Regista di fama internazionale,
premio Oscar con una solida carriera alle spalle e un roseo futuro
davanti, Sam Mendes, negli ultimi cinque anni, ha
legato il suo nome a quello dell’agente segreto più famoso del
cinema, James
Bond, e ora è pronto per veder arrivare sul grande
schermo la sua seconda opera al timone del franchise. Dopo il
grande successo di Skyfall, Mendes dirige
Spectre, un ulteriore indagine nel
passato di 007, con un occhio nostalgico ai film che hanno
contribuito a creare il mito.
“Tutto ciò che ho imparato sul
set di Skyfall l’ho messo qui” comincia Mendes che parte a
spiegare nel dettaglio la folgorante scena iniziale di
Spectre, un magnifico piano sequenza in
cui si legge non solo la portata altamente cinematografica della
sua regia, ma anche tutto lo spirito bondiano del film.
“La scena iniziale di Messico
City è la più soddisfacente, eccezionale. Avevamo a che fare con
una scena d’azione per strada ed è stato molto bello perché quella
città ha un’aria particolare. L’architettura, l’atmosfera, la
musica dal vivo, la folla, tutto era particolarmente piacevole e ci
ha dato tanta energia. Tecnicamente è stato uno sforzo enorme,
gigantesco, avevamo trecento tecnici sul posto, gru, camion,
attrezzature complesse per gli ultimi minuti della scena con
l’elicottero. È la sequenza di cui sono più orgoglioso ma non
soltanto per un fattore tecnico, ma anche per il ritmo che cambia
durante l’arco della scena stessa, è un microcosmo del
film”.
Per quanto riguarda invece
l’esperienza nella città Eterna, anche Mendes sembra avere solo
parole di lode per Roma e per l’organizzazione e l’accoglienza
ricevuta: “Siamo venuti qui e abbiamo scoperto il più grande
tesoro nazionale d’Italia: Monica Bellucci (ride). Scherzi a parte,
è stato bellissimo portare per la prima volta Bond a Roma. Siamo
stati accolti molto bene, ci è stata data l’opportunita di girare
in posti impensabili. Siamo riusciti a trovare un modo di
realizzare delle scene che contemplassero non solo l’aspetto
romantico e paesaggistico della città, ma anche una ripresa più
particolare. Poi Roma di notte è uno spettacolo da vedere, è
fantastica. Siamo davvero grati di tutto il calore
ricevuto”.
Cosa sappiamo sul film
Spectre
Spectre
è un film di spionaggio del 2015 e il ventiquattresimo
della serie James Bond prodotta da Eon
Productions. Diretto da Sam
Mendes e scritto da Neal Purvis, Robert
Wade, John Logan e Jez Butterworth, vede nel
cast Daniel
Craig nei panni di Bond, accanto
a
Monica Bellucci, Christoph
Waltz, Léa
Seydoux, Jesper Christensen, Ralph
Fiennes, Naomie
Harris, Ben
Whishaw, Andrew Scott, Rory Kinnear, Dave
Bautista. È stato distribuito da Sony
Pictures Releasing. Nel film, Bond viene a conoscenza
di Spectre , un’organizzazione criminale internazionale
guidata da Ernst Stavro Blofeld (Waltz).
Nonostante inizialmente avesse
affermato che non avrebbe diretto Spectre, Mendes
ha confermato il suo ritorno nel 2014 dopo che Nicolas Winding
Refn ha rifiutato di dirigere; Mendes è diventato il
primo a dirigere successivi film di James
Bond dopo John Glen . L’inclusione di
Spectre e dei personaggi associati segnò la fine
della controversia Thunderball , in
cui Kevin McClory e Fleming furono coinvolti in lunghe
controversie legali sui diritti cinematografici del
romanzo; Spectre è il primo film a presentare
questi elementi dai tempi di Diamonds Are
Forever (1971). Dopo l’ hacking della Sony
Pictures, è stato rivelato che Sony ed Eon si sono scontrati per
quanto riguarda la finanza, le acrobazie e le location delle
riprese; Si stima che Spectre
abbia un budget finale di 245-300 milioni di dollari,
rendendolo uno dei film più costosi mai
realizzati . Le riprese principali sono iniziate a
dicembre 2014 e sono durate fino a luglio 2015, con location delle
riprese tra cui Austria, Regno Unito, Italia, Marocco e
Messico.