Dal 30 marzo i
produttori di The Orphanage torneranno a terrorizzarvi con
Paranormal Xperience 3D. Angela è una studentessa di psichiatria
che non crede nell’esistenza dei fenomeni paranormali ma un
eccentrico e severo professore della sua università le propone,
insieme ad altri studenti, di recarsi nella città abbandonata di
Whisper per verificare e confutare la presenza di entità maligne.
Si ricrederà quando i fantasmi del suo passato entreranno
prepotentemente nel suo presente.
Paranormal Xperience 3D – Trailer italiano
Paranormal Stories dal 10 luglio al cinema
Uscirà nelle
sale giovedì 10 luglio, distribuito da Explorer Entertainmentin
collaborazione con One 7 Movies, Paranormal
Stories, un film a episodi, cupo e inquietante, che
rilancia il genere della ghost-story attraverso il
tradizionale impianto del Creepshow. Cinque storie
indipendenti che declinano in stile moderno le tipiche paure
sull’universo del paranormale.
Sei giovani registi dirigono un cast che conta di alcuni tra i più talentuosi attori del panorama nazionale, tra questi Primo Reggiani (Baciami ancora, Melissa P, Universitari), Daniele De Angelis (Scrivilo sui muri, I Liceali, Feisbum!), Laura Gigante (L’Ispettore Coliandro, Albakiara), Tania Bambaci (Midway, Tra la vita e la morte) e il piccolo Lorenzo D’agata (Ultimo 4).
Fantasmi, apparizioni spiritiche e moleste presenze si intrecciano all’interno di contesti sempre differenti, che vanno da quelli più canonici legati al mondo dei medium, alle inquietanti ombre che risorgono dal passato, il tutto tenuto insieme da un episodio-cornice firmato da Gabriele Albanesi, il regista culto de Il bosco fuori.
Paranormal Stories riporta la ghost-story alla sua piena potenza filmica, per sfruttarne a pieno le oscure pieghe narrative e le vibrazioni emotive di tensione e terrore.
SINOSSI
Uno scrittore diabolico, alla morte, lascia in eredità al figlio i suoi terribili segreti. Un ragazzo, in chat, incontra lo spettro del suo migliore amico tragicamente morto suicida poche ore prima. Una sedicente medium si trova a dover fare i conti con gli spiriti che ha futilmente evocato nel corso delle sue truffe. Un bambino muto e disagiato, allontanato dai coetanei, si trasforma in un’autentica leggenda vivente per gli abitanti del suo paese. Tre ragazze, scampate a un incidente stradale e rifugiatesi in un motel, non sfuggiranno invece alla vendetta della loro vittima. Il tutto nella cornice di un bambino rimasto solo in casa che per passare il tempo guarda un film horror alla tv…
Paranormal Experience 3D: ecco le foto ufficiali
Paranormal Activity: The Marked Ones, nuovo trailer
La Paramount ha reso disponibile un nuovo trailer internazionale di Paranormal Activity: The Marked Ones, spin off del film di Oren Peli. La saga che al momento al quinto capitolo, attualmente in sviluppo, la cui uscita al cinema è stata fissata per il 24 Ottobre 2014. Paranormal Activity The Marked Ones arriverà invece il prossimo gennaio negli USA e racconta la storia di un ragazzo che viene “marchiato” dal demonio. Inizierà a sviluppare strane abilità e diventerà sempre più pericolo.
Ecco il trailer:
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Paranormal Activity: The Marked Ones è scritto e diretto da Christopher Landon e vede nel cast Richard Cabral, Carlos Pratts, Eddie J. Fernandez, Jorge Diaz, David Fernandez Jr., Kimberly Ables Jindra, Tonja Kahlens e Frank Salinas.
Paranormal Activity: recensione del film Oren Peli
Prima di ogni cosa, Paranormal Activity è senza alcun dubbio l’esempio più eclatante di come una sana e costruttiva campagna virale possa essere remunerativa sul piano degli incassi e eccezionale sul piano dell’attenzione proiettata verso il titolo. Detto ciò, fermo restando che non è un cattivo film per chi fosse alla ricerca di facili emozioni , va anche detto che non vale la nomea di nuovo Blair Witch Project e senz’altro in nessun caso, né nell’uno né nell’altro si è stati e si è di fronte al miracolo. Per molti motivi.
Uno. Se nel primo caso si era di fronte ad un nuovo e sensazionale modo di vedere il cinema e la visione, in questo caso siamo già ad un quinto/sesto tentativo in pochi anni. Due. Anche se il film presenta alcune sequenze molto efficaci e sorprendenti non è per nulla dotato di una struttura narrativa ,perlomeno sostenibile per 86 minuti. Tre. Visivamente parlando dice tutto di già visto e nulla di veramente nuovo. Nessuna qualsivoglia caratterizzazione dei personaggi.
Traendo le conclusioni verrebbe da chiedersi se questo non è solo il frutto di un sorprendente e divino piano commerciale messo in atto, e che in sostanza, levando il fumo non vi sia nient’altro da mettere sotto i denti ma soltanto misere briciole da sgranocchiare.
Paranormal Activity, il film
Di un film come questo, a low Budget, ci si aspetta almeno nella parte narrativa e registica il moto pulsante del racconto, ma è proprio in questo il limite maggiore per il film. Totalmente privo di una vera e propria struttura (si ha la sensazione di vagare fra atteggiamenti, attimi ed emozioni totalmente slegate le une dalle altre), sicuramente avrebbe aiutato o quanto meno non sarebbe stato male aggiungere qualche altro personaggio, a parte la figura dello studioso che forse non è sfruttata al meglio. Invece, si ha solo la geniale intuizione di soffermarsi (mentre si è nel pieno della notte in una camera) sul quel bel espediente che è il fuoricampo e che gente come Shyamalan, Hitchcock, lo stesso Spielberg, Polanski, hanno reso terrificantemente sublime. Qui diventa a tratti interessante, ma poi senza sostegno narrativo si perde su se stesso e diventa frutto di un protrarsi dell’attesa che rivelerà solo gli ultimi buoni dieci minuti di paura.
La più grande delusione di Paranormal Activity, è proprio nell’aspettativa che tenta di creare e che si concretizza solo come suddetto in un’unica bella sequenza. Pochissimo per un film che attraverso il fuoricampo dovrebbe creare un crescendo di tensione insostenibile e che dovrebbe culminare con il momento rivelatore per l’intera trama e il film. In sostanza l’unica nota positiva che si ha è il finale che non risulta per niente scontato e che forse diventa l’unico momento in cui il fuori campo diventa insostenibile.
Paranormal Activity: il film di Oren Peli
Prima di ogni cosa, Paranormal Activity è senza alcun dubbio l’esempio più eclatante di come una sana e costruttiva campagna virale possa essere remunerativa sul piano degli incassi e eccezionale sul piano dell’attenzione proiettata verso il titolo.
Detto ciò, fermo restando che non è un cattivo film per chi fosse alla ricerca di facili emozioni , va anche detto che non vale la nomea di nuovo Blair Witch Project e senz’altro in nessun caso, né nell’uno né nell’altro si è stati e si è di fronte al miracolo. Per molti motivi.
Uno. Se nel primo caso si era di fronte ad un nuovo e sensazionale modo di vedere il cinema e la visione, in questo caso siamo già ad un quinto/sesto tentativo in pochi anni.
Due. Anche se il film presenta alcune sequenze molto efficaci e sorprendenti non è per nulla dotato di una struttura narrativa ,perlomeno sostenibile per 86 minuti.
Tre. Visivamente parlando dice tutto di già visto e nulla di veramente nuovo. Nessuna qualsivoglia caratterizzazione dei personaggi.
Traendo le conclusioni verrebbe da chiedersi se questo non è solo il frutto di un sorprendente e divino piano commerciale messo in atto, e che in sostanza, levando il fumo non vi sia nient’altro da mettere sotto i denti ma soltanto misere briciole da sgranocchiare.
Di un film come questo, a low Budget, ci si aspetta almeno che la storia e la regia siano il moto pulsante del racconto; Invece la pellicola non riesce ad appagare nemmeno la base principi cardini del cinema dell’orrore e questo diventa essere il limite maggiore del il film. Totalmente privo di una vera e propria struttura (si ha la sensazione di vagare fra atteggiamenti, attimi ed emozioni totalmente slegate le une dalle altre), in Paranormal Activity una visione d’insieme più netta e definita sicuramente avrebbe aiutato o quanto meno avrebbe reso l’operazione più interessante.
Quel che ne consegue è invece la sensazione che il film si basa solo ed esclusivamente sulla geniale intuizione di soffermarsi (mentre si è nel pieno della notte in una camera) sul quel bel espediente che è il fuoricampo e che gente come Shyamalan, Hitchcock, lo stesso Spielberg, Polanski, hanno reso terrificantemente sublime. L’utilizzi di questo espediente in questo film a low budget diventa a tratti interessante, ma anche questo aspetto senza il giusto senza sostegno narrativo si perde su se stesso diventando una ripetizione che andrà poi a scemare, facendo perdere l’interessa anche nell’unica soluzione interessante presente.
La più grande delusione di Paranormal Activity, è proprio nell’aspettativa che tenta di creare e che si concretizza solo come suddetto in un’unica bella sequenza. Pochissimo per un film che attraverso il fuoricampo dovrebbe creare un crescendo di tensione insostenibile e che dovrebbe culminare con il momento rivelatore per l’intera trama e il film. In sostanza l’unica nota positiva che si ha è il finale che non risulta per niente scontato e che forse diventa l’unico momento in cui il fuori campo diventa insostenibile.
Paranormal Activity the Marked Ones: un nuovo spot e il motion poster
Paramount ha reso disponibile
online il primo spot tv e un motion poster per lo spin-off
dell’ormai classico di Oren Peli.
Il film uscirà in America a inizio 2014 per la regia di
Christopher Landon(sceneggiatore di tutta la saga
Paranormal dal secondo capitolo in poi) che questa volta ci vuole
raccontare le vicende di Jesse, giovane ragazzo di una comunità
latino-americana della California,che dopo essere stato scelto da
una potente forza oscura inizia a esserne perseguitato.
Cliccando qui potete vedere il primo trailer mentre sotto
trovate lo spot e i poster
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Paranormal Activity The Marked Ones: nuova clip esclusiva
Continua la terrificante campagna promozionale per Paranormal Activity The Marked Ones: sul web arriva, dopo il trailer ufficiale e l’inquietante pubblicità virale, una nuova clip tratta dal film. Gli ingredienti del franchise sono ancora e sempre gli stessi. Traballanti inquadrature e telecamere a mano per coinvolgere gli spettatori in prima persona nell’orrore, annidato tra le rassicuranti mura casalinghe. Paranormal Activity The Marked Ones arriverà al cinema negli Stati Uniti il 3 Gennaio 2014.
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Vi ricordiamo che Paranormal Activity: The Marked Ones è stato scritto e diretto da Christopher Landon, alla sua seconda prova dietro la macchina da presa, e vede nel cast Richard Cabral, Carlos Pratts, Eddie J. Fernandez, Jorge Diaz, David Fernandez Jr., Kimberly Ables Jindra, Tonja Kahlens e Frank Salinas.
Fonte: ComingSoon.net
Paranormal Activity The Marked Ones, ecco l’inquietante iniziativa virale
Divertente (e terrorizzante) iniziativa, quella messa in atto da Paramount, impegnata a promuovere il film Paranormal Activity: The Marked Ones. Il video che vi proponiamo ci mostra quello che è accaduto ad una proiezione del film in Inghilterra, quando un’ignara coppia di spettatori si è ritrovata nel bel mezzo di una situazione inattesa ed inquientante.
Vi ricordiamo che Paranormal Activity: The Marked Ones è scritto e diretto da Christopher Landon e vede nel cast Richard Cabral, Carlos Pratts, Eddie J. Fernandez, Jorge Diaz, David Fernandez Jr., Kimberly Ables Jindra, Tonja Kahlens e Frank Salinas.
Paranormal Activity The Marked Ones Trailer originale
Guarda il Trailer
di Paranormal Activity The Marked
Ones ennesimo capitolo della saga
Paranormal Activity ideata da
Oren Peli. Paranormal
Activity The Marked Ones è uno spin-off della
saga che al momento è ferma al quinto capitolo attualmente in
sviluppo, la cui uscita al cinema è stata fissata per il 24 Ottobre
2014.
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e Paranormal Activity The Marked Ones arriverà invece il prossimo gennaio negli USA e racconta la storia di un ragazzo che viene “marchiato” dal demonio. Inizierà a sviluppare strane abilità e diventerà sempre più pericolo.
Paranormal Activity The Marked Ones due clip del film
Continua la terrificante campagna
promozionale per Paranormal Activity The Marked
Ones: sul web arrivano, dopo il trailer ufficiale e
l’inquietante pubblicità virale, due nuove spaventose clip tratte
dal film. Gli ingredienti del franchise sono ancora e sempre gli
stessi. Traballanti inquadrature e telecamere a mano per
coinvolgere gli spettatori in prima persona nell’orrore, annidato
tra le rassicuranti mura casalinghe.
Paranormal Activity The Marked
Ones arriverà al cinema negli Stati Uniti il 3
Gennaio 2014, per cominciare l’anno con un brivido.
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Vi ricordiamo che Paranormal Activity: The Marked Ones è stato scritto e diretto da Christopher Landon, alla sua seconda prova dietro la macchina da presa, e vede nel cast Richard Cabral, Carlos Pratts, Eddie J. Fernandez, Jorge Diaz, David Fernandez Jr., Kimberly Ables Jindra, Tonja Kahlens e Frank Salinas.
Fonte: CinemaBlend
Paranormal Activity The Ghost Dimension: trailer del nuovo horror
La Paramount Pictures ha rilasciato il primo trailer di Paranormal Activity The Ghost Dimension, diretto da Gregory Plotkin. Il film, in uscita nelle sale il 23 Ottobre, è il quarto ed ultimo capitolo della saga Paranormal Activity, che debuttò sul grande schermo nel 2009.
La trama di Paranormal Activity: The Ghost Dimension ruota attorno alla famiglia Fleeges: il padre Ryan (Chris J. Murray), la madre Emily (Brit Shaw) e la loro bambina Leila (Ivy George) si trasferiscono in una nuova casa e nel garage trovano una videocamera ed uno scatolone di nastri registrati. Guardando attraverso la lente della videocamera iniziano ad osservare attività paranormali che si verificano intorno a loro, fino a vedere anche la riapparizione di Kristi e Katie da giovani (queste scene al cinema saranno rappresentate in formato 3D).
Il produttore Jason Blum ha rassicurato gli appassionati circa tutti i quesiti nati attorno ai precedenti capitoli: “Ora avranno tutti una risposta” ha affermato.
Di seguito il trailer:
Paranormal Activity The Ghost Dimension: nuovo inquietante spot tv
Ecco un nuovo spot tv di Paranormal Activity The Ghost Dimension, diretto da Gregory Plotkin. Il film, in uscita nelle sale il 23 Ottobre, è il quarto ed ultimo capitolo della saga Paranormal Activity, che debuttò sul grande schermo nel 2009.
https://youtu.be/kI8oWFtIRz0
La trama di Paranormal Activity: The Ghost Dimension ruota attorno alla famiglia Fleeges: il padre Ryan (Chris J. Murray), la madre Emily (Brit Shaw) e la loro bambina Leila (Ivy George) si trasferiscono in una nuova casa e nel garage trovano una videocamera ed uno scatolone di nastri registrati. Guardando attraverso la lente della videocamera iniziano ad osservare attività paranormali che si verificano intorno a loro, fino a vedere anche la riapparizione di Kristi e Katie da giovani (queste scene al cinema saranno rappresentate in formato 3D).
Il produttore Jason Blum ha rassicurato gli appassionati circa tutti i quesiti nati attorno ai precedenti capitoli: “Ora avranno tutti una risposta” ha affermato.
Paranormal Activity la Paramount lancerà due Sequel
Per la prima volta da molti anni, il prossimo ottobre non uscirà un nuovo capitolo dedicato alla saga di “Paranormal Activity“. Il perchè di questa decisione è presto detto. La Paramount Pictures ha deciso infatti di rilasciare ben due sequel nel 2014, rispettivamente uno spin-off della serie (3 gennaio 2014) e Paranormal Activity 5 (24 ottobre 2014).
Inoltre è di pochi giorni fa la notizia che la sceneggiatura del quinto capitolo sarà affidata ai due “Writers” Jason Pagan e Andrew Stark, attualmente impegnati nella stesura di “Almanac“, film che uscirà sul grande schermo il prossimo 28 Febbraio.
La regia sarà invece consegnata a Gregory Plotkin. Alla sua prima esperienza come regista, Plotkin sostituirà Henry Joost e Ariel Schulman, protagonisti nella creazione degli ultimi due episodi.
Fonte: Worstpreviews
Paranormal Activity cala il poker
E’ arrivato dalla Paramount l’annucio ufficiale (atteso o temuto, a seconda dei casi), della realizzazione del quarto capitolo di Paranormal Activity. La notizia del quarto episodio della serie soprannaturale non giunge del resto inaspettata, considerata la somma incassata dal terzo capitolo (diretto da Henry Joost e Ariel Schulman), superiore ai 200 milioni di dollari, a fronte di un costo di cinque milioni di dollari.
Gli studios non hanno ancora stabilito una data di uscita, né si hanno notizie riguardo il cast; appare comunque certo che i produttori dei precedenti episodi Jason Blum, Oren Peli and Steven Schneider torneranno sul ‘luogo del delitto’.
Fonte: EMPIRE
Paranormal Activity 5: trailer finale
Paramount ha pubblicato online in trailer finale di Paranormal Activity 5. Il film sarà diretto da Gregory Plotkin, che debutta alla regia, mentre lo script sarà curato da Jason Pagan e Andrea Deutschman. Ecco il trailer:
https://www.youtube.com/watch?v=xM1O8jcyRAw
Paranormal Activity 5 dovrebbe debuttare in UK il 21 ottobre, seguita dal rilascio negli Usa il 23 dello stesso mese. Ricordiamo che Landon ha scritto gli ultimi tre episodi della saga e che ha lasciato il franchise dell’orrore per dirigere la commedia horror della Paramount, Boy Scouts Vs Zombies.
Fonte: gamesradar
Paranormal Activity 5 ha un regista
Buone notizie per
i fan del noto franchise horror: Paranormal Activity
5 ha trovato il proprio regista assieme agli
sceneggiatori della pellicola. Gregory Plotkin farà infatti il
suo debutto alla regia proprio alla
direzione di questo quinto capitolo,
mentre il duo formato da
Jason Pagan e
Andrea Deutschman si occuperà in
via ufficiale e definitiva dello
script.
Nonostante Plotkin sia per la prima volta al timone di una produzione cinematografica, ha in realtà una notevole esperienza con il materiale di appartenenza della saga. Infatti ha già lavorato come editor e co-produttore degli ultimi tre capitoli della serie Paranormal Activity e del prossimo spin-off Paranormal Activity: The Marked Ones.
Pagan e Deutschman , dal canto loro e sebbene attualmente semisconosciuti, sono freschi della scrittura di Almanac, thriller sci-fi prodotto da Michael Bay.
E’ quindi un team creativo composto per lo più da esordienti quello messo sù dalla produzione per la messa in opera dei lavori.
Paranormal Activity
5 è previsto per il debutto nelle sale statutinensi
il 25
ottobre 2014, preceduto da The
Marked Ones, lo spin-off diretto da
Christopher Landon, il 3 gennaio
2014. Ricordiamo che Landon ha scritto gli ultimi
tre episodi della saga e che lascerà il franchise dell’orrore per
dirigere la commedia horror della Paramount,
Boy Scouts Vs
Zombies.
Fonte: Aceshowbiz
Paranormal Activity 5 arriverà nel 2013
Paranormal Activity 4 – Trailer Italiano
Paranormal Activity 3 Trailer!
Uscirà il prossimo 21 ottobre
il terzo capitolo della più recente tra le neonate serie di cinema
horror: quella di Paranormal Activity. Cambiano i protagonisti ma
le premesse sono identiche. La regia questa volta è stata affidata
alla coppia autrice del controverso e acclamato documentario
Catfish, quella formata da Henry Joost e Ariel Schulman.
Paranormal Activity 2: recensione del film Tod Williams
Paranormal Activity 2 – Dopo appena un anno di distanza dalla distribuzione del primo capitolo, ritroviamo in sala un non tanto atteso (quanto utile) prequel del fortunato franchise ideato dal regista israeliano Oren Peli che in questa occasione passa alla produzione lasciando la regia a Tod Williams.
Questa volta la linea temporale arretra di circa sessanta giorni dalla morte di Micah e si sposta nell’abitazione di Kristi, la sorella di Katie, in cui vive con suo marito, i suoi due figli e il cane Abby. Dotata di un sistema di videosorveglianza, la casa sarà il fulcro di una serie di eventi paranormali che coinvolgeranno tutta la famiglia.
Oren Peli, qui in veste di sceneggiatore e produttore, non cambia una virgola rispetto al suo esordio, la sceneggiatura è pressochè identica alla precedente, nulla di nuovo e pochissimi elementi che torneranno utili ai fini dell’opera vista nel complesso. Quello che viene da chiedersi è quale sia lo scopo di questo film e l’unica risposta che pare essere sensata è che sia l’ennesima trovata commerciale per recuperare più denaro possibile da un franchise di successo.
Paranormal Activity 2
Con soli 15000
dollari spesi, Paranormal Activity ha guadagnato
milioni su milioni arricchendo Peli e i suoi attori e ha fatto
centro nel cuore della Paramount
Pictures che annunciò immediatamente un secondo
capitolo con un budget decisamente più alto che si è aggirato
intorno ai 3 milioni, tuttavia un budget simile per un mockumentary
come questo ha potuto permettere a tutti quanti di stare molto
comodi e magari di tenersi anche il resto.
Ritroviamo anche Katie Featherston e Micah Sloat, che interpretano piccoli ruoli di contorno al nuovo cast composto da Sprague Grayden su tutti che comunque non rende come l’efficace coppia vista in precedenza.
Le aspettative per questa pellicola sono poche, già si sa quello che potrebbe succedere e quello che succederà, la curiosità non esiste più, il trucco del “non mostrare” è stato paradossalmente già mostrato, lo stile del mockumentary è stato utilizzato in ogni modo negli ultimi anni (da Rec a Cloverfield passando per Il quarto tipo) e il cast sconosciuto non aiuta di certo. Al termine dopo essersi agganciato al primo film, Paranormal Activity 2 da prequel si trasforma in sequel regalandoci qualche minuto localizzabile dopo la fine del primo film, qui troviamo di nuovo Katie e ci viene mostrato quanto è successo dopo.
In sostanza è un prodotto che nulla toglie e nulla aggiunge al primo film e che può benissimo trovare la sua collocazione nel gruppo dei “prequel/sequel inutili”, quello che ci si augura e che fra uno, due o cinque anni non ci troveremo alle prese con un terzo capitolo.
Paranormal Activity 2: recensione del film di Oren Peli
Dopo appena un anno di distanza dalla distribuzione del primo capitolo, ritroviamo in sala Paranormal Activity 2, un non tanto atteso (quanto utile) prequel del fortunato franchise ideato dal regista israeliano Oren Peli che in questa occasione passa alla produzione lasciando la regia a Tod Williams.
Questa volta la linea temporale arretra di circa sessanta giorni dalla morte di Micah e si sposta nell’abitazione di Kristi, la sorella di Katie, in cui vive con suo marito, i suoi due figli e il cane Abby. Dotata di un sistema di videosorveglianza, la casa sarà il fulcro di una serie di eventi paranormali che coinvolgeranno tutta la famiglia.
Oren Peli, qui in veste di sceneggiatore e produttore, non cambia una virgola rispetto al suo esordio, la sceneggiatura è pressoché identica alla precedente, nulla di nuovo e pochissimi elementi che torneranno utili ai fini dell’opera vista nel complesso. Quello che viene da chiedersi è quale sia lo scopo di questo film e l’unica risposta che pare essere sensata è che sia l’ennesima trovata commerciale per recuperare più denaro possibile da un franchise di successo.
Con soli 15000 dollari spesi, Paranormal Activity ha guadagnato milioni su milioni arricchendo Peli e i suoi attori e ha fatto centro nel cuore della Paramount Pictures che annunciò immediatamente un secondo capitolo con un budget decisamente più alto che si è aggirato intorno ai 3 milioni, tuttavia un budget simile per un mockumentary come questo ha potuto permettere a tutti quanti di stare molto comodi e magari di tenersi anche il resto. Ritroviamo anche Katie Featherston e Micah Sloat, che interpretano piccoli ruoli di contorno al nuovo cast composto da Sprague Grayden su tutti che comunque non rende come l’efficace coppia vista in precedenza.
Le aspettative per questa pellicola sono poche, già si sa quello che potrebbe succedere e quello che succederà, la curiosità non esiste più, il trucco del “non mostrare” è stato paradossalmente già mostrato, lo stile del mockumentary è stato utilizzato in ogni modo negli ultimi anni (da Rec a Cloverfield passando per Il quarto tipo) e il cast sconosciuto non aiuta di certo. Al termine dopo essersi agganciato al primo film, Paranormal Activity 2 da prequel si trasforma in sequel regalandoci qualche minuto localizzabile dopo la fine del primo film, qui troviamo di nuovo Katie e ci viene mostrato quanto è succeso dopo.
In sostanza è un prodotto che nulla toglie e nulla aggiunge al primo film e che può benissimo trovare la sua collocazione nel gruppo dei “prequel/sequel inutili”, quello che ci si augura e che fra uno, due o cinque anni non ci troveremo alle prese con un terzo capitolo.
Paranormal Activity 2 Teaser!!
Come annunciato, la Paramount Pictures ha pubblicato online il primo trailer di Paranormal Activity 2, sequel del fortunato thriller/horror di Oren Pei…
Paranoid Park e la rassegnazione grunge dell’anima
Il regista Gus Van Sant gira il film Paranoid Park nel 2007. Un ragazzino di nome Alex, che frequenta la scuola superiore e ha la patente di guida, ama correre in skateboard, per le strade di Portland. Il suo più caro amico, Jared, un giorno gli propone di visitare con lui un posto molto speciale: il Paranoid Park. Là, esiste la più importante ed impegnativa pista artificiale per gli skaters della città. Una sera Alex si reca al Paranoid Park da solo.
E’ uno dei ragazzi più giovani, per cui subito gli altri skaters s’accorgono della sua presenza. Pare che Alex non abbia l’intenzione di gareggiare, forse perché intelligentemente sa che il suo livello di preparazione è basso. Un ragazzo più “maturo” gli va incontro, con un gruppo di amici. Alex gli presta il suo skateboard. In seguito, lui si farà convincere che con loro sarebbe bello montare su un treno in corsa. La ferrovia passa nei pressi del Paranoid Park. Alla fine, Alex effettivamente salirà su un treno in corsa, accompagnato dal solo ragazzo cui aveva prestato lo skateboard. Una guardia però si accorge della loro presenza, ed arriva a batterli con la mazza. Alex istintivamente alza il suo skateboard. Con questo, lui colpisce la testa del sorvegliante, il quale, intontito, è costretto ad indietreggiare. Per una pura fatalità, nello stesso momento, un altro treno corre sul binario attiguo. Il corpo del sorvegliante si spezza a metà, mentre Alex capisce d’aver commesso un omicidio, guardando il volto morente.
Paranoid Park è costruito essenzialmente tramite l’inquadratura fissa sui volti dei ragazzi. Bisogna che ne possiamo leggere il pensiero. Nel caso di Alex, subentreranno i sensi di colpa, per aver commesso un omicidio, benché accidentalmente. Van Sant inquadra il volto, lasciando che questo si giri, in maniera lenta. E’ l’avvisaglia che la persona cercherà di evitare il contatto con gli altri. Spesso, il volto all’inizio si vede in primo piano, ponendosi innanzi a noi. Ma subito esso si girerà, da un lato. La visione di profilo si percepirà facendo finta di se stessa. Se Alex è il personaggio avente i sensi di colpa, a smascherarli ci proverebbe davvero solo la sua amica Macy. Anche lei gioca a guardare frontalmente, salvo poi girare il volto da un lato.
Nella scena dell’interrogatorio a scuola, Alex potrebbe svelare al poliziotto se non la verità quantomeno i suoi problemi. Il ragazzino maneggia la fotografia del guardiano ucciso. Egli dapprima ha gli occhi chini sul tavolo, e poi li alza, fronteggiando il poliziotto inquisitore. Valutiamo che Alex alla fine non si tradisce. La sua espressione resta fredda ed impassibile, impedendo così al poliziotto d’insospettirsi. Sin dall’inizio del film, noi capiamo che Alex è un bravo ragazzo. Pare che neppure la separazione dei genitori, o la spensieratezza del fratellino, ne mini la tranquillità di carattere. Alex ha la maturità di schivare i più sbruffoni skaters del Paranoid Park, e persino ci dichiarerà (con la sua voce narrante) che toglierebbe la verginità alla fidanzata Jennifer solo riconoscendo d’amarla. Forse, l’impassibilità di Alex innanzi al poliziotto inquisitore nasce dalla convinzione che lui, in fondo, stia già morendo dentro.
Van Sant non prende una posizione netta, in chiave moralistica, inquadrando i sensi di colpa del ragazzino. Pare che Alex, sapendo d’essere un buono da sempre (di natura), pensi che la sua condanna a ricordare l’omicidio (per tutta la vita) già basti, pure senza l’incarcerazione. Simbolicamente, si giustifica così l’insistenza di Van Sant a cercare il volto, che abbandoni il rivelarsi frontale, in favore d’un nascondimento laterale. Sembra che Alex tiri un sospiro di non-sollievo. Il volto che abbandona il rivelarsi frontale in favore del nascondimento centrale varrà sia facendo finta di se stesso, sia nella prima accettazione della pena, per cui comunque l’anima avrà una ferita insanabile. Probabilmente, a noi viene naturale di provare compassione per Alex, influenzati dalla sua bontà caratteriale. Il volto certo colpevole del ragazzino avrebbe una freddezza non tanto calcolata (tacendo, per evitare la prigione), bensì malinconicamente abbandonata a se stessa, nella convinzione che una tragica fatalità vi si fosse abbattuta. All’inizio, Alex pensa all’idea di consegnarsi spontaneamente alla polizia, invocando persino la legittima difesa (per le mazzate ricevute dal guardiano).
In
seguito, più concretamente, egli telefona al padre per cercare di
raccontargli tutto. Il caso, però, torna a dirigere la vitalità del
ragazzino. Né il padre né lo zio di Alex risponderanno alla sua
chiamata. Percepiamo bene la strana fatalità del momento. La
telefonata a casa dello zio si compie alle cinque del mattino, in
piena notte, quando è verosimile pensare che lui risponderà per
forza, svegliato dal letto in cui dorme. Van Sant lascia che il
destino salvi Alex dalla condanna sociale (col carcere), ma non da
quella interiore (per i rimorsi).
Qualcosa di simile accade nel film Match Point, di Woody Allen (2005). Sono frequenti le inquadrature in cui Alex ha il volto di profilo, ma chino su se stesso. Così, percepiamo bene l’interiorità della colpa. Alex si porterà gli occhi virtualmente nel cuore. Quando Alex cammina nei corridoi della sua scuola, esteticamente emerge il dettaglio della mano sinistra. Essa può distendersi verso il cuore, oppure impugnarsi (valendo solo per se stessa). In Alex percepiamo una dialettica etica, fra il buon animo (che passivamente indurrebbe ad ammettere la colpa) ed il pragmatismo della freddezza (che resisterebbe alle accuse del poliziotto o dell’amica Macy, tacendo il più possibile la verità a loro).
Il cuore assieme al pugno, dunque. Alex è pure il nome assegnato da Kubrick al capobanda dei drughi, nel celebre film Arancia meccanica (1971). Il ragazzino disegnato da Van Sant vive a Portland, in Oregon, e risente (tanto per gli abiti quanto per i capelli lunghi) della cultura grunge, dalla vicina Seattle. La contestazione alla società di Alex-Paranoid Park non è prevaricatrice come quella di Alex-Arancia meccanica, esibendoci essenzialmente un nichilismo rassegnato. Noi stimiamo Kurt Cobain il padre sia della musica grunge sia della cosiddetta generazione X (in cui le persone avrebbero perso gli ideali alti, verso la comunità, privilegiando quelli bassi, verso gli affetti privati). In Paranoid Park, Alex assolutamente non vorrebbe fare del male a nessuno, né dirige una banda di scalmanati. Solo, l’immaturità d’un raptus, congiunta ad una buona dose di fatalità avversa, lo trasforma malinconicamente in un assassino. Nello stesso Paranoid Park, i grandi skaters forse si limitano a spacciare le droghe leggere, contestando la società con la rassegnazione della gara fra di loro (di nuovo: negli affetti privati, rinunciando a complicarli pubblicamente, tramite la politica).
Il ragazzino Alex
all’inizio sembra interessarsi ai problemi del mondo (citando la
fame e la seconda guerra in Iraq). I suoi amici invece non
avrebbero una sensibilità politica, bensì unicamente bassa (negli
affetti privati). Commesso l’omicidio, ad Alex mancherà il tempo
utile per pensare ai problemi del mondo. E’ il momento in cui lui
s’assimila agli skaters del Paranoid
Park, attanagliato dalla rassegnazione per i sensi di
colpa.
Il nichilismo di Alex ci pare freddo, come il duro cemento della pista. Gli skaters del Paranoid Park vivono unicamente girando a vuoto, fra un primo ed un secondo salto in curva. Lo stesso accade per la macchina da presa. Anche la mente di Alex segue gli skaters, girando a vuoto, da un salto a sinistra ad uno verso destra, o viceversa. Simbolicamente, è l’arrovellarsi (come nel più classico mal di testa) per i sensi di colpa. Gus Van Sant sceglie d’inquadrare gli skaters con una fotografia sgranata, ricorrendo pure a videoregistrazioni amatoriali (da scene realmente accadute). Immaginiamo che la mente di Alex ormai sia stata sporcata (dall’omicidio), e poi insabbiata (tacendo l’ammissione della colpa). Il film non ci racconta come si conclude l’inchiesta del poliziotto. In fondo, riconducendo lo skateboard rinvenuto nel fiume (col DNA del guardiano ucciso) al suo legittimo proprietario, tutte le bugie di Alex cadrebbero, e lui sarebbe immediatamente accusato. Se ascoltassimo le parole del destino, sembra che il ragazzino possa davvero farla franca.
Nel film, una delle canzoni è questa: “If you have a problem, I don’t care what it is, if you need a hand, I can assure you this… It’s a fact that people get lonely, ain’t nothing new” (Billy Swan, 1974).
Paranoia: foto dal set con Gary Oldman e Harrison Ford pelato!
Vi mostriamo oggi la prima foto dal set di Paranoia, thriller firmato Robert Luketic (La rivincita delle bionde) con Harrison Ford, Gary Oldman, Liam Hemsworth, Amber Heard e Julian McMahon. Tratto dall’omonimo romanzo di Robert Finder, Paranoia racconterà di un giovane impiegato (Hemsworth) che cerca di sottrarre fondi alla compagnia di telecomunicazioni per cui lavora; beccato con le mani nella marmellata, sarà costretto a darsi da fare come spia ai danni della compagnia rivale. Nello scatto che vi presentiamo, compaiono, rilassati e in posa, Gary Oldman e un Harrison Ford orrendamente (e professionalmente) calvo: le fan di tutte le età farebbero bene a cambiare pagina per evitare svenimenti. Eccoli!
Paranoia sarà nelle sale USA il 27 settembre 2013; le riprese sono in corso a Philadelphia.
Fonte: WENN
Paranoia: al via le riprese con Harrison Ford e Gary Oldman
Hanno preso il via pochi giorni fa le riprese di Paranoia, novo film di Robert Luketic: il film ruota attorno a vicende di spionaggio industriale nel mondo delle aziende high-tech: del cast fanno parte Liam Hemsworth, Gary Oldman , Harrison Ford, Lucas Till, Amber Heard, Embeth Davidtz, Julian McMahon, Josh Hollowaye e Richard Dreyfuss. Il film vede Liam Hemsworth nel ruolo di un giovane rampante che ambisce a scalare la Wyatt Corporation, gigante del settore delle telecomunicazioni.
Dopo aver compiuto un grave – e costoso – errore, il protagonista viene ricattato dal CEO Nicholas Wyatt (Gary Oldman) e costretto a improvvisarsi spia per impadronirsi dei segreti del principale concorrente dell’azienda, il cui capo – Harrison Ford, è il vecchio mentore di Wyatt. L’esperienza si rivela per certi versi entusiasmante, visto che il protagonista si trova improvvisamente a vivere in un mondo ‘patinato’ fatto di club esclusivi e macchine potenti, restando tuttavia un semplice burattino nelle mani del suo principale, il quale pur di ottenere un vantaggio competitivo del valore di miliardi di dollari non si fermerà davanti a nulla, nemmeno davanti all’omicidio. Il film è tratto dall’omonimo romanzo Paranoia, scritto da Jospeh Finder; la scenggiatura è stata scritta da Jason Dean Hall, partendo da una stesura iniziale firmata da Barry Levy.
Fonte: ComingSoon
Paranoia Trailer con Liam Hemsworth e Harrison Ford!
L’attore Liam Hemsworth presenta al pubblico
l’atteso trailer del film Paranoia che lo vede
protagonista insieme ai veterani Harrison Ford e Gary Oldman.
Paranoia e Out of the Furnace: nuove date di uscita
Paramount: Top Gun 3 e Star Trek tra le priorità dello studio
La nuova era della Paramount, ora sotto il controllo di Skydance, parte con ambizioni alte e una strategia chiara: aumentare la produzione e puntare su franchise di grande richiamo. Dopo la fusione, i nuovi co-presidenti Josh Greenstein e Dana Goldberg, insieme al CEO David Ellison, hanno ribadito che l’obiettivo è riportare lo studio al vertice, incrementando il numero di film annui fino a raggiungere quota 20 e rafforzando la collaborazione con grandi registi e talenti internazionali.
Le priorità sono evidenti: Top Gun 3 è in cima alla lista, forte dello straordinario successo di Top Gun: Maverick, cofinanziato proprio da Skydance. Subito dietro c’è Star Trek, con due progetti in sviluppo: uno con personaggi completamente nuovi, diretto da Toby Haynes e scritto da Seth Grahame Smith, e un altro con il ritorno di Kirk, Spock e l’equipaggio classico, prodotto da J.J. Abrams. Il franchise di Transformers resta un altro pilastro, con diverse sceneggiature in valutazione, inclusa l’ipotesi di un ritorno di Michael Bay.
Confermata anche l’uscita di A Quiet Place Parte III per l’estate 2027, scritto e diretto da John Krasinski. Lo studio investirà anche in titoli per famiglie e animazione: il sequel di Tartarughe Ninja: Caos Mutante 2 arriverà il 17 settembre 2027, affiancato da un progetto live-action ispirato al graphic novel originale. Altri progetti in sviluppo includono The Rescue, un film sulle Olimpiadi invernali con Miles Teller e Hailee Steinfeld, uno spin-off di Una pazza giornata di vacanza (Sam & Victor’s Day Off), e What Kids Want.
Dalla parte Skydance arrivano altri potenziali titoli di punta come un film di John Tuggle con David Corenswet, un adattamento di Mike Hammer con Matthew McConaughey e The Traveler diretto da Lee Isaac Chung. In sintesi, Paramount 2.0 punta a un’espansione decisa, con franchise consolidati e nuove produzioni di alto profilo al centro del rilancio. Non resta allora che attendere di avere novità su questi progetti, a partire da Top Gun 3 e i prossimi Star Trek.