Home Blog Pagina 2980

Another End: recensione del film di Piero Messina

Another End: recensione del film di Piero Messina

Another End è il nuovo lungometraggio di Piero Messina, che arriva nelle sale italiane dal 21 marzo. Il regista siciliano torna a dirigere per il grande schermo dopo una lunga pausa durata nove anni. Il suo esordio risale infatti al 2015, quando aveva firmato il promettente L’attesa, con Juliette Binoche, rivelandosi regista accorto e delicato, con una predilezione per le tematiche legate al lutto e alla perdita. Ci sono stati poi lavori come la serie tv Suburra, di cui Messina ha diretto la seconda stagione, senza tralasciare il suo lavoro di compositore. Con Another End il regista di Caltagirone torna al tema a lui caro, scegliendo un cast internazionale fatto di certezze come Gael Garcìa Bernal e Bérénice Bejo e giovani promesse e mescolando il dramma alla fantascienza in una chiave molto personale.

La trama di Another End

Sal, Gael Garcìa Bernal, ha perso la moglie in un incidente stradale e non riesce a darsi pace. Quando tenta il suicidio, sua sorella Ebe, Bérénice Bejo, lo convince a rivolgersi alla società per cui la donna lavora. Essa ha infatti messo a punto una tecnica, che ha chiamato proprio Another End, attraverso cui è possibile trasferire nel corpo di un ospite vivo pensieri, memorie e personalità di una persona deceduta. Il tutto, però, può durare solamente per un breve lasso di tempo.

È quanto è concesso a chi ne fa richiesta per elaborare il dolore legato alla perdita del proprio caro e poter accettare la sua dipartita. Sal, dapprima contrario, si lascia convincere, trovandosi così accanto una donna, Ava, Renate Reinsve, che seppur fisicamente sia totalmente diversa dalla defunta moglie Zoe, ne possiede i ricordi, il modo di pensare, il carattere. Questo aiuterà davvero Sal a superare il lutto? Come interagiranno Sal e Ava-Zoe? Cosa succederà, poi, quando il tempo a disposizione della coppia sarà finito? Quel che è certo è che i due iniziano insieme un viaggio dalla meta sconosciuta.

Fantascienza e approfondimento psicologico

Another End è un film dal carattere non spiccatamente italiano. Non solo perché è ambientato negli Stati Uniti e si avvale di un cast internazionale. L’elemento fantascientifico scelto dal regista – anche sceneggiatore, assieme a Giacomo Bendotti, Valentina Gaddi e Sebastiano Melloni – per fare da impalcatura e da detonatore della vicenda è sicuramente più tipico di una cinematografia come quella americana, che tende a spostare all’esterno tutto ciò che è interiore, dando corpo e materia anche agli elementi eminentemente immateriali, come le paure, i dolori e le angosce umani.

Qui però questa scelta, compiuta dal regista con estrema libertà stilistica, non è altro che un pretesto per introdurre e trattare la tematica del lutto e dell’assenza in modo molto europeo, con un focus sull’approfondimento psicologico, sull’interiorità dei personaggi, che non è scalfito dalla scelta del genere. Il rischio era che l’elemento fantascientifico portasse con sé una banalizzazione, semplificando eccessivamente ciò che è complesso e allontanando lo spettatore. Questo fortunatamente non accade, grazie a una sceneggiatura ben orchestrata, che riesce anche a sorprendere con un twist finale e grazie all’apporto fondamentale dei protagonisti.

Another End film 2024
Bérénice Bejo_©Indigo Film

Le interpretazioni in Another End

Il regista, infatti, lascia agli attori e alle loro interpretazioni tutto lo spazio necessario per dare profondità alla pellicola. Solo così si può riuscire quando si toccano le corde più profonde dell’animo umano e si ha a che fare col dolore, con la sofferenza, con l’angoscia della solitudine e della perdita, con la nostalgia di quanto è irripetibile, con il vuoto lasciato dalla morte. Il film mette in campo quella possibilità che non c’è, ma che molti, se non tutti, vorrebbero: andare oltre il limite della morte. Another End riesce a coinvolgere, pur con i suoi ritmi lenti, i suoi dialoghi parchi e una trama non fitta di eventi, grazie a un cast ben scelto.

Al suo interno, infatti, non vi sono solo certezze come Gael García Bernal e Bérénice Bejo, capaci di dare coloriture diverse ma ugualmente intense sia ai sentimenti che accompagnano il lutto, sia all’affetto fraterno. Protagonista femminile è la giovane e talentuosa attrice norvegese Renate Reinsve, cui tocca il ruolo più difficile, ossia quello del personaggio doppio. L’attrice risulta assai convincente sia nei panni di Zoe che in quelli di Ava, due personaggi diametralmente opposti.

Lo stile di Another End

Another End non punta sugli effetti speciali, piuttosto su delle atmosfere create con misura e una certa eleganza stilistica, che però non sfocia nel manierismo. L’ambientazione è fredda, dominata dal grigiore della metropoli.

Tuttavia, vi sono momenti in cui questa lascia spazio a luci calde come il calore dei sentimenti, delle emozioni. Un ambiente asettico richiama la morte, ma i personaggi che si muovono all’interno degli spazi li rendono vivi. Ad accompagnare il film le musiche di Bruno Falanga, evocative, coinvolgenti e adatte ai vari momenti del film. Si nota anche la sensibilità musicale del regista e compositore. Senz’altro da apprezzare, dunque, il ritorno alla regia di lungometraggio di Piero Messina: un lavoro delicato e con una sua poesia, che pone lo spettatore di fronte a domande su di sé e sui legami affettivi cui non è facile rispondere. Prodotto da Indigo film e Rai Cinema, Another End è in sala dal 21 marzo.

Another End di Piero Messina al Festival Internazionale del Cinema di Berlino

Another End, il nuovo film di Piero Messina, verrà presentato in concorso al 74º Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Il film è interpretato da Gael García Bernal (Golden Globe come miglior attore per Mozart in the Jungle, Premio Marcello Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia per Y Tu Mamá También), Renate Reinsve (premio per la miglior attrice al Festival di Cannes 2021 per La Persona Peggiore Del Mondo), Bérénice Bejo (premio per la migliore attrice al Festival di Cannes 2013 per Il Passato) e Olivia Williams (premio per la migliore attrice ai British Independent Film Awards per The Heart of Me).

Another End è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in associazione con TF1, in associazione con Anton, in collaborazione con Number 9 Films e uscirà nelle sale italiane il 21 marzo distribuito da 01 Distribution. Le vendite internazionali del film sono a cura di Newen Connect.

La trama di Another End

Gli occhi svuotati di Sal sembrano vivere solo di ricordi da quando ha perduto Zoe, l’amore della sua vita. Ricordi, come frammenti di uno specchio infranto che non è possibile ricomporre. Sua sorella Ebe, che guarda al fratello con crescente preoccupazione, gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia, che promette di alleviare il dolore del distacco riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato. È così che Sal ritrova Zoe ma nel corpo di un’altra donna. Un corpo sconosciuto in cui lui misteriosamente riconosce la moglie. Ciò che si era spezzato sembra improvvisamente ricomporsi. Another End concede, infatti, a Sal del tempo per condividere ancora un po’ di vita con Zoe, per amarla di nuovo, per esserne amato, per riuscire a dirle infine addio. Ma è una gioia fragile, effimera, insidiosa e, arrivato al termine del programma, Sal non intende assistere docilmente alla dissoluzione del proprio amore, alla perdita definitiva della moglie. Forse l’amore sopravvive davvero e attraverso i corpi si promette eternità.

Another Earth: un’altra Terra (possibile) presto al cinema

Prendete Melancholia, toglieteci la patina di pesante autorialità che Von Trier porta sempre con sé, aggiungeteci un’attrice semisconosciuta dalla bellezza delicata e dallo sguardo intenso e avrete Another Earth, un’altra Terra, il posto in cui ognuno ha una seconda possibilità, o meglio, una seconda vita.

Another Earth: recensione del film di Mike Cahill

0
Another Earth: recensione del film di Mike Cahill

Mike Cahill, documentarista, fa il suo esordio alla regia con Another Earth, portandosi dietro l’essenzialità del suo retaggio e un tocco delicato e attento, raccontando un dramma sci-fi dai toni delicati ed essenziali.

In Another Earth Rhoda Williams (Brit Marling) è una studentessa brillante che di ritorno da una festa con amici, sta guidando e vede in cielo un pianeta molto vicino alla Terra.  Mentre è distratta, si scontra con un’altra macchina e uccide due membri della famiglia al suo interno. A seguito dell’incidente la giovane donna viene condannata a quattro anni di carcere, ma quando esce il senso di colpa la porta a voler incontrare l’unico superstite di quella disgraziata famiglia, il compositore John Burroughs (William Mapother). Ma il pianeta misterioso che ha attirato l’attenzione di Rhoda è ancora visibile e anzi, si sta avvicinando alla Terra. Si tratta di un pianeta “specchio” , su cui ognuno degli abitanti della Terra ha un corrispettivo, un gemello che conduce una vita parallela alla nostra. La cosa non sfugge ai media, e presto il “caso” genera anche un concorso in cui il vincitore potrà visitare lo strano pianeta, Terra 2. Rhoda considera la possibilità di visitarlo per scoprire che tipo di vita sta vivendo il suo “specchio” nella Terra “alternativa”. Intanto, il suo avvicinarsi a John crea una relazione sempre più intima tra la ragazza e il compositore, che ne ignora la vera identità.

Another Earth, il film

Another Earth si rivela essere estremamente delicato, essenziale e sospeso in un’atmosfera impalpabile. La bella protagonista, anche co-sceneggiatrice insieme al regista, cammina in questa desolata cittadina, cercando di controllare e far zittire il suo senso di colpa che non le da tregua. Ci prova con il confronto con la sua vittima, ma anche lui appare inconsolabile. La colpa e la redenzione dunque, un argomento che non smette mai di risultare affascinante, specie se trattato con la delicatezza che ha dimostrato di avere Cahill. Straordinaria l’interpretazione del caratterista William Mapother nel dolente ruolo di un uomo distrutto dalla tragicità della sua vita, e proprio lui, insieme alla Marling, sono i principali fautori della buona riuscita del film.

Anche la colonna sonora, del gruppo newyorkese Fall On Your Sword, aiutano a costruire l’atmosfera tesa di un’anima sempre in attesa di qualcosa o qualcuno che riesca a sollevarla dalla tremenda morsa della colpa. La scenografia è scarna, la fotografia sgranata, tutto intorno ai protagonisti appare rarefatto come per convogliare l’attenzione solo su di loro e sulla loro vicenda, e in secondo piano su questo pianeta che condiziona gli animi e che si rivelerà la soluzione alla sofferenza, alla solitudine e all’alienazione a cui condanna un mondo ingiusto.

Another Earth – Trailer Italiano

0

Another Earth è un film del 2011 diretto da . È stato mostrato in anteprima al Sundance Film Festival nel gennaio del 2011 ed è stato distribuito dalla Fox Searchlight Pictures. Nel cast , , , ,

Trama

Rhoda Williams, una studentessa recentemente accettata al MIT, è alla guida di ritorno da una festa quando vede un pianeta all’orizzonte. Affacciandosi dalla finestra per vedere meglio, si scontra con un’altra macchina e uccide due membri della famiglia al suo interno, per cui viene condannata a quattro anni di prigione. Al suo rilascio cerca il vedovo della famiglia, il compositore John Burroughs. Il pianeta che ha visto si rivela un pianeta specchio della Terra, che contiene apparentemente le stesse persone. Diventato un caso mediatico, viene fatto un concorso in cui il vincitore può visitare lo strano pianeta. Mentre il pianeta si avvicina alla Terra, Rhoda considera la possibilità di visitarlo per scoprire che tipo di vita sta vivendo il suo “specchio” nella Terra “alternativa”. Nel frattempo, si sta sviluppando un rapporto sempre più intimo con John, che però è inconsapevole della vera identità di Rhoda.

Anora: trailer e poster del film di Sean Baker

0
Anora: trailer e poster del film di Sean Baker

Dopo il grande successo a Cannes 2024, dove ha vinto la Palma d’Oro, e dopo essersi assicurato una passerella importante in diversi festival internazionali, tra cui Roma e Londra, Anora, di Sean Baker, è pronto ad arrivare al cinema con Universal Pictures.

In sala dal 7 novembre, il film è scritto e diretto da Sean Baker, e interpretato da Mikey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk e Lindsey Normington.

La trama di Anora

Anora, una giovane sex worker di Brooklyn, ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa impulsivamente il figlio di un oligarca. La notizia arriva in Russia e la sua favola rischia di andare in frantumi quando i genitori di lui partono per New York per far annullare il matrimonio.

Anora poster film (2024)
Anora poster film (2024) Cortesia di Universal Pictures Italia

Anora: recensione del film di Sean Baker #RoFF19

0
Anora: recensione del film di Sean Baker #RoFF19

Arriva alla 19° Festa di Roma con in mano già la Palma d’oro dell’ultimo Festival di Cannes Anora, la commedia di Sean Baker che riscrive le regole del romance e porta nella contemporaneità la fiaba di quella “gran culo di Cenerentola” che nel 1990 aveva il sorriso e le gambe lunghissime di Julia Roberts e che nel 2024 ha invece il corpo minuto e sensuale di Mikey Madison, stripper e prostituta newyorkese che cerca la fortuna tra una lap dance e un privé.

La storia di Anora, Cenerentola moderna

La vita di Ani (come le piace farsi chiamare) procede in maniera abbastanza regolare, tra vita notturna nello strip-club di Manhattan, e giornate passate a dormire e a recuperare energie. Una sera al locale dove lavora, data la sua capacità di parlare russo per via delle sue origini (la nonna era un’immigrata uzbeka), le viene affidato un cliente molto ricco: il suo coetaneo Ivan, detto “Vanja”, viziatissimo rampollo di un oligarca russo, che, attratto dalla ragazza, le offre 15 000 dollari per essere la sua fidanzata per una settimana. I due trascorrono dei giorni folli, divertendosi come non mai, guidati dal brio di Ani e dai soldi di Vanja, dediti solo a soddisfare le proprie voglie, di ogni tipo.

Fino a che a Las Vegas i due decidono di sposarsi: in questo modo lui non sarà costretto a rientrare in Russia dai genitori preoccupati, e lei avrà finalmente una vita agiata e serena, che le permetterà di lasciare il suo lavoro. Sembrerebbe proprio la fiaba di Pretty Woman citata sopra, se non fosse che siamo nel 2024 in un film di Sean Baker, e quindi qualcosa va storto e per Ani e Vanja arriva il momento di pagare il conto di quella settimana di baldoria e di quel matrimonio avventato.

Dopo lo splendido Red RocketSean Baker torna a raccontare uno degli aspetti del mondo della prostituzione attraverso la vita e l’indole di Anora, una giovane donna consapevole e presente a se stessa, che conosce la vita ma che si concede un piccolo spazio per sognare, nel momento in cui la sua storia personale sembra prendere una piega vantaggiosa. È pratica e diretta, capace di contrattare il prezzo del suo corpo e del suo tempo, vende se stessa con sfrontatezza e si batte per quello che ritiene suo. Una furia, una forza della natura, un involucro indistruttibile che nasconde un corpo morbido di tenerezza e fragilità e che per tutto il film cercherà di tenere nascosto.

Quella gran culo di Cenerentola” non va più di moda

Anora

La commedia di Baker rivede il classico romantico con Julia Roberts e Richard Gere, sostituendo ai due affascinanti e intramontabili miti di Hollywood due ragazzini dal fascino contemporaneo e sbarazzino che non saranno certo fatti l’uno per l’altra ma che sono altrettanto indimenticabili. E intanto il regista continua il suo racconto fiabesco di un’umanità ai margini che cerca il suo posto in Paradiso: una gita a Disneyland, un ritorno glorioso nel mondo del cinema per adulti, una vita ricca e agiata che escluda una volta per tutte la precarietà di doversi vendere per soldi.

Sia chiaro, Anora non è mai vittima delle sue scelte di vita. Come accennato sopra, il suo modo di affrontare il suo lavoro è consapevole e divertito, approccio raccontato con riuscitissime sequenze in cui la giovane donna si confronta con una sua collega prendendosi gioco dei clienti, delle loro perversioni, dei loro versi di piacere, del loro sentirsi forti e virili quando sono costantemente loro stessi vittime del loro lombi, posizionando Anora (e le sue colleghe) in una posizione di assoluto potere. È proprio questa consapevolezza che rende la protagonista tanto irresistibile, nonostante la sua talvolta irritante sicurezza.

Jurji e Anora: travolti da un insolito destino

Sean Baker gioca con i suoi personaggi e con il genere, realizzando sequenze mozzafiato e regalando al pubblico personaggi indimenticabili, su tutti l’Igor di Jurij Borisov, che resta travolto dall’energia di Anora e crea da subito con lei un’alchimia isterica e violenta e allo stesso tempo tenera e accogliente. Igor rappresenta ciò che Anora non ha mai conosciuto e per questo non capisce mai fino in fondo, mai fino quell’ultima straziante scena che conclude la notte folle attraverso la quale è stato trascinato lo spettatore.

Se dal punto di vista formale e narrativo Anora di Sean Baker è nient’altro che una commedia convincente (anche se forse troppo dilatata nella seconda parte), con questo film il regista americano compie un passo in avanti verso l’immortalità della sua filmografia, riuscendo a tratteggiare dei personaggi indimenticabili con una precisione emotiva disarmante e tutta la bellezza delle scoperte lente e preziose: Ani si dischiude nella sua essenza di fronte allo spettatore, e pian piano, mentre il film avanza, si mette a nudo completamente, nell’intimo, facendo sentire nudo, vulnerabile e esposto anche chi la guarda e, inevitabilmente, alla fine, si innamora.

Anora, la spiegazione del finale del film vincitore dell’Oscar

Anora, la spiegazione del finale del film vincitore dell’Oscar

Il finale di Anora è triste. Scritto e diretto da Sean Baker, già acclamato per The Florida Project e Rocket Man, Anora ha ricevuto recensioni eccezionalmente positive. Il film ha debuttato al Festival di Cannes ed è stato candidato a diversi premi. Anora si conclude con il personaggio principale interpretato da Mikey Madison che sale su un aereo privato con il resto del cast di Anora – Vanya, i suoi genitori, Igor, Toros e Garnick – diretto a Las Vegas per annullare il suo matrimonio. Anora si oppone a fare qualcosa che non vuole, ma viene minacciata dalla madre di Vanya, Galina, se non obbedisce.

Anora, ancora desiderosa di lottare, ma stanca di essere maltrattata e trattata come se fosse nulla, segue il gruppo a Las Vegas. A questo punto sa che le sue opzioni sono limitate e che la famiglia di Vanya è troppo ricca e potente per poterla combattere. A Las Vegas, Vanya ignora praticamente Anora e le sue suppliche. Firma i documenti per l’annullamento prima di lanciare a Galina la sua pelliccia di visone e andarsene. Torna a New York con Igor, che porta Anora in banca e le restituisce l’anello di fidanzamento. Anora inizia a fare sesso con Igor, ma poi si ferma e scoppia in lacrime.

Perché Anora piange solo alla fine del film

Anora passa gran parte del film a maledire tutti quelli che lavorano per i genitori di Vanya e continua a ripetersi che non ha bisogno di nessuno mentre si difende. Anora supplica Vanya di lottare per lei per tutto il film, ma alla fine è esausta per aver combattuto da sola senza un vero sostegno. La realtà è che tutti gli eventi hanno influenzato Anora: è stata umiliata, costretta ad annullare il matrimonio e messa in discussione. È stato solo nel momento di tranquillità con Igor che è riuscita a provare pienamente tutti i suoi sentimenti e a mostrarsi vulnerabile.

Anora probabilmente pensava che piangere davanti a Vanya, ai suoi genitori e a Toros l’avrebbe fatta sembrare debole.

L’unica persona su cui Anora poteva contare era se stessa, ma Igor era gentile con lei nei momenti in cui gli altri non lo erano, ed è per questo che si sentiva al sicuro a piangere con lui. Anora probabilmente pensava che piangere davanti a Vanya, ai suoi genitori e a Toros l’avrebbe fatta sembrare debole. Ancora nel mezzo di tutta quella situazione e scioccata dalla piega che avevano preso gli eventi, Anora non sapeva cosa sarebbe successo in quel momento. È come se il momento in cui crolla fosse il momento in cui i suoi sentimenti e il trauma di tutto ciò che è successo finalmente la raggiungono.

Anora e Igor staranno insieme?

Anora

Anora ha un rapporto conflittuale con Igor, ma lui è anche l’unico che la tratta come un essere umano, simpatizzando con lei quando nessun altro lo fa. Anche se alla fine Anora era ancora infastidita da Igor, c’era un po’ di flirt tra i due. Probabilmente Anora sentiva di potersi fidare di Igor più di chiunque altro, e lui capiva la sua situazione senza giudicarla. Considerando che Anora cerca di fare sesso con lui per un attimo, Baker allude alla possibilità che i due possano avere una relazione sentimentale. Anora mostra la sua vulnerabilità con Igor, e lui non la respinge.

Sebbene le basi di una relazione romantica non sarebbero solide, dato che Anora sta vivendo un’esperienza traumatica, lei e Igor potrebbero provare a stare insieme per un po’. Probabilmente non durerà, però. Alla fine, Igor ha comunque aiutato la famiglia di Vanya a spingere Anora verso un annullamento che lei non voleva, e questo è destinato a farla sentire in un certo modo a lungo termine, indipendentemente dal fatto che stiano insieme o meno. Il finale di Anora potrebbe suggerire una coppia, ma ci sono anche prove sufficienti che ciò non accadrà e che potrebbe essere, in realtà, una cattiva idea.

Cosa succederà ad Anora dopo l’annullamento del matrimonio

Anora riceve i soldi che le erano stati promessi per lasciare Vanya, ma quella somma le basterà solo per un po’. Avendo lasciato il lavoro di spogliarellista e dopo essere stata umiliata per aver dovuto tirare fuori Vanya dallo strip club davanti a tutti i suoi ex colleghi, Anora probabilmente non tornerà a lavorare lì, considerando tutto quello che è successo. Se lo facesse, Anora dovrebbe essere pronta ad affrontare molte reazioni negative, pettegolezzi e imbarazzo. Anora potrebbe continuare a lavorare come spogliarellista, ma potrebbe decidere di stare tranquilla per un po‘ prima di tornare al lavoro.

Dopotutto, ha passato un periodo difficile e le conseguenze emotive, tra cui il tradimento e i maltrattamenti da parte di Vanya e della sua famiglia, l’hanno segnata profondamente. Ha bisogno di tempo per riprendersi, quindi potrebbe vivere dei soldi che le sono stati dati per un po’ prima di decidere cosa fare della sua vita. Anora ha affrontato qualcosa che la segnerà per molto tempo e ha bisogno di tempo per elaborare tutto ciò che è successo, le sue azioni e quelle di Vanya, e come queste cose influenzeranno il suo futuro.

Perché Vanya non lotta per il suo matrimonio con Anora

Nonostante Vanya avesse dichiarato il suo amore per Anora e il desiderio di sposarla, è scappato dalla sua villa al primo segno di conflitto esterno. Invece di parlare con lei, Vanya si è comportato come un bambino. E per molti versi era ancora un bambino che non era pronto per un impegno così importante come il matrimonio. Vanya era molto giovane, ricco e profondamente privilegiato. Quando ha sposato Anora, in parte è stato per sfidare il controllo dei suoi genitori. Vanya era convinto di poter fare ciò che voleva senza che loro avessero voce in capitolo, finché non ha più potuto.

Opporsi ai desideri dei suoi genitori avrebbe fatto perdere a Vanya i suoi privilegi, il suo status e il suo denaro, che per lui erano più importanti che stare con Anora.

Perché la realtà era che Vanya viveva ancora all’ombra dei suoi genitori. Non era indipendente, non aveva soldi né un lavoro. Vanya non ha lottato per il suo matrimonio con Anora perché sapeva che alla fine non sarebbe durato. Era solo questione di tempo prima che i suoi genitori lo scoprissero e Vanya lo sapeva. Non avrebbe mai preso la loro relazione sul serio come lei avrebbe voluto. Era ancora troppo spaventato dai suoi genitori per allontanarsi da loro e difendere ciò che voleva.

Per Vanya, sposare Anora era come un gioco: aveva investito molto nella loro relazione e nella felicità che gli aveva dato per un po’, prima di perdere interesse e passare ad altro. Opporsi ai desideri dei suoi genitori avrebbe significato per Vanya perdere i suoi privilegi, il suo status e il suo denaro, che per lui erano più importanti che stare con Anora. Per lui, Anora era sacrificabile rispetto alla vita che conduceva. Vanya era solo un visitatore di passaggio e Anora era una garanzia collaterale nel suo tentativo di divertirsi.

Il vero significato di Anora

Anora mette a nudo il maltrattamento di una donna, in particolare una spogliarellista, da parte dei ricchi e potenti. Vanya fa promesse che non può mantenere per tutto il film, e Anora subisce le conseguenze della sua indifferenza. Anora viene scartata e ignorata dai genitori di Vanya a causa del suo status e del suo lavoro, e approfondisce le ripercussioni delle decisioni affrettate e quanto la ricchezza e l’influenza possano influenzare una persona come Anora che non ha nulla di tutto ciò.

La famiglia di Vanya ha giocato con lei e con le sue emozioni prima di buttarla fuori come se fosse inferiore a loro. Anora è sincero nel trattare la situazione del personaggio principale, e i temi del film sottolineano lo squilibrio di potere nel matrimonio tra Anora e Vanya. Il film è un’acuta esplorazione delle varie forme di controllo – che sia parentale, legato al denaro e al potere o patriarcale – e di come viene utilizzato per mantenere lo status e la reputazione. Anora ha sempre la peggio, e il messaggio duraturo del film è proprio quanto questo sia ingiusto e terribile.

Come è stato accolto il finale di Anora

Sebbene Anora sia stato elogiato per molti aspetti, dalle interpretazioni al ritmo frenetico della storia, il finale è stato sottolineato da molti critici come il vero punto di forza del film. È stato incluso in varie liste dei migliori finali di film del 2024, dando una conclusione appropriata alla storia e lasciando il pubblico con qualcosa su cui riflettere. Ciò è evidente data la varietà delle interpretazioni del finale.

Collider l’ha inserito nella sua lista dei migliori finali cinematografici degli ultimi cinque anni, sottolineando come la tenerezza di Yuri nei confronti di Anora e la reazione di quest’ultima la dicano lunga sul personaggio principale. Dopo che la sua relazione con Vanya si è rivelata non essere amore, il calore dimostrato da Yuri nei suoi confronti riempie Anora di confusione e dolore, mentre il suo aspetto esteriore duro si sgretola:

Si trova faccia a faccia con il primo uomo che ha incontrato che non la vede come un oggetto, che non le dà amore in modo transazionale, e non può fare a meno di scoppiare in lacrime.

Sebbene IndieWire elogi il finale, vede nella sua ambiguità una possibilità di felicità. Anche se Anora è tornata al punto di partenza e conclude il film in lacrime, ha dimostrato forza e determinazione che le hanno permesso di concedersi un momento di vulnerabilità, suggerendo al contempo che supererà questa difficoltà:

Non vediamo il volto di Ani nell’ultima inquadratura, lasciando il suo futuro più ambiguo e permettendo al pubblico di sperare in una storia d’amore tra Ani e Igor anche dopo i titoli di coda. Forse, ma sappiamo almeno che Ani starà bene.

Digital Spy ha trovato anch’esso il finale perfetto, sottolineando come lo slancio del resto di Anora prepari perfettamente il pubblico a un finale più intimo ed emozionante:

Invece, dopo due ore di slancio propulsivo, il fatto che questo finale malinconico e un po’ deludente ci dia un barlume di comprensione dei sentimenti di Ani, che ha visto infrangersi le sue speranze monumentali.

Anora di Sean Baker e gli altri: svelato il programma del New York Film Festival 2024

0

La commedia drammatica premiata con la Palma d’oro di Sean Baker “Anora” e altri vincitori di premi a Cannes, come “All We Imagine as Light” di Payal Kapadia e “I Dannati” di Roberto Minervini, saranno proiettati al New York Film Festival di quest’anno.

Il festival Film at Lincoln Center, che presenta la festa annuale, ha annunciato martedì i 33 film che compongono la lista principale della 62a edizione. La scaletta di quest’anno include nuove opere di registi di ritorno del NYFF, come David Cronenberg con “The Shrouds”, Alain Guiraudie con “Misericordia”, Mike Leigh con “Hard Truths” e Paul Schrader con “Oh, Canada”. Diversi registi faranno il loro debutto al festival, tra cui Brady Corbet con “The Brutalist”, RaMell Ross con “Nickel Boys” e Kapadia con “All We Imagine as Light”.

Dopo la Palma d’Oro, Anora al NYFF

Molti di questi film sono stati (o saranno) proiettati ai festival cinematografici di Cannes, Berlinale e Venezia prima di arrivare a New York. Il NYFF ospiterà due anteprime mondiali: “Suburban Fury” di Robinson Devor, un ritratto non romanzato della potenziale assassina presidenziale Sara Jane Moore, e “My Undesirable Friends: Part I — Last Air in Moscow” della regista Julia Loktev, un documentario sulla persistenza del giornalismo indipendente nella Russia di Putin durante il periodo che ha portato all’invasione su vasta scala dell’Ucraina.

Il NYFF si terrà dal 27 settembre al 14 ottobre con proiezioni in quattro sedi aggiuntive in città: Alamo Drafthouse Cinema (Staten Island), BAM (Brooklyn Academy of Music) (Brooklyn), The Bronx Museum (Bronx) e Museum of the Moving Image (Queens).

Come annunciato in precedenza, il dramma storico di Ross “Nickel Boys” è il film di apertura, “The Room Next Door” di Pedro Almodóvar è il pezzo forte e il dramma storico di Steve McQueenBlitz“, con Saoirse Ronan, chiuderà il festival.

Guarda il programma completo del 62° New York Film Festival

Opening Night
Nickel Boys
Dir. RaMell Ross

Centerpiece
The Room Next Door
Dir. Pedro Almodóvar

Closing Night
Blitz
Dir. Steve McQueen

All We Imagine as Light
Dir. Payal Kapadia

Anora
Dir. Sean Baker

April
Dir. Dea Kulumbegashvili

The Brutalist
Dir. Brady Corbet

By the Stream
Dir. Hong Sangsoo

Caught by the Tides
Dir. Jia Zhangke

Dahomey
Dir. Mati Diop

The Damned
Dir. Roberto Minervini

Eephus
Dir. Carson Lund

Grand Tour
Dir. Miguel Gomes

Happyend
Dir. Neo Sora

Hard Truths
Dir. Mike Leigh

Harvest
Dir. Athina Rachel Tsangari

Misericordia
Dir. Alain Guiraudie

My Undesirable Friends: Part I — Last Air in Moscow
Dir. Julia Loktev

No Other Land
Dir. Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor

Oh, Canada
Dir. Paul Schrader

On Becoming a Guinea Fowl
Dir. Rungano Nyoni

Pepe
Dir. Nelson Carlos de los Santos Arias

The Seed of the Sacred Fig
Dir. Mohammad Rasoulof

The Shrouds
Dir. David Cronenberg

Stranger Eyes
Dir. Yeo Siew Hua

Suburban Fury
Dir. Robinson Devor

Transamazonia
Dir. Pia Marais

A Traveler’s Needs
Dir. Hong Sangsoo

​​Việt and Nam
Dir. Trương Minh Quý

Who by Fire
Dir. Philippe Lesage

Youth (Hard Times)
Dir. Wang Bing

Youth (Homecoming)
Dir. Wang Bing

Anora di Sean Baker dal 7 novembre al cinema!

0
Anora di Sean Baker dal 7 novembre al cinema!

Dopo essere stato premiato con la prestigiosa Palma d’Oro all’ultimo Festival di Cannes, arriva nei cinema italiani dal 7 novembre il nuovo film diretto dal regista Sean Baker (Un sogno chiamato Florida, Red Rocket) intitolato ANORA.

Anora detta Ani – interpretata dalla brillante Mikey Madison, già apparsa in Once Upon a Time in Hollywood – è una ballerina erotica americana di origine russa esperta in lap dance che porta i clienti nei privé offrendo loro servizi extra a pagamento. Un giorno nel locale dove lavora arriva Ivan (Mark Eydelshteyn), un ragazzo russo che pare entusiasta di lei e dei suoi molti talenti. Il giorno dopo Ivan la invita a casa sua, e Ani scopre con meraviglia che il ragazzo vive in una lussuosa villa ed è figlio unico di un oligarca multimiliardario. Le cose fra i due ragazzi vanno così bene che Ivan porta Ani a Las Vegas e là le chiede di sposarlo. Ma i genitori di lui non sono affatto d’accordo e mandano una piccola “squadra di intervento” a recuperare il figlio dissennato. Ani vivrà una rocambolesca e scatenata avventura ricca di sorprese e colpi di scena, alla ricerca di quello che crede essere il suo vero amore e intenzionata a non lasciarsi sfuggire il suo lieto fine, l’occasione che potrebbe dare una svolta alla sua vita.

La storia di Anora

Anora, una giovane lavoratrice del sesso di Brooklyn, si imbatte nella possibilità di vivere la fiaba di Cenerentola, dopo aver incontrato e sposato, senza grandi dubbi, il figlio di un oligarca. Una volta che la notizia arriva in Russia, l’esperienza da sogno è minacciata dall’arrivo a New York dei suoceri, intenzionati a far annullare il matrimonio.

Oltre alla talentuosa Mikey Madison e a Mark Eydelshteyn, nel cast di ANORA spiccano il veterano attore armeno Karren Karaguilian (nei panni di Toros, il padrino di Ivan) e il russo Yura Borisov (il “gopnik” Igor), già apprezzato in Scompartimento n. 6 e in Captain Volkogonov escaped.

ANORA sarà presentato il 23 ottobre in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2024, per poi arrivare nei cinema italiani dal 7 novembre distribuito da Universal Pictures International Italy. 

Anora poster film (2024)
Anora poster film (2024) Cortesia di Universal Pictures Italia

Anora debutta in prima tv su SKY e in streaming su NOW

Anora debutta in prima tv su SKY e in streaming su NOW

Arriva in prima TV su Sky Cinema l’acclamato film vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes 2024 e trionfatore agli Oscar 2025, Anora, in onda il 16 luglio alle 21:15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Vincitore di cinque premi Oscar – Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Montaggio a Sean Baker e Miglior Attrice Protagonista a Mikey Madison – ANORA ha conquistato pubblico e critica grazie a uno stile visivo audace, una regia sensibile e una narrazione che mescola realismo urbano, ironia e profondità emotiva.

Scritto e diretto da Sean Baker, regista noto per opere indipendenti come Tangerine, Un sogno chiamato Florida e Red Rocket, ANORA è una moderna fiaba urbana che rilegge la fiaba di Cenerentola in chiave contemporanea, ambientata tra i club di Manhattan, le strade di Brighton Beach e i casinò scintillanti di Las Vegas.

ANORA è un racconto intenso e provocatorio d’identità e di libertà, girato in pellicola 35mm e interpretato da un cast di grande carisma, in cui si fondono realismo e un senso profondo di umanità.

La trama di Anora

Anora, una giovane lavoratrice del sesso di Brooklyn, si imbatte nella possibilità di vivere la fiaba di Cenerentola, dopo aver incontrato e sposato, senza grandi dubbi, il figlio di un oligarca. Una volta che la notizia arriva in Russia, l’esperienza da sogno è minacciata dall’arrivo a New York dei suoceri, intenzionati a far annullare il matrimonio.

Anonymous: recensione del film di Roland Emmerich

0
Anonymous: recensione del film di Roland Emmerich

Dopo le recenti (deludenti) opere apocalittiche, il regista Roland Emmerich cambia totalmente registro, dedicandosi a un film apparentemente più anonimo e dalla complessa e criptica storia. Anonymous racconta la storia di Edward de Vere, conte di Oxford, poeta e drammaturgo affermato alla corte della regina Elisabetta I durante i disordini politici dell’Inghilterra del XVI secolo; quello che importa maggiormente è la questione che per secoli ha affascinato studiosi e brillanti menti di tutto il mondo: chi ha realmente scritto le opere di William Shakespeare.

La pellicola offre una possibile risposta, concentra i suoi sforzi in un periodo di intrighi, illeciti e confusione che dominano la corte reale e appoggia innegabilmente la teoria secondo il quale il più grande drammaturgo e poeta della storia d’Inghilterra non sia stato altro che l’aristocratico Conte di Oxford. Lo fa descrivendo l’Inghilterra elisabettiana in modo del tutto convincente, grazie ad un’imponente ricostruzione scenografica che rende la corte viva e pulsante e le ambientazioni completamente reali, aiutato anche da un ottimo cast di attori inglesi tra cui il protagonista Rhys Ifans, la sempre brava Vanessa Redgrave nei panni della regina e l’oramai confermatissimo David Thewlis.

Anonymous, il film

AnonymousA sostenere il tutto c’è una solida sceneggiatura impreziosita da alcuni dialoghi interessanti. L’unico punto oscuro nell’opera del regista tedesco sta nell’eccessiva fedeltà alla teoria sostenuta, dimenticando però che non è certo l’unica che getta ombre sulla paternità delle opere di Shakespeare, anche se la più solida. Qualche tentennamento avrebbe di certo reso il film più meritevole di contribuire esso stesso all’eterno dibattito che attanaglia il mondo accademico. Tuttavia nonostante ciò, anche per la sua romanzata e contorta storia, il film è un’incantevole lode al personaggio “anonimo” che sta dietro alle opere e rende sufficientemente giustizia al suo immenso lavoro.

Anonymous non fa altro che dare lustro e vitalità all’immenso patrimonio intellettuale che il personaggio ha prodotto, e forse non ha tanta importanza chi sia stato veramente l’autore se noi continueremo a coltivare e a divulgare questo patrimonio intellettuale e umano.

Anonymous di Roland Emmerich che trailer!

0
Anonymous di Roland Emmerich che trailer!

Anonymous

La Columbia Pictures ha rilasciato il trailer di Anonymous di Roland Emmerich, con Rhys Ifans, Vanessa Redgrave, Joely Richardson, David Thewlis, Xavier Samuel, Sebastian Armesto, Rafe Spall, Edward Hogg, Jamie Campbell Bower e Derek Jacobi. Le immagini non fanno altro che aumentare l’attesa per questo film non-catastrofico del regista segreto.

Anonymous – trailer italiano

0

Edward de Vere, conte di Oxford, era un poeta e un drammaturgo affermato alla corte della regina Elisabetta nel XVI secolo. Alcune teorie letterarie del XX secolo ritengono che sia lui in realtà l’autore dei lavori attribuiti a Shakespeare.

Anonymous – Intervista a Roland Emmerich!

0

“Tutta l’arte è politica” sostiene Emmerich nell’intervista in cui presenta al pubblico di Roma Anonymous e la sua teoria sulle opere tradizionalmente attribuite a Shakespeare. Al cinema dal 18 novembre.

Anonymous – intervista a Rhys Ifans

0
Anonymous – intervista a Rhys Ifans

Dopo le interviste del regista Emmerich e di parte del cast, ecco arrivare anche quella del protagonista della pellicola Rhys Ifans.

Ambientato durante i disordini politici dell’Inghilterra elisabettiana, Anonymous affronta una questione che per secoli ha affascinato studiosi e brillanti intellettuali quali Mark Twain, Charles Dickens, e Sigmund Freud, e cioè: chi ha realmente scritto tutte le opere che sono state attribuite a William Shakespeare? Gli esperti ne hanno discusso, sono stati scritti numerosi libri sull’argomento e gli studiosi hanno dedicato la loro vita per difendere o sfatare teorie riguardanti la paternità delle opere più famose della letteratura inglese. Anonymous offre una possibile risposta, concentrandosi su un momento in cui gli scandalosi intrighi politici e le illecite storie d’amore alla Corte Reale sono portati alla luce nel luogo più inaspettato: il teatro di Londra.

Anonymous – intervista a David Thewlis, Vanessa Redgrave e cast!

0
Anonymous – intervista a David Thewlis, Vanessa Redgrave e cast!

Ecco l’intervista al cast di Anonymous di Roland Emmerich. Fra gli altri David Thewlis, Vanessa Redgrave.

Anomalisa: una featurette sulla stop motion

0
Anomalisa: una featurette sulla stop motion

Ecco una featurette di Anomalisa, il nuovo film d’animazione in stop-motion di Charlie Kaufman e Duke Johnson, premiato con il Gran Premio della Giuria alla 72a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia. Il video si concentra sulla tecnica della stop motion.

LEGGI LA RECENSIONE DI ANOMALISA

Michael Stone, marito, padre e apprezzato autore del libro “How May I Help You Help Them?” (Come posso aiutarvi ad aiutarli?) è un uomo paralizzato dall’ordinarietà della sua vita. In occasione di un viaggio d’affari a Cincinnati dove deve tenere una conferenza ad un congresso di professionisti del settore servizio clienti, pernotta al Fregoli Hotel. Lì scopre, con sua grande meraviglia, una possibile via di uscita dalla sua disperazione nei panni di una rappresentante di una ditta di dolci di Akron di nome Lisa, una donna senza grandi pretese che potrebbe essere o meno il grande amore della sua vita.

Una bellissima e tenera fuga dalla realtà, assurdamente comica, parto delle geniali menti di Charlie Kaufman (Synecdoche, New York) e Duke Johnson (episodio “L’Incontrollabile Natale di Abed” della serie TV “Community”), questo film realizzato con la tecnica stop motion (passo uno) si avvale nella versione originale delle voci di Jennifer Jason Leigh, Tom Noonan e David Thewlis e di una splendida colonna sonora per archi composta da Carter Burwell. Surreale viaggio, cupamente comico e in stop-motion, nella lunga notte dell’anima di un uomo, ANOMALISA conferma il posto di Charlie Kaufman tra i più importanti filmmakers americani e presenta Duke Johnson come una straordinaria nuova forza creativa.

Anomalisa: una featurette del film di Charlie Kaufman

0
Anomalisa: una featurette del film di Charlie Kaufman

Ecco una nuova featurette per Anomalisa, il nuovo film d’animazione in stop-motion di Charlie Kaufman e Duke Johnson, premiato con il Gran Premio della Giuria alla 72a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia.

LEGGI LA RECENSIONE DI ANOMALISA

Michael Stone, marito, padre e apprezzato autore del libro “How May I Help You Help Them?” (Come posso aiutarvi ad aiutarli?) è un uomo paralizzato dall’ordinarietà della sua vita. In occasione di un viaggio d’affari a Cincinnati dove deve tenere una conferenza ad un congresso di professionisti del settore servizio clienti, pernotta al Fregoli Hotel. AnomalisaLì scopre, con sua grande meraviglia, una possibile via di uscita dalla sua disperazione nei panni di una rappresentante di una ditta di dolci di Akron di nome Lisa, una donna senza grandi pretese che potrebbe essere o meno il grande amore della sua vita.

Una bellissima e tenera fuga dalla realtà, assurdamente comica, parto delle geniali menti di Charlie Kaufman (Synecdoche, New York) e Duke Johnson (episodio “L’Incontrollabile Natale di Abed” della serie TV “Community”), questo film realizzato con la tecnica stop motion (passo uno) si avvale nella versione originale delle voci di Jennifer Jason Leigh, Tom Noonan e David Thewlis e di una splendida colonna sonora per archi composta da Carter Burwell. Surreale viaggio, cupamente comico e in stop-motion, nella lunga notte dell’anima di un uomo, ANOMALISA conferma il posto di Charlie Kaufman tra i più importanti filmmakers americani e presenta Duke Johnson come una straordinaria nuova forza creativa.

 

Anomalisa: trailer italiano del film di Charlie Kaufman

0
Anomalisa: trailer italiano del film di Charlie Kaufman

Ecco il trailer italiano di Anomalisa, ultimo film di Charlie Kaufman presentato in concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia del 2015.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Ecco la trama del film: Duke Johnson segue le vicende di un oratore motivazionale di successo, il quale viaggia per il Paese cambiando la vita di molte persone. Tuttavia, nel trasformare gli altri, egli perde qualcosa di se stesso. La sua vita diventa sempre più grigia e monotona e le persone iniziano a sembrare tutte identiche. All’improvviso la voce di una ragazza sconvolge la sua vita, facendolo finalmente sentire vivo.

Anomalisa: trailer e featurette del nuovo film di Charlie Kaufman

0

Ecco il trailer di Anomalisa, il nuovo film d’animazione in stop-motion di Charlie Kaufman e Duke Johnson, premiato con il Gran Premio della Giuria alla 72a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia.

LEGGI LA RECENSIONE DI ANOMALISA

Michael Stone, marito, padre e apprezzato autore del libro “How May I Help You Help Them?” (Come posso aiutarvi ad aiutarli?) è un uomo paralizzato dall’ordinarietà della sua vita. In occasione di un viaggio d’affari a Cincinnati dove deve tenere una conferenza ad un congresso di professionisti del settore servizio clienti, pernotta al Fregoli Hotel. Lì scopre, con sua grande meraviglia, una possibile via di uscita dalla sua disperazione nei panni di una rappresentante di una ditta di dolci di Akron di nome Lisa, una donna senza grandi pretese che potrebbe essere o meno il grande amore della sua vita.
Una bellissima e tenera fuga dalla realtà, assurdamente comica, parto delle geniali menti di Charlie Kaufman (Synecdoche, New Anomalisa_posterYork) e Duke Johnson (episodio “L’Incontrollabile Natale di Abed” della serie TV “Community”), questo film realizzato con la tecnica stop motion (passo uno) si avvale nella versione originale delle voci di Jennifer Jason Leigh, Tom Noonan e David Thewlis e di una splendida colonna sonora per archi composta da Carter Burwell. Surreale viaggio, cupamente comico e in stop-motion, nella lunga notte dell’anima di un uomo, ANOMALISA conferma il posto di Charlie Kaufman tra i più importanti filmmakers americani e presenta Duke Johnson come una straordinaria nuova forza creativa.

Anomalisa: trailer del film di Charlie Kaufman

0
Anomalisa: trailer del film di Charlie Kaufman

Ecco il trailer di Anomalisa, ultimo film di Charlie Kaufman presentato in concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia del 2015.

https://youtu.be/Xg8MtJv2Oec

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Ecco la trama del film: Duke Johnson segue le vicende di un oratore motivazionale di successo, il quale viaggia per il Paese cambiando la vita di molte persone. Tuttavia, nel trasformare gli altri, egli perde qualcosa di se stesso. La sua vita diventa sempre più grigia e monotona e le persone iniziano a sembrare tutte identiche. All’improvviso la voce di una ragazza sconvolge la sua vita, facendolo finalmente sentire vivo.anomalisa-banner

Anomalisa: recensione del film di Charlie Kaufman #Venezia72

Anomalisa: recensione del film di Charlie Kaufman #Venezia72

In Anomalisa un aereo di linea procede lento, camuffandosi candido fra le nuvole rosee che si avviano alla fine del giorno. Michael osserva tutto dal finestrino, mentre uno sconosciuto gli stringe la mano per paura. A terra, ad aspettarlo, la pioggia copiosa di Cincinnati, un tassista che ama chiacchierare e un fattorino puntiglioso e gentile. C’è però qualcosa di strano tutt’intorno, e un ronzio inizia a farsi strada nella mente dello spettatore: ogni personaggio ha volto e voce uguali. Donne e uomini, capi e impiegati, mogli e figli, nessuna differenza, un autentico shock per noi che guardiamo ma non per il nostro protagonista, poiché siamo esattamente nei suoi occhi.

Anomalisa, il film

La società alla quale è abituato a parlare, ma soprattutto a evitare per isolarsi il più possibile, non ha sfumature, tutto è piatto, monotono, freddo e sterile, compresi i sentimenti. Forse il lato più triste fra gli altri, se persino chi ami non ha parole dolci nei tuoi confronti, se tuo figlio pensa solo a che regalo gli porterai di ritorno dal viaggio di lavoro, e niente di più. Può accadere però che nella notte una voce nuova, diversa, si faccia strada fino all’orecchio; che un viso particolare, unico, inciampi sulla tua strada, cambiando ogni prospettiva. Lisa non è certo perfetta, è bassina, non è propriamente una modella e porta con vergogna una cicatrice sopra l’occhio destro, maldestramente coperta da un ciuffo cadente. Una piccola anomalia, che nel patinato universo creato insieme a Michael ispira un gioco di parole, Anomalisa. Poche ore per ritrovare l’entusiasmo perduto, la passione, l’orizzonte, galoppando oniricamente verso un finale poetico ma obbligato, arreso alla realtà dei fatti ma aperto all’interpretazione dello spettatore.

Charlie Kaufman, che ricorderete per i visionari e immortali Se Mi Lasci Ti Cancello e Essere John Malkovich, con Anomalisa prende dalla sua parte il maestro dello stop-motion Duke Johnson per creare un film delizioso, immaginifico, dalla regia dinamica ed estroversa capace di sospendere il fiato al suo pubblico. Gran parte del lavoro spetta però ai dialoghi, che hanno il complicato compito di muovere i pupazzi su schermo con ironia e significato. Fra le righe la disperazione della routine, dell’accontentarsi, del non dare e non cercare abbastanza; del perdere di vista l’essenza delle cose, e rimediare d’un tratto facendo l’amore dopo otto anni o cantando ad alta voce Girls Just Want To Have Fun, senza paure. Una favola agrodolce per adulti, che invita a seguire proprio le parole di Cyndi Lauper, a ripetere come un mantra quel verso che recita “I want to be the one to walk in the sun”, voglio essere la sola a camminare nel sole, per ritrovare la nostra voce, la nostra unicità.

Anomalisa: recensione del film di Charlie Kaufman

Anomalisa: recensione del film di Charlie Kaufman

Anomalisa, il celebre film in animazione stop-motion, passo a uno, diretto da Charlie Kaufman.

Un aereo di linea procede lento, camuffandosi candido fra le nuvole rosee che si avviano alla fine del giorno. Michael osserva tutto dal finestrino, mentre uno sconosciuto gli stringe la mano per paura. A terra, ad aspettarlo, la pioggia copiosa di Cincinnati, un tassista che ama chiacchierare e un fattorino puntiglioso e gentile. C’è però qualcosa di strano tutt’intorno, e un ronzio inizia a farsi strada nella mente dello spettatore: ogni personaggio ha volto e voce uguali. Donne e uomini, capi e impiegati, mogli e figli, nessuna differenza, un autentico shock per noi che guardiamo ma non per il nostro protagonista, poiché siamo esattamente nei suoi occhi.

Anomalisa –  Una favola agrodolce per adulti, che invita a seguire proprio le parole di Cyndi Lauper

La società alla quale è abituato a parlare, ma soprattutto a evitare per isolarsi il più possibile, non ha sfumature, tutto è piatto, monotono, freddo e sterile, compresi i sentimenti. Forse il lato più triste fra gli altri, se persino chi ami non ha parole dolci nei tuoi confronti, se tuo figlio pensa solo a che regalo gli porterai di ritorno dal viaggio di lavoro, e niente di più. Può accadere però che nella notte una voce nuova, diversa, si faccia strada fino all’orecchio; che un viso particolare, unico, inciampi sulla tua strada, cambiando ogni prospettiva. Lisa non è certo perfetta, è bassina, non è propriamente una modella e porta con vergogna una cicatrice sopra l’occhio destro, maldestramente coperta da un ciuffo cadente. Una piccola anomalia, che nel patinato universo creato insieme a Michael ispira un gioco di parole, Anomalisa. Poche ore per ritrovare l’entusiasmo perduto, la passione, l’orizzonte, galoppando oniricamente verso un finale poetico ma obbligato, arreso alla realtà dei fatti ma aperto all’interpretazione dello spettatore.

anomalisa

Charlie Kaufman, che ricorderete per i visionari e immortali Se Mi Lasci Ti Cancello e Essere John Malkovich, prende dalla sua parte il maestro dello stop-motion Duke Johnson per creare un film delizioso, immaginifico, dalla regia dinamica ed estroversa capace di sospendere il fiato al suo pubblico.

Gran parte del lavoro spetta però ai dialoghi, che hanno il complicato compito di muovere i pupazzi su schermo con ironia e significato. Fra le righe la disperazione della routine, dell’accontentarsi, del non dare e non cercare abbastanza; del perdere di vista l’essenza delle cose, e rimediare d’un tratto facendo l’amore dopo otto anni o cantando ad alta voce Girls Just Want To Have Fun, senza paure.

Anomalisa –  Una favola agrodolce per adulti, che invita a seguire proprio le parole di Cyndi Lauper, a ripetere come un mantra quel verso che recita “I want to be the one to walk in the sun”, voglio essere la sola a camminare nel sole, per ritrovare la nostra voce, la nostra unicità.

Anomalisa: il poster italiano del film di Charlie Kaufman

0
Anomalisa: il poster italiano del film di Charlie Kaufman

Ecco il poster italiano di Anomalisa, il nuovo film d’animazione in stop-motion di Charlie Kaufman e Duke Johnson, premiato con il Gran Premio della Giuria alla 72a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia.

LEGGI LA RECENSIONE DI ANOMALISA

anomalisa poster itaMichael Stone, marito, padre e apprezzato autore del libro “How May I Help You Help Them?” (Come posso aiutarvi ad aiutarli?) è un uomo paralizzato dall’ordinarietà della sua vita. In occasione di un viaggio d’affari a Cincinnati dove deve tenere una conferenza ad un congresso di professionisti del settore servizio clienti, pernotta al Fregoli Hotel. Lì scopre, con sua grande meraviglia, una possibile via di uscita dalla sua disperazione nei panni di una rappresentante di una ditta di dolci di Akron di nome Lisa, una donna senza grandi pretese che potrebbe essere o meno il grande amore della sua vita.

Una bellissima e tenera fuga dalla realtà, assurdamente comica, parto delle geniali menti di Charlie Kaufman (Synecdoche, New York) e Duke Johnson (episodio “L’Incontrollabile Natale di Abed” della serie TV “Community”), questo film realizzato con la tecnica stop motion (passo uno) si avvale nella versione originale delle voci di Jennifer Jason Leigh, Tom Noonan e David Thewlis e di una splendida colonna sonora per archi composta da Carter Burwell. Surreale viaggio, cupamente comico e in stop-motion, nella lunga notte dell’anima di un uomo, ANOMALISA conferma il posto di Charlie Kaufman tra i più importanti filmmakers americani e presenta Duke Johnson come una straordinaria nuova forza creativa.

Anomalisa: il 23 febbraio con Sala Bio

0
Anomalisa: il 23 febbraio con Sala Bio

Martedì 23 febbraio al Cinema Colosseo di Milano, Sala Bio presenta l’anteprima in versione originale sottotitolata di Anomalisa, il nuovo film di animazione in stop motion parto delle geniali menti di Charlie Kaufman (Synecdoche, New York, Se mi lasci ti cancello, Il ladro di orchidee) e Duke Johnson (episodio L’incontrollabile Natale di Abed della serie TV Community).

AnomalisaSurreale viaggio, cupamente comico, nella lunga notte dell’anima di un uomo, ANOMALISA conferma il posto di Charlie Kaufman tra i più importanti filmmakers americani e presenta Duke Johnson come una straordinaria nuova forza creativa. Il film si avvale nella versione originale delle voci di Jennifer Jason Leigh, Tom Noonan e David Thewlis e di una splendida colonna sonora per archi composta da Carter Burwell.

ANOMALISA uscirà nelle sale italiane a partire dal 25 febbraio per Universal Pictures Italia.

LEGGI LA NOSTRA RECENSIONE DI ANOMALISA

ANOMALISA di Charlie Kaufman, Duke Johnson

(USA / 2015 / 90’)

Michael Stone, marito, padre e apprezzato autore del libro “How May I Help You Help Them?” (Come posso aiutarvi ad aiutarli?) è un uomo paralizzato dall’ordinarietà della sua vita. In occasione di un viaggio d’affari a Cincinnati dove deve tenere una conferenza ad un congresso di professionisti del settore servizio clienti, pernotta al Fregoli Hotel. Lì scopre, con sua grande meraviglia, una possibile via di uscita dalla sua disperazione nei panni di una rappresentante di una ditta di dolci di Akron di nome Lisa, una donna senza grandi pretese che potrebbe essere o meno il grande amore della sua vita.

Uscita: 25 Febbraio (Universal Pictures Italia)

Anomalisa di Charlie Kaufman: due nuove clip in italiano

0
Anomalisa di Charlie Kaufman: due nuove clip in italiano

Ecco due nuove clip in italiano di Anomalisa, il film d’animazione in stop-motion realizzato da Charlie Kaufman e Duke Johnson e già presentato alla 72a Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia, dove è stato premiato con il Gran Premio della Giuria.

LEGGI LA RECENSIONE DI ANOMALISA

Michael Stone, marito, padre e apprezzato autore del libro “How May I Help You Help Them?” (Come posso aiutarvi ad aiutarli?) è un uomo paralizzato dall’ordinarietà della sua vita. In occasione di un viaggio d’affari a Cincinnati dove deve tenere una conferenza ad un congresso di professionisti del settore servizio clienti, pernotta al Fregoli Hotel. AnomalisaLì scopre, con sua grande meraviglia, una possibile via di uscita dalla sua disperazione nei panni di una rappresentante di una ditta di dolci di Akron di nome Lisa, una donna senza grandi pretese che potrebbe essere o meno il grande amore della sua vita.

Una bellissima e tenera fuga dalla realtà, assurdamente comica, parto delle geniali menti di Charlie Kaufman (Synecdoche, New York) e Duke Johnson (episodio “L’Incontrollabile Natale di Abed” della serie TV “Community”), questo film realizzato con la tecnica stop motion (passo uno) si avvale nella versione originale delle voci di Jennifer Jason Leigh, Tom Noonan e David Thewlis e di una splendida colonna sonora per archi composta da Carter Burwell. Surreale viaggio, cupamente comico e in stop-motion, nella lunga notte dell’anima di un uomo, ANOMALISA conferma il posto di Charlie Kaufman tra i più importanti filmmakers americani e presenta Duke Johnson come una straordinaria nuova forza creativa.

Annunciato il titolo del prequel di Monsters & Co

0
Annunciato il titolo del prequel di Monsters & Co

La Disney ha rivelato oggi al CinemaCon il titolo del secondo film basato sull’originale Monsters & Co del 2001, targato Pixar. Il film si chiamerà Monsters University e sarà un prequel.

Ogni dettaglio più specifico è ovviamente tenuto sotto chiave dalla Pixar, ma si sa già che il film racconterà di come Mike Wazowski (doppiato da Billy Crystal) e James P. Sullivan (doppiato da John Goodman), diventano amici al college, presso l’Università della paura, dopo che ovviamente hanno cominciato il loro rapporto da nemici.

Nessuna parola su quali membri del cast torneranno nel sequel, oltre a Crystal e a Goodman, ricordiamo però che nel primo film nel cast c’era anche Steve Buscemi  che dava la voce al cattivo Randall. Monsters University è previsto nei cinema USA per il 2 novembre 2012.

Fonte: collider

Annunciati al RomaFictionFest gli incentivi regionali alla fiction

0

Quindici milioni di euro, saranno stanziati dalla Regione Lazio per le produzioni Tv e cinema. Lo ha annunciato il Direttore regionale cultura, arte e sport Alessandro Voglino nel suo intervento,

Annunciati a Cannes i Nastri D’Argento

0
Annunciati a Cannes i Nastri D’Argento

Sono stati annunciati, durante il festival di Cannes, i Nastri d’Argento Europei 2010. I Premi assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani saranno consegnati a Taormina il 19 giugno nella serata dal Teatro Antico (diretta su RaiUno).