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Batman 3, Superman e the Flash

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Batman 3, Superman e the Flash

Conferme per Batman 3, Superman e the Flash. Il CEO della Warner Bros. Barry Meyer ha rivelato, durante una conferenza con gli investitori, i piani della compagnia riguardo ai progetti sviluppati assieme alla DC Entertainment e basati, ovviamente, sui fumetti della DC Comics.

Contestualizzando questo programma con la fine del franchise di Harry Potter (“il nostro team è pronto a quel momento”), Meyer ha ufficializzato che il 20 luglio 2012 uscirà il terzo Batman di Christopher Nolan e che a natale dello stesso anno vedremo il nuovo Superman (sempre supervisionato dal team di Nolan), proprio come rumoreggiato qualche tempo fa.

Non è tutto: il CEO ha spiegato che la compagnia sta per dare il via libera a un film su The Flash (da tempo si ipotizza che possa essere Greg Berlanti il regista), e che sono in via di sviluppo pellicole dedicate a Wonder Woman e Aquaman.

Attualmente la Warner sta lavorando a Lanterna Verde, diretto da Martin Campbell e in arrivo a luglio 2011: il film verrà riconvertito in 3D.

Fonte:badtaste

Uscite al cinema 28 Maggio 2010

Uscite al cinema 28 Maggio 2010


Sex and the City 2: nonostante sia felicemente sposata e abbia pubblicato un libro di successo, Carrie Bradshaw non è felice, sente che nella sua vita manca qualcosa. Come lei anche le sue amiche si sentono insoddisfatte: Charlotte che dopo mille tentativi ora ha finalmente due bambini che però risultano essere molto più faticosi e complicati del previsto;

The Last Station: recensione del film con James McAvoy

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The Last Station: recensione del film con James McAvoy

The Last Station – Quando lo scrittore Lev Tolstoj decide di dare via tutti i suoi beni per affrontare l’ultimo periodo della sua vita secondo una nuova religione da lui stesso fondata, la Duchessa Sophia, fedele moglie e assistente di una vita, scatena la sua rabbia contro il marito e conro coloro che, secondo lei, stanno provando ad allontanarlo dalla sua vita e dal suo amore.

Da una premessa materialista (la perdita dei beni materiali) prende le mosse un dramma intimista, quello di Sophia, una sfolgorante Helen Mirren, una donna appassionata ed innamoratissima del proprio marito che vede scivolarle tra  le dite tutta una vita costruita insieme a lui. Per quanto il romanzo originale di Parini, dal quale Hoffman ha tratto la sceneggiatura per il suo film, abbia come sottotitolo Gli Ultimi Giorni di Tolstoj, la grande protagonista della storia resta senza dubbio la Duchessa. La passione di una moglie che ha paura di pedere tutto si scatena contro coloro che sostengono la decisione di Tolstoj e pare per un attimo metterle contro anche il marito, che con assoluta atarassia conduce senza esitare la sua decisione di abbandonare ogni cosa terrena.

Nel 1910, nella tenuta dello scrittore Lev Tolstoj di Jasnaja Poljana, vicino a Mosca, arriva il giovane intellettuale Valentin Bulgakov, che viene assunto da Tolstoj come suo segretario personale. Da tempo lo scrittore russo si è avvicinato a una fede anarchico-cristiana e al credo non-violento ed ha abbracciato il vegetarianismo, arrivando a rinunciare alle sue ricchezze e al diritto d’autore sulle sue opere. Tutto questo ha innescato una lotta che coinvolge i suoi figli, l’amata moglie Sof’ja, che pur amando gelosamente il marito non ne accetta le decisioni, e Vladimir Čertkov, leader del movimento tolstoiano che s’ispira alle idee dello scrittore. Il giovane Valentin si ritrova nel mezzo di questa lotta, incapace di gestire gli avvenimenti. Per sottrarsi alle diatribe familiari Tolstoj lascia infine la propria residenza per recarsi in un luogo segreto dove continuare il suo lavoro indisturbato. Sof’ja, sentendosi abbandonata, tenta il suicidio. Durante il viaggio Tolstoj si ammala e troverà la morte vicino alla stazione ferroviaria di Astapovo, dove Sof’ja lo raggiunge per vederlo un’ultima volta.

La recensione di The Last Station con James McAvoy

Pur se tacciato di immobilità, The Last Station trova in questo fortissimo moto dell’animo il suo ritmo che sembra latitare da un punto di vista narrativo, conferendo al racconto per immagini una potenza espressiva da addebitare non solo alla già citata performance della Mirren, ma anche a tutto il cast: Christopher Plummer, Paul Giamatti e James McAvoy assolutamente superbi nelle loro interpretazioni.

Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, The Last Station, valso ad Helen Mirren il Marc’Aurelio per la miglior interpretazione femminile e una nomination all’Oscar (ricevuta anche dal collega Plummer), uscirà nelle sale italiane il 28 maggio.

Un thriller per Christian Bale

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In attesa di conoscere il suo destino da uomo pipistrello per il terzo Batman di Christopher Nolan, Christian Bale ha accettato di interpretare il thriller The Revenant.

Nuovo trailer internazionale per Inception

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È stato presentato nel corso di una trasmissione televisiva giapponese con ospite Ken Watanabe un nuovo trailer internazionale di Inception.

Anche Ron e Malfoy invecchiati!!

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Le ultimissime immagini dalle riprese di Harry Potter e i Doni della Morte: parte I e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II a Londra mostrano per la prima volta il personaggio di Ron Weasley  in versione quarantenne, interpretato da Rupert Grint.

Prima foto ufficiale per The Tree of Life!!

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Prima foto ufficiale per The Tree of Life!!

Prima foto di produzione ufficiale per The Tree Of Life. L’attrice Jessica Chastain, protagonista di The Tree Of Life insieme a Brad Pitt e Sean Penn, compare in una nuova immagine del nuovo misterioso film di Terrence Malick, che dovrebbe uscire in autunno…

Quentin Tarantino e Dracula?

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La notizia ha del clamoroso. Reduce da Bastardi senza gloria, Quentin Tarantino sta organizzando sopralluoghi in Austria.Che sia per un nuovo Dracula?..

Dylan Dog logo italiano!

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La MovieMax ha aggiornato il sito istituzionale della compagnia con il logo ufficiale di Dylan Dog, il film di Kevin Munroe tratto dal fumetto di Tiziano Sclavi. Mentre negli USA il film ancora non ha un distributore, da noi la data di uscita è fissata per il 29 ottobre: in tempo per Halloween.

Conferme per la sostituta di Megan Fox

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Conferme per la sostituta di Megan Fox

Continuano a susseguirsi le voci ora che Megan Fox ha lasciato il cast di Transformers 3 sulla sue eventuale sostituta.

Robin Hood: recensione del film di Ridley Scott

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Robin Hood: recensione del film di Ridley Scott

Pubblicizzato con il redivivo Gladiatore, il Robin Hood di Scott/Crowe arriva in sale lasciando a bocca asciutta tutti coloro che si aspettavano una storia con la stessa epicità ed intensità emotiva. La storia, quella classica del fuorilegge che ruba ai ricchi per dare ai poveri, è leggermente retrodatata, costituendo un ideale incipit alla storia del bandito di Sherwood.

Quella di Scott è quindi un’operazione simile a quella che Nolan ha brillantemente portato sullo schermo con Batman Begins, un ritorno alla nascita di una legenda che al cinema abbiamo sempre visto precostituita, vuoi nella versione musicale con Errol Fynn, vuoi in quella patetica ed eroica con Kevin Costner, vuoi ancora con quella demenziale ed esilarante con Cary Elwes (alla regia nientepopodimenoche Sua Signoria della Risata Mel Brooks).

Russell Crowe e Cate Blanchett in Robin Hood (2010)
Russell Crowe e Cate Blanchett in Robin Hood (2010). Foto di David Appleby – © 2010 Universal Studios

Ci sono tutti i personaggi chiave della vicenda: Riccardo Cuor di Leone, prode condottiero e disincantato realista,;il Principe Giovanni, inetto e qui quasi una macchietta di se stesso; lady Marian, un’elegante dama che qui è stata trasformata in una volitiva e orgogliosa donna che sostiene gli abitanti della sua città, poco più che un riempitivo; lo sceriffo di Nottingham, quasi inconsistente; Little John e Will Scarlett, allegra combriccola di combattenti un po’ rustici; Fra Tuc, corpulento e atipico frate che si schiera dalla parte dei poveri quando tutto il sistema ecclesiastico è da quella dei ricchi. Ci sarebbero quindi tutti gli ingredienti per un bel successone: drama, comedy, romance, thriller, suspense… ma a quanto pare, a Ridley è sfuggito qualcosa.

Se alcuni nodi narrativi sembrano affrettati, come l’espediente iniziale che i crociati utilizzano per ritornare in Inghilterra, o come l’innamoramento (inspiegabile) di Robin e Marian, in altri punti il regista appare restio, quasi prolisso, (vedi le scene di guerra) stentando a far camminare una storia che ha come pecca di fondo una sceneggiatura che affossa il potenziale di una leggenda per famosa e capace di far muovere gli animi (degli spettatori). C’è riuscito Gibson con Braveheart, ma perché Scott ha miseramente fallito con il suo Robin Hood? Quello che viene subito da pensare è la mancanza di una vera e propria motivazione da parte del protagonista. Massimo Meridio, Robin Hood (Costner), William Wallace erano tutti accomunati dalla straziante perdita di persone care, è il sentimento di vendetta in costoro ha potuto attecchire e trasformarsi in qualcosa di più profondo, la lotta per la libertà. Anche se non privo di un certo fascino anarchico che Crowe riesce sempre a dare ai suoi personaggi, il Robin Hood di Scott è mancante di questa componente fondamentale, il coinvolgimento personale diretto, che impedisce anche allo spettatore di addentrarsi nelle vicende dal punto di vista del protagonista.

Ben giocate invece altre carte: molto ben tratteggiati i compagni di viaggio e di lotta di Robin, e altrettanto magnificamente interpretati i personaggi di Max Von Sydow e William Hurt. Ma su tutti un Mark Strong davvero impeccabile nei ruoli da cattivone, un attore che con la sua mimica riesce ad incarnare la malizia e il male, memorabile infatti la sua interpretazione dell’esoterico Lord Blackwood in Sherlock Holmes.  

Nelle scene di battaglia Scott non risparmia per violenza, facendo cavalcare Robin nella mischia della battaglia addirittura con un … martello! Migliore in scena è senza dubbio lo splendido paesaggio inglese, le vallate e i boschi che da sempre fanno da sfondo nell’immaginario collettivo alle vicende di Robin Hood, ma questo, ahimè, non è un merito di Ridley.

Le quattro volte – recensione del film di Michelangelo Frammartino

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In uscita il 28 maggio nelle sale italiane, il film di Michelangelo Frammartino Le quattro volte, ha vinto  premio SACD nella Quinzane des Realizateurs all’ultimo Festival di Cannes.

Le quattro volte segue gli ultimi giorni di un pastore calabrese vecchio e malato. Lo vediamo portare al pascolo le capre, o recarsi nella chiesa del paese, dove prende della polvere che a sera beve disciolta nell’acqua e che, secondo una antichissima tradizione calabra, dovrebbe guarirlo.

Alla morte del pastore, il film mostra la nascita di un capretto e i suoi primi mesi di vita. Quando esce per la prima volta al pascolo, rimane isolato rispetto al gregge e si ripara ai piedi di enorme abete. L’albero passa di stagione in stagione, finché viene tagliato e trasformato dapprima in una sorta di “Albero della cuccagna” per la festa del paese, poi viene trasformato in carbone nella fornace che abbiamo visto all’inizio del film.

Il titolo del film e la sua struttura quadripartita fanno riferimento a una frase della scuola pitagorica secondo cui l’uomo deve conoscersi quattro volte, nella sua essenza umana, animale, vegetale, minerale.

Vite che scivolano l’una nell’altra, quasi per metempsicosi, in questo film di Frammartino, già autore dell’acclamato “Il dono”, che qui costruisce un film sulla meraviglia delle cose evidenti e di quelle nascoste, come il fumo della fornace di carbone che, nel prologo e nel finale, alternativamente copre e scopre il luogo da cui proviene. O più in generale, mostra eventi semplici, ma in maniera tale da farci sentire coinvolgente anche l’immagine più banale, come volesse farci vedere le cose per la prima volta, siano esse il barbaglio della polvere in una striscia di luce, o la nascita di un capretto.

Le quattro volte di Michelangelo Frammartino

Qualcuno lo ha definito come film di “fantascienza senza effetti speciali”. Forse perché vedere le cose per la prima volta ce le fa apparire magiche, come avessero ancora addosso la patina dell’ignoto e del mistero. Sono i casi in cui il reale è ancora più straordinario dell’irreale, e il film di Frammartino ne vede molti.

È così, ad esempio, nella scena della morte del pastore, con la casa invasa dalle capre fuggite dall’ovile e poste attorno al letto del moribondo. È una scena in cui si perde la definizione tra gli spazi  esterni e interni (Frammartino ammette a questo proposito di esser rimasto molto affascinato dalle ambientazioni dei film di Tarkovskij, dai luoghi paradossali come le stanze di Stalker e le casa di Solaris, al cui interno piove copiosamente). O ancora, si potrebbe ricordare la scena precedente, quella di un pianosequenza formidabile per come sfrutta i fuori campo visivi e sonori, per la coordinazione tra i vari eventi, gli attori, nonché gli animali coinvolti. La scena vede una sacra rappresentazione in costume per le vie del paese, con il recinto delle capre da un lato, gli astanti e gli interpreti del corteo dall’altro. Se nella scena della morte del pastore avevamo la confusione dello spazio, in questo pianosequenza abbiamo la confusione del tempo, la sua sospensione (il film è stato girato tra Alessandria del Carretto, Caulonia, Serra San Bruno, stupendi paesi calabresi dove per fortuna o purtroppo il tempo si è davvero fermato), o l’impossibilità di distinguere in esso ciò che è passato e ciò che è presente, arcaico e contemporaneo, quasi a suggerire una dimensione di eternità/perpetuità, che è poi la dimensione dei cicli naturali di trasformazioni raccontati dal film, che si apre e si chiude con una fornace di carbone, quasi alchemico athanor per la trasformazione della materia.

Anche il film funziona come “corpo” da trasformare, nelle parole del regista: “Considero il film un corpo morto che ha bisogno dello sguardo attivo dello spettatore per prendere vita”. Se questo film riesce a convolgerci –e lo fa-, se riesce a farci entusiasmare mostrando cose semplici, evidenti, quotidiane ma forse dimenticate, allora è sicuramente un film vivente.

7 nuovi poster per Inception!

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7 nuovi poster per Inception!

Sono uscite ben sette character poster di Inception, che svelano anche alcuni dettagli dei vari personaggi del kolossal di Christopher Nolan.

Ciascuna locandina mostra uno dei protagonisti, descritto dalla tagline: Leonardo DiCaprio è l’Estrattore, Ken Watanabe  è il Turista, Joseph Gordon-Levitt è l’Uomo Punto (The Point Man), Marion Cotillard è l’Ombra, Ellen Page è l’Architetto, Tom Hardy  è il Contraffattore, Cyllian Murphy è l’Obiettivo. La spiegazione di questi nomi non è ben chiara, anche se sappiamo che il personaggio di Ellen Page è davvero un architetto (ma che lavora anche sulla manipolazione dei sogni) e che Cyllian Murphy è l’obiettivo della missione del team di Leonardo DiCaprio (incaricato di “impiantare” una idea).

7 nuovi poster per Inception!

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7 nuovi poster per Inception!

Sono uscite ben sette character poster di Inception, che svelano anche alcuni dettagli dei vari personaggi del kolossal di Christopher Nolan.

tre finali alternativi di Lost

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tre finali alternativi di Lost

La notte scorsa è andata in onda l’ultima puntata di Lost il finale della sesta e ultima serie (potete dirci cosa ne pensate in questa news).
Alcune settimane fa era stato annunciato che appena dopo sarebbe andato in onda un episodio speciale del Jimmy Kimmel Show: uno special intitolato Aloha to Lost. Così è stato, e durante la puntata, i produttori esecutivi Damon Lindelof e Carlton Cuse hanno mostrato tre finali… “alternativi”. Inutile dire che si tratta di parodie!



Intanto sono arrivati i primi dati sugli spettatori negli Stati Uniti: 13 milioni di spettatori nella fascia 18-49 per l’episodio finale, durato due ore e mezzo, con un rating di 5.6. e 20.5 milioni di spettatori complessivi. Si tratta dei migliori risultati per Lost da due anni a questa parte, tuttavia ci si aspettava qualcosa di più. Va detto che questi numeri non includono i possibili streaming online.

Fonte: badtaste.it

I protagonisti di Harry Potter invecchiati per il finale!

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I protagonisti di Harry Potter invecchiati per il finale!

Sono apparse online le primissime immagini di Daniel Radcliffe e Bonnie Wright nei panni di Harry e Ginny in versione “invecchiata” sul set dell’epilogo di Harry Potter e i Doni della Morte!

Le prime immagini direttamente dal set, e mostrano Daniel Radcliffe e Bonnie Wright in versione “invecchiata” per le riprese della scena, ambientata quando Harry, Ginny e gli altri sono ormai vicini ai quarant’anni, sono sposati e hanno figli. Vi ricordiamo che il makeup verrà poi migliorato attraverso l’uso della CGI in post-produzione.

Potete vederle tutte qui sotto, grazie a snitchseeker:

Box Office: Prince of Persia: Le sabbie del tempo esordisce al primo posto

Prince of Persia esordisce al primo posto battendo Robin Hood, al suo secondo weekend. Terza posizione per The Final Destination 3D, seguito dal La nostra vita, reduce da un importante premio a Cannes. Non si tratta di un risultato scontato, considerando l’ottimo debutto di Robin Hood della scorsa settimana. Tuttavia, l’eroe leggendario di Ridley Scott è stato battuto da quello di Mike Newell: Prince of Persia: Le sabbie del tempo esordisce infatti al primo posto con 1,5 milioni. Robin Hood scende dunque in seconda posizione incassando 1,2 milioni per un totale di 7,7 milioni.

Ottimo risultato per un’altra new entry: The Final Destination 3D raccoglie 960.000 euro piazzandosi al terzo posto; ovviamente buona parte del risultato della pellicola horror è da addurre al sovraprezzo del biglietto. Fresco del successo al Festival di Cannes conclusosi ieri sera, La nostra vita ottiene il quarto posto con 600.000 euro: il film di Daniele Luchetti migliorerà sicuramente durante la settimana, considerando l’importante premio a Elio Germano (ex aequo con Javier Bardem) come Migliore Attore a Cannes 2010, premio che l’Italia non vinceva dal Mastroianni del 1987.

Piacere, sono un po’ incinta scende in quinta posizione (258.000 euro per un totale di 1,1 milioni), seguito da Iron Man 2, che con altri 160.763 euro sfiora gli 8 milioni totali. Nuovo calo per Draquila – L’Italia che trema, settimo con altri 160.114 euro (totale: 1,2 milioni). La bella società debutta all’ottavo posto con soli 78.000 euro. Seguono due pellicole in calo: Puzzole alla riscossa (67.000 euro per 926.000 euro totali) e Notte folle a Manhattan (66.000 euro per 1,3 milioni totali). Da segnalare infine l’undicesimo posto di Copia conforme, uscito in sole 55 sale: il film che è valso il premio a Juliette Binoche come Migliore Attrice al Festival di Cannes ha raccolto 62.000 euro.

Twilight Saga Eclipse, nuovi poster

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Manca ormai poco più di un mese all’uscita di Eclipse, il terzo atteso episodio della saga di Twilight. Con l’avvicinarsi della data del 30 giugno ci sarà sicuramente un crescendo di pubblicazione di nuovo materiale promozionale. Ne fanno parte due nuovi poster appena pubblicati che promuovono tra l’altro anche la versione IMAX del film. Uno è dedicato a Jacob (Taylor Lautner) e al Wolfpack, l’altro a Edward (Robert Pattinson) e alla famiglia Cullen. Eccoli:

 

Chiude Cannes 2010

Cala il sipario su Cannes 63, e l’Italia sorride grazie ad Elio Germano, premiato come miglior attore in ex aequo con Javier Bardem. La Palma d’Oro per il miglior film – consegnata dall’attrice Charlotte Gainsbourg, protagonista del film di chiusura The Tree – va al thailandese Boonmee Who Can Recall His Past Lives di Apichatpong Weerasethakul: “Siamo emozionati, essere qui è un po’ surrealista per uno come me che viene dalla giungla – dice il regista.

Chiude CANNES 2010

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Cala il sipario su Cannes 63, e l’Italia sorride grazie ad Elio Germano, premiato come miglior attore in ex aequo con Javier Bardem. La Palma d’Oro per il miglior film – consegnata dall’attrice Charlotte Gainsbourg, protagonista del film di chiusura The Tree – va al thailandese Boonmee Who Can Recall His Past Lives di Apichatpong Weerasethakul: “Siamo emozionati, essere qui è un po’ surrealista per uno come me che viene dalla giungla – dice il regista.

 

Annunciati a Cannes i Nastri D’Argento

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Annunciati a Cannes i Nastri D’Argento

Sono stati annunciati, durante il festival di Cannes, i Nastri d’Argento Europei 2010. I Premi assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani saranno consegnati a Taormina il 19 giugno nella serata dal Teatro Antico (diretta su RaiUno).

Gary Oldman in Kung Fu Panda2

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Gary Oldman in Kung Fu Panda2

Gary Oldman darà la voce a uno dei personaggi del sequel di Kung Fu Panda, il misterioso Peacock.

Slittamenti targati Warner Bros ita

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Slittamenti targati Warner Bros ita

Brutte notizie per chi aspettava una serie di film targati Warner Bros. Inception, Nightmare e Jonah Hex..La divisione italiana della compagnia ha riposizionato una serie di titoli rinviandoli di alcune settimane, e sospendendo l’uscita del cinecomic Jonah Hex – probabilmente in attesa di capire come sarà la performance al box-office americano del film con Josh Brolin, Megan Fox, Michael Fassbender e John Malkovich.

Per quanto riguarda i rinvii, chi temeva di non riuscire a vedere il nuovo film Nightmare perché in vacanza (il film era stato infatti rinviato a metà agosto) sappia che la pellicola è slittata nuovamente: questa volta al 3 settembre.

Spostato anche Inception, che doveva uscire in quei giorni: il film di Christopher Nolan (uno dei più attesi dell’anno, uscirà a luglio negli Stati Uniti) è stato rinviato al 24 settembre, con un salto di tre weekend. Slitta anche The Losers: il cinecomic con Chris Evans e Zoe Saldana arriverà nei cinema italiani il 23 luglio.

Ashley e Hayden in Scream 4

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Ashley Greene, bella vampira nella saga di Twilight, è in trattative per recitare un ruolo in Scream 4, la celeberrima saga horror/thriller, diretta da Wes Craven e arrivata al quarto capitolo.

Goldsman passa alla regia

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E’ uno degli sceneggiatori hollywoodiani più importanti della scena contemporanea, apprezzato dal pubblico e dalle critica  il cui talento è stato riconosciuto con un meritato Oscar per lo scrip di A Beautiful Mind.

Uscite al cinema 21 Maggio


Prince of Persia -Le sabbie del tempo: nell’antica Persia il giovane Dastan è un orfano  e come tale si procura il cibo rubando nel mercato della città. Un giorno viene però sorpreso dalle guardie imperiali e secondo la legge rischia di perdere la mano, ma alla scena assiste il re Sharaman che, impressionato dall’abilità e dal coraggio del ragazzo, decide di portarlo con se al palazzo. Dopo sedici anni Dastan è ormai considerato un nobile principe insieme ai due figli del re, Tus e Garsiv. Ai tre principi viene detto che nella città di Alamut si nascondono armi per i nemici della Persia, così i tre attaccano la città mentre la principessa di Alamut, Tamina, respinge le accuse. Nel frattempo però, Dastan entra in possesso di un pugnale in grado di scatenare le Sabbie del Tempo, ossia di tornare indietro nel tempo.

Emma Watson ha nuovi progetti

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Emma Watson ha nuovi progetti

Emma Watson inizia a lasciarsi alle spalle la sua affezionata Hermione. Interpreterà infatti il film indipendente The Perks of Being a Wallflower. Protagonista maschile sarà Logan Lerman, che abbiamo visto in Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il ladro di fulmini, e che ha appena avuto il ruolo di D’Artagnan nei Three Musketeers in 3D di Paul WS Anderson.

Interpreterà un adolescente un po’ nerd e impopolare, che racconta i suoi problemi in una serie di lettere ad un’anonima corrispondente. Il film è tratto da un romanzo scritto nel 1999 da Stephen Chbosky: sarà proprio lui ad adattarlo e dirigerlo, debuttando alla regia, mentre a produrlo è la società di John Malkovich Mr. Mudd. Il romanzo è stato piuttosto controverso per il suo sincero trattamento di argomenti come il sesso, la droga e il suicidio… non vediamo l’ora di vedere come reagirà Hermione!

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