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Il comandante e la cicogna in dvd dal 21 Febbraio

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il-comandante-e-la-cicogna-foto-filmSilvio Soldini torna a dirigere una nuova imperdibile commedia italiana con un cast composto dai più grandi nomi del cinema nostrano, tra cui Valerio Mastrandrea,

Best Pictures: 10 film da collezione in Dvd e Blu-ray

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Best Pictures: 10 film da collezione in Dvd e Blu-ray

10-film-best-pictures-cofanetto10 FILM DA COLLEZIONE – BEST PICTURES in vendita dal 21 febbraio In occasione della 85° edizione della notte degli Oscar, Warner Home Video presenta un esclusivo

Alan Rickman dirige Kate Winslet in A Little Chaos

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Ritorno dietro la macchina da presa per l’attore Alan Rickman, conosciuto per aver interpretato il professor Piton nella saga di Harry Potter. L’attore dirigerà l’attrice Kate Winslet in A Little Chaos. La notizia è stata diffusa dal Dailymail che conferma anche la presenza nel cast anche dell’attore Matthias Schoenaerts, giù protagonista di Un sapore di ruggine e ossa. Il film racconto di due progettisti di giardini che vengono incaricati da Luigi XIV di progettare una fontana a Versailles. Le riprese della pellicola dovrebbero iniziare in primavera su una sceneggiatura scritta da Allison Deegan.

Toby Jones sarà in Captain America: the Winter Soldier!

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Toby Jones sarà in Captain America: the Winter Soldier!

Continua il casting di Captain America: The Winter Soldier, oggi arriva la conferma che l’attore inglese Toby Jones ritornerà nel film ad interpretare nuovamente Arnim Zola. A rivelarlo è Joe Cunningham attraverso il suo profilo di Twitter:

@JoeCunningham14 – Toby Jones ci ha  confermato che sarà nel sequel di Captain America.

Non ci sono ulteriori notizie in merito, quindi non ci resta che aspettare nuove notizie in merito. Tutte le info sul film nella nostra scheda: Captain America: The Winter Soldier. Nel cast confermati Chris Evans, Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Cobie SmuldersHayley Atwell e Samuel L. Jackson.

 

Venduta la Batmobile per 4,6 milioni di dollari

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Batmobile-4,6mlnVenduta all’asta la Batmobile della serie tv anni ’60 di Batman. La vettura, realizzata per la versione televisiva delle avventure dell’Uomo Pipistrello targate ABC, è stata venduta

Lo sbadiglio della luce: L’Uomo che non c’era

Lo sbadiglio della luce: L’Uomo che non c’era

I fratelli Joel ed Ethan Coen girano il film L’uomo che non c’era, nel 2001. Vi seguiamo la storia di Ed Crane, modesto barbiere di provincia, alle dipendenze del cognato Frank. Un giorno, nella loro bottega entra il losco imprenditore Tolliver. Ed gli taglia i capelli, e l’altro svela che sta cercando un socio, avente una somma di 10000 dollari, per aprire un rivoluzionario lavaggio a secco. Sarà la molla narrativa. Il barbiere Ed sa bene che sua moglie Doris lo tradisce, con Big Dave, il proprietario dei grandi magazzini in cui lei va a lavorare, come contabile. E’ l’occasione buona per recuperare i 10000 dollari. Ed ricatta Big Dave, in incognito, via lettera.

Questa minaccia di svelare pubblicamente la sua relazione extraconiugale con la contabile Doris. Big Dave è costretto a pagare. La notte seguente egli chiama Ed, perché gli deve urgentemente parlare, ai suoi grandi magazzini. Big Dave svela che prima ha incontrato e pestato il losco Tolliver, insospettito dal fatto che l’altro gli chiedesse la stessa somma (10000 dollari), sempre per aprire il lavaggio a secco. Così, inevitabilmente si scopre il coinvolgimento diretto di Ed. Big Dave tenta d’uccidere il barbiere, ma questi si difende disperatamente, sino a commettere lui l’omicidio. Il giorno dopo, due poliziotti fanno uscire Ed dalla sua bottega, comunicandogli che la moglie Doris si trova in stato arresto. E’ lei che avrebbe ucciso Big Dave, sottraendo l’importo di 10000 Euro, in qualità di contabile ai grandi magazzini.

Ed allora cerca di contattare Tolliver, per scagionare la moglie. Ma lui sembra improvvisamente scomparso. Assieme al cognato Frank, Ed ipoteca la bottega, dovendo pagare un famoso avvocato, Riedenschneider. Ma all’improvviso Doris decide di suicidarsi in carcere. Ed saprà dal medico legale che sua moglie era rimasta incinta, da Big Dave. Il barbiere, sempre più annoiato dalla vita, decide di seguire una ragazza, Birdy, la quale si diverte a suonare il piano. Tornando assieme da un viaggio a San Francisco, nell’automobile guidata da Ed, lei tenta un rozzo approccio sessuale. Subito il barbiere respinge Birdy. L’autovettura finisce fuori strada. Dall’incidente si salvano entrambi, ma nel lettino dell’ospedale Ed è accusato d’aver ucciso Tolliver, ripescatone il cadavere, con tutte le carte già firmate dal barbiere (versati i 10000 dollari, dopo il furto alla cassa di Big Dave, operato dalla moglie, sua complice). Il protagonista del film finirà alla sedia elettrica, con aria tranquillamente rassegnata.

l'uomo-che-non-c'eraIl film L’uomo che non c’era ha il bianconero fotografico, sposandosi bene con la sua ambientazione, nel 1949. L’illuminazione arriva in chiave tendenzialmente espressionistica, come nella cinematografia degli anni ’30. Esteticamente, diventa fondamentale il dettaglio della linea in diagonale. Scaricandosi in questo modo, l’illuminazione opera degli strappientro l’inquadratura. La diagonale si percepisce sempre nel sobbalzo della sua superficie. Questa letteralmente si tirerà viaun po’ alla volta. All’inizio del film, c’è un’inquadratura dal pavimento, che mostra i soli piedi del barbiere Frank. Quella ha una luce diffusa. I capelli del cliente cadono a terra, lentamente, come piccoli batuffoli di neve. Li percepiremo dunque nel sobbalzo di se stessi, entro la diffusione della luce. Successivamente, vediamo che il barbiere capo Frank sta tagliando i capelli ad un bambino. Torna la percezione estetica del sobbalzo. Il bambino dà un colpo al sedile, abbandonandolo (a taglio concluso). Nello stesso tempo, il barbiere Frank sventola un telo bianco (ricoprente il corpo dei clienti, durante il taglio dei capelli). La percezione del sobbalzo è allacciabile a quella della linea diagonale.

Nell’inquadratura appena precedente, la macchina da presa ci svela all’improvviso il volto del protagonista Ed. All’inizio, egli è per noi una mera voce narrante. Quindi, l’inquadratura scoprente il volto di Ed sopraggiunge… sobbalzando, giocando d’anticipo rispetto alle prime aspettative dello spettatore (che aveva già cominciato ad immaginare il protagonista). Accade un ritagliopercettivo. La macchina da presa sembra muoversi in diagonale verso Ed, mentre ne vediamo il mezzobusto quasi in posa di ¾. Dopo lo sventolio del telo, da parte di Frank, la regia inquadra in via soggettiva l’interno della bottega. Dalle vetrine, il raggio solare entra in diagonale. Il protagonista Ed ha la noia di vivere, sia sul lavoro (sentendosi continuamente dire che lui è solo un barbiere), sia negli affetti (mancandogli i rapporti sessuali con la moglie, che perfino lo tradisce con Big Dave). Un giorno, però, entra in bottega l’astuto imprenditore Tolliver. Simbolicamente, sarà il sobbalzo del parrucchino a cambiare la grigia vita del barbiere Ed.

Nella scena dell’incidente stradale, la quale avvia lo scioglimento peggiore d’ogni ambizione al successo, l’autovettura naturalmente sbanda dalla carreggiata. Torna così il tema estetico della linea diagonale. Subito dopo, vediamo la corsa sobbalzante (contro l’aspro terreno) d’un cerchione. In via onirica, esso assumerà un colore bianco, entro un’inquadratura dallo sfondo solo nero. Il cerchione alla fine si trasformerà in una lampadina da elmetto, portato dal medico in ospedale. Esteticamente, pare interessante anche la scena in cui l’avvocato Riedenschneider prepara la sua arringa difensiva, in carcere, innanzi ai coniugi Crane. Là, perdura l’impostazione espressionistica di fondo. C’è l’inquadratura in cui un cono di luce (arrivante dal’alto) funge da sipario, per la teatralità forense nei gesti e nelle parole di Riedenschneider. E’ il momento in cui lui comincerà la sua arringa. Ne vediamo la sagoma nera (per il vestito), che, movendosi, ci favorisce di percepire la possibile sezione in verticale del cono luminoso. In seguito, l’avvocato passeggia da solo al centro della stanza. L’illuminazione filtra dalle sbarre sulla finestra, che, in prigione, impedisce a Doris d’essere libera. Però, i fratelli Coen per la maggiore scelgono di mostrarci soltanto l’avvocato, anziché la condannata. Il pavimento è inquadrato con la prospettiva centrale, e tagliato dall’ombra sulle sbarre.

Riedenschneider si rivolge frontalmente a noi, ma guardando nel vuoto. Ad un certo punto, egli cita il principio d’indeterminazione, per cui, secondo il fisico Heisenberg, la semplice osservazione d’un fatto cambia quest’ultimo. La prima dunque costituisce un sobbalzo del secondo, per così dire. Nel film L’uomo che non c’era, di frequente compare l’immagine del fumo. Diventa basilare quello del protagonista Ed. Abituato a parlare poco, la sua voce esce in maniera visivamente lenta. Ed è troppo malinconico per attaccarsi alla vita. Semplicemente, lui s’adagia al suo tran-tran coniugale e lavorativo, come se ci sbadigliasse addosso col fumo. Lo stesso accadrà alla ciocca di capelli, una volta caduta a terra. C’è una scena interessante, quando Big Dave svela per la prima volta ad Ed che qualcuno drammaticamente vuole ricattarlo.

La regia inizialmente ci mostra un coltellino, in primo piano. Big Dave lo usa per aprire un sigaro. In seguito, vediamo che lui comincia a fumare, seduto al tavolo. E’ interessante sapere che la forma allungata del sigaro assomiglia a quella del coltellino. Noi già sappiamo che Ed ha scelto di ricattare Big Dave. Falsamente, il barbiere innanzi alla disperazione del suo interlocutore arriva perfino a preoccuparsi di lui, suggerendogli che il sigaro portato in testa rischia di bruciarlo. Ed non si scompone per nulla, e perdura a sbadigliare la fumosità della rassegnazione in cui vive. Il barbiere rinuncia ad attaccare Big Dave, in quanto amante di sua moglie. La preferenza per il ricatto diviene noiosamente punitiva. Il barbiere gode e trae profitto dal torto che lui stesso ha subito, per cui il suo esecutore materiale, ossia Big Dave, da lui sarà fondamentalmente ignorato. Sembra che Ed voglia solo sbadigliare sul dramma dell’interlocutore. Certo resta il momento dell’assassinio. Allora il coltellino sostituirà davvero il sigaro. Però tale sobbalzo narrativo, all’interno della sceneggiatura, non cambierà mai la rassegnazione esistenziale di Ed. L’omicidio di Big Dave semplicemente potrebbe valere come un colpo di tosse, dopo una fumata andata male.

l'uomo-che-non-c'era-billy-bob-thortonPiù volte al barbiere Ed si pone l’accusa “Ma che razza d’uomo sei ? “. Il protagonista, sia nel vero (quando Big Dave gli avrebbe giustificato una zuffa, anziché il ricatto) sia nel falso (laddove Frank lo ripudi, in quanto – secondo lui – mero corruttore della moglie) della narrazione, alla lunga si farebbe antipatico, per la sua abitudine al quieto e silenzioso cinismo della rassegnazione. Nel film L’uomo che non c’era, le scene finali hanno una fotografia di colore integralmente bianco. Si narra la preparazione di Ed, verso la condanna a morte (sulla sedia elettrica). La nostra percezione dell’atmosfera del tutto bianca dovrebbe favorire la rinascita spirituale del barbiere. Lui però perdura a comportarsi nel silenzioso sbadiglio dei suoi pensieri. Pare che lo sfondo non abbia una tonalità spiritualmente bianca, bensì una tonalità pesantemente lattea, per così dire. Nella rassegnazione esistenziale di Ed, adesso il fumo delle sigarette si depositerebbe sulla stessa leggerezza della redenzione (o purificazione). La narrazione non ci mostra il momento topico in cui il condannato sobbalzerà dalla sedia elettrica, terribilmente, alla prima scossa. Il barbiere rimane perennemente sospeso, fra la fumosità della quieta rassegnazione ed il lavaggio a secco (senza schiuma) d’un possibile riscatto sociale. Nei due casi, noi dovremo percepirlo come un uomo che non c’è, recuperando il titolo del film.

Prima clip di Lovelace con Amanda Seyfried

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Prima clip di Lovelace con Amanda Seyfried

LovelaceDal 31 gennaio prossimo, la bella Amanda Seyfried arriverà sui nostri schermi con i casti e puri panni di Cosette, una dei protagonisti di Les Misérables.

Pain & Gain: il primo spot tv del film di Michael Bay

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Pain & Gain: il primo spot tv del film di Michael Bay

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Ecco il primo spot per la tv di Pain & Gain, prossimo film a “basso budget” diretto da mister box-office Michael Bay e che vede protagonista Mark Wahlberg e Dwayne

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La Casa: un trailer Green Band

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La Casa: un trailer Green Band

Dopo i vari trailer Red Band per il remake de La Casa, ecco un trailer “per tutti”, ovvero Green Band, in cui possiamo vedere qualche scena inedita e un numero decisamente minore di scene splatter.

Ecco il video:

Leonardo DiCaprio si prende una pausa dal grande schermo

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Leonardo DiCaprio si prende una pausa dal grande schermo

Leonardo DiCaprio è a lavoro da quando aveva più o meno 11 anni. Il grande schermo non ha più segreti per lui, anche se forse continua ad essergli oscura la via che porta agli Oscar. Nonostante la mancanza di dichiarazioni ufficiali, si rumoreggia che la delusione per la mancata nomination per il suo ruolo in Django Unchained sia stata davvero grande, ma la realtà forse è che sono più i suoi fan che lui stesso ad essere delusi.

Fatto sta che durante la presentazione del film di Quentin Tarantino in Germania, Leo ha dichiarato di volersi prendere una pausa dal grande schermo. Dopo aver girato tre film in due anni (Oltre a Django Unchained, il bel Leo ha lavorato ne Il Grande Gatsby e in The Wolf of Wall Street ancora inf ase di riprese) è stremato, e vorrebbe fare un giro per il mondo a sistemare le cose per l’ambiente, sua grande passione e impegno ben noto ai suoi fan.Speriamo però che per amore del buon cinema, DiCaprio non resti lontano dagli schermi per troppo tempo!

Le foto dei collectible di Django Unchained di Tarantino!

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Le foto dei collectible di Django Unchained di Tarantino!

Ecco le foto dei collectible di Django Unchained, il nuovo film uscito questa settimana di Quentin Tarantino. I Toys saranno disponibili all’acquisto già da subito per tutti i fan che lo riterranno indispensabile: 

Ray Liotta, Juno Temple e Jeremy Piven in Sin City 2!

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Ray_liotta-Sin-City-2Tre nuovi attori per il nuovo Sin City: una donna per cui uccidere di Robert Rodriguez e Frank Miller, si tratta di Ray Liotta (Quei bravi ragazzi), Juno Temple (Il Cavaliere Oscuro il ritorno)

Dane DeHaan sarà Goblin in The Amazing Spider-Man 2?

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Dane DeHaan sarà Goblin in The Amazing Spider-Man 2?


Dane DeHaanContinua il casting per The Amazing Spider-Man 2 e il nuovo arrivato oggi è l’attore noto per essere stato il protagonista di Chronicle che nel film interpreterà

Prima foto ufficiale per Kick-Ass 2 con Aaron Taylor-Johnson!

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Prima foto ufficiale per Kick-Ass 2 con Aaron Taylor-Johnson!

Prima foto ufficiale dal film Kick-Ass 2, il sequel del film diretto da Matthew Vaughn che in questo secondo capitolo è presente sono il veste di produttore. Nell’immagine protagonisti Jim Carrey e  Aaron Taylor-Johnson. Carrey interpreta il colonnello Stars and Stripe che nel film invita Kick-Ass ad unirsi al suo gruppo di supereroi chiamati “Justice Forever.”

La storia ruota proprio a torno a questo gruppo che nel prossimo film verrà braccato dal redivivo Red Mist – tornato con il nuovo nome di The Mother F%&*^r – solo l’intervento di Hit Girl può salvarli dall’essere annientati. Nella pellicola ritorna tutto il cast del precedente film: Chloë Grace Moretz, Nicholas Cage,  Lyndsy FonsecaChristopher Mintz-Plasse, e le new entry Morris Chestnut, John Leguizamo e Donald Faison co-protagonista nell’adattamento di Mark Millar e John Romita, Jr. comico.

Kick-Ass 2 uscirà nei cinema in USA il 28 giugno 2013, in Italia invece arriverà

Tutte le info utili nella nostra scheda film: Kick-Ass 2

Kick-Ass 2, il film

Kick-Ass 2 uscirà nei cinema americani il 23 giugno 2013. Tornano i protagonisti dell’irriverente commedia d’azione sui supereroi del 2010 diventata in breve tempo un cult cinematografico.

In Kick-Ass 2 la ragazza assassina Hit Girl (Chloë Grace Moretz) e il giovane vigilante Kick-Ass (Aaron Taylor-Johnson) stanno entrambi cercando di vivere come due normali teenager con i nomi di Mindy e Dave. Preoccupato del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave crea la prima squadra di supereroi “mondiali” insieme a Mindy. Sfortunatamente però la ragazza viene scoperta nei panni di Hit Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad affrontare il terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie studentesse. Nel frattempo Red Mist sta creando la propria squadra per far pagare ai suoi acerrimi nemici – Kick-Ass e Hit Girl – per ciò che hanno fatto a suo padre…

 

Oscar 2013: la migliore attrice protagonista – Jessica Chastain

Oscar 2013: la migliore attrice protagonista – Jessica Chastain

Jessica Chastain per Zero Dark Thirty

Sono almeno due anni che Jessica Chastain non sbaglia un colpo, dopo la nomination dello scorso anno per The Help, in cui è riuscita a tirare fuori un talento comico inaspettato, adesso è il momento di fare sul serio e sembra che la bella attrice sia seriamente intenzionata a portarsi a casa l’Oscar. In Zero Dark Thirty, la Chastain regge sulle sue spalle tutta la pressione del film senza batter ciglio, portando a casa una grandissima performance!

Oscar 2013: la migliore attrice protagonista – Jennifer Lawrence

Jennifer Lawrence per Il Lato Positivo – Silver Linings Playbook

Due anni fa ha presenziato alla cerimonia di annuncio delle nomination agli Oscar 2012, quest’anno invece è protagonista, con la sua seconda nomination agli Academy come migliore protagonista. La giovanissima Jennifer Lawrence non fa che coltivare a confermare il suo grande talento, e con Il Lato Positivo – Silver Lining Playbook sembra essere riuscita a fare centro.

Oscar 2013: la migliore attrice protagonista – Naomi Watts

Oscar 2013: la migliore attrice protagonista – Naomi Watts

Naomi Watts per The ImpossibleAlla sua seconda nomination come migliore attrice protagonista, Naomi Watts cerca ancora la vittoria e l’Oscar. Con The Impossible sembra essere l’outsider di questa fantastica cinquina, ma non è escluso che la sua grande performance possa portarle soddisfazione.

Oscar 2013: la migliore attrice protagonista – Emmanuelle Riva

Oscar 2013: la migliore attrice protagonista – Emmanuelle Riva

Emmanuelle Riva per Amour

Se la giovane Wallis è l’attrice più giovane mai stata candidata ad un premio Oscar, Emmanuelle Riva è l’attrice più anziana ad essere mai stata candidata allo stesso premio per la stessa categoria. In Amour, la Riva da una straordinaria prova di sè e ha tutte le carte in regola per riuscire a portare a casa l’ambito premio.

Oscar 2013: la migliore attrice protagonista – Quvenzhané Wallis

BE’ la più giovane attrice ad aver mai ricevuto una candidatura ad un premio Oscar, e a dire il vero, prima di questo film, non era nemmeno una vera attrice. E’ Quvenzhané Wallis, la protagonista di Beats of the Southern Wild che concorrerà insieme a quattro famose “avversarie” al premio per la miglior interpretazione femminile. La bambina di nove anni ha stregato il cuore del mondo con la sua tenerissima interpretazione di Hushpuppy, e chissà che l’Academy non le faccia un regalo!

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Hugh Jackman

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Hugh Jackman

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E’ un bel salto di qualità quello di Hugh Jackman, che da presentatore agli Academy Awards del 2008, quest’anno sarà presente in tutto il suo splendore come ospite d’onore e candidato per la migliroe interpretazione maschile. L’attore è Jean Valjean in Les Misérables di Tom Hooper, e grazie al film ha avuto la possibilità della vita. Chissà se alla fine la coglierà!

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Joaquin Phoenix

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Joaquin Phoenix

Joaquin Phoenix per The Master

Il cattivo ragazzo di Hollywood è tornato al cinema dopo l’anno sabatico durente il quale ha fatto un vero e proprio esperimento sulla sua pelle. E da attore di razza quale è, ha subito collezionato un’altra nomination, la terza della sua carriera e probabilmente quella per il ruolo più riuscito che gli sia mai capitato di interpretare. In The Master Phoenix strega lo spettatore, riuscirà a farlo anche con l’Academy?

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Denzel Washington

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Denzel Washington

Denzel Washington per Flight

Tre nomination, due Oscar già vinti e questa quarta nomination che arriva a coronare una grande interpretazione. Denzel Washington conferma la sua grande classe di attore di serie A e il prossimo 24 febbraio si troverà a concorrere con i migliori ad armi pari.

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Bradley Cooper

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Bradley Cooper

THE SILVER LININGS PLAYBOOK

E’ il vincitore popolare, che ha acclamato il film Il Lato Positivo – Silver Lining Playbook, ed è anche il più giovane nominato nella categoria di quest’anno. Bradley Cooper arriva agli Oscar con i migliori propositi e potrebbe anche riservare delle sorprese.

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Daniel Day Lewis

Oscar 2013: il migliore attore protagonista – Daniel Day Lewis

Daniel Day Lewis per Lincoln

Attore poliedrico e talentuoso, Daniel Day-Lewis è un Lincoln magnifico e questa potrebbe essere la sua occasione di entrare nella storia del cinema. Se infatti di colleghe donne con tre statuette ce ne sono già due (Katherine Hepburn e Meryl Streep) i maschietti non hanno ancora un rappresentante che possa vantare lo stesso numero di traguardi sulla mensola di casa. Day-Lewis sembra ben avviato sulla strada per essere il primo ad avere ben tre Oscar a casa.

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Jacki Weaver

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Jacki Weaver

Jacki Weaver per Il Lato Positivo – Silver Linings Playbook

Jacki Weaver è un’attrice di classe e con Il Lato Positivo – Silver Lining Playbook ha ottenuto la sua seconda nomination agli Academy Awards, dopo il riconoscimento ottenuto per la sua straordinaria interpretazione in Animal Kingdom.

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Amy Adams

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Amy Adams

Amy Adams per The Master

Bellissima e bravissima, quando fece il suo esordio in Come d’Incanto nessuno ci avrebbe scommesso, eppure Amy Adams ha collezionato quest’anno la sua quarta nomination, sempre per la categoria di non protagonista. Ce la farà quest’anno per il suo difficilissimo ruolo in The Master?

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Helen Hunt

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Helen Hunt

Helen Hunt per The Sessions

Qualcosa è cambiato l’ha consacrata ed ora con la sua bellissima interpretazione in The Session le offre la possibilità di portare di nuovo a casa un Oscar. Helen Hunt ha ricevuto quest’anno la sua candidatura a migliore attrice non protagonista.

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Sally Field

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Sally Field

Sally Field per Lincoln

Il rapporto di Sally Field con l’Oscar è di una media perfetta: due nomination e due Oscar portati a casa. Adesso, con la sua straordinaria interpretazione della Signora Lincoln in Lincoln di Spielberg, la Field prova a portarsi a casa il suo terzo Oscar, mantenendo la sua perfetta media.

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Anne Hathaway

Oscar 2013: la migliore non protagonista – Anne Hathaway

Anne Hathaway per Les Miserables

Dal momento in cui la rete ha cominciato a far rimbalzare il trailer di Les Misérables, le chiacchiere sull’interpretazione di Anne Hathaway per il film sono cresciute di giorno in giorno, accompagnandola fino alla vittoria ai Golden Globe e alla nomination all’Oscar. E’ decisamente lei la favorita e ci sorprenderemmo un po’ tutti se, alla fine della serata che premierà i migliori del cinema per il 2012 non sarà lei a stringere tra le mani il dorato Oscar.

Oscar 2013: il migliore non protagonista – Robert De Niro

Oscar 2013: il migliore non protagonista – Robert De Niro

THE SILVER LININGS PLAYBOOK

Vederlo nominato ad un Oscar di questi tempi sembra davvero una cosa strana, eppure Robert De Niro ha una bella storia d’amore con la dorata statuetta: ben due vittorie per l’attore, e con questa da non protagonista per Il Lato Positivo – Silver Lining Playbook, le sue nomination salgono a quota cinque. La leggenda del cinema contemporaneo scende di nuovo in campo e chissà che non faccia tripletta.

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