Dopo Avengers: Infinity War (qui la spiegazione del suo finale), Avengers: Endgame (qui la nostra recensione) chiude nel modo migliore la Saga dell’Infinito, un’epopea durata undici anni e ventidue film e inaugurata nel 2008 da Iron Man. Il film vede i Vendicatori apprendere che il loro fallimento è inarrestabile e irreversibile all’inizio del film, portando il pubblico avanti di cinque anni con un salto temporale. Gli eroi sopravvissuti si sono tutti ritirati, hanno continuato una ricerca apparentemente senza speranza o hanno imboccato una strada più oscura.
Ma una volta che Scott Lang, alias Ant-Man (Paul Rudd), riesce a tornare dal regno quantico, ha la possibilità di suggerire a Tony Stark, alias Iron Man (Robert Downey Jr.), e a tutti gli altri l’utilizzo del viaggio nel tempo per sistemare le cose. I Vendicatori compiono dunque questa delicatissima operazione, rubando le Pietre dell’Infinito dai film passati del MCU con la speranza di utilizzarle nel loro presente per riportare indietro coloro che hanno perso.
La situazione si complica però grazie alla rete di memoria di Nebula (Karen Gillan) che avverte Thanos (Josh Brolin) che il suo piano per il futuro è stato minato, e pone le basi per un finale epico. C’è molto da discutere quando si parla del finale di Avengers: Endgame, tra cui il ritorno delle vittime dello schiocco, la morte di Iron Man, la nuova direzione di Thor, la nuova vita di Capitan America e molto altro ancora. In questo approfondimento, esploriamo tutto ciò!
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La spiegazione del finale di Avengers: Endgame: come le vittime di Infinity War tornano a combattere contro Thanos
I Vendicatori hanno infine successo nelle loro missioni per acquisire le sei Pietre dell’Infinito e, dopo qualche discussione, Bruce Banner, alias Hulk (Mark Ruffalo), si offre volontario per indossare il guanto di ferro e riportare in vita l’altra metà della popolazione dell’universo. Capiamo che c’è riuscito quando la moglie di Occhio di Falco (Jeremy Renner) lo chiama al telefono, ma subito il quartier generale dei Vendicatori viene attaccato dal Thanos dal 2014, che ha a sua volta viaggiato nel tempo. Il quartier generale dei Vendicatori viene quindi completamente raso al suolo, con Hulk gravemente ferito dagli effetti dello schiocco.
Iron Man, Capitan America (Chris Evans) e Thor (Chris Hemsworth) sono gli unici in grado di tentare di sconfiggere Thanos. Ma ancora una volta non riescono ad eliminarlo. Anche senza le Gemme, il villain risulta troppo potente per i tre supereroi, che ad uno ad uno cadono ai suoi piedi. Solo Captain America ha la forza sul momento di rialzarsi come unico superstite di fronte a Thanos e all’enorme esercito che ha messo insieme. Ma proprio quando sembra che ogni speranza sia perduta e che Thanos vincerà di nuovo, iniziano ad aprirsi dei portali provenienti da tutta la galassia.
Il Dottor Strange (Benedict Cumberbatch) e molti altri stregoni – tra cui Wong (Benedict Wong) – sono responsabili del trasporto di tutto il Wakanda, degli Asgardiani rimasti, degli altri eroi vivi del MCU e delle vittime di ogni dove ora tornate in questo luogo per unirsi alla lotta. Tutti ricordano di essere stati eliminati dalle gesta di Thanos, ma non hanno idea di cosa sia successo nei cinque anni successivi e sono ora solo concentrati a fare la loro parte per proteggere ancora una volta l’universo.
Tony Stark si sacrifica per sconfiggere Thanos
Anche con tutta la forza del MCU alle spalle, il destino dell’universo si riduce a una sequenza chiave. Il guanto di Iron Man con le sei Pietre dell’Infinito è in palio e Thanos combatte contro diversi eroi per impossessarsene. Carol Danvers, alias Capitan Marvel (Brie Larson), interviene per sferrare colpi decisivi e sta per sopraffare il Titano Pazzo, ma lui estrae la Pietra del Potere e la usa per colpirla. È in questo momento che Iron Man vede la finestra di opportunità e l’unica possibilità di vincere questa guerra e completare il piano di Doctor Strange.
Si butta di nuovo nella lotta e usa l’armatura nanotecnologica per trasferire le Pietre dell’Infinito nella sua tuta durante la colluttazione con Thanos. Quest’ultimo non se ne accorge e liberatosi di Iron Man schiocca nuovamente le dita, ripetendo la sua frase “Io sono ineluttabile”. Con suo orrore, però, si accorge che nulla accade e solo allora nota che il guanto è privo delle gemme, ora in possesso di Tony, che gli risponde “E Io sono Iron Man” schioccando le dita. Invece di massacrare a caso metà dell’universo, ora sono Thanos e la sua armata a essere polverizzati.
A Thanos non resta dunque che guardare il suo esercito svanire, sedersi e attendere a sua volta la propria fine. Tuttavia, Tony è solo un normale essere umano e non è affatto potente come Hulk o Thanos, che sono sopravvissuti a stento ai loro schiocchi. L’intero lato destro di Tony viene immediatamente carbonizzato, lasciandogli solo pochi istanti di vita con Pepper Potts (Gwyneth Paltrow), James Rhodes alias War Machine (Don Cheadle) e Peter Parker alias Spider-Man (Tom Holland) prima di morire, sapendo però di aver salvato l’universo.
Il funerale di Tony Stark riunisce il MCU
L’addio al personaggio più importante del MCU ha lasciato i fan con il cuore spezzato, ma è anche usato in modo eccellente in Avengers: Endgame per unire il resto dell’universo e onorare l’uomo che ha dato inizio a tutto. Un funerale intimo che si tiene nella casa isolata di Stark costituisce l’enorme scena d’insieme che molte star del MCU avevano precedentemente annunciato di aver girato. Quasi tutti i personaggi che hanno un qualche significato per Stark o per il MCU sono presenti per il suo addio, ma anche per riflettere e mostrare quanto sia diventato grande l’universo da quando il pubblico ha sentito per la prima volta “Io sono Iron Man” riecheggiare nelle sale cinematografiche.
La scena si svolge come un’unica inquadratura continua che attraversa tutti i diversi personaggi che si sono riuniti. Pepper, Rhodey, la figlia di Tony e Happy Hogan (Jon Favreau) si dirigono tutti verso il lago dopo aver visto un messaggio preregistrato da Tony nel caso in cui si fosse verificato questo evento. All’esterno si uniscono a loro i restanti membri originali dei Vendicatori: Captain America, Thor, Hulk e Occhio di Falco. Compaiono anche i nuovi alleati e conoscenti di Tony, come Peter Parker, Doctor Strange e Ant-Man, oltre ai Guardiani della Galassia.
Coloro che hanno altri legami personali con lui, come Harley Keener (Ty Simpkins), Maria Hill (Cobie Smulders) e, naturalmente, Nick Fury (Samuel L. Jackson) piangono la sua perdita, insieme a molti altri. Sono tutti qui per dire addio a Tony Stark, che è in gran parte responsabile della presenza di molti di loro grazie al successo di Iron Man nel 2008. Si tratta dunque di un momento estremamente importante, che se da una parte ci fa dire addio al personaggio più iconico e amato, dall’altro ci mostra anche la sua eredità, ciò che sulla base del suo successo i Marvel Studios hanno potuto costruire.
Restituire le gemme dell’infinito
Torniamo per un attimo al secondo atto di Endgame, che vede protagonisti i viaggi nel tempo e i Vendicatori che cercano di recuperare le gemme dell’infinito prima di Thanos in alcuni momenti chiave del MCU: Iron Man, Captain America e Ant-Man sono a New York nel 2012, e poi nel 1970 per le gemme del tempo e della mente; Hulk riceve la gemma del Tempo dall’Antico nel 2012; Occhio di Falco ottiene la gemma dell’anima grazie al sacrificio di Vedova Nera su Vormir; Thor e Rocket Raccoon prendono l’etere (e il Mjolnir) da Jane Foster su Asgard nel 2013; infine Nebula e War Machine acquisiscono la gemma dello spazio su Morag nel 2014.
Bruce Banner inoltre impara dall’Antico che le gemme potrebbero essere usate senza sconvolgere la realtà stessa fintanto che ognuna di esse verrà restituita in seguito al suo tempo rispettivo. E con Thanos fuori dai giochi, l’impresa è a portata di mano. Dopo i funerali di Tony Stark, Bruce e Rocket ricostruiscono la macchina del tempo che Thanos e Nebula hanno distrutto, Steve si offre volontario per portare indietro nel tempo le gemme, così come il Mjolnir. Il piano prevede che lo faccia e che ritorni cinque secondi dopo nel presente, ma poi manca la finestra… di proposito.
Steve Rogers ottiene il suo ballo (e la sua vita) con Peggy Carter nel passato
Dopo aver trascorso l’ultimo decennio come uomo fuori dal tempo, Capitan America ne approfitta per regalarsi la vita che non ha mai avuto. Invece di tornare indietro per unirsi ai Vendicatori, decide infatti di rimanere nel passato per poter avere il tanto atteso ballo con Peggy Carter (Hayley Atwell). Questo singolo momento non è però la fine del loro tempo insieme, perché lui rimane con Peggy e invecchiano insieme. Abbiamo già visto in Captain America: Civil War che Peggy è morta a causa dell’età avanzata, ma Steve ha comunque potuto vivere una vita piena insieme a lei, conoscendo per la prima volta un’esistenza al di fuori della guerra.
Cosa succede al resto dei personaggi alla fine di Avengers: Endgame
Il finale di Avengers: Endgame segna un nuovo inizio per Thor, che lascia la leadership di Asgard e si unisce ai Guardiani della Galassia. Sul momento il gruppo non ha una missione chiara, ma Star-Lord (Chris Pratt) ha un obiettivo preciso: rintracciare la Gamora di una timeline alternativa finita in quella principale del MCU. Questa dinamica viene esplorata in Guardiani della Galassia Vol. 3, ma prima Thor lascerà il gruppo e tornerà in solitaria con Thor: Love and Thunder. Lassciando il trono, inoltre, Thor nomina Valchiria (Tessa Thompson) come nuova sovrana.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, per lo più si limitano a fare da rapidi segnali di chiusura a questa storia, in modo da impostare il proprio futuro. Bruce Banner è ancora ferito e nella sua forma di Professor Hulk, mentre Occhio di Falco e Wanda (Elizabeth Olsen) fanno un’ultima chiacchierata sull’aver perso persone a loro care prima che lui torni alla sua fattoria per riunirsi alla sua famiglia. Una rapida inquadratura del Wakanda ci mostra Black Panther (Chadwick Boseman), Shuri (Letitia Wright) e Ramonda (Angela Bassett) mentre osservano la loro fiorente e avanzata nazione.
Peter torna a scuola distrutto dalle emozioni, ma finalmente rivede l’amico Ned Leeds (Jacob Batalon). Scott siede nella sua veranda con Hope van Dyne alias Wasp (Evangeline Lilly) e l’ormai adolescente Cassie Lang (Emma Furhmann). Infine, apprendiamo che Sam Wilson alias Falcon (Anthony Mackie) viene scelto da un anziano Steve Rogers come nuovo Captain America. Un’eredità pesante, che ribadisce però quel passaggio di consegne che l’intero Avengers: Endgame ha messo in atto per portarci dalla Saga dell’Infinito alla Saga del Multiverso.
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