Il Joker di Barry Keoghan in The Batman potrebbe segnare un enorme allontanamento dalle iterazioni passate, ma la sua caratterizzazione onora fedelmente il tratto più importante del cattivo DC: un legame psicologico con il Cavaliere Oscuro. Quando The Batman di Matt Reeves introduce il suo Joker, viene relegato ad un piccolo spazio al ma in ogni caso sufficiente per rappresentarlo nel migliore dei modi. Barry Keoghan fa una figura oscura come prigioniero di Arkham, tendendo una mano di amicizia verso l’Enigmista di Paul Dano, ma pronuncia solo poche righe e non appare mai per intero. La Warner Bros. ha ora rilasciato una scena eliminata di 5 minuti di un incontro tra il Joker di Keoghan e il Batman di Robert Pattinson, offrendo uno sguardo maggiore alla sua personalità, al retroscena e ai modi di fare del nuovo Principe Clown.
Chi conosce bene il personaggio avrà compreso da subito che questo è un Joker mai visto prima, una caratterizzazione estetica che non ha nessun legame rispetto alle incarnazioni sul grande schermo del passato. Questo Clown soffre di una condizione congenita che costringe la sua bocca a sorridere (un dettaglio confermato da Matt Reeves). Il viso di Joker non è solo gravemente sfregiato, ma presente lesioni alla pelle che si estendono fino alle sue mani. Sebbene Keoghan riesca a fare una risata maniacale, anche il Joker di Batman mostra una personalità unica: un tipo di sadismo più casual, giovanile e sprezzante, che ci suggerisce come il personaggio non sia ancora il “Joker” maturo e formato, dunque calato alla perfezione al contesto rispetto al Batman di Robert Pattinson.
Il Joker e The Batman, dal fumetto alla pellicola
Sebbene sia impossibile negare che il Joker di Barry Keoghan rappresenti un netto allontanamento dalla norma, una caratteristica comune del cattivo DC traspare fortemente… ed è probabilmente il fattore più importante di tutti. Anche se il personaggio ha iniziato la sua storia sulla carta come poco più di un pagliaccio squilibrato, ma negli ultimi 80 anni, il Joker è diventato non solo l’avversario più famigerato di Batman, ma una sorta di immagine speculare dell’alter ego di Bruce Wayne. Gli scrittori di fumetti si sono dilettati nell’esplorare come Batman e Joker siano due metà della stessa medaglia, intimamente familiari l’uno con l’altro in modi che nessun altro cattivo, amico o persino un amante può essere. The Killing Joke di Alan Moore, The Batman Who Laughs, Il ritorno del cavaliere oscuro di Frank Miller e “Death of the Family” di Scott Snyder che utilizza anche la stessa ispirazione visiva) attingono a questa idea di dualità tra Batman e il Clown.
Durante la scena del Joker cancellata da The Batman, il prigioniero di Arkham impiega 4 minuti per dedurre come la sua nemesi incappucciata sia terrorizzata da una fastidiosa sensazione che l’Enigmista possa avere ragione e che le sue vittime meritano di morire. La straordinaria capacità di Joker non solo di leggere la mente e il pensiero di Batman, ma anche di prevedere quanto spaventi il vigilante, dimostra come, nonostante sia una versione molto radicale e precoce del personaggio, Joker conosca già Batman alla perfezione e abbia sviluppato un legame che diventerà indissolubile. Questa scena inoltre potrebbe anche indicare che il Crociato incappucciato cerca l’assistenza investigativa di Joker, il che rappresenterebbe una prova che la loro relazione è già in atto ed è già una strada a doppio senso. Anche dopo aver messo il cattivo dietro le sbarre, Batman è attratto da Joker, chiedendo il suo punto di vista su un caso completamente indipendente.
Ma che Joker sarà quello di Barry Keoghan?
Il Joker di Barry Keoghan potrebbe avere un aspetto più orribile, basato su protesi, e Matt Reeves potrebbe aver creato una storia di origine diversa che coinvolge una “malattia congenita” piuttosto che una vasca di acido, ma questa relazione simbiotica e radicata con Batman, dimostra ancora una volta che la nuova storia abbia radici profonde nei fumetti della DC. Le precedenti rappresentazioni hanno già approfondito questa famosa dinamica, in particolare Heath Ledger e Christian Bale ne Il cavaliere oscuro. Il joker di Jack Nicholson invece non ha approfondito questo aspetto, invece Jared Leto non ha avuto il tempo di approfondirla mentre Phoenix non aveva un Batman con cui confrontarsi. La visione di Reeves introduce molta più enfasi su Batman e Joker come una dicotomia disfunzionale, e questo non solo porta la fedeltà dei fumetti a The Batman su un altro livello, ma. è l’elemento che secondo il nostro avviso manterrà il pubblico incollato allo schermo ogni volta che riecheggia la caratteristica risata di Keoghan.