Tenet: la spiegazione delle invenzioni (fanta)scientifiche del film

L’universo di Tenet portato al cinema da Christopher Nolan è senza dubbio un sistema complesso, un cosmo in cui il tempo assume degli andamenti insoliti e le reazioni di causa ed effetto si sovvertono. Ci sono delle regole fisiche, dei principi che vanno contro quello che tutti noi conosciamo, derivato dall’esperienza delle nostre vite, degli aspetti di Tenet che meritano una spiegazione. In questa sede proveremo a spiegare infatti i due grandi concetti (fanta)scientifici che governano il film e che lo rendono così particolare.

Questi due elementi sono l’Inversione e l’Algoritmo, una scoperta scientifica e un’arma che insieme possono essere usati per il bene così come per il male. Il lavoro di Nolan si muove dunque sull’archetipo narrativo apocalittico per eccellenza, ma lo fa percorrendo dei sentieri poco battuti. Cerchiamo insieme di capire qual è la specificità, all’interno della storia del film, di queste due invenzioni alla base di tutto il suo meccanismo narrativo.

2L’algoritmo: cos’è e a che serve

 

Nel futuro, una scienziata inventa l’Inversione che modifica l’entropia di persone e oggetti attraverso determinati macchinari (i tornelli). L’algoritmo invece è capace di modificare l’intero concetto del tempo.

Il futuro climatico e ambientale della Terra è disastroso, il pianeta è ormai inabitabile a causa di come noi, nel nostro presente, abbiamo sfruttato le sue risorse. Con l’algoritmo si vuole invertire l’entropia dell’intero pianeta, in modo tale che la popolazione futura possa giovare di una Terra che gli arriverà più pulita grazie alla sparizione dell’umanità nel loro passato, il nostro presente. A uccidere l’umanità sarà l’inversione globale attraverso l’Algoritmo, perché, come abbiamo visto, in inversione non si respira in autonomia. Ma l’organizzazione Tenet vuole scongiurare l’attivazione dell’Algoritmo.

La scienziata, spaventata dall’algoritmo che lei stessa a creato, lo ha diviso in nove parti e le ha spedite indietro nel tempo, nascondendole nei depositi privati di armi nucleari e plutonio di nove diverse potenze mondiali, nel nostro presente. Da questo punto, con la scena all’Opera, parte la storia di Nolan.