IGN Movies ha di
recente intervistato Aaron Eckhart e l’attore
ricordanto i tempi in cui interpretava Harvey Dent / Due Facce sul
set di Christopher Nolan si è lasciato sfuggire
qualche indiscrezione sull’amato regista della trilogia del
Cavaliere Oscuro.
«Iron Man sta avendo un
successo strepitoso, ma è costruito su toni completamente diversi
dal Batman di Nolan. Sono entrambi film di successo e ottimi
prodotti d’intrattenimento. Chris ha lavorato duro, così come
Christian (Bale), Heath (Ledger) e chiunque sia stato coinvolto in
quei film. Mi dispiacerebbe se ora venissero
stravolti»…«Batman è speciale, perché è uno dei pochi
fumetti che tratta di temi molto seri. Quando lessi la
sceneggiatura di Il Cavaliere Oscuro dissi: “È pazzesco, non può
essere davvero un cinecomic”. E poi Heath è stato incredibile, con
tutta la serietà che ci ha messo. Vederlo all’opera è stato
emozionante e odierei se questa profondità non venisse più
rispettata»…«Io sono solo un attore, quindi non ne so
molto, ma dubito che Nolan non avrà più il controllo del franchise.
Non riesco ad immaginare Chris che dice addio a questo
film».
Quindi stando a chi ha visto ardere
in Nolan il fuoco sacro per Batman, pare che il regista seguirà per
sempre il suo amatissimo personaggio. Non sappiamo cosa pensa la
Warner di questo ma sicuramente non avrà nulla in contrario a far
continuare a Christopher Nolan il suo rapporto d’amore con l’Uomo
Pipistrello.
In Beket Freak e
Jajà si trovano in mezzo al deserto, in una terra di nessuno, ad
aspettare. Ma non arriva nessuno, decidono allora di andare a
cercare Godot, il dio che si è manifestato fino a quel momento solo
in forma sonora. In questo viaggio incontreranno personaggi
stralunati e situazioni paradossali.
La vita di
Beket, opera seconda di Davide
Manuli è già in se stessa un paradosso: partecipa nel 2011
al Festival di Locarno dove vince il premio della critica
indipendente, esce in poche sale dove resta poco. Rimane un po’ nel
circuito dei cineclub e delle cineteche indipendenti. Esce in home
video con Rarovideo, etichetta molto attenta ai prodotti piccoli ma
di valore, ed ora, a due anni di distanza dalla prima uscita in
sala, riappare nel circuito delle sale della casa di distribuzione,
Distribuzione indipendente.
Beket, il film
Il film inteso come ciò che accade
nella pellicola, restituisce fedelmente ciò a cui si ispira; il
teatro dell’assurdità di Beckett e la sua opera più emblematica:
Aspettando Godot, che narra appunto l’attesa di un dio che
non arriva mai. I due personaggi nel film di Manuli non aspettano e
basta, ad un certo punto decidono di agire, andare a cercare,
esplorare, attraversando un deserto, quello delle terre di Sardegna
e le foreste in Umbria, che non è affatto accogliente, anzi è reso
ancora più desolante dal bianco e nero con cui il regista ha virato
interamente, trane che per un scena, il film.
In tutto questo peregrinare
appaiono personaggi alla pari di quelli che incontra Alice nel suo
paese delle Meraviglie, solo con un piglio un po’ più mortifero e
se possibile, più surreale, ma che allo stesso tempo lascia anche
la possibilità di apprezzare alcuni cameo, come quello di
Fabrizio Gifuni, nei panni di ZeroSei, che dà un
passaggio ai due la cui interpretazione resta memorabile
soprattutto per il birignao d’altri tempi con cui caratterizza il
suo personaggio. Appaiono anche Paolo Rossi, e Roberto “Freak”
Antoni, l’oracolo, che oltre ad ispirare nome e lavoro di uno dei
due protagonisti, che prima di incontrare l’altro cantava in un
gruppo punk, ci regala anche una versione solo voce di “Gelati”,
una delle canzoni più famose del suo gruppo, gli Skiantos.
Beket è
un piccolo film, girato in soli 13 giorni e montato in 10, che
nonostante ciò ha avuto il plauso della critica e risulta essere
sicuramente un prodotto interessante, rimane la curiosità di vedere
come Manuli lavori con più soldi e più tempo. Non ci sarà molto da
aspettare visto che nel frattempo il regista ha realizzato e
presentato al Festival di Rotterdam dello scorso anno, la sua
rilettura de L’enigma di Kaspar Hauser, per il quale ha
riunito un cast sicuramente importante nel quale spicca Vincent
Gallo impegnato addirittura in due ruoli.
Il 16 maggio Il Grande Gatsby firmato Baz
Luhrmann (Moulin Rouge!) arriverà
nelle sale italiane, 24 ore dopo aver aperto il 66° Festival
di Cannes (15-26 maggio). Il cineasta australiano porta sul
grande schermo il capolavoro di Francis Scott Fitzgerald per la
quarta volta nella storia del cinema. Un tuffo sfavillante e
ambizioso negli anni ‘20, con un cast di spessore: Leonardo
DiCaprio (il giovane Montecchi in
Romeo+Juliet di Luhrmann: era il 1996) nei
panni di Jay Gatsby, Carey Mulligan e
Tobey Maguire rispettivamente in quelli della
bella Daisy e di Nick Carraway.
Qualche giorno prima dell’uscita
del film, ha fatto la comparsa in rete la soundtrack. Quasi un’ora
di musica forgiata in mesi e mesi di produzione e selezione, il
tutto sotto l’egida potente di Jay-Z, produttore esecutivo
della colonna sonora.
Esclusi a priori l’utilizzo o la
creazione di musiche perfettamente consone all’età del Jazz, la
soundtrack del Grande Gatsby di Luhrmann si concede spesso flirt
con quegli anni scintillanti, gaudenti e un po’ ipocriti, ma
restando ben ancorata nel contemporane: nel rap/ hip-hop, nel
pop-rock, nel rock-blues. Alcuni brani suonano bene, altri
faticano, benché sia noto come anche la più goffa, all’ascolto,
delle tracks, possa trovar gloria associata alla colonna visiva. E
viceversa.
Si apre forte con 100$ Bill
di Jay-Z, una languida rappata che starebbe bene in bocca ad
Eminem, puntellata qua e là da gradevoli fiati alla maniera dei
twenties. Poi c’è la cover di Back to Black di Amy
Winehouse: la interpretano la signora di Jay-Z, Beyoncé, e Andre
3000; ne esce un duetto moscio, con un arrangiamento
improbabilmente (e involontariamente) alla Joy Division.
Divertentissima Bang Bang di will.i.am, un giochino che fa
armoniosamente la spola tra gli anni ’20 e le pacchiane danze dei
nostri giorni. Non brilla A Little Party Never Killed Nobody
(All We Got): la calda e suadente voce di Fergie dei Black Eyed
Peas non fa ignorare sonorità dance ben poco raffinate; tuttavia,
c’è un’energia che potrebbe far esplodere lo schermo. Fa respirare
a polmoni e cuore aperti Young and Beautiful di Lana Del
Rey, una ballata bella e malinconica. La sesta traccia è l’assoluta
perla: Bryan Ferry riprende Love is Drug, singolo di
successo dei suoi Roxy Music datato 1975 e, con la Bryan Ferry
Orchestra, la spinge 50 anni indietro: giocata di classe,
perfettamente riuscita. Niente di nuovo sul fronte occidentale con
la comunque ben confezionata Over the Love dei Florence +
The Machine. L’età del jazz risplende con Where The Wind
Blows di Coco O. (del duo danese Quadron). Discorso simile per
l’agitata ed efficace versione di Crazy Love di Emili Sandé
e Bryan Ferry Orchestra. Inquietante Togheter del trio
britannico The xx, con una nota che martella dall’inizio alla fine
come una goccia d’acqua, mentre la canzone si svolge piana e
seduce, invita all’ascolto delle parole. Spazio anche a Hearts a
Mess, pregevole singolo datato 2007 del musicista
belga-australiano Gotye.
Jack White si prende l’onere di
rifare Love is Blindness degli U2: non un’impresa da poco.
White ne fa un drammone con qualche urlo e piatti schiaffeggiati
con violenza: è il suo stile, forse, da sempre, un po’
sopravvalutato. Non una gioia per il solo ascolto Into the
Past della elettroband londinese Nero, ma ci sono tutti
requisiti per sposarsi a meraviglia con le immagini. Splendida, in
chiusura, Kill and Run dell’australiana Sia. Non soltanto
una voce calda, ma una voce usata bene, senza virtuosismi, su un
tessuto sonoro coinvolgente, con arrangiamenti di gusto.
Com’è all’orecchio questo Gatbsy
del 2013? La soundtrack è piacevolmente eterogenea, sviluppa con
risultati convincenti il rapporto con le sonorità anni ’20 e
incuriosisce ulteriormente chi da tempo attende il film. Un tempo
dilatato da rinvii motivati, pare, proprio dall’elaborazione della
soundtrack. Viziata qua e là da eccessi e cliché, ma nel complesso
lavoro vincente.
Il
Grande Gatsby uscirà il prossimo 16 maggio al
cinema. Tutte le info sul film le trovate nella nostra
scheda: Il Grande Gatsby. Il sito ufficiale
del film qui.
Il film racconta la storia di un
aspirante scrittore, Nick Carraway che lasciato il Midwest
Americano, arriva a New York nella primavera del 1922, un’epoca in
cui regna la dubbia moralità, la musica jazz e la delinquenza. In
cerca del suo personale Sogno Americano, Nick si ritrova vicino di
casa di un misterioso milionario a cui piace organizzare feste, Jay
Gatsby, ed a sua cugina Daisy che vive sulla sponda opposta della
baia con il suo amorevole nonché nobile marito, Tom Buchanan. E’
allora che Nick viene catapultato nell’accattivante mondo dei
super-ricchi, le loro illusioni, amori ed inganni. Nick è quindi
testimone, dentro e fuori del suo mondo, di racconti di amori
impossibili, sogni incorruttibili e tragedie ad alto tasso di
drammaticità.
Da quanto si apprende
oggi da Bloody Disgustingla Warner
Bros avrebbe ufficialmente avviato il remake dei
Gremlins, il fortunato film di Joe
Dante e Steven Spielberg.
Iron Man 3 rimane in testa alla
classifica, con Hansel & Gretel che conferma la
seconda posizione. Buon debutto per l’horror La Casa e discreti incassi per le new
entry.
Brevissimo primo atteso teaser trailer per la serie dal mondo dei
cinecomicsMarvel’s Agents fo
S.H.I.E.L.D. il ciclo seriale prodotto
dai Marvel Studios e che vedrà
protagonista lo S.H.I.E.L.D
Inaspettato successo della prima
edizione del Florence Fantastic Festival, che ha staccato 22mila
biglietti nella tre giorni trasformando la Fortezza da Basso e
Firenze nella capitale del fantastico.
Ecco un rapido sguardo alla nuova
locandina di Maniac, il rivoluzionario ed
attesissimo thriller di Franck Khalfoun
con Elijah Wood e Megan
Duffy. per il momento il poster è disponibile solo in
fotografia, ma ben presto ne verrano rilasciati di nuovissimi.
Ecco la trama:
Un serial killer
lavora in un negozio che vende manichini d’antiquariato.
L’uomo trova le sue vittime in internet e dà loro la caccia come
fossero prede. Il tutto mentre soffre continuamente di
allucinazioni che lo trasportano indietro nel passato, quando
subiva abusi da parte della madre. Nella sua mente contorta, lui si
vendica della madre ogni volta che uccide qualcuno.
Scritto e prodotto da Alexandre Aja
(Piranha 3D) e Grégory Lavasseur, il film arriverà nei cinema
francesi il 26 dicembre.
Un’attrice che è riuscita in un sol
colpo a conquistarsi partecipazioni a film di grande attesa come
Interstellar e A Royal
Affair sicuramente non poteva non catturare l’attenzione
degli occhi e delle orecchie di Hollywood , comprese quelle di
Tom Cruise. Per questo motivo non stupisce più di tanto la
notizia, arrivata in questi giorni, secondo cui Alicia
Vikander avrebbe firmato per unirsi proprio a Cruise e Armie
Hammer nel nuovo action dal titolo The Man From
U.N.C.L.E. nulla è stato ancora fatto trapelare circa il
ruolo da interpretare, ma pare che la Vikander impersonerà una
giovane spia con una fissa per le macchine da corsa, impiegata
presso lo United Network Command.
Dopo una lunghissima gestazione,
durante la quale George Clooney, Stephen Soderbergh e
Bradley Cooper avevano deciso di mettere mano al progetto,
UNCLE ora ha Guy Ritchie dietro la macchina da presa.
La sceneggiatura è affidata a Scott Z. Burns, che con
Bourne Ultimatum e Contagion ha
dimostrato di non essere un novellino in fatto di
action-thriller.
Ancora un nuovo poster online
pubblicato dalla Warner Bros per l’attesissimo L’uomo
d’Acciaio (The Man of Steel), dopo
il rilascio inedito della notte scorsa che aveva fatto ben sperare
i fans. A tempo di record dunque è stata rilasciata una nuova
versione del poster direttamente sulla pagina Facebook ufficiale
della casa di produzione americana.
E’ stato da poco reso ufficialmente
noto che il compositore Steve Jablonsky, famoso per aver
lavorato alla trilogia di Transformers, è stato
ingaggiato per comporre la colonna sonora del nuovo Ender’s
Game. La pellicola fantascientifica, diretta da Gavin
Hood, presenta un cast di grandi stelle che comprende Asa
Butterfield, Ben Kingsley, Harrison Ford, Hailee Steinfeld, Abigail
Breslin, Viola Davis. Il film uscirà nelle sale il primo di
novembre, e nell’attesa proponiamo di seguito il trailer
internazionale.
Ecco dis seguito la trama del
film:
In un prossimo futuro, una razza
aliena ostile chiamata Formics ha attaccato la Terra. Se non
fosse per le leggendarie gesta eroiche dell’International Fleet
Commander Mazer Rackham (Ben Kingsley), tutto sarebbe perduto. In
preparazione per il prossimo attacco, lostimatissimo
colonnello Hyrum Graff (Harrison Ford), e il militare
internazionale allenano un gruppo di giovani per trovare il futuro
Mazer. Ender Wiggin (Asa Butterfield), un timido ma brillante
ragazzo, viene reclutato per far parte dell’élite. Rapidamente
Ender affronta sfide sempre più difficili, distinguendosi e
vincendo il rispetto tra i suoi coetanei.
Anche se ci troviamo ormai a metà
delle riprese di Capitan America: The Winter Soldier,
proprio ieri sera è comparso un articolo sul Total Film Magazine,
riproposto poi dall CBM, secondo cui anche il celebre personaggio
di Howard Stark si sarebbe ri-unito al film diretto dai
Fratelli Russi, basato sui famosi personaggi Marvel. Dominic Copper,
interprete del personaggio di Stark, ha infatti ammesso:
E’ difficile da dire. Stiamo
girando qualcosa per il film. Diciamo che ho indossato ancora il
costume di scena. Ma se me l’hanno fatto fare per gioco o per
altro, proprio non lo so! E’ stato bello interpretarlo nuovamente,
e ora ha delle sfumature molto intriganti. Ma chi sa…
Per dovere di cronaca, ricordiamo
che il personaggio di Howard Stark è stato il creatore dello scudo
di Captain America, oltre ad aver ritrovato il famoso Cubo Cosmico
e aver infine fondato lo SHIELD. Molto probabilmente la sua figura
verrà rievocata attraverso flashback, nei quali già sappiamo che
rivedremo Bucky, Peggy Carter e Arnim Zola.
Secondo fonti traversali, le
riprese del film dovrebbero durare in tutto circa 80, e i set
saranno divisi tra Los Angeles, Cleveland e Washington.
Diretto da Joe e Anthony
Russo, Captain America: the Winter
Soldier vede nel cast, oltre a Chris Evans,
anche Emily VanCamp, Anthony Macie,Samuel L.
Jackson, Toby Jones, Scarlett Johansson, Cobie
Smulders,Sebastian Stan e Robert Redford. L’uscita
americana è prevista per il 4 aprile del 2014.
Direttamente dal sito Cine1, è
stato pubblicato un nuovo poster internazionale per Percy
Jackson e gli Dei dell’Olimpo – il Mare dei Mostri, secondo
capitolo cinematografico tratto dalla saga di Rick Riorman.
Nella nuova immagine sono presenti personaggi vecchi e nuovi, in
attesa del sequel.
Percy Jackson e i dei dell’Olimpo: il mare dei
mostri diretto da Thor Freudenthal, con una
sceneggiatura di Scott Alexander e Larry
Karaszewski, il tanto atteso sequel comprende nel cast
Logan Lerman, Brandon T. Jackson,
Alexandra Daddario, Douglas Smith, Mary Birdsong,
Yvette Nicole Brown, Missi Pyle, Nathan Fillion, Anthony Head,
Paloma Kwiatkowski, Leven Rambin, Stanley Tucci, Robert Maillet
e Zoe Aggeliki. Il sequel trova Percy Jackson, figlio
di Poseidone impegnato a continuare il suo epico viaggio per
compiere il suo destino. Assieme ai suoi amici, il semidio deve
ora recuperare il Vello d’Oro, che ha il potere di salvare la
loro casa e campo di allenamento, Camp Half-Blood. Percy
Jackson: Sea of Monsters uscirà nei cinema americani
16 agosto 2013.
Trama: La vita di un semidio a New
York non è sempre facile, e quella di Percy Jackson è diventata una
vera impresa da quando ha scoperto di essere figlio di Poseidone e
deve trascorrere tutte le estati al Campo Mezzosangue, insieme ai
suoi simili. Ma ora il campo è in grave pericolo: l’albero magico
che lo protegge è stato avvelenato e non riesce più a difenderlo
dalle invasioni dei mostri. Solo il Vello d’Oro può salvarlo! Ma è
custodito su un’isola da Polifemo, nelle acque tumultuose del Mare
dei Mostri. La missione è affidata alla figlia di Ares, ma Percy
non può certo restarsene con le mani in mano… anche perché il suo
satiro custode Grover è nelle grinfie di Polifemo! Accompagnato
dalla fedele Annabeth e dal nuovo amico ciclope Tyson, Percy dovrà
intraprendere un viaggio per mare e affrontare le mille insidie che
nasconde, dalla maga Circe al canto delle sirene. E come se non
bastasse, la profezia dell’Oracolo si complicherà… Chi sarà, tra i
figli dei tre Grandi, a tradire gli dei dell’Olimpo? L’uscita è
prevista per il 16 agosto 2013, il 15 in Italia, anche in 3D.
Dopo la pubblicazione inedita di
ieri sulla prima immagine che mostra Paul Giamatti nei panni
del terribile AKA The Rhino (alias Aleksei Mikhailovich Sytsevich),
proprio oggi ecco nuove interessantissime immagini provenienti
direttamente dai set di Brooklyn del nuovo The Amazing Spider-Man 2. In
queste fotografie, oltre all’omria celebre controfigura del
supereroe, è possibile vedere ancora una volta Giamatti e, a
sorpresa, anche Jamie Fox.
Di seguito proponiamo alcune delle
immagini più interessanti, e inoltre diamo accesso alla
gallery completa.
Come sempre ricordiamo che nel film
ritorneranno i protagonisti Andrew
Garfield e Emma Stone ai quali si
aggiungono Jamie Foxxin Electro,
Shailene Woodley nei panni di Mary Jane Watson
e Dane DeHaan come Harry Osborn. Tutte le news sul
film le trovate nel nostro speciale: The Amazing
Spiderman 2.
Mentre per tutte le info sul film
vi segnaliamo la nostra Scheda Film: The Amazing
Spider-Man 2. La pellicola è diretta
ancora una volta da Marc Webb su una sceneggiatura
di Alex Kurtzman, Jeff
Pinkner, Roberto Orci ed uscirà il 2 Maggio 2014.
Due nuove locandine dell’atteso
film Shadowhunters
– Città di ossa,primo film di
della nuova saga tratta dai romanzi di Cassandra
Clare, una saga urban fantasy, ambientata a New
York, da cui è stata tratta anche una graphic
novel.
Ecco le locandine dei personaggi
di Valentine, interpretato da Jonathan Rhys
Meyers, e di quello di Magnus, un Alto Warlock di
Brooklyn, interpretato da Godfrey Gao:
Shadowhunters – Città di ossa, il film
Vi ricordiamo che Shadowhunters
– Città di ossa diretto Harald Zwart
da uscirà al cinema in Italia il 31 Agosto 2013 e vede protagonisti
Lily Collins,
Jamie Campbell Bower, Robert Sheehan, Jemima
West, Kevin Segers, Kevin Durand, Robert Maillet,
Lena Headey,
Jared Harris, Godfrey Gao, Aidan Turner, CCH Pounder e
Jonathan Rhys Meyers. Shadowhunters
– Città di ossasi basa su una
sceneggiatura scritta da Marlene King, Jessica
Postigo ed come accennato è tratta dal
romanzo, il primo della saga Shadowhunters, in lingua
originale nota con il titolo The Mortal Instruments, ideata da
Cassandra Clare e ambientata a New York.
Trama: Si tratta
dell’adattamento del primo romanzo della saga fantasy Mortal
Instruments di Cassandra Clare (per 28 settimane nella classifica
dei bestseller del New York Times). La serie è pubblicata in Italia
da Mondadori con il titolo complessivo di Shadowhunters, ed è
composta da quattro volumi più tre prequel ambientati in epoca
vittoriana. La trama è incentrata sulla sedicenne Clary Fray, che
andando alla ricerca della madre scomparsa si ritrova in una città
abitata da creature misteriose, vampiri, demoni, guerrieri
angelici, Nephilim e altri esseri fatati.
After
Earth è in uscita tra meno di un mese ed è oggi
online un nuovo spot tv, il terzo per la precisione, con al suo
interno alcune scene inedite.Ecco lo spot:
Vi ricordiamo che il film
intitolato in Italia, After Earth – Dopo la fine del
mondo uscirà nella sale il 5 Giugno 2013. Tutte
le info utili nella nostra scheda: After Earth. After
Earth è diretto da M. Night
Shyamalan, e tra il cast troviamo attori
quali David Denman, Isabelle Fuhrman, Jaden
Smith, Kristofer Hivju, Will Smith.
Ecco la sinossi ufficiale del film:
In “After Earth”, mille anni dopo un cataclisma che ha
costretto l’umanità a fuggire dalla Terra, Nova Prime diventa la
nuova casa dell’umanità. Il leggendario Generale Cypher Raige
(interpretato da Will Smith) ritorna da una lunga missione di
lavoro dalla sua famiglia, pronto per essere un padre per suo
figlio di 13 anni, Kitai (Jaden Smith). Quando un tempesta di
asteroidi provoca dei danni all’aereo di Cypher e Kitai, i due si
schiantano su una Terra poco familiare e pericolosa. Con il padre
mortalmente ferito, Kitai deve scoprire un territorio ostile per
cercare la salvezza. Kitai ha sempre voluto essere come suo padre e
questa è la sua possibilità.
The
Lesbian, prossima commedia di Sacha Baron Cohen, era già
stata annunciata lo scorso ottobre. Ora sono stati anche scelti gli
sceneggiatori, che rispondono al nome di Casper
Christensen e Frank Hvam. I due hanno già
lavorato per il film Klown,
una commedia che arriva dalla Danimarca, dall’umorismo che si
avvicina a quello di Cohen, e narra le vicende di due amici che
partono alla volta di un bordello da poco ristrutturato; uno dei
due, però, pur di dimostrare di poter essere un buon padre, rapisce
la nipote dodicenne della sua fidanzata.
The
Lesbian dovrebbe invece narrare le vicende
ispirate alla storia di Cecil Chao, uomo salito sulle
prime pagine dei giornali per la volontà di far sedurre da un uomo
la figlia lesbica Gigi, sganciando la modica cifra di 65 milioni di
dollari. Tutto era iniziato ad ottobre, quando si era diffusa la
notizia,negata pubblicamente dal ricco magnate di Hong Kong, di un
presunto matrimonio in Francia tra la figlia e la donna con cui sta
da 7 anni. Cecil Chao, però, non riesce ad accettare il fatto
che la figlia sia lesbica, e ha posto una vera ricompensa per chi
le farà cambiare strada. Come detto ben 65 milioni di dollari
all’uomo che conquisterà Gigi.
Non sono ancora chiare le idee di
Sacha Baron Cohen sul
film, su quale personaggio si inventerà stavolta, ma sicuramente si
tratterà di una satira irriverente e spietata, sempre sul pezzo e
attuale, come l’attore è solito fare. Ricordiamo che all’inizio del
2012, in marzo, Sacha Baron Cohen ha
firmato un contratto triennale con la Paramount, in
seguito al successo de Il
Dittatore, capace di incassare una cifra intorno
ai 175 milioni di dollari.
Ancora una notizia riguardante
Man of SteelL’Uomo
d’Acciaio. Un nuovo video, questa volta una spot
tv britannico, pensato e realizzato per promuovere la prevendita
dei biglietti del film di Zack Snyder in Gran
Bretagna. Lo spot mostra alcune scene fino ad oggi inedite,
comprese alcune chicche, tra cui alcuni attimi (al minuti 0.27) in
cui il Generale Zod, interpretato da Michael
Shannon, utilizza la sua famosa vista
calorifica per seminare il panico e la distruzione.
Ecco lo spot tv inedito:
Ricordiamo, ancora una volta, che
L’Uomo
d’Acciaio uscirà negli USA il 14 giugno 2013 e
nel cast ci sono Henry
Cavill, Russell
Crowe,AmyAdams, Diane
Lane, Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael
Shannon. L’uomo
d’Acciaioè diretto da Zack
Snyder.
La sinossi ufficiale del film: Nel
pantheon dei supereroi, Superman è il personaggio più conosciuto e
venerato di tutti i tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry
Cavill) è un giovane giornalista che si sente alienato dai suoi
poteri dallo straordinario potenziale. Trasportato anni fa sulla
Terra dal pianeta Krypton, Clark deve far fronte a una drammatica
domanda ‘Perché sono qui?’. Plasmato dai valori dei suoi genitori
adottivi, Martha (Jessica Lane) eJonathan
Kent (Kevin Costner), Clark scopre che avere abilità
straordinarie significa prendere decisioni difficili. Quando il
mondo ha un disperato bisogno di stabilità, una minaccia terribile
si fa sempre più vicina. Clark deve diventare l’Uomo d’Acciaio, per
proteggere le persone che ama e brillare come faro di speranza per
il mondo intero nei panni di Superman
Neil Patrick
Harris è il nuovo arrivato all’interno del cast
di A Million Ways to Die in the
West, la nuova commedia di Seth
MacFarlane, autore della fortunata serie dei
Griffin e di
Ted.
Neil Patrick
Harris è un artista poliedrico, attore, cantante,
ballerino, doppiatore, presentatore, il ragazzo di Albuquerque si è
già cimentato in diversi ruoli ed è noto soprattutto per la
serie televisiva Doogie Howser e
la sitcom How I Met Your
Mother. In bacheca vanta già numerosi presmi, tra
cui tre Young Artist Awards, due Emmy Awards,
tre People’s Choice Awards e svariate nomination,
comprese quattro ai Golden Globe.
In A Million Ways to Die in
the West, Neil Patrick Harris si ritroverà a lavorare
all’interno di un cast di assoluto valore, che comprende
Charlize Theron, Amanda Seyfried,
Sarah Silverman, Liam
Neeson, Giovanni Ribisi e lo stesso
Seth MacFarlane. Riguardo al ruolo che Harris
dovrebbe interpretare non ci sono ancora informazioni.
La Universal e Media Rights Capital
hanno annunciato intanto la data di uscita ufficiale del film,
fissata per il 30 maggio 2014. Ecco la sinossi ufficiale
di A Million Ways to Die in the West:
La mutevole fidanzata
(Amanda Seyfried) di un pecoraro codardo (Seth MacFarlane) decide
di lasciarlo per un altro uomo dopo che lui si è tirato indietro a
un duello. Una misteriosa e bella donna (Charlize Theron) appena
giunta in città lo aiuterà a ritrovare coraggio, e i due si
innamoreranno. Il contadino dovrà mettere alla prova il suo
coraggio appena ritrovato quando il marito di lei, un noto
fuorilegge (Liam Neeson), arriverà in cerca di
vendetta.
Mentre ComicBook annuncia
l’ingresso di Abby Elliot nel cast del nuovo film
sulle Tartarughe Ninja, fatica cinematografica del
produttore Michael Bay, diretto da
Jonathan Liebesman, ecco arrivare in rete
alcuni filmati delle riprese sul set. Sul ruolo che dovrebbe
ricoprire Abby Elliot ancora vige il più assoluto
riserbo, ma si vocifera potrebbe dare il
volto a Irma Langinstein, amica di April
O’Neil, interpretata invece, come ormai sappiamo, dalla bellissima
Megan Fox.
Questa pellicola è l’ennesimo
reebot sulle Tartarughe Ninja, personaggi nati dalla fantasia e
dalla penna dei disegnatori Kevin Eastman e Peter Laird, che
crearono graficamente, nel 1984, i protagonisti
della serie a fumetti ideata dalla casa editrice
statunitense Mirage Studios. La serie era una miscela di
fantascienza e cultura zen degli antichi guerrieri giapponesi. Sono
già quattro i film dedicati alle tartarughe, ed ora una nuova
pellicola vedrà la luce nel 2014. Ricordiamo, inoltre, che il
titolo del film è recentemente stato modificato da Tartarughe
Ninja in Teenge Mutant Ninja
Turtles.
In attesa di ulteriori dettagli
sull’ingaggio della Elliot, eccovi proposti i video dal set:
La pellicola, prodotta
da Michael Bay, è attesa nelle sale dal
6 Giugno 2014 negli USA e vede protagonisti Alan
Ritchson, Pete Ploszek, Jeremy
Howard e Noel Fisher, che
daranno il volte alle tartarughe
ninja,interpretando
rispettivamente Raffaello, Leonardo, Donatello e Michelangelo.
I quattro avranno l’arduo compito di lavorare in motion capture. La
bella Megan Fox invece interpreterà April O’Neil.
Splinter avrà il volto di Danny
Woodburn. Tutte le info utili nella nostra
scheda: Teenage Mutant Ninja Turtles.
Un nuovo poster di
Man of SteelL’Uomo
d’Acciaio è stato rilasciato dalla Warner
Bros, a poco più di un mese dall’uscita del film, che sarà
disponibile nelle sale a partire dal 20 giugno. Man of
Steel, ricordiamo, è il reebot sul supereroe più
celebre della DC Comics, Superman.
Ecco il nuovo teaser poster
rilasciato dalla Warner Bros:
Ricordiamo anche la sinossi ufficiale del
film Man of Steel:
Nel pantheon dei supereroi,
Superman è il personaggio più conosciuto e venerato di tutti i
tempi. Clark Kent/Kal-El (Henry Cavill) è un giovane
giornalista che si sente alienato dai suoi poteri dallo
straordinario potenziale. Trasportato anni fa sulla Terra dal
pianeta Krypton, Clark deve far fronte a una drammatica domanda
‘Perché sono qui?’. Plasmato dai valori dei suoi genitori
adottivi, Martha (Jessica Lane) eJonathan
Kent (Kevin Costner), Clark scopre che avere abilità
straordinarie significa prendere decisioni difficili. Quando il
mondo ha un disperato bisogno di stabilità, una minaccia terribile
si fa sempre più vicina. Clark deve diventare l’Uomo d’Acciaio, per
proteggere le persone che ama e brillare come faro di speranza per
il mondo intero nei panni di Superman
L’Uomo
d’Acciaio uscirà negli USA il 14 giugno 2013 e nel
cast ci sono Henry Cavill, Russell
Crowe,AmyAdams, Diane
Lane, Kevin Costner,Laurence Fishburne, Michael
Shannon. L’uomo
d’Acciaioè diretto da Zack
Snyder.
Ecco il primo trailer
del film August: Osage County, il film che vede protagoniste
Meryl Streep e Julia Roberts. La
pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonima
Una ragazza urlante
corre bendata in mezzo alle macchine. È Alba (Valentina
Vacca), irrequieta 25enne della periferia napoletana che
ogni notte si diverte a rischiare la vita per scommessa. Una vita
fragile, alla costante ricerca di un amore paterno che non c’è mai
stato, tra serate alcoliche e relazioni prive di futuro.
A sconvolgere il già precario
equilibrio della ragazza arriva Fabrizio (Emilio Vacca), il cugino
di Milano che dopo anni di lontananza ha deciso di rivederla. Un
ritorno fatto di silenzi, di imbarazzi, teso a svelare un segreto
che per troppo tempo il giovane le ha tenuto nascosto. Ma la
crescente attrazione tra i due fa saltare i piani, e Fabrizio
fatica a portare a galla la verità. Alba la scoprirà da sola,
attraverso un incontro con lo zio Antonio (Ricky
Tognazzi) che la condurrà ad una decisione risolutiva.
Agli occhi della ragazza, l’unica possibile.
Girato in 5 settimane
tra Napoli e Caserta, il primo lungometraggio di Barbara
Rossi Prudente ha atteso 14 anni prima di arrivare sul
grande schermo (la sceneggiatura è del ‘99). Distribuito dalla
Microcinema, “Esterno sera” si presenta come un dramma dark,
immerso in atmosfere cupe, ai limiti del decadente. Una tragedia
che prende vita tra la solitudine delle mura domestiche e i
pericoli della strada, con le riprese notturne che restituiscono lo
smarrimento interiore della protagonista (ottima la fotografia di
Rocco Marra).
Bisogna dire che la prova della
giovane Valentina Vacca è lodevole, soprattutto
per la verità che l’attrice napoletana ha saputo restituire nelle
scene amorose girate con il fratello Emilio, nonché per la forza
espressiva mostrata nei momenti di lite famigliare. Ottimo anche
Salvatore Cantalupo nel ruolo del padre Umberto,
la cui performance conferma la volontà della regista di puntare su
una messa in scena prettamente teatrale, fatta di pause lunghe, di
sguardi, e di una corporeità che viene filmata senza inibizione
alcuna.
Detto ciò, Esterno
sera delude nella sceneggiatura (che pure si portò a
casa il prestigioso Premio Solinas), presentando dialoghi fiacchi e
a tratti banali, oltre a poter contare su una storia dagli sviluppi
prevedibili. L’angoscioso segreto che Fabrizio non riesce a svelare
è in effetti scontato, e non è difficile indovinare quale sia la
soluzione finale scelta dalla ragazza (basta il breve scambio di
parole con il vicino di casa Marco).
L’opera prima della Prudente brilla
più per la sua capacità di fotografare le contraddizioni che
animano il Sud contemporaneo, mostrato in tutta la sua crudezza.
Parallelamente, il problema dei rapporti generazionali è indagato
senza censure, ripreso nella brutalità dei gesti e delle
parole.
Esterno
sera appare dunque come un lavoro che, pur nella
varietà degli obiettivi perseguiti e nell’originalità della regia,
non è riuscito a produrre una valida struttura drammaturgica, oltre
a calcare un po’ troppo la mano sugli aspetti torbidi della
vicenda.
Water Horse – la leggenda
degli abissi è un film fantasy del 2007
diretto da Jay Russel e con protagonisti
Alex Etel, Emily Watson, Ben Chaplin, David Morrissey,
Craig Hall e Brian Cox.
La trama di Water Horse – la
leggenda degli abissi
Trama: Nella
Scozia dei giorni nostri, una coppia di turisti americani incontra
casualmente in un bar un anziano, che racconta loro la sua
personale versione delle origini del famoso ‘Mostro di Loch
Ness’: si torna indietro nel tempo, agli anni ’40: Angus è un
giovane ragazzo la cui vita si svolge in una grande casa sul lago
di Loch Ness, assieme alla madre (governante della villa) la
sorella, il resto della servitù, cui presto si aggiungerà il
‘factotum’ Lewis; Angus vive nella speranza di veder tornare a casa
il padre, disperso in guerra; nel corso di una delle tante
escursioni nei dintorni del lago, il protagonista trova un enorme
uovo, dal quale esce una misteriosa creatura, da lui battezzata
Crusoe; Angus comincia a prendersene cura, mettendo a parte del suo
segreto solo la sorella e lo stesso Lewis, che gli rivelerà che la
creatura è un ‘Water Horse’, un ‘cavallo di mare’, creatura
leggendaria la cui esistenza non è mai stata certa. L’animale
cresce rapidamente ed Angus lo libera nel lago, trovandosi però
costretto a difenderlo quando la villa e lo stesso specchio d’acqua
diventano una base operativa della Royal AirForce, e un luogo di
test per dispositivi da usare contro i sottomarini tedeschi…
La recensione di Water
Horse – la leggenda degli abissi
Analisi: Water Horse – la
leggenda degli abissi – Classico ‘fantasy per famiglie’
(non a caso uscito in occasione delle festività natalizie, nel
2007) che declina in territori molto vicini alla favola una storia
già vista. Punto di partenza, il romanzo omonimo di
Dick King-Smith, adattato per il grande schermo dallo sceneggiatore
Robert Nelson Jacobs (già candidato all’Oscar per Chocolate), per
la regia di Jay Russell, specializzato in ‘film per famiglie’
(Il mio cane Skip, Tuck Everlasting) qui alla prima prova ad
elevato budget. Il risultato è un riuscito ‘film di genere’, che ha
goduto di un buon successo di pubblico (costato 40 milioni di
dollari, ne ha raccolti poco più di un centinaio nelle sale) e di
critica. Certo, la storia si svolge secondo moduli prevedibili e
caratterizzazioni canoniche: un padre assente, una madre distratta,
troppo impegnata a ‘portare avanti la baracca’ per accorgersi del
nuovo ‘animale domestico’ del figlio, i militare nella parte dei
cattivi… E.T. è dietro l’angolo, con sketch e ‘trovate’ che in
alcuni casi lo riportano direttamente alla memoria.
Girato in gran
parte in Nuova Zelanda (ma senza rinunciare ad effettuare parte
delle riprese nell’ambientazione scozzese), Water Horse –
la leggenda degli abissi si lascia guardare, a patto
naturalmente di farsi coinvolgere dall’atmosfera favolistica e di
non avere troppe pretese: una sceneggiatura adatta all’occasione ma
nulla di più e capacità registiche forse non proprio all’altezza
del compito trovano un buon sostegno nelle discrete interpretazioni
di un cast ben assemblato a cominciare dal giovane protagonista
Alex Etel (visto precedentemente in Millions di Danny Boyle),
passando per Emily Watson nel ruolo della madre, fino ai principali
comprimari: David Morrissey, Ben Chaplin, Brian
Cox e Craig Hall. La colonna sonora è
curata da James Newton Howard (i film della saga di Hunger
Games ed After Heart i suoi lavori più recenti) e vede il
contributo di Sinead O’Connor col brano
“Back where you belong”.
Nonostante il buon
riscontro, Water Horse – la leggenda degli
abissi non sembra aver portato grande fortuna né al
regista Jay Russell, né al protagonista Alex Etel: per entrambi
Water Horse rappresenta infatti l’ultimo lavoro degno di nota di
carriere poi proseguite senza esiti altrettanto brillanti
Star
Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni è un film del
2002 diretto da George Lucas e con protagonisti
nel cast Ewan
McGregor, Natalie
Portman,
Hayden Christensen, Christopher Lee, Samuel
L. Jackson, Frank Oz, Ian McDiarmid, Pernilla
August, Rose Byrne, Temuera Morrison, Daniel
Logan, Jimmy Smits, Jack Thompson, Leeanna
Walsman, Ahmed Best, Oliver Ford Davies, Ron
Falk, Jay Laga’aia
Star Wars: Episodio II –
L’attacco dei cloni trama
In Star Wars: Episodio II –
L’attacco dei cloni sono passati dieci anni dalle vicende
narrate nel primo episodio. Anakin è ormai un giovane padawan dalle
grandi capacità, ma impulsivo e umorale, guidato dal maestro Obi
Wan, ormai Jedi a tutti gli effetti.
Le cose per la Repubblica non sono
affatto migliorate. Il Consiglio dei Jedi sta perdendo gradualmente
influenza, mentre il Cancelliere Palpatine continua il suo progetto
di scalata verso un potere sempre più ampio. Un gruppo di
dissidenti, con a capo il Conte Dooku, manifesta malcontento per
ciò che sta accadendo. Amidala, svestita la carica di regina, è ora
senatrice di Naboo e si trova ancora una volta minacciata di morte
da sconosciuti sicari. Mentre Anakin si occupa della sua
protezione, Obi Wan deve smascherare il nemico. Le indagini lo
porteranno di fronte ad un esercito di cloni, che qualcuno ha
commissionato a insaputa del Consiglio, sul piccolo pianeta di
Kamino.
Siamo al secondo capitolo e
George Lucas migliora leggermente il tiro rispetto al
criticato
Episodio I, pur affidandosi ancora una volta
soprattutto all’alleato tecnologico, di nuovo vero punto di forza
del film. Le magie della computer grafica ci portano forme aliene
nuove e graficamente godibili, come gli abitanti di Kamino, enormi
battaglie in campo aperto con centinaia di soldati, scontri tra
spade laser spettacolari.
Mentre aumentano sensibilmente le
scene d’azione, cosa assolutamente gradita, ogni qual volta non
sono gli effetti speciali a condurre la narrazione il film sembra
perdere di qualità. Lucas mostra un’incapacità, o svogliatezza, nel
trattare il lato umano dei suoi personaggi e quando intervengono i
sentimenti, l’introspezione è solamente abbozzata e spesso
banalizzata. La storia d’amore tra Amidala e Anakin risulta in
qualche modo goffa, costruita, e l’interpretazione di Hayden Christensen non è delle
migliori.
Le sue espressioni sono forzate,
poco naturali, perché la rabbia non si mostra solo digrignando i
denti e corrugando la fronte, e l’essere circondato da attori della
vecchia scuola, come Samuel L. Jackson e Ewan McGregor, di certo non lo aiuta a nascondere i suoi
limiti. Senza dimenticare l’intrigante e contraddittorio Palpatine
interpretato dall’ancora ottimo Ian McDiarmid.
Tra i personaggi, Lucas allontana
il criticato Jar-Jar a un ruolo di semplice comparsa, concedendo
più spazio a due dei characters più affascinanti, Mace Windu (il
sempre ottimo Samuel L. Jackson) e il gran maestro Yoda, per
l’occasione digitalizzato e finalmente, dopo 20 anni di attesa,
alle prese con uno scontro armato di spada laser, scena che tutti i
fan aspettavano con curiosità dal primo momento che l’alieno verde
è comparso nel mondo di Star Wars. Si
ripropone lo stilema del duello maestro-allievo, che dopo
Obi Wan vs Darth Fener della trilogia classica,
vede scontrarsi il Conte Dooku (Christopher
Lee) col suo vecchio maestro Yoda. Dooku che a suo volta
era maestro di Qui Gon e che dovrà vedersela col padawan del suo
allievo prediletto, Obi Wan.
Star Wars: Episodio II –
L’attacco dei cloni continua quel lavoro di fare da
prequel alla trilogia classica, riempito di contenuti che devono
necessariamente essere inseriti per portare la storia dove deve
arrivare, alla caduta verso il lato oscuro di Anakin, fornendo al
contempo numerosi riferimenti sugli eventi futuri.
Lucas è forse in qualche modo anche
limitato da questo unico binario che è possibile percorrere, e
anche la figura dei Jedi perde quel suo alone di mistero che i tre
episodi più datati infondevano, qui rinchiusi in ambienti
istituzionali e burocratici. Questi sono forse i veri motivi per
cui la nuova trilogia non può affascinare come le precedenti
pellicole. Star Wars: Episodio II – L’attacco dei
cloni poi, oltre ad essere un anello di congiunzione verso
i tre episodi classici, lo è anche all’interno di questa trilogia,
chiudendosi quindi con un finale assolutamente aperto in attesa del
terzo capitolo.
George Lucas
compie sicuramente un passo in avanti rispetto a
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, portando
sullo schermo quell’azione che è sale degli avvenimenti, oltre ad
alcune scene attese e memorabili, come appunto la prima esibizione
di Yoda munito di una fidata spada laser. Ancora una volta il
regista lascia lo spettatore con gli occhi abbagliati e la bocca
amara, in una sensazione di umore agrodolce, tra la spettacolarità
di aver passato un paio d’ore nel mondo fantastico di Guerre
Stellari, e la consapevolezza di qualcosa che manca.
Perché i soli effetti speciali non bastano per fare di un film un
‘grande film’, anche quando si parla di sci-fi e di Star
Wars.