
I premi Oscar sono stati concepiti come riconoscimenti ai migliori film di ogni anno ma, sebbene alcune grandiose pellicole si siano portate a casa la loro giusta quota di premi, ce ne sono alcuni veramente memorabili che hanno lasciato la cerimonia a mani vuote, come Le ali della libertà, che non è stato premiato in nessuna categoria, nonostante le sette nomination.
Per quanto questo sia scioccante, per un film che è considerato uno dei migliori di tutti i tempi, perlomeno il film in questione ha ricevuto diverse nomination. Infatti, ci sono stati casi di alcuni film veramente iconici che sorprendentemente non sono mai stati nominati nemmeno in una singola categoria dell’Academy Award e, nonostante questo, sono ancora amati dal pubblico di tutto il mondo.
Le Iene (1992)
Gli amanti del cinema di tutto il mondo hanno trascorso molto tempo a lodare gli sforzi di Quentin Tarantino come scrittore e regista da quando il suo debutto nel lungometraggio, Le Iene, ha illustrato molti dei tropi cinematografici per i quali sarebbe diventato famoso negli anni successivi.
Raccontando la storia delle conseguenze di una rapina andata male, il film è caratterizzato da una scrittura tagliente, in termini di trama e scambi di battute. Questo, già da se, sarebbe bastato per aggiudicarsi un Oscar alla migliore sceneggiatura originale, ma non era destino: Tarantino avrebbe guadagnato quel riconoscimento solo due anni dopo, per Pulp Fiction.
Shining (1980)
L’immagine del volto da psicopatico di Jack Nicholson che scruta minacciosamente attraverso una porta è una delle inquadrature più note e iconiche della storia del cinema. Questo però non è l’unico momento memorabile di Shining, poiché l’intero film è costellato di elementi divenuti capisaldi della cultura pop.
Anche se Stanley Kubrick con questo film si giocava assolutamente la possibilità di essere nominato per la miglior regia, il vero shock è stata la non candidatura di Jack Nicholson come miglior attore agli Oscar. La sua interpretazione della discesa di un uomo nevrotico verso la follia, mentre lavora in un hotel del Colorado isolato da tutto e tutti, è diventata una delle più iconiche della storia del cinema e avrebbe indubbiamente potuto dare del filo da torcere a Robert De Niro quell’anno (candidato per Toro Scatenato).
Léon: The Professional (1994)
Il film Léon: The Professional non è esattamente ciò che si potrebbe definire “esca per l’Oscar”; è un film d’azione che vuole far arrabbiare il pubblico e coinvolgerlo con sequenze avvincenti ed emozionanti, ma ci sono due precisi motivi per cui avrebbe potuto guadagnarsi una nomination.
Il primo è Gary Oldman, il cui ritratto di Norman Stansfield nel film è straordinario, e lo ha reso un antagonista leggendario nella storia del cinema. L’altra è la giovane Natalie Portman, che si è fatta notare da ragazzina proprio grazie a questa performance, rubando la scena nel ruolo della protetta del personaggio principale. Entrambi avrebbero potuto essere dunque nominati nelle categorie miglior attore/attrice non protagonista.
Zodiac (2007)
Da parte sua, Zodiac sembrava potesse certamente incuriosire il comitato degli Oscar: basato su eventi realmente accaduti, e con una storyline centrale da thriller di mistero, il film presenta un cast all-star, ed è diretto da David Fincher, uno dei registi più acclamati in circolazione.
Fincher avrebbe dovuto essere certamente nominato tra i miglior registi, mentre le performance di Robert Downey Jr. e del resto del cast senz’altro dovevano essere considerate nelle categorie dedicate alla recitazione. Zodiac è uscito a un anno di distanza da Iron Man, e forse, se questo film fosse uscito nel 2009, Robert Downy Jr. sarebbe stato nominato per questa performance e non per quella in Tropic Thunder, film grazie a cui ha ricevuto effettivamente una candidatura.
Before Sunrise (1995)
Sono tanti i cinefili che considerano la trilogia Before di Richard Linklater una delle migliori mai realizzate: ogni film che la compone è stato accolto da recensioni entusiastiche nei confronti di come viene raccontata una storia d’amore che si snoda nel corso di diversi decenni.
Il primo capitolo, Before Sunrise, è stato una meraviglia all’epoca e ha mostrato quanto Richard Linklater valesse come regista. È scioccante scoprire che il film non è stato nominato per nessun premio di scrittura, soprattutto pensando all’arguzia e al realismo della sua sceneggiatura. Per fortuna, entrambi i sequel (Before Sunset e Before Midnight) hanno ricevuto una nomination per la miglior sceneggiatura originale.
Heat (1995)
L’Academy adora le storie epiche che si concedono circa tre ore per raccontarsi: date loro un’epopea criminale con due degli attori più famosi dell’epoca, Robert De Niro e Al Pacino, e Heat sembrava una ricetta perfetta per il successo.
Mentre il pubblico e la critica sono stati catturati dal gioco del gatto e del topo tra un detective e un rapinatore di banche, l’Academy lo ha invece totalmente ignorato, non considerando nessuno dei due attori che avrebbero potuto essere premiati, così come Val Kilmer. Perlomeno, Michael Mann venne nominato nella categoria della miglior regia e Dante Spinotti per la migliore fotografia.
Thor: Ragnarok (2017)
I film di supereroi sono stati spesso penalizzati agli Oscar, ma ciò è cambiato negli ultimi anni, specialmente con le vittorie di Black Panther e la nomination per la miglior sceneggiatura adattata di Logan. Sebbene Thor: Ragnarok non avrebbe in ogni caso ottenuto una nomination come miglior film, il fatto che sia stato totalmente escluso dalle nomination è apparso piuttosto insolito.
Si tratta infatti di un’entrata leggendaria nel MCU, che alcuni considerano in assoluto il miglior film solista del franchise. Una qualche nomination per Jeff Goldblum nelle categorie attoriali sarebbe stata gradita, ma la sorpresa più grande è che questo film non è stato nemmeno considerato per i migliori effetti visivi, nonostante sia un film di grande impatto.
Il buono, il brutto e il cattivo (1966)
I western e Clint Eastwood sono un’accoppiata che va d’accordo meravigliosamente: è difficile scegliere il miglior film western di Eastwood, ma quasi tutti conoscono Il buono, il brutto e il cattivo, che completa la trilogia del dollaro di Sergio Leone.
I critici erano in realtà piuttosto tiepidi sul film all’uscita, lamentandosi del livello di violenza che alcune sequenze raggiungevano. Sfortunatamente per loro, sembra che l’impatto del film sia solo migliorato con l’avanzare del tempo e, guardandoci indietro, sarebbe stata una scelta ideale sia per la candidatura alla miglior regia (Sergio Leone) che per il miglior film.
American Psycho (2000)
Anni prima di affermarsi come Batman, Christian Bale era un beniamino dell’indie, divenuto celebre con il film American Psycho. La sua interpretazione dello squilibrato Patrick Bateman è probabilmente ad oggi ancora il miglior lavoro della carriera di Bale, il che è tutto dire per un uomo che ha vinto un Oscar ed è stato candidato ad altri tre.
Anche se è comprensibile che American Psycho non sia stato candidato come miglior film, Bale non è stato nominato come miglior attore, il che è praticamente un crimine! Stiamo parlando di una performance che ha resistito benissimo alla prova del tempo, e che si ricorda più di qualsiasi altra degli anni 2000.
Terminator (1984)
È difficile pensare a qualsiasi personaggio cinematografico che possa superare questo: Terminator è senza dubbio il miglior film di James Cameron, già tremendamente innovativo al momento della sua uscita, prima ancora di diventare un vero e proprio cult negli anni successivi. Le opinioni sui sequel sono state differenti e controverse, ma non c’é dubbio che i due film originali siano stellari.
Terminator 2: Judgment Day del 1991 ha stabilito un nuovo standard per gli effetti visivi, categoria per cui si è giustamente portato a casa l’Oscar. Anche se il film originale non era ancora all’altezza di quel livello tecnico, meritava comunque di essere considerato nella stessa categoria nel 1984, ma venne giustamente escluso.