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La Ragazza di Fuoco: i tributi sul set

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La Ragazza di Fuoco: i tributi sul set

Dopo l’avvincente casting che ha visto vincere Sam Claflin per l’agognato ruolo di Finnick Odair, ecco che lui e Jenna Malone (Johanna Mason), si uniscono agli altri tributi sul set de

The Company You Keep: recensione del film di Robert Redford

The Company You Keep: recensione del film di Robert Redford

E’ stato presentato alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia The Company You Keep, il nuovo film di e con Robert Redford. Al suo fianco, Shia LaBeouf, Susan Sarandon, Brendan Gleeson, Richard Jenkins, Nick Nolte e Chris Cooper.

Jim Grant (Rober Redford) è uno degli ultimi fuggitivi del movimento radicale di ispirazione comunista-rivoluzionata denominata Weather Underground che durante il periodo della guerra del Vietnam infiammò, con atti al limite del terrorismo, le città americane.

L’FBI inseguiva questi personaggi finché la maggior parte dei ricercati hanno cambiato identità. Un giorno Sharon Solarz (Susan Sarandon) stanca del suo passato decide di costituirsi mettendo in pericolo tutti i suoi compagni e soprattutto Jim, poiché è ricercato anche per omicidio dopo una rapina finita male nel 1974. Jim, diventato avvocato, si imbatte in un giovane e ambizioso reporter, Ben Shepard (Shia LaBeouf) in cerca di una vera storia che segni la sua carriera. E mentre Ben scava nella verità e nella vita dei militanti, Jim è costretto ad abbandonare tutto e darsi alla clandestinità per fare chiarezza nel suo passato.

La sceneggiatura di The Company You Keep è adattata da Lem Dobbs dal romanzo omonimo di Neil Gordon, la storia ha tutte le carte per essere un emozionante thriller ma purtroppo si sofferma troppo sugli eventi politici facendo sembrare l’intera sceneggiatura un meccanismo ad incastro più che ad intreccio. Forse sarà per questo motivo per cui il cast, veramente eccezionale sulla carta, non è riuscito a far trasparire il coinvolgimento necessario per la vicenda. A partire dal regista/attore Robert Redford, che invece di restituirci la paura di perdere tutto quello che ha costruito e la voglia di provare la sua innocenza, si limita a fare “entrare e uscire” gli altri personaggi e fornirci le ragioni degli eventi che in parallelo Shia LaBeouf trova negli archivi.

The Company You Keep film recensione

Quest’ultimo con un look misto tra il nerd e il vintage non riesce a marcare la sua identità professionale, anzi forse risulta essere già vista e il suo riscatto finale è fin troppo prevedibile. Gli altri uomini del cast, Brendan Gleeson, Richard Jenkins, Nick Nolte e Chris Cooper servono solo come intermezzo tra le immagini di repertorio e i dialoghi con Jim, quando invece in questo particolare caso sarebbe stato giusto approfondire le scelte che hanno portato a lasciare la lotta, dato che le motivazioni ce le fornisce in maniera esauriente il giornalista.

Tra le donne, Susan Sarandon è l’unica a trasparire l’emotività di una madre ex attivista, nella scena dell’interrogatorio spinge lo spettatore a riflettere su come sia stata la sua vita, mentre Julie Christie è poco passionale e convincente come donna che non ha mai abbandonato la causa e purtroppo, anche lei è prevedibile nel finale.

La nona regia di Robert Redford rimane asciutta ed essenziale senza troppi estetismi ma facilitando il montaggio in parallelo di Mark Day (Harry Potter e i doni della morte) che per quanto provi a dare una sorta di ritmo con determinati tagli, le scene in sé non hanno la giusta verve per il taglio adrenalinico.

Tutto sommato The Company You Keep è un buon film che coinvolge una parte di storia americana di cui se ne conosce poco o nulla e che è interessante vedere sul grande schermo, solo che lascia l’amaro in bocca, poiché le premesse che lo hanno accompagnato fino alla 69° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia era molto positive, oltre che buone, quindi ci si aspettava qualcosa in più che tutto il cast artistico era in grado di fare.

The Words: recensione del film con Bradley Cooper

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The Words: recensione del film con Bradley Cooper

Arriv al cinema distribuito da Eagle Pictures, The Words il film diretto da Brian Klugman e Lee Sterntha e con protagonisti Bradley Cooper, Zoe Saldana, Dennis Quaid e Jeremy Irons.

In The Words Clay (Dennis Quaid), scrittore di successo e star del mondo letterario americano, sta tenendo una lettura pubblica di brani tratti dal suo ultimo romanzo The Words, per sponsorizzarne il lancio sul mercato. Man mano che legge, i suoi personaggi prendono corpo e così appaiono sullo schermo Rory (Bradley Cooper), aspirante romanziere nonché alter-ego di Clay e Dora (Zoë Saldana), sua moglie.

I due sono alla festa di consegna di un prestigioso premio letterario che lui ha appena vinto grazie al suo straordinario libro “The windows tears”. Mentre la storia, accompagnata dalle parole in sottofondo di Clay, si sviluppa (e parlare di sviluppo è già una concessione), si scopre che in realtà Rory non ha scritto il romanzo di suo pugno, ma ha solo copiato un vecchio manoscritto trovato per caso in una valigetta di pelle. E qui il gioco di scatole cinesi si complica ulteriormente poiché il vero autore del manoscritto, il Vecchio (Jeremy Irons), rivela la sua identità a Rory che, messo al muro, deve decidere se confessare o meno l’inganno che gli ha dato fama e celebrità. Questo interrogativo, che dovrebbe costituire il fulcro dell’intera vicenda e provocare delle riflessioni sul concetto di autorialità, di plagio ecc., resta purtroppo sotterrato dalla stucchevolezza e dalla noia di cui tutto il film è pregno.

The Words Se l’impianto narrativo è infatti potenzialmente interessante, la regia, l’interpretazione e perfino i dialoghi non sono assolutamente all’altezza dei temi che vorrebbero affrontare. Bradley Cooper è costantemente con le lacrime agli occhi senza che allo spettatore arrivi nemmeno un decimo della sua tristezza o del suo tormento interiore, il che ha come unico effetto quello di renderlo ridicolo; senza parlare dei personaggi femminili che hanno lo spessore di un foglio di carta velina (molto molto sottile) e che sembrano far parte del cast più per rispettare delle “quote rosa filmiche” che per un ruolo attivo nella trama.

The Words di Brian Klugman e Lee Sternthal delude davvero su tutta la linea. Unica eccezione l’interpretazione di Jeremy Irons che, sapendo fare discretamente il suo lavoro, spicca per bravura e sembra addirittura fuori contesto. Un gigante tra lillipuziani. Un commento a caldo per The Words? No words.

Pietà: recensione del film di Kim Ki-Duk

Pietà: recensione del film di Kim Ki-Duk

In Pietà ogni vita che nasce è un atto d’amore fatto di carne ed ossa… ma se si è privati dell’amore sin dalla nascita, come si può imparare ad amare? Kang-do (Lee Jung-jin) è sempre stato solo, si muove come un automa, indifferente a tutto ciò che lo circonda, sembra vivere in perenne anestesia, col disgusto per il genere umano stampato in faccia. Per vivere – o meglio – per sopravvivere, Kang-do lavora al servizio degli usurai, riscuotendo i debiti che la gente disperata di Cheonggyecheon ha contratto nel tentativo di risollevare le sue sorti e, quando non ottiene ciò che vuole, non batte ciglio nel tagliare una mano o una gamba e riscuotere dalla pensione d’invalidità perché “se muori l’assicurazione non paga”. Poi, una donna piomba nella sua non-vita, dice di essere sua madre e riesce a farsi strada nell’animo addormentato dello spietato strozzino di Cheonggyecheon. Mi-sun, interpretata magistralmente da CHO Min-soo, in realtà è solo una donna che cerca vendetta e, forgiata dalla sofferenza, non è meno crudele di Kang-do.

Pietà, il film

Tesa nello sforzo di portare a termine il suo piano, si fa sua complice e si sottomette all’unica forma di affetto che Kang-do, inesperto, riesce a donarle: un misto di violenza e amore, eros&thanatos che si legano indissolubilmente fino allo scioglimento della loro storia. Si può provare Pietà per un mostro? Dopotutto, Mi-sun ci riesce e, come una Madonna, cura le ferite invisibili dell’uomo nascosto dietro la cruda violenza. La città coreana di Cheonggyecheon, nella quale il film è ambientato, diventa essa stessa un personaggio, specchio della disperazione e dell’indifferenza di un dio che sembra aver abbandonato l’umanità a se stessa.

Vincolato dagli stilemi della recitazione tipicamente orientale, Pietà di Kim Ki-duk, sembra indebolirsi quando la scena non è totalmente controllata dai due protagonisti, la cui interpretazione riesce a dare lo spessore artistico di cui la materia trattata necessita. Il regista, che nei momenti di più forte intensità emotiva investe letteralmente gli attori, senza preoccuparsi di osare e  di sfidare le regole stilistiche del “buon cinema”, riesce a dare un taglio fortemente avanguardistico e inedito al film.

Leone d’oro alla 69esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Pietà è stato scelto per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar, in corsa nella categoria “miglior film straniero”.

Prometheus: recensione del film di Ridley Scott

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Prometheus: recensione del film di Ridley Scott

Tutto il resto del mondo l’ha già visto, noi italiani, come al solito, aspettiamo pazientemente il nostro turno e finalmente il 14 settembre prossimo, le attese di molti troveranno una fine con l’uscita al cinema di Prometheus, attesissimo ultimo film di Ridley Scott che ci racconta le origini del suo capolavoro sci-fi: Alien.

Annunciato da subito come il prequel del film culto del 1979, Prometheus ci racconta le avventure della nave spaziale Prometheus, appunto, in missione nello spazio per portare a termine una missione segreta. A bordo della nave ci sono la dottoressa Elizabeth Shaw (Noomi Rapace), il suo collega e fidanzato Charlie Holloway (Logan Marshall-Green), l’androide David (Michael Fassbender), il supervisore della spedizione Meredith Vickers (Charlize Theron) e un variegato equipaggio fatto dai piloti (il comandante è Idris Elba), geologi e studiosi, che potrebbero avere un interesse scientifico nella spedizione. Nel momento in cui la Prometheus atterra sul pianeta di destinazione, le scoperte e le rivelazioni saranno così grandi da sembrare incomprensibili, e per l’equipaggio arriverà il momento di scegliere da che parte stare.

Prometheus, tra eredità e riscrittura

Il film si porta dietro la pesantissima eredità di Alien e ne ricostruisce a suo modo un’origine che, fondamentalmente, poteva anche rimanere nascosta. Fonte primaria del fascino di Alien era infatti l’ineffabilità di queste creature mostruose di lovecraftiana memoria, e con Prometheus, Scott vuole svelare un po’ questo arcano che si rivelerà celarne altri, ben più ambiziosi e complessi. Quello che però in definitiva si compie con Prometheus, è un’operazione al servizio dei fan di Alien, che attraverso il pretesto del prequel si ritrovano a sentirsi raccontare la stessa storia che vide protagonista la straordinaria Ellen Ripley. Qui la Weaver diventa la Rapace e Ian Holm si trasforma in Michael Fassbender, tanto che in alcuni tratti del film sembra quasi di assistere ad un remake e non ad un prequel.

Prometheus

Nulla da dire a Scott che come al solito realizza una macchina visiva eccezionale, avvalendosi di ottimi effetti e di un cast che in ogni suo componente offre una performance straordinaria, su tutti proprio il citato Fassbender e la Theron. L’inverosimiglianza del film, che in alcuni punti raggiunge picchi talmente elevati da risultare comici, non è altro che una licenza poetica che concediamo al regista di buon grado, proprio perché ci aiuta ad andare avanti con la visione, che nell’ultima parte si trasforma in un insopportabile splatter d’autore. Anche in questo caso, come in Alien, è forte l’influenza che i romanzi di Lovecraft hanno avuto nella realizzazione delle varie creature che appestano il pianeta sconosciuto.

Le strizzate d’occhio allo spettatore/fan sono all’ordine dell’inquadratura e nel finale, Scott supera se stesso, realizzando una scena che potremmo definire già cult, destinata ad infervorare i cuori di tutti gli appassionati della saga. Prometheus era un film del quale si poteva fare a meno, non dice nulla di nuovo, né racconta molto di più della storia del mostri venuti dallo spazio, tuttavia è un sincero e devoto regalo che il regista ha voluto fare al suo pubblico.

Il Trailer di Trouble with the Curve con Clint Eastwood!

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Il Trailer di Trouble with the Curve con Clint Eastwood!

Ecco il Trailer di Trouble with the Curve nuovo film che vede il ritorno da attore di Clint Eastwood. Nella pellicola diretta da Robert Lorenz ci sono anche Amy Adams, Justin Timberlake, Matthew Lillard, John Goodman, Scott Eastwood, Robert Patrick.

Mélanie Thierry in The Zero Theorem di Terry Gilliam!

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Mélanie Thierry in The Zero Theorem di Terry Gilliam!

Finalmente arrivano notizie per fan di Terry Gilliam sul suo prossimo film, The Zero Theorem. Infatti pare che Mélanie Thierry sia entrata a far parte del cast della pellicola.

Primo logo di Transformers 4: ci saranno nuovi robot!

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Primo logo di Transformers 4: ci saranno nuovi robot!

Arriva il primo logo di Transformers 4, il nuovo episodio già annunciato e che sarà diretto nuovamente da Michael Bay.

Il cavaliere oscuro – Il ritorno: niente Director’s Cut con mezz’ora extra!

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Pochi giorni fa vi avevamo messi al corrente di un rumor secondo cui l’edizione domestica de Il cavaliere oscuro – Il ritorno, terzo e ultimo Batman diretto da Christopher Nolan, avrebbe offerto ai fan una versione extra large del film, facendolo passare dalla durata di 2h e 45′ a ben 3h e 15′. La mezz’ora aggiuntiva, secondo l’indiscrezione, avrebbe concesso più spazio ai personaggi di Bane e Ra’s al Ghul. La cosa non sorprenderà i nolaniani più attenti: il celebrato cineasta londinese, infatti, non ha inserito bonus del genere nei DVD di Batman Begins e Il cavaliere oscuro. Tuttavia, sarà probabilmente possibile dare un’occhiata a qualche scena tagliata; ma, ripetiamo, niente Batman 3 di tre ore e un quarto. Christopher Nolan ha voluto spender qualche parola sul rumor appena smontato:

“Cerco di sistemare tutto nero su bianco perché è folle girare cose che magari non finiranno nel film. E prende un sacco di tempo ed energia. Certo, più o meno in tutti i miei film c’è qualche scena tagliata, cose che di solito non piacciono a chi vede il DVD”

Insomma, rumor rientrato. Accontentatevi delle sole 2 ore e tre quarti dell’unica versione disponibile.

Fonte: The Playlist

Christian Slater in Nymphomaniac di Lars Von Trier

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Christian Slater entra nel cast di Nymphomaniac, nuova scandalosa fatica del cineasta danese Lars Von Trier che, come vi abbiamo anticipato qualche settimana fa, prevede scene di sesso reale alla maniera di Nine Songs di Michael Winterbottom: insomma, il cofondatore del movimento Dogma 95 non ha perso la voglia di sollevare polveroni. Slater interpreterà il padre della protagonista Joe (Charlotte Gainsbourg), una ninfomane la cui vita alla ricerca di avventure sessuali verrà percorsa in otto capitoli. Nel cast anche Shia LaBeouf, Stellan Skarsgard e Connie Nielsen. Uscirà – già s’avverte un aere tempestoso – nel 2013.

Fonte: Variety

Pirati dei Caraibi 5 a Porto Rico?

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Pirati dei Caraibi 5 a Porto Rico?

Ci sono buone possibilità che le riprese del quinto capitolo del franchise Pirati dei Caraibi abbiano luogo a Porto Rico: Jack Sparrow e i suoi abbandonano quindi le

Pacific Rim in 3D: Guillermo del Toro storce il naso

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Pacific Rim in 3D: Guillermo del Toro storce il naso

Pacific Rim sarà convertito in 3D. Una scelta che non va giù al regista Guillermo del Toro: ma quello della Warner Brose è un dictat, non c’è niente da fare. Il cineasta messicano era (ed è) convinto che le tre dimensioni non possano in alcun modo giovare a un film come Pacific Rim, andando a smorzare la mole di robot e mostri. Nonostante la conversione non sia un processo da niente, la data d’uscita non è stata spostata: resta, almeno per ora, al 12 luglio 2013 (USA).

Scritto da Travis Beacham, Pacific Rim vedrà affrontarsi in un epico scontro dei terribili mostri, i Kaiju, contro gli Jaegers, robot costruiti e pilotati dagli umani. Nel cast, Charlie Hunnam, Idris Elba, Charlie Day, Rob Kazinsky e Max Martini.

Pacific Rim uscirà nelle sale il 12 luglio 2013.

Quando legioni di mostruose creature, note come Kaiju, iniziano a sorgere dai mari, avrà inizio una guerra che porterà via milioni di vite e consumerà per anni le risorse dell’umanità. Per combattere i giganteschi Kaiju verrà sviluppato uno speciale tipo di arma: degli imponenti robot, chiamati Jaegers, controllati simultaneamente da due piloti le cui menti vengono collegate tramite un ponte neuronale. Ma anche gli stessi Jaegers sono quasi indifesi di fronte agli implacabili Kaiju. Ormai sull’orlo della sconfitta, le forze di difesa dell’umanità non avranno altra scelta se non quella di mandare avanti due improbabili eroi – un ex pilota in declino (Charlie Hunnam) e un’apprendista inesperta (Rinko Kikuchi) – uniti per pilotare un leggendario, ma al contempo obsoleto Jaeger del passato. Insieme, rappresenteranno l’ultima speranza dell’umanità contro l’imminente apocalisse.

Fonte: Variety

Indipendence Day: ecco i titoli dei sequel! L’affetto tra i personaggi al centro dei film

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Il regista Roland Emmerich e il produttore Dean Devlin stanno lavorando a due sequel di Indipendence Day (1996) che saranno girati tutti d’un fiato, uno dopo l’altro. Giunge notizia

The Butler: ecco Alan Rickman e Jane Fonda in versione Reagans

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Le riprese di The Butler, biopic dedicato al longevo maggiordomo della Casa Bianca Eugene Allen, sono in corso da alcuni mesi. Forest Whithaker interpreta il protagonista, a servizio dai tempi di Eisenhower sino all’era Reagan. Ed oggi vi mostriamo proprio uno scatto dal set con Alan Rickman e Jane Fonda nei panni di Ronald Reagan e sua moglie Nancy; con loro, anche il regista Lee Daniels e Oprah Winfrey, che in The Butler è signora Allen. Eccoli!

Nel folto cast di The Butler troviamo, tra i tanti, Robin Williams (Dwight D. Eisenhower), John Cusack (Richard Nixon), Liev Schriber (Lyndon Johnson), Minka Kelly (Jackie Kennedy), Lenny Kravitz (James Holloway) e James Mardsen (J.F. Kennedy). The Butler uscirà nel 2013.

Fonte: Twitter

Premio Nostalgia del Futuro 2012: quarta edizione

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Il 12 ottobre 2012 scadono i termini per partecipare alla quarta edizione del premio Nostalgia del Futuro 2012. Ancora un mese di tempo per partecipare al Premio “Nostalgia di Futuro 2012”,

Hotel Transylvania: character poster e poster definitivo del film

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L’atteso film d’animazione Hotel Transylvania continua a diffondere foto e materiale promozionale in vista dell’uscita del film il prossimo 15 novembre qui in Italia.

Joss Whedon, non solo Marvel: ecco Molto rumore per nulla

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Di Joss Whedon negli ultimi tempi si è quasi e solo esclusivamente parlato riguardo per il suo lavoro coi supereroi della Marvel; tuttavia gli interessi del regista non si limitano solo ai superuomini in calzamaglia che se la danno di santa ragione. Il regista ha recentemenre lavorato alla sua versione di Molto rumore per Nulla di Shakespeare, i cui diritti di distribuzione per il Nord America sono stati acquisiti da Lionsgate.

La commedia (non priva di elementi tragici) shakespeariana viene ripresa in chiave moderna con un cast di cui fanno parte Amy Acker, Alexis Denisof, Nathan Fillion, Fran Kranz, Jillian Morgese, Sean Maher, Clark Gregg e Reed Diamond. Il film è stato scritto, diretto e prodotto da Whedon. Whedon si è detto soddisfatto di tornare a lavorare con Lionsgate e la Roadside, coi quali aveva già collaborato in occasione di Cabin in the woods.

Fonte: ComingSoon.Net

 

Confermato il remake di Anni’40 per John Boorman

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Già qualche mese fa John Boorman aveva annunciato l’intenzione di dare un seguito ad Hope and Glory, che nel 1987 gli valse cinque nomination all’Oscar, assieme alla vittoria di un Golden Globe nella categoria musical e un BAFTA a Susan Wooldridge come migliore attrice non protagonista. Il seguito del film, uscito in Italia col titolo di Anni ’40, s’intitolerà Queen and Country. Caleb Landry Jones (X-Men: L’inizio, Contraband) è in trattative per il ruolo del protagonista.

Il film precedente, ampiamente autobiografico, narrava le vicende del protagonista bambino nella Londra post-bellica; il nuovo film lo vedrà adulto alle prese con le battute finali della Guerra di Corea. Il regista è ora alla ricerca dei finanziamenti; il film verrà probabilmente girato a Londra, ancora non fissati i tempi di realizzazione. John Boorman avrebbe inoltre già pronto il progetto successivo, Borken Dream, per il quale è dato come possibile protagonista lo stesso Landry Jones; l’attore apparirà prossimamente in Antiviral di David Cronenberg e Byzantium di Neil Jordan.

Fonte: Empire

Gli Equilibristi: la conferenza stampa

Ivano De Matteo, durante la conferenza stampa tenutasi presso il cinema Eden di Roma, ha illustrato le ragioni per le quali ha intrapreso l’avventura de Gli Equilibristi e le sue scelte sul cast e le sue ricerche di preparazione.

Gli Equilibristi: recensione del film di Ivano De Matteo

Gli Equilibristi: recensione del film di Ivano De Matteo

Se provassimo a traslare il concetto di equilibrismo in ambito economico, ecco qui che apparirebbe la società che ci circonda. Gente comune, gente normale che per arrivare a fine mese ha imparato a camminare su un filo sottilissimo, quello economico, in cui un conto saltato rischia di far spezzare la corda. E’ proprio questo ciò che fa Giulio, il protagonista della nuova opera di Ivano De Matteo, Gli Equilibristi, che nonostante i macigni economici da sopportare, i problemi da risolvere e la sua dignità da mantenere intatta fa di tutto pur di non cadere nel vuoto, pur di non vanificarsi nel nulla.

E’ una doccia fredda la storia narrata dal regista Ivano De Matteo, in cui la poca poesia rimasta è drammaticamente soppiantata dal sudore gelido di non riuscire a far fronte ai propri oneri e da una sfilza di cifre che affollano la mente. La preoccupazione di non farcela diventa un’ossessione, fino a manifestarsi in tutta la sua cruda realtà e costringere, quindi, il protagonista ad abbandonare la normalità per rifugiarsi in un mondo precario.

Gli Equilibristi film 2012

Le immagini de Gli Equilibristi si trapassano e si inglobano simultaneamente: l’amore di un ricordo espresso in una canzone è soffocato dalla richiesta netta della rata mensile, gli abbracci calorosi e spontanei si sono tramutati in frasi scontrose e di rabbia soppressa, la ricerca ansiosa di un secondo lavoro si tramuta in un lento sconfinamento verso i margini della società. Questa fotografia, regalataci dal regista, esprime con colori realistici il dramma del XXI secolo, in cui il dolore genera ulteriore dolore e non c’è spazio neanche per la libertà di riprendersi la propria vita e quindi ricominciare. Il fardello da pagare è troppo pesante e spesso devia l’individuo dai propri valori e principi, conducendolo ad alienarsi dal sociale, a distruggere ciò per cui lotta: la famiglia, e a condurlo verso scelte irreparabili.

Valerio Mastandrea, che comunica alla perfezione la tragicità del personaggio, fa di sé la manifestazione di un destino beffardo e ribelle alle sue scelte e previsioni. Il suo sconforto è immobile e inamovibile e spesso lascia spazio ad un’ironia distruttiva, che non solo enfatizza la realtà ma recide nettamente qualsiasi tipo di rapporto: sociale e costruttivo con l’esterno. La sua determinazione nel riparare il suo errore commesso e ottemperare agli obblighi familiari lo trasforma in un essere in cui l’alienazione è la sua espressione. Pur di non macchiare la sua dignità, di rispettare le sue promesse, Giulio si perde in un annullamento psicologico ed emotivo, in cui qualsiasi suo fabbisogno è subordinato al soddisfacimento delle necessità della famiglia, anche se questo significa allontanare da sé i proprio cari.

Questo spaccato della nostra società induce a riflessioni profonde sull’intero sistema socio- politico e culturale, e scatena anche un continuo paragone con il concetto tradizionale di famiglia, in cui la rigidità dei ruoli interpretati rappresentava un limite alla libertà dei singoli, ma esorcizzava anche la possibilità di realtà così avvilenti come quelle qui affrontata.

La DreamWorks pensa al remake di Ho sposato un fantasma

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La DreamWorks pensa al remake di Ho sposato un fantasma

Uscita nel 1984, Ho sposato un fantasma (All of Me) fu una commedia diretta da Carl Reiner in cui una milionaria, interpretata da

The Words: le parole di Bradley Cooper

The Words: le parole di Bradley Cooper

Uscirà il 12 ottobre nelle sale italiane il film The Words, la nuova storia narrata da Brian Klugman e Lee Sternthal e presentata al Sundance Film Festival 2012.

Un buon matrimonio per Joan Allen

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Joan Allen parteciperà a A Good Marriage, adattamento di un lungo racconto di Stephen King (pubblicato in Italia nella raccolta Notte buia, niente stelle). Il film dovrebbe essere diretto da Peter Askin (Trumbo). Lo stesso Stephen King sul suo sito Internet riassume così la trama: “Darcy Anderson scopre sul conto di suo marito più di quanto non abbia capito in vent’anni di matrimonio quando inciampa letteralmente in una scatola nascosta sotto a un tavolo da lavoro nel loro garage…” Il Re del Brivido si è peraltro incaricato di scrivere l’adattamento del racconto. La più recente interpretazione di Joan Allen per il grande schermo era stata in The Bourne Legacy.

Fonte: ComingSoon.Net

Britt Robertson nel cast di Starbuck

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Britt Robertson, star della serie tv ha concluso l’accordo per partecipare a Strabuck, film prodotto dalla Dreamworks: del cast del film, remake dell’omonimo canadese del 2011, faranno parte, tra gli altri, Vince Vaughn, Cobie Smulders e Chris Pratt. Il film narra le vicende di un quarantenne (Vaughn) che, donatore di sperma, scopre di essere il padre biologico di oltre 500 bambini.

Le cose precipitano quando un folto gruppo di questi suoi ‘figli’ firma una petizione contro la banca del seme per conoscere l’identità del loro vero padre; il protagonista si troverà nel frattempo di fronte alla decisione che la sua compagna (Smulders), rimasta in cinta, su se ritenerlo o meno un padre adeguato per il loro figlio in arrivo. Brittany Robertson avrà la parte di una delle figlie biologiche di Vaughn. Le riprese del film, scritto e diretto da Ken Scott, cominceranno entro l’anno.

Fonte: ComingSoon.Net

Kick-Ass 2: ecco Mother Russia

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Le riprese di Kick-Ass 2 sono già a buon punto ed ecco che spuntano fuori le foto di Mother Russia, un nuovo personaggio che conosceremo in questo secondo capitolo. Ad interpretarla la bodybuilder russa Olga Kurkulina che esteticamente risulta molto diversa rispetto al suo referente fumettistico. A pubblicare la foto lo stesso regista Jeff Wadlow tramite Twitter:

Ecco come il personaggio appare nel fumetto:

Ecco inoltre un video di scena in cui vediamo Mother Russia in azione e a seguire una foto, pubblicata da Chloe Moretz che la vede impegnata con gli allenamenti da Hit Girl:

Firmano la sceneggiatura di Kick-Ass 2 Matthew Vaughn (anche produttore e regista del primo capitolo) e Jeff Wadlow. Il film uscirà il 28 giugno 2013 negli USA.

Kick-Ass 2, il film

Kick-Ass 2 uscirà nei cinema americani il 23 giugno 2013. Tornano i protagonisti dell’irriverente commedia d’azione sui supereroi del 2010 diventata in breve tempo un cult cinematografico.

In Kick-Ass 2 la ragazza assassina Hit Girl (Chloë Grace Moretz) e il giovane vigilante Kick-Ass (Aaron Taylor-Johnson) stanno entrambi cercando di vivere come due normali teenager con i nomi di Mindy e Dave. Preoccupato del diploma di fine anno e di un futuro alquanto incerto, Dave crea la prima squadra di supereroi “mondiali” insieme a Mindy. Sfortunatamente però la ragazza viene scoperta nei panni di Hit Girl, ed è costretta a ritirarsi, restando sola ad affrontare il terrificante mondo della scuola, popolato da malvagie studentesse. Nel frattempo Red Mist sta creando la propria squadra per far pagare ai suoi acerrimi nemici – Kick-Ass e Hit Girl – per ciò che hanno fatto a suo padre…

 

Superman: Man of Steel. Amy Adams la sua Lois Lane

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Superman: Man of Steel. Amy Adams la sua Lois Lane

Nel corso di un’intervista rilasciata a Collider e dedicata in larga parte a The Master, Amy Adams ha avuto modo di parlare anche dell’attesissimo reboot dedicato all’Uomo d’Acciaio, nel quale interpreterà Lois Lane. L’attrice ha definito l’esperienza sul set come grandiosa, sottolinenado l’impegno e il grande lavoro portato avanti da Henry Cavill nel calarsi nei panni di Superman. Adams ha sottolineato di non aver ancora visto il montato finale e quindi di aver potuto guardare solo i vari teaser usciti fino ad adesso; certo lei ne sa di più, ma c’è una gran parte del film della quale, non avendovi partecipato, non può dire granché.

A una domanda su eventuali risvolti ‘umoristici’ del personaggio, sulla falsa riga di quanto visto in precedenza sul grande e piccolo schermo, l’attrice si è tenuta abbastanza sul vago, dando comunque l’idea che quello di Lois sarà un personaggio ‘forte’, pur non entrando in competizione Clark Kent. Il film ci mostrerà un Kal-El / Clark Kent il quale, pur essendo cresciuto coi valori ‘terrestri’ dai propri genitori adottivi, si sentirà in una certa misura alienato dal resto del genere umano dai suoi straordinari poteri, che userà in seguito per affrontare una terribile minaccia per il genere umano. Accanto a Cavill e Adams, ci saranno tra gli altri Russell Crowe, Diane Lane, Kevin Costner, e Laurence Fishburne. L’uscita del film è fissata per il 14 giugno 2013.

Fonte.: Badtaste

Frankenweenie: ecco la prima clip originale del film

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Frankenweenie: ecco la prima clip originale del film

Ecco la prima clip di Frankenweenie, ultimo film in stop motion di Tim Burton che nasce da un cortometraggio che il regista realizzò in gioventù.

Il film verrà presentato

Nicolas Cage in I Am Wrath

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Il periodo di febbrile lavoro di Nicolas Cage non si è ancora fermato, anzi pare che l’attore di Ghost Rider non abbia assolutamente intenzione di fermarsi! Cage ha annunciato la sua partecipazione in veste di protagonista al film I am Wrath, in cui un uomo decide di vendicare la moglie, morta a causa di un complotto di polizia. Il film non ha ancora un regista ma sembra sia stato fatot il nome di William Friedkin, noto regista de L’Esorcista che abreve tornerà sui nostri schermi con Killer Joe.

Nicolas Cage è al momento impegnato con le riprese di Kick Ass 2 e a novembre lavorerà a Joe di David Gordon Green.

Channing Tatum potrebbe dirigere Magic Mike 2

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Quando un film ha successo è inevitabile, in questo momento storico-cinematografico, pensare al sequel. Così succede anche per Magic Mike, il film in uscita la prossima settimana da noi che ha già fatto il pieno al box office. Alla luce della dichiarazione di Soderbergh di volersi allontanare per un po’ dalla regia, Channing Tatum, protagonista del film, ha dichiarato che potrebbe decidere di passare lui stesso dietro la macchina da presa per il secondo capitolo di Magic Mike.La sceneggiatura sarebbe sempre affidata a Reid Carolin, mentre è in fase di lavorazione un musical per Broadway che si baserà sul film.

Nel cast di Magic Mike in uscita il prossimo 21 settembre anche Matt Bomer, Matthew McConaughey, Joe Manganiello, Olivia Munn, Riley Keough, Cody Horn e Adam Rodriguez.

Fonte: Empire

Restaurato Fear and Desire, il film “perduto” di Kubrick

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Come dice Empire, perduto è una parola grossa. Il film del quale si dice Kubrick si vergognasse, Fear and Desire, non è mai stato pdavvero perso del tutto. Solo un po’ di tempo fa però si è

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