Da Venezia a Toronto, ecco i film che potremo rivedere agli Oscar

Mentre si chiude il sipario sul Toronto Film Festival, che ha visto trionfare la commedia Green Book con Viggo Mortensen e Mahershala Ali), e resta l’eco di una meravigliosa edizione della Mostra del cinema di Venezia (dove a regnare sono stati Roma di Alfonso Cuaron e La Favorita di Yorgos Lanthimos), è già tempo di bilanci per quanto riguarda l’imminente stagione dei premi.

Quali saranno i titoli che rivedremo sicuramente agli Oscar? Quali otterranno più nomination? Di seguito i nostri quindici candidati:

2If Beale Street Could Talk

If Beale Street Could Talk
 

If Beale Street Could Talk, tratto dal romanzo omonimo di James Baldwin, racconta la relazione tra una ragazza di diciannove anni di nome Tish, il cui vero nome è Clementine, e uno scultore di ventidue anni di nome Fonny, il cui vero nome è Alonzo. I due si fidanzano e successivamente lei rimane incinta, ma quando Fonny viene ingiustamente accusato di aver stuprato una donna portoricana, verranno alla luce questioni di razzismo da parte di un poliziotto…

C’erano molte aspettative per il ritorno sulle scene di Barry Jenkins, regista di Moonlight (che due anni fa strappò l’Oscar del Miglior Film a La La Land), e a sentire le prime recensioni che arrivano da Toronto le promesse sono state mantenute.

Lo rivedremo alla stagione dei premi? A questo punto sembra scontato. Più sicure le nomination a Jenkins (regia e sceneggiatura) che quelle agli attori Kiki Layne Stephan James.

Widows

widows

Quattro donne che non hanno nulla in comunque, tranne un debito lasciato loro dalle attività criminali dei loro defunti mariti, si ritrovano a Chicago: Veronica, Alice, Linda e Belle, prenderanno in mano il loro destino per costruirsi un nuovo futuro.

Cinque anni  12 anni schiavo (con cui vinse l’Oscar per il Miglior Film) Steve McQueen torna alla regia con Widows traducendo sul grande schermo la sceneggiatura di Gyllian Flinn (Gone GirlDark Places), a sua volta ispirata alla serie televisiva Le vedove.

Presentato in anteprima al Toronto Film Festival, il nuovo lavoro del regista americano vede nel cast Viola DavisMichelle RodriguezElizabeth DebickiColin Farrell e Liam Neeson e si candida ad un ruolo da protagonista per la prossima stagione dei premi. Nomination già in tasca per le attrici (la Davis su tutte), ma avrà le sue chance anche McQueen.

Roma

Roma

Raccontando i suoi ricordi, Alfonso Cuaron torna al cinema (e su Netflix) con Roma, definito dallo stesso regista “il più autobiografico che potessi realizzare”. Il film è infatti basato sulla ricostruzione dei suoi ricordi d’infanzia a Città del Messico, con la famiglia, la domestica, e sullo sfondo il Paese in tumulto. Tre storie in una che raccontano di fratture: Cleo, la domestica, che resta incinta e abbandonata dall’uomo al quale si è concessa; la padrona, donna dell’alta borghesia apparentemente eccentrica che si trova a dover badare a quattro figli dopo l’abbandono del marito; il Paese che affronta le rivolte interne, in quegli anni ’70 che furono uno dei periodi più bui della storia del Messico.

Vincitore del Leone d’oro come Miglior Film alla 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Roma è il nuovo lavoro di Alfonso Cuaron, girato in bianco e nero con attori poco noti (alcuni esordienti). Volendo essere oggettivi, meriterebbe riconoscimenti a valanga: regia, sceneggiatura, fotografia, interpreti, ogni categoria può conquistare almeno una nomination. E per un titolo Netflix, forse, sarebbe un record.

The Sisters Brothers

Il film racconta di Charlie ed Eli Sisters, due fratelli che vivono in un mondo selvaggio e ostile. Hanno le mani sporche di sangue: sangue di criminali, ma anche di innocenti. Non hanno scrupoli a uccidere. È il loro lavoro. Charlie, il fratello più giovane, è nato per uccidere. Eli, invece, sogna una vita normale. Il Commodoro li ingaggia per scovare un uomo e ucciderlo. Comincia così una spietata caccia dall’Oregon alla California: un viaggio iniziatico che metterà alla prova l’insano legame tra i due fratelli. Un sentiero che condurrà alla loro umanità?

Presentato in concorso a Venezia 75, The Sisters Brothers, è il primo lavoro in lingua inglese del regista Jaques Audiard, strana commistione di genere western e commedia che vede protagonisti Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal e Riz Ahmed.

Dal Lido Audiard porta con sé il Leone d’Oro alla regia (e chissà se non lo rivedremo agli Oscar nella stessa categoria) e il plauso della critica; di certo uno degli attori – più probabile Reilly o Phoenix – potrebbe essere candidato, ma attenzione agli splendidi costumi di Milena Canonero e alle musiche originali di Alexandre Desplat (due personaggi che con l’Academy hanno un felice rapporto).

Green Book

green book

Quando Tony Lip (Viggo Mortensen), un buttafuori di un quartiere italo-americano nel Bronx, viene ingaggiato per guidare l’auto del Dottor Don Shirley (Mahershala Ali), un pianista nero di fama mondiale, da Manhattan a Deep South, deve affidarsi a “The Green Book”, una guida per trovare le pochissime strutture all’epoca sicure per gli afro-americani. Di fronte al razzismo e al pericolo, i due sono costretti a mettere da parte le differenze per sopravvivere e proseguire nel viaggio di una vita.

Fresco trionfatore al Toronto Film Festival, dove ha conquistato il premio del pubblico, Green Book è il classico titolo che potrebbe – a sorpresa – riservarsi il suo spazio sotto i riflettori durante la stagione dei premi. D’altronde in un’edizione della rassegna canadese in cui chiunque avrebbe scommesso sulla vittoria del drammatico A Star Is born, il film di Peter Farrelly rappresenta la novità di cui preoccuparsi.Tematica sociale e attori in stato di grazia (Viggo Mortensen e il premio Oscar Mahershala Ali) gli assicureranno qualche nomination.