
Uscito nelle nostre sale il 6 Marzo, Captain Marvel segna il debutto dell’eroina Carol Danvers nel MCU interpretata dal premio Oscar Brie Larson.
Ecco di seguito 10 curiosità sul film (e non solo) che ogni fan deve sapere:
Samuel L. Jackson e Clark Gregg sono stati ringiovaniti digitalmente
Samuel L. Jackson e Clark Gregg, rispettivamente interpreti di Nick Fury e Phil Coulson nel MCU, sono stati digitalmente ringiovaniti per apparire nelle versioni anni Novanta di se stessi in Captain Marvel.
Non è la prima volta che ciò accade nell’universo Marvel: già in Ant-Man (2015), Captain America: Civil War (2016), Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017) e Ant-Man and the Wasp (2018) delle scene di flashback hanno richiesto il ringiovanimento di alcuni attori.
Il cameo di Stan Lee
Sono in realtà due i cameo previsti in Captain Marvel di Stan Lee, il leggendario fumettista scomparso pochi mesi fa: il primo è l’omaggio tributato dai Marvel Studios nella tradizionale sigla che apre ogni film, il secondo vero e proprio invece si trova durante una delle sequenze d’azione con Carol Danvers impegnata a combattere uno Skrull.
Robert Downey Jr. e i consigli a Jude Law
Jude Law ha accettato di buon grado alcuni consigli dal suo collega di Sherlock Holmes e figura chiave del MCU, Robert Downey, Jr., che interpreta Iron Man nell’universo cinematografico Marvel dal 2008.
L’attore ha infatti dichiarato in un’intervista: “Robert mi ha spiegato come ogni film del Marvel Cinematic Universe sia un pezzo di un puzzle più grande, dicendomi di dedicarmi al mio ruolo senza pensare di dover capire tutto il resto“.
La durissima preparazione di Brie Larson
Per entrare nei panni della supereroina più potente del Marvel Cinematic Universe Brie Larson ha dovuto affrontare nove mesi di preparazione fisica con durissimi allenamenti e prove di forza senza precedenti nella sua carriera.
A testimoniarlo sono arrivati diversi video (pubblicati proprio dall’attrice su Instagram) e le immagini inedite racchiuse in una featurette di Captain Marvel dove lei stessa racconta il viaggio che l’ha portata a diventare Carol Danvers.
I fumetti a cui si ispira
Se vi stavate chiedendo a quale storia in particolare si fossero ispirati i Marvel Studios per la creazione del film su Captain Marvel, Kevin Feige ha spiegato che il cinecomic si basa esplicitamente sui fumetti di Carol Danvers scritti da Kelly Sue DeConnick.
La fumettista collabora infatti alle storie dell’eroina dal 2012, anno di uscita di Captain Marvel vol. 7, dopo aver pubblicato dal 2010 ad oggi diversi fumetti su Lady Sif, Captain America e Avengers.
È la seconda volta che un duo dirige un cinecomic Marvel, e la prima volta per una regista donna
Le “prime volte” di Captain Marvel non si esauriscono nell’evidente notizia che Carol Danvers è la prima supereroina protagonista di un cinecomic del MCU: come saprete Anna Boden, che ha diretto il film insieme al marito Ryan Fleck, è effettivamente la prima regista donna dei Marvel Studios (Patty Jenkins l’aveva preceduta con Wonder Woman).
Ma non finisce qui: dopo i fratelli Russo, la Boden e Fleck formano la seconda coppia della storia ad aver firmato un cinecomic Marvel.
Il nome “Captain Marvel” non viene mai nominato nel film
Curiosamente, e come spesso accade nel Marvel Cinematic Universe, il nome di Captain Marvel non viene mai menzionato durante il film ma solo dopo la scena post-credits quando la didascalia segnala che l’eroina tornerà in Avengers: Endgame.
È un modo per ribadire quanto in fondo questa dicitura sia soltanto un’etichetta per riferirsi al personaggio a cui si ispira, ma non la cosa più importante. In questa occasione più che mai l’identità umana e la ricerca di se stessa sono temi che definiscono il suo carattere e l’unicità di Carol.
Una versione diversa di Maria Rambeau
Non tutti sanno che la versione dei fumetti di Maria Rambeau è ben diversa da quella che vedrete nel MCU: la sua controparte originale era infatti la madre di un’amica di Carol Danvers, ovvero Monica Rambeau, sua futura alleata che avrebbe assunto l’alter ego di Photon. Nel film questo diventa il suo soprannome da pilota.
A quanto pare i Marvel Studios hanno mescolato alcuni retroscena al profilo tradizionale del personaggi per formare una Maria più moderna e adatta al film. Quella del passato era una sarta che si preoccupava della carriera della figlia e che le permetteva di fare ciò che voleva. Di certo non era una pilota dell’Air Force.
È la quarta collaborazione tra Brie Larson e Samuel L. Jackson
Captain Marvel segna la quarta collaborazione artistica tra Brie Larson e Samuel L. Jackson: i due, che hanno prestato le loro voci al documentario Farce of the Penguins del 2006, si sarebbero incontrati di nuovo nel 2017 in Kong: Skull Island e nel film che segna il debutto alla regia dell’attrice, Unicorn Store (disponibile su Netflix il prossimo aprile).
Brie Larson è allergica ai gatti
Come rivelato dall’attrice durante un’intervista con EW, l’allergia ai gatti non le ha permesso di girare molte scene con Goose, la “vera star” di Captain Marvel.
“Ero diventata la vittima preferita degli scherzi della troupe. Potevo fare incredibili acrobazie e scene di combattimento per impressionarli, ma quando sul set c’era il gatto nessuno mi prestava attenzione! E io che pensavo che bisognava avere un piano, discutere sulla mia allergia…vedevo volare in aria i suoi peli e credevo di morire da un momento all’altro” ha raccontato divertita la Larson.
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Fonte: IMDB