Avatar: La via dell’acqua, 13 dettagli nascosti del film di James Cameron

Ecco 13 dettagli nascosti di Avatar: La via dell'acqua, sequel di Avatar di James Cameron, arrivato a dicembre nelle sale italiane.

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Avatar: La via dell’acqua è un film straordinariamente coinvolgente, che unisce un profondo simbolismo a un world building semplicemente stupefacente. Nel 2009, James Cameron ha fatto la storia del cinema con Avatar, una produzione sontuosa che ha rivoluzionato la tecnologia 3D ed è diventata il film di maggior incasso di tutti i tempi. Più di dieci anni dopo, con Avatar: La via dell’acqua, fa ritorno al pianeta Pandora, ma questa il nostro regista si sposta nelle foreste pluviali del mare: le barriere coralline.

Le scene iniziali di Avatar: La via dell’acqua mostrano come l’universo di Pandora sia cambiato, tanto per quanto riguarda la famiglia di Jake e Neytiri, quanto il ritorno del popolo del cielo. Questa volta non si limitano a estrarre l’unobtanium: il loro obiettivo è quello di terraformare l’intero territorio, rivendicandolo come proprio. L’inaspettata resurrezione della versione Na’vi del colonnello Quaritch aggiunge presto una dimensione personale al conflitto riacceso, con Jake e famiglia che chiedono asilo al popolo dei Metkayina per mettersi al sicuro. Naturalmente, non ci vuole molto perché le cose vadano male, e la guerra tra Na’vi e Popolo del Cielo viene trasportata anche in mare.

L’aura messianica di Kiri

(L-R): Kiri and Sigourney Weaver as Dr. Grace Augustine in 20th Century Studios’ AVATAR: THE WAY OF WATER. Photo courtesy of 20th Century Studios. © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Avatar: La via dell’acqua è un film che racconta di una generazione di giovani che porta speranza e redenzione a quella precedente; Jake, Neytiri e il colonnello Quaritch sono bloccati in un ciclo di violenza e spetta alla generazione successiva salvarli. Il più intrigante di questi nuovi personaggi è la figlia di Grace, Kiri. È fortemente implicito che si tratti di un concepimento miracoloso e che sia in realtà la figlia di Eywa (diversi indizi sulla vera natura di Kiri vengono disseminati nella trama di Avatar 2). Questa condizione gioca direttamente con l’immaginario messianico cristiano, presentando Kiri come una potenziale salvatrice. È probabile che i sequel di Cameron svilupperanno questa idea, utilizzando il tema di un Messia dotato di un “ministero di riconciliazione“.

I Banshee sono bioluminescenti

Avatar: La via dell'acquaLe scene iniziali di Avatar: La via dell’acqua ci trasportando direttamente alle familiari foreste pluviali di Pandora, inquadrando le creature del primo film. Jake e Neytiri riflettono sulla loro vita insieme e partono per una “serata” a bordo di banshee: è la prima volta che i banshee vengono mostrati in volo di notte e gli spettatori più attenti noteranno che condividono la bioluminescenza tipica di Pandora. Jake e Neytiri probabilmente ci sono abituati, ma gli spettatori potrebbero chiedersi perché un predatore voglia distinguersi in questo modo. Probabilmente, però, c’è una buona ragione: tutta la vita di Pandora sembra essere bioluminescente e un predatore verrebbe quindi notato come un’assenza di luce se non condividesse questa proprietà.

L’insediamento del popolo del cielo in Avatar: La via dell’acqua si chiama “Città testa di ponte”.

Avatar: La Via dell’Acqua ritrae gli umani come una forza di distruzione; il loro ritorno ricorda molto Apocalypse Now di Francis Ford Coppola. Questa volta sono venuti per restare, come dimostra il fatto che non stabiliscono una semplice base ma creano una vera e propria città. Un intertitolo rivela che la casa del Popolo del Cielo si chiama “Città Testa di Ponte“, un termine importante perché – nella strategia militare – una testa di ponte è una posizione forte assicurata all’interno del territorio nemico da cui avanzare o attaccare.

Gli umani parlano di una “risposta immunitaria” di Pandora

Il Popolo del Cielo ha ora una migliore comprensione di Pandora e dei Na’vi, e la loro sconfitta in Avatar è stata chiaramente vista come la prova che l’ipotesi di Grace di un pianeta vivente era corretta. Hanno scelto di tornare e di fare guerra a un intero mondo, e ci sono diverse righe di dialogo che suggeriscono che la vita pandoriana continua ad attaccare il Popolo del Cielo; a un certo punto questa predazione viene definita una “risposta immunitaria“. Questo spiega perché il Popolo del Cielo ha bruciato una vasta area di terra prima di fondare Bridgehead City: non vogliono che le giungle di Pandora premano contro le mura della loro città.

Gli umani considerano quella dei Na’vi una “insurrezione” in Avatar: La via dell’acqua

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Il Popolo del Cielo crede che Pandora sia già sua e si riferisce agli Omaticaya come a una “insurrezione”. La conoscenza di Jake della tecnologia del Popolo del Cielo lo rende una vera e propria risorsa strategica per gli Omaticaya, perché li conduce nelle sacre Montagne Hallelujah dei Na’vi, dove il vortice di flusso distorce i sensori (come nel primo film). Jake adotta le tattiche usate dai nativi americani secoli fa, saccheggiando i treni per rubare le armi.

Perché Spider aiuta davvero il colonnello Quaritch

Avatar-2-castAlcuni spettatori potrebbero inizialmente essere sorpresi dalla decisione di Spider di aiutare il colonnello Quaritch, vedendola come un tradimento. Una scena con i banshee, però, lascia intendere in modo sottile la sua vera motivazione: Spider è un umano che vorrebbe essere un Na’vi, e vive in modo vicario attraverso questi umani che crede di introdurre alle usanze dei Na’vi. Inorridisce quando si rende conto dell’uso che verrà fatto di questa conoscenza e di queste abilità, e cambia rapidamente schieramento, aiutando a far precipitare una nave da caccia dei Personaggi del Cielo.

Avatar: La Via dell’Acqua rivela che le tribù Na’vi si sono evolute in modo diverso

Avatar-2-guida-personaggiAvatar: La via dell’acqua rivela che i clan Na’vi di Pandora si sono evoluti per adattarsi ai loro ambienti unici. I Metkayina, ad esempio, hanno una coda più lunga e braccia più spesse che li aiutano a nuotare, mentre gli Omaticaya sono più snelli e hanno strutture muscolari diverse, ottimizzate per oscillare e arrampicarsi. Esistono 15 diversi clan Na’vi e presumibilmente tutti si sono evoluti in modo leggermente diverso. Si spera che i sequel di James Cameron esplorino le caratteristiche di alcune delle altre tribù.

Avatar 2 offre però alcune sottili critiche ai Na’vi, mostrando accenni di pregiudizi razziali basati su queste differenze fisiologiche. I Metkayina non sono particolarmente impressionati dai figli di Jake, le cui cinque dita ricalcano il DNA umano piuttosto che quello Na’vi. La sottotrama messianica che coinvolge Kiri è comunque importante, perché è interessante notare che Eywa ha scelto di generare un figlio attraverso un avatar, presumibilmente come ponte tra i Na’vi e il popolo del cielo. Le cinque dita potrebbero alludere alla nascita deliberata di una nuova specie di Na’vi, ottimizzata per utilizzare gli strumenti e la tecnologia del Popolo del Cielo.

Kiri non ha bisogno di trattenere il respiro come gli altri

Avatar 2 Sigourney WeaverKiri è l’unica dei figli di Jake ad ambientarsi subito in questo nuovo ambiente, soprattutto perché sente il battito del cuore di Eywa nell’oceano. È in grado di trascorrere un’enorme quantità di tempo in acqua, trattenendo il respiro molto più a lungo dei suoi fratelli; infatti, in alcune scene ha la bocca aperta sott’acqua, forse a significare che può effettivamente respirare sotto le onde. Il suo legame con Eywa si dimostra abbastanza forte da poter controllare la vita attraverso questa, un potere che si rivela utile alla fine di Avatar: La via dell’acqua.

La “crisi epilettica” di Kiri è in realtà un battesimo

Seguendo l’immaginario messianico, la “crisi epilettica” di Kiri è meglio intesa come un battesimo. L’interpretazione di Cameron è un po’ diversa dall’immaginario messianico; le tradizioni ebraiche che hanno influenzato il cristianesimo vedevano l’acqua come un simbolo di morte (perché il mare prende e non restituisce, secondo loro), e quindi il battesimo è un simbolo di morte e resurrezione. Cameron si concentra sul battesimo come momento di intimità e di autorealizzazione. Kiri incontra sua madre e viene rassicurata di essere amata; nella Bibbia, il battesimo di Gesù è accompagnato da una voce dal cielo in cui Dio lo dichiara suo figlio prediletto.

L’uso della tecnologia umana da parte di Jake è ciò che lo tradisce

Jake Avatar 2Jake può anche essere stato accolto dai Na’vi, ma continua a seguire i metodi d’azione dei Personaggi del Cielo. Ha addestrato gli Omaticaya a rubare le armi umane, muovendo guerra al Popolo del Cielo con la loro stessa tecnologia; ha poi scelto di lasciare la tribù per proteggere la sua famiglia, un’azione improbabile per i Na’vi. Il coma di Kiri lo spinge a rivolgersi ancora una volta alla scienza del Popolo del Cielo, chiamando i medici per aiutarla a curarsi. Questo errore permette al colonnello Quaritch di capire dove si trova Jake, perché ormai ha capito che nessun nativo Na’vi penserebbe mai di chiamare un elicottero.

La caccia a Tulkun mostra come Spider abbia assorbito gli insegnamenti dei Na’vi

Avatar-La-via-dell-acqua-James-CameronIl Popolo del Cielo dà la caccia ai tulkun, uccidendo le creature perchè vogliono appropriarsi di un singolo enzima cerebrale che, a quanto pare, arresta l’invecchiamento umano e che viene utilizzato per finanziare l’intera spedizione su Pandora. Spider è il figlio del Colonnello Quaritch, ma è stato cresciuto come un Na’vi ed è sconvolto quando viene a sapere di questo rituale. Come già visto nel primo film, i Na’vi considerano la vita sacra e non sprecano una morte: usano tutta la carne di un animale per il cibo, la sua pelle per fare vestiti e le sue ossa per armi e utensili. Spider ha assorbito questo stile di vita e non riesce a capire lo spreco del cadavere del tulkun che viene lasciato galleggiare in mare.

Spider non è davvero considerato un Sully

Spider Avatar: La via dell'acquaAvatar: La via dell’acqua presenta Neytiri come colei che non accetta veramente Spider: il tutto culmina con un momento scioccante in cui lei minaccia di toglierli la vita. Ma il film suggerisce fortemente che il figlio “adottato” di Jake e Neytiri non è affatto considerato parte della famiglia, in particolare in una scena in cui la famiglia si riunisce e non mostra alcun accenno di preoccupazione per lui. “I Sully restano uniti“, dichiarano, ignorando il fatto che Spider è stato visto per l’ultima volta nuotare in una barca che stava affondando. L’unica che sembra preoccuparsi davvero di Spider come membro della famiglia è Kiri, che contribuisce a creare un ponte tra i Na’vi e il popolo del cielo.

Kiri porta la luce nell’oscurità in Avatar: La via dell’acqua

Kiri Avatar: La via dell'acquaLa fine di Avatar: La via dell’acqua sottolinea in modo sottile il ruolo messianico di Kiri, che guida i pesci bioluminescenti verso la sua famiglia. L’immagine del Messia come luce e rivelazione è centrale nella storia biblica e il Nuovo Testamento immaginava Gesù come una guida piuttosto che come una figura di potere, quindi una concezione del genere è piuttosto appropriata. Il film evita di associare Kiri ad atti di spettacolo, come l’attacco dei tulkun, dandole invece un ruolo molto più sottile nel terzo atto.

I capelli di Lo’ak lo collegano a John Connor

Lo'ak Avatar: La via dell'acquaI fan di James Cameron non solo saranno stati entusiasti di vedere il tanto atteso film del regista, ma anche di scovare un Easter egg dedicato a Terminator 2 in Avatar 2. È stato confermato che i capelli di Lo’ak sono ispirati alla stessa pettinatura sfoggiata da John Connor (Edward Furlong) in quel film, in particolare il ciuffo di capelli che pende sopra l’occhio. Il motivo di questo look comune è che Cameron voleva emulare la natura ribelle di John in Lo’ak, il più ribelle dei figli di Jake e Neytiri in Avatar: La via dell’acqua.

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