Captain America: Civil War, la spiegazione del finale del film

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Uscito in sala nel 2016, Captain America: Civil War (qui la nostra recensione) è considerato ancora oggi uno dei migliori film del Marvel Cinematic Universe. Anche se questo è tecnicamente un film solista di Capitan America, quando ci sono Cap, Iron Man, Falcon, Vedova Nera, Occhio di Falco, War Machine, Visione, Scarlet Witch, Ant-Man, Black Panther e Spider-Man, è lecito considerarlo a tutti gli effetti un film sui Vendicatori. Ma dopo che tutto il fumo si è diradato, quali conclusioni possiamo trarre dai momenti finali del film? In questo approfondimento analizziamo dunque il finale del film, anche in considerazione degli sviluppi di cui si è poi avuto testimonianza nel MCU.

La spiegazione del finale di Captain America: Civil War: per una volta, il cattivo ha vinto

Si può sostenere che ci sono stati dei vincitori tra le fila degli eroi. In particolare, Capitan America è rimasto al fianco di Bucky fino alla fine, difendendo le azioni del suo ex partner come Soldato d’Inverno con la motivazione che gli era stato fatto il lavaggio del cervello e dimostrando la sua innocenza nella morte del padre di Black Panther, il re T’Chaka del Wakanda. Nel grande schema delle cose, questa è una vittoria, soprattutto perché il risultato finale è stato che T’Challa – finalmente consapevole di come Zemo si sia preso gioco di tutti e, in effetti, sia stato il vero responsabile dell’uccisione di suo padre – ha deciso di permettere a Bucky di rimanere criogenizzato, in Wakanda.

Ma non possiamo ignorare il quadro generale: l’obiettivo di Zemo era distruggere i Vendicatori creando uno scisma all’interno della squadra. questo obiettivo viene perfettamente raggiunto nel momento in cui la squadra si divide sul proprio ruolo in merito a quanto emerso politicamente in seguito agli eventi di Avengers: Age of Ultron. Allo stesso tempo, Zemo riesce a distruggere l’amicizia tra Captain America e Iron Man mostrando a quest’ultimo come ad uccidere i suoi genitori sia stato il Soldato d’Inverno, cosa che Cap ha sempre saputo e gli ha tenuto nascosta. Zemo viene poi arrestato – sebbene lo rivedremo in The Falcon and the Winter Soldier – ma il suo piano si è decisamente concretizzato.

Robert Downey Jr. e Chris Evans in Captain America- Civil War (2016)
Robert Downey Jr. e Chris Evans in Captain America- Civil War © 2016 – Marvel Studios

Alcuni degli Avengers sono ora dei latitanti

Anche se non vediamo la grande fuga sullo schermo, è chiaro che Capitan America crede molto nella mentalità del “Nessun uomo lasciato indietro” e che i Vendicatori che erano in custodia non lo sono più. Ciò significa che tutti coloro che erano dalla parte di Cap nella grande battaglia sono ora considerati criminali e sono in fuga dalla legge. Per un po’, dunque, questi personaggi faranno perdere le proprie tracce, in particolar modo Cap, che ritroveremo con tanto di barba solo in Avengers: Infinity War, dove verrà richiamato alla battaglia dall’invasione dell’esercito di Thanos. Allo stesso modo, Occhio di Falco ne approfitterà per ritirarsi a vita privata con la sua famiglia per un po’.

La relazione tra Visione e Scarlet Witch procede a gonfie vele

Al contrario di quanti si sono dati alla fuga, tra chi rimane in circolazione ci sono Visione Scarlet Witch, che portano avanti il loro legame sentimentale. Alla fine del film non abbiamo un chiarimento definitivo sul fatto che i due stiano facendo qualcosa di diverso dal testare l’idea di una relazione, ma il dubbio viene del tutto sciolto con Avengers: Infinity War, dove Scarlet deve addirittura veder morire il suo amato. Come sappiamo lo “riporterà in vita” per WandaVision, con la serie incentrata proprio sulla sua necessità di accettare di non poter riavere indietro quanto ha perso.

Il generale Ross è destinato a diventare molto importante

Prima di Captain America: Civil War era passato così tanto tempo dall’ultima volta che si era visto Thaddeus “Thunderbolt” Ross nel Marvel Cinematic Universe che forse ci vuole un attimo per ricordare che è l’uomo che ha dedicato la sua vita a dare la caccia a Hulk. Dall’ultima volta che l’abbiamo visto ne L’incredibile Hulk del 2008, Ross ha ottenuto una promozione a Segretario di Stato e ha anche ampliato il suo fastidio nei confronti di Bruce Banner fino a diventare piuttosto furioso con i supereroi in generale, motivo per cui è così impegnato a farli aderire ai nuovi Accordi di Sokovia – e per cui si arrabbia ulteriormente quando Capitan America e la sua squadra si rifiutano di firmare, dando così il via alla cosiddetta “Guerra Civile” del film.

Il generale Thundbolt Ross in Captain America: Civil War

Con la squadra di Cap che preferisce darsi alla fuga, l’odio di Ross per gli Avengers non fa che peggiorare e questo suo odio lo ritroviamo anche nel film attualmente in sala Captain America: Brave New World, dove è interpretato non più da William Hurt (scomparso prima di poter girare il film) ma da Harrison Ford. Nel film Ross diventa Presidente degli Stati Uniti e chiede al nuovo Captain America, l’ex Falcon Sam Wilson (interpretato da Anthony Mackie) di riformare gli Avengers, con lo scopo probabilmente di controllarli. Come noto, però, lui stesso verrà esposto ai raggi gamma, trasformandosi nel violentissimo Hulk Rosso.

Spider-Man è la chiave per riunire i Vendicatori

Come noto, in Captain America: Civil War viene per la prima volta introdotto lo Spider-Man ufficiale del MCU, interpretato da Tom Holland. Nel film, il personaggio si schiera dalla parte di Iron Man, che diverrà per lui un vero e proprio mentore anche nei film successivi. Quando non indossano le rispettive maschere, Peter Parker e Tony Stark hanno molto in comune, nonostante le loro condizioni economiche: sono entrambi geniali inventori, lottano entrambi con demoni interiori e combinano questi aspetti di sé per combattere i cattivi. I due si ritroveranno poi in Spider-Man: Homecoming, primo film in solitaria del personaggio.

Questo legame, porterà poi il personaggio a divenire in un certo senso l’erede del personaggio interpretato da Robert Downey Jr., e ciò viene mostrato già in Spider-Man: Far From Home, ultimo film della Saga del Multiverso in cui Spider-Man si trova a doversi confrontare proprio con l’assenza di Iron Man, dimostrandosi all’altezza della situazione. La visione ottimistica del futuro di Spider-Man gli ha permesso sin da subito di essere un elemento importante nella riformazione degli Avengers ed è ora assolutamente lecito aspettarsi che sarà lui – insieme al nuovo Captain America di Mackie – a guidare la squadra negli attesi Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars.

Gianmaria Cataldo
Gianmaria Cataldo
Laureato con lode in Storia e Critica del Cinema alla Sapienza e iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio come giornalista pubblicista. Dal 2018 collabora con Cinefilos.it, assumendo nel 2023 il ruolo di Caporedattore. È autore di saggi critici sul cinema pubblicati dalla casa editrice Bakemono Lab.
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