L’atteso Spider-Man
Homecoming segnerà la sesta apparizione del simpatico
arrampicamuri sul grande schermo, che può già vantare il fatto di
aver combattutto al cinema un discreto numero di iconici
villain.
Nonostante l’apparizione di
personaggi quali Norman e Harry Osborne, ma anche di Venom,
Sandman, Elector, Doc Oc e Lizard, sembra però che i fan non siano
mai stati realmente soddisfatti di come questi siano stati gestiti
o di come abbiano interagito con l’Uomo Ragno. Ecco perché
l’abbondanza di cattivi sia in Spider Man 3 che in The Amazing Spider Man 2 ha
sicuramente contribuito in qualche modo alla fine di entrambi i
franchise.
Con l’arrivo di
Spider-Man Homecoming, la speranza è che
si provi a imparare dagli errori del passato, nonostante sia quasi
certa nel film la presenza di una considerevole quantità di
villain. Sappiamo infatti che il candidato all’Oscar Michael Keaton interpreterà quasi
certamente Vulture, che Bokeem Woodbine potrebbe
vestire i panni di Shocker, e che Michael Chernus
invece presterà le sue fattezze per dare vita al Riparatore.
Adesso, un nuovo rumor suggerisce la
presenza all’interno del film di un altro villain che potrebbe
rappresentare un nuovo nemico di Spidey: stando a quanto riportato
da Bleeding Cool, infatti, la Sony sembrerebbe
interessa al personaggio di Kevin Trench, meglio conosciuto come
Nightwatch.
Se il rumor venisse confermato,
Nightwatch diventerebbe così il quarto (o quinto) cattivo ad
apparire in Spider-Man Homecoming. Al
momento è difficile riuscire a immaginare chi potrebbe interpretare
il personaggio: magari Logan Marshall-Green (il
cui ruolo è ancora avvolto nel mistero), oppure un altro attore non
ancora annunciato.
Ad ogni modo, le riprese del film
stanno per volgere al termine e immaginare l’ingresso di un nuovo
personaggio a questo punto della produzione risulta alquanto
difficile. Non è dunque azzardato ipotizzare che il presunto
interesse della Sony nei confronti di Nightwatch potrebbe anche far
riferimento ad un eventuale sequel.
Sinossi: “Un giovane Peter
Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità
nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man Homecoming”.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin
Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal
Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J.
Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth Choi.
Il film racconterà la storia di un
Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al
cinema 7 Luglio 2017.
I tre protagonisti rappresentano la
parte “buona” del film, dal momento che l’Antico e Mordo
(interpretati da Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor) saranno personaggi positivi
ma misteriosi e Kaecilius di Mads Mikkelsen è il villain di
turno.
Doctor
Strange: il trailer italiano del film
con Benedict Cumberbatch
L’uscita di Doctor
Strangeè prevista per il 4 novembre 2016.
Dirige Scott Derrickson da una
sceneggiatura di Jon
Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del
film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel
McAdams e Chiwetel Ejiofor.
Dai Marvel Studios arriva la storia del
neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che
viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un
terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo
tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione
altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà
che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un
avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che
vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi
scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare
alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e
ergersi contro il male.
Produttore del film, Kevin Feige, con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan
Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
“Sì, sicuramente. Non ci sono
dubbi al riguardo. Per quale motivo non dovrebbe tornare? Nick Fury
è là fuori. Ovunque si trovi, bisogna capire cosa è successo e come
si è arrivati a quel punto. Forse scopriranno che tutto faceva
parte di un piano ancora più grande. Sarebbe fantastico.
Sicuramente mi faranno tornare. In un modo o nell’altro. Voglio
dire, non mi hanno di certo tirato in ballo soltanto per tenere a
bada questa banda di ragazzini che sono sgattaiolati fuori dalle
loro stanze e hanno combinato un bel po’ di casini… Vedremo cosa
accadrà”.
Cosa ne pensate? È lecito a questo
punto sperare in un ritorno di Nick Fury, ad esempio, in
Avengers Infinity War?
Samuel L. Jackson
anticipa il ritorno dello SHIELD nel MCU
In attesa di eventuali
aggiornamenti, ricordiamo che Avengers Infinity
War arriverà al cinema il 4 Maggio 2018.
Christopher Markus e Stephen
McFeely si occuperanno della sceneggiatura del film,
mentre la regia è affidata a Anthony e Joe
Russo.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
Joe Manganiello, l’ex Alcide Herveaux
della serie tv True Blood e star di
Magic Mike e Magic Mike
XXL, interpreterà il villain
Deathstroke in The
Batman, nuovo standalone dedicato all’Uomo
Pipistrello che sarà scritto, diretto e interpretato da Ben Affleck.
Nelle ultime ore Manganiello ha
postato via Twitter una serie di immagini che testimoniano le
ricerche che lo stesso ha iniziato a fare per meglio entrare nei
panni del personaggio. Le foto mostrano non solo numerosi fumetti
(tra cui il primo volume di Batman: Earth One di Geoff
Johns), ma anche una considerevole quantità di action figure e
gadget.
Potete vedere le immagini di
seguito:
The
Batman (titolo provvisorio) sarà scritto da
Ben Affleck e Geoff Johnsesarà diretto da Affleck.Nel cast J.K.
Simmonssarà Jim
Gordon e Joe Manganiello sarà
Deathstroke.
Secondo le prime anticipazioni,
Arkham in questa storia potrebbe avere un ruolo chiave se non
addirittura importantissimo. Pare infatti che tutto il film
racconterà di un Batman bloccato proprio in Arkham
Asylum e che si ritroverà costretto ad affrontare
molti dei suoi nemici. Vi ricordiamo
che lo stesso Ben Affleck ha confermato che il film
chiaramente si ispirerà ad una o più storie dal fumetto seppur
mantenendo un’originalità predominante.
La 20th Century Fox
ha ribegoziato gli accordi con IMAX per la
distribuzione di alcuni dei sui prossimi film, tra cui
Predator e Alita: Battle
Angel. Trai titoli elencati nell’accordo tra le parti
spicca però anhce un nuovo film Marvel senza ancora un titolo.
Al momento Wolverine 3, con Hugh Jackman, è previsto per il 2017,
mentre due Untitled Marvel Movies sono
previsti per il 2 marzo 2018 e il 29 giugno 2018. Al momento alla
Fox sono in sviluppo Deadpool 2,
New Mutants,
Gambit e un sequel per
Fantastic Four, oltre al biopic su
Stan Lee. C’è anche un nuovo capitolo
del franchise degli X-Men in sviluppo,
con a capo Bryan Singer e Simon
Kingerg e del quale si sa soltanto che sarà ambientato
negli anni ’90 e che potrebbe raccontare la storia della Fenice Nera con protagonista
Sophie Turner.
Potrebbe essere molto plausibile che
la data per l’IMAX vista nell’accordo potrebbe
essere riferita a Deadpool 2 con
protagonista Ryan Reynolds, perché dei film in
cantiere è quello con una produzione in stato più avanzato, ma si
potrebbe anche ipotizzare un nuovo titolo non ancora
annunciato.
Doctor
Strange: il trailer italiano del film
con Benedict Cumberbatch
L’uscita di Doctor
Strangeè prevista per il 4 novembre 2016.
Dirige Scott Derrickson da una
sceneggiatura di Jon
Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del
film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel
McAdams e Chiwetel Ejiofor.
Dai Marvel Studios arriva la storia del
neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che
viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un
terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo
tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione
altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà
che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un
avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che
vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi
scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare
alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e
ergersi contro il male.
Produttore del film, Kevin Feige, con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan
Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
Ecco una serie di nuovi concept art
per Batman v Superman Dawn of
Justice in cui possiamo notare un design alternativo
per alcune delle armi viste nel film, come il tridente di Aquaman o la spada di
Wonder Woman:
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge
qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto
prima”.
Ricordiamo
che Batman v SupermanDawn of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v SupermanDawn of Justice è nelle sale
italiane dal 23 marzo 2016.
Viola Davis è
entrata a far parte del cast di Windows,
il nuovo film thriller diretto da Steve McQueen e
prodotto dalla New Regency.
A firmare la sceneggiatura c’è
Gillian Flynn, la scrittrice di L’amore bugiardo
che ha anche curato la riduzione del suo stesso romanzo per il
magnifico film diretto da David Fincher.
Il film avrà per protagoniste
quattro ladre che falliscono un colpo. A produrre il film, al
fianco di McQueen stesso, ci sono Iain
Canning e Emile Sherman di
See-Saw Films, che hanno già lavorato a
Shame e che hanno prodotto anche
Il Discorso del Re.
Il film segna il ritorno di Steve
McQueen alla regia dopo 12 Anni Schiavo.
Ad affiancare Viola
Davis nel ruolo di una delle quattro protagoniste c’è
stata per un certo periodo Jennifer Lawrence, che
però ha dovuto dire di no a causa di un conflitto di schedule.
Per quanto riguarda Viola
Davis, l’attrice è al moemnto in onda sulla ABC con
How to Get Away With Murder, mentre, per
quanto riguarda il cinema, l’abbiamo vista di recente nei panni di
Amanda Waller in Suicide Squad.
Per quanto riguarda invece il suo
futuro, la Davis è impegnata in Fences,
al fianco di Denzel Washington. Il film racconta
la storia di un ex giocatore di baseball (Washington) che, dopo
esser stato respinto dalla major league in quanto afroamericano,
adesso lavora come netturbino a Pittsburgh. Il film esplora le
complesse relazioni dell’uomo con sua moglie (Davis), suo figlio e
i suoi amici.
A sei anni da
Beginners, film con cui Mike
Mills ha consentito a Christopher Plummer
di vincere il primo Oscar in carriera, il regista di Berkeley è pronto a presentare al mondo
20th Century Women, nuova pellicola con
protagoniste Elle
Fanning, Annette Bening e Greta
Gerwig.
La A24 ha diffuso il primo trailer del film che potete
vedere si seguito:
Il film, ambientato negli anni ’70,
vedrà protagonista l’attore di Quasi
famosi nel ruolo di un hippy che attira
l’attenzione della madre single Dorothea (Bening).
La California in continua evoluzione del ’79 è un posto complicato
per crescere un figlio adolescente: il mondo del ragazzo
cambierà per sempre dall’arrivo del personaggio di
Crudup.
“Il film è un inno alle donne
che mi hanno cresciuto: mia madre, le mie sorelle, le ragazze di
cui ero innamorato e che ammiravo a scuola e nella scena punk rock,
in cui ho davvero imparato a conoscere il mondo.” ha detto
Mills a Variety.
Greta Gerwig
interpreta una giovane fotografa immersa nella cultura punk locale,
mentre Elle Fanning sarà un’amica del figlio di
Dorothea. Il film uscirà nel 2016, anche se non è stata ancora
rilasciata una data ufficiale.
Nell’ambito delle manifestazioni
collegate all’Obesity Day 2016 il Bariatric Center of Excellence –
UOC Chirurgia Generale della Sapienza Università di Roma – Polo
Pontino in collaborazione con Amici Obesi Onlus ha indetto la Prima
Edizione del Cinefestival Filmdipeso.
La finalità del Cinefestival è
quella di sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulle
tematiche dell’obesità e delle gravi malattie ad essa correlata. Il
concorso è riservato a professionisti e amatori
che invieranno un cortometraggio della durata massima di 15
minuti che racconti storie di obesità e del suo percorso
di cura. La partecipazione al concorso è
gratuita.
Il cortometraggio, editato secondo
le regole previste dal bando (http://www.filmdipeso.it/), dovrà
essere originale e raccontare una storia di “obesità” in tutte le
sue sfaccettature (sociali, psicologiche, relazionali, fisiche,
accesso alle cure).
Una giuria qualificata, composta da
registi, attori, giornalisti, operatori sanitari esperti del
settore, selezionerà i 10 migliori cortometraggi che saranno
presentati e proiettati il 12.11.2016 in occasione della
manifestazione che si svolgerà presso l’auditorium del Polo
Integrato Sapienza Università di Roma-Icot a Latina, e che
comprenderà altresì una sessione di “medicina narrativa” sul tema
della patologia dell’obesità e dei suoi percorsi di cura.
Tra i finalisti sarà scelto il
vincitore della sezione amatori e professionisti che riceverà un
premio di 1.000 euro.
Molti gli enti patrocinatori
dell’iniziativa, tra cui la Provincia di Latina, il Comune di
Latina e Confindustria di Latina.
Per tutto il necessario e anche di
più in merito al festival è possibile visitare il sito o la pagina
Facebook Filmdipeso.
L’obesità è una malattia causata da
molteplici fattori: stile di vita, fattori genetici, ambientali,
psicologici ed è la principale causa di morte prevenibile in tutto
il mondo. In Italia oltre 5 milioni di persone sono obese, con
conseguenti elevati costi sanitari, e il numero è destinato ad
aumentare nei prossimi 10 anni!
Come ama ripetere spesso e
volentieri il regista gallese Peter Greenaway
«il cinema è costituito da nani che si reggono sulle spalle di
giganti». I presunti e tanto osannati “padri” della settima
arte, dalle origini all’età postmoderna, pur contandosi sulle dita
di una mano hanno contribuito a fungere da apripista –
“avanguardisti” li etichetterebbe il lessico militare – per tutta
una serie di correnti, movimenti e manifestazioni che in oltre 120
anni di storia hanno reso il panorama cinematografico alquanto
ricco e variegato. Ogni branca della cinematografia possiede i suoi
fondatori più o meno ufficiali e riconosciuti, e ciò vale anche per
lo splatter, sottogenere dell’horror caratterizzato da un
eccesso estetizzante di sangue e derivati emoglobinici di cui
sicuramente il primo e più grande (misconosciuto) antesignano
appare essere il regista americano Herschell Gordon
Lewis, scomparso nella semi oscurità mediatica il 26
settembre 2016 alla veneranda età di 87 anni.
In poco meno di un decennio
effettivo di attività, dal 1961 al 1972, Lewis è riuscito a
imprimersi ufficialmente nelle pieghe oscure e anguste della
storiografia del cinema di genere grazie a oltre 34 pellicole a
cavallo fra la sexploitation (filone super commerciale a
sfondo erotico dal sapore trash), il sex gore
(germe dell’attuale torture porn) e horror puro,
abituandosi a realizzare storie stravaganti e ricche di truculenza
mediante trame alquanto fragili e mezzi tecnico-produttivi a dir
poco precari, finendo per diventare il maestro più o meno
dichiarato di futuri esponenti del così detto “cinema spinto” quali
Wes Craven, John Carpenter e
Tobe Hooper, senza dimenticare ovviamente le
derive più kitsch di John Waters e quelle
più dichiaratamente pulp di Quentin
Tarantino.
Nato a Pittsburgh, nel profondo sud
degli Stati Uniti nel 1929, Herschell Gordon Lewis
vive un’infanzia e una formazione accademica del tutto tranquilla e
promettente, laureandosi in giornalismo e iniziando a insegnare
letteratura e lingua inglese presso il Mississippi State College
prima di diventare direttore di alcune emittenti radiofoniche
private. Prima di interessarsi al cinema e di approdare alla regia,
il futuro “padre dello splatter” (da non confondersi con
il nostrano “padre del gore” Lucio Fulci)
frequenta gli ambienti televisivi dei primi anni ’50, trasferendosi
a Chicago e iniziando l’attività di produttore e realizzatore di
spot pubblicitari per numerose emittenti private.
Il suo esordio filmico risale al
1960 con The Prime Time, un racconto
influenzato dall’atmosfera della beat generation e già
improntato su vaghi soffi di violenza che gli frutta un notevole
successo commerciale. Nel 1961, dopo aver conosciuto David
E. Friedman, Lewis inizia a dedicarsi a tempo pieno alla
regia cinematografica, producendo e realizzando Living
Venus, una pellicola alquanto particolare che narra
di una morbosa storia di sesso e violenza ispirata alla biografia
di Jack Norwall, direttore della rivista maschile Pagan.
Erotismo ed eccesso si definiscono subito come due delle più
importanti componenti poetico-stilistiche che domineranno il futuro
stile cinematografico di questo autore.
Nel periodo 1961-1965
Herschell Gordon Lewis, in qualità di regista, e
Friedman, nel ruolo di produttore, stringono un profondo sodalizio
professionale e amicale che li porterà a realizzare oltre 13
lungometraggi caratterizzati da un’estetica grezza molto vicina al
cosiddetto “cinema di serie Z” e da sceneggiature il cui
unico scopo è quello di applicare la filosofia
dell’exploitation pura, ovvero sfruttare al massimo una
tematica o una figura narrativa per puri scopi di vendibilità del
prodotto. Fra le prove più interessanti vanno sicuramente ricordate
alcune ottime commedie a sfondo erotico quali The
Adventures of Lucky Pierre(1961) e
Boin-n-g(1963), così
come alcuni finti documentari nudies vicini ai
mondo movie europei come Daughter of the
Sun (1962) e Nature’s Playmates
(1963), senza scordare una pellicola capitale come
Scrum of the Earth in cui l’erotismo
lascia il posto a una violenza alquanto spinta ed estetizzata che
anticipa una successiva e fondamentale svolta stilistica.
Dopo aver sfruttato al massimo il
sottogenere sexploitation ed essendosi convinti di
come il mercato in tal senso si fosse nel frattempo saturato,
Herschell Gordon Lewis e Friedman decidono di
spostare la loro attenzione verso un altro filone all’epoca ancora
poco battuto come l’horror, decidendo di rischiare
nuovamente – sempre in nome di obiettivi del tutto commerciali e
alimentari – e di tentare con una formula del tutto innovativa:
portare la violenza, la truculenza e soprattutto il sangue verso un
iperrealismo mai visto prima sul grande schermo, il tutto sempre
ricorrendo a mezzi di fortuna e a racconti del tutto funzionali a
portare all’estremo quanto mostrato attraverso immagini di forte
impatto. Ed è proprio in questo magico e oscuro istante che,
secondo i manuali apocrifi del cinema di genere, avrebbe avuto
inizio la gloriosa storia dello splatter (termine coniato
in realtà solo nel 1978 da George Romero per
descrivere lo stile del suo Zombi),
precisamente con Blood Feast (1963),
pellicola realizzata con un budget a dir poco irrisorio ma
destinata a diventare precocemente un cult internazionale,
soprattutto grazie a un livello di violenza visiva e soluzioni
sceniche al limite del delirio che all’epoca della sua uscita
fecero gridare simultaneamente allo scandalo e al miracolo. Mai
prima di allora infatti si era visto in un film “dell’orrore” una
tale quantità di sangue, interiora e membra lacerate, così come mai
nessun regista fino a quale momento aveva mai reso la pratica della
tortura così centrale e così insistente in una propria pellicola
tanto da rimembrare l’antica arte del teatro grand
guignol, il tutto reso ancora più scioccante dalla natura
grezza della messa in scena e da una recitazione a dir poco
straniante nella sua povertà.
Ricorrendo per lo più ad attori non
professionisti e a mezzi tecnico-scenici riciclati da dismesse
produzioni cine-televisive, Herschell Gordon Lewis
e Friedman continuano vittoriosamente su questa nuova strada “a
costo zero” – ma dignitosamente redditizia ai botteghini assaltati
dalla nuova generazione di spettatori letteralmente “assetati di
sangue” di inizio anni ’60 – sfruttando anche il sempre maggiore
ammorbidimento delle legge di censura cinematografica che non
lasciavano ora più alcun freno a ciò che poteva essere mostrato sul
grande schermo. Vedono così la luce pellicole al limite
dell’eccesso quali Goldilocks and the Three
Bares(1963) e Bell,
Bare and Beautiful (1963), virando poi decisamente
verso il gore grazie all’ultra osannato 2000
Maniacs (1964), divertente e truculenta epopea di una
cittadina del sud americano che in occasione del centenario della
fine della Guerra di Secessione si trova invasa da fantasmi
confederati redivivi e vendicativi.
Dopo le ultime fatiche produttive di
Moonshine Mountain (1964),
Monster a-Go Go (1965) e
Color Me Blood Red (1965), in cui il
livello di shock visivo e grottesco raggiunge vette sempre più
alte, Friedman interrompe il suo sodalizio con Lewis, il quale si
trova ora in condizione di realizzare e sostenere economicamente in
solitaria qualunque suo progetto, ricorrendo alla filosofia
cormaniana di “un dollaro, un film” e dunque dando vita in
poco meno di sette anni a numerosi lavori “estremi” in cui il suo
ormai inconfondibile tocco estetico si fa sempre più stabile e
riconoscibile, finendo però con tempo per diventare troppo di
maniera e infine superato. Fra i titoli sicuramente più degni di
nota diventati giustamente e rapidamente famosi – e realizzati
mediante budget un poco più sostanziosi del normale – vanno
ricordati la commedia nera a sfondo orrorifico
Something Weird (1967), la rilettura
vampiresca di A taste of Blood (1967), il
road movie bikeristico She-Devils on
Wheels (1968) ricco di citazioni al
sexy-trash di Russ Meyer e il piccolo capolavoro
The Wizard of Gore (1970). Va comunque
giustamente ricordato che la maggior parte delle pellicole dirette
e prodotte fra il 1966 e il 1972 oltre a non superare quasi mai il
costo di 35.000 dollari non trovarono (e non hanno ancora trovato)
un’adeguata distribuzione, tanto da essere considerate un autentico
sacro Graal per gli amanti del cinema di genere a causa dell’aura
di mito e mistero che le avvolge ancora oggi.
Nel 1972, dopo le ultime
tre stanche prove trash di This Stuff’ll Kill
Ya!, The Year of the Yahoo!
e The Gore Gore Girls, Lewis decide di
concludere la propria carriera di cineasta e, all’apice di una
carriera mai davvero decollata in maniera ufficiale, opta per un
timido ritiro dalle scene con l’intento di inseguire nuovamente il
tanto amato Dio Denaro, fondando così la società di marketing
Communicomp e vivendo per lo più della gloria
riflessa dei suoi passati lavori. Ma nessun grande artista del
passato può sopravvivere indenne al fascino del postmoderno,
cosicché, dopo le numerose insistenze dell’amico e collega John
Waters ecco che Lewis decide a sorpresa di ritornare dietro la sua
grondante e arrugginita macchina da presa nel 2002 grazie a
Blood Feast 2, un manieristico e
ultra(auto) citazionistico sequel dalla celebre pellicola
protosplatter che tanto lo aveva reso famoso a suo tempo
realizzato integralmente per un pubblico di fan a lungo rimasti
digiuni. Galvanizzato da tanto successo fra il pubblico di più
giovani e invitato periodicamente a tenere conferenze dedicate ai
suoi più celebri lavori, Lewis ritenta nuovamente la carta della
regia, ma si trova a impattare con la scarsissima accoglienza
riservata al seppur ottimo The Uh-Oh Show
(2009), ultima vera prova di carriera prima di ritirarsi
definitivamente da quella professione mai veramente praticata con
serietà e sempre condotta con quel sano gusto artigiano che tanto
lo accomunava a personaggi quali Mario Bava, Lucio
Fulci e Antonio Margheriti. Se un autore come
Dario Argento ha saputo mostrare l’eleganza
della violenza, Lewis si è fatto invece portabandiera della
rozzezza del male, divenendo il grande maestro di molto
del cinema sporco, brutto e cattivo che dagli anni ’80 ad oggi
affolla gli schermi di mezzo mondo.
Entrato di soppiatto come uno
scarafaggio nel già grezzo e crepato muro del cinema di genere,
Herschell Gordon Lewis si è congedato dalla vita
così com’era solito fare con suoi impegni di lavoro, senza nessun
clamore ma lasciando dietro di sé molto di cui (s)parlare,
preferendo i fatti alle parole pur essendo un piacevole
interlocutore e un culto uomo di spettacolo, capace di covare nei
meandri della propria mente lucida e perfetta alcune delle più
impensabili e fantasiose crudeltà filmiche che occhio spettatoriale
abbia mai avuto il piacere di vedere.
Cambia la data di uscita del film
MONTE di Amir
NADERI, presentato Fuori Concorso all’ultima
Mostra
del Cinema di Venezia. Infatti la
pellicola uscirà nelle sale italiane a partire dal 24
novembre 2016 distribuito da ASAP Cinema
Network
Protagonisti di Monte, sono Andrea
Sartoretti e Claudia Potenza.
MONTEracconta di un passato remoto, in un villaggio
semi-abbandonato ai piedi di una montagna vive Agostino con la
moglie Nina e il figlio Giovanni. La montagna si erge come un muro
contro i raggi del sole, che non arrivano mai a illuminare la loro
terra, ridotta a pietre e sterpaglia. Il film racconta la storia di
quest’uomo e della sua famiglia, la loro sfida quotidiana per
abbattere la montagna, la sua forza ancestrale e riportare la
luce.
Netflix è lieto di annunciare il
trailer, la locandina e le prime immagini di The
Crown, la serie che racconta la storia e i
segreti della Regina Elisabetta II, gli inizi del suo regno, gli
intrighi e le rivalità politiche celate dietro i grandi eventi che
hanno plasmato la seconda metà del XX secolo.
La serie – composta da 10
episodi – debutterà su Netflix il prossimo 4 novembre. Il
regista è Stephen Daldry (Billy Elliot, The
Hours), mentre il produttore Andy Harries
(The Queen).
Il cast di The
Crown è composto da Claire Foy –
Regina Elisabetta II, Matt Smith – Principe
Filippo, John Lithgow – Sir Winston
Churchill, Victoria Hamilton – la regina
Madre, Jared Harris – Re Giorgio VI,
Vanessa Kirby – Principessa Margaret e
Dame Eileen Atkins – Regina Mary.
Di seguito il trailer della
serie:
A seguire il poster ufficiale di
The
Crownche vede protagonista un
intenso profilo di Claire Foy nei panni della
protagonista:
Netflix ha diffuso il trailer e la locandina
del film Justin Timberlake + The Tennessee
Kids, diretto dal premio
Oscar Jonathan Demme (Il
silenzio degli innocenti, Neil Young: Heart of Gold) e
prodotto da Gary Goetzman, premio Emmy
(Band of Brothers: Fratelli al fronte, John
Adams).
Il film sarà disponibile su
Netflix dal prossimo 12 ottobre, mentre la
première si terrà il prossimo 12
settembre in occasione del Toronto Film
Festival.
Questo film originale Netflix
presenta la serata finale del 20/20 Experience World
Tour alla MGM Grand Garden Arena di Las Vegas.
Con i 25 membri della band The
Tennessee Kids e le straordinarie performance di una delle tournée
con i maggiori incassi del decennio, questo film rappresenta il
culmine dei 134 spettacoli del cantante in 2 anni “on the
road”.
Il film si unisce ai titoli
originali del catalogo Netflix, tra cui Altruisti
si diventa (con Paul Rudd, Craig Roberts and
Selena Gomez – dal 24 agosto 2016)
e Tallulah (con Ellen Page e
Allison Janney – dal 29 luglio 2016). Tra i prossimi in
arrivo, Mascots (diretto da
Christopher Guest – dal 13 ottobre) e True Memoirs
of an International Assassin (dall’11
novembre).
Sono in corso a Roma le riprese del
nuovo film di Sergio CastellittoFortunata con Jasmine
Trinca, Stefano Accorsi,
Alessandro Borghi, Edoardo Pesce
e con Hanna Schygulla.
Il film, che si gira nella periferia romana, è scritto da
Margaret Mazzantini, la fotografia è di
Gian Filippo Corticelli. Prodotto da Indigo Film e
HT Film in collaborazione con Universal Pictures International, che
distribuirà il film in Italia, Fortunata
racconta la storia di una giovane madre (Jasmine
Trinca) con un matrimonio fallito alle spalle, che
quotidianamente combatte per conquistare il suo sogno: aprire un
negozio di parrucchiera sfidando il suo destino, nel tentativo di
emanciparsi e conquistare la sua indipendenza e il diritto alla
felicità.
Così il regista vede la sua protagonista: “Fortunata è un
aggettivo qualificativo femminile singolare. Ma è anche il nome di
una donna. E soprattutto un destino. E non è detto che quel destino
uno se lo meriti. Ci sono uomini in questa storia che non sono
d’accordo sulla felicità di Fortunata. Vedremo…”
L’attore e regista è stato visto
l’ultima volta sullo schermo in La Buca
di Daniele Ciprì, del 2014, mentre la sua ultima
regia risale al 2015, con Nessuno si salva da
solo, in cui ha diretto Riccardo
Scamarcio e ancora Jasmine Trinca.
Moonlight
di Barry Jenkins sarà il film d’apertura
dell’undicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si
terrà dal 13 al 23 ottobre con la direzione artistica di
Antonio Monda, prodotta dalla Fondazione Cinema
per Roma, presieduta da Piera Detassis.
Moonlight
è una riflessione intensa e poetica sull’identità, il senso di
appartenenza, la famiglia, l’amicizia e l’amore. Il film racconta
la vita di un ragazzo di colore, dall’infanzia all’età adulta, che
lotta per trovare il suo posto nel mondo, dopo essere cresciuto in
un quartiere malfamato alla periferia di Miami. Il film è diretto e
co-sceneggiato da Barry Jenkins al suo secondo
lungometraggio dopo Medicine for
Melancholy, dramma romantico nominato per tre
Indipendent Spirit Awards.
Viggo Mortensen protagonista della Festa del cinema di Roma
2016
“Moonlight è un film
straordinario, che riesce ad essere potente e tenero, realistico e
poetico: per me è un grande onore aprire l’undicesima edizione
della Festa del Cinema con un’opera d’arte come questa – ha
detto il direttore artistico Antonio Monda – È
un film che andrà lontano e rimarrà nei nostri cuori, e che
conferma il grande, sincero talento di Barry Jenkins”.
Cast: Mahershala Ali, Naomie
Harris, Trevante Rhodes, André Holland, Janelle Monáe, Ashton
Sanders, Jharrel Jerome, Alex Hibbert, Jaden Piner
Storia senza tempo sulle relazioni
umane e la scoperta del sé, Moonlight
disegna un ritratto vivo e attuale della vita degli afroamericani e
un innovativo frammento di cinema che sprigiona compassione e
verità universali. Straordinario il cast e folgorante la visione di
Jenkins che coglie i momenti, le persone e le forze sconosciute che
plasmano le nostre vite e ci rendono quello che siamo.
“Io sono Giuda Ben-Hur. Io sono
già parte di questa tragedia!”. Sicuramente la battuta più
celebre del più spettacolare e amato dei peplum che, sia in termini
economici sia produttivi, rappresenta ancora oggi una delle più
grandi imprese cinematografiche mai portate a termine.
Cinquantasette anni fa William Wyler riuscì a
trasformare l’omonimo romanzo di Lee Wallace in
uno dei migliori film di tutti i
tempi; adesso, Timur Bekmambetov
(Wanted – Scegli il tuo destino) porta
per la quinta volta la storia del principe ebreo Giuda
Ben-Hur sul grande schermo, in un disastroso
riadattamento che proprio nei suoi intenti tradisce quella che è
stata una delle più complesse invenzioni drammaturgiche di
Hollywood.
La sceneggiatura del nuovo Ben-Hur,
scritta da Keith Clarke e John
Ridley (premio Oscar per 12 anni
schiavo) pone al centro la storia della grande
amicizia che si trasforma poi in odio tra Giuda e Messala,
utilizzando assurdi toni svenevoli e sacrificando totalmente la
componente tragica e morale che rende incomparabile il capolavoro
di Wyler. Bramosia di potere, desiderio di vendetta e ricerca dei
legami affettivi – ossia i punti cardini che costituiscono non solo
la crescita emotiva di Ben-Hur ma anche la
parabola religiosa dell’intera storia – sono tematiche che vengono
affrontate con aberrante superficialità, lasciando così che i
conflitti del protagonista fatichino a convergere in un’epica
imponente e solenne.
Ben Hur: la
rivoluzione ha inizio
Dal punto di vista tecnico, la
regia di Timur Bekmambetov confonde e
infastidisce, perennemente in bilico tra dinamismo dell’azione e
linguaggio cinematografico ricco di ingiustificate soggettive,
chiaramente contaminato dall’ultima produzione del regista kazako
(il recente Hardcore!
dovrebbe suggerirvi qualcosa), che lascia lo spettatore
disorientato. Ne risente anche la messa in scena, che si sforza di
trovare un’ideale mescolanza tra magnificenza, eleganza
scenografica e ritmo, senza mai riuscirci.
Neanche il cast riesce a
risollevare le sorti del film: Jack Huston non ha il
fascino, i muscoli e soprattutto l’ispirazione di Charlton
Heston; Tobey
Kebbell è ormai uno dei villain più ambiti, ma la sceneggiatura
non gioca a favore dei contrasti del suo Messala; il Gesù di
Rodrigo Santoro non assolve la funzione di
deus ex
machina che aveva nell’opera originale, mentre lo sceicco
Ilderim – inspiegabilmente – diventa nelle fattezze di Morgan Freeman un personaggio ridicolo e
caricaturale.
Distaccandosi dal
classico che tutti conosciamo per intenzioni, tono e
interpretazioni (ma anche per l’imperdonabile finale), il
Ben-Hur di Bekmambetov conferma
l’insensato accanimento da parte delle major – ormai privo di
qualsiasi motivazione – di voler rispolverare cult che andrebbero
lasciati inviolati per lo spettacolo, l’avventura e l’emozione che
sono stati in grado di regalare, e che – fortunatamente – vivranno
sempre lucidi nella nostra memoria.
Arriva da Variety la notizia che
Daisy Ridley (Star Wars Il Risveglio
della Forza) ed Elizabeth
Debicki (Operazione
UNCLE) si sono ufficialmente unite al cast di
Peter Rabbit, adattamento
cinematografico dell’omonimo personaggio protagonista dei libri per
bambini di Beatrix Potter, che ha anche ispirato
l’omonima serie animata statunitense prodotta da Nickelodeon (nota
in Italia col nome di Peter
coniglio).
Il cast del film, che mescolerà
animazione e live action, annovera anche James
Corden (Into the
Woods) e Rose Byrne
(X-Men Apocalypse, Cattivi vicini 2).
Alla regia ci sarà Will Gluck (Easy
Girl, Annie – La felicità è contagiosa). L’uscita del
film è fissata per l’aprile del 2018.
L’adattamento cinematografico di
Peter Rabbit, voluto dalla Columbia
Pictures, arriverà al cinema in occasione del 50esimo anniversario
della nascita di Beatrix Potter, la cui vita è stata raccontata nel
film Miss Potter dove a vestire i panni
della scrittrice inglese c’era il premio Oscar Renée
Zellweger, attualmente nelle nostre sale con Bridget Jones’s
Baby.
Tra i prossimi progetti di
Daisy Ridley figura anche l’adattamento del
romanzo distopico young adult Chaos
Walking prodotto dalla Lionsgate.
Il film sarà basato sul primo romanzo di una
trilogia scritta da Patrick Ness ambientata in un
mondo in cui non ci sono donne e le persone possono ascoltare e
vedere i pensieri degli altri in una sorta di streaming continuo,
chiamato Noise (rumore). La sceneggiatura sarà firmata
nientemeno che da Charlie Kaufman. Alla regia
Doug Liman (Edge Of
Tomorrow).
Daisy
Ridley ha appena completato le riprese di Star Wars Episodio
VIII e nel suo prossimo futuro ci sono
Kolma e The Lost
Wife.
Snapshot
1988 di Joe Hill arriva al cinema.
Questo titolo, e soprattutto questo nome, potrebbero non dirvi
nulla. Quindi è doverso fare una breve premessa. Joe Hill è uno
scrittore statunitense, figlio del celebre Stephen King, che continua a
portare avanti l’eredità del padre con la pubblicazione di romanzi
horror che stanno raccogliendo sempre più proseliti e appassionando
nuove generazioni di lettori.
Così come accaduto a papà King,
anche le opere di Hill sono state spesso oggetto di trasposizioni
cinematografiche (basti pensare a La vendetta del diavolo
– Horns
in originale -, arrivato al cinema con il film interpretato da
Daniel
Radcliffe).
Adesso, anche Snapshot
1988 si appresta a diventare un film per il grande
schermo. A produrre la pellicola sarà la Universal, mentre la
sceneggiatura porterà la firma di Mike Flanagan e Jeff Howard (che
hanno già fatto squadra per Oculus e Before I
Wake).
Snapshot
1988: la Universal porta al cinema il racconto horror
del figlio di Stephen
King
L’adattamento cinematografico di
Snapshot 1988 sarà prodotto da Akiva Goldsman
in collaborazione con Weed Road e Blumhouse di Jason Blum. Greg Lessans figurerà
invece come produttore esecutivo.
La storia del racconto,
inizialmente pubblicato all’interno della rivista Cemetery
Dance, è ambientata nel 1988 e segue le vicende di un
ragazzino di 13 anni che inizia prendersi cura di una donna anziana
apparentemente affetta da demenza senile. In realtà, i ricordi
dell’anziana signora sono stati rubati da una creatura
soprannaturale chiamata “The Phoenician”.
Ricordiamo che al momento sono in
corso le riprese di due adattamenti cinematografici tratti dalle
opere di Stephen King: il primo è IT, che vedrà Bill
Skarsgård nei panni del terrificante Pennywise; il secondo
è invece La Torre
Nera, che avrà come protagonisti il premio Oscar
Matthew McConaughey e Idris
Elba.
Si comincia già a parlare di
Oscar 2017, l’Italia ha torvato in
Fuocoammare il suo candidato,
Xavier Dolanconcorrerà per il Canada, il 24 gennaio, data
di annuncio delle nomination, non sembra tanto lontano, e i
Festival di Venezia e Toronto hanno già mostrato delle pellicole
che potrebbero far parlare molto di sé nei prossimi mesi. Ma che
dire in merito agli attori? Lo scorso anno la polemica #OscarsoWhite ha condizionato non solo le settimane
successive all’annuncio delle nomination, ma anche la cerimonia di
premiazione e ha avuto seri strascichi con una conseguente
rivisitazione delle regole di votazione dell’Academy.
Sarà quindi molto interessante
vedere in che modo quest’anno si risponderà alle polemiche e alle
interpretazioni di grande valore, indipendentemente dal colore
dell’attore in questione, viste negli ultimi mesi.
In particolare, di seguito vi
segnaliamo 15 attori che potrebbero conquistare la loro
prima nomination agli Oscar 2017.
Come potete notare, non si tratta
solo di giovani attori, ma anche di volti molto noti che non sono
ancora mai stati riconosciuti nel loro valore artistico da una
nomination agli Oscar. Caso lampante è quello di Oscar Isaac che, nonostante vanti
tutte performance di altissimo livello, non è mai arrivato in una
delle cinquine (nemmeno per A Proposito di
Davis, dove ottenne solo la nomination ai Golden
Globes) e che potrebbe invece farcela agli Oscar 2017. Come lui
anhce Rebecca Hall e Emily Blunt si trovano nella stessa
posizione. Ma p interessante anche il caso di Margo Martindale, che dopo una
carriera lunghissima e la partecipazione a film di varia natura e
merito, potrebbe davvero arrivare nella cinquina di nominati per la
prima volta, lei, classe 1951.
Per quanto riguarda gli altri nomi,
è innegabile notare un’alta presenza di attori di colore in queste
15 ipotesi. La presenza di molti film, quest’anno, con una
diversità maggiore nel cast, potrebbe quindi placare, se non porre
fine, alle polemiche razziali. Basterà che l’Academy si concentri a
votare il merito e non il colore!
Sappiamo ormai da diverso tempo che
ci sarà un adattamento cinematografico di The Darkest
Minds, il primo romanzo della trilogia scritta da
Alexandra Bracken. A dirigere il film sarà
Jennifer Yuh Nelson, co-regista di Kung Fu Panda 3 assieme ad
Alessandro Carloni, qui al suo debutto con un
live-action.
La notizia di oggi, riportata in
esclusiva dall’Hollywood Reporter, riguarda la scelta della giovane
protagonista del film. Sarà infatti l’attrice statunitense
Amandla Stenberg a vestire i panni della ragazza
telecinetica al centro della storia narrata nel libro.
La Stenberg è stata lanciata dal
personaggio di Rue interpretato in Hunger Games, primo film della
saga con Jennifer Lawrence basato sulla
trilogia di Suzanne Collins. Attualmente è nel cast della serie Fox
Sleepy Hollow, adattamento in chiave
moderna del racconto La leggenda di Sleepy Hollow di
Washington Irving.
The Darkest
Minds: da Hunger Games arriva la giovane
protagonista
The Darkest
Minds sarà sceneggiato da Chad Hodge
e prodotto da Shawn Levy per la 21 Laps. Il
romanzo originale è stato descritto come un incrocio tra le storie
dei supereroi, quelle di crescita/formazione alla Stand by
Me e i racconti apocalittici alla The Walking
Dead.
I fatti narrati nella trilogia
letteraria hanno luogo dopo una terribile epidemia che ha causato
la morte della maggior parte dei bambini e degli adolescenti
americani. In seguito alcuni sopravvissuti cominceranno a
sviluppare alcuni superpoteri, ma verranno etichettati come un
pericolo per la società e internati in campi di prigionia. Il primo
libro si focalizza su ragazzina di 16 anni con poteri telecinetici
che riesce a scappare da uno dei campi unendosi a un gruppo di
ragazzi come lei in fuga dal Governo.
Dwayne Johnson
continua a condividere video e foto dal set di
Jumanji, sequel attualmente in fase di
riprese che racconterà una storia che, rispetto al film con
Robin Williams, si presenta come un sequel.
L’attore mostra, nel video, la crew sotto la pioggia delle Hawaii,
mentre sul set con lui riconosciamo i volti di Kevin
Hart, Jack Black e la bella Karen
Gillan, che vedremo tornare anche nei panni di Nebule in
Guardians of the Galaxy Vol. 2.
Di seguito il divertente (e
divertito) video dal set del film:
Il film originale del 1995 guadagnò
$ 262.700.000 in tutto il mondo al box office, con $ 65.000.000 di
budget di produzione. Tra gli attori, oltre al grande Robin
Williams, abbiamo avuto il piacere di
vedere Kirsten Dunst (Spider Man,
Marie Antoinette, Intervista col
vampiro), Bonnie Hunt (Rain
Man, Jerry Maguire, Il Miglio Verde) e Bebe
Neuwirth (Fame).
Il remake
di Jumanji uscirà nelle sale
americane il 25 dicembre 2016. Ted
Field e Mike Weberne saranno i
produttori esecutivi. Il film originale era tratto dall’omonimo
albo illustrato per bambini scritto da Chris Van Allsburg nel 1981.
Protagonistasarà Dwayne Johnson. Nel cast anche
Jack Black, Kevin Hart, Karen Gillan e
Nick Jonas.
La IFC Films ha diffuso online il trailer ufficiale di
King Cobra, film con protagonista
James Franco e diretto dal giovane regista e
sceneggiatore Justin Kelly (con cui l’attore
ha già collaborato per I Am Michael).
Assieme a Franco, nel cast figurano
anche Christian Slater, Garrett Clayton, Keegan Allen,
Molly Ringwald e Alicia Silverstone. La
trama, ispirata a fatti realmente accaduti, ruota attorno ad un
omicidio che ha scosso l’industria del porno gay nei primi anni
2000.
Il film vede
Slater vestire i panni del produttore del porno
che scoprì la star Brent Corrigan (Clayton). Egli
si ritroverà presto in competizione con un nuovo produttore
(Franco) dal brutto carattere e desideroso di
diventare un boss del porno, che non si fermerà davanti a nulla pur
di rubare la stella al suo rivale. L’escalation di
tensioni porterà ad un omicidio.
“James, Christian, Garrett, Keegan,
Molly e Alicia hanno sempre spostato i confini del cinema, e della
cultura in generale, con performance iconiche”, ha detto
Kelly. “È stato incredibile vederli trasformarsi
in questi personaggi affascinanti e unici.”
Franco è anche
produttore del progetto assieme a Giordania Yale
Levine della Yale Productions, Scott
Levenson, Vince Jolivette e Iris
Torres della Rabbit Bandini con Shaun
Sanghani della SSS Entertainment. I produttori
esecutivi sono Matthew Helderman, Luke Taylor, Joe Listhaus
of BondIt, John D. Hickman, Brandon Baker e Jason
Rose.
James Franco è
stato di recente protagonista di Venezia 73 dove ha presentato
In Dubious Battle. Il
film è tratto dall’omonimo romanzo del Premio Pulitzer John
Steinbeck del 1936 (in Italia conosciuto come “La Battaglia“).
Ambientato in un’America anni ’30 in piena lotta tra lavoratori e
capitalisti, la storia racconta di un uomo che cerca di organizzare
uno sciopero dei raccoglitori di frutta nel sud della
California.
Uscito ormai nel lontano 2011,
Millennium di David Fincher, remake del film
svedese Uomini che odiano le donne e
secondo adattamento cinematografico del romanzo di Stieg Larsson, è
stato un successo non solo di critica ma anche di pubblico. La
pellicola ha anche permesso alla protagonista, Rooney Mara, di ottenere la sua prima
nomination agli Oscar (la seconda è arrivata quest’anno per
Carol di Todd
Haynes).
Sono anni ormai che si parla di un
possibile sequel del film, con la stessa Mara che aveva più volte
dichiarato che in realtà il progetto non avrebbe mai visto la luce.
Le ultime indiscrezioni in ordine di tempo a proposito del futuro
del franchise risalgono all’autunno del 2015, quando la Sony
Pictures sembrava intenzionata ad adattare per il grande schermo
Quello che non uccide (The Girl
in the Spider’s Web), il seguito della trilogia
letteraria Millennium, con l’idea di affidare la
sceneggiatura a Steven Knight e di coinvolgere il cast del film di
Fincher.
Oggi, però, in una nuova intervista
con Screen Daily, Rooney Mara è
tornata nuovamente sulla questione, spegnendo qualsiasi tipo di
speranza e dichiarando che ormai crede più nell’effettiva
realizzazione di un seguito.
L’attrice ha ribadito: “Sì, io
sarei ancora aperta all’idea, ma non ho più alcuna
speranza.”
Ricordiamo che tra le varie
indiscrezioni emerse nel corso di questi anni (anche in seguito al
celebre Sony Leak), c’era anche la volontà da parte della major di
adattare per il cinema La ragazza che giocava con il
fuoco e La regina dei castelli
di carta, ossia i sequel diretti di Uomini che
odiano le donne.
Sembra però che il futuro della saga
sia ancora avvolto nel mistero. Voi cosa ne pensate?
Millennium è tratto dalla
trilogia di romanzi di Stieg Larsson, che hanno venduto oltre 8
milioni di copie in tutto il mondo. Larsson non è vissuto
abbastanza per vedere il successo del suo lavoro, essendo morto
all’improvviso nel 2004, poco dopo aver consegnato il manoscritto
all’editore svedese. La morte avviene per un malore accusato dopo
aver fatto a piedi quattro piani di scale in un edificio senza
ascensore.
In Spider-Man
Homecoming vedremo, questo è sicuro, un eroe molto
molto simile a tutti noi. Se Tony Stark intaffi
richiama i componenti della sua armatura con l’intervento della
tecnologia e di JARVIS, se a Clark Kent basta sbottonare la camicia
e mettere via gli occhiali per diventare Superman,
Peter Parker fa le cose alla vecchia maniera, e si porta dietro il
costume rosso e blu di Spider-Man, regalo del
signor Stark, nello zaino della scuola.
Nei video rubati dal set newyorkese
di Spider-Man Homecoming vediamo come,
non senza un po’ di impaccio, Peter indossa il costume dell’eroe di
quartiere in un vicoletto della città.
Sinossi: “Un giovane Peter
Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità
nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man Homecoming”.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin
Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal
Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J.
Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth Choi.
Il film racconterà la storia di un
Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al
cinema 7 Luglio 2017.
Il 2016 è stato (e continuerà ad
essere) un anno degno di nota per gli adattamenti cinematografici
di popolari videogiochi. Esempi come Angry Birds Il Film e
Warcraft L’Inizio
hanno in qualche modo spianato la strada a quello che è
probabilmente il più atteso di tutti: l’adattamento di
Assassin’s Creed, il noto videogioco
della Ubisoft che mescola azione e avventura, la cui serie è
composta da ben 10 capitoli principali.
La Ubisoft ha in cantiere anche
altri adattamenti dei suoi videogame di punta, tra cui
Splinter Cell, Watchdogs e The
Division. L’attenzione però è al momento tutta
concentrata sul film che avrà come protagonista Michael Fassbender, che farà
ufficialmente il suo debutto in Italia a gennaio 2017.
Nonostante il videogioco sia uno dei
più famosi e amati del mondo, è difficile prevedere come verrà
accolto il film dal pubblico e (soprattutto) dai fan, anche in
vista dello scontro al box office americano con Passengers (lo sci-fi con
Chris Pratt e Jennifer Lawrence) e Rogue One A Star Wars Story
(attesissimo primo spin off della saga di George Lucas).
Giusto ieri vi abbiamo mostrato
una serie di nuove immagini tratte da
Assassin’s Creed grazie a Total Film. Oggi invece vi mostriamo la cover dello
speciale della rivista dedicato proprio al film, che ci mostra una
splendida immagine di Fassbender nei panni del protagonista
Aguilar.
Potete vederla di seguito:
Assassin’s
Creed, diretto da Justin Kurzel e
interpretato da Michael Fassbender e Marion
Cotillard, sarà al cinema dal 5 gennaio
2017.
Nel cast
di Assassin’s
Creed ancheMichael Kenneth
Williams, Marion
Cotillard, Jeremy Irons, Brendan
Gleeson e Ariane Labed. La
pellicola sarà diretta da Justin Kurzel, che
ha già diretto Michael Fassbender e
Marion Cotillard in Macbeth. La
sceneggiatura porta la firma di Bill Collage, Adam Cooper, Michael
Lesslie.
Assassin’s
Creed: guarda il trailer italiano con Michael Fassbender
Le riprese del film
sono iniziate ad agosto 2015 e si sono svolte a Londra, a Malta e
in Spagna. Si sono poi ufficialmente concluse a gennaio 2016.
Assassin’s
Creed, prodotto e distribuito dalla 20th Century Fox,
uscirà in America il 21 dicembre 2016. Nelle
sale italiane invece arriverà il 5 gennaio
2017. Di seguito la prima trama:
Callum Lynch (Michael
Fassbender) scopre di essere un discendente di una società segreta
di assassini dopo aver sbloccato memorie genetiche che gli
permettono di rivivere le avventure del suo antenato, Aguilar,
nella Spagna del 15esimo secolo. Dopo aver acquisito una conoscenza
e delle abilità incredibili, decide di attaccare gli oppressivi
Cavalieri Templari ai giorni nostri.
Il numero di Empire dedicato a
Doctor Strange si sta svelando
in tutti i suoi segreti, e dopo le scintillanti cover in cui sono
apparsi i protagonisti, possiamo dare un’occhiata agli altri
personaggi del film, in particolare a Kaecilius, il temibile villain interpretato da
Mads Mikkelsen, e Christine Palmer, che avrà il volto di Rachel McAdams. I due attori sono
nuovi all’universo dei cinecomics e rappresentano un’aggiunta di
prestigio a un cast che già vanta nomi illustri nel panorama del
cinema mondiale: Benedict Cumberbatch,
Tilda Swinton e Chiwetel
Ejiofor.
Di seguito potete vedere le immagini dalla rivista:
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Doctor
Strange: il trailer italiano del film
con Benedict Cumberbatch
L’uscita di Doctor
Strangeè prevista per il 4 novembre 2016.
Dirige Scott Derrickson da una
sceneggiatura di Jon
Aibel e Glenn Berger,
rimaneggiata da Jon Spaihts. Nel cast del
film al fianco del protagonista Benedict Cumberbatch sono stati
confermati Tilda
Swinton, Rachel
McAdams e Chiwetel Ejiofor.
Dai Marvel Studios arriva la storia del
neurochirurgo di fama mondiale, il Dottor Stephen Strange, che
viene derubato dell’uso delle sue preziose mani a seguito di un
terribile incidente d’auto. Quando la medicina tradizionale lo
tradisce, Strange decide di rivolgere le sue speranze di guarigione
altrove, verso un mistico ordine noto come Kamar-Taj. Qui scoprirà
che non si tratta solo di un centro di guarigione, ma anche di un
avanposto che combatte delle forze oscure e sconosciute che
vogliono distruggere la nostra realtà. Strange dovrà quindi
scegliere, armato di un nuovo potere e nuove capacità, se tornare
alla sua vita di successi e agi o se lasciarsi tutto alle spalle e
ergersi contro il male.
Produttore del film, Kevin Feige, con Louis
D’Esposito, Victoria Alonso, Alan Fine, Stan
Lee e Stephen
Broussard come produttori esecutivi.
Ecco nuove immagini dal set di New
York di Spider-Man Homecoming in cui
vediamo Tom Holland impegnato in due momenti
diversi del film. Il primo lo vede in pigiama, passeggiare
per New York, il secondo in azione nei panni di
Spidy.
Dalle immagini, soprattutto da
quella che lo vede, in pigiama, in attesa davanti a una lavanderia
a gettoni, possiamo immaginare che Peter stia aspettando che il suo
costume sia di nuovo pulito. Sarebbe una cosa molto in linea con il
personaggio! Che ne pensate?
A questo link potete trovare i video dal set di
New York, mentre di seguito ci sono gli scatti:
[nggallery id=2811]
Sinossi: “Un giovane Peter
Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità
nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man Homecoming”.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin
Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal
Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J.
Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth Choi.
Il film racconterà la storia di un
Peter Parker al liceo, dunque sarà un nuovo reboot che arriverà al
cinema 7 Luglio 2017. Secondo alcune anticipazioni rivelate da
Kevin Feige,
nel film dovrebbe apparire Adrian Toomes,
noto per essere il cattivo Vulture, villain che ha debuttato nel
fumetto del 1963 “The Amazing Spider-Man”#2. Prodotto
dai Marvel Studios, il film
sarà distribuito da Sony Pictures.
Questa è una notizia che farà
sicuramente la felicità dei tantissimi fan di Twilight, la celebre saga
cinematografica con protagonisti Robert Pattinson e
Kristen
Stewart, basata sui romanzi scritti da
Stephenie Meyer.
Stando infatti a quanto dichiarato
da Patrick Wachsberger, uno dei due presidenti del consiglio
d’amministrazione della Lionsgate (la major che ha
prodotto il franchise), la saga potrebbe ritornare sul grande
schermo con un nuovo ciclo di film.
Queste le parole di Wachsberger:
“E’ una possibilità. Non certa, ma comunque una possibilità.
Dipende da Stephenie: se vuole racontare un’altra storia con questi
personaggi noi saremo con lei.”
Sembra quindi che il futuro del
franchise cinematografico dipenda dalla Meyer e della sua volontà
di scrivere un nuovo romanzo, possibilità che non è totalmente da
escludere. Restiamo in attesa di aggiornamenti..
Twilight:
la saga potrebbe continuare con nuovi film
L’ultimo film della saga di
Twilight arrivato sul grande schermo è The Twilight Saga:
Breaking Dawn – Parte 2 del 2012, diretto da Bill Condon. È
la seconda parte di The Twilight Saga: Breaking Dawn –
Parte 1, il quarto e ultimo adattamento
cinematografico della serie di Twilight.
Come per gli altri film della saga,
la pellicola ha finora incassato in Italia ben € 16.066.000 in
totale in sole quasi due settimane (risultato del 26/11/12),
superando gli incassi dei capitoli precedenti, e più di € 2.000.000
nelle prime 24h dopo l’uscita divenendo così uno dei maggiori
esordi di sempre in Italia. In totale, il film ha incassato €
18.622.000 in Italia e $ 829.685.377 in tutto il mondo, superando
gli incassi dei precedenti film della saga. Attualmente è al 40º
posto nella lista dei film di maggiore incasso di sempre.
Come vi abbiamo anticipato, la
produzione di Spider-Man Homecomingsi è spostata a New York, dove sono attualmente
in corso le riprese in esterni. Gli ultimi video dal set ci
mostrano Tom Holland protagonista di alcune scene
molto particolari, in cui indossa un outfit che pare sia comune per
i newyorkesi, ma che è insolito addosso all’Uomo Ragno.
Non sappiamo in cosa consista questo
momento che sembra anche un po’ malinconico, ma possiamo dire con
un certo margine di sicurezza che si tratta di una situazione che
la Marvel può sfruttare benissimo per
inserire siparietti buffi nel film. L’elemento comico in
Spider-Man Homecoming sarà infatti
fondamentale, data l’impostazione del personaggio vista in
Civil War e dato il materiale di base del
film stesso, ovvero i fumetti.
Per quanto riguarda invece
l’atmosfera generale del film, lo stesso Watts ha
parlato di toni alla John Hughes, per cui sappiamo
chiaramente cosa aspettarci.
Sinossi: “Un giovane Peter
Parker / Spider-Man (Tom Holland), che ha fatto il suo sensazionale
debutto in Civil War, comicnia ad esplorare la sua nuova identità
nei panni del tessi ragnatele in Spider-Man Homecoming”.
Diretto da Jon
Watts, Spider-Man Homecoming
vedrà protagonista Tom
Holland nei panni di Peter Parker, Marisa
Tomei in quelli di zia May e Zendaya sarà
invece Michelle. Al cast si aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin
Starr, Abraham Attah, Selenis Leyva, Hannibal
Buress, Isabella Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J.
Totah, Michael Mando, Bokeem Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth Choi.
Spider-Man
Homecoming arriverà al cinema il 7 luglio 2017.