Domani
la terza puntata di Dance Dance Dance alle 21.10 su
FoxLife. Assisteremo al primo Dance off, la prima
eliminazione, con uno scontro diretto tra le due coppie
risultate ultime in classifica la scorsa settimana: Tania
Cagnotto e Giovanni Tocci (sulle note di Party Rock Anthem di
LMFAO) vs Mirco Bergamasco e Ati Safavi (interpreteranno Jai
Ho delle Pussycat Dolls).
Mercoledì 4 gennaio alle 21.10 arriva in
prima visione assoluta su FoxLife (Sky 114) la terza puntata di
DANCE DANCE DANCE, il reality sul ballo condotto da Andrea
Delogu e Diego Passoni con in giuria Vanessa Incontrada,
Luca Tommassini e Timor Steffens che vede sei coppie di
personaggi famosi sfidarsi nella reinterpretazione delle più
celebri coreografie tratte da videoclip, musical o
film.
In
questa terza puntata assisteremo al primo Dance off, la prima
eliminazione della stagione, uno scontro diretto tra le due
coppie risultate ultime in classifica la scorsa settimana: Tania
Cagnotto con Giovanni Tocci e Mirco Bergamasco con Ati
Safavi.
La
coppia di tuffatori tenterà il tutto per tutto interpretando
Party Rock Anthem degli LMFAO, mentre il
rugbista e la moglie saranno si esibiranno sulle note di Jai
Ho delle PUSSYCAT DOLLS.
Dance Dance Dance
Al
termine delle performance, la coppia che otterrà il punteggio più
basso dovrà lasciare Dance Dance Dance.
Ancora
hit di successo ed esibizioni spettacolari per la terza
puntata di Dance Dance Dance: Diego Dominguez e Clara
Alonso cercheranno di conquistare i giudici esibendosi sulle
note di Love Yourself di JUSTIN BIEBER; Claudia Gerini e
Max Vado saranno catapultati nelle atmosfere
indianeggianti di Lean on, il videoclip da oltre 2 miliardi
di visualizzazioni di MAJOR LAZER & DJ SNAKE; i fashion
blogger Chiara Nasti e Roberto De Rosa danzeranno Me
Against The Music, la celeberrima hit del 2003 interpretata da
BRITNEY SPEARS con MADONNA, diventata un cult per il bacio
tra le due regine del pop. Infine Raniero Monaco di Lapio e
Beatrice Olla interpreteranno una scena del film premio
Oscar Footloose.
Anche
in questa puntata le due coppie che avranno ottenuto il punteggio
più basso andranno in Danger Zone rischiando
l’eliminazione.
Ideato
dal genio di John De Mol (creatore del Grande
Fratello e di The Voice), Dance Dance Dance è uno
dei talent show più innovativi del panorama televisivo
internazionale, è in onda in anteprima assoluta ogni mercoledì
alle ore 21.10 su FoxLife (Sky, 114).
Gli
allenamenti delle sei coppie protagoniste vengono raccontate nel
“Daily” di Dance Dance Dance – in onda ogni giorno
dal lunedì al venerdì, alle 18.45 sempre su
FoxLife.
L’attrice Danay
García ha conquistato molta popolarità negli ultimi anni
distinguendosi per la sua partecipazione a note serie televisive.
Tali ruoli le hanno permesso di ottenere le attenzioni di critica e
pubblico, i quali sono pronti a scommettere sul ricco futuro
dell’interprete all’interno dell’industria televisiva. Ecco
10 cose che non sai di Danay García.
Danay García: le serie TV e i
film
10. Ha recitato da
protagonista in note serie TV. L’attrice debutta sul
piccolo schermo ricoprendo piccoli ruoli in alcuni episodi di serie
come CSI: Miami (2007) e CSI: NY (2009). Il vero
successo arriva però nel momento in cui viene scelta per ricoprire
il ruolo di Sofia Lugo nella serie Prison Break
(2007-2009). In seguito prende parte in qualità di guest star ad
alcune puntate di serie quali The Cleaner (2009),
Supernatural (2013), con Jared
Padalecki, Hawaii
Five-0 (2017), e Noches con Platanito (2018). Nuova
fonte di successo arriva però grazie alla serie spin-off
Fear The Walking
Dead (2016-in corso), dove ricopre il ruolo di Luciana
Galvez, recitando accanto alle attrici Maggie
Grace e Alycia
Debnam-Carey.
9. Ha partecipato anche a
film per il cinema. Il primo ruolo nella carriera
dell’attrice è per il grande schermo, per il dramma Danika
(2006), con protagonista Marisa
Tomei. Torna poi sul grande schermo con From
Mexico with Love (2009), per poi recitare anche nei film
Peep World (2010), con Taraji P. Henson, Michael C.
Hall e Kate
Mara, Rehab (2011), Liz en
Septiembre (2014), Havana, Habana (2017),
Boost (2017), Sniper: Scontro totale (2017), e
Avenge the Crows (2017). Prossimamente tornerà al cinema
con Spiked (2020) e Baby Money (2021).
8. Ha scritto, diretto e
prodotto un cortometraggio. Nel 2019 l’attrice dimostra di
essere interessata non solo alla recitazione, ma anche ad altri
aspetti riguardanti la realizzazione di un prodotto audiovisivo,
come la regia o la produzione. Durante quell’anno debutta infatti
per la prima volta dietro la macchina da presa con il
cortometraggio The Cure, da lei anche scritto e prodotto.
Quella non è però stata l’unica volta in cui la García ha ricoperto
il ruolo di produttrice, vestendo tali panni anche per il film
Avenge the Crows, da lei anche interpretato.
Danay García è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 138 mila persone. All’interno
di questo è solita condividere fotografie scattate in momenti di
svago quotidiano, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano
però anche immagini e video con i quali la García promuove il
proprio lavoro di interprete.
Danay García: la sua vita
sentimentale
6. È molto
riservata. L’attrice negli anni si è dimostrata piuttosto
restìa a condividere dettagli circa la propria vita sentimentale,
rilasciando poche informazioni che rendono difficile sapere con
certezza se attualmente abbia o meno un compagno. Negli scorsi anni
sembra aver avuto una relazione con l’attore Chris
Vance, conosciuto sul set di Prison Break, ma in
seguito si sono separati senza fornire motivazioni ufficiali.
Danay García in Prison Break
5. Era attratta dal
carattere del personaggio. Nel descrivere il personaggio
di Sofia, ricoperto nella serie Prison Break, l’attrice ha affermato che ciò che più
l’ha spinta a ricoprire la parte è stata la possibilità di dar vita
ad un ruolo femminile dal carattere forte, pronta a fare qualunque
cosa per affermarsi nel brutale mondo che la circonda.
4. Non sapeva quale destino
fosse riservato al personaggio. Talvolta gli attori sono
consapevoli di cosa aspetta nel futuro il personaggio da loro
ricoperto, e talvolta invece no. Quest’ultimo è stato il caso della
García, la quale ha affermato di non essere stata messa al corrente
dei principali eventi che si sarebbero presentati nella vita di
Sofia, così da permetterle reazioni più spontanee.
Danay García in Fear The Walking
Dead
3. È diventata parte del
cast principale. Dopo essere comparsa in alcuni episodi
della seconda stagione come guest star, l’attrice è stata poi
confermata come membro fisso del cast di Fear The Walking
Dead, dove ricopre il ruolo di Luciana Galvez, membro de La
Colombia, comunità che si trova a Tijuana e nel quale verrà accolto
il personaggio di Nick.
2. Ha imparato a
comprendere meglio la serie “grazie” al Coronavirus. Da
quanto il Coronavirus è diventato una realtà presente in tutto il
mondo, costringendo milioni di persone all’autoisolamento nelle
proprie abitazioni, l’attrice ha affermato di aver compreso meglio
la serie in cui recita attualmente, trovando inquietanti
somiglianze tra queste e la realtà che il mondo si trova a vivere
attualmente.
Danay García: età e altezza
1.Danay
García è nata aL’Avana, Cuba, il 5
luglio 1984. L’attrice è alta complessivamente 171 centimetri.
Danai Gurira è
un’attrice famosa per i suoi ruoli nella serie The Walking
Dead e nel film MarvelBlack
Panther. Ma è anche una gran storyteller e ha fatto
davvero tanta gavetta per arrivare dove è
arrivata. Ecco dieci cose che, forse, non sapevate su
di lei.
Danai Gurira: film e carriera
1. Danai Gurira è nata in
Iowa. Danai Gurira è natao il 14 febbraio del 1978 a
Grinnell, in Iowa, da Josephine e Roger Gurira, originari dello
Zimbabwe e ha due sorelle e un fratello più grandi, Shingai, Choni
e Tare Gurira. Suo padre era un’insegnate di chimica al Grinnell
College, mentre la madre è una bibliotecaria universitaria. Quando
aveva cinque anni la famiglia si è trasferita tornando nello
Zimbabwe, andando a risiedere nella capitale Harare. Danai è poi
ritornata negli Stati Uniti, è andata a studiare psicologia sociale
al Macalester College e ha ottenuto un master universitario in
Belle Arti alla New York University.
2. Ha recitato in celebri
film. Danai Gurira ha iniziato a recitare al cinema nei
film L’ospite inatteso (2007), Ghost
Town (2008), con Ricky Gervais,
3 Barckyards (2010), My soul to take – Il cacciatore
di anime (2010), Restless City (2011), Mother of
George (2013) e All Eyes on Me (2017).
Successivamente ha conosciuto grande popolarità recitando in
Black Panther (2018),
Avengers: Infinity War
(2018) e Avengers: Endgame
(2019). Prossimamente tornerà al cinema riprendendo il ruolo di
Okoye in Black Panther: Wakanda
Forever (2022).
3. È nota anche per alcune
serie televisive. L’attrice è anche nota per aver
partecipato a diverse serie tv come Life on Mars (2009),
Law & Order – I due volti della giustizia (2009),
American Experience (2010), Lie to me (2010) e
Treme (2010-2011). Dal 2021 al 2020 ha recitato in The
Walking Dead, accanto agli attori Norman Reedus e
Lauren Cohan.
Nel 2021 doppia Okoye nella serie animata What If… ?,
appartenente al Marvel Cinematic Universe.
Danai Gurira in The Walking
Dead
4. Danai Gurira ha iniziato
a lavorare per The Walking Dead nel 2012. Nel 2012 Danai
Gurira ha cominciato a diventare famosa internazionalmente grazie
al ruolo ricorrente di Michonne nella serie The Walking
Dead, spietata cacciatrice di zombie in un mondo
postapocalittico con la sua katana, ruolo che continua ad
interpretare ancora oggi, fino all’ultima stagione. Michonne è
infatti nel tempo diventato uno dei personaggi più amati, cosa che
l’ha portata ad essere una delle principali protagoniste, ormai
insostituibile.
Danai Gurira in Black Panther e Avengers
5. Danai Gurira ha avuto un
ruolo di grande rilievo nel film Black Panther. Nel 2018
Danai Gurira ha avuto modo di partecipare al nuovo film MarvelBlack Panther e
anche ad Avengers: Infinity War,
nel ruolo della guerriera Okeye, generale delle Dora Milaje,
amazzoni e guardie del corpo del re di Wakanda, regno protetto e
avanti cento anni rispetto agli altri paesi, grazie alla tecnologia
sofisticata che deriva dal vibranio, metallo facente parte di un
meteorite caduto sulla terra diverse migliaia di anni prima. Per
intepretare questo ruolo a dovuto rasarsi a zero la testa.
Danai Gurira: a love letter to
Africa
6. Danai Gurira da voce alle
donne africane. Danai Gurira è in realtà nata come
commediografa prima di diventare attrice, mettendosi a scrivere
perché non vedeva o trovava dei ruoli in cui riuscisse a
riconoscersi e per realizzare dei progetti che influissero sui
cambiamenti sociali e che aiutassero le persone a riflettere. Ed è
l’Africa che diventa protagonista delle sue opere. Come
Eclipsed, che è andato in scena a Broadway, e che la
Gurira ha iniziato a scrivere nel 2008. Eclipsed narra la
storia di cinque donne della Liberia e della loro sopravvivenza
durante la fine della seconda guerra civile. A Broadway ha avuto
subito un gran successo, sia riguardo le tematiche, sia perché è
stata la prima opera con cast solo femminile e di colore che ha
debuttato nel cuore del teatro newyorkese.
Danai Gurira: il suo workout
7. È nota per i suoi intensi
allenamenti. Già per assumere il ruolo di Michonne in
The Walking Dead l’attrice si era dovuta sottoporre ad un
intenso allenamento fisico, sviluppando un’evidente muscolatura.
Ciò le ha permesso di poter eseguire personalmente molte delle
scene e delle acrobazie più complesse. Allo stesso tempo, la Gurira
si è esercitata nell’utilizzo di armi bianche, ottenendo una buona
dimistichezza con queste. Tali allenamenti le sono poi tornati
utili anche al momento di dover assumere il ruolo di Okoye
nell’MCU.
Danai Gurira è su Instagram
8. Danai Gurira ha un
account Instagram seguitissimo. Il profilo ufficiale
Instagram di Danai Gurira ha un pubblico di 2,5 milioni di persone.
I suoi 300 post sono dedicati alla promozione dei suoi lavori da
attrice e anche dei suoi progetti riguardo l’Africa e le donne
africane, soprattutto riguardo le giovani generazioni. Ma non solo:
diversi suoi post la raffigurano anche ad eventi di moda e alcune
foto sono dedicate anche alla sua lunga amicizia con Lupita
Nyong’o.
Danai Gurira: la somiglianza con
Viola Davis
9. Somiglia molto
all’attrice premio Oscar. Tutti conoscono la premio Oscar
Viola Davis, celebre per film come The
Help, Barriere, Widows, The Suicide Squade molti altri. Da
quando anche la Gurira è divenuta una celebrità, in molti non hanno
mancato di notare come tra le due attrici vi sia una forte
somiglianza, che spesso le ha portate ad essere scambiate l’una per
l’altra. Effettivamente le somiglianze tra loro ci sono e come, ma
le due non sono per niente imparentate.
Danai Gurira: età e altezza dell’attrice
10. Danai Gurira è nata a
Grinnell, in Iowa, Stati Uniti, il 14 febbraio del 1978.
L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.
La star di Black
Panther: Wakanda Forever, Danai Gurira, ha recentemente rivelato la
scena d’azione più difficile della sua intera carriera. L’attrice è
nota principalmente per il ruolo di Michonne in The Walking
Dead e ovviamente per quello di Okoye nel MCU. Per un breve periodo, le
riprese di TWD e di Black Panther si sono accavallate, mettendo
l’attrice in condizione di dover fare i doppi turni su due set
entrambi fisicamente molto impegnativi.
Impegnata nella promozione di
Black
Panther: Wakanda Forever, Danai Gurira ha rivelato a Collider la scena d’azione della
sua intera carriera di attrice che considera la più difficile. La
scena in questione è quella dell’inseguimento in Corea del Sud,
nella prima parte di Black Panther, in cui Okoye e Nakia sono
impegnate a dare la caccia a Ulysses Klaue insieme a T’Challa. Ecco
cosa è accaduto nel backstage:
“Oh Dio. Voglio dire, ci sono
così tanti momenti diversi, ma devo dire che questa volta stavo
girando le riprese di Black Panther nello stesso momento in cui
giravo The Walking Dead. Quindi, poiché entrambi i set erano ad
Atlanta, mi hanno detto: “Ah, potresti semplicemente venire qui e
poi andare lì”. Quindi, ero esausta e c’era questa scena che dovevo
fare per Black Panther nelle riprese che stavo facendo. Avevo
dormito tre ore tra Okoye e Michonne. Poi sono arrivata alla fine
della giornata di riprese, dovevo entrare nell’imbracatura e fare
questa cosa.
(…) Ero in un’imbracatura e ho
dovuto capovolgermi. Ho dovuto usare il mio slancio e capovolgermi,
quindi prendere la mia lancia, che in qualche modo avevano appeso
sopra la mia testa. Il mio corpo e il mio cervello non erano
nemmeno interessati. Dicevano: “Senti, abbiamo finito. Sei matta.
Siamo fuori”. E quindi ci sono volute molte riprese perché non
riuscivo a ottenere il movimento, non riuscivo a mettere insieme la
coordinazione. Ero così esausta.
E poi in qualche modo, quando
Ryan mi ha detto “Forse abbiamo solo bisogno di questa parte”, ho
detto: “No, posso farlo. L’ho fatto sabato”. Quindi, alla fine, in
qualche modo ho messo insieme tutto e ho fatto due riprese che
andavano molto bene, e sono stata in grado di farlo per il mio
personaggio. Ma sì, proprio per il livello di esaurimento e la
precisione del movimento allo stesso tempo, non è stata la giornata
più facile.”
Ecco la scena in questione:
Black Panther: Wakanda
Forever, il film
Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità
del suo personaggio, T’Challa. Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11
novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios,
Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio
interpretato al compianto Chadwick
Boseman nel primo film, non verrà interpretato da
un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.
Nel film Marvel StudiosBlack Panther:
Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela
Bassett), Shuri (Letitia
Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai
Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba)
lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze
mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del
Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro
storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia
(Lupita
Nyong’o) e di Everett Ross (Martin
Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del
Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo
di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da
Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e
Alex Livinalli.
Reduce dal grande successo
di 10
Cloverfield Lane e prossimo a dirigere un interessante
adattamento di The Secret Life of Houdini, il
regista Dan
Trachtenbergha una lunghissima
lista di progetti da realizzare, tra cui spicca una possibile
incursione nel franchise Disney diThe Rocketeer.
Il film originale uscì nel lontano 1991 per la regia di
Joe
Johnston, ottenendo modesti guadagni al box
office e sfoggiando un’ambientazione da Seconda Guerra Mondiale
nella quale il protagonista Cliff Secord
(interpretato da Billy Campbell) grazie a un
innovativo zaino-razzo che gli permette di volare ovunque voglia,
si trova invischiato in un’avventura al cardiopalma contro
un’incombente minaccia di matrice nazista.
Tratto dal fumetto
omonimo di Dave Stevens, The
Rocketeer è stato più volte tirato in ballo nel corso
degli anni in relazione a un possibile reboot o addirittura un
remake, tanto che, dopo il recente successo di Captain
America Civil War lo stesso Johnston ha cercato di
rimettere mano a un progetto fumettistico che, in modo o
nell’altro, ricorda molto da vicino il materiale narrativo di casa
Marvel. All’inizio
del 2016 i rumors a riguardo sono aumentati fino a pochi giorni fa
quando è stata avanzata l’intenzione di proseguire col progetto,
per il momento intitolato provvisoriamente ancora “The
Rocketeer“. Si tratterebbe dunque di un sequel ambientato
sei anni dopo le vicende del primo film e avrebbe come protagonista
una donna di colore, pilota d’aerei capace di impossessarsi delle
capacità ordinarie dell’eroe della pellicola originale.
Alla guida (almeno produttiva) di
questo nuovo progetto sarebbero stati chiamati Matt Spicer e Max Winkler,
anche se ben presto si è fatto proprio il nome di Dan
Trachtenberg per la possibile
regia. Trachtenberg aveva infatti postato su Instagram
alla fine della settimana passata alcuni bozzetti realizzati
assieme all’artista Dennis Calero alcuni anni
addietro e ispirati proprio a The
Rocheteer.
Nelle immagini si può chiaramente
individuare un concept dal chiaro gusto dispotico nel quale, come
afferma lo stesso regista, la minaccia dell’invasione nazista
rispecchia nient’altro che alcune recenti e passate preoccupazioni
di carattere politico, tanto da considerare il 2016 un anno che,
nella finzione fumettistica e cinematografica, avrebbe necessitato
più cha mai di veri eroi.
Già a partire dal lontano 2014
Lionsgate
aveva cercato di mandare in porto un adattamento cinematografico
dal titolo The Secret Life of Houdini della
controversa e stupefacente biografia del famoso mago con
protagonista Johnny
Depp e alla regia Dean Parisot, ma
alla fine sembrò che il progetto si fosse definitivamente arenato
in un nulla di fatto. Proprio in questi giorni invece Deadline
riporta di un possibile tentativo di resuscitare l’intero progetto
ad opera di Dan Trachtenberg, recentemente
salito alle cronache grazie al piccolo successo di 10
Cloverfield Lane.
Nel 2009 venne annunciato che il
progetto cinematografico avrebbe dovuto riguardare l’adattamento
sul grande schermo del libro omonimo scritto nel 2006
da William Kalush
e Larry Sloman. La presentazione
del volume riporta che “dopo la sua morte
ottantotto anni fa, la vita di Harry Houdini è stata raccontata
molte volte nei libri, al cinema e in televisione. Ora, in
questa biografia innovativa, il esperto di magia William
Kalush e lo scrittore Larry Sloman lavorano assieme
per trovare l’uomo dietro il mito. Dopo aver
sondato milioni di pagine di ricerca, essi descrivono in
vividi dettagli le passioni che hanno spinto Houdini a compiere
imprese sempre più pericolose, la sua vita segreta da spia, e
una losca trama ordita per sovvertire la sua
eredità“.
Incentrato sulle vicende che videro
il grande illusionista al centro di un’oscura cospirazione ordinata
da un gruppo di spiritisti fanatici capitanati nientemeno che dallo
scrittore inglese Sir Arthur Conan Doyle, il film
che sarà diretto da Dan Trachtenberg è stato
annunciato dalla Lionsgate non come una classica
pellicola biografica ma bensì come un thriller d’azione sul modello
di Indiana Jones. Frank
Marshall di Jurassic World
e Bruce Choen de Il lato
positivo sono attualmente in attivo per produrre il
progetto, servendosi della collaborazione dello
scrittore Noah Oppenheimer per la
sceneggiatura.
2. Ha preso parte a note
serie TV. Oltre che sul grande schermo, Stevens ha avuto
modo di recitare anche in alcuni episodi di miniserie e serie TV
molto popolari, come Frankenstein (2004), Miss
Marple (2007) e Ragione e sentimento (2008). Ottiene
però grande popolarità quando assume un ruolo da protagonista in
Downton Abbey (2010-2012). Successivamente recita in
Legion (2017-2019), Assolo (2021) e Cabinet of Curiosities (2022).
Dan Stevens protagonista di The Guest
3. Ha guadagnato molta massa
muscolare per il film. Dan Stevens era completamente
emaciato quando ha incontrato per la prima volta il regista Adam
Wingard per recitare in The Guest. Stevens aveva infatti perso 30 chili per
recitare in La preda
perfetta e riuscì ad ottenere il ruolo del protagonista
solo in quanto promise che si sarebbe allenato come un matto e
avrebbe guadagnato la giusta massa muscolare per il ruolo. alla
fine ha messo su venticinque chili di muscoli, risultando perfetto
per la parte.
4. Ha dato corpo e voce alla
celebre Bestia della Disney. Nel remake in live action del
2017 La
bella e labestia, Stevens compare con il proprio
volto solo nel finale, quando la Bestia si ritrasforma in uomo. È
però sempre Stevens ad interpretarla anche nella sua forma
animalesca attraverso la tecnica della motion capture. A causa dei
trampoli di circa venti centimetri indossati dall’attore, oltre
alla sua altezza normale, questa versione della Bestia è alta due
metri e otto centimetri.
Perché Dan Stevens ha lasciato Downton Abbey?
5. Ha deciso di lasciare la
serie. Nella popolare serie Downton Abbey Stevens ha interpretato Matthew
Reginald Crawley, un lontano cugino borghese dei Crawley
che diventa l’erede della proprietà. Il personaggio è stato
presente nella serie fino al nono episodio della terza stagione,
dove il suo personaggio muore. È stato lo stesso Stevens a volere
brusco risvolto, in quanto voleva abbandonare la serie per potersi
dedicare ad altri progetti. Una morte, però, che i fan non sono mai
del tutto riusciti ad accettare.
Dan Stevens è Charles Dickens in
Dickens – L’uomo che inventò il Natale
6. Ha studiato a lungo per
interpretare il celebre scrittore. Nel film
Dickens – L’uomo che inventò il Natale, Stevens interpreta
proprio lo scrittore Charles Dickens. Per prepararsi al ruolo,
l’attore ha raccontato di aver letto alcuni libri incentrati sulla
personalità di Dickens, così da comprenderlo al meglio. “In
particolare, c’è un libro di Robert Douglas Fairhouse intitolato
“Diventare Dickens”, un titolo molto utile per chi si appresta a
interpretarlo”, ha raccontato Stevens.
Dan Stevens in Dickens – L’uomo che inventò il Natale
Dan Stevens è anche in Godzilla
e Kong – Il nuovo impero
7. Il suo personaggio è
stato scritto appositamente per lui. In Godzilla
e Kong – Il nuovo impero Stevens interpreta Trapper,
veterinario dei kaiju. Come raccontato dall’attore, il ruolo è
stato scritto appositamente per lui, ma ha deciso di accettare la
parte solo dopo che il regista gli ha descritto la scena in cui
Trapper vola con un velivolo high-tech attraverso uno stormo di
mostri elettrici e simili a pipistrelli. Stevens ha detto che
questo è stato l’elemento del film che lo ha convinto ad accettare
il ruolo di Trapper.
Dan Stevens, la moglie Susie Hariet e i figli
8. È sposato. Dan
Stevens è sposato con l’insegnante di musica ed ex cantante jazz
Susie Hariet, incontrata nel 2006 a Sheffield,
durante la rappresentazione di The Romans in Britain,
spettacolo teatrale in cui Stevens ha recitato. La coppia, pur se
molto riservata riguardo la loro vita privata, ha fatto sapere nel
tempo di avere oggi tre figli.
Dan Stevens è su Instagram
9.Ha un
profilo sul social network. L’attore è naturalmente
presente sul social network Instagram, con un profilo seguito
attualmente da 679 mila persone. Su tale piattaforma egli ha ad
oggi pubblicato oltre 700 post, tutti relativi alle sue attività
come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse
immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto
promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere
aggiornati sulle sue attività.
Dan Stevens: età e altezza dell’attore
10. Dan Stevens è nato il 10 ottobre del 1982 a Croydon,
nel Regno Unito. L’attore è alto complessivamente 1,83
metri.
Come riportato da Variety,
Dan Stevens reciterà al fianco di Harrison Ford in Call of the
Wild, il film prodotto dalla 20th Century Fox che
adatterà per il grande schermo l’omonimo romanzo di Jack
London (in Italia tradotto con Il richiamo della
foresta).
Non è chiaro quale ruolo andrà a
interpretare l’attore di Downton Abbey e
Legion, mentre è stato confermato che Ford vestirà
i panni del cercatore d’oro John Thornton.
Il film sarà
girato in California, in set ricostruiti anche all’interno di
studios, dove verrà utilizzata una speciale tecnologia digitale
all’avanguardia per ricreare le sequenze delle corse dei cani da
slitta (la stessa sperimentata in Avatar e ne
Il Libro della giungla).
Dopo aver bruscamente lasciato i
raffinati set della popolare serie Downton Abbey,
Dan Stevens si è dedicato anima e corpo al cinema
e così, dopo averlo brevemente visto di recente in Il
Quinto Potere, ecco che ritorna, questa volta nei
panni del protagonista, nell’horror thriller The
Guest, sceneggiato da Simon Barrett e
diretto da Adam Wingard.
Il film racconta di una famiglia
che fa amicizia con un uomo che non è chi dice di essere. I
realizzatori del film e Dan stesso hanno però dichiarato che questo
personaggio e un po’ più cattivo rispetto alla media dei caratteri
simili. Ecco di seguito un’intervista in cui l’attore racconta la
sua esperienza nel film.
Dan Stevens avrà
un 2014 molto impegnato. Al momento coinvolto nelle riprese di
Una Notte al Museo 3, in cui interpreterà
Ser Lancillotto, l’attore sarà sul grande schermo (negli USA) a
settembre 2014 per A Walk Among the
Tombstones, accanto a Liam Neeson,
mentre in fase di preproduzione è The
Cobbler, un fantasy in cui Dan reciterà accanto a
Adam Sandler e
Steve Buscemi.
La Warner Bros. annuncia
indirettamente che sta andando avanti con
MonsterVerse, poiché Dan Stevens
è stato scelto come nuovo protagonista umano in Godzilla
vs. Kong 2. La Warner Bros. ha lanciato un nuovo universo
cinematografico nel 2014 con un film solista di Godzilla e ha utilizzato gli anni
successivi per dare corpo a una nuova versione della lucertola
gigante e della sua controparte scimmia, Kong, prima di unirli in
Godzilla vs. Kong nel 2021. Il film a lungo
ritardato si è rivelato un solido successo per la Warner Bros.,
poiché ha guadagnato quasi $ 500 milioni in tutto il mondo durante
la pandemia. È per questo motivo che il MonsterVerse
continuerà.
La WB ha accettato di confermare il
regista Adam Wingard per un sequel. Il film è
attualmente conosciuto come Godzilla
vs. Kong 2, anche se ci sono state anche
segnalazioni che potrebbe essere intitolato Son of
Kong. Con la produzione che dovrebbe iniziare in Australia
entro la fine dell’anno, la mancanza di annunci su chi altro sarà
coinvolto nel film è stata un po’ sorprendente.
Ora, un nuovo reporet di
Deadline afferma che Dan Stevens
interpreterà un nuovo personaggio umano e sarà il protagonista del
cast di Godzilla vs. Kong 2. Non ci sono dettagli
su chi interpreterà esattamente Stevens, ma è l’unico membro del
cast attualmente legato al sequel. Godzilla
vs. Kong 2 segna una riunione tra l’attore e Wingard,
poiché la coppia aveva già collaborato al film cult The Guest.
Dan Stevens sarà il protagonista della terza
stagione di The Terror di AMC, basata sul romanzo
di Victor LaValle “The Devil in
Silver”. Come riportato da Variety, la nuova stagione è
stata formalmente autorizzata dalla casa di produzione a febbraio.
Stevens sarà anche produttore esecutivo della stagione di sei
episodi, oltre che protagonista. Il debutto è previsto per il 2025
su AMC e AMC+.
Dan Stevens interpreterà Pepper, descritto
come “un traslocatore della classe operaia che, a causa di una
combinazione di sfortuna e di un brutto carattere, si ritrova
ingiustamente rinchiuso nell’ospedale psichiatrico di New Hyde – un
istituto pieno di persone che la società preferirebbe dimenticare.
Lì, deve vedersela con pazienti che lavorano contro di lui, medici
che nascondono tristi segreti e forse anche il Diavolo stesso.
Mentre Pepper naviga in un paesaggio infernale dove nulla è come
sembra, scopre che l’unica strada per la libertà è affrontare
l’entità che prospera sulla sofferenza tra le mura di New Hyde – ma
farlo potrebbe dimostrare che i peggiori demoni di tutti vivono
dentro di lui.”
“Sono entusiasta di far parte di
The Terror: Devil in Silver”. Questa serie è
un’oscura sinfonia di orrore psicologico e dramma avvincente,
destinata a sconvolgere il pubblico”, ha dichiarato Stevens.
“Victor LaValle, Christopher Cantwell e questo incredibile team
hanno creato una danza unica e contorta di diavoli e ombre. Non
vedo l’ora di consegnare qualcosa di epico che risuonerà nelle sale
come una campana di ferro”.
È la seconda volta che Dan Stevens recita in una serie televisiva
ambientata in un ospedale psichiatrico, almeno inizialmente. In
precedenza Stevens ha guidato la serie FX-Marvel “Legion”, la cui
prima stagione era ambientata in gran parte nell’ospedale
psichiatrico Clockworks. Tra gli altri suoi ruoli televisivi
figurano la serie britannica di successo “Downton Abbey”,
la serie limitata di Starz “Gaslit” e “High
Maintenance” della HBO. Recentemente si è unito alla serie
animata di Hulu “Solar Opposites” e ha concluso la
produzione del thriller politico di Netflix “Zero Day”. Al cinema, tra i crediti
di Stevens figurano “Abigail”,
“Godzilla
x Kong – Il nuovo impero” e il remake live-action de
“La bella
e la bestia”.
Dan Stevens, dopo
Quinto Potere (2013) e Una
Preda Perfetta, si prepara ad entrare a far parte del
cast di The Ticket, film drammatico
scritto e diretto da Ido Fluk
(Never Too Late, 2011) insieme a
Lawrence Inglee e prodotto da Oren
Moverman (Oltre Le Regole,
2009).
The
Ticket, le cui
ripreseinizieranno ad agosto a New
York, racconta la storia di un uomo cieco che riacquista il dono
della vista solo per essere divorato dal suo egoismo e accecato
dalla sua ossessione per il superfluo.
Questo, per Dan
Stevens, è stato un anno molto fertile dal punto di vista
professionale, basti pensare al suo debutto al Sundance
Film Festival con il film The
Guest, e alle numerose pellicole a cui ha preso parte
come A Walk Among Tombstones,
The Cobbler e Night at
the Museum: Secret of the Tomb.
Attualmente, l’attore ha da poco
finito di girare il drammatico Criminal
Activities con John Travolta.
Libero dagli impegni sul set di
Downton Abbey, Dan
Stevens si appresta ad arricchire la propria agenda di
impegni, partecipando al nuovo adattamento di Swallows
and Amazons, primo romanzo della omonima serie di
libri per ragazzi firmata dallo scrittore inglese Arthur
Rasmsome nella prima metà del secolo scorso.
Steven sarebbe in predicato di
interpretare il ‘cattivo’ della serie, James Turner, ribattezzato
il Capitano Flint; la vicenda, ambientata nel 1929, vede
protagonisti due gruppi di bambini -da una parte i fratelli Walker
(John, Susan, Titty and Roger) e le sorrelle Blackett (Nancy e
Peggy) – che si incontreranno nel corso delle vacanze estive,
unendo le forze per contrastare Turner, zio delle Blacketts,
diventato una persona decisamente ostile.
La regia del film è affidata a
Charles e Thomas Guard (The
Uninvited), su sceneggiatura di Andrea
Gibb. La produzione è attualmente alla ricerca dei giovani
cui affidare i ruoli dei protagonisti; l’inizio delle riprese è
fissato per l’estate. Tra gli impegni più recenti di Dan
Stevens, vi sono The Fifth Estate (basato
sul caso Wikileaks) e Walk Among The
Tombstones.
Ha rovinato il Natale 2012 ad un
sacco di fan con la sua guida spericolata in Downton
Abbey, ma in 24 mesi Dan Stevens è
risorto ed è diventato una star del cinema. Difficile dimenticare
completamente il suo Matthew Crawley (forse solo la presenza di
Matthew Goode in Downton
Abbey può colmare il vuoto che Dan ha lasciato nei
cuori dei fan), eppure Stevens ce la sta mettendo tutta, tanto che
Empire l’ha eletto
The Breakout Star Of 2014,
la star rivelazione del 2014.
Ecco una gallery della sua
filmografia del 2014, sia quella che abbiamo visto qui in Italia,
sia quella che speriamo arriverà presto:
Dan Stevens si è
unito al cast di Colossal, il film sci-fi
che vede già protagonisti Anne Hathaway e
Jason Sudeikis.
Tim Blake Nelson e
Austin Stowell completano il cast del film che
sarà scritto e diretto da Nacho Vigalondo.
La storia segue una donna che torna
a vivere nel suo paese d’origine dopo aver perso il suo fidanzato a
New York, solo per scoprire che è stranamente connessa con una
creatura gigante che si è materializzata a Seoul e sta distruggendo
la città.
Stevens sarà l’ex-fidanzato che la
lascia solo per ritrovarsi poi a combattere per riaverla. Il film è
attualmente in produzione a Vancouver.
Dopo le voci di questa mattina di
Luke Evans, oggi arriva l’annuncio su
Dan
Stevens. Infatti arriva dal The
Hollywood Reporter la conferma che la Wat
Disney ha scelto la star di The Guest per interpretare il
principe antagonista a Belle interpretato da Emma
Watson.
Il film diretto da Bill
Condon si inserisce a pieno nel filone favolistico che la
Disney sta riproponendo. La Bella e la
Bestia è prodotta da
prodotto da Mandeville Films David Hoberman e Todd
Lieberman.
La bella e la bestia (titolo
francese: La belle et la bête) è una famosa fiaba europea,
diffusasi in molteplici varianti, le cui origini potrebbero essere
riscontrate in una storia di Apuleio, contenuta ne L’asino
d’oro (conosciuto anche come Le metamorfosi) e
intitolata Amore e Psiche. La prima versione edita fu quella
di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, pubblicata in
La jeune américaine, et les contes marins nel 1740. Altre
fonti, invece, attribuiscono la ricreazione del racconto originale
a Giovanni Francesco Straparola nel 1550. La versione più popolare
è, tuttavia, una riduzione dell’opera di Madame Villeneuve
pubblicata nel 1756 da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont in
Magasin des enfants, ou dialogues entre une sage gouvernante et
plusieurs de ses élèves. La prima traduzione, in inglese,
risale al 1757.
Durante un’intervista con Variety, Dan
Stevens (Downton Abbey) ha parlato della
possibilità di un sequel per il live action de La Bella e la Bestia, film
Disney arrivato a marzo in sala che ha raggiunto il miliardo al box
office mondiale.
In merito al sequel, Stevens ha
dichiarato: “Non è una domanda a cui posso rispondere io. Non
sono sicuro di quello che faranno. Sono aperto alle offerte, mi
sembrerebbe strano, ma mai dire mai.”
In merito a quale delle due versioni
dei personaggi gli piacerebbe interpretare, se la Bestia o il
Principe, Dan Stevens non ha avuto dubbi: “Mi
piacerebbe riportare in scena la Bestia.”
Leggi la nostra recensione de La
Bella e la Bestia
Esce al cinema il 19 agosto
Onward – Oltre la Magia. In occasione della
presentazione a Roma del nuovo film Disney Pixar,
ecco l’intervista al regista Dan Scanlon, che ha
parlato di magia, di vivere secondo il proprio potenziale e di
quello che gli piace da spettatore.
Diretto da Dan Scanlon e prodotto da
Kori Rae, la squadra creativa che ha realizzato Monsters
University, Onward – Oltre la Magia
include tra le voci italiane Sabrina Ferilli (Laurel Lightfoot),
Fabio Volo (Wilden Lightfoot), Favij (spiritello), Raul Cremona
(apprendista stregone) e David Parenzo (cameriere).
Quando due fratelli elfi
adolescenti, Ian e Barley Lightfoot, hanno l’inaspettata
opportunità di trascorrere un giorno in più con il loro defunto
padre, si imbarcano in una straordinaria avventura a bordo
dell’epico furgone di Barley, Ginevra. Come ogni impresa che si
rispetti, la loro avventura è ricca di incantesimi magici, mappe
misteriose, ostacoli insormontabili e scoperte incredibili. Ma
quando la coraggiosa mamma dei ragazzi, Laurel, si accorge che i
suoi figli sono scomparsi, si allea con la Manticora, una ex
guerriera in parte leone, in parte pipistrello e in parte
scorpione, e inizia a cercarli. Nonostante le pericolose
maledizioni, questo singolo magico giorno potrebbe significare
molto più di quanto avessero mai immaginato.
Il regista Dan
Gilroy, dopo aver ritirato il premio come Miglior Film
d’Esordio agli ultimi Independent Spirit
Award, durante il suo acceptance speech si è
rivolto ai suoi colleghi filmakers indipendenti considerandoli come
“sopravvissuti ad uno tsunami di film a base di supereroi”.
Premiato per il suo film
Nightcrawler– lucida e cinica riflessione
sul ruolo dei media al giorno d’oggi, presentato alla nona edizione
del Festival del Film di Roma- Gilroy si è scagliato con veemenza
contro lo strapotere dell’industria hollywoodiana ormai dominata
dai cosiddetti superhero movies dichiarando:
“Film indipendenti, la fondazione
in particolare e tutti coloro presenti qui oggi, penso che abbiamo
resistito ad uno Tsunami di film sui supereroi che si è abbattuto
su questa industria. Siamo sopravvissuti e abbiamo prosperato e
credo che questo sia lo spirito giusto”.
Gilroy ha riservato delle parole di
elogio per il protagonista del suo film- e co- produttore-
Jake Gyllenhaal, un tempo corteggiato
dall’industria mainstream per sostituire Tobey
MaGuire nella prima trilogia di
Spiderman diretta da Raimi e, in tempi
più recenti, valutato dalla Warner Bros. per interpretare un ruolo
nel prossimo superhero movie Suicide Squad, offerta che ha poi
declinato; mentre invece la sua partner in scena Rene
Russo, nella vita moglie di Gilroy, ha ricoperto il ruolo
della moglie di Odino, Frigga, in entrambi i due capitoli del
franchise di Thor.
Secondo alcuni rumors che si fanno sempre
più insistenti, Dan Brown sarebbe a lavoro su una nuova
riscrittura della sceneggiatura tratta dal suo best-seller Il
simbolo perduto, altra avventura di quel Robert Langdon che lo ha
reso famoso e ricchissimo con Il codice Da Vinci e Angeli e Demoni.
Stavolta l’eroe, interpretato nei primi due film da Tom Hanks,
dovrà vedersela con una piramide contenente un’antica
conoscenza.
Dopo la trilogia
cinematografica diretta da Ron Howard e
interpretata da Tom Hanks – ovvero Il codice Da Vinci,
Angeli e demoni e Inferno
– il personaggio
ormai iconico di Robert Langdon creato dallo
scrittore Dan Brown approda sul piccolo schermo
grazie alla serie Dan
Brown – il simbolo perduto, prodotta per il canale
streaming Peacock.
Dan Brown – il simbolo perduto, la trama
In questo nuovo show il
protagonista, pur avendo subito un deciso ringiovanimento rispetto
alla versione interpretata da Hanks, rimane comunque già totalmente
indirizzato nella sua carriera di esperto di simbologia religiosa,
oltre che ovviamente improntato verso una visione totalmente
razionale nelle sue interpretazioni. Nella sua nuova avventura
Langdon deve tentare di salvare il suo mentore Peter Solomon,
rapito da un maniaco assassino deciso a impadronirsi della
conoscenza dell’uomo per arrivare a possedere un potere in grado di
cambiare l’intero status quo degli Stati Uniti. Per riuscire
nell’impresa Langdon, aiutato principalmente dalla figlia di
Solomon Katherine, dovrà come al solito decifrare codici, svelare
segreti e ovviamente scampare a decine di pericoli in agguato.
“Squadra che vince
non si cambia” è uno dei motti più popolari applicati allo
sport, e in questo caso ben si addice anche a Dan
Brown – il simbolo perduto. Quei milioni di lettori
che si sono appassionati ai romanzi di Brown, così come gli
spettatori che hanno decretato il successo dei lungometraggi di
Howard e Hanks – in particolar modo i primi due lungometraggi della
trilogia – rimarranno senza alcun dubbio soddisfatti
dall’adattamento televisivo di The Lost Symbol, in
originale. La decisione di “rinfrescare” il protagonista a livello
anagrafico non altera in alcun modo lo spessore del personaggio né
stravolge le caratteristiche che lo hanno reso tanto popolare.
Il nuovo Robert Langdon
Il nuovo attore
principale Ashley Zukerman – salito recentemente alla ribalta
grazie a un’altra serie di enorme successo quale
Succession – possiede il giusto tipo di presenza scenica,
elegante e vagamente geek nella sua pur evidente umanità. Simpatico
fin dalle primissime scene, l’attore interpreta il personaggio di
Langdon conferendogli il necessario spessore drammatico, facendo in
modo che l’empatia del pubblico sia diretta immediatamente verso la
figura principale. In questo modo si crea, quasi per contrappasso,
una interessante dicotomia tra il fattore umano che Langdon
trasmette nelle puntate iniziali e la freddezza calcolatrice delle
macchinazioni messe in atto da “villain” Mal’akh, interpretato con
efficace presenza scenica da un Beau Knapp
(The Good Lord Bird), attore aiutato dal notevole
trucco che ricopre il suo corpo di tatuaggi. Nel cast meritano
segnalazione anche il veterano Eddie Izzard
(Hannibal) nella parte di Peter Solomon e Rick
Gonzalez (Arrow) in quella di un poliziotto che si trova
accidentalmente coinvolto nelle avventure di Langdon.
Il
simbolo perduto ripropone dunque con discreta
efficacia tutti gli elementi che hanno reso popolari i romanzi di
Dan Brown e i suoi adattamenti cinematografici. Si
tratta di un tipo di show che punta all’intrattenimento leggero,
che vuole divertire il pubblico intento a seguire i vari incastri
della trama che si dipanano volta per volta grazie alle abilità
deduttive e alla conoscenza specifica dei personaggi, su tutti
ovviamente Robert Langdon. Non è questo il tipo di show televisivo
in cui cercare profondità psicologica dei personaggi oppure momenti
fortemente drammatici e introspettivi: The Lost Symbol punta al
contrario a stuzzicare il gusto dello spettatore per il mistery,
condito con un pizzico di storia e un gusto retrò che ben gli si
addice.
Anche la scala della
messa in scena non è certamente quella di una mega-produzione come
ad esempio Il codice Da Vinci ma la bellezza delle
ambientazioni, soprattutto nell’episodio pilota, immerge comunque
lo spettatore in un prodotto confezionato con eleganza e notevole
cura per i dettagli. Quel che resta da fare è rilassarsi, seguire
Robert Langdon nella sua nuova, frenetica
avventura sicuri che prima o poi riuscirà a risolvere tutti gli
enigmi e rompicapo che gli si presentano di fronte. Per gli amanti
dell’eroe e dell’universo creato da Dan Brown, il
divertimento è assicurato.
No, non è un clamoroso dietro
front, ma l’idea di Aykroyd per un eventuale
quinto capitolo della saga degli Acchiappafantasmi. Dan
Aykroyd non ha certo avuto vita facile nel portare avanti
il terzo film dedicato agli
Acchiappafantasmi: nonostante il progetto
sia ancora in attesa del via libera della Sony, con l’intero cast
confermato – a eccezione ovviamente di Bill Murray
– l’attore sembra in pieno trip creativo, avendo già cominciato a
parlare del quarto e del quinto film, che vedrebbe i protagonisti
finire all’Inferno.
Aykroyd ha detto che vedere i
Ghostubusters nell’Aldilà sarebbe grande, ma che ci vorranno uno o
due film prima che questo succeda: il lavoro sarebbe già a buon
punto, scritto dallo stesso Aykroyd assieme al suo collaboratore
storico Tom Davis e promette di essere il più
comico di tutti. L’attore ha dichiarato che se la Sony
darà il via libera a Ghostbusters 3,
probabilmente ci sarebbe spazio per un ulteriore ritorno: tuttavia
lo stesso attore ha affermato che è arrivato il momento di avviare
effettivamente il progetto, altrimenti c’è il rischio che i
protagonisti gettino la spugna e visto che sono gli stessi a
detenere i diritti, senza di loro il film non potrà essere
fatto.
L’attore Dan
Aykroyd è stato una delle principali icone comiche degli
anni Ottanta, avendo preso parte a film di grandissimo successo
rimasti indelebili nell’immaginario collettivo. Sono infatti
numerosi i titoli che vengono subito alla mente quando si pensa a
lui, segno che egli è realmente stato in grado di distinguersi e
costruirsi una propria personalità all’interno di Hollywood. Ancora
oggi, a distanza di anni, è sempre un piacere rivedere i suoi film
più noti e riscoprire anche quelli meno celebri.
Ecco 10 cose che non sai di Dan Aykroyd.
Dan Aykroyd: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in celebri
film. Dopo essere divenuto una celebrità
del Saturday Night Live, la carriera di Aykroyd al
cinema inizia nel 1979 con il film 1941 – Allarme a
Hollywood, di Steven
Spielberg. Nel 1980 si consacra ulteriormente, insieme
all’amico John Belushi, grazie al film The
Blues Brothers. Da quel momento, recita in celebri film come
Una poltra per due
(1983), con Eddie Murphy,
Indiana Jones e il tempio
maledetto (1984), con Harrison Ford,
Ghostbusters –
Acchiappafantasmi (1984), con Bill Murray,
Tutto in una notte (1985), Spie come noi (1985),
Ho sposato un’aliena (1988), Ghostbusters II (1989) e
A spasso con Daisy (1989). In seguito ha recitato in
titoli come Genitori cercasi (1994), Blues Brothers:
Il mito continua (1998), Pearl Harbor
(2001), Io vi dichiaro marito e… marito (2007),
Candidato a sorpresa
(2012), Tammy (2014) e Ghostbusters: Legacy
(2021).
2. Ha partecipato anche a
progetti televisivi. Aykroyd non ha però mai dimenticato
la televisione, che lo ha reso celebre. Oltre ad aver preso parte
al già citato Saturday Night Live in più occasioni tra il
1975 e il 2013, ha poi recitato in film per la TV come Things
We Did Last Summer (1978), All You Need Is Cash
(1978) e nella serie PSI Factor (1996-2000). Ha poi preso
parte a Casa e chiesa (1997-1998), il film La vendetta
del ragno nero (2001) e ad alcuni episodi della serie La
vita secondo Jim (2002-2009). Nel 2013 ha invece recitato nel
film Dietro i candelabri, con protagonista Michael
Douglas.
3. È anche regista,
sceneggiatore e produttore. Oltre a lavorare come
interprete, Aykroyd si è in diverse occasioni occupato anche di
altri ruoli, in particolare quello dello sceneggiatore. Ha infatti
partecipato alla scrittura di diversi episodi del Saturday
Night Live, ma anhe a quella dei film The Blues Brothers,
Ghostbusters – Acchiappafantasmi, Spie come noi, Ghostbusters II,
Teste di cono e Blues Brothers: Il mito continua. Ha
poi diretto il film Nient’altro che guai (1991), da lui
anche scritto, mentre ha recentemente ricoperto il ruolo di
produttore per il film Ghostbusters (2016).
Dan Aykroyd in The Blues Brothers
4. Ha ideato i personaggi
insieme a John Belushi. Prima di diventare i protagonisti
di The Blues Brothers, i personaggi Jake ed Elwood Blues
sono stati ideato da Aykroyd insieme a Belushi per lo show
Saturday Night Live. I due erano inzialmente protagonisti
di alcuni sketch, ma in seguito divennero membri di una band a
tutti gli effetti, pubblicando l’album Briefcase Full of
Blues nel 1978. Sull’onda del successo ottenuto, i due
attori si decisero infine a realizzare un film basato su questi due
personaggi, dando vita ad un lungometraggio che punta sulla
comicità e sulla musica più che sulla coerenza narrativa.
5. Scrisse una sceneggiatura
esageratamente lunga. Aykroyd si occupò in prima persona
della sceneggiatura del film, pur non avendone mai scritta una
prima di quel momento. Egli inserì dunque numerosi passaggi
descrittivi sulle origini dei personaggi, idee per la messa in
scena e altre idee, arrivando ad occupare circa 324 pagine. Per
ironizzare sul suo stesso lavoro Aykroyd fece recapitare il copione
al produttore Robert K. Weiss nella copertina di
un elenco del telefono. Il regista del film, John
Landis, ebbe dunque poi il compito di riadattare quanto
scritto da Aykroyd in una sceneggiatura valida per poter essere
adattata per il cinema.
Dan Aykroyd in Una poltrona per due
6. Si è ridotto lo stipendio
per recitare nel film.Una poltrona per due è uno
dei più popolari film degli anni Ottanta, nonché appuntamento fisso
in televisione durante la vigilia di Natale in Italia. Tale film
piacque da subito anche ad Aykroyd, che dopo aver letto la
sceneggiatura si offrì di sostiuire Gene Wilder,
inizialmente pensato per il ruolo di Louis Winthorpe III. Per
ottenere il ruolo Aykroyd dovette però dimezzarsi lo stipendio,
poiché i produttori non erano convinti circa il suo coinvolgimento.
La chimica di coppia sfoggiata con Murphy ha poi reso il film un
grande successo, smentendo dunque chi non era convinto sulla sua
partecipazione al progetto.
Dan Aykroyd in Ghostbusters
7. Aveva scritto un ruolo
per il suo celebre amico. Mentre era intento a scrivere la
sceneggiatura di Ghostbusters –
Acchiappafantasmi, Aykroyd aveva pensato di costruire il
personaggio di Peter Venkman sulla base del carattere del suo
celebre amico e collega John Belushi.
Quest’ultimo, purtroppo, venne tragicamente a mancare proprio
mentre la sceneggiatura era ancora in fase di scrittura. Per il
ruolo venne allora scelto l’attore Bill Murray ed
Aykroyd si trovò a dover apportare alcune modifiche per rendere più
congeniale il personaggio al nuovo attore.
8. Ha svelato il segreto di
una celebre scena. Una delle immagini più famose del film
è quella in cui Ray, il personaggio interpretato da Aykroyd, rimane
scioccato e la sigaretta che stava per fumarsi gli rimane appesa al
labbro. In un’intervista successiva al film, l’attore ha raccontato
che la cosa era prevista ma che per riuscire in ciò non è stato
utilizzato nessun tipo di adesivo. Semplicemente, la sigaretta è
rimasta attaccata al suo labro grazie alla saliva. Si tratta ancora
oggi di un’immagine molto popolare, divenuta anche un meme su
Internet.
Dan Aykroyd e la vodka
9. Ha fondato un proprio
brand di vodka. In più occasioni l’attore si è cimentato
anche in progetti esterni al mondo del cinema. Tra le sue attività
più note vi è quella relativa al Crystal Head Vodka, un brand di
vodka fondato nel 2007 insieme all’artista John
Alexander. Si tratta di un marchio di vodka di fascia alta
noto per la sua caratteristica bottiglia a forma di teschio e per
essere filtrato attraverso i cristalli di diamante Herkimer. A
causa della mancanza di vodka senza additivi sul mercato, Aykroyd
aveva infatti deciso di crearne una lui stesso. Alexander ha poi
progettato la bottiglia basandosi sul fascino condiviso da entrambi
per la leggenda dei tredici teschi di cristallo.
Dan Aykroyd: età e altezza dell’attore
10. Dan Aykroyd è nato a
Ottawa, in Canada, il 1 luglio del 1952. L’attore è alto
complessivamente 1.83 metri.
Annunciato questa estate dalla
Universal Pictures, con uscita nelle sale prevista
per il 17 ottobre 2014, il biopic sulla vita
di James Brown, i cui panni saranno indossati
da Chadwick Boseman, si arricchisce di un
attore d’eccezione.
Secondo quanto riportato
da The Holliwood Reporter,
sembrerebbe che Dan Aykroyd, il padre
di Ghostbusters,si
unirà al cast sinora composto da Chadwick
Boseman, Nelsan
Ellis, Viola
Davis, Lennie James
e Octavia Spencer. Insieme
ad Aykroyd è in arrivo
anche Jill Scott.
Il film, diretto
da Tate Taylor, porterà il titolo di un
celebre pezzo del padrino del soul: Get
onupe ne racconterà la vita
partendo dai primi anni di un’infanzia vissuta in povertà per poi
fotografare l’ascesa di una delle figure di maggior peso del
panorama musicale mondiale.
Oltre al cast, anche il pool di
produttori sarà d’eccezione, oltre allo
stesso Taylor, saranno impegnati nella
produzione anche Mick
Jagger, Victoria
Pearman, Brian
Grazer, Erica Huggins.
Dan Aykroyd parlando di Ghostbusters
3 a confermato il ritorno anche di Sigourney Weaver
nel cast, inoltre vuole che ci siano anche Alyssa Milano e Eliza
Dushku, e pensa a Harold Ramis come regista…
L’attore ha spiegato che la Sony sta premendo l’acceleratore sul
progetto, e si sbilancia parlando anche di riprese: “Penso che
inizieremo a girare molto presto, forse già in inverno”. Ma per
girare un film servono un regista e un cast: sembra che la Sony
stia facendo di tutto per ottenerli piuttosto in fretta. Ivan
Reitman, regista dei primi due film, non potrà partecipare perché è
“troppo impegnato nel ruolo di mega-produttore di film”, ma c’è una
buona possibilità (almeno per quanto riguarda i desideri di
Aykroyd) che sia Harold Ramis a dirigerlo. Ramis ha appena girato
Anno Uno, commedia comica scritta proprio dagli sceneggiatori di
Ghostbusters 3: “Ha un mucchio di cose in ballo, ma sarebbe
grandioso vederlo lavorare a questo film.”
Ore che Ghostbusters 3 sembra aver
ottenuto finalmente il via libera, Dan Aykroyd conferma i rumour
sui nuovi attori che prenderanno parte al film, a cominciare da
Anna Faris…
Dan Amboyer,
attore che ha partecipato alle riprese di Batman
v Superman Dawn of Justice ma il cui ruolo è
ancora sconosciuto, ha risposto a delle insisdiose domande fattegli
da
PopSugar in merito al suo personaggio nel film. In realtà i
rumors parlan di Hal Jordan/Green Lantern, personaggio che avrà
invece un ruolo molto importante nella Justice
League.
Su Zack Snyder
l’attore ha dichiarato che il regista è molto fisico, che ha
addirittura chiesto di fare delle flessioni traun ciak e l’altro e
che ha spinto gli attori a prendersi molta cura della propria
forma, incitandoli addirittura a mangiare sano, frutta e
verdura.
In merito alle scene che ha girato
lui stesso, Dan Amboyer è stato molto generico:
“Non posso dire nulla senza spoilerare, diciamo però che ho
girato delle scene davvero belle”.
Che ne pensate? Potrebbe trattarsi
del nuovo volto di Lanterna Verde?
Justice League Parte I sarà
diretto ancora una volta da Zack Snyder ed è
previsto per il 10 novembre 2017. Nel film vedremo
protagonista Henry Cavill come Superman,
Ben Affleck come Batman, Gal
Gadot come Wonder Woman, Ezra Miller come
Flash, Jason Momoa come Aquaman, e Ray Fisher come Cyborg.
Il seguito invece, Justice League Part Two
arriverà 14 giu 2019.
Il miglior rimedio contro la
depressione? Caffè con ciambelle, chiacchiere terapeutiche, ma
soprattutto un ferreo programma d’igiene personale misto a numeri
di danza. Parola di Violet (Greta
Gerwig), Rose (Megalyn Echikunwoke) e
Heather (Carrie MacLemore), protagoniste
dell’ultimo film di Whit Stillman presentato l’anno scorso ai
Festival di Venezia e Toronto:
Damsels in Distress.
Damsels in Distress, la
trama: Belle, giovani ed anti-convenzionali, le tre
ragazze intendono rivoluzionare la vita al Seven Oaks, un college
dell’East Coast caratterizzato dalla predominanza maschile e da una
diffusa tendenza al suicidio dei suoi studenti. Prendono sotto la
propria ala Lilly (Analeigh Tipton), che rimane affascinata dalle
bizzarre convinzioni delle nuove compagne di stanza, continuamente
alla ricerca di persone mediocri e “perdenti” da salvare attraverso
il loro “Centro di prevenzione suicidi”. Come Frank e Thor, membri
di una confraternita incapaci di distinguere i colori primari, o la
depressa Priss, appena mollata dalla sua ultima fiamma dagli occhi
blu.
Nel frattempo Lily si destreggia
fra Charlie (il protagonista di “O.C.” Adam Brody), playboy della Facoltà che la
adesca offrendole un drink al pub, e l’amico provvisto di fidanzata
Xavier (Hugo Becker). Questo, chiaramente attratto
dalla dolce brunetta, non vede l’ora di farle sperimentare i
costumi sessuali dei Catari.
Tra lezioni di tip tap, citazioni
auliche e corsi sulla letteratura omosessuale, Stillman firma una
commedia fuori dall’ordinario, evidente parodia dei film
adolescenziali e dei personaggi che li popolano. Solo se letto in
quest’ottica, Damsels in Distress ha ragione di
esistere, pungente affresco della borghesia urbana statunitense che
il regista originario di Washington aveva già preso di mira in
“Metropolitan” e “The Last Days of Disco”.
I protagonisti di Damsels
in Distress, molti dei quali al loro debutto
cinematografico, sfoderano una recitazione decisamente sopra le
righe, in linea con un’atmosfera frivola e “witty” che, se diverte
nella prima parte del film, alla lunga stanca e convince sempre
meno.
Il risultato è una satira non
sgradevole, di livello medio, con qualche felice intuizione e
dialoghi caratterizzati da un nonsense che vuole (vorrebbe)
riecheggiare l’humour anglosassone di autori come Oscar Wilde.
Ottima la scelta dei costumi, ad opera di Ciera Wells, e brillanti
le coreografie di Justin Cerne, tra cui quella
finale della “sambola”, spassoso ballo inventato dalla leader del
gruppo Violet. Uscito negli Usa lo scorso aprile, Damsels
in Distress sarà nelle nostre sale dal 1 agosto.
Si intitola Damsel
il prossimo film Netflix con
protagonista Millie Bobby Brown che ormai ha trovato una
vera e propria casa professionale all’ombra della grande N rossa.
Dopo il successo travolgente con Stranger Things, che si avvia alla
sua conclusione, l’attrice ha partecipato Enola Holmes e ora tornerà a essere un’eroina
action nel fantasy diretto da Juan Carlos
Fresnadillo. Ecco di seguito una clip dal film che
arriverà sulla piattaforma il prossimo 8 marzo.
Millie Bobby Brown è una damigella che
non ha bisogno di essere salvata in Damsel,
il film diretto da Juan Carlos Fresnadillo, in arrivo solo su
Netflix dall’8 marzo 2024.
In Damsel
Una devota damigella accetta di sposare un affascinante principe,
per poi scoprire che la famiglia reale vuole offrirla in sacrificio
per ripagare un vecchio debito. Intrappolata in una caverna con un
drago sputafuoco, dovrà utilizzare astuzia e caparbietà per
sopravvivere.