E’ arrivato online il primo trailer
ufficiale di Dragon
Trainer 2, film che ci riporterà a cavallo
di Sdentato, a cavalcare i cieli insieme a Hiccup e ai suoi amici
nella nuova avventura cinematografica
targata Dreamworks Animation.
In Dragon
Trainer 2 potremmo ascoltare la voce dei
doppiatori originali del primo episodio che tornato nei loro
personaggi: Jay Baruchel, America Ferrara, Gerard
Butler, Craig Ferguson, Jonah Hill, Christopher Mintz-Plasse, T.J.
Miller, Kristen Wig, Kit Harington, Cate
Blanchett e Djimon Hounsou.
Il film uscirà al cinema il
19 giugno 2014. Trama: Continuano le avventure di
Hiccup e del suo drago Sdentato, ora che la pace far i Vichinghi e
i mostri sputafuoco è definitivamente sancita. ma nuovi pericoli
sono all’orizzonte. La storia inizia cinque anni dopo gli eventi
narrati nel primo episodio: mentre i ragazzi si godono la loro vita
tra le gare di draghi, i nostri due protagonisti durante uno dei
loro viaggi scoprono una grotta segreta di ghiaccio in cui vivono
centinaia di nuovi draghi selvaggi e il misterioso Cavaliere del
drago. Incomincia una nuova battaglia per proteggere la pace.
Dopo il bellissimo poster animato
natalizio (QUI)
di The Grand Budapest Hotel, ecco
un’altra locandina per il film di Wes Anderson in
cui viene celebrato lo straordinario cast all stars che il regista
ha coinvolto nella sua prossima strampalata e romantica avventura
cinematografica.
Nel cast del film Ralph
Fiennes, Edward Norton, Owen Wilson, Tilda Swinton, Jude Law, Bill
Murray, Adrien Brody, Harvey Keitel, Jason Schwartzman, Willem
Dafoe, Jeff Goldblum, Saoirse Ronan, Tom Wilkinson, Mathieu
Amalric, F. Murray Abraham, Bob
Balaban e Tony Revolori.
The Grand Budapest
Hotel è ambientato nell’ Europa del 1920, e
racconta di Gustave H, un concierge che lavora in un leggendario
Hotel di Praga, diventa amico di uno dei suoi collaboratori più
giovani, Zero Moustafa, il quale crescerà fino a diventare il suo
protetto. La storia coinvolge il furto e il recupero di un dipinto
rinascimentale inestimabile e la battaglia per un enorme patrimonio
di famiglia.
Grandi (e forse buone) notizie per
i fan che temono, in
Batman vs Superman, la sceneggiatura di
David S. Goyer; a quanto pare lo sceneggiatore
premio Oscar di Argo, Chris
Terrio, è stato ingaggiato dalla Warner Bros per
riscrivere lo script di Goyer. A dare la notizia è l’Hollywood
Reporter.
La notizia desta sorpresa ma solo
fino ad un certo punto, da momento che, data la partecipazione di
Affleck al film, e data la sua pregressa esperienza di successo con
Terrio, è probabile che il suggerimento alla Warner di assumere
proprio quello sceneggiatore sia arrivato proprio dall’insider
Ben.
Batman vs Superman vedrà il ritorno
di Henry Cavill come Superman,
insieme a Ben Affleck nel
ruolo di Batman. Nel cast anche Amy Adams,
Diane Lane, Gal Gadot
e Laurence Fishburne. Batman vs Superman uscirà
nei cinema il 17
luglio 2015.
Intanto continuano ad
arrivare rumors su altri eroi presenti nel film come
quello sulla possibilità di vedere Nightwing(LEGGI
QUI). Intanto sono arrivati qualche giorno fa
nuovi dettagli sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben
Affleck ha già iniziato ad allenarsi, e sembra
davvero in forma in queste foto: VEDI QUI.
Ecco una preview del trailer esteso
di Dragon
Trainer 2. Dopo il teaser trailer che vi abbiamo
mostrato qualche tempo fa, ecco una preview un po’ più corposa e
interessante del film che ci riporterà a cavallo di Sdentato, a
cavalcare i cieli insieme a Hiccup e ai suoi amici nella nuova
avventura cinematografica targata Dreamworks
Animation.
In Dragon
Trainer 2 potremmo ascoltare la voce dei
doppiatori originali del primo episodio che tornato nei loro
personaggi: Jay Baruchel, America Ferrara, Gerard Butler,
Craig Ferguson, Jonah Hill, Christopher Mintz-Plasse, T.J. Miller,
Kristen Wig, Kit Harington, Cate Blanchett e
Djimon Hounsou.
Il film uscirà al cinema il 19
giugno 2014. Trama: Continuano le avventure di Hiccup e del suo
drago Sdentato, ora che la pace far i Vichinghi e i mostri
sputafuoco è definitivamente sancita. ma nuovi pericoli sono
all’orizzonte. La storia inizia cinque anni dopo gli eventi narrati
nel primo episodio: mentre i ragazzi si godono la loro vita tra le
gare di draghi, i nostri due protagonisti durante uno dei loro
viaggi scoprono una grotta segreta di ghiaccio in cui vivono
centinaia di nuovi draghi selvaggi e il misterioso Cavaliere del
drago. Incomincia una nuova battaglia per proteggere la pace.
Dopo la sua partecipazione a
Her di Spike Jonze,
l’amato e talentuoso Joaquin Phoenix potrebbe
tornare a lavorare per la Warner Bros. A quanto pare, così come
riportano le fonti di Variety, l’attore interesserebbe
ai vertici della major per un ruolo importante nel prossimo Batman
vs Superman, in particolare si parlerebbe per Phoenix di un ruolo
da villain.
In pratica, sembra che all’attore
sarebbe già stato offerto un ruolo, ma non si sa cosa lui deciderà.
In passato Joaquin ha partecipato a progetti ad alto budget, anche
se ultimamente sembra preferire film più ricercati e interessanti
da un punto di vist artistico.
Tuttavia non ci sono stati commenti
o smentite ufficiali di queste voci da parte della WB o dai
portavoce di Phoenix.
Come abbiamo accennato, e solo in
via puramente teorica, si potrebbe trattare di un ruolo da villain,
come Lex Luthor, il cui casting sta facendo venire fuori nomi anhe
improbabili, non ultimo proprio quello di Joaquin Phoenix. Oltre al
protagonista di Her, altri attori come Jason Momoa e Callan Mulvey
sono stati collegati al film per ruoli che potrebbero essere
confermati ma anche smentiti definitivamente con il passare dei
giorni.
Batman vs Superman vedrà il ritorno
di Henry Cavill come Superman,
insieme a Ben Affleck nel
ruolo di Batman. Nel cast anche Amy Adams,
Diane Lane, Gal Gadot
e Laurence Fishburne. Batman vs Superman uscirà
nei cinema il 17
luglio 2015.
Intanto continuano ad
arrivare rumors su altri eroi presenti nel film come
quello sulla possibilità di vedere Nightwing(LEGGI
QUI). Intanto sono arrivati qualche giorno fa
nuovi dettagli sul Batman che vedremo (LEGGI QUI),
mentre Ben
Affleck ha già iniziato ad allenarsi, e sembra
davvero in forma in queste foto: VEDI QUI.
Per chi non lo avesse fatto giovedì
scorso, ecco a voi il modo per riascoltare la puntata numero 138
della trasmissione di Pop Corn da Tiffany.
Argomento principale della puntata è
stato, come d’obbligo, Lo Hobbit la Desolazione di
Smaug. Ascoltiamo insieme cosa hanno detto, tra una
battuta e un commento serio, i nostri amici Serena Guidoni,
Emanuele Rauco, Simone Dell’Unto e Riccardo
Iannaccone!
Ecco due nuove immagini di
X-Men days of future past tratte
Studio Ciné Live, la rivista di cinema sulla cui
cover, come vi dicevamo ieri, appare una bella foto di
Wolverine nel suo nuovo costume.
Nelle nuove foto, scansionate dalla
rivista e che vi proponiamo di seguito, compaiono Bishop
interpretato dall’attore francese Omar Sy, e
Mystica, per la seconda volta incarnata dalla sensuale
Jennifer Lawrence.
Ecco le immagini:
[nggallery id=324]
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Negli ultimi mesi lo abbiamo
conosciuto come moderno Khan, come Julian Assange e da qualche
giorno come il Drago Smaug, ma a quanto pare il caro
Benedict Cumberbatch non ha alcuna intenzione di
riposarsi.
L’attore britannico balzato agli
onori della cronaca per il suo Sherlock della BBC (l’1
gennaio andrà in onda l’episodio 1 della stagione 3) ha infatti
raccontato del suoi desideri a RadioTimes.com, dicendo che nel
suo futuro vorrebbe “una commedia romantica, qualche ruolo
action in più sarebbe divertente..e, forse anche un musical,
vedremo”.
Non sappiamo se la dichiarazione di
Cumberbatch sia riferita a qualche progetto top
secret al quale l’attore sta già lavorando oppure esprima solo
un’aspettativa per il futuro. Quello che sappiamo con certezza è
che il 37enne ha appena cominciato una lunga e scintillante scalata
verso la notorietà, e che ci regalerà ancora tantissimi ruoli
emozionanti e interpretazioni magistrali.
E’ arrivata al termine
la storica e più che decennale collaborazione tra l’attore
Christian De Sica e Filmauro,
regista che lo ha sempre scelto quale protagonista indiscusso dei
suoi film di natale, ribattezzati poi ‘cinepanettoni’. Già lo scorso anno però con
Colpi di Fulmine, si era avvertito un
cambiamento di rotta, nelle scelte narrative e nelle intenzioni
dell’immancabile film di Natale, e con questo Colpi di
Fortuna si prosegue su quello stesso binario: storie
ad episodi isolate, protagonisti diversi e strizzate d’occhio a
diversi generi di commendia, partendo dalla citazione del
Totò de La Patente, fino
al più moderno Una Notte da Leoni, che
costituisce l’esempio per la struttura del primo episodio.
Protagonisti della prima storia sono
Luca e Paolo, impegnati nella ricerca di una
giacca in cui è conservato un biglietto milionario del lotto, dopo
una notte brava di cui non ricordano nulla. Il secondo episodio invece racconta di
un imprenditore (De Sica) iper superstizioso, alle
prese con un interprete, indispensabile per la chiusura di un
importante contratto, che però porta jella. Infine è il turno di
Lillo e Greg, nei panni di due fratelli: il primo
ha una grande famiglia e si trova a dover accudire un fratello
squilibrato e forse pericoloso.
Diviso in tre
parti, Colpi di Fortuna ha come filo
conduttore la fortuna, o meglio le diverse declinazioni della
fortuna che si affrontano in agnuno degli episodi: può essere una
vincita al lotto, una grande superstizione o un’eredità
inaspettata, ma la fortuna cambia la vita a tutti i
protagonisti.
Il film presenta una netta separazione
tra i primi due episodi, dal tono demenziale, e l’ultimo, vero e
proprio gioiellino di comicità semplice e immediata, realizzata
grazie a due attori dalla sicura alchimia e dalle doti comiche
innate. Lillo e Greg portano a casa un ottimo risultato, alzando un
po’ la media del lavoro svolto dai loro colleghi di set, che si
devono accontentare di misere performance e scrittura raffazzonata
e approssimativa.
Colpi di
Fortuna è un film squilibrato, che non riesce a
salvarsi per l’unico terzo godibile che mostra, ma che pone il
pubblico italiano davanti ad un grande enigma: cosa ci dobbiamo
aspettare il prossimo anno dalla Filmauro?
Ecco anche la versione italiana del
trailer de Il Pianeta delle scimmie
Revolution, l’atteso film con
protagonisti Jason Clarke, Gary Oldman, Kodi Smit-McPhee e
Keri Russell, sequel del film con James
Franco.
La crescente nazione
delle scimmie guidata da Caesar è minacciata da una banda di umani
sopravvissuti al devastante virus diffuso dieci anni
prima. Raggiunta una fragile pace, essa sarà molto breve, ed
entrambe le parti si troveranno sul’orlo di una guerra che deciderà
quale sarà la specie dominante sulla Terra.
Andy Serkis ritorna nel ruolo
di Caesar. Faranno parte del cast di DAWN OF THE PLANET OF THE
APES anche Jason Clarke (Zero Dark Thirty,
Public Enemies, The Great Gatsby), Gary Oldman
(The Dark Knight Rises, The Harry Potter film
series), Keri Russell (The Americans, Mission
Impossible III), Toby Kebbell (The Prince of
Persia, Wrath of the Titans, Rock N Rolla),
Kodi Smit-McPhee (Let Me In, ParaNorman),
Enrique Murciano (Traffic, Black Hawk Down),
Kirk Acevedo (The Thin Red Line) e Judy Greer
(The Descendants, Three Kings, 13 Going on
30).
Arriva finalmente online il primo
trailer dell’atteso Il pianeta delle scimmie
Revolution, pellicola diretta da Matt
Reeves e sequel del film con James
Franco intitolato L’alba del pianeta
delle scimmie.
Ecco la sinossi ufficiale
per Il pianeta delle scimmie
Revolution: Una nazione crescente di scimmie
geneticamente evolute guidati da Cesare è minacciata da una banda
di sopravvissuti umani al virus devastante scatenato un decennio
prima. Raggiungono una pace fragile, ma si rivela di breve durata,
in quanto entrambe le parti sono portate sull’orlo di una guerra
che determinerà chi emergerà come specie dominante del pianeta.
Il cast comprende Jason Clarke, Gary Oldman, Kodi
Smit-McPhee, Keri Russell, Kirk Acevedo e Judy
Greer, che indossa un vestito di performance capture per
riprodurre Cornelia a fianco di Andy Serkis di nuovo nel ruolo dello
scimpanzè Cesare. Diretto da Matt
Reeves, basato su
una sceneggiatura di Rick Jaffa, Amanda Silver,
Scott Z. Burns e Mark Bomback,
il film dovrebbe uscire negli USA entro il il
11 luglio 2014.
Quentin Tarantino ha rivelato
in una intervista che una volta aveva considerato l’ipotesi di
lasciare l’industria dello spettacolo. Il regista premio Oscar
ha ammesso di aver pensato di smettere dopo il suo 10 ° film, ma
poi di aver deciso che ancora non era il momento.
“C’è stato un tempo in cui ho
detto che volevo smettere dopo 10 film, ma sono tornato sul
concetto. Ok, suonava davvero cool perché il 10 è un numero
tondo, ma aveva senso solo se avessi fatto 3 film per ogni decennio
e non è possibile fissare questa cosa nel tempo. Ho ancora
parecchie cose da fare prima di chiudere con i film.”
Quentin, che ha diretto 11 film ed
ha scritto 17 sceneggiature cinematografiche, ha aggiunto poi
questo è un momento molto fortunato della sua carriera. “Fino
ad ora, va tutto bene per me. Gli ultimi 20 anni sono andati bene,
sono felice per la mia carriera, sono felice di essere dove sono
ora, sono contento di come il mio lavoro è stato ricevuto
all’interno del settore cinema e al di fuori di esso. Ma potrebbe
non durare…”. “Al momento, io rispondo solo per le mie idee ,
anche se faccio del mio meglio per non essere consapevole di me e
di quello che faccio. Infatti, la persona di cui mi fido meno nel
parlare del mio lavoro sono io stesso!”
Il regista ha poi concluso
l’intervista affermando di voler nei prossimi anni sperimentare
nuovi generi cinematografici. “Ho fatto quello che volevo fare
in tutti i miei 50 anni. Non ci sono generi cinematografici che ho
voglia di fare più di altri, in modo da poter dire ‘Questo l’ho
fatto’. Non sto pensando a Kill Bill 3
come qualcosa che ho già affrontato. In ogni caso se dovessi
scegliere mi piacerebbe fare un film horror”
Come è stato per Ian
McKellen e Patrick Stewart lavorare al
filmX-Men giorni di un futuro
passato? Cosa pensano i due delle loro
controparti più giovani, Michael Fassbender e
James McAvoy ? C’è la possibilità di rivedere
i quattro insieme nel film del 2016 X-Men:
Apocalypse? Queste sono alcune delle domande
alle quali hanno riposto, sempre con la massima simpatia,
Sir Ian McKellen e Sir Patrick
Stewart in un’intervista
con il Wall Street Journal.
Durante l’intervista è stato chiesto
prima di tutto se i due attori avevano lavorato con Fassbender e
McAvoy per “sincronizzare” le prestazioni. “No”, ha risposto
McKellen con un sorriso ironico. “Sono loro che si
sono sincronizzati con noi. Siamo venuti prima!”
Come rivelato dal trailer le
due versioni di Charles Xavier si trovano faccia a
faccia: “C’era un’atmosfera strana quel giorno – ha detto
Stewart – Quando abbiamo girato quella scena era
sia il primo giorno di lavoro di James, sia il mio ultimo giorno.
Mentre io dicevo ‘Addio’ a X-Men, lui diceva ‘Ciao'”.
“James ha visto tutto quello che
abbiamo fatto”, ha continuato. “Ed io ho visto tutto quello che ha
fatto. Lui interpreta un momento nella vita di Charles Xavier che è
molto diverso dal tempo in cui l’ho interpretato io nei precedenti
tre film. Penso che siamo stati entrambi felicissimi di girare
quella scena.”
Sulla sua controparte di Magneto
interpretata da Michael Fassbender, McKellen
afferma invece che i due non hanno lavorato insieme: “No, penso che
Fassbender abbia chiarito da solo che direzione dare al suo
personaggio, che si adatta perfettamente alla natura del racconto e
a lui stesso.”
“Bryan Singer
evidentemente non importa che noi, Fassbender e io , sembriamo
molto simili. Tuttavia quando vedo il manifesto del film in cui le
nostre facce si fondono penso due cose: prima dico ‘Oh mio Dio, non
sapevo di essere bello così” salvo poi rendermi conto che quello
bello non sono io ma Fassbender.”
Infine i due attori haano parlato di una loro possibile
partecipazione al terzo capitolo di questa nuova saga
X-Men: Apocalypse. “Beh, io non so
se Ian sa qualcosa, ma io non so nulla a riguardo”, ha detto
Stewart.
“No , non so nulla nemmeno io. Probabilmente non siamo nel film
allora!”
E’ possibile vedere l’intervista
integrale nel video qui sotto
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto del 1981,
ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato futuro in
cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i mutanti vivono
confinati in campi di concentramento. Kitty Pride torna indietro
nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi precipitino a tal
punto da trasformare la vita dei mutanti del futuro in un inferno
di reclusione.
Frozen,
l’ultimo racconto animato della Disney, sta ancora cullando il box
office, quindi non è da escludere che la casa di Topolino voglia
aggiungere un altro film con una protagonista femminile. Lo studio
sta facendo proprio questo in vista del 2018, quando prevede di far
uscire nelle sale Moana.
Moana si
concentra sulle avventure di una ragazza, che la sinossi ufficiale
descrive come “una appassionata di viaggi in mare”. Moana è l’
unica discendente di una lunga dinastia di navigatori . “Quando la
sua famiglia avrà bisogno del suo aiuto, lei intraprenderà un epico
viaggio durante il quale se la dovrà vedere anche con semidei e
spiriti tratti dalla mitologia”.
Il film sarà co- diretto dalla
fortunata coppia di registi Disney, John Musker e
Ron Clement, che ha lavorato insieme su alcuni dei
più iconici titoli animati dello studio, tra cui
La
Sirenetta, Aladdin e il
più recente La Principessa e il
ranocchio.
Indiewire descrive
Moana come un “musical polinesiano”,
tant’è che nel mese di settembre, Musker ha dichiarato che le
canzoni e le musiche avranno un un ruolo fondamentale nel film.
Secondo le indiscrezioni questo
nuovo film animato targato Disney dovrebbe utilizzare un mix di
animazione in 2d e 3d, sullo stile del corto premio Oscar 2012
Paperman. “A quel tempo, ha detto Musker,
la tecnologia non era abbastanza avanzata per applicare quello
stile a un lungometraggio”
In questi giorni sono state diffuse
anche alcune concept art del film in anteprima che però, vista lo
sviluppo del progetto ancora a carattere di semplice bozza, sembra
che non siano vere.
E’ online una divertente clip
tratta da Un Boss
in Salotto, l’ultimo film di Luca Miniero – già
regista di Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord
– in uscita nelle sale cinematografiche il prossimo 1 Gennaio.
Nel cast, della pellicola prodotta dalla Cattleya e Warner Bros
Pictures Italia, Paola Cortellesi, Luca
Argentero e Rocco Papaleo.
In Un Boss
in Salotto Cristina (Paola Cortellesi) è un’energica
meridionale trapiantata in un piccolo centro del Nord dove è
finalmente riuscita a costruirsi una vita e una famiglia perfette
insieme al marito, Michele Coso (Luca Argentero), e ai loro due
splendidi figli. Un giorno Cristina, convocata in Questura, scopre
che suo fratello Ciro (Rocco Papaleo) – che non vede da 15 anni — è
implicato in un processo di camorra e ha chiesto di poter
trascorrere gli arresti domiciliari a casa sua. Cristina suo
malgrado accetterà e da quel momento i suoi piani e l’ordinatissima
routine dei Coso verranno letteralmente sconvolti dall’arrivo dello
zio Ciro, un tipo tutto tatuaggi, catene d’oro e poco abituato alle
buone maniere…
Un Boss
in Salotto è una commedia familiare moderna che fa ridere e
al contempo riflettere sulla camorra, sulla vita e su tutte le
famiglie imperfette che, spesso però, si rivelano il posto più
caldo dove stare.
Avvertimento Spoiler per coloro che
non hanno visto il secondo capitolo di G.I.
Joe. Difficile ma non impossibile. D’altronde se si
tratta della saga di G.I. Joe niente è
impossibile. Si, perchè Duke, il personaggio interpretato da
Channing Tatum in G.I Joe: La
vendetta viene apparentemente ucciso all’inizio del
film.
Quelli che hanno seguito tutto la
trafila burocratica del primo sequel della saga, ricorderanno le
voci sul brusco spostamento della data di uscita ad opera della
Paramount Pictures dal giugno 2012 al marzo 2013. Ufficialmente per
permettere alla postproduzione di convertire il film in 3d, ma
molti pensano che sia stato invece per trovare un modo per
espandere in qualche modo il ruolo dell’attore, il cui successo era
aumentato in modo significativo dal 2009 della Nascita dei
cobra.
Quindi, ora che Tatum è una stella
ancora più grande , quali sono le probabilità di vedere Duke nel
terzo film ?
“Non si sa mai”, ha ammesso il
regista Jon Chu a MTV. “Storm Shadow è morto
nel primo ed è tornato nel secondo, e poi altri personaggi sono
morti ma non sono tornati mai. Nell’universo dei G.I.
Joe, la cosa migliore è che non si sa mai cosa può
succedere!”
Chu, chiamato durante l’estate per
dirigere il terzo film, basato su una sceneggiatura tratta da Snow
White and the Huntsman di Evan Daugherty, è
chiaramente eccitato da questa possibilità, anche se il progetto è solo alle fasi
iniziali.
“Sarà un film davvero divertente,
stiamo prendendo una direzione completamente nuova.”
In un paio di interviste con il
quotidiano brasiliano Folha de São Paulo, il regista José
Padilha ha parlato del reboot di
Robocop e di come ha ottenuto il progetto
e quali temi hanno attirato maggiormente la sua attenzione.
Anche se il suo acclamato film
Tropa de Elite – Gli squadroni della
morte ha avuto un enorme successo in Brasile, il
regista José Padilha non è un artista molto
conosciuto al di fuori dal suo paese d’origine. Ma dopo aver
firmato con la MGM per dirigere il reboot del cyborg
Robocop, sembra che le cose siano
destinate a cambiare.
“Nessuno mi ha invitato – ha detto
il 46enne regista – Sono stato chiamato per una riunione alla MGM .
Volevano farmi fare un film su Ercole, ma sulla parete della stanza
c’era un poster del film Robocop del 1987
e ho detto ‘Io non voglio fare Hercules , ma voglio fare questo! [
indicando il poster ]”. In realtà , lo studio stava già
sviluppando un nuovo film su Robocop, ma
dopo il rifiuto di Darren Aronofsky come regista,
“che aveva scritto anche la sceneggiatura, il progetto era rimasto
libero”.
“La mia idea era di fare un film in
un prossimo futuro, all’incirca nel 2030. I droni, gli aerei senza
pilota, sono stati sostituiti da macchine e robot che prendono
autonomamente la decisione di sparare o lanciare bombe. Tutto il
mondo ha adottato questa tecnologia tranne che negli Stati Uniti
dove approvano una legge che vieta ad una macchina di decidere
della sorte dei cittadini. Allora un dirigente di una grande
società decide di mettere un ragazzo all’interno della macchina ed
è così che entra nel mercato nord americano”.
Abituato ad avere il pieno
controllo dei suoi film in Brasile, Padilha sentito la differenza a
lavorare nell’industria cinematografica statunitense. “Hollywood è
complicata, c’è una sorta di rituale. Tutto è intermediato dai
produttori e dagli agenti. In un grande film come questo, è normale
che il regista non abbia il pieno controllo. Ma il film tuttavia è
molto fedele alla mia visione originale”.
Il regista ha aggiunto che adottato
diversi concetti di filosofia nei suoi film, ma sa come funziona
l’industria cinematografica. “Ho questi miei costrutti mentali, ma
non potrei arrivare a una riunione a Hollywood e dire: ‘Guarda, io
voglio parlare di filosofia della mente’, ha scherzato. “Ecco, ciò
che conta è se il film funziona, se l’attore crea un empatia con il
pubblico, se la gente lascerà il cinema felice.”
“Volevo parlare dell’automazione
della guerra e delle implicazioni morali ed etiche legate ad essa.
Non si tratta solamente di guardie e ladri, proprio come i film
Tropa de Elite non erano solo questo tipo
di film. Certo, ci sono guardie e ladri nel film, ma il discorso
riguarda soprattutto la violenza urbana, i media mainstream, la
grande industria americana. Dal punto di vista drammaturgico questo
non è un film su un super-eroe americano. Robocop è un ragazzo che
è esploso e si è svegliato all’interno di un robot. Ed essendo un
robot non può avere rapporti sessuali con la moglie , non può
toccare suo figlio, la sua vita è un inferno. Essere un robot fa
schifo, nemmeno Alex Murphy voleva essere
Robocop“.
RoboCop, il film
RoboCop è
ilremake del film datato
1987, Robocop – Il futuro della
leggeche inaugurò il successo del franchise
legato al poliziotto metà uomo e metà macchina. Il
nuovo RoboCop,
diretto da Josè Padilha, sarà invece
interpretato da Joel Kinnaman. Il film è al
momento in post-produzione, sarà prodotto dalla Strike
Entertainment, dalla MGM e dalla Columbia Pictures ed uscirà nelle
sale il 7 Febbraio 2014 con un cast di tutto
rilievo, composto, tra gli altri, da
Joel Kinnaman,
Gary Oldman,
Abbie Cornish,
Samuel L. Jackson, Jackie Earle Haley, Jay Baruchel,
Michael Keaton.
RoboCop è
ambientato nel 2028, anno in cui la multinazionale conglomerata
OmniCorp è leader nell’industria robotica. All’estero, i droni da
essa prodotti, vengono impiegati dalle forze militari da anni, ma
sono stati vietati come tutori della legge all’interno dei confini
americani. Ora la OmniCorp vorrebbe impiegare questa controversa
tecnologia anche sul fronte interno, considerando questa
opportunità un’occasione d’oro. Quando Alex Murphy
(Joel
Kinnaman) – marito affettuoso, padre, e buon
poliziotto, facendo del suo meglio per arginare l’ondata di
criminalità e corruzione a Detroit – resta gravemente ferito,
la OmniCorp intravede un’occasione unica per creare un poliziotto
ibrido, in parte uomo ed in parte robot. La OmniCorp immagina
un futuro in cui ogni città avrà il suo RoboCop, con conseguenti
ricavi miliardari per i propri azionisti; ma alla OmniCorp stanno
dimenticando una cosa fondamentale: che c’è pur sempre un uomo
all’interno della macchina.
Puntuale come un orologio svizzero
ecco vedere la luce il trailer della nuova commedia romantica
interpretata da Adam Sandler,
Blended. In cabina di regia il fidato
Frank Coraci che lo ha già diretto in Prima o poi me lo
sposo e Cambia la tua vita con un
click. Il film è interpretato da Sandler e da
Drew Barrymore, alla loro terza collaborazione
dopo lo stesso Prima o poi me lo
sposo (The wedding singer) e
50 volte il primo bacio (50 first
dates).
Jim (Adam Sandler)
e Lauren (Drew Barrymore) sono due genitori single
che, dopo aver giurato di non rivedersi mai più in seguito ad un
disastroso appuntamento al buio, finiscono per prenotare la stessa
vacanza safari in Africa e vedendosi costretti a condividere una
suite con le rispettive famiglie.
Dal trailer sembra essere sulla
stessa scia delle recenti commedie di Sandler che non avevano
lasciato un bel ricordo. Tuttavia nelle due precedenti
collaborazioni, la coppia Sandler-Barrymore aveva mostrato una
notevole intesa e un grande affiatamento, quindi speriamo che
Blended possa seguire il loro
esempio.
Nel film recitano anche Joel
McHale, Wendi McLendon, Kevin
Nealon e Terry Crews . Bella
Thorne , Emma Fuhrmann , Alyvia
Alyn Lynd , Kyle Silverstein e
Braxton Beckham interpretano i
bambini. Frank Coraci dirige da una
sceneggiatura di Ivan Menchell & Chiara
Sera. Il film è prodotto da Mike Karz ,
Sandler e Jack Giarraputo , con
Barry Bernardi , Josie Rosen ,
Tim Herlihy , Allen Covert e
Steven Koren come produttori esecutivi .
L’uscita del film è prevista per il
23 Maggio 2014
Menomale che William Bradley
Pitt ha abbandonato il giornalismo per inseguire il sogno di
Hollywood, altrimenti non avremmo mai goduto della sua vista! Ma i
sogni non si avverano subito e, prima di sfondare, Brad si cimenta
nei lavori più disparati, dal trasportatore di frigoriferi,
all’uomo-pollo (per promuovere una catena di ristoranti),
all’autista di spogliarelliste in limousine (che poi lo striptease
lo avranno chiesto loro a lui).
Finalmente nell’87 comincia ad
apparire in TV, e fa capolino anche al cinema in qualche particina,
prima di farsi notare davvero (come non potrebbe?) nei panni (o
meglio, senza) dell’autostoppista/ladro in Thelma &
Louise (1991). La scena superhot con la Davis lo
catapulta nell’olimpo dei sex-symbol e, dopo più di vent’anni,
ancora sta là, anzi: col tempo il suo appeal è aumentato e oggi, a
50 anni tondi tondi, si può senz’altro dire che Mr. Pitt sia uno
degli uomini più affascinanti del globo, con la barba sale e pepe e
quelle rughette intorno agli occhi. Peccato per la fiatella (così
dice sua moglie), ma forse qualche goccia in più di Chanel
N°5 potrebbe aiutarlo a dissimulare (tanto, come testimonial,
avrà una fornitura a vita). Comunque, dopo l’exploit con Ridley
Scott, Brad è ormai sdoganato e negli anni Novanta prende parte
a una serie di film di vario genere che contribuiscono a
consolidarne fama e successo. Fra i titoli, In mezzo scorre
il fiume, Intervista colvampiro e Vento di Passioni, ma anche
Seven, L’esercito delle 12 scimmie e
Sleepers; Sette anni in Tibet e
Vi presento Joe Black, fino al cult Fight
Club, in cui sfoggia un fisico scolpitissimo ma sempre più
ammaccato. E poiché la prima regola del Fight Club impone di
non parlare del Fight Club, andiamo oltre. È arrivato il
2000: archiviate le relazioni con le colleghe Juliette Lewis
e Gwyneth Paltrow, Pitt convola a nozze con Jennifer
Aniston, e due anni dopo la coppia fonda la casa di produzione
Plan B, abbandonata nel 2005 insieme al matrimonio, che
naufraga per colpa di una certa Angelina Jolie. Ma
procediamo per gradi: il nuovo millennio è inaugurato da
Snatch – Lo strappo (con un Brad zingaro sgangherato)
e prosegue con ruoli variegati, vedi The Mexican,
Spy Game, la trilogia di Ocean e
l’epico Troy, dove Pitt è niente meno che Achille piè
veloce (Omero non commenta). Il 2005 lascia il segno con Mr.
e Mrs. Smith: la pellicola è di per sé mediocre, e sarebbe
del tutto trascurabile, non fosse per quel flirt con Miss Jolie che
dominerà i tabloid internazionali, sfociando poi nel divorzio dalla
Aniston e nella coniazione del termine “Brangelina”. Dopo la
parentesi trash dei coniugi Smith, Brad si dedica a progetti più
interessanti al servizio di grandi nomi: da Babel di
Iñárritu, a Burn After Reading dei
Coen; dal Benjamin Button di Fincher,
ai Bastardi senza gloria di Tarantino, senza
dimenticare l’incursione d’autore con Malick in The
Tree of Life e il blockbuster zombie-centrico World
War Z. E a breve ci delizierà in ben due film a fianco del
neo sex-symbol Fassbender: The Counsellor e
12 anni schiavo.
Non vediamo l’ora e, in attesa di
gustarcelo/i, intanto ci gustiamo la torta! Forse non basterà per
tutta la famiglia (i loro Brangelinini sono 6, per ora), ma siamo
certi che si consoleranno con l’isola a forma di cuore che la
neosignora Pitt ha comprato al maritino per soli 12.2 milioni di
dollari. HAPPY BIRTHDAY BRAD!
Ecco alcune foto scattate sul set
ad Atlanta di Hunger Games il Canto della
Rivolta. Non è ben chiaro di cosa rappresentino, ma
pare si tratti di una scenografia di un set che comprende delle
targhe commemorative dei Vincitori di ogni Distretto di Panem.
Qui la trama del romanzo: Il canto
della rivolta. Hunger Games (Mockingjay) è un romanzo di
fantascienza del 2010 scritto da Suzanne Collins, il terzo della
trilogia degli Hunger Games, in cui prosegue il racconto di Katniss
Everdeen e la futuristica nazione di Panem. In seguito agli eventi
vissuti nel primo romanzo, Hunger Games, una ribellione contro
Capitol City divampa nei distretti, e Katniss e il suo compagno
Peeta Mellark sono costretti a ritornare nell’arena in occasione di
un’edizione speciale degli Hunger Games. I maggiori temi includono
sopravvivenza, controllo governativo, ribellione e interdipendenza
contro indipendenza. Il romanzo è stato pubblicato negli Stati
Uniti il 24 agosto 2010, mentre in Italia è stato pubblicato l’11
maggio 2012.
In Hunger Games il Canto della
rivolta Parte I e II ritroviamo i personaggi dei primi due film e
incontriamo tanti nuovi volti. Il cast è composto da:
Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody
Harrelson, Elizabeth Banks, Donald Sutherland, Willow Shields, Jena
Malone, Sam Claflin, Natalie Dormer, Evan Ross, Julianne
Moore, Lily Rabe, Mahershala Ali, Patina Miller, Wes Chatham,
Elden Henson, Omid Abtahi, Misty Ormiston, Kim Ormiston, Robert
Knepper.
Se vivi a New York è più facile
incappare per caso in attori molto famosi che vivono in città, o
anche che passano di lì per lavoro o per piacere, così i fan de Lo
Hobbit, che sono andati a vedere la proiezione di Mezzanotte de
Lo Hobbit La Desolazione di Smaug all’AMC
Theater a Lincoln Square si sono trovati in sala un ospite insolito
e particolarmente gradito!
Lo Hobbit La
Desolazione di Smaugè il secondo capitolo della
Trilogia di Peter Jackson tratta
dall’omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien. La
pellicola uscirà il 12 dicembre 2013 in Italia ed è scritto
da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa
Boyens e Guillermo del Toro. La
terza parte, invece intitolata Lo Hobbit: Racconto di un ritorno è
atteso per il 14 Dicembre 2014. Il cast del film
comprende Andy Serkis, Benedict
Cumberbatch, Billy Connolly, Cate
Blanchett, Christopher Lee, Elijah Wood, Evangeline
Lilly, Hugo Weaving, Ian Holm, Ian
McKellen, Lee Pace, Luke Evans, Martin
Freeman, Richard Armitage, Stephen
Fry.
Trama de Lo
Hobbit La Desolazione di Smaug: Le
avventure di Bilbo Baggins e della compagnia di dodici nani di
Thorin Scudodiquercia, formata da Balin, Dwalin, Kili, Fili, Dori,
Nori, Ori, Oin, Gloin, Bifur, Bofur e Bombur. Il gruppo deve
recuperare il tesoro posto nel cuore della Montagna Solitaria,
sorvegliato dal drago Smaug.
In The Amazing Spiderman 2, per
Peter Parker (Andrew Garfield), vive una vita molto la occupata –
tra prendere i cattivi come Spider-Man e passare il tempo con
la persona che ama, Gwen (Emma Stone); diplomato ormai ha lasciato
le scuole superiore e non ha dimenticato la promessa fatta al padre
di Gwen di proteggerla – ma questa è una promessa che
semplicemente non può mantenere sempre. Le cose cambieranno per
Peter quando un nuovo cattivo, Electro (Jamie Foxx), emerge dagli
abissi della città, e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan),
ritorna, e fa riemergere nuovi indizi sul suo passato.
Oltre ad essere chiacchierata e
indiscussa protagonista, quasi musa ormai di Lars Von
Trier, l’affascinante attrice Charlotte
Gainsbourg presterà anche la sua voce per il prossimo film
del regista danese, Nymphomaniac.
L’attrice infatti, con voce calda e
sensuale, canta Hey Joe, brano presente nella colonna sonora
ufficiale del film.
“Nymphomaniac è la storia
poetica e selvaggia del viaggio erotico di una donna dalla sua
nascita fino all’età di cinquant’anni, raccontata dalla
protagonista, la ninfomane Joe. Una fredda sera d’inverno
l’anziano scapolo Seligman trova Joe in un vicolo, è stata
picchiata. La porta a casa sua, e cerca di curarla, chiedendole nel
frattempo informazioni sulla sua vita. Ascolta così il racconto in
otto capitoli la storia della sua complicata e lussuriosa vita,
ricca di coincidenze fortuite e collegamenti.”
Nel 2017 verrà inaugurato l’Academy
Museum a Los Angeles. In preparazione a questo grande evento,
l’Academy tutta sta lavorando ad un riposizionamento del brand che
consenta all’associazione prestigiosa di rinnovarsi pur
conservando. E così, seguendo le linee guida di semplicità e
tradizione, è stato ‘partorito’ il nuovo logo dell’Academy, che
rappresenta a prima vista un triangolo che ha al centro l’iconico
Oscar.
Il video di seguito mostra invece come
è nata l’idea e come in realtà quel triangolo sia un cono di luce
che, intervallato dalla preziosa statuina, dia origine ad una A di
Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Come
suggerisce il titolo stesso del video, si tratta di una soluzione
molto semplice:
Uno scienziato (Christoph
Waltz) alienato e ormai incapace di amare che vive isolato
dal mondo, un mondo dominato dalle videocamere e sotto la tirannica
egidia di Management (Matt Damon), una oscura
presenza che controlla la vita di ognuno. Saranno Joby
(David Thewils) il giovane figlio prodigio dello
stesso tiranno ed una giovane donna tentatrice a risvegliare
antiche passioni nell’animo disilluso di Qohen Leth e spronarlo a
perseguire la sua ricerca del senso della vita e
dell’esistenza.
Questa, in breve, la nuova favola
fantascientifica che il geniale Terry Gilliam è
pronto a raccontarci, riprendendo un filo interrotto ma mai
dimenticato di quel cervellotico quanto affascinante viaggio
filosofico che fu Brazil, nell’ormai
lontano 1985. Una futuristica e quasi dantesca
riflessione su svariate tematiche che coinvolgono la società
moderna, come la perdita della fede e la sconfitta stessa della
religione, il potere opprimente e logorante esclusivo dei soliti
pochi e l’eterna e inappagabile ricerca di quel “senso della vita”
che ci riporta, istintivamente, al “Meaning of life” di
mothypaitoniana memoria. Sceneggiato da Pat
Rushin, The Zero Theorem è
l’ultimo lungometraggio partorito da quella fucina di idee ed
immagini grottesche che è la mente di Terry
Gilliam, uno dei registi più visionari del nostro tempo.
Un film che si affida allo straordinario talento di uno degli
attori più amati da pubblico e critica, quel Christoph
Waltz che ormai è entrato di diritto nel gota delle stelle
più considerate del cinema mondiale; accanto a lui un quasi
irriconoscibile Matt Damon in parrucca bianca, a
conferma di una recente quanto improvvisa predilizione per i
make-up stravaganti.
Un film cui idea nacque nel 2009 e
che prevedeva la presenza di Billy Bob Thornton
nelle vesti del protagonista ma che si interruppe improvvisamente
per non meglio precisati motivi; dopo la scomparsa, nel luglio
2012, del produttore Richard Zanuck, il figlio
Dean ha preso in mano la situazione riproponendo a Gilliam il
progetto. Scelto un nuovo quanto intrigante cast, il regista di
Parnassus (sua ultima fatica
cinematografica) si è circondato dei soliti e fedeli collaboratori
come George Fenton, compositore britannico cui musica ha un ruolo
determinante nel film, oltre all’italiano Nicola
Pecorini alla fotografia che già ha lavorato con Gilliam
proprio in Parnassus e in Paura
e delirio a Las Vegas.
Le riprese di The Zero
Theorem si sono svolte interamente in Romania tra
l’ottobre e il dicembre del 2012 ed ha già avuto un primo contatto
con il pubblico e la critica nel corso dell’ultima edizione del
Festival di Venezia; le prime reazioni
non sono state propriamente esaltanti ma ora si attendono quelle
del grande pubblico che sarà il solo ed unico giudice.
The Zero Theorem di Terry
Gilliam uscirà nelle sale cinematografiche italiane a
partire dal 19 dicembre e sarà distribuito dalla Moviemax.
La trilogia dell’anello
non ha perso il suo pubblico, ed infatti la seconda parte della
trilogia de Lo Hobbit, La
desolazione di Smaug, balza appena uscito, in testa al box
office Usa di questa settimana. Il film, uscito anche nelle nostre
sale, incassa in quelle nordamericane 73 milioni di dollari. Segue
in seconda posizione, un altro fantasy, ma di stampo più classico,
il film di animazione Frozen, di casa Disney,
che incassa 22 milioni di dollari questa settimana, portando il
totale a un mese dall’uscita in sala, a 165. Il terzo posto è
occupato da l’inevitabile film a tema natalizio di Tyler Perry, che
veste i panni dell’anziana e corpulenta Madea
in Madea’s Christmas, il film ha incassato 16
milioni di dollari. La quarta posizione è occupata
da Hunger games: catching fire, che è
presente in sala da 4 settimane, con un incasso odierno di 13
milioni di dollari che fanno raggiungere 358 milioni di incasso al
film. Il quinto posto vede la discesa di Thor: the dark world, che
incassa 3 milioni di dollari questa settimana, per un totale di
198. Segue in sesta posizione Out of the
furnace, che, complici le candidature ai Golden Globes,
sta lentamente risalendo la classifica. Il film incassa 2 milioni
di dollari questa settimana per un totale di 9. Il settimo posto è
invece di Delivery man, che stoicamente
resiste tra i dieci film più visti al box office nordamericano, con
un incasso settimanale di un solo milione di dollari, per un totale
di 28. L’ottavo posto è di Philomena,
commedia inglese che nonostante le solite difficoltà di
accettazione dei cugini americani, raccoglie consensi: 1 milione di
dollari questa settimana, per un totale di 11. Il nono posto lo
occupa Book thief, che incassa un milione di
dollari per un totale di 15, per sei settimane di classifica.
Chiude la classifica del box office Usa di questa
settimana Homefront, con un incasso
settimanale di 1 milione di dollari per un totale di 18.
La prossima settimana usciranno due
film molto attesi: Her di Spike Jonze
e American hustle di David O. Russel.
A quanto pare la mafia non è un
tema sono italiano, o meglio, i film sulla mafia possono riscuotere
successo anche all’estero, superando le frontiere di circoscrizione
locale i interesse, se e quando sono realizzati secondo uno spirito
universalizzante, che fa della situazione locale un pretesto per
raccontare una storia in termini comprensibili anche da culture
diverse dalla nostra italiota. E’ quello che è riuscito a fare Pif,
Pierfrancesco Diliberto, al suo esordio dietro la
macchina da presa con
La mafia uccide solod’estate.
A confermare l’universalità di linguaggio che Diliberto ha adottato
nel suo film, arriva una entusiasta recensione di Variety.com sul
film, che viene definito un “terrific feature
debut“.
Jay Weissberg,
autore della recensione, pone soprattutto l’accento
sull’equilibrio, delicato e riuscitissimo, che il regista e
protagonista è riuscito a mantenere tra la logica narrativa che
voleva la mafia come sottofondo inevitabile al film e l’aspetto
emozionale del film. Il recensiore ha anche sottolineato quello che
si accennava, ovvero l’importante universalizzazione del messaggio
pur partendo da fatti e dinamiche fortemente ancorate alla realtà
locale: “Familiarità con i personaggi reali coinvolti aiuta a
costruire la tensione, ma non è un requisito indispensabile per
apprezzare la commedia intelligente e il messaggio potente del
film“. (qui la recensione
completa)
Con un pizzico di orgoglio in più
per il nostro cinema all’estero, anche alla luce della prestigiosa
nomination ai Golden Globe per La Grande
Bellezza di Paolo Sorrentino,
speriamo che questi siano i piccoli segni di una rinascita del buon
cinema italiano all’estero, affinchè i grandi nomi del cinema
internazionale, quando interrogati su quello che del cinema
italiano apprezzano, non rispondano sempre con la stessa
filastrocca che comprende Magnani, Fellini e
Visconti.
Buone nuove per Men, Women And
Childrenprossimo film del
regista canadese e figlio d’arte Jason
Reitman, già noto per gli ottimi precedenti
di Juno, Un in The
Air, Young Adult
e Labor Day. Notizie dell’ultima ora
confermano l’arrivo nel cast di Emma
Thopson, già attesa nel
prossimo Saving Mr. Banks,
di Judy Greer e della star
di Braking Bad Dean
Norris. Vi ricordiamo, inoltre, la presenza nel cast
di Adam Sandler, Jennifer
Garner e Rosemarie DeWitt.
Men, Women And
Childrensarà tratto dall’omonimo romanzo
di Chad Kultgen e racconterà di un gruppo di
liceali e dei loro genitori e del modo in cui internet ha cambiato
i loro rapporti, il modo di comunicare, la propria immagine e le
loro vite sentimentali. Il film sarà prodotto
da Reitman in collaborazione
con Helen Estrabook attraverso la
loro Right of Way Films. Michael
Beugg e Mason Novick saranno invece
i produttori esecutivi.
Un gustoso antipasto è stato da poco
servito agli appassionati in trepidante attesa per il
nuovo X-Men Giorni Di Un Futuro Passato.
Come sappiamo, da sempre Wolverine è
da considerarsi il nucleo centrale della saga cinematografica
dedicata ai mutanti targati Marvel, cosa che non fa
eccezione in quest’ultimo episodio della serie.
Ebbene, l’ultima immagine arrivataci
raffigura proprio Hugh Jackman nei panni
dell’immortale dallo scheletro d’adamantio in Giorni Di
Un Futuro Passato.
Ad immortalare l’attore ci ha pensato il
magazine Studio Ciné Live che, attraverso la
propria copertina, ha svelato il costume che il mutante indosserà
nel corso del film. Alle spalle di Wolverine, inoltre, è possibile
vedere anche Michael
Fassbender, James
McAvoy, Patrick Stewart
e Ian McKellen.
Qui di seguito vi proponiamo la
copertina in questione:
La trama di X-Men giorni di un futuro
passato, tratta dall’omonimo fumetto
del 1981, ripercorre un arco temporale ambientato in un imprecisato
futuro in cui gli USA sono dominati dalla Sentinelle, mentre i
mutanti vivono confinati in campi di concentramento. Kitty Pride
torna indietro nel tempo e impedisce dal passato che gli eventi
precipitino a tal punto da trasformare la vita dei mutanti del
futuro in un inferno di reclusione.
Era sicuramente il personaggio che
destava maggiore interesse insieme al drago protagonista del titolo
del film, e infatti l’elfa Tauriel, invenzione di Peter
Jackson per il suo Lo Hobbit la Desolazione di
Smaug, ha canalizzato gran parte dell’attenzione sul
film.
Avevamo già tatto la conoscenza di
elfi femmina, ma anche ad una rapida occhiata è facile capire
quanto Galadriel e Arwen siano diverse da Tauriel, prima di tutto
perchè le due note elfe sono di stirpe nobile, mentre la nostra è
un semplice elfo silvano, e poi perchè se la prima è ammantata da
un’aura di saggezza, antichità e mistero, e la seconda è l’emblema
della dolcezza e dell’amore imperituro, Tauriel è un’efla
guerriera, avvezza al combattimento e alle armi. E così la Weta
Digital ha realizzato un vero e proprio servizio fotografico alla
sua attrezzatura da battaglia, che ci permette di guardare da
vicino arco, frecce e pugnali della bella e letale elfa del Bosco
Atro.
Ecco le immagini di seguito:
Le armi in foto sono una riproduzione di
quelle originali usate nel film e sono descritte così da
Richard Taylor, supervisore agli effetti speciali
di Weta Workshop:
Anche se usiamo acciaio e
alluminio per fare un sacco di nostre spade, spesso beneficiamo
dalla fusione di questi con uretano ad alto impatto così siamo in
grado di cogliere la complessità dei dettagli che desideriamo dare
ad alcune delle nostre armi. Abbiamo quindi scelto di presentare
delle edizioni da collezione delle armi de Lo Hobbit nello stesso
materiale utilizzato per la realizzazione delle armi di scena così
da replicare esattamente tecnica e arte utilizzate nei
film.