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15 armi nell’universo Marvel più potenti del guanto dell’infinito

L’abbiamo visto in azione nel trailer di Avengers: Infinity War, il celebre e pericolosissimo Guanto dell’Infinito impugnato da Thanos contro il quale si scontreranno i Vendicatori nel prossimo cinecomic Marvel. Come abbiamo appreso dai fumetti, il guanto da solo può essere un oggetto addirittura innocuo ma una volta acquisite le gemme dell’infinito, può distruggere l’intero universo.

Grazie a CBR.com, che ha stilato la lista, scopriamo quali armi dell’universo Marvel potrebbero contrastare il Guanto. Sono ben 15, e le potete sfogliare di seguito.

L’occhio di Agamotto

L’Occhio è uno dei tre artefatti mistici creati dal primo Stregone Supremo, Agamotto ed è in grado di riprodurre eventi recenti e aprire portali in momenti precedenti. La sua luce indebolisce esseri mistici come demoni e creature non morte; Doctor Strange ha usato l’occhio per sondare la mente degli altri, proiettare potenti barriere mistiche, creare portali in altre dimensioni e persino teletrasportarsi dall’altra parte dell’universo.

L’ultimate Nullifier

L’Ultimate Nullifier è stato introdotto per la prima volta nei primi fumetti dei Fantastici 4 quando Galactus tentò di divorare la Terra. A parte il Cuore dell’Universo e l’Infinity Gauntlet, niente regge il confronto con il Nullifier. Descritto come “l’arma più devastante dell’universo”, il dispositivo è spesso un letterale deus ex machina.

Il Mjolnir

Il martello di Thor, Mjolnir è stato creato per volere di Odino da tre fabbri nani che usarono una fucina magica situata nel cuore di una stella. Il processo è stato così intenso che la stella stessa è esplosa, quasi spazzando via la Terra. Mjolnir è una delle armi più potenti nei fumetti, può annientare i mondi, deformare la realtà, controllare le tempeste cosmiche, permettere a Thor di volare a velocità che superano la luce, teletrasportarsi, controllare la terra e scatenare l’attacco più forte di Thor, cioè il God Blast.

La bacchetta di Watoomb

La Bacchetta di Watoomb è una potente arma capace di incanalare le energie mistiche in tutta una serie di effetti, per lo più difensivi; può proteggere da altri attacchi mistici, assorbire energia praticamente di qualsiasi tipo, ma anche curare chi le impugna e liberare le barriere difensive. La Bacchetta può anche aprire portali in altre dimensioni. 

Il Destroyer Armor

Il Destroyer Armor è fondamentalmente un Mjolnir indossabile, creato da Odino per la difesa di Asgard e combattere contro i Celestiali. L’armatura è alimentata dai poteri di Zeus, Odino e altri dei e ha tutta la forza del possente martello di Thor.

Il trono di Thanos

Visto già in qualche film della Marvel, il trono è apparso nei fumetti. Non soltanto poltrona spaziale di lusso, lo Space Throne è straordinariamente potente, può viaggiare alla velocità della luce, teletrasportarsi, saltare attraverso le dimensioni, proiettare intensi campi di forza difensiva e lanciare esplosioni di energia mortale.

Il vortice nero

Il Vortice Nero garantisce poteri cosmici, amplifica qualsiasi abilità preesistente a un livello incredibile rendendo chi lo usa un dio. Molti mortali però non sono in grado di gestire la potenza conferita loro, di conseguenza i cuori corrotti perdono la loro umanità. Gli X-Men e i Guardiani della Galassia hanno temporaneamente usato il suo potere, abbandonandolo alla prima occasione. 

Il Darkhold

Il Darkhold è un antico libro del male pieno di incantesimi malvagi e può essere utilizzato da tutti e istruire sulla magica oscura. Gli insegnamenti all’interno del libro sono stati effettivamente applicati per creare i primi vampiri, inoltre il libro ha anche avuto un ruolo nel primo affondamento di Atlantide. Il suo potere corrompe chiunque sia abbastanza sciocco da leggerlo. Non importa se alcuni degli incantesimi non sono malvagi, l’utente viene macchiato dal potere del libro a prescindere.

Il Tactigon

Il Tactigon è senza dubbio una delle armi più letali che possano mai atterrare sulla Terra. Di origine extraterrestre, si lega al braccio di chi lo indossa. Può creare qualsiasi arma che il possessore possa immaginare o di cui abbia bisogno, non importa quanto sia complicato. Nel mezzo di un combattimento, il Tactigon scansionerà il suo avversario e abbinerà il suo potere per neutralizzarlo perfettamente; inoltre, a seconda di cosa gli viene richiesto, il Tactigon trasformerà il suo aspetto.

La gemma di Cyttorak

La gemma cremisi di Cyttorak è un gioiello mistico di potere. L’Octessence, formata da otto potenti esseri, fece una scommessa: ognuno mise il potere in un oggetto dicendo che il primo mortale a venire in contatto con il rispettivo oggetto di ciascun essere si sarebbe trasformato in un esemplare e avrebbe posseduto il potere dell’essere che ha creato l’oggetto toccato.

La sedia del tempo di Kang

Kang il conquistatore è uno dei cattivi più violenti e potenti dell’universo Marvel. Attraverso i suoi viaggi, Kang ha acquisito una tecnologia così potente da poter sconfiggere quasi tutti i Vendicatori, incluso Thor. Una delle armi più forti è la sua sedia del tempo, simile al trono di Thanos, che può viaggiare nel tempo in qualsiasi punto nel futuro o nel passato. Anch’esso ha un campo di forza quasi impenetrabile insieme a devastanti armi energetiche.

Il cristallo M’Krann

Secondo i suoi creatori, il gigante M’Kraan rosa è “la fine di tutto ciò che esiste“. Le sue origini sono sconosciute, ma sappiamo che il cristallo non sembra rispettare le leggi convenzionali della fisica. Dentro di sé contiene un’intera città di cristallo, protetta dal campo di forza del Cristallo; al centro di questo vi è una galassia di neutroni. Se il campo di stasi del Cristallo di M’Krann viene distrutto, si creerà un buco nero universale che distruggerà tutta la realtà.

Il cubo cosmico

Simile al guanto dell’infinito, il Cosmic Cube è così potente da riscrivere la realtà, cambiare la storia di chiunque o qualsiasi cosa, e fare qualunque cosa l’utente sogni. Maggiore è l’azione che si desidera eseguire con il Cubo, maggiore è il rischio per chi lo usa e per tutti quelli nelle vicinanze.

Il cofanetto degli antichi inverni

Il Cofanetto è di natura Asgardiana e creerà pericolose bufere di neve se aperto seppellendo interi pianeti in un’infinita era glaciale. Inoltre, ospita anche la furia di migliaia di inverni omicidi. La temperatura scatenata dalla bara è così severa che persino i Giant Giants, che tipicamente apprezzano il clima gelido, sono neutralizzabili. Una volta che un mondo è precipitato nel ghiaccio, non c’è modo di invertire gli effetti (tranne usare la gemma segreta di Odino che contiene l’essenza di centinaia di stelle).

Il cuore dell’universo

Non c’è alcun dispositivo o arma nella Marvel Comics che si avvicini minimamente al Cuore dell’Universo e al suo potere. Si tratta della forza più potente apparsa in un universo alternativo dove Thanos lo utilizzava per creare più linee temporali e far nascere interi universi. Si racconta che l’Essere Supremo abbia creato l’arma per correggere uno squilibrio nel progetto fondamentale dell’Universo Marvel. I pochi che hanno brandito il Cuore dell’Universo si sono trasformati in un essere supremo e sono diventati i personaggi più potenti della Marvel Comics.

15 amori infedeli raccontati dal cinema

15 amori infedeli raccontati dal cinema

In prossimità di San Valentino a tutti piace ricordarsi dell’amore, dei cioccolatini e delle rose e cinematograficamente parlando spesso le coppiette innamorate scelgono la commedia romantica di turno per passare una serata speciale. Ma noi siamo un po’ cinici sull’argomento e pensiamo che, per quanto sia bello l’amore, a un certo punto finisce, o subentra qualcuno antro a tentare una parte della coppia. Il cinema ha raccontato tanti amori passionali, tragici e a volte menzogneri, e di seguito vi mostriamo proprio 15 amori infedeli visti sul grande schermo:

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15 affascinanti foto che mostrano la magia del cinema

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15 affascinanti foto che mostrano la magia del cinema

La magia del cinema conquista il genere umano ormai da oltre cento anni e ogni qualvolta scopriamo cosa c’è dietro a questa magia rimaniamo sempre esterrefatti dalla sua complessità. Ecco quindici foto affascinanti che ci mostrano questa magia, alcune note altre meno.

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La storia del cinema è lunga. Trai titolo citati nella nostra gallery ci sono Shining, il film culto di Stanley Kubrick ma anche Lo squalo di Steven Spielberg, Il silenzio degli innocenti con Anthony Hopkins, Halloween di John Carpenter, Ghostbusters di Ivan Reitman, Titanic di James Cameron, Alien di Ridley Scott, Harry Potter e molti altri.

14^ edizione di CinemAmbiente: Cimino presidente di Giuria

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14^ edizione di CinemAmbiente: Cimino presidente di Giuria

La 14^ edizione di CinemAmbiente, il più importante festival di film a tematica ambientale diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino,

14 supervillain che arriveranno sullo schermo nel 2018

14 supervillain che arriveranno sullo schermo nel 2018

Avengers: Infinity War, Black Panther, Deadpool 2, X-Men: Dark Phoenix, Aquaman, Ant-Man and the Wasp. Sono tanti i cinecomics che arriveranno al cinema nel corso del 2018, e per ogni film tratto dai fumetti, avremo dei nuovi (e vecchi eroi) per protagonisti.

Ma cosa sarebbe un eroe senza la sua nemesi? Di seguito vi presentiamo i 14 supervillain che arriveranno al cinema quest’anno e che daranno del filo da torcere agli eroi impegnati a proteggere la Terra (o magari a comprarsi del cibo messicano, nel caso di Deadpool).

14 supervillain che arriveranno sullo schermo nel 2018

Thanos – Avengers: Infinity War

Dopo quasi dieci anni di attesa, il personaggio interpretato da Josh Brolin arriverà sul grande schermo con lo scopo, prima, di collezionare le Gemme dell’Infinito, poi di distruggere la Terra e i Vendicatori. Senza dubbio è il supervillain più atteso dell’anno e senz’altro riserverà qualche sorpresa al pubblico e ai fan dei cinecomics.

Killmonger – Black Panther

Al suo esordio sul grande schermo, il personaggio è interpretato da Michael B. Jordan, che dopo la parentesi infelice nei panni di Johnny Storm ne I Fantastici Quattro, torna al genere con i Marvel Studios e con un ruolo che sembra essere molto adatto alle sue caratteristiche fisiche e psicologiche di attore molto versatile. Nel film di Ryan Coogler indosserà il costume del Giaguaro Dorato e si contrapporrà a T’Challa/Black Panther, interpretato da Chadwick Boseman.

Il villain misterioso di Jack Kesy – Deadpool 2

Nonostante l’attenzione su questo film sia tutta per Cable e Domino, in Deadpool 2 il regista David Leitch racconterà anche di un “villain principale”. Mentre l’esatta natura del personaggio è ancora misteriosa, l’attore che lo interpreta, Jack Kesy, potrebbe essere con buona probabilità Black Tom Cassidy, un vecchio nemico degli X-Men. Il personaggio è stato più volte legato a Deadpool nei fumetti, oltre a essere un nemico dei ragazzi di Xavier, in coppia con Fenomeno e contro Banshee, suo cugino. Per saperne di più dovremo aspettare il primo Giugno 2018.

Ghost – Ant-Man and the Wasp

Il personaggio debutterà sul grande schermo con il volto di Hannah John-Kamen, nel primo film Marvel Studios che seguirà le vicende di Infinity War sul grande schermo. La supervillain in questione si scontrerà non solo con Ant-Man, ma anche con Wasp, che farà il suo vero e proprio debutto sul grande schermo in questa occasione. Anche se si tratta di un eprsonaggio dal passato misterioso, Ghost nasce come villain di Iron Man e la sua armatura ha il potere di renderlo invisibile e intangibile.

Fenice Nera – X-Men: Dark Phoenix

Si tratta del personaggio più interessante che arriverà sul grande schermo, nella schiera dei supervillain. La Fenice Nera, brevemente e malamente raccontata in X-Men: Conflitto Finale, è l’ego cattivo di Jean Grey; è la stessa dottoressa Grey allo stato primordiale dei suoi poteri, una furia della natura, un mostruoso essere potentissimo, in grado di sconfiggere tutti gli X-Men. Scopriremo presto in che modo il personaggio sarà raccontato sul grande schermo da Sophie Turner e in che modo la Fenice troverà il suo riscatto sullo schermo d’argento.

Nereo – Aquaman

Jason Momoa tornerà a essere Aquaman per James Wan, e il nostro eroe dovrà confrontarsi con ogni tipo di minaccia; una di queste è Nereo, il re del regno sottomarino degli Xebel. Dolph Lundgren torna così al mondo dei fumetti, dopo che negli anni ’80 era stato la prima scelta per interpretare The Punisher al cinema. Chissà se il passaggio da Marvel a DC ha fatto bene all’attore, icona action degli anni Ottanta.

M’Baku/Man Ape – Black Panther

Winston Duke interpreterà M’Baku. Nei fumetti si tratta dell’alter ego di Man Ape che però, a causa delle potenziali implicazioni “problematiche” del personaggio, non diventerà Man Ape, ma si “limiterà” nel film a essere il leader degli Jabari, una tribù di montagna dedita al culto dei gorilla. Nonostante non sarà, come nei fumetti, il secondo guerriero più potente del Wakanda, senza dubbio quello di Duke sarà un personaggio interessante da raccontare.

Ocean Master – Aquaman

Sarà lui il secondo villain di Aquaman interpretato da Patrick Wilson e molto atteso sul grande schermo. Si tratta di un fratellastro di Arthur Curry, pretendente al trono di Atlantide, e eterno nemico del nostro eroe. Il film di James Wan utilizzerà per il personaggio le più recenti origini del fumetto, quelle di Orm, che lo raccontano, appunto, come il fratellastro di Arthur, geloso del suo destino.

Demon Bear – The New Mutants

Come da nome, si tratta di un enorme e mostruoso orso demoniaco, nei fumetti supervillain dei New Mutants. Dato l’approccio realistico e rasente l’horror del film di Josh Boone, non sappiamo se Demon Bear sarà il villain principale della storia, ma nei primi materiali del film abbiamo già visto Moonstar essere inseguita dal possente mostro. Inoltre il regista ha spiegato che la storia di Demon Bear ha pesantemente ispirato il film. Non ci resta che aspettare.

Klaw – Black Panther

Dopo la sua apparizione in Avengers: Age of Ultron, dove perde il braccio, Ulysses Klaw farà la sua ufficiale comparsa in Black Panther, con il volto di Andy Serkis. Il personaggio, nei fumetti è colpevole della morte di T’Chaka, Re di Wakanda, durante un importante furto di vibranio, il metallo preziosissimo su cui si basa la ricchezza e la tecnologia della nazione africana. Sempre nei fumetti, ha fatto parte dei Masters of Evil, mentre per quanto riguarda il MCU ci lasceremo sorprendere dalle nefande gesta di questo supervillain.

Sonny Burch – Ant-Man and the Wasp

Anche se nei fumetti è poco più di un personaggio secondario, Sonny Burch, con il volto di Walton Goggins, sarà il villain principale di Ant-Man and the Wasp. Nel film, come nei fumetti, Burch sarà il chairman della Cross Technologies e, visto che il personaggio di Corey Stoll è rimasto ucciso nel primo film, immaginiamo che ci sia una specie di erede che possa portare avanti il suo pensiero ai vertici della società.

L’ordine nero – Avengers: Infinity War

Visto brevemente in azione nel trailer di Avengers: Inifnity War, il gruppo di quattro “figli di Thanos” sarà schierato da Titano pazzo contro i Vendicatori nel film dei Fratelli Russo. I quattro, Cull Obsidian, Corvus Glaive, Ebony Maw e Proxima Midnight, saranno probabilmente incaricati di scovare le Gemme dell’Infinito, i portentosi preziosi che daranno a Thanos il potere assoluto.

Black Manta – Aquaman

A completare il trio di supervillain contro cui si scontrerà Aquaman, c’è Black Manta. Le sue origini sono state più volte raccontate e sempre il personaggio si è rivelato alimentato da un odio irrazionale e folle nei confronti del nostro eroe. Con una tuta da battaglia ultra tecnologica, Black Manta si è più volte scontrato con Aquaman. Interpretato da Yahya Abdul-Mateen II, lo vedremo sul grande schermo, diretto da James Wan. Inoltre, a giudicare dalla scena post credits di Justice League, il personaggio potrebbe avere una parte anche in Injustice League.

Smith, di Jessica Chastain – X-Men: Dark Phoenix

Mentre non è chiaro a quale personaggio dei cinecomics farà riferimento, la supervillain di Jessica Chastain, per ora nota come Smith, sarà l’osso duro contro cui dovranno vedersela i giovani mutanti di Xavier (James McAvoy). Si tratta di un’aliena mutaforma che corromperà Jean Grey e che forse permetterà alla Fenice Nera di emergere. Alcune speculazioni parlano della Imperatrice Lilandra, di Deathbird o di un altro membro degli Shi’Ar, una razza aliena collegata a Fenice. Altri rumors scomodano addirittura gli Skrulls, e vorrebbero che fosse uno dei classici nemici mutaforma dei Fantastici Quattro. Infine c’è chi pensa che potrebbe trattarsi di una versioen femminile di Mastermind, il personaggio che nei fumetti porta la Fenice nel lato oscuro. Immaginiamo però che il mistero intorno al personaggio durerà fino all’uscita del film.

14 registi per il nuovo Bond 24

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14 registi per il nuovo Bond 24

Dopo lo strepitoso successo e gli incredibili colpi di scena di 007 – Skyfall, ultimo capitolo della saga dell’ormai eterno James Bond, ecco che subito la United Artist e la MGM stanno pianificando un ennesimo seguito alle avventure dell’agente segreto al servizio di Sua Maestà britannica, dal titolo Bond24. Dato che l’ultimo capitolo ha lasciato aperte molte questioni e ha creato dei veri e propri capovolgimenti narrativi, non dovrebbe essere difficile riuscire a portare avanti una serie che dura ormai da più di cinquant’anni, ed è per questo che gli storici produttori Barbara Broccoli e Michael G.Wilson sono già al lavoro da alcuni mesi.

Il primo problema è quello di trovare un nuovo regista che guidi il progetto, dato che ormai Sam Mandes sembra oramai essersi assuefatto nel ruolo di Bond’s Director, e per questo negli ultimi giorni si sono citati oltre 14 possibili nomi di candidati. Su tutti quanti spicca una tripletta sensazionale che comprende Danny Boyle (già autore del cortometraggio di 007 per le Olimpiadi 2012), Ridley Scott e Kathryn Bigelow, il cui stile sembra in sintonia con la saga. Nomi meno probabili sono quelli di Tomas Alfredson, Paul Greengrass, Kenneth Branagh e Matthew Vaughn. Su tutti aleggia la leggenda di Quentin Trantino, fan sfegatato di 007 e che da molti anni sogna di dirigere un suo personale film della serie. Anche Christopher Nolan si è detto affascinato dall’agente segreto britannico, e ovviamente sarebbe interessante vedere come elaborerebbe la sceneggiatura.

A chiudere la rosa di candidati, in maniera però del tutto ipotetica e alquanto improbabili sono stati fatti i nomi anche di Joe Wright (molto lontano dall’estetica richiesta), Rupert Wyatt, Tony Gilroy, Brad Bird e anche J.J. Abrams, autore da poco uscito seriamente in prima persona sulla ribalta cinematografica. Un’altra incognita è quella di chi raccoglierà l’eredità di Daniel Craig nel ruolo dell’agente 007 James Bond, e anche qui le congetture sono molte. C’è chi a parlato di un Bond di colore con Will Smith o addirittura di Bruce Willis versione gentiluomo. Per il moment restiamo a vedere.

Fonte: empire

14 attori divenuti leggenda con un solo grande ruolo

14 attori divenuti leggenda con un solo grande ruolo

Per molti attori una vita non basta a rimanere per sempre nell’immaginario del pubblico. Altri invece ci riescono con un solo film. Ecco 14 attori divenuti leggenda con un solo grande ruolo:

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Fonte

14 adattamenti da fumetti che vorremmo vedere al cinema

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14 adattamenti da fumetti che vorremmo vedere al cinema

Abbiamo finora visto molti film tratti da fumetto e c’è chi ne va pazzo, c’è chi invece non li ama molti e vorrebbe no vederli più. Ma va detto che non tutte le storie sono state raccontate e di seguito ve ne segnaliamo 14 che vorremmo vedere al cinema:

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13 Hours: nuovo trailer italiano del film di Michael Bay

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13 Hours: nuovo trailer italiano del film di Michael Bay

Ecco il nuovo trailer italiano di 13 Hours – THE SECRET SOLDIERS OF BENGHAZI il nuovo adrenalinico film “low budget” diretto da Michael Bay con protagonista John Krasinski.

GUARDA I POSTER DEL FILM

13 Hours: nuovo trailer internazionale con John Krasinski

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13 Hours: nuovo trailer internazionale con John Krasinski

È stato pubblicato il nuovo trailer internazionale di 13 Hours, il nuovo film di Michael Bay, con John Krasinski.

La pellicola vedrà protagonisti  John Krasinski, James Badge Dale, Pablo Schreiber, David Denman, Max Martini, Toby Stephens, Domenico Fumusa e David Costabilee arriverà al cinema negli States il 15 gennaio 2016.

13 Hours si basa sul libro omonimo di Mitchell Zuckoff, che racconta gli attacchi terroristici che l’11 settembre 2012 videro presi d’assalto a Bengasi sia l’Ufficio diplomatico degli Stati Uniti, presso il quale si trovava in visita l’Ambasciatore americano in Libia John Christopher Stevens, che una stazione della CIA denominata Annex.

Il film segue sei soldati americani che hanno combattuto contro i terroristi durante l’attacco che causò la morte dell’ambasciatore americano Christopher J. Stevens, un operaio dei servizi straniero e due lavoratori a contratto. Questi sei uomini quel giorno andarono molto al di là del dovere e ora la vera storia del loro eroismo sarà raccontata sul grande schermo.

13 Hours: nuovi poster del film di Michael Bay

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13 Hours: nuovi poster del film di Michael Bay

Ecco i nuovi poster di 13 Hours, prossimo film di Michael Bay, regista del franchise di successo Transformers.

13 HOURS 2 13 HOURSLa pellicola vedrà protagonisti  John Krasinski, James Badge Dale, Pablo Schreiber, David Denman, Max Martini, Toby Stephens, Domenico Fumusa e David Costabile e arriverà al cinema negli States il 15 gennaio 2016.

13 Hours si basa sul libro omonimo di Mitchell Zuckoff, che racconta gli attacchi terroristici che l’11 settembre 2012 videro presi d’assalto a Bengasi sia l’Ufficio diplomatico degli Stati Uniti, presso il quale si trovava in visita l’Ambasciatore americano in Libia John Christopher Stevens, che una stazione della CIA denominata Annex.

Il film segue sei soldati americani che hanno combattuto contro i terroristi durante l’attacco che causò la morte dell’ambasciatore americano Christopher J. Stevens, un operaio dei servizi straniero e due lavoratori a contratto. Questi sei uomini quel giorno andarono molto al di là del dovere e ora la vera storia del loro eroismo sarà raccontata sul grande schermo.

13 Hours: Michael Bay nella nuova featurette del suo film

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13 Hours: Michael Bay nella nuova featurette del suo film

Ecco una nuova featurette di 13 Hours, il nuovo adrenalinico film “low budget” diretto da Michael Bay.

GUARDA I POSTER DEL FILM

La pellicola vedrà protagonisti  John Krasinski, James Badge Dale, Pablo Schreiber, David Denman, Max Martini, Toby Stephens, Domenico Fumusa e David Costabile e arriverà al cinema negli States il 15 gennaio 2016.

13 Hours si basa sul libro omonimo di Mitchell Zuckoff, che racconta gli attacchi terroristici che l’11 settembre 2012 videro presi d’assalto a Bengasi sia l’Ufficio diplomatico degli Stati Uniti, presso il quale si trovava in visita l’Ambasciatore americano in Libia John Christopher Stevens, che una stazione della CIA denominata Annex.

Il film segue sei soldati americani che hanno combattuto contro i terroristi durante l’attacco che causò la morte dell’ambasciatore americano Christopher J. Stevens, un operaio dei servizi straniero e due lavoratori a contratto. Questi sei uomini quel giorno andarono molto al di là del dovere e ora la vera storia del loro eroismo sarà raccontata sul grande schermo.

Fonte: CS

13 Hours: il film di Michael Bay ha una data d’uscita

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Continua il sodalizio di Michael Bay con la Paramount, che, dopo aver tratto enorme profitto dal franchise di Transformers, continua a distribuire le pellicole del money-maker di Hollywood. Questa volta si tratta di 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi, il dramma politico che Bay ha diretto e che è basato sul libro di Mitchell Zuckoff. Il film uscirà al cinema il 15 gennaio 2016.

La Paramount Pictures ha fissato al 15 gennaio 2016 la data d’uscita del prossimo progetto da regista di Michael Bay, il regista di Transformers.

Scritto per lo schermo da Chuck Hogan, il film racconta la vera storia dell’attacco terroristico avvenuto all’U.S. State Department Special Mission Compound nel Bengasi, concentrandosi su un piccolo gruppo di membri della squadra di sicurezza che hanno combattuto per difendere gli ostaggi.

I protagonisti del film sono John Krasinski, James Badge Dale, Max Martini, Pablo Schreiber e David Denman.

13 Hours The Secret Soldiers of Benghazi: trailer del nuovo film di Michael Bay

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Guarda il Trailer ufficiale di 13 Hours The Secret Soldiers of Benghazi, il nuovo film diretto da Michael Bay, regista del franchise di successo Transformers. La pellicola vedrà protagonisti  John Krasinski, James Badge Dale, Pablo Schreiber, David Denman, Max Martini, Toby Stephens, Domenico Fumusa e David Costabile e arriverà al cinema negli States il 15 gennaio 2016.

13 Hours si basa sul libro omonimo di Mitchell Zuckoff, che racconta gli attacchi terroristici che l’11 settembre 2012 videro presi d’assalto a Bengasi sia l’Ufficio diplomatico degli Stati Uniti, presso il quale si trovava in visita l’Ambasciatore americano in Libia John Christopher Stevens, che una stazione della CIA denominata Annex.

Il film segue sei soldati americani che hanno combattuto contro i terroristi durante l’attacco che causò la morte dell’ambasciatore americano Christopher J. Stevens, un operaio dei servizi straniero e due lavoratori a contratto. Questi sei uomini quel giorno andarono molto al di là del dovere e ora la vera storia del loro eroismo sarà raccontata sul grande schermo.

13 film horror ispirati a disturbanti fatti di cronaca

13 film horror ispirati a disturbanti fatti di cronaca

Mentre Halloween si avvicina, il genere horror sembra essere l’unico che sia adatto a questi giorni che preannunciano il buio inverno. Di seguito vi proponiamo 13 film horror che sono stati ispirati, in diversa maniera, a fatti di cronaca realmente accaduti:

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13 film che hanno “predetto” altri film

13 film che hanno “predetto” altri film

Che sia il caso, la pianificazione degli studios o semplicemente una fortunata sequenza di eventi, spesso capita che dei film predicano l’uscita di altri film e che siano collegati tra loro in qualche articolata maniera. Di seguito vi mostriamo 13 film che hanno “predetto” altri film:

Io sono Leggenda (2007)/Batman v Superman: Dawn of Justice (2016)

1In Io sono Leggenda, con Will Smith, si vede chiaramente un logo molto simile a quello di Batman v Superman Dawn of Justice. La Warner Bros predice le sue stesse mosse con 9 anni di anticipo.

The Amazing Spider-Man (2012)/Vita di Pi (2012)

2Il 2012 è stato un anno particolare per l’attore Irrfan Khan. In The Amazing Spider-Man, Khan interpreta un uomo della Oscorp implicato nell’omicidio di Richard Parker, papà di Peter. Qualche mese dopo Khan torna al cinema nel ruolo di un Pi Patel adulto che racconta la sua avventura a bordo di una barca in compagnia di una tigre del Bengala. Chi ricorda come si chiamava la tigre? Ma Richard Parker, naturalmente!

La Zona Morta(1983)/Il mistero di Sleepy Hollow (1999)

3Nel film di David Cronenberg, basato sull’omonimo romanzo di Stephen King, Christopher Walken interpreta un professore che raccomanda ai propri studenti di leggere “La leggenda di Sleepy Hollow”. Dallo stesso romanzo sarà trappo, 16 anni più tardi, il film di Tim Burton che vede Walken nei panni del Cavaliere Senza Testa.

Edward Manidiforbice (1990)/Mars Attacks (1996)

4Nel romantico film con protagonista Johnny Depp, c’è una buffa scena di seduzione con il sottofondo musicale di “With These Hands” di TOm Jones. Sei anni più tardi è Tom Jones in persona a cantare quella canzone nel mezzo di un’invasione aliena in Mars Attack.

Predator 2 (1990)/AVP: Alien vs. Predator (2004)

5In Predator 2, la scena in cui Danny Glover entra nella sala dei trofei e vede il teschio dello Xenomorfo vicino a quello di un Predator ha fatto eccitare tantissimo i fan. Peccato che quando le due creature si sono davvero incotrate sullo schermo il risultato non è stato dei migliori.

Caccia a Ottobre Rosso (1990)/Jurassic Park (1993)/L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998)

6In Caccia a Ottobre Rosso, il capitano Vasily Borodin interpretato da Sam Neil sognava di vedere il Montana. Tre e otto anni dopo è stato accontentato, interpretando due personaggi che lavorano e vivono proprio in quello Stato.

Gangs of New York (2002)/Lincoln (2012)

7In Gangs of New York, Daniel Day Lewis interpreta il feroce Bill il Macellaio, un anti-abolizionista che in una scena tira un coltello su un’immagine di Lincoln. Dieci anni dopo il ruolo di Lincoln gli ha fatto vincere il suo terzo Oscar.

U Turn (1997)/Quando l’amore brucia l’anima (2005)

8Nel film di Oliver Stone, Joaquin Phoenix interpreta un personaggio che assomiglia a Johnny Cash. Otto anni dopo proprio il ruolo di Cash gli farà guardagnare una nomination agli Oscar.

Spy Kids (2001)/Machete (2010)

9Prima di diventare il temibile Machete del finto trailer in Grindhouse e poi nei due film Machete e Machete Kills, Danny Trejo era stato lo Zio Machete in Spy Kids. Si tratta ovviamente dello stesso personaggio, nato dalla mente di Robert Rodriguez, soltanto che nel film per ragazzi assume dei toni più edulcorati.

Una vita al massimo(1993)/Kill Bill: Volume 1 (2003)

10In una delle prime sceneggiature di Una Vita al Massimo, Quentin Tarantino introdusse una scena intera che si svolgeva in un cinema, in cui i due protagonisti si incontrano per la prima volta durante la proiezione di un film di Sonny Chiba del 1974, The Street Fighter. Dieci anni dopo Tarantino scelse lo stesso Chiba per interpretare il fabbricante di spade Hattori Hanzō in Kill Bill Volume I.

Gremlins 2 (1990)/Looney Tunes: Back in Action (2003)

11Nel sequel dei Gremlins, Joe Dante ha voluto inserire, in apertura e chiusura, delle scenette con i personaggi d’animazione della Warner per mostrare chiaramente al pubblico che avrebbero visto un film anarchico. Quando però nel 2003 si trovò a dirigere un intero film con tecnica mista (animazione e live action), descrisse il periodo di lavorazione del film come il peggiore della sua vita.

Xenogenesis (1978)/Avatar (2009)

12Quando non aveva ancora i soldi guadagnati con Titanic, molto prima del suo successo, James Cameron realizzò dei cortometraggi in cui si intravedevano già le sue idee. Xenogenesis del 1978 ad esempio mostra delle figure femminili molto simili a Keytiri di Avatar e veicoli volanti il cui concept fu ripreso poi in Aliens.

E venne il giorno (2008)/L’Ultimo Dominatore dell’aria (2010)

13Quelli che sono considerati all’unanimità ipeggiori film di M. Night Shyamalan sono collegati. In E venne il giorno, la figlia del personaggio di Mark Wahlberg ha uno zainetto con il logo dell’anime che diventerà poi il soggetto del film successivo del regista di Philadelphia.

13 curiosità sulla Pixar

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13 curiosità sulla Pixar

pixarIl sito Movie for Kids, tramite il canale Youtube di Buzz Feed, ha pubblicato un interessantissimo video relativo alla Pixar. Tutti conosciamo la straordinaria fabbrica di film d’animazione, alcuni dei quali trai più belli in assoluto della storia del cinema, ma pochi sanno, ad esempio, che per realizzare un film Pixar da soli si impiegherebbero circa 500 anni, o che per stimolare lo loro creatività quando dovevano realizzare Toy Story 3, gli animatori si rasarono le testa a zero per avere la possibilità di “un nuovo inizio”!

Curiosi di sapere il resto?

Ecco il video che ci racconta tutto ciò che non sappiamo, ma che non vediamo l’ora di conoscere, sulla Pixar:

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13 brutti film che meritano un remake

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L’Era dei remake a Hollywood sembra non avere più fine. Ovunque fioriscono geni del cinema che hanno delle idee brillanti (cogliere il sarcasmo, prego): fare remake di film culto. Ma perchè non realizzare invece un rifacimento di un film brutto? Di un film che non ha avuto successo pur avendo del potenziale? E’ la domanda che si è posto HitFix che ha realizzato una lista di 13 brutti film che meritano una seconda possibilità e quindi un remake. Eccoli:

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13 brutti filmChe ne pensate? Si tratta senza dubbio di film che hanno avuto dei giudizi quanto meno controversi da parte di pubblico e critica, con alcune eccezioni, vedi Catwoman, in cui il film è stato ufficialmente definito brutto da praticamente chiunque l’abbia visto.

E se si facessero dei bei remake per questi film? La paura di peggiorare un prodotto classico e amato sarebbe davvero bassa, e il rischio minimo. Non varrebbe la pena provare?

13 attori che rimpiangono di aver partecipato ad un film

La vita dell’attore è sicuramente un’esistenza privilegiata. Tale professione offre, anche ai livelli bassi, una certa sicurezza economica, notorietà, fama. Ma ci sono delle cose con cui un attore deve scendere a patti e alcune scelte infelici con cui deve convivere.

Ecco di seguito 13 attori che rimpiangono la loro partecipazione ad un film:

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13 attoriSe per alcuni attori sembra chiaro il rimpianto nei confronti di un film non troppo (o per nulla) riuscito, cosa che può valere per Ben Affleck e il suo Daredevil, o per Halle Berry e la sua infelice Catwoman, alcuni casi sopra elencati sembrano davvero eclatanti, come quello di Alec Guinness o quello ancora più assurdo di Woody Allen.

Che ve ne pare?

Fonte: Mp

13 assassini di Takashi Mike

13 assassini di Takashi Mike

13 assassini è il film di Takashi Mike, con Kôji Yakusho, Yusuke Iseya, Tsuyoshi Ihara

Trama: Nel Giappone del XIX secolo Naritsugu, figlio illegittimo dello Shogun, tiranneggia la popolazione delle sue terre perpetrando massacri e uccidendo innocenti: dinanzi al brutale comportamento dell’uomo, l’unica soluzione possibile per i consiglieri è la morte di Naritsugu, impresa affidata al grande maestro Samurai Shinzaemon Shimada: con l’aiuto di 13 combattenti, Shinzaemon affronterà una battaglia suicida contro centinaia di Samurai rimasti fedeli al loro signore con il coraggio e il valore di millenaria eredità.

L’analisi del film

Massacro totale: un grido di dolore che non ha voce, un messaggio disperato lasciato da una donna senza braccia, né gambe, né lingua, una promessa suggellata con un inchiostro pronto a trasformarsi nel sangue della vendetta; “13 assassini” presentato alla 67ma Mostra del Cinema di Venezia e miracolosamente arrivato nelle nostre sale grazie alla Bim Distribuzione, inizia la sua corsa in modo brutale e devastante con le atroci imprese di Naritsugu, fratellastro dello shogun e per questo apparentemente intoccabile, insoddisfatto dalla quiete della sua prigione dorata e dunque impegnato a infliggere perenne dolore ai suoi sottoposti solo per sport e divertimento.

 Una crudeltà eccessiva anche per un figlio dello Shogun, tale da costringere i consiglieri di quest’ultimo alla più estrema delle soluzioni: l’unica via per evitare la scalata al potere del tiranno è la morte, una fine senza pietà che possa pagare la vendetta per mano del grande maestro Samurai Shinzaemon Shimada e di una squadra di intrepidi guerrieri pronti a sacrificare tutto a un dovere antico.

Impossibile per il gran maestro rifiutarsi, anche se l’ardua scelta mette inevitabilmente a dura prova la stessa l’etica dei Samurai il cui primo dovere rimane proteggere il proprio signore a qualunque costo finché il prezzo da pagare non si rivela troppo alto, chiedendo di scambiare una vita di coraggio e rispetto per la fedeltà a un uomo indegno a dispetto della sua nobile nascita.

Takashi Mike, uno dei più prolifici registi nipponici in circolazione(oltre 50 film in soli vent’anni), ci regala dunque un’opera appassionante e di grande impatto visivo che fa onore alla grande tradizione del Jidai Geki: dopo un lento primo tempo destinato a introdurci ai feroci e gratuiti attacchi di  Naritsugu senza risparmiarsi in sadismo e violenza e all’estenuante addestramento dei 13 assassini, un secondo tempo ben più epico ed travolgente è teatro della battaglia di Oinai, un piccolo villaggio trasformato in una trappola mortale per centinaia di uomini in uno scontro che, nel bene e nel male, scrive il suo nome nella fine di un’epoca d’onore.

Fra spettacolari combattimenti e gesta di uomini talmente coraggiosi da sembrare irreali nel loro estremo e suicida sacrificio, “13 assassini” e un’opera che affascinerà profani e amanti del genere, forte della nostalgia per un’etica lontana smarrita nel tempo e uccisa dalla modernità.

127 Ore: recensione del film con James Franco

127 Ore: recensione del film con James Franco

127 ore è un film decisamente anomalo e non consueto nel panorama cinematografico. Altrettanto complesso per certi versi se si considera che ruota attorno alla vera storia di Aron Ralston, l’alpinista americano divenuto tristemente famoso per essere rimasto imprigionato da una frana nel corso di una scalata nello Utah, dove è rimasto isolato dal mondo per diversi giorni.

Nonostante un inizio che fa temere il peggio considerando un certo voyerismo da stile videoclip o spot pubblicitario con tanto movimento e poca sostanza, il film cambia decisamente registro non appena il personaggio entra nel vivo della natura dello Utah, diventa molto di più che semplice virtuosismo. La coppia Danny Boyle e James Franco si impegna molto in questa pellicola e i risultati sono dalla loro parte. Non bisogna certo gridare al capolavoro, né tanto meno esasperare con eufemismi esagerati la performance di Franco, però è anche grazie ad essa che il film riesce a condurre lo spettatore con una buona tensione: fresca e originale che a tratti emoziona e trascina, tanto da far confondere la percezione reale con l’illusione e i viaggi allucinatori che il protagonista compie. Attraverso questo delirio si riesce ad entrare affondo nella mente del protagonista e a capirne meglio le paure, le ossessioni, i sogni, i rammarichi di una vita vissuta sempre a limite e all’estremo. Inoltre, l’illusione diventa anche premonitrice, tanto da segnarlo in modo indelebile.

127 Ore è un film piuttosto godibile che permette il lusso di approfondimenti su vari livelli.

Le pecche in una pellicola come questa forse sono un limitato incipit, frutto di un caos registico che non è proprio dei migliori e un eccessivo e pretenzioso egocentrismo nei confronti del protagonista. Uno stile decisamente troppo patinato: da spot Gatorade. Un maggiore approfondimento di personaggi secondari lo avrebbe reso certamente più interessante ma forse avrebbe perso i connotati di anomalia. Tuttavia è da premiare il coraggio che Danny Boyle mette 127 Ore, cercando di osare in tutte le maniere possibili, talvolta riuscendo a costruire sequenze molto belle come ad esempio l’aumentare irrefrenabile del battito cardiaco connesso ad uno spropositato aumento di pressione ed ad un efficace gesto risolutore; e talvolta un po’ meno: come l’inspiegabile carrellata di prodotti liquidi in commercio frutto delle allucinazioni traumatiche.

In definitiva 127 Ore è un film piuttosto godibile che permette il lusso di approfondimenti su vari livelli che certamente lasciano ampio spazio a riflessioni esistenziali e che di certo farà piacere a molti spettatori. Che finalmente Boyle si sia lasciato dietro quella parentesi milionaria e sia tornato ad un registro decisamente più consono alle sue caratteristiche … alla 28 giorni dopo per intenderci … ?

127 ore: domenica in tv su Paramount Channel

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127 ore: domenica in tv su Paramount Channel

Paramount Channel, canale 27 del DTT, annuncia l’arrivo, in prima TV FTA per l’Italia, del film evento biografico, 127 ore. L’appuntamento è per domenica 31 luglio, alle ore 21.10.

LEGGI LA RECENSIONE FILM DI 127 ORE

Il film 127 ore racconta la vera storia dell’alpinista statunitense Aron Ralston attraverso una riproduzione realistica dei fatti avvenuti nell’aprile 2003, che hanno visto lo sportivo coinvolto in un terribile incidente.

Aron Ralston, un alpinista di 27 anni, appassionato di sport come il trekking e il biking, intraprende un viaggio solitario attraverso il Blue John Canyon dello Utah. L’avventura sembra anticipare grandi promesse, circondato da un paesaggio unico, alle prese con esperienze che mettono alla prova lo spirito e il corpo. Lo sportivo non avrebbe mai potuto immaginare l’incidente in cui, da lì a poco, sarebbe stato coinvolto: mentre attraversa una gola stretta, all’improvviso precipita un masso che gli blocca il braccio destro e non gli dà possibilità di liberarsi.

Durante i cinque giorni (127 ore) che trascorrerà intrappolato, il protagonista riprende la sua agonia con una videocamera e ripercorre la sua vita, soffermandosi sugli affetti più cari. Dopo cinque giorni di disperazione, Aron sarà costretto a prendere una drastica decisione.

Basato sul libro Between a Rock and a Hard Place dello stesso Ralston,127 ore è stato scritto a quattro mani da Boyle e Simon Beaufoy. Nel cast di 127 ore troviamo nel ruolo di protagonista il brillante e talentuoso James Franco, mentre Kate Mara e Amber Tamblyn vestono i panni di due escursioniste che Aron incontrerà durante il suo viaggio.

Per prepararsi ad interpretare il ruolo ed entrare totalmente nei panni del personaggio di 127 ore, James Franco ha visionato i materiali originali girati da Aron Ralston durante l’incidente. L’attore ha affermato di essere rimasto turbato dall’agonia e dalla sofferenza dell’alpinista durante questa dura esperienza.

Presentata per la prima volta al Toronto International Film Festival nel settembre 2010, la pellicola ha provocato molto scompiglio in sala a causa della crudezza di alcune scene. Il film ha ricevuto inoltre 6 nomination ai premi Oscar 2011.

La trama del film 127 Ore

127 Ore tramaBloccato in uno stretto canyon nello Utah, con un braccio schiacciato da un masso distaccatosi dalla roccia, Ralston ricorda gli amici, le amanti (Clémence Poésy), la famiglia e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) incontrate poco prima e, nel corso di cinque giornate, combatte contro gli elementi e i suoi stessi demoni, fino a scoprire di avere il coraggio e la volontà di liberarsi a qualunque costo.

127 Ore trailer

Il film completo di 127 Ore può essere visto in streaming su Infinity, o aquistabile in VOB su Itunes.

127 ore per Danny Boyle

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127 ore per Danny Boyle

Dopo la gloria e i premi che ha raccolto con The Millionaire, Danny Boyle è stato ricoperto di importanti offerte per dirigere film grossi e importanti, ma  ha deciso di dedicarsi a un progetto molto più piccolo e, sicuramente, molto complicato.

Il film in questione è 127 Hours, la storia dello scalatore Aron Ralston, che rimasto intrappolato per sei giorni sotto un macigno si è poi amputato da solo un braccio riuscendo a sopravvivere. Nel ruolo del protagonista è già stato scritturato James Franco, e se l’attore in sé è una garanzia, restano molti dubbi su come il regista riuscirà a sviluppare in modo convincente una storia che ha un unico personaggio bloccato nello stesso posto per tutta la durata del film. In un’intervista a Empire, Boyle ha ammesso la “follia” intrinseca in un progetto del genere, ma ha spiegato le sue idee per rendere la cosa interessante:

Abbiamo pensato che, dal momento che ci sono così pochi personaggi, useremo due direttori della fotografia: Anthony Dod Mantle, che ha fatto 28 giorni dopo, e Enrique Chediak, che ha fatto 28 settimane dopo. Uno è nordeuropeo e l’altro sudamericano. Daranno al film apporti differenti, come in un film convenzionale dove ci sono un personaggio comico e un cattivo.

Sicuramente un’idea interessante, che però ancora non basta a rassicurare circa l’assenza di personaggi di supporto e di dialoghi. Nel cast compaiono anche Amber Tamblyn e Kate Mara come personaggi di contorno. In realtà, come ci spiega il regista, l’assenza di dialoghi con altri personaggi non implica però l’assenza di… monologhi:

Ci sono dialoghi all’inizio e alla fine, ovviamente, ma per tutto il film non ha nessuno con cui parlare. Ciò che abbiamo scoperto però è che [Ralston] aveva con sé una videocamera, e che ha registrato sei o sette messaggi, rivolti a coloro che pensava si sarebbero rattristati per la sua scomparsa, essenzialmente dei messaggi di addio. Abbiamo avuto modo di vederli, anche se lui tende a non mostrarli a nessuno. Quindi se volete sì, c’è del dialogo, con un futuro che lui pensa di non avere.

120 Battements Par Minute: recensione del film di Robin Campillo

120 Battements Par Minute: recensione del film di Robin Campillo

Oggi, nel 2017, l’AIDS non è di certo lo stesso mostro che era trent’anni fa. Le cure sono migliorate, l’informazione sulla prevenzione anche, nonostante si sia ancora lontani dal debellare del tutto il virus. Oggi un malato ha una prospettiva di vita decisamente alta rispetto al passato, diciamo anche che con l’AIDS si può convivere, nonostante non sia certo una passeggiata. All’inizio degli anni ’90 invece il panorama era decisamente diverso, ci si infettava con una facilità disarmante – sopratutto negli ambienti omosessuali – e soprattutto si moriva senza troppa sorpresa. Robin Campillo, montatore e regista francese, ci riporta indietro nel tempo con 120 Battements Par Minute per raccontare la situazione dell’epoca in Francia, dove il Governo investiva davvero poche energie per la prevenzione. Ad andare nelle scuole con coraggio, sfacciataggine e decisione era l’organizzazione Act Up-Paris, formata da un gruppo di volontari ammalati e non che con azioni eclatanti e vistose cercavano di far conoscere il virus ai giovani francesi.

120 Battements Par MinuteParliamo di anni in cui l’AIDS veniva visto come una peste moderna, trasmissibile anche attraverso il semplice contatto pelle-a-pelle, ovviamente nulla di più sbagliato e pericoloso. Blitz dopo blitz, morte dopo morte, il gruppo va avanti per migliorare la prevenzione della malattia, coinvolgendo il governo in questo processo, e cercando in tutti i modi di ottenere le prime cure disponibili, allora ancora in via sperimentale. Campillo mette così in scena un film corale pieno di ottimi attori “di strada”, sospinti dalla premiata attrice francese Adèle Haenel nel ruolo di Sophie e da due protagonisti principali, su cui il racconto si focalizza: Nahuel Pérez Biscayart/Sean e Arnaud Valois/Nathan. L’autore francese si spoglia di qualsiasi estetica, si arma soltanto di camera a mano e di tanta, tanta realtà. Assistiamo infatti a 140 minuti di dolore, sofferenza, speranza soffocata, fino ad arrivare all’inesorabile morte, lenta e violenta come lo stesso montaggio del film.

Fra le pieghe però anche dello smisurato amore, filosofico come carnale, un sentimento grazie al quale è possibile dimenticare – certo per brevi attimi – il baratro di una malattia che non concede sconti. Anche se l’opera è fortemente radicata negli anni ’90, e serve a omaggiare i combattivi movimenti giovanili di quelli anni, è anche incredibilmente attuale. Oggi infatti sembra essere tornato il silenzio a proposito di AIDS, le migliori cure disponibili hanno abbassato il livello di allarme, invece il virus è ancora in circolo, pericoloso e indelebile. È certamente un bene che 120 Battements Par Minute riprenda le fila del discorso, sottolineando soprattutto l’importanza della prevenzione, dell’uso del preservativo poiché unica vera arma efficace. Il suo linguaggio diretto è più funzionale di qualsiasi opuscolo o programma scolastico, entra in circolo sotto la pelle, emoziona e resta inciso probabilmente per sempre.

12 Years a Slave: Barbera chiarisce la sua assenza a Venezia70

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12 Years a Slave: Barbera chiarisce la sua assenza a Venezia70

12 Years a SlaveContinua a tenere banco la questione dell’assenza di uno dei film più attesi dell’autunno, 12 Years a Slave, prossimo film di Steve McQueen che vanta un cast all stars. Oltre all’ormai consolidata collaborazione con Michael Fassbender, McQueen schiera dalla sua in questo film anche   La discussione era partita dal rammarico dimostrato in maniera molto chiara dal direttore artistico della Mostra del cinema di Venezia, Alberto Barbera, sul non essere riuscito a portare al lido proprio il film di  McQueen, rivelando che purtroppo il Marketing della Fox aveva scelto di lanciare la pellicola nel North America (aggiungiamo noi giustamente considerando la storia). Purtroppo come spesso in Italia e in Europa, le sue parole sono state riportate fuori contesto e sottolineando che la verità è che il film non era a Venezia per i costi troppo legati all’arrivo della delegazione. Oggi, sulle pagine dell’Hollywood Reporter lo stesso Barbera ha chiarito la faccenda:

“Sono state portate alla mia attenzione  le citazioni imprecise attribuitemi su noti giornali Europei per quanto riguarda l’assenza di 12 Years a Slave alla Mostra” “Per mettere le cose in chiaro, le parole apparse che è stato per causa dei costi o della dimensione della delegazione della pellicola sono del tutto inesatte” 

Lo stesso Steve McQueen ha rilasciato alcune dichiarazioni:

“Dato che 12 Years a Slave è una storia americana, la mia intenzione era sempre di tenere la prima mondiale in Nord America” “Siamo stati entusiasti di far parte sia del Telluride e Toronto Film Festival, e non vediamo l’ora di essere alla Premiere Europea al Festival di Londra, il mese prossimo.”

Tutte le foto del film:

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Il film dovrebbe uscire negli USA ad Ottobre e racconta una storia basata sull’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup (Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato da Michael Fassbender), così come a gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per sempre la sua vita.

12 Years a Slave è diretto da Steve McQueen e basato su una sceneggiatura di McQueen e John Ridley, e vede nel cast .

12 Years a Slave uscita anticipata ad Ottobre

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12 Years a Slave-uscitaLa Fox Searchlight Pictures ha annunciato oggi che l’atteso film 12 Years a Slave del regista Steve McQueen uscirà al cinema il 18 ottobre 2013, anticipando quindi l’uscita precedentemente prevista per la fine di Dicembre.

12 Years A Slave theatrical trailer!

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12 Years A Slave theatrical trailer!

12 years a slave theatrical trailerEcco il theatrical trailer di 12 Years a Slave, prossimo film di Steve McQueen che vanta un cast all stars. Oltre all’ormai consolidata collaborazione con Michael Fassbender, McQueen schiera dalla sua in questo film anche  ,

12 Years a Slave theatrical trailer:

Tutte le foto del film:

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Il film dovrebbe uscire negli USA ad Ottobre e racconta una storia basata sull’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup (Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato da Michael Fassbender), così come a gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per sempre la sua vita.

12 Years a Slave è diretto da Steve McQueen e basato su una sceneggiatura di McQueen e John Ridley, e vede nel cast .

12 Years a Slave nuova clip del film con Michael Fassbender

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12 Years a Slave nuova clip del film con Michael Fassbender

12-years-a-slaveArriva la seconda clip dell’atteso nuovo film di  12 Years a Slave, prossimo film di Steve McQueen che vanta un cast all stars. Oltre all’ormai consolidata collaborazione con Michael FassbenderMcQueen schiera dalla sua in questo film anche  

Tutte le foto del film:

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Il film dovrebbe uscire negli USA ad Ottobre e racconta una storia basata sull’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup (Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato da Michael Fassbender), così come a gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per sempre la sua vita.

12 Years a Slave è diretto da Steve McQueen e basato su una sceneggiatura di McQueen e John Ridley, e vede nel cast .

12 Years A Slave di Steve McQueen uscirà in dicembre

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12 Years A Slave di Steve McQueen uscirà in dicembre

12-years-a-slaveFox Searchlight ha annunciato di aver acquistato i diritti di distribuzione di 12 Years a Slave, il nuovo film di Steve McQueen;

12 trasformazioni fisiche di attori

12 trasformazioni fisiche di attori

La dedizione a un ruolo di attore spesso si denota anche dalle dimensioni corporee che si riescono a raggiungere, in eccesso e in difetto, per interpretare al meglio una parte. Lo sanno bene gli attori di seguito, che da un film all’altro hanno cambiato radicalmente (qualcuno più, qualcuno meno) la loro forma fisica:

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Le 12 trasformazioni proposte non corrispondono per forza a lavori di grande pregio, sebbene diversi, tra gli esempi portati, siano stati premiati addirittura con l’Oscar all’interpretazione.

Che ne pensate degli attori in grado di trasformare radicalmente la loro forma per un ruolo?

Fonte: EW

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