Arriva da
Deadline la conferma che la ABC ha dato un ordine
diretto alla serie drammatica TheBig
Sky, creata e prodotta da David E.
Kelley.
La nuova serie è basato su The
Highway, il primo libro della serie di romanzi Cassie Dewell di CJ
Box, e proviene da A + E Studios, che produrrà in associazione con
20th Century Fox Television, parte di Disney TV
Studios.
Scritto da Kelley, The Big
Sky è un thriller procedurale, in cui il detective
privato Cassie Dewell collabora con l’ex poliziotto Jenny Hoyt alla
ricerca di due sorelle che sono state rapite da un camionista in
una remota autostrada nel Montana. Quando scoprono che queste
non sono le uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre
contro il tempo per fermare l’assassino prima che un’altra donna
venga presa.
Dodici anni dopo la fine
del franchise di The Practice-Boston
Legal su ABC , David E. Kelley sta tornando a
lavorare con la ABC. The Big Sky
è nato da un’idea di Kelley che A + E Studios ha acquisito
circa due anni fa per essere trasmesso su Epix. Tuttavia il
progetto non è andato avanti mentre Kelley e A + E Studios
lavoravano a The Lincoln Lawyer per la ABC hanno
approfittato per riproporlo alla ABC.
Quello della commedia romantica è un genere
estremamente popolare e sono tantissimi i film che ogni anno
aspirano a diventare tra i principali capisaldi di questo. Per
riuscire in ciò, però, è necessario proporre storie originali, che
riescano davvero a raccontare qualcosa in più e di nuovo rispetto
al panorama cinematografico circostante. Tra i titoli più recenti
che riesce a fare ciò vi è The Big Sick,
il cui sottotitolo italiano è Il matrimonio si può evitare…
l’amore no. Si tratta di una brillante commedia del 2017
diretta da Michael Showalter e prodotta da
Judd Apatow, tra i maggiori esponenti della
comicità statunitense e autore di film come 40 anni vergine, Un
disastro di ragazza e Il re di Staten Island.
Le vere star del film sono però i
suoi due sceneggiatori: Emily V. Gordon e
Kumail Nanjiani, marito e moglie nella realtà, che
da tempo sognavano di scrivere un film insieme. Alla base di questo
vi è una storia incentrata sulla difficoltà di conciliare le
differenze culturali ed etniche, con il tutto basato proprio sulle
reali problematiche con cui si erano imbattuti a loro tempo i due
coniugi. La sincerità del loro racconto, capace dunque di
affrontare tematiche non particolarmente comuni per questo genere,
ha reso The Big Sick uno dei titoli più
apprezzati del suo anno da critica e pubblico. Questo si è infatti
affermato come un successo mondiale, arrivando ad un guadagno di
circa 56 milioni di dollari.
A coronare il successo del film è
poi arrivata la nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura
originale, che ha dimostrato una volta di più il potere che una
storia di questo genere può avere quando scritta in modo originale
e brillante. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
The Big Sick: la trama del film
La storia raccontata ha per
protagonista l’attore comico Kumail Nanjiani, il
quale durante uno dei suoi spettacoli serali in un locale nota tra
il pubblico una giovane ragazza particolarmente attraente. Trovato
il coraggio di presentarsi a questa, scoprirà che il suo nome è
Emily Gardner, alla quale chiederà infine di
uscire per un appuntamento. A sua volta attratta, la giovane decide
di accettare l’invito, permettendo così la nascita tra loro di
un’appassionata storia d’amore. Ben presto, però, i due si
troveranno a scontrarsi con i pregiudizi delle rispettive famiglie,
come anche dalle differenze culturali che possono rappresentare un
ostacolo alla loro serenità.
Quella di Kumail, infatti, è la
tipica famiglia pakistano-mussulmana legata alle proprie origini ed
alle proprie tradizioni. Una di queste ultime è proprio quella
relativa ai matrimoni combinati. I genitori di Emily, al contrario,
sono una coppia di cinici e disillusi americani. Conciliare le due
famiglie sarà dunque una missione non da poco, ma a dare il
coraggio a Kumail di opporsi alle rigide imposizioni sarà la
malattia che colpirà Emily, attraverso cui inaspettatamente i due
avranno modo di provare a sé stessi e ai rispettivi famigliari la
forza e la sincerità del loro sentimento.
The Big Sick: il cast del film
Protagonista del film, nei panni di
Kumail, è lo stesso Kumail Nanjiani. Per lui si è
trattato del suo primo ruolo da attore principale e l’idea di
interpretare grossomodo sé stesso non è stata inizialmente facile
da accettare. Per l’attore si è infatti trattato di capire quanto
del vero sé stesso voler riportare sul grande schermo. Accanto a
lui, nel ruolo di Emily Gardner, personaggio ispirato alla moglie
di Kumail, vi è l’attrice Zoe Kazan.
Questa ha raccontato che, in preparazione dei provini per la parte,
ha guardato numerosi video di Kumail e sua moglie, al fine di
comprendere meglio il loro rapporto e la donna che si proponeva di
interpretare.
L’attrice premio Oscar
Holly Hunter è presente nei panni di Beth Gardner,
madre di Emily. Per prepararsi al ruolo, l’attrice si rese
disponibile ad allestire il set delle scene in cui recitava, così
da sentirsi maggiormente parte di questo. Ray
Romano è invece Terry Gardner, il padre di Emily. Nei
panni del padre di Kumail, invece, vi è il celebre attore indiano
Anupam Kher. Questi decise di accettare il ruolo
dopo aver saputo che il vero padre del protagonista desiderava
molto essere interpretato da Kher. Con questo film, inoltre,
l’attore indiano raggiunse il traguardo delle 500 apparizioni in un
lungometraggio. Sono poi presenti gli attori Adeel
Akhtar nei panni di Naveed, fratello di Kumail, e
Bo Burnham in quelli di CJ, amico comico del
protagonista.
The Big Sick: la vera storia, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
L’idea di scrivere una storia
basata sulla loro reale esperienza nacque in Kumail e sua moglie su
suggerimento dello stesso Apatow. Scritto nel corso di tre anni, il
film è stato descritto come semi-autobiografico, poiché presenta
anche alcuni eventi appositamente inventati per il film.
Inizialmente, però, Kumail era piuttosto preoccupato dallo scrivere
una storia del genere, poiché la paura provata durante la malattia
della moglie era un ricordo ancora fresco per lui. Scrivere il film
li ha però aiutati a riflettere sul loro incontro e sulle numerose
difficoltà superate, tanto quelle legate alle differenze famigliari
quanto quelle legate alla malattia di Emily. La rappresentazione
degli eventi è infatti molto fedele, discostandosi principalmente
nella rappresentazione di alcuni personaggi e alcune delle loro
reazioni.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. The Big Sick è infatti
disponibile nei cataloghi di Rakuten TV,Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 19 marzo alle ore 21:10
sul canale Rai Movie.
Sarà in
Italia con Cinema di Valerio De Paolis, The Big
Sick, la commedia romantica che ha conquistato il
Sundance, contesa da Fox Searchlight,
Focus e Amazon, e acquistata da
quest’ultima a 12 milioni di dollari.
The Big Sick prodotto da Judd
Apatow (Un disastro di ragazza, 40 anni
vergine, Funny People, This is 40), e
interpretato dallo stand up comedianKumail
Nanjiani (Silicon Valley), è il racconto
autobiografico, scritto dagli stessi protagonisti, dell’amore tra
l’attore pakistano Nanjiani e sua moglie, la sceneggiatrice e
produttrice americana Emily V. Gordon, nel film
interpretata da Zoe Kazan. Un amore che ha dovuto
superare le aspettative delle famiglie e oltre mille anni di
tradizioni.
La
regia è di Michael Showalter, già premiato per la
commedia Hello, My Name Is Doris con Sally
Field.
THE BIG SICK, la commedia che ha conquistato il
Sundance e che AMAZON ha
acquistato per 12 milioni di
dollari, sarà
distribuita in Italia da CINEMA di Valerio De
Paolis
Uscita anticipata per
The Big Short di Adam
McKay: il film con Christian Bale, Brad Pitt,
Melissa Leo, Marisa Tomei, Steve Carell e Ryan
Gosling arriverà nelle sale per dicembre (e non, come
inizialmente pianificato, nel 2016). La pellicola di
McKay quindi, non solo andrà ad affollare una
delle settimane più “calde” dal punto di vista cinematografico –
quella di Natale – ma potrà essere anche tra quelle in corsa per
l’Oscar.
La Paramount, visionato il montaggio preliminare del film, avrebbe
chiesto infatti al regista di completare il lavoro entro la fine
dell’anno.
Basato sul best seller di Michael Lewis,
The Big Short racconta la vera storia di
un gruppo di eccentrici e geniali investitori che riesce a fare
fortuna intuendo il terribile crollo finanziario del 2008. La
sceneggiatura è stata curata da Charles Randolph e dallo stesso
McKay.
Il film verrà presentato in anteprima mondiale all’AFI il 12
novembre e verrà poi distribuito nelle sale americane il 23
dicembre. Assieme a lui, nella stessa settimana, debutteranno
sul grande schermo altri cinque attesissimi film:
Concussion di Peter
Landesman con Will Smith,
Joy di David O. Russell
con Jennifer Lawrence, Daddy’s
Home con Will Ferrell e Mark
Wahlberg, Alvin and the Chipmunks: The Road
Chip e il remake di Point
Break.
La Paramount
Pictures ha diffuso il trailer di The Big
Short, l’annunciato film che vede
protagonisti Brad Pitt, Christian Bale, Ryan Gosling e
Steve Carrell.
The Big
Short è prodotto dalla Plan B Entertainment di
Brad Pitt ed è tratto da una storia vere e dal
best seller di Michael Lewis (The Blind Side, Moneyball). La
pellicola è diretta ta Adam McKay.
Ecco nuove featurette sui
protagonisti di The Big Short di Adam
McKay: Christian Bale, Brad Pitt, Steve
Carell e Ryan Gosling.
La
pellicola di McKay quindi, non solo
andrà ad affollare una delle settimane più “calde” dal punto di
vista cinematografico – quella di Natale – ma potrà essere anche
tra quelle in corsa per l’Oscar.
La Paramount, visionato il montaggio preliminare del film, avrebbe
chiesto infatti al regista di completare il lavoro entro la fine
dell’anno. Nel cast ci sono anche le presenze femminili di
Melissa Leo e Marisa Tomei,
Basato sul best seller
di Michael Lewis, The Big
Short racconta la vera storia di un gruppo di
eccentrici e geniali investitori che riesce a fare fortuna intuendo
il terribile crollo finanziario del 2008. La sceneggiatura è
stata curata da Charles Randolph e dallo stesso McKay.
Il film arriverà nelle sale per
dicembre (e non, come inizialmente pianificato, nel 2016).
Un cast di star quello che la
Paramount Pictures, la New Regency e la Plan B Entertainment hanno
confermato per l’adattamento cinematografico del bestseller del
finanziario Michael Lewis, The Big Short.Christian Bale (nel ruolo di Michael Burry,
manager della Scion Capital), Steve Carell (nel
ruolo di Steve Eisman, manager della FrontPoint Partners),
Ryan Gosling (Greg Lippman, trader della Deutsche
Bank), Brad Pitt (Ben Hockett, manager della
Cornwall Capital), Melissa Leo e Marisa
Tomei saranno i protagonisti del film diretto da
Adam McKay. Il regista, ha riscritto la bozza più
recente della sceneggiatura, basandosi su uno script di
Charles Randolph.
The Big
Short racconta la storia (vera) di un gruppo di
eccentrici e geniali investitori che riesce a fare fortuna intuendo
il terribile crollo finanziario del 2008.
Il film sarà prodotto da
Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner
attraverso la loro Plan B che, ancora una volta, dopo i successi di
12 Anni schiavo e Selma, sceglie di investire su un dramma che
affronta questioni di un certo peso. Tracy Letts, Hamish Linklater, John Magaro, Byron Mann,
Rafe Spall, Jeremy Strong e Finn Wittrock completano il
cast. Le riprese sono attualmente in corso a New Orleans.
Ecco le prime tre uscite di The
Big Dreamer, rassegna curata da Lucky Red e
Cineteca di Bologna che riporta in tutta Italia sul
grande schermo i capolavori del cinema di
David Lynch.
Si inizia nel mese del Festival
di Cannes con Cuore selvaggio, dal 12 al 14
maggio, per celebrare i 35 anni della Palma d’Oro vinta dal
film nel 1990. Le uscite seguiranno poi l’ordine cronologico della
filmografia di David Lynch.
Dal 26 al 28 maggio sarà in
sala l’esordio al lungometraggio del 1977, Eraserhead
insieme a First Image, documentario che ne racconta la
realizzazione, seguito, dal 16 al 18 giugno, da uno dei suoi
film più amati, The Elephant Man.
CUORE SELVAGGIO (Wild at
Heart, USA/1990) di David Lynch (125’)
Sceneggiatura: David Lynch dal romanzo di Barry
Gifford
Fotografia: Frederick Elmes
Montaggio: Duwayne Dunham
Scenografia: Patricia Norris
Musiche: Angelo Badalementi
Interpreti: Nicolas Cage (Sailor Ripley), Laura Dern
(Lula Pace Fortune), Diane Ladd (Marietta Fortune), Willem Dafoe,
(Bobby Peru), J.E. Freeman (Marcelles Santos), Isabella Rossellini
(Perdita Durango), Harry Dean Stanton (Johnnie Farragut), Crispin
Glover (cugino Dell), W. Morgan Sheppard (sig. Reindeer), Pruitt
Taylor Vince (Buddy), Grace Zabriskie (Juana Durango), Sheryl Lee
(Glinda la strega buona).
Tratto dall’omonimo romanzo
di Barry Gifford, vincitore dellaPalma
d’oro al43º Festival di Cannes,
conferita dalla giuria presieduta daBernardo
Bertolucci, il film vanta un cast di vere star:
Nicolas Cage,Laura
Dern,Diane Ladd,Harry Dean
Stanton eWillem Dafoe.
Sailor e Lula sono amanti, ma si
separano dopo che Sailor viene incarcerato in seguito ad un
omicidio commesso per legittima difesa. Dopo il suo rilascio, i due
fuggono per andare in California, violando apertamente gli obblighi
di libertà vigilata. Sulle loro tracce un detective sguinzagliato
da Marietta, squilibrata madre di Lula, che farà di tutto per
ritrovarli e uccidere Sailor.
Di motel in motel, travolti da
una passione incendiaria, i due fuggitivi trascinano lo spettatore
in un affascinante road movie attraverso un’America disperata,
violenta, pornografica.
ERASERHEAD (USA/1977)
di David Lynch (89’)
Restaurato in 4K da Criterion
Collection a partire dal negativo camera originale 35mm sotto la
supervisione di David Lynch. La colonna sonora è stata creata nel
1994 da David Lynch e dal sound editor Alan R. Splet a partire dal
missaggio originale del 1976.
Sceneggiatura: David Lynch
Fotografia: Frederick Elmes, Herbert Cardwell
Montaggio: David Lynch
Scenografia: David Lynch
Musiche: Peter Ivers
Interpreti: Jack Nance (Henry Spencer), Charlotte
Stewart (Mary X), Allen Joseph (padre di Mary), Jeanne Bates (madre
di Mary), Judith Anna Roberts (la vicina di casa), Laurel Near (la
donna del radiatore), Jack Fisk (l’uomo del pianeta).
Henry Spencer, tipografo, vive da
solo in uno squallido appartamento fra le allucinazioni che la sua
mente malata visualizza. Invitato a cena dalla famiglia di Mary,
una ragazza con cui aveva avuto una relazione tempo prima, scopre
di essere diventatopadre di uno strano
essere.Costretto a prendersi curadella bizzarra creatura, Henry sprofonda in un
tunnel di disperazione, in cui i confini tra sogno e realtà si
confondono inesorabilmente.
Opera d’esordio di David Lynch,
interpretato da Jack Nance, il film – catalogato come horror ma in
realtà lontano da facili classificazioni – è diventato un vero cult
del circuito underground.
“FIRST IMAGE – DAVID LYNCH”
(2018) di Pierre-Henri Gibert (30’)
Intervista a David Lynch nel suo
studio di Parigi in cui ripercorre la realizzazione di
Eraserhead, a oggi considerata una delle opere più singolari
del cinema americano.
Davanti alla telecamera, David Lynch
spiega perché il suo primo film rimane ancora oggi un tassello
fondamentale della sua filmografia
THE ELEPHANT
MAN (GB-USA/1980) di David Lynch (124’)
Restaurato in 4K da StudioCanal a
partire dal negativo originale con la supervisione di David
Lynch.
Soggetto: dai libri The
Elephant Man and Other Reminiscences (1923)
di Frederick Treves e The Elephant Man: A Study in Human
Dignity (1971) di Ashley Montagu
Sceneggiatura: Christopher
De Vore, Eric Bergren, David Lynch
Fotografia: Freddie
Francis
Montaggio: Anne V.
Coates
Scenografia: Stuart Craig,
Robert Cartwright
Musiche: John Morris
Interpreti: Anthony Hopkins
(Frederick Treves), John Hurt (John Merrick), Anne Bancroft (Mrs.
Kendal), John Gielgud (Carr Gomm), Wendy Hiller (Madre Shead),
Freddie Jones (Bytes), Michael Elphick (guardiano notturno), Hannah
Gordon (Mrs. Treves), Helen Ryan (Princess Alex), John Standing
(Fox)
Londra, seconda metà
dell’Ottocento. A causa di una malattia molto rara che gli ha dato
sembianze mostruose, il giovane John Merrick viene esposto come
“uomo elefante” nel baraccone di Bytes, un alcolizzato che campa
sfruttando la sua mostruosità e lo tratta come un fenomeno da
baraccone. È qui che Merrick viene scoperto dal dottor Frederick
Treves, un chirurgo del London Hospital che convince Bytes a
cederglielo per qualche tempo in modo da poterlo studiare e
curare.
Portato in ospedale e presentato
a un congresso di scienziati, John si rivela ben presto agli occhi
di Treves come un uomo di intelligenza superiore e di animo
raffinato e sensibile.
Un’emozionante rappresentazione del
nostro rapporto con la diversità. Otto nomination agli Oscar per
l’opera seconda di David Lynch, da molti
considerato il suo film più doloroso e struggente.
Apple TV+ ha svelato oggi il trailer di
The Big Door Prize, la serie comedy creata dal
vincitore del premio Emmy David West Read e interpretata da un cast
corale guidato da Chris O’Dowd. La nuova serie, composta da 10
episodi della durata di mezz’ora ciascuno, sarà presentata in
anteprima al prossimo SXSW e farà il suo debutto su Apple
TV+ il 29 marzo con i primi tre episodi, seguiti da un nuovo
episodio settimanale ogni mercoledì, fino al 17 maggio.
Basata sull’omonimo romanzo di M.O.
Walsh, la serie racconta la storia di una piccola città che cambia
per sempre quando una misteriosa macchina appare nell’emporio
cittadino, promettendo di rivelare il vero potenziale di vita di
ogni residente. Dusty Hubbard (Chris O’Dowd), un padre di famiglia
e insegnante di liceo apparentemente soddisfatto e allegro, osserva
tutti quelli che lo circondano rivalutare le proprie scelte e
ambizioni di vita – sulla base dei tabulati della macchina – ed è
costretto a chiedersi se sia davvero felice come pensava un tempo.
Mentre lui rimane scettico nei confronti della macchina, sua
moglie, Cass (Gabrielle Dennis), si abbandona al sogno che là fuori
ci sia qualcosa di più grande per lei. Come molti abitanti di
Deerfield, la coppia ha vissuto una vita relativamente sicura e
senza complicazioni, fino all’arrivo della macchina Morpho. Tutto
questo, però, è destinato a cambiare quando l’intera comunità è
costretta a riconciliarsi con le proprie insoddisfazioni, alla
ricerca di un futuro migliore. Nel cast, oltre a Chris O’Dowd,
troviamo Gabrielle Dennis, Ally Maki, Josh Segarra, Damon Gupton,
Crystal Fox, Djouliet Amara e Sammy Fourlas,
“The Big Door Prize” è prodotto da
Skydance Television e CJ ENM/Studio Dragon. Tra i produttori
esecutivi figurano David West Read, che è anche showrunner, David
Ellison e Dana Goldberg per conto di Skydance Television, Miky Lee,
Young Kyu Kim e Hyun Park per conto di CJ ENM/Studio Dragon, Bill
Bost e Sarah Walker. Anu Valia, Molly McGlynn, Todd Biermann, Jenée
LaMarque e Declan Lowney dirigono la serie.
Apple TV+ ha annunciato oggi che The
Big Door Prize, creata dal vincitore dell’Emmy David
West Read (Schitt’s Creek),
uscirà il 29 marzo. La nuova serie comedy, composta da 10 episodi
della durata di mezz’ora ciascuno e interpretata da un cast corale
guidato da Chris O’Dowd con Gabrielle
Dennis, Ally Maki, Josh Segarra, Damon Gupton, Crystal Fox,
Djouliet Amara e Sammy Fourlas, farà il
suo debutto con i primi tre episodi, seguiti da un nuovo episodio
settimanale ogni mercoledì, fino al 17 maggio.
Basata sull’omonimo romanzo di M.O. Walsh,
la serie racconta la storia di una piccola città che cambia
per sempre quando una misteriosa macchina appare nell’emporio
cittadino, promettendo di rivelare il vero potenziale di vita di
ogni residente. Dusty Hubbard (Chris O’Dowd), un
padre di famiglia e insegnante di liceo apparentemente soddisfatto
e allegro, osserva tutti quelli che lo circondano rivalutare le
proprie scelte e ambizioni di vita – sulla base dei tabulati della
macchina – ed è costretto a chiedersi se sia davvero felice come
pensava un tempo. Mentre lui rimane scettico nei confronti della
macchina, sua moglie, Cass (Gabrielle Dennis), si
abbandona al sogno che là fuori ci sia qualcosa di più grande per
lei. Come molti abitanti di Deerfield, la coppia ha vissuto una
vita relativamente sicura e senza complicazioni, fino all’arrivo
della macchina Morpho. Tutto questo, però, è destinato a cambiare
quando l’intera comunità è costretta a riconciliarsi con le proprie
insoddisfazioni, alla ricerca di un futuro migliore.
The Big Door Prize è prodotto da Skydance
Television e CJ ENM/Studio Dragon. David West Read
è showrunner e produttore esecutivo, come David Ellison e Dana
Goldberg per conto di Skydance Television, Miky
Lee, Young Kyu Kim e Hyun
Park per conto di CJ ENM/Studio Dragon e Bill
Bost e Sarah Walker. Anu
Valia, Molly McGlynn, Todd
Biermann, Jenée LaMarque e Declan
Lowney dirigono la serie.
The Big Door
Prize, la nuova serie dramedy prodotta da
Apple TV+ e tratta dal romanzo omonimo di
M.O. Walsh racconta di una piccola cittadina di
nome Deerfield che sta tentando di riprendersi dalla tragedia di un
incidente automobilistico in cui un uno dei giovani più amati del
luogo, Kolton, ha perso la vita. A un certo punto nell’emporio
della cittadina compare MORPHO, una misteriosa macchina in grado di
predirre il futuro delle persone scrivendo una sola parola in un
biglietto azzurro. Da quel momento il comportamento degli abitanti
sembra cambiare radicalmente, e questo influisce in maniera
determinante anche su Dusty (Chris O’Dowd), sua
moglie Cass (GabrielleDennis) e
sulla loro figlia adolscente Trina (Djouliet
Amara), che era impegnata con Kolton al momento della
sua morte.
The Big Door Prize, un’occasione persa
Alla fine della visione
completa di The Big Door Prize (guarda
il trailer) si può piuttosto chiaramente parlare di occasione
persa. Non tanto per la qualità complessiva dello show quanto per
la notevole differenza di spessore che possiamo riscontrare tra le
prime puntate e la seconda parte della stagione. La serie infatti
nei primi episodi sfrutta l’idea fantastica per raccontare in
realtà quanto i personaggi in scena si trovino a dover fare i conti
con i propri rimpianti, con le piccole frustrazioni di tutti i
giorni, con la malinconia soffusa di una vita che, pur agiata e in
superficie tranquilla, non è comunque quella che molti di loro
avevano sognato da giovani.
Sotto questo punto di
vista in particolar modo le prime tre puntate si sviluppano
attraverso un mix di commedia gentile e tono dolceamaro che fanno
davvero sperare per il meglio. In particolar modo il protagonista
interpretato da un efficace Chris O’Dowd, il
parroco Reuben e il giovane Jacob (fratello gemello di Kolton) si
rivelano personaggi in chiaroscuro di spesso drammatico preciso ed
emozionante. Intorno a loro The Big Door Prize si
dipana come una serie che indaga e riflette su quanto possa essere
complessa anche la vita delle persone più comuni, le quali devono
affrontare sfide di tutti i giorni caricando sulle proprie spalle
le responsabilità nei confronti del prossimo e della comunità.
Una premessa non
mantenuta
Superate però le prime,
efficaci puntate The Big Door Prize si assesta su
dei toni che spingono maggiormente verso la commedia di situazione
non riuscendo più a raccontare il lato malinconico dei protagonisti
delle varie puntate. L’effetto creato all’inizio si perde dunque
dentro un tono medio che, pur contenendo alcuni momenti di
divertimento scoppiettante, non ritrova la profondità dell’inizio.
Non avendo letto il testo letterario di partenza – cosa che la
serie ci ha comunque incuriosito a fare – non sappiamo se l’idea di
dedicare potenzialmente ogni episodio a un personaggio diverso sia
un’idea dei creatori.
A nostro avviso mantenere
maggiormente al centro del racconto le dinamiche familiari che
portano Dusty, Cass e Trina a confrontarsi avrebbe regalato una
compattezza diversa al prodotto. In questo modo invece The
Big Door Prize perde un vero e proprio centro narrativo
tentando di seguire figure anche figure di contorno che tutto
sommato avrebbero potuto (e dovuto) rimanere tali. Probabilmente
una maggiore compattezza a livello di storytelling avrebbe
aumentato la forza emotiva del racconto. Rimangono comunque le
buone prove di attori consumati quali Chris O’Dowd
(il quale sta sviluppando un modo di recitare dolceamaro di
discreta efficacia) e soprattutto Gabrielle
Dennis. Da tenere d’occhio anche il giovane Sammy Fourias,
il quale interpreta Jacob regalandogli il giusto mix tra commedia e
dramma introspettivo.
Non ci si annoia vedendo
The Big Door Prize, tutt’altro. Si tratta di un
altro feel-good show prodotto da Apple TV+ che non arriva di certo ai livelli
di Ted Lasso
(qui
la recensione), ma che comunque sa allietare il
pubblico nella mezz’ora di durata di ogni puntata. La discrepanza
tra l’idea di partenza, il modo in cui viene sfrutta all’inizio e
quello in cui viene “dimenticata” nel corso degli episodi
successivi lascia il dubbio che avrebbe potuto essere qualcosa di
memorabile, ma il risultato complessivo è tutt’altro che
deludente.
Basata sull’articolo del
2012 scritto da Joshuah Bearman per la rivista
Playboy, The Big Cigar, la miniserie che vede Don
Cheadle produttore esecutivo e regista dei primi due
episodi racconta la vicenda di Huey P. Newton (André
Holland), leader del movimento politico delle Black
Panther e del suo tentativo di fuggire a Cuba per evitare il
carcere. Ad aiutarlo nel 1974 a sfuggire alla cattura fu il
produttore cinematografico Bert Schneider (Alessandro
Nivola), in quegli anni uno dei più famigerati ad
Hollywood in seguito al successo di Easy
Rider.
Dietro alla confezione
iper-patinata e lussureggiante di The Big Cigar,
costruita con lo scopo esplicito di restituire tutto il glamour
della Los Angeles dell’epoca, si nasconde una storia che ha il
fiato cortissimo, tanto da non reggere neppure la lunghezza di sei
episodi da quaranta minuti ciascuno. La messa in scena fatta di
montaggio ellittico e musiche accattivanti non riesce neppure più
di tanto a dare ritmo a una narrazione che non possiede solidità,
che fin dall’episodio pilota dilata situazioni e sviluppo dei
personaggi per
tentare di ovviare a una storia che non pare proprio adatta per il
prodotto seriale.
Moses Ingram e Alessandro Nivola in “The Big Cigar”, disponibile
dal 17 maggio 2024 su Apple
TV+
The Big Cigar, lo spunto
principale rimane sullo sfondo
Quella che regge
The Big Cigar è un’idea di partenza neppure poi
troppo originale, dal momento che Bearman nel 2007 aveva scritto un
articolo per Wired molto simile, il quale poi venne adattato per il
cinema e divenne Argo, il
film diretto da Ben Affleck e premiato con l’Oscar. Se in quel
caso la sceneggiatura di Chris Terrio raccontava
con pienezza e potenza narrativa la folle idea che permise
all’agente della CIA Tony Mendez di portare in salvo i cittadini
americani nascosti in Iran dopo la rivoluzione del 1979, nel caso
di The Big Cigar purtroppo lo spunto di partenza
rimane quasi sempre sullo sfondo, non serve quasi mai a direzionare
la narrazione verso un punto preciso né tanto meno a creare un arco
narrativo preciso per i personaggi protagonisti. Ed ecco allora che
Newton sembra girare a vuoto e senza motivo per i primi due
episodi, scentrato sia dal punto di vista umano che come figura
storica, decisamente “edulcorata” sotto l’aspetto
socio-politico.
Sembra infatti che
l’intento principale del regista Cheadle che dei
creatori di The Big Cigar sia piuttosto quello di
restituire al pubblico un attivista “cool” e mosso esclusivamente
da spirito civile e attaccamento alla battaglia per i diritti
civili dei neri in America. Aspetto della politica di Newton
innegabile, ma al tempo stesso non così cristallino e innocente
come The Big Cigar lo presenta. Una
problematizzazione maggiore del protagonista, del periodo storico e
dei fatti avvenuti avrebbe senza dubbio giovato a una miniserie che
invece resta eccessivamente in superficie, intenta a
mostrare i
lustrini e i riflettori invece che le zone d’ombra di storia e
figure in scena.
Tiffany Boone e André Holland in “The Big Cigar”, disponibile dal
17 maggio 2024 su Apple TV+.
André Holland, fiore
all’occhiello di The Big Cigar
L’unico punto davvero a
favore di The Big Cigar è come sempre
André Holland, attore tra i più affidabili
dell’odierno panorama contemporaneo americano sia sul piccolo che
sul grande schermo. Nonostante non possegga materiale egregio su
cui lavorare, Holland riesce comunque a dotare il suo Huey P.
Newton della necessaria profondità per renderlo almeno
interessante, complesso. Se la serie tende a semplificare troppi
discorsi riguardanti questa figura storica di chiara complessità,
almeno il suo interprete dimostra di non averla sottovalutata, o
ancor peggio ridotta alla monodimensionalità.
Per il resto davvero poco
o nulla si salva di uno show quasi mai coinvolgente, anche quando
vorrebbe raccontare i momenti maggiormente drammatici della storia
delle Black Panther. Anche il montaggio che alterna i vari piani
temporali, solitamente efficace nel costruire echi emotivi
all’interno della narrazione, questa volta appare un espediente
invece che una necessità. Per il resto The Big
Cigar è spettacolo, apparenza e pochissimo altro. Peccato,
il materiale storico, sociale e politico per realizzare un prodotto
di spessore c’era tutto….
Continua ad avere un grande successo
la sit-com The Big Bang Theory, pur
essendo arrivata all’ottava stagione. Ecco di seguito alcune
curiosità che forse non sapete sulla serie della CBS.
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The Big Bang Theory
(The Big Bang Theory) è una sitcom statunitense ideata da
Chuck Lorre e Bill Prady e prodotta dalla Warner Bros. Television
in collaborazione con la Chuck Lorre Productions. L’episodio pilota
è andato in onda il 24 settembre 2007 sul canale CBS.
In Italia la serie viene trasmessa in prima visione pay dalla
piattaforma Mediaset Premium dal 19 gennaio 2008, mentre in chiaro
è trasmessa dai canali Mediaset dal 20 settembre 2010.
Pasadena. Quattro giovani scienziati di diversi campi – il
fisico sperimentale Leonard Hofstadter, il fisico teorico Sheldon
Cooper, l’ingegnere aerospaziale Howard Wolowitz e l’astrofisico
Raj Koothrappali – lavorano insieme al California Institute of
Technology.
Il loro legame d’amicizia è
cementato principalmente dalla rispettiva condizione sociale,
essendo i ragazzi dei nerd e geek a tutti gli effetti. La grande
intelligenza ne fa tra le menti più valide del Paese, ma di contro
li rende socialmente degli inetti: fuori dal lavoro, il tempo
libero dei quattro trascorre principalmente tra la lettura di
fumetti, partite a videogame e giochi di ruolo, e la visione di
film e serie TV di fantascienza; l’assenza di ragazze è una
costante nelle loro vite.
Questa routine cambia radicalmente
quando Leonard s’innamora di Penny, una ragazza di provincia col
sogno di diventare attrice, appena trasferitasi nell’appartamento
di fronte a quello di Leonard e Sheldon. La nuova vicina di
pianerottolo, bella ed esuberante, è l’esatto opposto dei quattro
amici; lo strano e complicato mondo dei ragazzi finisce ben presto
per scontrarsi con quello semplice e superficiale di Penny, e le
loro tranquille esistenze vengono stravolte.
Triste notizia per la produzione di The Big
Bang Theory e per i fan della sitcom più amata della
televisione. Si è spenta all’eta di 62 anni
l’attrice Carol Ann Susi che dava voce alla
madre di Howard Wolowitz.
La Warner
Bros, Chuck Lorre, Steve
Molaro e Bill Prady hanno
commentato la triste notizia per rendere omaggio alla sua
bravura:
La famiglia di The Big Bang
Theory oggi ha perso un membro amato con la scomparsa di Carol Ann
Susi, che in modo esilarante e memorabile ha dato la voce alla
signora Wolowitz. Non visto dai telespettatori, il personaggio
della signora Wolowitz è diventatato un po’ un mistero lungo le
otto stagioni dello show. Non erano un mistero, tuttavia,
l’immenso talento e i tempi comici di Carol Ann, che erano mostrati
in ogni indimenticabile apparizione. Oltre al suo talento, Carol
Ann era una costante fonte di gioia e bontà per tutti. In questo
momento i nostri pensieri e le nostre più profonde condiglianze
sono per la sua famiglia, sentiremo molto la sua mancanza.
Mentre l’attesa per i nuovi episodi
di The Big Bang Theory 8 aumenta, nel
frattempo l’attrice Kaley Cuoco ha ricevuto
l’ambita stella sulla Hollywood Walk of Fame. Alla cerimonia
presenti i produttori di The Big Bang
Theory, i membri del cast della serie, e la famiglia
dell’attrice.[nggallery id=1149]
Big
Bang Theory (The Big Bang Theory) è
una sitcom statunitense ideata da Chuck
Lorre e Bill Prady e prodotta dalla Warner
Bros. Television in collaborazione con la Chuck Lorre
Productions. L’episodio pilota è andato in onda il 24
settembre 2007 sul canale CBS.
In Italia la serie viene
trasmessa in prima visione pay dalla
piattaforma Mediaset Premium dal 19 gennaio 2008,
mentre in chiaro è trasmessa dai
canali Mediaset dal 20 settembre 2010.
Pasadena. Quattro giovani
scienziati di diversi campi – il fisico sperimentale Leonard
Hofstadter, il fisico teorico Sheldon Cooper, l’ingegnere
aerospaziale Howard Wolowitz e l’astrofisico Raj
Koothrappali – lavorano insieme al California Institute
of Technology.
Il loro legame d’amicizia è
cementato principalmente dalla rispettiva condizione sociale,
essendo i ragazzi dei nerd e geek a tutti gli
effetti. La grande intelligenza ne fa tra le menti più valide del
Paese, ma di contro li rende socialmente degli inetti: fuori dal
lavoro, il tempo libero dei quattro trascorre principalmente tra la
lettura di fumetti, partite
a videogame e giochi di ruolo, e la visione di film
e serie TV di fantascienza; l’assenza di ragazze è una
costante nelle loro vite.
Questa routine cambia radicalmente
quando Leonard s’innamora di Penny, una ragazza di provincia
col sogno di diventare attrice, appena trasferitasi
nell’appartamento di fronte a quello di Leonard e Sheldon. La nuova
vicina di pianerottolo, bella ed esuberante, è l’esatto opposto dei
quattro amici; lo strano e complicato mondo dei ragazzi finisce ben
presto per scontrarsi con quello semplice e superficiale di Penny,
e le loro tranquille esistenze vengono stravolte.
Dopo aver fatto il giro del mondo, la mostra sulla sit-com di
successo
The Big Bang Theory arriva anche in Italia grazie a Warner Bros.
Television e Joi.
Un’iniziativa realizzata in occasione dell’uscita italiana del
DVD della Settima Stagione, disponibile dal 2 dicembre,
e all’arrivo in TV della Stagione 8, dal 6 gennaio in onda su
JOI.
La mostra è aperta a tutti i fan di Penny e dei suoi amici
“cervelloni”,
che potranno visitare una galleria di opere realizzate da
talentuosi artisti internazionali che hanno saputo catturare la
difficile equazione tra
amore, scienza e risate al centro della comedy.
Inoltre, la divertente Serie TV sarà protagonista giovedì 22
ottobre di
due speciali proiezioni liberamente aperte al pubblico,
con l’anteprima degli episodi #1 e #2 dell’8°stagione,
che arriverà in Italia solo nel 2015.
Max ha
annunciato ufficialmente lo sviluppo di un nuovo
spin-off diThe Big Bang
Theory, l’acclimatassima serie sit-com
di successo trasmessa negli USA da CBS che ha terminato la sua
corsa dopo 12 stagioni quattro anni fa. Il progetto proviene dal
creatore della serie originale Chuck Lorre e dalla
Warner Bros. Television.Ulteriori dettagli sulla
trama e sui personaggi dello spin-off senza titolo non sono stati
attualmente rivelati. Sarà prodotto a livello esecutivo da Lorre
attraverso la sua società Chuck Lorre Productions come parte del
suo accordo generale con WBTV.
Il progetto in arrivo non è
l’unico spin-off tratto dal mondo diThe Big
Bang Theory . Il primo è il prequel
della CBS Young
Sheldon, che racconta la giovinezza di
Sheldon Cooper vissuta nel Texas orientale con la sua
famiglia. Lo show di successo sta attualmente trasmettendo la
sua sesta stagione.
The Big Bang
Theory è stata una delle serie
multicamera più longeve nella storia della televisione, con un
totale di 279 episodi. Ha visto protagonistiJim Parsons nei panni di Sheldon,
Johnny Galecki nei panni di Leonard, Kaley Cuoco nei panni di Penny, Simon
Helberg nei panni di Howard, Kunal Nayyar
nei panni di Raj, Mayim Bialik nei panni di Amy e
Melissa Rauch nei panni di
Bernadette. Durante la sua corsa, ha vinto con successo
numerosi Emmy Awards, tra cui Miglior serie comica e Miglior attore
protagonista per la memorabile interpretazione di
Parsons.
Mentre si è chiusa con ottimo
successo come prevedibile l’ottava stagione di The
Big Bang Theory, oggi arrivano i dettagli sugli
annunciati set lego basati sullo show di successo trasmesso dal
network americano della CBS.
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I set lego della
serie dedicati alla celebre serie televisiva costeranno
ai 60$. Ecco tutte le foto da LEGO Ideas Project, sito web dove i
costruttori LEGO presentano le loro idee nella
speranza che diventino un prodotto ufficiale, dove il progetto di
Alatáriel e GlenBricker ha
ricevuto l’approvazione guadagnando oltre 10.000 sostenitori.
Mentre si
è chiusa con i soliti record di ascolti l’ottavo ciclo oggi arriva
una news interessante su The Big Bang
Theory. Infatti da quanto apprendiamo il network CBS
e Warner Bros sono impegnati nella ricerca del nuovo e vero
Sheldon Cooper e lo hanno dimostrato finanziando borse di
studio per i futuri studenti della Università della
California, Los Angeles (UCLA) per un totale di 4
milioni di dollari.
Questo sussidio permetterà a
20 studenti di iscriversi all’anno accademico
2015-2016, di questa prestigiosa e rinomata
università. Alcuni fortunati potranno ottenere ulteriori
finanziamenti per ogni anno successivo. Siamo di fronte per la
prima volta ad una serie tv che finanzia la ricerca. L’evento
accade anche grazie alle donazioni degli attori e
dell’ideatore Chuck Lorre.
Quando le sit com diventano così
lunghe (vedi
How I Met Your Mother) i misteri che si affastellano nel
corso degli episodi vengono posti e svelati lungo il cammino. Ma
per The Big Bang Thoery ci sono dei misteri, delle
curiosità, sette per la precisione, che potrebbero non trovare mai
una risposta.
Ecco i sette misteri irrisolti di
The Big Bang Theory
L’ascensore: verrà mai riparato
l’ascensore? Nella terza stagione si fa riferimento ad un
esperimento fatto da Leonard che ha causato la rottura
dell’apparecchio. Uno degli showrunner ha tweettato dicendo che
salire la scale è l’unico esercizio fisico che fanno e mai faranno
i protagonisti.
Come è fatta la madre di Howard?
Vedremo mai la signora Wolowitz in persona invece di sentire sempre
e solo la sua fastidiosa e potente voce?
Aquaman Sucks! Una delle battute più divertenti di
tutta la serie è quella in cui i nostri si travestono dalla
Justice League. Perchè nessuno vuole vestirsi
da Aquaman? Perchè tutti lo odiano?
Perchè Howard indossa sempre una
spilletta a forma di alieno? A quanto pare non è uno dei tanti
vezzi del personaggio, tanto che
Simon Helberg,
l’attore che interpreta Howard, ha dichiarato:
Solo io e i nostri costumisti ne conosciamo il significato. Ah ah
ah. Non è un segreto zozzo, è solo una cosa succosa.
Cosa significa e da dove viene la
parola Bazinga coniata da Sheldon? Il creatore della parola è Steve
Engel, uno degli showrunner che però non ha mai spiegato l’origine
del termine.
Quali sono le uniche parole che il
padre di Howard vuole dire al figlio? Sappiamo che il personaggio
lascia solo il piccolo Howard con la madre, ma che gli lascia una
lettera da aprire ai 18 anni. Lui non vuole leggerla e vorrebbe
bruciarla, ma i suoi amici glielo impediscono, ognuno di loro gli
racconta una storia diversa, ma non sappiamo quale sia
l’originale.
Qual è il cognome di Penny (Kaley
Cuoco)? Nessuno lo sa, non è mai stato detto, e per dichiarazione
di uno degli showrunner, probabilmente non verrà mai rivelato. Il
cognome di Penny è stato una domanda pressante di The Big Bang
Theory per anni, e molti si aspettavano che il finale avrebbe
finalmente risposto. Purtroppo, nonostante il clamore per il
dettaglio, gli showrunner hanno deciso di mantenere il segreto e la
curiosità del pubblico anche dopo l’uscita di scena della sitcom. A
parte questo, potrebbero essere giunti a questa decisione anche
perché avevano già rivelato l’informazione durante i primi anni
della serie. Come rilevato da u/Quell_Alma su Reddit, nell’episodio
18 della stagione 2 di The Big Bang Theory, “The Work Song
Nanocluster”, il cognome di Penny era Teller prima di diventare una
Hofstadter. Nell’episodio, Penny Teller ha avviato una nuova
attività che produce barrette di fiori e l’ha chiamata “Penny
Blossoms”. A un certo punto dell’episodio di Big Bang Theory,
Sheldon consegna un pacco con i suoi materiali e, in un momento
facile da perdere, il suo nome completo viene mostrato stampato
sulla scatola.
Siete fan di
The Big Bang Theory e non vedete l’ora di
poter vedere il prossimo episodio? Abitate a Milano o nei pressi?
Ecco la mostra che fa per voi: The Big Bang Theory
Exhibition.
La mostra che sta facendo il giro
del mondo arriva finalmente a Milano!
Tutti i fan di Penny e dei suoi
amici “cervelloni” potranno vedere per la prima volta in Italia la
mostra “The Big Bang Theory Exhibition”, organizzata da JOI e
Warner Bros Television che in collaborazione con talentuosi artisti
internazionali hanno saputo catturare la difficile equazione tra
amore, scienza e risate al centro della comedy.
La mostra si terrà dal 20 Ottobre al
23 Ottobre, orario 10.00 – 19.00, presso EnergoLab in via Plinio 38
– Milano.
Si intitolerà The Helium
Insufficiency, The Big Bang Theory
9×06, la sesta puntata dell’attesissimo nono
ciclo di episodi dello show di successo targato CBS.
https://youtu.be/UPuG8FvxjAQ
In The Big Bang Theory
9×06 nel bel mezzo di una crisi nazionale causata dalla
carenza di elio,Sheldon e Leonard
decidono di adottare delle misure drastiche per riuscire ad
ottenere i rifornimenti che necessitano; nel frattempo,
Penny e Bernadette scaricano per
Amyun’applicazione sul cellulare della ragazza che
le possa permettere di conoscere un nuovo ragazzo con cui
uscire.
Si intitolerà The Bachelor
Party Corrosion, The Big Bang Theory 9×03, la terza
puntata della nona stagione della serie televisiva The
Big Bang Theory, che andrà in onda sul network
americano CBS.
In The Big Bang Theory
9×03 le straordinarie conoscenze scientifiche dei ragazzi
vengono messe alla prova quando il gruppo si ritrova con una gomma
a terra mentre si trova in viaggio verso ilMessico
per festeggiare l’addio al celibato di Leonard;
intanto, le ragazze convinconoPenny a chiamare la
sua famiglia per comunicare ai suoi cari la notizia del suo
matrimonio.
Si intitolerà The
Separation Oscillation, The Big Bang Theory
9×02, la seconda puntata della nona stagione della
serie televisiva The Big Bang Theory, che
andrà in onda sul network americano CBS.
In The Big Bang Theory
9×02 Leonard si ritrova faccia a faccia con
la donna che ha baciato nel tentativo di rendere
Penny più tranquilla; nel frattempo,
Sheldon gira un episodio speciale di
Fun withFlags dopo la sua
rottura con Amy e Bernadette si
sente in colpa per un segreto che non ha condiviso con
Penny.
Si intitolerà The
Matrimonial Momentum, The Big Bang Theory 9×01, la
prima puntata della nona stagione della serie televisiva
The Big Bang Theory, che andrà in onda
sul network americano CBS.
In The Big Bang Theory
9×01, Leonard e Penny si
trovano ancora a Las Vegas, mentre il resto del
gruppo si riunisce a casa della Wolowitz per poter
guardare online il matrimonio dei loro amici; nel frattempo,
Sheldon cerca di fare pressione su
Amy affinché quest’ultima possa schiarirsi le idee
e definire lo stato della loro relazione.
Il network americano della CBS ha
diffuso le foto promozionali di The Big Bang Theory
9×09, il nono atteso episodio che si intitolerà
“The Platonic Permutation”:
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The Big Bang Theory è
una sitcom statunitense ideata da Chuck Lorre e Bill Prady e
prodotta dalla Warner Bros. Television in collaborazione con la
Chuck Lorre Productions. L’episodio pilota è andato in onda il 24
settembre 2007 sul canale CBS.
In Italia (dove per le prime sei
stagioni era intitolata Big Bang Theory) la serie
viene trasmessa in prima visione pay dalla piattaformaMediaset
Premium dal 19 gennaio 2008, e resa disponibile dal servizio di
streaming on demand Mediaset Infinity dal 16 ottobre 2015, mentrein
chiaro è trasmessa dai canali Mediaset dal 20 settembre 2010.
Guarda il promo ufficiale
di The Big Bang Theory 9×08,
l’ottavo episodio che si intitolerà “The Mystery Date
Observation” e che andrà in onda prossima settimana sul network
americano della CBS.
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he Big Bang Theory è
una sitcom statunitense ideata da Chuck Lorre e Bill Prady e
prodotta dalla Warner Bros. Television in collaborazione con la
Chuck Lorre Productions. L’episodio pilota è andato in onda il 24
settembre 2007 sul canale CBS.
In Italia (dove per le prime sei
stagioni era intitolata Big Bang Theory) la serie
viene trasmessa in prima visione pay dalla piattaformaMediaset
Premium dal 19 gennaio 2008, e resa disponibile dal servizio di
streaming on demand Mediaset Infinity dal 16 ottobre 2015, mentrein
chiaro è trasmessa dai canali Mediaset dal 20 settembre 2010.
Il network americano della CBS ha
diffuso le foto promozionali di The Big Bang
Theory 9×08, l’ottavo episodio che si
intitolerà “The Mystery Date Observation” e che andrà
in onda questa settimana.
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The Big Bang Theory è
una sitcom statunitense ideata da Chuck Lorre e Bill Prady e
prodotta dalla Warner Bros. Television in collaborazione con la
Chuck Lorre Productions. L’episodio pilota è andato in onda il 24
settembre 2007 sul canale CBS.
In Italia (dove per le prime sei
stagioni era intitolata Big Bang Theory) la serie
viene trasmessa in prima visione pay dalla piattaformaMediaset
Premium dal 19 gennaio 2008, e resa disponibile dal servizio di
streaming on demand Mediaset Infinity dal 16 ottobre 2015, mentrein
chiaro è trasmessa dai canali Mediaset dal 20 settembre 2010.
Guarda la clip inedita
di The Big Bang Theory 9×08,
l’ottavo atteso episodio che si intitolerà “The Mystery Date
Observation” e che andrà in onda questa settimana sul network
americano della CBS.
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The Big Bang Theory è
una sitcom statunitense ideata da Chuck Lorre e Bill Prady e
prodotta dalla Warner Bros. Television in collaborazione con la
Chuck Lorre Productions. L’episodio pilota è andato in onda il 24
settembre 2007 sul canale CBS.
In Italia (dove per le prime sei
stagioni era intitolata Big Bang Theory) la serie
viene trasmessa in prima visione pay dalla piattaformaMediaset
Premium dal 19 gennaio 2008, e resa disponibile dal servizio di
streaming on demand Mediaset Infinity dal 16 ottobre 2015, mentrein
chiaro è trasmessa dai canali Mediaset dal 20 settembre 2010.
Il network americano della CBS ha
diffuso le foto promozionali di The Big Bang
Theory 9×07, il settimo episodio che si
intitolerà “The Spock Resonance” e che andrà in onda la
prossima settimana.
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he Big Bang Theory è
una sitcom statunitense ideata da Chuck Lorre e Bill Prady e
prodotta dalla Warner Bros. Television in collaborazione con la
Chuck Lorre Productions. L’episodio pilota è andato in onda il 24
settembre 2007 sul canale CBS.
In Italia (dove per le prime sei
stagioni era intitolata Big Bang Theory) la serie
viene trasmessa in prima visione pay dalla piattaformaMediaset
Premium dal 19 gennaio 2008, e resa disponibile dal servizio di
streaming on demand Mediaset Infinity dal 16 ottobre 2015, mentrein
chiaro è trasmessa dai canali Mediaset dal 20 settembre 2010.