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Sons of Anarchy 7×06: anticipazioni e promo

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Si intitola Smoke ‘Em If You Got ‘Em, Sons of Anarchy 7×06, il sesto episodio ella settima e ultima stagione dello show televisiva di successo trasmessa dal network americano Fx.

https://www.youtube.com/watch?v=oZh9Nj6wMw0

In Sons of Anarchy 7×06  Jax si avvale di alleanze mutevoli per proteggere il club dei motociclisti e fare un punto. A seguire vi lasciamo con la galleria fotografica e il video promozionale che potranno darvi un’idea più chiara di ciò che dovete aspettarvi dal nuovo episodio di casa FX, che andrà in onda stasera.

Sons of Anarchy è una serie televisiva statunitense ideata da Kurt Sutter e trasmessa per sette stagioni dal 2008 al 2014 da FX. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nellaValle di San Joaquin in California.

Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione trasmessa negli USA a partire dal 9 settembre 2014. I Sons of Anarchy sono una fittizia banda di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, Regno Unito, Svezia, Canada e Australia.

Sons Of Anarchy 7×05: anticipazioni e promo

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Si intitola Some Strange Eruption, Sons Of Anarchy 7×05, la quinta puntata dell’attesissimo settimo e ultimo ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano FX.

In Sons Of Anarchy 7×05, in seguito agli avvenimenti degli scorsi episodi che hanno portato ad una scia di sangue ed al tradimento, è iniziata una ricerca che ha portato alla ricerca della fonte del tradimento e questo comporterà al dilagare di violenza e di morte al Stockton Ports e dopo quest’intensa sessione, nessuno sarà più al sicuro.

Sons Of Anarchy 7×04: anticipazioni e promo

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Si intitolerà Poor Little LambsSons Of Anarchy 7×04, la quarta puntata dell’attesissimo settimo e ultimo ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della FX.

In Sons Of Anarchy 7×04  i ragazzi si ritroveranno a dover affrontare una serie di problemi, dato che il tentativo di fornire assistenza e di proteggere un alleato di vecchia data metterà tutti in una posizione particolarmente scomoda, dalla quale sarà necessario uscire al più presto per cercare di limitare i danni.

Sons Of Anarchy 7×03: anticipazioni e promo

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Si intitolerà Playing with MonstersSons Of Anarchy 7×03, terzo episodio dell’ultima stagione della serie di successo prodotta dall network americano FX.

In Sons Of Anarchy 7×03,  la situazione inizia ad essere particolarmente incandescente e la trama continua ad infittirsi e per questo motivo Samcro comprende che non è pioù al sicuro per conto proprio e decide che potrebbe essere giunto il momento di sfoderare tutta la propria arte della diplomazia ed aprire la strada ad una nuova alleanza.

Sons of Anarchy 7×01: anticipazioni e promo

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Si intitolerà Black Widower, Sons of Anarchy 7×01, il primo episodio della settima e ultima stagione della serie di successo del network americano Fx.

In Sons of Anarchy 7×01,  Sulla scia della morte di Tara, Jax decide di fare la sua mossa e fa della vendetta la priorità numero uno del Club. A seguire vi lasciamo con la galleria fotografica e il video promozionale che potranno darvi un’idea più chiara di ciò che dovete aspettarvi dal nuovo episodio.

Sons of Anarchy 7×12: anticipazioni e promo

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Si intitola Red Rose, Sons of Anarchy 7×12, la dodicesima puntata dell’atteso settimo ed ultimo ciclo di episodi della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal network americano AMC.

http://www.youtube.com/watch?v=PHT4xYqnkIk

Sons-Of-Anarchy-7x12In Sons of Anarchy 7×12 con le tensioni che crescono e alcune verità svelate, Jax deve prendere una decisione finale che potrebbe cambiare il corso degli eventi.

 

Sons of Anarchy 7×11: anticipazioni e foto

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Si intitola  Suits of Woe, Sons of Anarchy 7×11, l’undicesimo episdio dell’attesa settima e ultima stagione della serie televisiva di enorme successo trasmessa dal network americano della AMC.

https://www.youtube.com/watch?v=0rBBZ_OSnC4

Sons of Anarchy 7x11Sons of Anarchy è una serie televisiva statunitense ideata da Kurt Sutter e trasmessa per sette stagioni dal 2008 al 2014 da FX. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nella Valle di San Joaquin in California. Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione trasmessa negli USA a partire dal 9 settembre 2014. I Sons of Anarchy sono una fittizia banda di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, Regno Unito, Svezia, Canada e Australia.

Sons of Anarchy 7×10: anticipazioni e promo

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Si intitola Faith and DespondencySons of Anarchy 7×10, l’atteso decimo episodio del settimo e ultimo ciclo di puntate della serie di enorme successo trasmessa dal network americano FX

 

 

Sons of Anarchy 7x10Sons of Anarchy è una serie televisiva statunitense ideata da Kurt Sutter e trasmessa per sette stagioni dal 2008 al 2014 da FX. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nella Valle di San Joaquin in California.

Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione trasmessa negli USA a partire dal 9 settembre 2014. I Sons of Anarchy sono una fittizia banda di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, Regno Unito, Svezia, Canada e Australia.

Sons of Anarchy 7×09: anticipazioni e promo

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Si intitola What a Piece of Work Is Man , Sons of Anarchy 7×09,  la nona puntata dell’attesa settima e ultima stagione della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della AMC.

https://www.youtube.com/watch?v=EXe1YJAg5Y0

Sons of Anarchy 7×09Sons of Anarchy è una serie televisiva statunitense ideata da Kurt Sutter e trasmessa per sette stagioni dal 2008 al 2014 da FX. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nellaValle di San Joaquin in California.

Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione trasmessa negli USA a partire dal 9 settembre 2014.

Sons of Anarchy sono una fittizia banda di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, Regno Unito, Svezia, Canada e Australia.

Sons of Anarchy 7×07: anticipazioni e promo

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Si intitola  Greensleeves, Sons of Anarchy 7×07, la settima puntata dell’attesissimo settimo e ultimo ciclo di episodi della serie di successo trasmessa dal network americano della AMC.

https://www.youtube.com/watch?v=9tpE7q5DlNw

Sons of Anarchy 7x07Sons of Anarchy è una serie televisiva statunitense ideata da Kurt Sutter e trasmessa per sette stagioni dal 2008 al 2014 da FX. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nellaValle di San Joaquin in California.

Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione trasmessa negli USA a partire dal 9 settembre 2014.

Sons of Anarchy sono una fittizia banda di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, Regno Unito, Svezia, Canada e Australia.

Sons of Anarchy 7: ritorno in vista per il cast dello show

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Sons of Anarchy 7Ritorno in vista per il cast di Sons of Anarchy 7, l’atteso settimo ciclo di episodi della serie di successo targata AMC. Si tratta dell’attore Walton Goggings che rivestirà i panni sgargianti e succinti di Venus Van Dam, la prostituta transessuale che era apparsa in qualche episodio della quinta e della sesta stagione.

LEGGI ANCHE: Sons Of Anarchy 7: Foto dal set con Charlie Hunnam

Ad annunciarlo è stato il creatore dello show, Kurt Sutter, tramite il suo profilo twitter.

Sons of Anarchy è una serie televisiva di azione statunitense trasmessa da FX a partire dal 2008, ideata e co-prodotta da Kurt Sutter. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nellaValle di San Joaquin in California.

Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione. Sons of Anarchy è un fittizio club di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, nel Regno Unito e in Svezia.

Sons of Anarchy 7: prime foto ufficiali, ecco Marilyn Manson

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Manca molto all’inizio di Sons Of Anarchy 7 e oggi il noto sito americano EW ha rilasciato la prima foto ufficiale della settima stagione che come sappiamo avrà tra guest star Marilyn Manson nel ruolo di Ron Tully.

Tully sarà un convinto sostenitore della supremazia della razza bianca che verrà utilizzato da Jax per poter espandere il suo potere in carcere, dove si trova per gli eventi della sesta stagione.

CLICCA SULLA FOTO PER VEDERE TUTTE LE IMMAGINI:

Sons of Anarchy 7

Sons of Anarchy è una serie televisiva di azione statunitense trasmessa da FX a partire dal 2008, ideata e co-prodotta da Kurt Sutter. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nellaValle di San Joaquin in California.

Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione.

Sons of Anarchy è un fittizio club di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, nel Regno Unito e in Svezia.

Fonte:  Entertainment Weekly

Sons of Anarchy 7: anticipazioni su Nero e Wendy

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Sons of Anarchy 7: anticipazioni su Nero e Wendy

Sons of Anarchy 7Manca poco meno di un mese all’arrivo di Sons of Anarchy 7, l’attesissimo settimo ciclo di episodi della serie di successo trasmessa negli USA da FX e ideata da Kurt Sutter.

LEGGI ANCHE: Sons of Anarchy: due morti importanti per il gran finale

In Sons of Anarchy, dove Nero e Wendy se la vedranno brutta quando nel loro viaggio per garantire ad Abel una vita migliore, dovranno affrontare alcune persone che vogliono far scontare all’uomo il loro malcontento per le cattive azioni di Jax.

LEGGI ANCHE: Lea Michele nel cast di Sons of Anarchy 7

In questi giorni si è tenuta la premeire ufficiale a Los Angeles. Su Lifestar.it potrete ammirare tutte le foto dei protagonisti in un evento glamour.

Sons of Anarchy è una serie televisiva di azione statunitense trasmessa da FX a partire dal 2008, ideata e co-prodotta da Kurt Sutter. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nella Valle di San Joaquin in California. Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione che sarà trasmessa negli USA a partire dal 9 Settembre 2014.

Sons of Anarchy 7: anticipazioni su Gemma e Jax

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Cresce l’attesa per i nuovi episodi di Sons of Anarchy 7, l’attesissimo settimo e ultimo ciclo di episodi della serie di successo trasmessa negli USA da FX e ideata da Kurt Sutter. Oggi nell’attesa vi segnaliamo alcune anticipazioni sui prossimi episodi.

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In Sons of Anarchy 7 Gemma cercherà di mantenere il più a lungo possibile il segreto, ma sembra che quando Jax scoprirà del tradimento potrebbe non significare la morte per la donna, dato che nella sua posizione attuale, nemmeno la morte potrebbe redimerla.

LEGGI ANCHE: Lea Michele nel cast di Sons of Anarchy 7

Sons of Anarchy 7In questi giorni si è tenuta la premeire ufficiale a Los Angeles. Su Lifestar.it potrete ammirare tutte le foto dei protagonisti in un evento glamour.

Sons of Anarchy è una serie televisiva di azione statunitense trasmessa da FX a partire dal 2008, ideata e co-prodotta da Kurt Sutter. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nella Valle di San Joaquin in California. Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione che sarà trasmessa negli USA a partire dal 9 Settembre 2014.

Sons of Anarchy 7, Malcolm-Jamal Warner nel cast!

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Sons of Anarchy 7 Malcolm-Jamal WarnerManca molto all’arrivo di Sons of Anarchy 7 e dopo avervi rivelato la prima foto ufficiale ecco che oggi vi annunziamo la new entry nel cast. Si tratta dell’attore Malcolm-Jamal Warner, noto al pubblico per il ruolo del fratello discolo dei Robinson, apparirà almeno in due episodi fra cui la prima puntata della settima stagione. L’attore sarà Sticky, un membro del clan dei Grim Bastards e il braccio destro di T.O. Cross (Michael Beach).

CLICCA PER VEDERE TUTTE LE IMMAGINI DELLA NUOVA STAGIONE

Sons of Anarchy è una serie televisiva di azione statunitense trasmessa da FX a partire dal 2008, ideata e co-prodotta da Kurt Sutter. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nellaValle di San Joaquin in California.

Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione.

Sons of Anarchy è un fittizio club di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi (charters) principalmente sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in Irlanda, nel Regno Unito e in Svezia.

 

Sons of Anarchy 7 finale: il commento di Katey Sagal e Jimmy Smits

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E’ andato in onda il gran finale di serie di Sons of Anarchy 7, l’ultimo ciclo di episodi della serie televisiva di successo trasmessa dal network americano della The CW e oggi vi segnaliamo alcuni commenti al caldo di due co-protagonisti dello show, Katey Sagal e Jimmy Smits:

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Abbiamo letto gli ultimi cinque copioni con trasporto e penso che la gente sarà soddisfatta quando assisterà al finale, che è toccante, soddisfacente, ma anche truce.

Doveva essere fermata o avrebbe trascinato nella sua spirale di distruzione tutte le persone a lei care e avrebbe finito per uccidere tutti.

Sono soddisfatto del nostro lavoro, lo facciamo per intrattenere e penso che il pubblico rimarrà piacevolmente sorpreso da quello che vedrà.

Sons of Anarchy 7Sons of Anarchy è una serie televisiva di azione statunitense trasmessa da FX a partire dal 2008, ideata e co-prodotta da Kurt Sutter. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nella Valle di San Joaquin in California. Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione che sarà trasmessa negli USA a partire dal 9 Settembre 2014.

Sons of Anarchy 7 finale, Katey Sagal: “Mi sento appagata”

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Cresce l’attesa per la messa in onda del finale di Sons of Anarchy 7, settimo ciclo di episodio che chiuderà per sempre lo show di enorme successo targato AMC e con protagonista l’attore Charlie Hunnam. Ebbene oggi arrivano le prime dichiarazioni sul finale da una delle interpreti, l’attrice Katey Sagal:

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La psicologia della negazione per Gemma è sicuramente qualcosa di interessante e che fa riflettere, ma quanto a lungo la gente può vivere ignorando ciò che ha fatto? Io non conosco la risposta a questa domanda, ma credo che molte persone facciano cose orribili eppure continuano a vivere, così come sta capitando a lei.

Su Jax e il suo personaggio:

L’incontro tra i due è stato a dir poco commovente e quello che mi sta piacendo di questa stagione è la sua capacità di stupirci lentamente e di proporre al pubblico molti momenti di dialogo intimi tra due personaggi che in questa maniera riescono a mettersi meglio a nudo.

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Sul finale di stagione

Mi sono sentita veramente appagata quando ho girato il finale e penso di poter parlare anche a nome di Charlie Hunnam e sono certa che anche i fan non disapproveranno la direzione che abbiamo preso nell’epilogo dello show.

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Sons of Anarchy 7In questi giorni si è tenuta la premeire ufficiale a Los Angeles. Su Lifestar.it potrete ammirare tutte le foto dei protagonisti in un evento glamour.

Sons of Anarchy è una serie televisiva di azione statunitense trasmessa da FX a partire dal 2008, ideata e co-prodotta da Kurt Sutter. La serie narra le vicende di un club di motociclisti chiamato Sons of Anarchy ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nella Valle di San Joaquin in California. Dopo essere stata rinnovata per una sesta stagione, composta come le precedenti da 13 episodi, il 3 febbraio 2012 FX ha annunciato il rinnovo anche per la settima ed ultima stagione che sarà trasmessa negli USA a partire dal 9 Settembre 2014.

Sono Vergine: la recensione della serie su Prime Video

Sono Vergine: la recensione della serie su Prime Video

Boots Riley, dopo il debutto dietro la macchina da presa per il film Sorry to Bother you, torna con una serie che segue la stessa onda del suo esordio in regia: Sono Vergine. Lo show, che arricchisce il catalogo di Amazon Prime Video, si impregna di quel surrealismo tipico della prima commedia nera di Riley, ma questa volta ad essere protagonista è un gigante, il tenero e innocente Cootie, interpretato da Jharrel Jerome.

Le figure mitologiche e folcloristiche dei giganti, seppur affascinanti, hanno purtroppo sempre trovato poco spazio all’interno del filone cinematografico di ogni genere, ecco perché la scelta del regista di incentrare la sua storia dai connotati satirici proprio su uno di loro, rende il prodotto molto più attraente. Suscitando la curiosità del pubblico, spinto a chiedersi quale racconto Cootie abbia in serbo per lui.

Sono Vergine, la trama

Oakland, California. Cootie (Jharrel Jerome) è un giovane ragazzo nato con una specialità: è un gigante. Per tutta la vita, però, è stato tenuto prigionerio nella sua stessa casa dai genitori adottivi, i quali hanno sempre temuto per la sua incolumità, vivendo con il terrore che il mondo esterno avrebbe potuto fargli del male qualora lo avessero scoperto. Gli amici di Cootie sono i ragazzi che vede in televisione, inoltre lui non ha fatto nessuna esperienza, né a livello di amizia né tantomeno amoroso, e ne soffre.

Fino a quando, un giorno, non inizia a parlare con tre ragazzi, Felix (Brett Gray), Scat (Allius Barnes) e Jones (Kara Young), i quali gli fanno scoprire cosa si cela aldilà delle mura del suo appartamento nascosto. Una volta a contatto con la società, Scootie si renderà conto di come siano davvero gli esseri umani, e di quanto il sistema sociale e politico non sia clemente e buono come lui immaginava. Nel frattempo, affronterà anche un bellissimo viaggio nelle esperienze della vita.

Sono Vergine Carmen Ejogo e Mike Epps

Tra il surreale e il politico

Sono Vergine è spennellato di una surrealtà molto comica, grottesca e satirica, che ben si palesa dalla prima inquadratura quando vediamo un bambino appena nato di grosse dimensioni in braccio alla madre adottiva perplessa. L’intenzione del regista, lo si capisce subito, è di non allontanarsi mai da questo tono da commedia surreale, pur essendo la serie molto ibrida, nella quale convergono molti tagli narrativi differenti. Fra questi troviamo il fantasy, componente molto forte, una sfumatura del thriller, del mystery, e negli ultimi episodi una propensione all’action, che rendono lo show un caleidoscopio di generi.

Inglobando narrazioni diverse fra loro, pur mantenendo una base comedy, Sono Vergine cerca di affrontare tematiche attuali molto importanti, riferendosi in primis alla sfera politica americana, nella quale però sono contenuti temi universali. È chiaro infatti il desiderio di Riley, come aveva fatto in Sorry to Bother you, di criticare il capitalismo e la sua crisi, a causa della quale negli Stati Uniti la popolazione vede aumentarsi le tasse e abbassarsi gli stipendi. Creando agitazione, sofferenza economica e proteste. Anche il tessuto sociale è preso di mira, si pone la lente d’ingrandimento sul razzismo e la disuguaglianza fra classi sociali, là dove la povertà ti condanna alla morte, come dimostra l’epilogo infelice di Scat, uno degli amici di Cootie, deceduto per non essere stato soccorso in ospedale a causa dell’assicurazione sanitaria.

L’inclinatura verso quest’atmosfera più cupa e realistica è però sempre alternata, per non dire surclassata, dal lato ironico e supereroistico della serie, la quale si occupa principalmente di far conoscere allo spettatore il viaggio esistenziale del protagonista e le sue gag quando è alle prese con il mondo reale (la scena di sesso è fra quelle più divertenti e interessanti). Spezzandone però di continuo il tono che, seppur non generi confusione, infastidisce a tratti per la ritmicità troppo compassata.

La forza è negli affetti

Sono Vergine, nel suo marasma di eventi, ha la capacità di rimanere comunque solido su quello di cui vuole davvero parlare: il processo di crescita e l’accettazione della diversità. Il cominc of age di Cootie, il gigante impacciato che deve fare i conti con la vita al di fuori del nido di casa, sembra più una metafora che un effettiva storia. Ci fa rendere conto di quanto sia difficile astenersi dal giudicare, etichettare o accogliere chi non ci somiglia, e quanto siamo tutti inclini al pregiudizio nonostante chi abbiamo davanti non lo conosciamo affatto. Il nostro protagonista, sia perché nero, sia perché fuori dal comune, viene o sfruttato – monetizzando il suo corpo – oppure screditato e aggredito dai media, che lo condannano subito come mostro seppur non abbia commesso crimini.

Lo show però non si limita solo a condannare o muovere una critica sociale, ma si impegna anche ad elevare, nel suo realismo magico, le nostre relazioni, ponendo l’accento sull’amore e l’amicizia, che rappresentano l’altra faccia della medaglia, quella non intaccata dal “lato oscuro”. Nonostante non sia ben visto dalla comunità, Cootie è amato dai suoi amici e da Flora, un’altra diversa come lui, ed è apprezzato per quello che è, senza essere manipolato o denigrato. Sono Vergine si impianta perciò sulle riflessioni di Riley, le segue e le approfondisce, scavando nelle radici della società e della politica, per smascherarne tutte le contraddizioni.

Dall’altra parte, però, cerca anche di mostrare che qualcosa di buono c’è, e lo si può trovare in quel tessuto umano fatto di principi, valori e lotte. Che, seppur minore rispetto al circondario, è un gioiello da tenerse stretto e dal quale attingere per fortificarsi. Lo show, nella sua traccia surreale, ci dimostra quindi sia in quanto male e corruzione navighiamo quotidianamente, sia quanta meraviglia si nasconde nell’altro che, seppur restii poiché diverso, può farci scoprire scorci di mondo – attraverso il suo sguardo – incantevoli.

Sono un pirata sono un signore: recensione del film

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Il suono delle parole, il ritmo incalzante della parlata partenopea che gioca in egual misura con l’altro e con te stesso; che affonda la voce nella rabbia, nella gioia o nella disperazione per trasformare il sentimento nei versi di una “canzone popolare”. E’ la componente linguistica, dialogica, a meritare interesse in Sono un pirata sono un signore , commedia scritta, diretta e interpretata dal napoletano Eduardo Tartaglia che, dopo il successo di regione ottenuto con La valigia sul letto, si dimostra abile nel maneggiare i tipici scambi da frizzi e lazzi di tradizione eduardiana, generando fra questi uno spazio di riflessione, intima e umana. Come quello che si crea nella sequenza del falò, della Luna caprese intonata in riva al mare dai personaggi della storia, compresi i due coniugi anziani del continente nero che conoscono il testo di Peppino Di Capri a memoria, nonostante siano praticamente in un altro mondo.

E’ evidente che non può essere così e, di certo, non era nelle intenzioni del regista fare in modo che quella scena sembrasse vera, inserita com’è in un film interamente pervaso da un’atmosfera surreale, fiabesca, quasi da Mille e una notte. Eppure è significativa perchè risolve i nodi costitutivi della trama: le differenze sociali e culturali che intercorrono non soltanto fra i malcapitati e gli africani, quanto fra i quattro italiani, estranei fra loro e in parte anche a loro stessi, ma capaci di trovare una dimensione comune e di condivisione nel corso di quella  avventura così strana.

Ne Sono un pirata sono un signore Giulio (Francesco Pannofino), Mirella (Giorgia Surina), Catello (Eduardo Tartaglia) e Stefania (Veronica Mazza) sono, rispettivamente, due biologi marini dell’Università di Milano, impegnati in una ricerca sui fondali delle coste africane; un Marittimo napoletano imbarcato su una nave mercantile; e una parrucchiera, anche lei campana e assunta da una nobildonna per curarle personalmente il look a bordo della classica crociera di fine anno. Per un caso fortuito riuniti nella stessa barca (letteralmente e metaforicamente), vengono sequestrati da un gruppo di pirati, più o meno pacifici e impacciati,  per un riscatto di quindici milioni di euro.

L’evento, che scatena la partecipazione (superflua) internazionale, diventa occasione per ognuno di loro di riflettere sui propri fallimenti, per qualcuno affettivi, per qualcun’altro lavorativi, e di “sintonizzare il cervello su un pensiero più lento” come ha dichiarato Veronica Mazza in sede di conferenza stampa: ad esempio sul mare, o sul bisogno dell’altro. Luoghi comuni, certo, ma che siamo disposti ad accettare perchè trattati con onestà e leggerezza, al di fuori di presunzioni intellettuali, e dentro invece il desiderio di far sorridere e divertire con semplicità.

Sono un pirata sono un signore è una commedia piacevole quindi, con alti e bassi nel ritmo e nella qualità della narrazione, ma assolutamente delicata e non volgare.

Sono solo Fantasmi: intervista a Christian De Sica

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Sono solo Fantasmi: intervista a Christian De Sica
Christian De Sica, Gianmarco Tognazzi e Francesco Bruni hanno raccontato dei loro fantasmi familiari durante l’intervista con Cinefilos.it per la promozione di Sono solo Fantasmi.

Sono Solo Fantasmi, il film di Christian De Sica, è la storia di due fratellastri: un mago fallito, Thomas (De Sica) e di Carlo (Carlo Buccirosso), partenopeo e oppresso continuamente dalla moglie e dal padre, originari del Nord Italia. Quando muore il padre Vittorio, i due si rincontrano dopo molto tempo a Napoli. Qui scoprono che il genitore, giocatore d’azzardo e dongiovanni, ha avuto un terzo figlio di nome Ugo (Gian Marco Tognazzi), che a prima vista sembra un po’ stupido, ma che rivela essere un vero genio incompreso. Il padre ha lasciato loro anche molti debiti da sanare e non la tanto agognata eredità. Niente soldi da intascare, ma soldi da cacciare. È così che i fratelli decidono di accumulare denaro sfruttando le superstizioni napoletani e credulità del popolo, presentandosi come esperti “acchiappa fantasmi”.

Questo nuovo lavoro inizia a rendere bene ai ghostbuster fino quando Carlo non viene posseduto dallo spirito di Vittorio e Thomas e Carlo iniianoa redere da quel momento che quei fantasmi, che avevano messo in dubbio, esistono davvero. Gli spettri catturati si liberano e, pronti alla vendetta, risvegliano il fantasma di una strega, decisa ad annientare l’intera città. Il trio di acchiappafantasmi insieme al padre dovranno cercare di fermare la strega e salvare Napoli.

Sono Lillo: la recensione della serie Amazon con Lillo Petrolo

Sono Lillo: la recensione della serie Amazon con Lillo Petrolo

Da quando nel 2021 ha partecipato allo show comico LOL – Chi ride è fuori, disponibile su Prime Video, Lillo Petrolo (anche noto semplicemente come Lillo) ha conosciuto una nuova straordinaria popolarità, divenendo uno dei principali comici italiani del momento. Chiamato a partecipare a programmi televisivi, film, spot e chi più ne ha più ne metta, Lillo è riuscito ad affermarsi anche tra le generazioni più giovani, quelle di TikTok e della fruizione di contenuti in streaming. In particolare, il suo personaggio-supereroe Posaman e la battuta “So’ Lillo“, entrambi riproposti anche in LOL, sono divenuti dei tormentoni inaspettati. A partire da questo enorme successo, con tutto ciò che di positivo e negativo si porta dietro, nasce l’idea per la serie Sono Lillo.

Ideata da Lillo Petrolo, Matteo Menduni e Tommaso Renzoni, i quali hanno poi curato anche il soggetto e la sceneggiatura, e diretta da Eros Puglielli (Nevermind, Gli idoli delle donne), la serie si configura dunque come uno sguardo ravvicinato alla vita di Lillo, andando alla ricerca dell’uomo dietro la maschera. Il Lillo protagonista di questa serie, infatti, vive un profondo conflitto interiore e sente di non voler più interpretare Posaman, un personaggio nel quale gli sembra di star perdendo sé stesso e la propria vita privata. Da qui parte dunque la ricerca di nuove opportunità per ritrovare quell’equilibrio che l’accresciuta popolarità sembra aver messo in seria crisi.

Lillo contro Posaman

Chi è Posaman? Un simpaticissimo supereroe il cui potere è dar vita ad irresistibili pose da copertina, certo, ma chi è davvero Posaman? Ce lo spiega bene la sequenza d’apertura di Sono Lillo. Nel cuore della notte Lillo viene chiamato ad indossare il costume di Posaman per prendere poi parte alla festa di compleanno del figlio di un boss della camorra. Qui Lillo non deve fare altro che esibirsi in una sequenza di pose che suscitano l’ilarità e il plauso generale. È quello il suo ruolo. Posaman, dunque, è diventato un fenomeno alla mercé di tutti, prenotabile anche per feste ed eventi di dubbio gusto, sballottato qua e là senza un reale criterio.

Personaggi come questo, si sa, possono essere la fortuna e/o la rovina della persona che li interpreta. Lillo e i suoi co-autori giocano proprio su tale dinamica, forzandola e costruendo un vero e proprio scontro tra Lillo e Posaman, con il primo desideroso di liberarsi di quest’ultimo, il quale non manca di sbeffeggiare i vani tentativi dell’attore. Attorno a questo gioco sul doppio (Lillo e Posaman sono spesso e volentieri presenti insieme in scena), si muove tutto quel magico circo che è il mondo dello spettacolo, composto da agenti senza scrupoli e comici falliti sempre pronti a dispensare consigli non richiesti.

A partire dallo scontro di Lillo con questo contesto e il suo personaggio, la serie può essere vista come la volontà da parte di Petrolo di raccontare di più di quel sé stesso troppe volte offuscato dalla maschera. Per quanto utilizzi riferimenti espliciti alla personalità dell’attore e alla sua quotidianità, Sono Lillo non scade però mai nel mockumentary, muovendosi dunque su un tutt’altro che semplice equilibrio tra la realtà della vita di Petrolo e la sua reinvenzione in fiction. Una sorta di estremizzazione, dunque, di quello che potrebbe succedere se Posaman prendesse per sempre il sopravvento. Da questo punto di vista, il progetto risulta dunque più complesso rispetto ad un titolo simile come Vita da Carlo, di Carlo Verdone, e regala momenti di grande intrattenimento.

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Sono Lillo e il ruolo della comicità

Intrattenimento, certo, perché Lillo Petrolo è realmente uno dei più talentuosi comici oggi in attività in Italia e non lo si scopre certo solo ora. Con questa serie egli ce lo ricorda una volta di più, sfoggiando tempi comici invidiabili e proponendo gag genuinamente divertenti. Accanto a sé chiama poi alcuni altri grandi nomi della comicità italiana, da Pietro Sermonti Paolo Calabresi, da Marco Marzocca fino a guest star di puntata come Valerio LundiniEmanuela FanelliMaccio CapatondaCorradoCaterina Guzzanti. Una squadra a dir poco fenomenale, che permette a Sono Lillo di affermarsi come una serie spassosa, che regala numerose risate accanto alle più profonde riflessioni sull’identità e il ruolo del comico oggi in Italia.

Bisogna specificare che questa recensione si basa solamente sui primi tre episodi, gli unici resi disponibili per la visione in anteprima, e che dunque ne restano fuori altri cinque. Cinque episodi nei quali molto può ancora accedere e molte cose devono ancora essere svelate, tra cui una sottotrama che coinvolge Cristiano Caccamo, che interpreta il fratello minore di Lillo, e un mistero riguardante l’azienda vinicola di famiglia. Con la consapevolezza che dunque un giudizio complessivo potrà essere dato solo una volta conclusa la visione di tutti gli episodi, Sono Lillo sembra avere tuttavia gli elementi giusti per potersi rivelare come una piccola sorpresa nell’offerta italiana di Prime Video. Una serie divertente, ben diretta e con ambizioni narrative e tematiche non comuni a questa tipologia di prodotti.

Sono Lillo: la nuova serie Original italiana su Prime Video dal 5 gennaio con Lillo Petrolo

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Sono Lillo è l’attesa serie in 8 episodi è una produzione Lucky Red in collaborazione con Prime Video ed è diretta da Eros Puglielli (Gli idoli delle donneCoppermanNevermind), creata da Lillo Petrolo, Matteo Menduni e Tommaso Renzoni che ne hanno curato anche il soggetto e la sceneggiatura. Nel cast con Lillo, Pietro Sermonti, Cristiano Caccamo, Sara Lazzaro, Camilla Filippi, Marco Marzocca, Maryna, Paolo Calabresi, Anna Bonaiuto, e tante guest star di puntata tra cui Valerio Lundini, Edoardo Ferrario, Emanuela Fanelli, Caterina Guzzanti, Corrado Guzzanti, Stefano Rapone, Michela Giraud, Maccio Capatonda, Serra Yilmaz. 

La trama del film

Chi è Posaman? Un supereroe, ovviamente! E qual è il suo super potere? Saper fare delle pose da copertina. Ma chi si nasconde dietro il costume? Beh … c’è Lillo!  Il successo, si sa, ha i suoi risvolti negativi e per Lillo è arrivato il momento di scegliere tra fama e vita privata, perché la moglie (Sara Lazzaro) sembra davvero non sopportarlo più. Accompagnato dai comici più amati della scena contemporanea, da Pietro Sermonti, a Paolo Calabresi, da Caterina e Corrado Guzzanti a Valerio Lundini, da Michela Giraud a Edoardo Ferrario e tanti altri, Lillo cercherà di ritrovare se stesso dietro la maschera che si è costruito.

Sono Lillo 2, il trailer della nuova stagione in arrivo il 19 settembre

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Prime Video ha svelato oggi il trailer della seconda stagione di Sono Lillo, nuovo capitolo della serie comedy di successo diretta da Eros Puglielli con protagonista Lillo Petrolo, al suo fianco Pietro Sermonti, Sara Lazzaro, Katia Follesa, Marco Marzocca, Cristiano Caccamo, e con la partecipazione di Paolo Calabresi e Corrado Guzzanti.

Sono Lillo 2 è prodotta da Lucky Red in collaborazione con Prime Video e sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal prossimo 19 settembre.

Scritta da Lillo Petrolo, Matteo Menduni, Tommaso Renzoni e Matteo Calzolaio, la nuova stagione in 8 episodi racconta una nuova assurda avventura. Grazie a Posaman, il supereroe più supereroe di sempre, Lillo gode ormai di enorme popolarità. Ma sul set americano del suo prossimo film, scopre che Sergio ha ceduto tutti i suoi diritti d’immagine per un kolossal su Posaman supereroe camorrista. Disperato, cercherà in tutti i modi di svincolarsi dal film che finirebbe per distruggere la sua carriera. A complicare le cose si aggiungeranno problemi di identità e di cuore con il ritorno di Marzia dal Giappone, maledizioni e varchi dimensionali.

Si aggiungono al cast tante guest star come Maccio Capatonda, Nino Frassica, Max Angioni, Brenda Lodigiani, Herbert Ballerina, Giovanni Vernia, Yoko Yamada, con la partecipazione straordinaria di Silvan.

Sono il Numero Quattro: recensione del film

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Sono il Numero Quattro: recensione del film

Arriva al cinema distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, Sono il numero quattro è un film di fantascienza diretto da D.J. Caruso, con protagonisti Alex Pettyfer e Timothy Olyphant.

In Sono il Numero Quattro Daniel, poi John Smith è un adolescente un po’ speciale, viene da un altro pianeta, da cui è dovuto fuggire perché la popolazione di un altro pianeta ha deciso di sterminare la sua gente. Insieme al suo guardiano è finito sulla Terra, dove sa che ci sono altri nove ragazzi come lui. E’ infatti differente anche dal suo popolo perché ha i “doni” che gli permetteranno di difendere la Terra dall’invasione degli stessi che distrussero il suo pianeta. Il problema è che tre degli altri “numeri” sono già stati uccisi, John dovrà quindi lottare per la sopravvivenza sua e del suo pianeta di adozione. Per fare ciò dovrà diventare più forte, trovare alleati e trovare gli altri “numeri” per essere più forti. In questa ricerca, John si innamora e trova un amico, oltre che una chimera in forma di beagle che si prenderà cura di lui.

Dimenticate i vampiri. Twilight è il passato. Ora è il turno di “superman with issues”, si potrebbe dire. Non Spiderman, che aveva ricevuto il dono suo malgrado e da lì aveva derivato delle “grandi responsabilità”. In questo caso John, e lo vediamo dalla prima sequenza, è proprio un ragazzo che vorrebbe vivere una vita normale tra feste e amici e ragazze, ma invece ha i superpoteri. Un ottimo argomento di conversazione, non fosse che questa sua caratteristica lo condanna alla fuga da chi ha deciso di sterminare ogni pianeta in cui decide di abitare.

D.J Caruso dirige Alex Pettyfer, nel ruolo del protagonista John, in questo colossal per ragazzi che porta con sé evidenti le tracce dei grandi pigmalioni di questo tipo di cinema, in produzione infatti c’è Michael Bay, la cui esperienza è stata essenziale, come ammette anche il regista per le scene in CGI  e il tutto realizzato sotto l’egida della Dreamworks di Steven Spielberg. In effetti il prodotto è ben impacchettato, parla la stessa lingua di chi lo vedrà, e strizza l’occhio anche a chi è un po’ più avanti ma che ancora crede che “la verità sia là fuori”. Sono infatti molti i riferimenti televisivi, da X-files a Supernatural, visto che i giganti alieni nemici sono del tutto simili ai demoni contro cui combattono i fratelli della serie tv. Inoltre la co-protagonista, nel ruolo di Sarah viene dal pluripremiato Glee.

Dimenticate i vampiri anche perché il film chiama a gran voce un seguito,  probabilmente anche un paio. Ironico il fatto che visto il ruolo che avrà nel finale, a circa metà del film,  in cui canonicamente “l’essere eccezionale” viene messo alla berlina dagli abitanti del piccolo paese in cui vive, John e il suo guardiano vengano accusati di essere addirittura terroristi.

Gli effetti visivi giocano un ruolo essenziale, entrando nel film mano a mano che la storia si sviluppa, aumentano all’aumentare della coscienza dei suoi poteri del protagonista per poi esplodere, letteralmente nella sequenza dell’ultimo combattimento, in cui le ore di render e suoni in saturazione non lasciano niente in piedi, per davvero. Superman mal conviveva con il suo essere di un altro pianeta e avere forza e capacità sovrumane, John è il superman di seconda generazione: accetta perfettamente il cambiamento e le caratteristiche  in più che la natura gli ha dato, non cerca di essere umano, ma lavora perché sa che senza di lui gli umani non esisterebbero più.

Sono ancora vivo: Roberto Saviano esordisce alla regia dell’adattamento animato

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Roberto Saviano esordisce nella regia con Sono ancora vivo (I’m Still Alive), un film d’animazione. Tratto dall’omonima graphic novel a firma di Saviano e del fumettista israeliano Asaf Hanuka, uno dei più importanti disegnatori israeliani che ha lavorato a Valzer con BashirSono ancora vivo è una coproduzione internazionale MAD Entertainment e Lucky Red (Italia), GapBusters (Belgio) e SIPUR (Israele). Il film è scritto dallo stesso Saviano con Alessandro Rak, Filippo Bologna, Stefano Piedimonte.

Il progetto è uno dei nove candidati all’Eurimages Co-Production Development Award e verrà presentato a Bordeaux durante il prossimo Cartoon Movie che si terrà dal 7 al 9 marzo.

Il mio film  è la storia di un ragazzo di 26 anni condannato a morte da un’organizzazione criminale  – racconta Roberto Saviano – Un ragazzo cresciuto in una terra dove – in una manciata di anni – la camorra ha ucciso 4000 persone. La condanna arriva a quel ragazzo perché ha deciso di scrivere quello che vede intorno a sé. Ecco. Quel ragazzo sono io. Sono ancora vivo è il film con il quale ho deciso di riportare sullo schermo quello che fin oggi ho vissuto”.

Luciano Stella produttore di MAD Entertainment L’arte della felicità premio EFA, Gatta Cenerentola) dichiara: “Ci siamo innamorati subito della graphic novel di Roberto Saviano Sono ancora vivo cogliendone subito la forza della storia di una vita tragica, potente ed eccezionale. Il nostro obiettivo è di realizzare un film d’animazione con un segno grafico capace di coinvolgere il grande pubblico e anche di regalare una grande visione. Per lo studio Mad – guidato in questa occasione da Ivan Cappiello e Mario Addis – è un’ulteriore entusiasmante sfida. E pensiamo lo possa essere per tutta l’animazione italiana”.

“Siamo entusiasti di poter lavorare insieme al talentuoso team di Mad Entertainment in questo film di animazione dove Roberto Saviano racconta per la prima volta la sua vita. – dichiara Andrea Occhipinti produttore di Lucky Red – Saviano è letteralmente un eroe dei nostri tempi e la sua è una vicenda incredibile”.

Joseph Rouschop produttore di GapBusters dichiara: “È un piacere accompagnare Mad Entertainment, Lucky Red e SIPUR in questa avventura artistica. Siamo fortunati a condividere con Roberto Saviano la sfida di portare sullo schermo la sua incredibile vita, quella di uno dei più grandi scrittori contemporanei e di un eroe del nostro tempo”.

È un onore lavorare con uno scrittore così importante come Roberto per realizzare il suo primo lungometraggio d’animazione come regista, e vedere le illustrazioni di Asaf prendere vita per la prima volta. – Emilio Schenker, CEO di SIPUR – Questa è la prima incursione della SIPUR nel campo dell’animazione e, se c’è un progetto per cui vale la pena di buttarsi in nuove acque, è proprio questo.”

La graphic novel, Sono ancora vivo è edita Italia da BAO Publishing e da Boom! Studios e Simon & Schuster negli USA.

Sonita recensione del film di Rokhsareh Ghaem Maghami

Sonita recensione del film di Rokhsareh Ghaem Maghami

Sonita aI suoi genitori ideali sono Michael Jackson e Rihanna. Il suo obiettivo è diventare una rapper riuscendo a vivere con la sua musica. Il sogno di Sonita Alizadeh non è un traguardo facile da raggiungere, ma è l’unica strada percorribile per fuggire da una situazione inaccettabile. In Sonita, vincitore del premio Hera Nuovi talenti del Biografilm Festival di Bologna, ma anche di importanti riconoscimenti al Sundance 2016 e all’International Documentary Filmfestival di Amsterdam, la regista iraniana Rokhsareh Ghaem Maghami racconta la determinazione di una giovane teenager afghana che vive da rifugiata a Teheran con parte della famiglia.

Per tre anni la camera di Rokhsareh segue da vicino la sua protagonista. All’inizio vediamo Sonita frequentare il centro di una Ong dedicato all’infanzia dove lavora e soprattutto dove impara ad affrontare le ferite e i traumi della guerra e della fuga dalla provincia di Herat. Sonita riempie i quaderni con le sue aspirazioni e si esibisce di fronte alle altre ragazzine del centro, infondendo nei testi rap il dolore del suo vissuto e l’esortazione a ribellarsi a un sistema culturale e sociale fortemente conservatore che ancora avalla e permette l’odiosa tradizione delle spose bambine.

Questa realtà piomba addosso a Sonita come un macigno quando la madre giunge a Teheran dall’Afghanistan per riportarla a casa e darla in sposa in cambio di 9mila dollari, necessari al fratello per poter a sua volta organizzare il matrimonio con la futura consorte. Per la giovane, che tentava nel frattempo di registrare le sue canzoni, sembra essere la fine di tutti i sogni. SonitaPer la regista si apre un interrogativo etico e insieme professionale: intervenire attivamente nella vita di Sonita per aiutarla, rinunciando all’autenticità del film o restare testimone neutrale dei fatti?

La decisione è controversa, ma Rokhsareh acconsente a pagare 2mila dollari per dare a Sonita ancora 6 mesi di tempo. Il video diffuso su YouTube della canzone Brides for Sale, dove la giovane ha disegnato un codice a barre sulla fronte, è vestita da sposa ed esibisce lividi e ferite, rende Sonita un simbolo, un megafono con cui dare voce alle rivendicazioni di generazioni di donne e bambine condannate al silenzio e alla sottomissione. Il sogno diventa allora un orizzonte concreto, quando si aprono le porte della Wasatch Academy in Utah, negli Stati Uniti, che le accorda una borsa di studio in virtù del suo talento musicale.

Più emblematico e potente di qualsiasi saggio o reportage sull’emancipazione femminile, Sonita ha il merito di portare avanti la riflessione sulla natura del documentario oggi, sui limiti e sulle opportunità del coinvolgimento del filmmaker nella storia che sta raccontando, valicando la mera osservazione della realtà.

Sonic: lo spot del Super Bowl all’insegna della velocità

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Sonic: lo spot del Super Bowl all’insegna della velocità

In occasione del Super Bowl e con il coinvolgimento di velocisti e sportivi, Paramount Pictures ha diffuso il nuovo spot tv di Sonic – Il Film.

Diretto Jeff Fowler, il film magnificherà nel lungometraggio le caratteristiche dell’alieno blu come supervelocità e la sua capacità di saltare molto in alto producendo energia cinetica, caratteristica questa molto cara al ‘super cattivo’, il Dr. Ivo Robotni (Jim Carrey) che farà di tutto per mettere questo potere al suo servizio con l’obiettivo di dominare il mondo intero. Ma tra le caratteristiche di Sonic c’è anche l’intelligenza e soprattutto un prezioso amico, lo sceriffo di Green Hills Tom Wachowski (James Marsden) che intuirà le buone intenzioni di Sonic mettendosi dalla sua parte, con l’obiettivo di salvare il mondo dalla terribile minaccia dello scienziato folle.

Sonic – Il Film: la trama

Basato sul famosissimo franchise videoludico Sega, Sonic – Il Film racconta la storia del riccio più veloce del mondo e della sua incredibile avventura nella sua ‘nuova casa’, la Terra. Nel film, Sonic e il suo nuovo migliore amico Tom (James Marsden) si uniscono per difendere il pianeta dal genio malvagio, il Dr. Robotnik (Jim Carrey) e dai suoi diabolici piani per il dominio del mondo. Il film, pensato per ragazzi e famiglie vede tra gli altri la partecipazione di Tika Sumpter nei panni di Annie Wachowski, moglie dello sceriffo

Sonic: la Sony e Tim Miller a lavoro sull’adattamento cinematografico

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The Hollywood Reporter ha diffuso la notizia che Tim Miller, che ha appena abbandonato la produzione di Deadpool 2, ha accettato di sviluppare un adattamento cinematografico su Sonic, il personaggio dell’omonimo videogioco che sarà prodotto dalla Sony Pictures.

Miller sarà affiancato da Jeff Fowler, dei Blur Studios, nello sviluppo del film e sarà probabilemnte lui a dirigere il film con Miller che si limiterà a essere il produttore esecutivo.

Tim Miller a lavoro su un film su Sonic

Il film, che seguirà le avventure di Sonic, Tails e Knuckles, sarà realizzato in una tecnica mista, un ibrido in animazione CGI e live action, un prodotto per tutta la famiglia.

Sonic the Hedgehog è una serie giapponese di videogiochi prodotta e sviluppata da SEGA e Sonic Team e avente come protagonista principale Sonic the Hedgehog, la mascotte ufficiale della società dal 1991 ad ancora oggi.

Fonte: CBM

Sonic: la recensione del film con Jim Carrey

Sonic: la recensione del film con Jim Carrey

Al centro di feroci proteste, scatenate dai fan del personaggio, il film Sonic si prepara ad arrivare in sala dopo il costoso processo di post-produzione che ha ridefinito il design del riccio più veloce del mondo, giudicato insoddisfacente. Un’operazione che ha portato il budget del film a lievitare da 90 a 125 milioni di dollari, e che appariva come una prima macchia in quello che sembrava un film destinato a deludere su più fronti. Sorprendentemente, invece, la pellicola diretta da Jeff Fowler, e con Jim Carrey tra i protagonisti, trova il giusto compromesso tra narrazione leggera e comicità brillante, e nella sua semplicità riesce a regalare diversi momenti particolarmente attraenti.

Il film è incentrato sull’omonimo personaggio dei videogames, che vanta un incredibile velocità come proprio superpotere. Arrivato sulla terra in fuga da forza malvagie che vorrebbero sfruttarne le capacità, l’alieno blu dalle sembianze di un riccio, si imbatterà tuttavia in nuovi ostacoli, che prenderanno forma nello scienziato Ivo Robotnik (Jim Carrey), il quale userà la propria super intelligenza per tentare di catturare e studiare Sonic.

Sonic: il potere della CGI

Il personaggio prodotto dalla celebre società videoludica SEGA è da sempre uno dei più popolari, capace di attrarre grandi e piccoli, e di dar vita ad un vero e proprio franchise. È dunque comprensibile il disappunto generatosi in seguito al rilascio della prima versione realizzata di Sonic, che umanizzato perdeva totalmente il suo fascino. Il nuovo design realizzato è invece perfettamente aderente al modo in cui da sempre lo si conosce. Il riccio blu appare così credibile nella sua realizzazione in CGI, portando su di sé come un’ombra la spesa in più resasi necessaria dalla produzione.

Ed è ovviamente attraverso il personaggio di Sonic che si riapre un vecchio dibattito su cosa possa essere o meno credibile in CGI, in anni in cui sullo schermo è possibile davvero imbattersi in creature e oggetti ben lontani da ogni più fervida immaginazione. Da un punto di vista visivo, dunque, il film riesce a sfoggiare una serie di affascinanti effetti speciali, che diventano inevitabilmente i protagonisti tanto delle sequenze più memorabili quanto della narrazione in sé.

Questo perché ovviamente Sonic si inserisce in un filone di film che puntano prevalentemente sull’intrattenimento visivo, e in particolare su un intrattenimento per ragazzi, permettendosi dunque di tralasciare alcune leggerezze di sceneggiatura che fanno apparire, a posteriori, la povertà inventiva della storia narrata. Povertà da non pensare come un errore, semplicemente come la consapevolezza che chi guarda film rientranti in questo canone si aspetta probabilmente di essere sorpreso maggiormente per gli effetti speciali e la comicità, elemento quest’ultimo conseguito con successo.

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Sonic: la recensione del film

Per quanto il personaggio di Sonic sia il centro degli interessi per via dei dibattiti generatisi, il vero motore del film è il dr. Robotnik di Jim Carrey. C’era preoccupazione quando fu annunciato il celebre attore per un ruolo del genere, e si prevedeva un ennesima e non necessaria macchietta nella sua carriera. Robotnik è certamente sopra le righe, ma l’attore è capace di rendere le sue stramberie in modo talmente convincente da desiderarne ancora.

A lui sono dedicate le battute migliori, a lui le sequenze di maggior inventiva, e con la sua classica faccia di gomma Carrey riesce a dar vita al vero personaggio in grado di mantenere l’attenzione dello spettatore dall’inizio alla fine. Ciò che avviene, infine, è che si inizia quasi inevitabilmente a prendere le parti del villain, e questo potrebbe in certi casi rivelarsi controproducente.

Se dunque Sonic sceglie, in modo anche comprensibile, di non uscire dalle tappe tipiche di una storia di questo genere, quanto meno offre dei validi motivi per farsi apprezzare, dal mantenere un buon ritmo al far avvertire l’impegno profuso nel regalare allo spettatore un prodotto d’intrattenimento che possa soddisfare i fan del personaggio, offrendo loro anche numerosi motivi per provare della sana nostalgia verso un’icona con cui sono cresciute intere generazioni.

Sonic: la Paramount mette in cantiere il sequel del film

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Sonic: la Paramount mette in cantiere il sequel del film

Arriva da Variety la notizia che la Paramount Pictures ha ufficialmente messo in cantiere il sequel di Sonic – Il Film, avventura live action che ha come protagonista il famosissimo riccio blu dotato di velocità supersonica, diventato celebre grazie alla serie di videogiochi SEGA nata nei primi anni ’90, tra le più famose ed apprezzate.

Il regista Jeff Fowler tornerà alla regia del sequel, così come Pat Casey e Josh Miller, che si occuperanno nuovamente di scrivere la sceneggiatura. Nonostante un sequel fosse già stato anticipato dalla scena post-credits del primo film, il progetto è al momento ancora in sviluppo: oltre a Ben Schwartz (doppiatore di Sonic the Hedgehog nella versione originale) e Colleen Villard (doppiatore di Miles “Tails” Prower), per adesso non sappiamo quali altre membri del cast faranno ritorno.

Data l’attualmente situazione mondiale, è probabile che le riprese del film partiranno direttamente il prossimo anno, e che il sequel arrivi nelle sale già nel 2022. Ricordiamo che Sonic – Il Film è stato il secondo incasso più alto del 2020, con oltre 306.8 milioni di dollari incassati a livello mondiale, su un budget di produzione di “soli” 95 milioni.

La Paramount mette ufficialmente in cantiere il sequel di Sonic – Il Film

Basato sul famosissimo franchise videoludico Sega, Sonic – Il Film racconta la storia del riccio più veloce del mondo e della sua incredibile avventura nella sua ‘nuova casa’, la Terra. Nel film, Sonic e il suo nuovo migliore amico Tom (interpretato da James Marsden) si uniscono per difendere il pianeta dal genio malvagio, il Dr. Robotnik (interpretato da Jim Carrey) e dai suoi diabolici piani per il dominio del mondo.