Road to Oscar 2024: la miglior attrice protagonista

La cerimonia quest'anno è fissata per il 10 marzo, ma chi potrebbe vincere nella categoria miglior attrice protagonista?

Le luci al Dolby Theatre si accenderanno il prossimo 10 marzo sugli Oscar 2024 che coronano un anno che potremmo definire come la “rivincita” delle donne, sia per quanto riguarda la regia (pensiamo a Celine Song e Justine Triet presenti nelle sezioni più importanti) che per le protagoniste dei lungometraggi selezionati, con delle storie che hanno messo al centro figure femminili incisive, ognuna portatrice di valori umani e grandi tematiche.

Nella cinquina della Miglior attrice protagonista per gli Oscar 2024 troviamo quest’anno Emma Stone per Povere Creature!, Annette Bening per Nyad – Oltre l’oceano, Sandra Hüller per Anatomia di una caduta, Carey Mulligan per Maestro e infine Lily Gladstone per Killers of the Flower Moon.

Di seguito, ecco le candidate agli Oscar 2024 per la categoria miglior attrice protagonista

5Carey Mulligan – Maestro

Maestro Carey Mulligan
Cr. Jason McDonald/Netflix © 2023.
 

Il detto che recita “non c’è due senza tre” sembra quasi essere stata una promessa per Carey Mulligan, la quale con già due candidature alle spalle nella categoria Miglior attrice protagonista agli Oscar per i film An Education e il sovversivo Una donna promettente, si guadagna una terza nomination agli Oscar 2024 per Maestro, presentato all’80° edizione del Festival di Venezia. In cabina di regia Bradley Cooper, anche interprete di Leonard Bernstein, il quale viene affiancato proprio dall’attrice che veste i panni della moglie Felicia. La storia si incentra sul loro amore e quell’intenso rapporto che superò l’omosessualità del compositore, sposatosi nonostante fosse gay.

Mulligan, con la sua interpretazione delicata e curata al millimetro, restituisce l’affresco di una donna intensamente rispettosa della persona amata e di ciò che con sudore ha costruito insieme ad essa, mai sopra le righe e con una dignità commovente. E di una moglie composta, affabile e posata, che non fa sfoggio dei suoi dolori ma li custodisce quasi gelosamente, elevandola nello spirito. Una performance misurata ma emotivamente coinvolgente, che ha reso Carey Mulligan la vera protagonista del lungometraggio. Oltre ad essere stata inserita in una delle rose più importanti degli Academy, è stata candidata anche ai Golden Globes, ai British Academy Film Award e agli Screen Actors Guild Award.

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Valeria Maiolino
Classe 1996. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza, con una tesi su Judy Garland e il cinema classico americano, inizia a muovere i primi passi nel mondo della critica cinematografica collaborando per il webzine DassCinemag, dopo aver seguito un laboratorio inerente. Successivamente comincia a collaborare con Edipress Srl, occupandosi della stesura di articoli e news per Auto.it, InMoto.it, Corriere dello Sport e Tutto Sport. Approda poi su Cinefilos.it per continuare la sua carriera nel mondo del cinema e del giornalismo, dove attualmente ricopre il ruolo di redattrice. Nel 2021 pubblica il suo primo libro con la Casa Editrice Albatros Il Filo intitolato “Quello che mi lasci di te” e l’anno dopo esce il suo secondo romanzo con la Casa Editrice Another Coffee Stories, “Al di là del mare”. Il cinema è la sua unica via di fuga quando ha bisogno di evadere dalla realtà. Scriverne è una terapia, oltre che un’immensa passione. Se potesse essere un film? Direbbe Sin City di Frank Miller e Robert Rodriguez.