscirà in due parti: la prima a dicembre 2012, la
seconda a dicembre 2013.
Deadline.com riporta la notizia che
tutti i fan stavano aspettando: Peter Jackson ha deciso di
ascoltare le richieste di Warner Bros/New Line e MGM: non solo ha
preso in considerazione l’offerta di dirigere Lo Hobbit, ma secondo
il sito il regista è già in trattative con le compagnie per
assumere l’incarico. Ricordiamo che Jackson è già co-sceneggiatore
e produttore esecutivo della pellicola, e che ha seguito passo
passo lo sviluppo del kolossal da prima che Guillermo del Toro
venisse scelto come regista.
Mancano venti giorni all’uscita negli Stati Uniti di
Inception, kolossal di Christopher Nolan: ecco arrivare
unacarrellata di filmati inediti che riguardano la lavorazione del
film sul set, che come vedrete ha dell’incredibile…
Mancano venti giorni all’uscita negli Stati Uniti di
Inception, kolossal di Christopher Nolan: ecco arrivare
unacarrellata di filmati inediti che riguardano la lavorazione del
film sul set, che come vedrete ha dell’incredibile…
Arriva al cinema distribuito
da Warner Bros. Pictures Italia Poliziotti fuori –
Due sbirri a piede libero, il film diretto da Kevin Smith
e con protagonisti Bruce
Willis e Tracy Morgan.
In Poliziotti fuori – Due
sbirri a piede libero Jimmy e Paul sono due poliziotti in
coppia da molti anni. Affiatati ma molto diversi: Paul (Tracy
Morgan)non perde occasione per imitare i suoi colleghi del grande
schermo, compresi i personaggi di Die Hard (cosa paradossale
considerando che il suo collega è interpretato da Bruce Willis che
dice: “Non ho mai visto questo film!”…..), Jimmy (Willis) dal canto
suo è molto più serio e soprattutto si prende molto più sul
serio.
Poliziotti fuori – Due sbirri a piede: il film
Dopo aver subito l’esonero dal
servizio in seguito a un’operazione non andata a buon fine, i due
si trovano sulle tracce di un pericoloso capogang. Inoltre Paul è
preoccupato per il presunto tradimento da parte della moglie con il
vicino di casa mentre Jimmy deve a tutti i costi ritrovare una
preziosissima figurina (che gli è stata rubata nel corso di una
rapina) la cui vendita gli permetterebbe di sostenere le spese del
lussuoso matrimonio della figlia. Se non fosse in grado di pagare
sarebbe il nuovo compagno della ex moglie a farlo, umiliandolo.
Si ripete qui la storia dei due
poliziotti che lavorano in squadra e che più diversi l’uno
dall’altro non si può. Purtroppo l’idea è usurata, e Kevin
Smith, genio ribelle, non riesce a rinfrescare il
cliché della coppia scoppiata, con l’aggravante della
riproposizione di una Scuola di Polizia sui genris.
Tuttavia ci tengo a sottolineare,
complice il mio amore per il cinema precedente di Smith, le
accidentate vicende produttive del film, che già durante le riprese
se l’è dovuta vedere con la censura, a partire dal titolo, che in
originale era A couple of Dick che in italiano sarebbe suonato più
o meno fedelmente così “Una coppia di C****”, decisamente troppo
per la società americana, forse anche per Kevin che con Dogma,
ricordiamo, aveva fatto molto peggio in modo decisamente migliore.
Ma lungi dall’attribuire la colpa alla censura, è senza dubbio che
il film, pur riservando parentesi esilaranti, non è all’altezza del
resto della produzione del regista di Clerks.
Nota di merito tuttavia per Willis,
che impotente davanti all’età che avanza, riesce a reinventarsi,
ripetendo in maniera beffarda il suo John MaClane, ma
adattando la sua persona non più giovanissima a ruoli che riescono
in qualche modo a risultare credibili. Come già aveva fatto con gli
intensi personaggi offertigli da Shyamalan, il
nostro Bruce, non si prende troppo sul serio e resta un piacere
andare al cinema a guardarlo, anche quando si mette consapevolmente
in ridicolo.
La vita, gli amori, le battaglie, i
capricci di uno dei più grandi sovrani inglesi, Enrico VIII. E’
sposato con Caterina d’Aragona, ma ossessionato dalla voglia di
avere un erede maschio, e sicuramente ammaliato dalla bellezza di
Anna Bolena, da origine al grande scisma religioso che porterà
l’Inghilterra a separarsi da Roma.
La serie segue tutta le vita del monarca, rimanendo più o meno
fedele al personaggio storico. Sesso, potere e inganno si aggirano
nel castello di Enrico, e lui primo inconsapevole, sarà quello che
pagherà il prezzo più alto, morire solo, sapendo che il suo più
grande desiderio, l’erede maschio, resterà tale.
A proposito di
Steve è la storia di Mary (Sandra
Bullock), una ragazza molto particolare che lavora ad
un quotidiano come enigmista. Vive ancora con i genitori ed ha
problemi nel trovare un fidanzato, immersa com’è nella sua passione
per i cruciverba.
Accade così che i suoi genitori (con
cui vive ancora) decidono di organizzarle un appuntamento al buio
con Steve (Bradley
Cooper) figlio dei vicini e volenteroso cameraman di
una televisione locale. Mary si invaghisce subito del povero
Steve, che sommerso dalla logorrea di lei, mette fine
all’appuntamento con la più inventata delle scuse. Ma sarà solo
l’inizio: Mary inizierà a inseguirlo dovunque, spinta dal suo cieco
amore rendendo la vita di lui piuttosto “invivibile”.
Questa pellicola non si presenta con
i migliori auspici, la Bullock ha vinto il Razzie
Award come peggior interpretazione l’anno scorso e, tutto sommato,
mi viene da dire che tanto immeritato non è, on per suoi
particolari demeriti ma perché il personaggio di Mary è
semplicemente non riuscito.
L’unica cosa che rimane in testa
alla fine sono i suoi stivali rossi e obiettivamente non è un
personaggio nel quale lo spettatore può immedesimarsi o per il
quale può tifare, visto quanto è odiosa e maniacale, bensì è
più probabile prendere le difese di
Bradley. Il tutto è un dramma mascherato da commedia,
da quella solita commedia a cui la
Bullock ci ha abituato fin troppo bene negli ultimi
tempi con prodotti al limite della serialità, ma almeno in un
“ricatto
d’amore” ci strappava qualche sorriso, qui niente, anzi si
cade nel più becero trashume di quart’ordine (la scena della donna
che quasi si vanta di aver avuto un pene).
Sarebbe stato molto più utile
portare nelle sale italiane “The Blind Side”, pellicola per
la quale la
Bullock ha ricevuto un Oscar per la migliore
interpretazione femminile, ma considerato “troppo americano” per il
pubblico europeo, piuttosto che questa storiella scritta neanche
con due piedi ma con uno solo.
Dal 22 al 29 giugno a Milano,
presso il teatro Strehler, è in corso il XXIV Festival Mix Milano
di cinema gaylesbico e queer culture. Venerdi 27 giugno è in
programma la proiezione del lungometraggio – Howl – L’Urlo, diretto
da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, produzione Telling Pictures e
Werc Werk Works e distribuito in Italia da Fandango. Quella di
venerdì sarà un’anteprima nazionale in quanto nelle sale italiane
il film sarà proiettato solo dal 27 agosto 2010.
Per l’occasione abbiamo incontrato
uno dei due co-registi della pellicola, Jeffrey Friedman; cordiale
e di grande disponibilità ha dato a noi modo di saperne qualcosa in
più su come il film è stato ideato e partorito oltre che
confezionato dopo solo 14 giorni di ripresa ed un budget molto
limitato. Howl-, presentato al Sundance Film Festival oltre che al
60mo Festival di Berlino, è il titolo di una famosa quanto discussa
e rivoluzionaria poesia di Allen Ginsberg uno dei più noti
esponenti della cultura beat americana. La narrazione del film
oltre che riprendere e analizzare in vari modi i contenuti ed il
valore letterario del poema stesso, ripercorre le tappe processuali
che videro coinvolto Lawrence Ferlinghetti reo di aver pubblicato,
nel 1957, quest’ opera letteraria tacciata di volgare
immoralità.
Pochi mesi orsono fu proprio la Allen Ginsberg Estate, ossia
l’associazione dedicata al grande poeta, che contattò Friedman ed
Epstein, ci racconta lo stesso regista, chiedendo la disponibilità
a lavorare su questo progetto.
Friedman ci confida di aver accettato quasi immediatamente
l’incarico in quanto, dopo aver riletto “Howl”, conosciuta la prima
ed unica volta ai tempi del liceo, ne ha potuto apprezzare
istintivamente la forte carica espressiva, la sconcertante
attualità oltre che lo stupore, ammette, nel constatare come ancora
oggi la sua lettura crei un certo scandalo.
L’intento principale del film, afferma Friedman, è quello di
esaltare i contenuti ed il valore della poesia di Ginsberg e per
farlo hanno utilizzato tre canali paralleli: il processo,
ricostruito fedelmente in base agli atti processuali recuperati;
l’intervista a Ginsberg, che trae spunto da un’ intervista concessa
a Times durante i giorni del dibattimento ma mai pubblicata; e la
terza e più originale componente ossia la lettura del poema
accompagnata dalle immagini di animazione. Per questa parte
Friedman rivela di aver preso spunto da disegni eseguiti da un
amico di Ginsberg che per realizzarli si ispirò proprio dalla
lettura di “Howl” oltre che di altre opere del poeta; per
affrontare questa parte animata, Friedman, ammette di aver
osservato e tratto consiglio anche dalla visione di “The Wall” dei
Pink Floyd oltre che di un altro film quale “American
Splender”.
Gli si chiede perchè abbiano pensato all’ottimo James Franco quale
interprete di Ginsberg; Friedman motiva questa scelta spiegando che
Franco è stato inizialmente proposto dal produttore Gus Van Sant il
quale riteneva l’attore particolarmente adatto a quel ruolo. I due
co-registi hanno da subito potuto avvalorare questa valutazione in
quanto di Franco hanno immediatamente colto il talento eclettico
oltre che una certa affinità culturale ed intellettuale con il
mondo beat. Franco, ci confida Friedman, è attore appassionato di
letteratura e arte, lui stesso dedito alla scrittura ed essendo del
nord della California, molto sensibile e vicino alla tradizione
beatnik. Durante le riprese di – Howl – due protagonisti della
stagione beat oltre che figure fondamentali nella vita di Ginsberg,
Ferlinghetti e Peter Orlowsky ( che del poeta fu per molti anni
compagno di vita ) sono stati contattati, ci rileva Friedman,
contribuendo in modo positivo e attivo grazie alle loro memorie di
vita vissuta accanto a Ginsberg. Purtroppo Orlovsky è scomparso da
pochi mesi mentre Ferlinghetti, ormai molto anziano, ha più volte
declinato i vari inviti alla visione del film.
Una delle ultime domande rivolte a Jeffrey Friedman non poteva che
toccare il tema dell’omosessualità, essendo il film
presentato all’interno della rassegna Festival Mix Milano. Friedman
ci spiega che il loro intento è stato quello di esaltare i momenti
di forza espressiva e dirompente sensualità che si possono cogliere
in un paio di sequenze del film in cui Ginsberg si abbandona ai
propri sensi con Neal Cassady prima e Peter Orlovsky poi ed
effettivamente questi risultano come due dei momenti più intensi di
–Howl-. Dopo questo lavoro ci sono già progetti in cantiere per il
simpatico regista americano? – Ho alcuni lavori in fase
embrionale…ma è ancora troppo presto per poterne parlare –ci
risponde. A noi non resta che attendere.
La City lights Books di Lawrence
Ferlinghetti (Andrew Rogers) pubblica il poema di
un giovane e sconosciuto autore newyorkese; un poema destinato a
irrompere come un ciclone nello stagnante conformismo intellettuale
e letterario dell’America di quel periodo. Quel poema è
Howl – L’urlo e quell’autore si chiama Allen
Ginsberg (James
Franco).
In Howl – L’urlo
Ginsberg è un giovane poeta che la critica avvicina immediatamente
al nascente movimento beatnik, un movimento letterario che si
oppone ai canoni e alle convenzioni socio-culturali dominanti
negli Stati Uniti del secondo dopoguerra. Il clima censorio che
prevale su qualsiasi tentativo di avanguardia artistico-letteraria
è inasprito dalla politica poliziesca ispirata dal senatore
McCarthy ed è in questo clima di chiusura che il poema di Ginsberg
trova una resistenza tanto strenua da degenerare in un’aula di
tribunale.
Howl – L’urlo, il film
Ferlinghetti viene messo sotto
processo per aver fatto pubblicare un componimento considerato
tanto immorale quanto di scarsissima rilevanza letteraria pertanto
l’accusa condotta dal pubblico ministero Ralph Mcintosh
(David Strathairn) ne chiede l’immediato ritiro.
L’avvocato della difesa, Jake Ehrlich (Jon
Hamm), tenterà di salvaguardare il diritto di
espressione e la libertà intellettuale di Ginsberg. Il processo si
trasformerà in questo modo in un dibattutissimo caso giudiziario in
cui non è in gioco solo il destino di una poesia, scritta da un
giovane poeta ebreo, ma la libertà individuale di ogni singolo
cittadino americano.
Howl – L’urlo,
girato da Rob Epstein e Jeffrey Friedman, e
prodotto da Gus Van Sant, è in realtà un poetico
ed appassionato tributo alla celebre poesia di Allen
Ginsberg, di cui il film si pone l’obbiettivo e l’intento
di esaltarne e rianalizzarne i contenuti, la potenza espressiva
oltre che il valore letterario. Il processo è solo una delle tre
componenti parallele di cui il film è strutturato, tre componenti
che si alternano di continuo dirigendosi ognuna verso lo stesso
fine: riportare alla luce e analizzare nel suo profondo una delle
più rivoluzionarie ed apprezzate poesie del XX secolo.
Quindi oltre al dibattimento
giuridico, che diventa ulteriore occasione di analisi e riflessione
sul poema stesso, il film propone la ricostruzione di un intervista
che il Times ottenne da Ginsberg durante i giorni del processo. Qui
l’autore da a noi modo di approfondire i temi di Howl –
L’urlo oltre che i molteplici e controversi aspetti della
sua vita e della sua combattuta sessualità. La terza e più
originale componente della narrazione è la parte animata:
utilizzando una tecnica già vista in altri film come The
Wall dei Pink Floyd, anche qui la parola
diventa immagine, disegni animati che seguono il corso frenetico e
allucinato del poema, i versi tradotti visivamente e accompagnati
da una musica coinvolgente. Parole e immagini che ci immergono nel
visionario mondo interiore in cui Ginsberg lascia libero il suo
istinto spesso condotto e guidato dalle droghe che assumeva
sovente; ma in questo poema c’è tutto ciò che lo tormentava e che
lo spinse ad “urlarlo” con una rabbia che improvvisamente
diventa tenera riflessione malinconica.
Il rifiuto delle convenzioni sociali
e intellettuali, le battaglie politiche e antimilitariste,
l’alienazione a cui conduce la società capitalistica, l’ossessione
di una omosessualità cui vorrebbe dare libero sfogo e i ricordi
della madre e di Carl Solomon, vittime e martiri degli elettroschok
subiti negli ospedali psichiatrici. La poesia è la grande
protagonista di Howl – L’urlo, la poesia
estrapolata ed analizzata nelle più varie sfaccettature, il suo
autore presentato come un uomo dalla grande potenzialità
espressiva. Howl – L’urlo vuole, tramite il caso
giudiziario qui narrato, ricordare al mondo di oggi che la libertà
espressiva ed intellettuale è un bene che gli uomini, anche nella
società contemporanea, non devono dimenticare mai di difendere con
le unghie e con i denti.
Torna Greg Fotter, e questa volta ha due piccoli gemelli con sè!
Ecco il trailer di Ti Presento i Piccoli, terzo episodio della
serie lanciata da Ti Presento i Miei con Ben Stiller, Robert De
Niro, Owen Wilson e Barbra Streisand!
Poliziotti fuori – due
sbirri a piede libero: Jimmy (Bruce Willis) e Paul (Tracy
Morgan) sono due detective del Dipartimento di Polizia di New
York che lavorano in coppia da molti anni. I due sono sulle tracce
di un pericoloso gangster che, essendo ossessionato dai vecchi
cimeli, ha rubato una preziosa e rara figurina di baseball del 1952
a Jimmy.
Daniel Radcliffe non ha intenzione
di chiudere la sua carriera con la fine della Sga di Harry Potter
che gli ha fruttato soldi (moltissimi) e fama (altrettanta).
M. Night Shyamalan
è senza dubbio uno dei protagonisti di questi giorni. Da un lato
infatti cresce l’attesa per il suo L’ultimo dominatore
dell’aria, dall’altro si fa un gran parlare di questo suo
nuovo segretissimo progetto che sta proponendo ai maggiori studios
hollywoodiani e che dovrebbe vedere coinvolti Bruce Willis,
Bradley Cooper e Gwyneth Paltrow.
A questo proposito, alcune
indiscrezioni vorrebbero il nuovo film del regista di origine
indiana essere una specie di versione virata al sovrannaturale di
Io vi troverò, con Cooper nei panni di un padre alla ricerca della
figlia scomparsa che scopre nel corso della sua impresa di avere
poteri sovrannaturali.
In più, Shyamalan sta anche
supervisionando come produttore l’attività della sua Night
Chronicles, società nata per la produzione a basso budget di una
serie di film horror: quasi pronto il primo, The Night
Chronicles: Devil, Shyamalan sta lavorando al secondo
con Chris Sparling, lo sceneggiatore dell’atteso e
chiacchieratissimo Buried.
Intanto ecco presentati altri due
personaggi del prossimo Dominatore, gli “animaletti” Momo e Appa:
il primo è una sorta di lemure volante, animale da compagnia di
Aang; il secondo che si vede nell’ultimo spot del film, è il
destriero da guerra del protagonista e ha tutte le fattezze di un
bisonte anch’esso volante.
Primo trailer di Red, l’adattamento della miniserie della DC
Comics con un cast d’eccesione: Bruce Willis, Mary-Louise Parker,
John Malkovich e Helen Mirren tra gli altri…!!