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Inception

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Avatar: trailer del kolossal di James Cameron

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Avatar: trailer del kolossal di James Cameron

Guarda il trailer ufficiale del kolossal Avatar l’epica avventura di James Cameron Avatar, il film di maggior successo di tutti i tempi e vincitore dell’Academy Award nel 2009. Un nuovo trailer e un nuovo poster celebrano il ritorno nelle sale del film del 2009.

Scritto e diretto dal premio Oscar James Cameron, Avatar è interpretato da Sam Worthington, Zoe Saldaña, Stephen Lang, Michelle Rodriguez e Sigourney Weaver. Il film è stato prodotto da James Cameron e Jon Landau. Candidato a nove Academy Award®, tra cui miglior film e miglior regia, il film ha vinto tre premi Oscar per la migliore fotografia, scenografia ed effetti speciali.

Trailer originale in Inglese

2012

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2012

 

GJ.JOE

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9

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District 9: trailer del film

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District 9: trailer del film

Guarda il Trailer del film District 9 di Neill Blomkamp e prodotto da Peter Jackson. La pellicola, che ha ottenuto quattro candidature ai Premi Oscar, tra cui miglior film, è basata sul cortometraggio Alive in Joburg, diretto dallo stesso Blomkamp nel 2005.

District 9 è un film del 2009 diretto da Neill Blomkamp, co-sceneggiato in collaborazione con Terri Tatchell e prodotto da Peter Jackson.

District 9District 9, il cui titolo è ispirato da fatti storici avvenuti in Sudafrica durante l’apartheid in un’area residenziale di Città del Capo denominataDistrict Six, tratta in un contesto fantascientifico argomenti quali la xenofobia e la segregazione razziale, applicati dagli umani ad una popolazione di profughi alieni.

Prodotto con un budget di 30 milioni di dollari e accompagnato da una campagna virale, il film si presenta con un approccio documentaristico, con riprese simili ad interviste, approfondimenti giornalistici e video di telecamere di sorveglianza.

Trama: Il film documenta lo sbarco degli alieni sulla Terra e del loro isolamento in un ghetto in Sud Africa. Gli alieni, chiamati “Non Umani” vengono controllati dalla Multi-National United (MNU), una compagnia che che sfrutta la tecnologia aliena.

Dreg me to hell

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Transformers Revenge of the fallen

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Public Enemies

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Agora

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Tetro

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Harry Potter and the Half-blood Prince

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Star Trek: trailer del fim di JJ Abrams

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Star Trek: trailer del fim di JJ Abrams

Guarda il trailer del film Star Trek di JJ Abrams, primo capitolo del nuovo franchise con protagonisti Chris Pine, Zachary Quinto e Eric Bana. 

https://www.youtube.com/watch?v=3PM1pvOzn_w

La pellicola è un film di fantascienza del 2009 diretto da JJ Abrams. È l’undicesima pellicola della serie cinematografica di Star Trek e il secondo per incassi al botteghino dopo il suo sequel Into Darkness – Star Trek.

Star Trek recensioneIl film è un reboot della serie classica di Star Trek (1966-1969) e ha per tema le prime avventure dei personaggi della serie. Il riavvio della saga viene giustificato all’interno della storia con l’introduzione di una linea temporale alternativa: un universo parallelo che non modifica il continuum delle precedenti serie. Un anziano Spock (Leonard Nimoy) torna accidentalmente indietro nel tempo dopo essere stato risucchiato da un buco nero (singolarità quantistica creata dalla “Materia Rossa” usata dallo stesso nel tentativo di salvare il pianeta Romulus da un supernova), interferendo così con gli eventi.

Il film è stato distribuito in Italia dalla Universal Pictures l’8 maggio 2009. Si è aggiudicato il premio Oscar per la categoria “miglior trucco” e ha ricevuto altre tre candidature.

La pellicola è stata dedicata alla memoria di Gene Roddenberry, ideatore della serie di Star Trek, e di sua moglie Majel Barrett Roddenberry, scomparsa durante la lavorazione del film.

Nine Conferenza stampa

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Distribuito da 01 e Rai Cinema in 250 copie, il 22 gennaio esce al cinema NINE (leggi la recensione), di Rob Marshall. In occasione della proiezione anticipata, cine-filos e la stampa italiana hanno incontrato il regista e il cast del film, nella bellissima cornice dell’Hotel St. Regis di Piazza della Repubblica a Roma.

Prima di ogni altra cosa, Marshall ha esordito manifestando la sua gioia per essere a Roma a presentare il suo film, esprimendo la sua grande ammirazione per la bravura e l’umiltà dell’ottimo cast italiano che ha partecipato al film. “Non è un remake di 8 1/2- sottolinea Marshal – è una versione cinematografica del musical, ha più sostanza concettuale del mio precedente musical (Chicago), è per un verso più complesso, parla di come nasce, di come si fa un film”.

 

Michael Mann racconta il suo film a cine-filos

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Si presenta nella piccola sala del Palazzo delle Esposizioni avvolto in una giacca scura e una sgargiante camicia verde che spunta dal colletto: è Michael Mann, noto e molto apprezzato regista di molti capolavori del cinema contemporaneo, da Heath – La Sfida, a Collateral. In occasione dell’attesissimo Nemico Pubblico, in Italia il 6 novembre, Mann ha incontrato la stampa e ha spiegato le ragioni del suo eroe: “Abbiamo considerato in primo luogo la leggenda di Dillinger, il suo mito. Poi ho scelto di metterne a fuoco la vita reale, le passioni che muovevano l’uomo, al di là dei generi cinematografici e degli stereotipi del personaggio. Si è tentato di mostrare un uomo che aveva raggiunto l’eccellenza in un arte particolare: quella delle rapine alle banche. Ho provato a mostrare la sua rinascita dopo un lungo periodo di reclusione. Che decide di fare? Che strada intende seguire? Vuole recuperare il tempo perso.” Mann ha esposto l’hic et nunc della vita del gangster, la sua mancanza di prospettiva futura, ma allo stesso tempo il profondo carisma del personaggio, e al suo fianco “una gang nichilista, feroce che corre senza la voglia di raggiungere un traguardo.”

Kenneth Branagh parla del suo Thor

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Kenneth Branagh parla del suo Thor

Le domande sono state incentrate soprattutto sul suo annunciato Thor, trasposizione al cinema del fumetto che vede protagonista l’eroe delle mitologia nordica, ma anche il suo lavoro d’attore tra cinema e teatro. Per quanto riguardo il suo prossimo cine-fumetto Kenneth Branagh è stato molto chiaro: Scelgo la storia perché la ritengo interessante e non faccio caso alla fonte, poco importa se si tratti di Shakespeare o di un fumetto. Thor mi piace perché parla di una divinità del Tuono, il che è affascinante.

Rispondendo alla nostra domande su come riesce a parlare al cinema con le parole del teatro in maniera efficace Branagh ha parlato della complessità di alcune scelte che si trova a fare: “in Molto Rumore per Nulla, la figura dell’uomo vigoroso e macho non può essere descritta a voce dalle donne come avviene a teatro, così ho pensato che la cosa migliore fosse inquadrare direttamente Denzel Washington su un cavallo bianco. Chi meglio di lui rappresenta il fascino mascolino nella sua totalità(ride)“.

Concedendosi a molte foto e a pochi autografi Kenneth Branagh ha lasciato la sala sorridente e ha affidato il pubblico alla proiezione della serie Wallander, tratta da una serie di racconti svedesi, nella quale interpreta il tormentato protagonista.

Nine: recensione del film di Rob Marshall

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Nine: recensione del film di Rob Marshall

Dopo i fasti di Broadway arriva sugli schermi italiani Nine, il musical diretto dal candidato al premio Oscar per Chicago (miglior film), Rob Marshall. Dopo Cathrine Zeta-Jones e Renee Zelwegger, Bob si trova a dirigere un cast di stelle ad impersonare tutte le donne della vita del protagonista, il regista Guido Contini, bene interpretato da Daniel Day Lewis. Le sue donne, la madre Sofia Loren, la moglie Marion Cotillard, la musa Nicole Kidman, l’amante Penelope Cruz, la costumista e amica Judy Dench, la prostituta Fergie e la giornalista di moda Kate Hudson, incorniciano i suoi pensieri, le sue angosce, la sua crisi artistica, con numeri davvero eccezionali diretti con grande senso del gusto e del ritmo.

A chi non può fare a me no di pensare a 8 ½ di Fellini, film d’ispirazione del musical americano, è lo stesso Marshall a rispondere all’inizio della conferenza stampa romana: “Non è un remake del film di Fellini, ma una trasposizione cinematografica del musical”. E con questa dichiarazione si chiude il confronto artistico tra le due pellicole. Anche se c’è da dire che lo stile onirico della narrazione ricorda e ricalca non solo lo stile di Fellini in generale, e non solo 8 ½, ma proprio la sua impostazione mentale di cosa erano per lui la vita i sogni e il cinema. Come già detto un cast d’eccezione a ricostruire questa vicenda, e tra tutte le magnifiche attrici due menzioni speciali: a Marion Cotillard che interpreta la moglie, Luisa, di una delicatezza e di una decisione insieme davvero impressionanti, una giovane attrice che si affaccia ad una carriere che ci auguriamo sia lunga e solida, ma già decorata di un Oscar e di molti titoli e collaboratori di tutto rispetto. Altra protagonista da segnalare è senza dubbio Kate Hudson, forse la ‘sorella minore’ in un cast così altisonante, ma davvero una sorpresa per energia, vocalità e senso della scena.

Nine, non è un remake del film di 8 ½ di Fellini

Ma da meno non sono le altre splendide donne: l’amante Penelope Cruz (alias Carla) che mette al servizio di Marshall il suo talento ma anche la sua prorompente bellezza latina e la sua sensualità, inedita la Dench con caschetto, convince e diverte; e ancora la Loren, in un piccolo cameo, sicuramente provata dagli anni, ma con una presenza scenica immutata, aggiunge fascino ad una pellicola ispirata a Fellini e che a suo tempo fu interpretata dal suo amico Marcello. E quando si parla di musical e c’è lei, l’algida Nicole, non si può non dire che come canta lei nessuna, anche se il personaggio è appannato dagli altri, e pur risultando importante per Guido/Daniel, resta un po’ meno impresso delle altre.

Ma il ritmo, la sensualità più diretta viene affidata, ancor prima che al corpo, alla voce e alle movenze di Fergie: un po’ ingrassata, la cantante interpreta Saraghina, la prostituta che ‘insegna’ l’amore ai giovanissimi curiosi, trai quali anche Guido. Be italian, da lei interpretato è senza dubbio la sequenza più coinvolgente dell’intero film, rivista e reinterpretata in maniera magnifica.

E fondamentalmente è questo il Nine di Marshall, un film estetico, che pur presentando tematiche e relazioni complesse, si ferma alla superficie, alla bellezza dei costumi, delle inquadrature, ad una struttura narrativa semplice ma che non chiede nient’altro che di essere guardata e apprezzata. Un inno a quell’Italia resa famosa da Fellini, a quell’eleganza che sembrava universale negli anni ’60, a quella vita ‘dolce’ che resterà sempre uno stereotipo di bellezza nel passato del Paese.

Nine Trailer ufficiale

Nine: cast e trama

NINE è un musical che racconta la vita del famoso regista Guido Contini (il 2 volte Premio Oscar Daniel Day Lewis) alle prese con uno dei momenti più drammatici della sua ispirazione creativa. A complicare ulteriormente la situazione le numerose e bellissime donne che gli gravitano attorno: la moglie, il premio Oscar Marion Cotillard, l’amante, il premio Oscar Penelope Cruz, la sua musa creativa, il premio Oscar Nicole Kidman, la confidente e collaboratrice, il Premio Oscar Judi Dench, un’avvenente giornalista di moda, Kate Hudson, e la madre, il premio Oscar Sophia Loren.

Nel cast del film Nine protagonisti sono Daniel Day-Lewis, Penélope Cruz, Sandro Dori, Marion Cotillard, Sophia Loren, Kate Hudson, Nicole Kidman, Stacy Ferguson, Judi Dench, Martina Stella, Elio Germano, Ricky Tognazzi, Giuseppe Cederna, Enzo Squillino Jr., Giuseppe Spitaleri, Roberto Nobile, Valerio Mastandrea, Remo Remotti, Monica Scattini, Roberto Citran

Avatar: recensione del film di James Cameron

Avatar: recensione del film di James Cameron

Quando risultano poche 3 ore di film. Pensando a vari aggettivi  con il quale iniziare la recensione del film dell’anno, mi è risultato difficile individuarne uno che cogliesse a pieno tutta l’essenza di Avatar. Così ho pensato a tutto ciò che si prova nel vedere il film e mi sono detto perché non scrivere un commento… Quando risultano poche 3 ore di film.

Sono poche perché nella visione non si riesce a coglierne il passare; Sono poche perché il mondo creato dal regista è talmente ben delineato e costruito nel minimo dettaglio che risultano troppo poche per riuscire a dargli un’equa giustizia. Sono poche perché grazie al 3D vivere per solo 3 ore in quel mondo è davvero troppo poco.

Detto questo, sperando di essere riuscito a esplicarvi  quanto sia imperdibile un film come Avatar, veniamo a cosa c’è di negativo nel complesso. Sicuramente è da sottolineare una sceneggiatura troppo(forse) semplice a discapito di una rappresentazione che ha nel complesso e nell’assurdo(visivo) una forte peculiarità. Un soldato occidentale vive tra gli indigeni di una tribù primitiva. Si innamora della nativa principessa, si divide tra la fedeltà alla sua vecchia civiltà e alla nuova che lo ha accolto e il restante può essere immaginato …

Zoe Saldana e Sam Worthington in Avatar (2009)
Foto di Courtesy of WETA – © 2007 Twentieth Century Fox – All Rights Reserve

Anche il triangolo che si va a formare fra Jack Sully (Sam Worthington), Neytiti (Zoe Saldana) e  Tsu’tey  (Alonso)  è volutamente tenuto a bada quasi a volerlo soffocare per non doversi poi trovare qualche conflitto di troppo da risolvere nello svolgersi delle folgoranti sequenze di guerra.  Ma la semplicità narrativa da forza a dei principi semplici e chiari che sono disseminati nel film e che non hanno bisogno di essere esposti in maniera complessa per poter assumere dei connotati universalmente tangibili.

Per la sua essenza semplice, la storia scorre veloce e chiara lasciando anche spazio a momenti ti autentica riflessione. Veniamo dunque ad uno dei tanti pregi del film e nello specifico del regista: l’equilibrio. James Cameron nel film è abilissimo nel bilanciare scene mozzafiato con momenti profondamente riflessivi che ci permettono di assorbire con la dovuta tempistica i vari riferimento concettuali.

La semplicità della storia inoltre permette a James Cameron di arrivare ad un livello talmente alto di messa in scena che si ha quasi la voglia di possedere un avatar e poter gironzolare in Pandora.  L’aspetto estetico e visivo è dichiaratamente centrale nel film, ma come sta accadendo da qualche anno ad oggi gli effetti digitali sono molto spesso fini a se stessi; ecco il punto chiave, in James Cameron non lo sono o meglio la spettacolarità che con essi si può produrre è solo un espediente per riuscire a sopportare un attimo narrante, un atteggiamento o una sensazione, trasformandola in qualcosa di più di quello che potremmo afferrare nella vita reale.

Avatar, il film campione d’incassi di James Cameron

Stephen Lang in Avatar (2009)
© 2007 Twentieth Century Fox – All Rights Reserve

Quello che accade nel visivo, ahimè, non avviene nel campo del sonoro. Infatti, altra nota dolente che non riesce mai a venire fuori se non per pochi attimi è la colonna sonora composta da James Horner. Le sue partiture accompagnano sufficientemente la narrazione ma non riescono mai ad essere degne dell’epicità delle immagini e ad avere una personalità tale da potersi distinguere.

In conclusione in Avatar il cast è assemblato con cura, tutti i personaggi sono credibili nelle proprie vesti e all’altezza del compito, forse un punto in meno a Giovanni Ribisi per il quale anche la scrittura del suo personaggio differisce dalle sue caratteristiche.