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tutti i problemi della Fase 2 evidenziati durante un
re-watch
MCU: tutti i problemi della Fase 2
evidenziati durante un re-watch
La Fase 2 del Marvel Cinematic Universe vanta alcune punte di
diamante molto interessanti, eppure nel riguardarla sono emersi
alcuni problemi di cui non ci si era resi conto
Se la Fase 2 del MCU può vantare molte
soluzioni e novità accattivanti che la Fase 5
sta attualmente ripercorrendo, dall’altra si trascina sulle spalle
il peso di molti errori e problemi. Le incrinature
della Fase 2 sono in realtà emerse in fase di rewatch e ora, a ben
guardarla, ci si può accorgere di molti difetti rilevanti.
Nonostante questa fase porti con sé dei film di tutto rispetto e
dall’enorme successo, come per esempio Capitan America: The Winter Soldier e Guardiani della Galassia, ci sono alcune mancanze che
non sono passate inosservate alle seconde visioni, e che intaccano
la maggior parte dei capitoli presenti in questa sezione. Ma quali
sono i problemi riscontrati rivedendo la
Fase 2? Cerchiamo di capirlo.
Thor: The Dark World: uno dei film
peggiori
Fra
i film che fanno parte della
Fase 2
troviamoThor:
The Dark World,
secondo capitolo stand-alone del Dio del Tuono. Se il debutto
di
Chris Hemsworth
nel
MCU
era stato accolto abbastanza bene, questa nuova avventura di Thor,
a riguardarla, fa storcere il naso. Innanzitutto, a livello visivo,
il film non si può dire essere ben fatto, ma anzi risulta poco
piacevole. Così come la sua trama, che si focalizza eccessivamente
sull’Aether, alludendo alla Pietra della Realtà. Anche Jane
Foster, interpretata da
Natalie Portman, non sembra avere una vera e propria funzione
all’interno dell’intreccio e il suo personaggio va un po’
perdendosi, mentre il villain di tutta la storia, Malekith, si
prende l’etichetta del peggior cattivo del MCU.
Thor: The
Dark World si può purtroppo annoverare fra i peggiori film
dell’universo Marvel, e ha portato l’attore australiano a prendere
una strada diversa sotto la direzione del regista Taika
Waititi.
Il franchise di Ant-Man non ha
migliorato l’originale
Ant-Man
non è presente nella classifica dei migliori film del
MCU. Nonostante questo, il primo capitolo del
franchise è stato tutto sommato divertente, ed è stata un’avventura
che ha introdotto nell’universo Marvel lo Scott Lang di
Paul Rudd, insieme ai suoi comprimari. Grazie alla sua
struttura, c’è stata poi l’opportunità di poter continuare a
seguire e approfondire il personaggio con altri film stand-alone
che però, alla fine, hanno fatto un passo indietro rispetto a
quello che ci si aspettava. I successivi capitoli, fino all’ultimo
Ant-Man and the Wasp: Quantumania che ha aperto la Fase 5,
non sono stati un vero e proprio successone, ma anzi hanno
contribuito a privare il franchise del suo minimo fascino. Perciò,
riguardando la
Fase 2 del MCU si è arrivati alla conclusione
che il potenziale del franchise di Ant-Man è stato purtroppo mal
utilizzato.
Ultron, un villain sprecato
Sempre
nel 2015, conAvengers:
Age of Ultron,
il
MCU
ha introdotto la versione di Ultron di James Spader, uno dei villain dal grande
potenziale. Questo cattivo, prendendo come riferimento base i
fumetti della Marvel, è un potentissimo androide offensivo, nonché
uno dei nemici principali di Ant-Man e dei Vendicatori. Reggendo
sulle spalle una storia avvincente, Ultron poteva essere inserito
meglio all’interno del
MCU,
ma come si evince dal film in cui fa la sua comparsa, non è stato
così tanto minaccioso come ci si poteva aspettare. Il
villain, con la distruzione di Sokovia, ha messo in moto gli eventi
che hanno portato allo scioglimento degli Avengers e all’uso del
Guanto dell’Infinito da parte di
Thanos, e in una sua apparizione futura avrebbe perciò potuto
essere molto più intimidatorio. Peccato però che Ultron non è più
comparso nel MCU. È stata poi fatta vedere una sua
variante in Marvel’s What If…?, la quale ha mostrato quanto potenziale
possa avere una nuova apparizione di Ultron nel
MCU.
La love story fra Hulk e Natasha?
Inutile
Prendendo
ancora in riferimentoAvengers:
Age of Ultron,
ci sono alcune scelte compiute all’interno del film che, a
riguardarle ora, risultano sbagliate. Fra gli errori commessi
spicca in maniera notevole la storia d’amore fra Bruce Banner e
Natasha Romanoff, una sub-trama romance che, invece di arricchire
la storia – già di per sé corposa – l’ha appesantita
notevolmente. L’inserto amoroso non risulta funzionale
all’interno del MCU: a livello relazionale è
evidente che Natasha abbia sempre avuto molta più chimica con Clint
Barton e Steve Rogers, quindi il rapporto con Hulk non è mai stato
davvero credibile, soprattutto perché spuntato fuori dal nulla.
Questa sottotrama poteva dunque essere evitata, anche perché la
loro love story non va oltre Avengers: Age of Ultron.
L’HYDRA, una minaccia breve
Captain
America: The Winter Soldier aveva lanciato una grande
bomba sull’HYDRA. Nel film infatti viene rivelato che quest’ultima,
dopo essersi riassemblata, si è infiltrata nello SHIELD, tanto da
aver fatto supporre – e sperare – che l’organizzazione terroristica
avrebbe avuto un ruolo più centrale all’interno del
MCU. Avengers:
Age of Ultron ha però spazzato via ogni speranza, dato che
la storia inizia proprio con la sconfitta del Barone Strucker e la
distruzione dell’ultima roccaforte dell’ HYDRA, cessando di essere
una minaccia per il MCU. L’organizzazione ha
comunque continuato ad essere una minaccia in Agents of S.H.I.E.L.D., ma lo
status della serie non è stato ancora definito.
Molti villain della Fase 2 non
convincono
Un’altra
nota dolente della
Fase 2
del
MCU
sono i cattivi introdotti. Escludendo Bucky Barnes inCapitan America: The Winter Soldier,
al quale è stato fatto il lavaggio del cervello, i villain di
questa fase sono molto deboli e poco impattanti. Si pensi a Ronan,
antagonista diGuardiani della Galassia,
che nell’economia generale del film risulta poco incisivo e
facilmente dimenticabile. La delusione per questo cattivo si
aggiunge a quella avuta con Yellowjacket, Aldrich Killian, Malekith
e Ultron. Essendo i villain parte fondamentale della riuscita di un
film di supereroi, questa fase soffre molto del problema di avere
cattivi poco convincenti.
Non ci sono film all’altezza di
Capitan America: The Winter Soldier
Captain
America: The Winter Soldier è il miglior film a stampo
thriller politico della
Fase 2, oltre a essere uno di quelli dalla miglior fattura che
il MCU possa vantare di avere. Diretto dai
fratelli Russo, contiene al suo interno
tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un film action. Ogni
sequenza d’azione è ben coreografata e riesce a catalizzare
l’attenzione, la sua trama è sapientemente intricata e volta al
funzionamento delle cospirazioni. Gli effetti visivi sono
magistrali, non c’è nessuna vera sbavatura, e il villain – unito al
cast di supporto – riesce a elevare l’opera. L’unico film che si
avvicina, della
Fase 2, è solo Guardiani della Galassia, ma non raggiunge il podio a
causa del cattivo che, come dicevamo, non attira molto. Gli altri,
purtroppo, non riescono ad essere all’altezza.
Il film meno riuscito sugli
Avengers è Avengers: Age Of Ultron
Avengers:
Age of Ultron,
oltre a non avere un villain d’impatto, sembra essere uno degli
anelli più deboli dei film sugli Avengers. Nonostante abbia avuto
molte correzioni che lo hanno migliorato, il risultato non lo ha
salvato dall’etichetta di uno dei capitoli meno riusciti sui
Vendicatori. Tutto quello che Avengers:
Age of Ultron è riuscito a fare è stato costruire alcune
trame interessanti che poi hanno portato ad alcune delle scene più
iconiche del MCU, come l’uso del martello di Thor
da parte di Capitan
America nella lotta contro
Thanos o il raduno degli Eroi più potenti della Terra con il
grido di guerra “Avengers Assemble” in Avengers:
Endgame. Purtroppo però, a parte questo, il film risulta
abbastanza strabordante di storie che, invece di sviluppare un
quadro chiaro dell’insieme, ne formano uno incoerente.
Quicksilver doveva avere di
più
Insieme
alla Scarlet Witch di
Elizabeth Olsen,
il pubblico ha conosciuto anche il Quicksilver di
Aaron Taylor-Johnson,
un personaggio dal grande fascino, la cui storia è stata stroncata
troppo presto. Quicksilver muore inAvengers:
Age of Ultron,
a causa di alcuni proiettili che non riesce a schivare, facendo
calare il sipario su un character a cui l’attore aveva dato molto
carisma e spessore. Quicksilver, grazie proprio
all’interpretazione di Johnson, aveva molto spazio per poter
crescere nel MCU, esattamente come accade a
Scarlet Witch dopo la sua introduzione. La sua dipartita, però, ha
fatto sì che il suo potenziale fosse sprecato, e molti si chiedono
come sarebbe stato se avesse continuato a vivere.
Nessuno sviluppo per l’Harley
Keener di Iron Man 3
La
Fase 2
del
MCU
ha introdotto, oltre ad alcuni supereroi e comprimari di supporto,
anche dei personaggi che, seppur vissuti per un breve lasso di
tempo, hanno arricchito le storie, dando un taglio molto più
profondo. È il caso dell’Harley Keener di Ty Simpkins, che fa parte
di una delle sottotrame più emozionanti diIron Man
3,
in quanto aiuta Tony
Stark ad indagare sulle rovine di un attacco che riconduce a
Mandarino, il villain del terzo capitolo stand-alone di
Robert Dawney Jr.
Anche Harley, proprio come altri personaggi, aveva un gran bel
potenziale, purtroppo però non sfruttato. Il bambino, infatti, dopo
la sua comparsa in Iron Man 3 non è più tornato in altre scene nei
capitoli successivi, se non in un cameo di Avengers:
Endgame nella sequenza del funerale di Tony Stark. Keener
poteva diventare Iron Lad nel MCU, almeno questo
era quello che era stato teorizzato da molti. Ma adesso, con il
debutto di Ironheart di
Dominique Thorne, il suo ritorno in un eventuale futuro sembra
tutto fuorché probabile.
Ant-Man: la peggior origin story
del MCU?
Il debutto di
Paul Rudd nelle vesti di Ant-Man
non è stato del tutto un fiasco. Anzi, il primo film, rispetto ai
suoi successori, è il più divertente e dinamico, merito in
particolar modo della performance carismatica dell’attore.
Nonostante gli vada riconosciuto l’ottimo lavoro, Ant-Man è uno dei
film del MCU che si dimenticano con più facilità.
A differenza di Iron Man, Guardiani della Galassia o
Capitan America – Il primo Vendicatore, che rientrano
nelle migliori origin story dell’universo Marvel, quella di Ant-Man
si colloca in fondo alla lista, purtroppo a causa di un villain
poco definito e accattivante, e una trama che vacilla molto
spesso.
Iron Man 3, a Robert Downey Jr.
spettava un finale migliore nella trilogia
Il
Tony Stark/Iron Man di
Robert Downey Jr.
ha dato tantissimo al
MCU.
Il Vendicatore è fra quelli più amati dai fan e il pubblico in
generale, e la sua trilogia ha avuto un grande impatto all’interno
dell’universo Marvel. Ecco perchéIron Man
3,
che ne segna la conclusione, avrebbe dovuto essere molto più
impattante di quello che è stato. Se si riguarda il film, ci si può
accorgere subito dell’intreccio debole e un po’ scarso con il
Mandarino, il villain dell’ultima storia, il quale è stato poi
ripreso e migliorato conShang-Chi e la leggenda dei dieci anelli.
Inoltre, Iron Man 3 si concludeva con Tony che distruggeva
tutte le tute di Iron Man, salvo poi rivederlo di nuovo in pista in
Avengers: Age of Ultron con l’idea di creare l’Iron
Legion. A questo si deve poi sommare una narrazione molto gonfiata,
a cui si accosta un villain che, come dicevamo, non ha una grande
presa sulla storia.
Classe 1996, laureata in Arti e
Scienze dello Spettacolo alla Sapienza con una tesi su Judy
Garland, scrive per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e
Tuttosport. Redattrice di Cinefilos.it, ha pubblicato i romanzi
Quello che mi lasci di te (2021) e Al di là del mare (2022).