E’ stato presentato oggi alla
stampa, presso il Cinema Barberini di Roma, Fratelli
Unici, la nuova commedia del regista Alessio
Maria Federici (Stai lontana da
me) che segna la prima collaborazione di
Raoul Bova e Luca Argentero.
Presenti in conferenza stampa, oltre ai due attori protagonisti,
anche Carolina Crescentini e Miriam
Leone – la controparte femminile -, la sceneggiatrice del
film Elena Bucaccio, e i produttori
Matilde e Luca Bernabei. Ecco cosa ci hanno
raccontato.
Come giudichereste i vostri
personaggi?
Luca Argentero:
“E’ un film che ha avuto una genesi travagliata. All’inizio
delle riprese né io né Raul eravamo veramente in forma. Però c’è
stata da subito una grande sintonia tra di noi… anche Alessio l’ha
notato. Ai fini della storia del film era molto importante che tra
di noi si venisse a creare una certa complicità. Onestamente non
stimo molto il mio personaggio, soprattutto all’inizio. E’ un
irresponsabile, uno che non vuole responsabilità. Inoltre, non ha
un buon rapporto con i sentimenti. Penso che non ci sia nulla di
stimabile in merito a lui. E’ però un personaggio che cambia, che
cambia grazie al rapporto con questo fratello e alle sue parole che
sono in qualche modo salvifiche”.
Raul Bova:
“Credo che questi due fratelli siano complementari. L’uno
trasforma l’altro. Penso che il filo conduttore del film siano le
secondo opportunità. E’ un film che da speranza. Molto spesso nella
vita tendiamo ad allontanarci dalle persone che amiamo, quando in
realtà basterebbe davvero poco per sentirle più vicine a
noi”.
Carolina
Crescentini: “Il personaggio di Giulia ha perso
l’amore della sua vita, il padre di sua figlia… insomma, ha persona
tutto. E’ una donna che sta cercando di iniziare una nuova vita con
un uomo che non ama ma che le da serenità e stabilità. Penso che
sia il simbolo di chi si accontenta, come molto spesso accade oggi.
L’incidente di Pietro è quasi un evento “magico”, perché
dimenticandosi della sua vita passata, si innamora nuovamente di
lei, scegliendola ancora una volta. Da qui tutto viene rimesso in
discussione… Giulia è costretta a mettersi in discussione ancora
una volta”.
Miriam Leone:
“Sofia è un personaggio contraddittorio. E’ forte ma allo
stesso tempo molto fragile. Si inserisce in questo rapporto tra
fratelli e riesce a far valere la sua visione dell’amore, facendo
capire ad entrambi che l’amore vero può esistere”.
Com’è stato dirigere questo
quartetto di attori?
Alessio Maria
Federici: “E’ stato un grandissimo gioco. Li conoscevo
già tutti. Avevamo già lavorato insieme in altre occasioni. Abbiamo
cercato di approcciarci a questa storia nella maniera più semplice
possibile. E’ una storia di vita. Raccontiamo come si può ripartire
dopo un errore, e farlo con loro è stato facile e
divertente”.
Quali sono state le
difficoltà incontrate nel raccontare questa storia? Ci sono degli
elementi che potrebbero far pensare ad una serie tv?
Elena Bucaccio:
“Scrivere questo film è stato come fare una serie tv. Ci ha
coinvolto tanto, ci ha tenuto sul pezzo fino all’ultimo secondo.
Abbiamo consegnato le pagine con il set che stava per aprire. Il
bello di questo film è che ha tanti personaggi, e quindi tanti
punti di vista. Forse questo lo accomuna ad una serie tv. Sì,
sicuramente. Non parla di un solo percorso, ma di tanti
percorsi”.
Perché avete accettato di
produrre questo film?
Luca Bernabei:
“Io e Matilde siamo fratelli, quindi è come se ci fosse un
pezzo di noi in questa pellicola. Ci siamo trovati e ritrovati
tante volte. E’ un film che parla di perdono, del concedere e
concedersi una seconda opportunità. Non la diamo a noi stessi, non
la diamo a chi amiamo, non la diamo a nostri fratelli. Credo che il
tema forte di questo film sia anche una necessità della nostra
società: darsi una seconda opportunità, tornare a
perdonarsi”.
Com’è stato lavorare con
due “prime donne” come Luca e Raoul?
Carolina
Crescentini: “Luca e Raoul non sono affatto delle
prime donne. Anzi, sono due brave persone. E’ stato un piacere
lavorare con loro. In giro c’è tantissimo ego; loro, invece, sono
due ragazzi favolosi. Non c’è stato mai un momento “strano”… non
c’era competizione tra di noi, ci siamo trovati benissimo sul set.
Il cinema è un gioco di squadra… le “prime donne” rallentano il
gioco, e questo non è possibile”.
Miriam Leone:
“Siamo stati dei compagni di classi. Ci siamo divertiti
tantissimo”.
Che rapporti avete nella
vita reale con i vostri fratelli o sorelle?
Luca Argentero:
“Sono orgogliosamente un fratello maggiore. Ho una sorella alla
quale sono molto affezionato, e anche lei è molto affezionata a me.
Adoro questo ruolo di fratello più grande. Abbiamo un bellissimo
rapporto”.
Raoul Bova:
“Io ho due sorelle molto più grandi di me. Sono cresciuto un
po’ come figlio unico, non avendo mai avuto un fratello maschio ed
essendoci questa grande differenza d’età con loro. Ciononostante,
sono molto legato alle mie sorelle. Ad ogni modo, andando avanti mi
sono accorto che si possono anche incontrare tante altre persone,
amici, che possono davvero diventare come fratelli”.
Fratelli unici uscirà al
cinema il prossimo 2 ottobre, distribuito in 400 copie.