Road to Oscar 2023: il Miglior film

La categoria miglior film si presenta decisamente sfaccettata: scopriamo i titoli che concorrono per il premio Oscar 2023.

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La notte degli Oscar 2023 si avvicina ed è tempo di esplorare a fondo i candidati per la categoria Miglior film. Quest’anno la varietà domina sovrana: film indipendenti (Everything Everywhere All At Once), drammi profondi (Tàr, Gli spiriti dell’isolaWomen Talking), action che tornano dopo anni (Avatar: la via dell’acqua o Top Gun: Maverick) e film più classicamente hollywoodiani (The Fabelmans di Spielberg e Elvis di Branagh). Nella lista non mancano le piattaforme né i registi stranieri (Niente di nuovo sul fronte occidentale, Triangle of sadness).

 
 

Scopriamo dunque come sono messi i potenziali migliori film ad un paio di giorni dalla premiazione. E facciamo qualche speculazione.

Niente di nuovo sul fronte occidentale

Oscar 2023

Uno dei lungometraggi che concorre come miglior film agli Oscar 2023 arriva dritto da una piattaforma. Presentato al Toronto film festival nel settembre 2022, Niente di nuovo sul fronte occidentale è arrivato su Netflix ad ottobre. In poco tempo, il film di Edward Berger ha scalato le classifiche della piattaforma conquistando ampie fette di pubblico e accaparrandosi un lodevole 90% su Rotten Tomatoes. Non solo l’audience, anche la critica si è espressa favorevole nei confronti del film. Fino ad ora Niente di nuovo sul fronte occidentale ha vinto 7 BAFTA (contro 14 candidature) ed è stato candidato come miglior film in lingua straniera ai Golden Globe.  Il lungometraggio tedesco concorre agli Oscar 2023 con ben nove candidature: oltre a quella per il miglior film, anche per miglior sceneggiatura non originale, miglior film internazionale, migliore fotografia, migliore scenografia, migliori trucco e acconciatura, migliori effetti speciali, miglior sonoro, migliore colonna sonora.

Tratto dall’omonimo romanzo di Erich Maria Remarque, il lungometraggio traspone in immagini la storia di Paul e di un gruppo di giovani soldati nell’esercito tedesco durante la Prima guerra mondiale. La base solida letteraria e cinematografica, il cast giovane ed espressivo (al centro abbiamo Daniel Brühl, Albercht Schuch) servono da piste di lancio per elevare il dramma storico. Nel film, la regia è audace, ma anche la fotografia di James Friend è eccelsa, sia a livello qualitativo che a livello di inquadrature. Niente di nuovo sul fronte occidentale spicca tra i numerosi film di guerra che oggi possiamo vedere, soprattutto sulle piattaforme: è un film che usa mezzi espressivi contemporanei e cari al pubblico di oggi per portare luce su una parentesi degli archivi storici già ampiamente frequentata.

Avatar: la Via dell’Acqua

Avatar: la via dell'acqua Oscar 2023

Il film più atteso degli ultimi anni non poteva mancare alla corsa verso gli Oscar 2023. Avatar: La via dell’acqua di James Cameron, sequel super tardivo del celeberrimo Avatar del 2009, ha dominato i cinema per parecchi mesi a cavallo tra il 2022 e il 2023. La via dell’acqua vede il ritorno dei protagonisti del primo film, da Jake di Sam Worthington a Neytiri di Zoe Saldana, grande traino per introdurre la dimensione acquatica e i suoi personaggi nel mondo di Pandora.

Il successo al botteghino ha permesso a La via dell’acqua di classificarsi come terzo film con maggiori incassi della storia: prima di lui ci sono il primo Avatar – sempre di Cameron – e Avengers: Endgame dei Fratelli Russo. Anche la critica ha apprezzato il film: ne hanno parlato ottimamente diverse testate nazionali e internazionali.  Avatar 2 ha conquistato soprattutto per gli effetti speciali e perché è riuscito a costruire una dimensione subacquea realmente immersiva. Sicuramente, il budget enorme (si stima tra i 350 e i 460 milionidi dollari) e la lunga lavorazione hanno aiutato: ad esempio, Cameron ha potuto realizzare pioneristicamente le scene subacquee con la tecnologia motion capture. Non tutti hanno invece apprezzato la trama, definita da The Guardian e dal Telegraph come blanda e inesistente. Dopo le due candidature ai Golden Globe e le sei al Satellite Award, Avatar: la Via dell’Acqua porta agli Oscar 2023 la fiaccola del cinema di fantascienza. Il lungometraggio concorre per quattro categorie: miglior film, miglior scenografia, miglior sonoro e miglior effetti speciali.

Gli Spiriti dell’Isola

Gli Spiriti dell'Isola oscar 2023

Il regista inglese Martin McDonagh torna a concorrere agli Oscar 2023 con Gli spiriti dell’isola. Dopo aver vinto per il miglior cortometraggio nel 2006 con Six Shooter, dopo le candidature del 2018 per Tre manifesti a Ebbing, Missouri, quest’anno McDonagh è tra i favoriti dell’Academy: ben nove candidature per il suo film. Gli spiriti dell’isola è stato super apprezzato dalla critica: sono arrivate copiose candidature dal Satellite Award, dai Critics’ Choice Awards e non sono mancati riconoscimenti ai BAFTA, a Venezia e al Golden Globe: ben tre premi su otto candidature (miglior film commedia o musicale, miglior regista e miglior attore.)

Il film di McDonagh ha buone probabilità di accaparrarsi un premio anche agli Oscar 2023. Il cast asciutto e gli ambienti sconfinati guidano il dramma ambientato sull’isola immaginaria di Inisherin durante la Guerra civile irlandese. Colin Farrell e Brendan Gleeson traspongono abilmente nei loro personaggi il tema universale dell’amicizia, in tutte le sue sfaccettature. Il risultato è profondo e conquista pubblico e critica: Rotten Tomatoes parla del 97% di recensioni positive sul film. Chissà se il naturalismo, il folklore e la genuinità de Gli spiriti dell’isola conquisterà anche l’Academy.

Elvis

Elvis Austin Butler

Tra i candidati agli Oscar 2023 per la categoria miglior film troviamo anche Elvis di Baz Luhrman. In generale, il film ha ricevuto buoni incassi e pareri mediamente positivi. Presentandosi all’Academy con numerosissime candidature, un Golden Globe e 4 BAFTA, Elvis gareggia agli Oscar 2023 in otto categorie.

Il lungometraggio è il racconto della vita del padre del rock n’roll Elvis Presely vista dal punto di vista distorto del suo manager, il colonnello Tom Parker. Lo sfarzo e l’esagerazione di Luhrman s’integrano con lo stile eccentrico e con la musica ‘’demoniaca’’ del cantante. Attraverso l’interpretazione magistrale di Austin Butler, Presley appare come una creatura sfaccettata e tormentata. L’estetica alla Quarto Potere è necessaria in Elvis per esprimere la visione deviata dell’ingombrante manager Parker, interpretato da un Tom Hanksingombrante sul piano visivo e su quello sonoro.  Elvis deve molto alla sua colonna sonora di Ellior Wheeler. Non a caso, il film concorre agli Oscar anche per il miglior sonoro. Le musiche sono principalmente pezzi originali del cantante protagonista riarrangiate e interpretate da artisti contemporanei come i Måneskin, Eminem, Stevie Nicks. Anche Austin Butler ha contribuito cantando alcuni brani del suo personaggio.

Everything Everywhere All at Once

SAG Awards Michelle Yeoh in Everything Everywhere All At Once Oscar 2023

Everything, Everywhere, all at  once è la commedia ‘strana’ e indipendente dei Daniels che sembra aver conquistato tutti, anche l’Academy. EEAAO si presenterà domenica con il maggior numero di candidature: ben 11 e, tra le altre, anche quella per il miglior film. Il lungometraggio è un’ironica trasposizione delle teorie multiversali, quelle care alla Marvel per intenderci, che gioca con la fantascienza e ne fa uscire un racconto stratificato e centrifugo.

Everything Everywhere All At Once è stato accolto favorevolmente dal pubblico: è il lungometraggio indipendente della A24 che ha raggiunto il maggior numero d’incassi: 106,2 milioni di dollari. Stando a Rotten Tomatoes – 95% di recensioni positive – e ai riconoscimenti, il film è piaciuto anche alla critica: 2 Golden Globe ai due attori Michelle Yeoh e Ke Huy Quan, candidature varie ai BAFTA (10), Screen Actors Guild Award, Directors Guild Awards,..

The Fabelmans

THE FABELMANS

Steven Spielberg ha raccontato sé stesso (attraverso il giovane Gabriel LaBelle) e la propria passione per la settima arte in The Fabelmans e, così facendo, si è guadagnato una nuova candidatura agli Oscar per la categoria miglior filn. L’aspetto autobiografico del film lo rende intimo senza togliere quella spettacolarità tipica del grande regista.Nel corso della sua carriera Steven Spielberg ha ricevuto diversi premi e candidature: 20 agli Oscar, 13 ai BAFTA, 24 ai Golden Globe e 25 agli Emmy.

L’enorme filmografia del regista americano compie un ulteriore step: The Fabelmans si presenta agli Oscar con due Golden Globe già guadagnati, uno tra l’altro per il miglior film drammatico, ed è pronto a concorrere in 7 categorie. The Fabelmans è sicuramente un esperimento riuscito a livello di critica: 91% di recensioni positive su Rotten Tomaotes. Tuttavia, il risultato al botteghino è stato deludente: 16,4 milioni di dollari contro un budget da 40 milioni, il peggior risultato che Spielberg abbia mai raggiunto con un film diretto e prodotto da se stesso.

Tár

tár oscar 2023

Tàr è un film che si regge su un grande personaggio e il suo profondo dramma. Dietro alla direttrice d’orchesta Lydia Tár /Cate Blachett, c’è però un grande autore. Todd Field, regista, sceneggiatore, autore del soggetto e produttore di Tár torna dopo più di 15 anni a dirigere un film e si fa sentire. Il film, ambientato a Berlino tra buche d’orchestra, sale prova e un internet paludoso, e  pone al centro una compositrice che si trova a dover gestire responsabilità lavorative e spiriti artistici. Blanchett domina e guida lo spettatore in un film grigio e malinconico.

Tár è stato apprezzato dalla critica: 92% su Rotten Tomatoes, giudizi lodevoli sul New York Times, Variety, The Guardian. I riconoscimenti non sono da meno: Blanchett si è già guadagnata la Coppa Volpi a Venezia, un BAFTA e un Golden Globe. Durante la notte degli Oscar 2023, Tár concorrerà per 6 categorie, tra cui quella di miglior film.

Top Gun: Maverick

Tom Cruise Top Gun: Maverick

Il 2022 è stato l’anno dei sequel tardivi: non solo Avatar, anche – e soprattutto – il cult movie anni Ottanta Top Gun ha avuto il suo seguito. 36 anni dopo il film diretto da Tony Scott, Joseph Kosinski realizza Top Gun: Maverick e lo dedica al suo predecessore.

Il lungometraggio riprende l’iconico protagonista Pete “Maverick” Mitchell trent’anni dopo il conseguimento del brevetto nella scuola di Top Gun. Ad interpretarlo c’è sempre Tom Cruise, per il piacere del pubblico. Top Gun: Maverick viene, prevedibilmente, accolto piacevolmente dal pubblico e dalla critica. I giudizi e le recensioni sono ottimi, il successo al botteghino clamoroso. Top Gun: Maverick resta nei cinema per diversi mesi, posizionandosi al posto numero 12 tra i film più proficui di sempre. Il film di Kosinski è anche il lungometraggio di Tom Cruise che ha ottenuto i maggiori incassi di sempre. Per ora la pellicola ha ricevuto molte candidature e pochi premi. I maggiori riconoscimenti sono arrivati dal Satellite Award: miglior film drammatico, miglior fotografia, miglior suono e miglior canzone originale.

Triangle of Sadness

Cannes 76 Triangle-of-Sadness-Ruben-Ostlund

Tra i lungometraggi in carica per la categoria miglior film c’è una buona varietà: dramma, azione e commedia. Triangle of Sadness è la parentesi amara e satirica che non poteva mancare in questa corsa agli Oscar 2023. Il film di Ruben Östlund (primo che il regista realizza in lingua inglese) è un racconto di tre capitoli in cui viene mostrato, analizzato e distrutto il ‘’mondo dei ricchi’’. Östlund nel suo film gioca con gli stereotipi e li smonta decontestualizzandoli.

Il risultato che ottiene è originale e giocoso, ma non apprezzabile per tutti. Non a caso, i giudizi su Triangle of Sadness sono variegati e mediamente positivi. Al contrario, Triangle of Sadness piace molto al circolo dei festival: Il lungometraggio è stato premiato a Cannes (Palma d’oro e Premio AFCAE). Triangle of Sadness è era candidato per due Golden Globe e ora concorre in tre categorie agli Oscar 2023: miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura originale (sempre opera di Östlund).

Women Talking

Women Talking - Il diritto di scegliere

Women Talking – Il diritto di scegliere di Sarah Polley si presenta tra i candidati della categoria miglior film per gli Oscar 2023. Il lungometraggio è l’adattamento cinematografico del romanzo di Miram Toews Donne che parlano. Partendo da un libro ispirato a fatti realmente accaduti in Bolivia in tempi recenti, Women Talking parla di violenza, soprusi e abusi sessuali in uno scenario tragicamente drammatico.

A dirigere il lungometraggio c’è l’attrice e regista Sarah Polley (Mr. Nobody, L’alba dei morti viventi), ormai al quarto lungometraggio. Polley è alla sua seconda candidatura agli Oscar, già avvenuta nel 2008 per la sceneggiatura di Away from Her.  Women Talking ha ricevuto un ampio successo a livello di critica e di riconoscimenti: 91% su Rotten Tomatoes, candidature in varie categorie ai Satellite Award, Golden Globe, Critics’ Choice Awards.

Chi vince gli Oscar 2023 come miglior film?

Road to Oscar 2023Concludiamo la carrellata con qualche considerazione sui possibili vincitori Oscar 2023 per la categoria miglior film. Quest’anno è particolarmente difficile indovinare chi si aggiudicherà la statuetta d’oro. La vincita del film indipendente Coda l’anno scorso potrebbe farci sbilanciare verso Everything Everywhere All At Once. L’enorme numero di candidature a favore del film fa ben sperare. Tuttavia, l’Academy potrebbe anche operare un invertimento di rotta e guardare ai film dei grandi registi consolidati: in tal caso, tutto si giocherebbe tra The Fabelmans di Spielberg e Elvis di Branagh. Spostandoci sul lato action, i due sequel sono ottimi candidati: il successo di pubblico non è mancato né per Avatar: la via dell’acqua né per Top Gun: Maverick. Entrambi i lungometraggi catturano l’attenzione a livello visivo, chi per i VFX chi per i SFX.

La vera contesa, a nostro avviso, è tra due film drammatici: Niente di nuovo sul fronte occidentale Gli spiriti dell’isola sono i veri concorrenti in questione. Non ci resta che aspettare domenica notte per scoprire chi conquisterà l’Academy.

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