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13 Hours The Secret Soldiers of Benghazi: trailer del nuovo film di Michael Bay

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Guarda il Trailer ufficiale di 13 Hours The Secret Soldiers of Benghazi, il nuovo film diretto da Michael Bay, regista del franchise di successo Transformers. La pellicola vedrà protagonisti  John Krasinski, James Badge Dale, Pablo Schreiber, David Denman, Max Martini, Toby Stephens, Domenico Fumusa e David Costabile e arriverà al cinema negli States il 15 gennaio 2016.

13 Hours si basa sul libro omonimo di Mitchell Zuckoff, che racconta gli attacchi terroristici che l’11 settembre 2012 videro presi d’assalto a Bengasi sia l’Ufficio diplomatico degli Stati Uniti, presso il quale si trovava in visita l’Ambasciatore americano in Libia John Christopher Stevens, che una stazione della CIA denominata Annex.

Il film segue sei soldati americani che hanno combattuto contro i terroristi durante l’attacco che causò la morte dell’ambasciatore americano Christopher J. Stevens, un operaio dei servizi straniero e due lavoratori a contratto. Questi sei uomini quel giorno andarono molto al di là del dovere e ora la vera storia del loro eroismo sarà raccontata sul grande schermo.

13 film horror ispirati a disturbanti fatti di cronaca

13 film horror ispirati a disturbanti fatti di cronaca

Mentre Halloween si avvicina, il genere horror sembra essere l’unico che sia adatto a questi giorni che preannunciano il buio inverno. Di seguito vi proponiamo 13 film horror che sono stati ispirati, in diversa maniera, a fatti di cronaca realmente accaduti:

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13 film che hanno “predetto” altri film

13 film che hanno “predetto” altri film

Che sia il caso, la pianificazione degli studios o semplicemente una fortunata sequenza di eventi, spesso capita che dei film predicano l’uscita di altri film e che siano collegati tra loro in qualche articolata maniera. Di seguito vi mostriamo 13 film che hanno “predetto” altri film:

Io sono Leggenda (2007)/Batman v Superman: Dawn of Justice (2016)

1In Io sono Leggenda, con Will Smith, si vede chiaramente un logo molto simile a quello di Batman v Superman Dawn of Justice. La Warner Bros predice le sue stesse mosse con 9 anni di anticipo.

The Amazing Spider-Man (2012)/Vita di Pi (2012)

2Il 2012 è stato un anno particolare per l’attore Irrfan Khan. In The Amazing Spider-Man, Khan interpreta un uomo della Oscorp implicato nell’omicidio di Richard Parker, papà di Peter. Qualche mese dopo Khan torna al cinema nel ruolo di un Pi Patel adulto che racconta la sua avventura a bordo di una barca in compagnia di una tigre del Bengala. Chi ricorda come si chiamava la tigre? Ma Richard Parker, naturalmente!

La Zona Morta(1983)/Il mistero di Sleepy Hollow (1999)

3Nel film di David Cronenberg, basato sull’omonimo romanzo di Stephen King, Christopher Walken interpreta un professore che raccomanda ai propri studenti di leggere “La leggenda di Sleepy Hollow”. Dallo stesso romanzo sarà trappo, 16 anni più tardi, il film di Tim Burton che vede Walken nei panni del Cavaliere Senza Testa.

Edward Manidiforbice (1990)/Mars Attacks (1996)

4Nel romantico film con protagonista Johnny Depp, c’è una buffa scena di seduzione con il sottofondo musicale di “With These Hands” di TOm Jones. Sei anni più tardi è Tom Jones in persona a cantare quella canzone nel mezzo di un’invasione aliena in Mars Attack.

Predator 2 (1990)/AVP: Alien vs. Predator (2004)

5In Predator 2, la scena in cui Danny Glover entra nella sala dei trofei e vede il teschio dello Xenomorfo vicino a quello di un Predator ha fatto eccitare tantissimo i fan. Peccato che quando le due creature si sono davvero incotrate sullo schermo il risultato non è stato dei migliori.

Caccia a Ottobre Rosso (1990)/Jurassic Park (1993)/L’uomo che sussurrava ai cavalli (1998)

6In Caccia a Ottobre Rosso, il capitano Vasily Borodin interpretato da Sam Neil sognava di vedere il Montana. Tre e otto anni dopo è stato accontentato, interpretando due personaggi che lavorano e vivono proprio in quello Stato.

Gangs of New York (2002)/Lincoln (2012)

7In Gangs of New York, Daniel Day Lewis interpreta il feroce Bill il Macellaio, un anti-abolizionista che in una scena tira un coltello su un’immagine di Lincoln. Dieci anni dopo il ruolo di Lincoln gli ha fatto vincere il suo terzo Oscar.

U Turn (1997)/Quando l’amore brucia l’anima (2005)

8Nel film di Oliver Stone, Joaquin Phoenix interpreta un personaggio che assomiglia a Johnny Cash. Otto anni dopo proprio il ruolo di Cash gli farà guardagnare una nomination agli Oscar.

Spy Kids (2001)/Machete (2010)

9Prima di diventare il temibile Machete del finto trailer in Grindhouse e poi nei due film Machete e Machete Kills, Danny Trejo era stato lo Zio Machete in Spy Kids. Si tratta ovviamente dello stesso personaggio, nato dalla mente di Robert Rodriguez, soltanto che nel film per ragazzi assume dei toni più edulcorati.

Una vita al massimo(1993)/Kill Bill: Volume 1 (2003)

10In una delle prime sceneggiature di Una Vita al Massimo, Quentin Tarantino introdusse una scena intera che si svolgeva in un cinema, in cui i due protagonisti si incontrano per la prima volta durante la proiezione di un film di Sonny Chiba del 1974, The Street Fighter. Dieci anni dopo Tarantino scelse lo stesso Chiba per interpretare il fabbricante di spade Hattori Hanzō in Kill Bill Volume I.

Gremlins 2 (1990)/Looney Tunes: Back in Action (2003)

11Nel sequel dei Gremlins, Joe Dante ha voluto inserire, in apertura e chiusura, delle scenette con i personaggi d’animazione della Warner per mostrare chiaramente al pubblico che avrebbero visto un film anarchico. Quando però nel 2003 si trovò a dirigere un intero film con tecnica mista (animazione e live action), descrisse il periodo di lavorazione del film come il peggiore della sua vita.

Xenogenesis (1978)/Avatar (2009)

12Quando non aveva ancora i soldi guadagnati con Titanic, molto prima del suo successo, James Cameron realizzò dei cortometraggi in cui si intravedevano già le sue idee. Xenogenesis del 1978 ad esempio mostra delle figure femminili molto simili a Keytiri di Avatar e veicoli volanti il cui concept fu ripreso poi in Aliens.

E venne il giorno (2008)/L’Ultimo Dominatore dell’aria (2010)

13Quelli che sono considerati all’unanimità ipeggiori film di M. Night Shyamalan sono collegati. In E venne il giorno, la figlia del personaggio di Mark Wahlberg ha uno zainetto con il logo dell’anime che diventerà poi il soggetto del film successivo del regista di Philadelphia.

13 curiosità sulla Pixar

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13 curiosità sulla Pixar

pixarIl sito Movie for Kids, tramite il canale Youtube di Buzz Feed, ha pubblicato un interessantissimo video relativo alla Pixar. Tutti conosciamo la straordinaria fabbrica di film d’animazione, alcuni dei quali trai più belli in assoluto della storia del cinema, ma pochi sanno, ad esempio, che per realizzare un film Pixar da soli si impiegherebbero circa 500 anni, o che per stimolare lo loro creatività quando dovevano realizzare Toy Story 3, gli animatori si rasarono le testa a zero per avere la possibilità di “un nuovo inizio”!

Curiosi di sapere il resto?

Ecco il video che ci racconta tutto ciò che non sappiamo, ma che non vediamo l’ora di conoscere, sulla Pixar:

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13 brutti film che meritano un remake

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L’Era dei remake a Hollywood sembra non avere più fine. Ovunque fioriscono geni del cinema che hanno delle idee brillanti (cogliere il sarcasmo, prego): fare remake di film culto. Ma perchè non realizzare invece un rifacimento di un film brutto? Di un film che non ha avuto successo pur avendo del potenziale? E’ la domanda che si è posto HitFix che ha realizzato una lista di 13 brutti film che meritano una seconda possibilità e quindi un remake. Eccoli:

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13 brutti filmChe ne pensate? Si tratta senza dubbio di film che hanno avuto dei giudizi quanto meno controversi da parte di pubblico e critica, con alcune eccezioni, vedi Catwoman, in cui il film è stato ufficialmente definito brutto da praticamente chiunque l’abbia visto.

E se si facessero dei bei remake per questi film? La paura di peggiorare un prodotto classico e amato sarebbe davvero bassa, e il rischio minimo. Non varrebbe la pena provare?

13 attori che rimpiangono di aver partecipato ad un film

La vita dell’attore è sicuramente un’esistenza privilegiata. Tale professione offre, anche ai livelli bassi, una certa sicurezza economica, notorietà, fama. Ma ci sono delle cose con cui un attore deve scendere a patti e alcune scelte infelici con cui deve convivere.

Ecco di seguito 13 attori che rimpiangono la loro partecipazione ad un film:

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13 attoriSe per alcuni attori sembra chiaro il rimpianto nei confronti di un film non troppo (o per nulla) riuscito, cosa che può valere per Ben Affleck e il suo Daredevil, o per Halle Berry e la sua infelice Catwoman, alcuni casi sopra elencati sembrano davvero eclatanti, come quello di Alec Guinness o quello ancora più assurdo di Woody Allen.

Che ve ne pare?

Fonte: Mp

13 assassini di Takashi Mike

13 assassini di Takashi Mike

13 assassini è il film di Takashi Mike, con Kôji Yakusho, Yusuke Iseya, Tsuyoshi Ihara

Trama: Nel Giappone del XIX secolo Naritsugu, figlio illegittimo dello Shogun, tiranneggia la popolazione delle sue terre perpetrando massacri e uccidendo innocenti: dinanzi al brutale comportamento dell’uomo, l’unica soluzione possibile per i consiglieri è la morte di Naritsugu, impresa affidata al grande maestro Samurai Shinzaemon Shimada: con l’aiuto di 13 combattenti, Shinzaemon affronterà una battaglia suicida contro centinaia di Samurai rimasti fedeli al loro signore con il coraggio e il valore di millenaria eredità.

L’analisi del film

Massacro totale: un grido di dolore che non ha voce, un messaggio disperato lasciato da una donna senza braccia, né gambe, né lingua, una promessa suggellata con un inchiostro pronto a trasformarsi nel sangue della vendetta; “13 assassini” presentato alla 67ma Mostra del Cinema di Venezia e miracolosamente arrivato nelle nostre sale grazie alla Bim Distribuzione, inizia la sua corsa in modo brutale e devastante con le atroci imprese di Naritsugu, fratellastro dello shogun e per questo apparentemente intoccabile, insoddisfatto dalla quiete della sua prigione dorata e dunque impegnato a infliggere perenne dolore ai suoi sottoposti solo per sport e divertimento.

 Una crudeltà eccessiva anche per un figlio dello Shogun, tale da costringere i consiglieri di quest’ultimo alla più estrema delle soluzioni: l’unica via per evitare la scalata al potere del tiranno è la morte, una fine senza pietà che possa pagare la vendetta per mano del grande maestro Samurai Shinzaemon Shimada e di una squadra di intrepidi guerrieri pronti a sacrificare tutto a un dovere antico.

Impossibile per il gran maestro rifiutarsi, anche se l’ardua scelta mette inevitabilmente a dura prova la stessa l’etica dei Samurai il cui primo dovere rimane proteggere il proprio signore a qualunque costo finché il prezzo da pagare non si rivela troppo alto, chiedendo di scambiare una vita di coraggio e rispetto per la fedeltà a un uomo indegno a dispetto della sua nobile nascita.

Takashi Mike, uno dei più prolifici registi nipponici in circolazione(oltre 50 film in soli vent’anni), ci regala dunque un’opera appassionante e di grande impatto visivo che fa onore alla grande tradizione del Jidai Geki: dopo un lento primo tempo destinato a introdurci ai feroci e gratuiti attacchi di  Naritsugu senza risparmiarsi in sadismo e violenza e all’estenuante addestramento dei 13 assassini, un secondo tempo ben più epico ed travolgente è teatro della battaglia di Oinai, un piccolo villaggio trasformato in una trappola mortale per centinaia di uomini in uno scontro che, nel bene e nel male, scrive il suo nome nella fine di un’epoca d’onore.

Fra spettacolari combattimenti e gesta di uomini talmente coraggiosi da sembrare irreali nel loro estremo e suicida sacrificio, “13 assassini” e un’opera che affascinerà profani e amanti del genere, forte della nostalgia per un’etica lontana smarrita nel tempo e uccisa dalla modernità.

127 Ore: recensione del film con James Franco

127 Ore: recensione del film con James Franco

127 ore è un film decisamente anomalo e non consueto nel panorama cinematografico. Altrettanto complesso per certi versi se si considera che ruota attorno alla vera storia di Aron Ralston, l’alpinista americano divenuto tristemente famoso per essere rimasto imprigionato da una frana nel corso di una scalata nello Utah, dove è rimasto isolato dal mondo per diversi giorni.

Nonostante un inizio che fa temere il peggio considerando un certo voyerismo da stile videoclip o spot pubblicitario con tanto movimento e poca sostanza, il film cambia decisamente registro non appena il personaggio entra nel vivo della natura dello Utah, diventa molto di più che semplice virtuosismo. La coppia Danny Boyle e James Franco si impegna molto in questa pellicola e i risultati sono dalla loro parte. Non bisogna certo gridare al capolavoro, né tanto meno esasperare con eufemismi esagerati la performance di Franco, però è anche grazie ad essa che il film riesce a condurre lo spettatore con una buona tensione: fresca e originale che a tratti emoziona e trascina, tanto da far confondere la percezione reale con l’illusione e i viaggi allucinatori che il protagonista compie. Attraverso questo delirio si riesce ad entrare affondo nella mente del protagonista e a capirne meglio le paure, le ossessioni, i sogni, i rammarichi di una vita vissuta sempre a limite e all’estremo. Inoltre, l’illusione diventa anche premonitrice, tanto da segnarlo in modo indelebile.

127 Ore è un film piuttosto godibile che permette il lusso di approfondimenti su vari livelli.

Le pecche in una pellicola come questa forse sono un limitato incipit, frutto di un caos registico che non è proprio dei migliori e un eccessivo e pretenzioso egocentrismo nei confronti del protagonista. Uno stile decisamente troppo patinato: da spot Gatorade. Un maggiore approfondimento di personaggi secondari lo avrebbe reso certamente più interessante ma forse avrebbe perso i connotati di anomalia. Tuttavia è da premiare il coraggio che Danny Boyle mette 127 Ore, cercando di osare in tutte le maniere possibili, talvolta riuscendo a costruire sequenze molto belle come ad esempio l’aumentare irrefrenabile del battito cardiaco connesso ad uno spropositato aumento di pressione ed ad un efficace gesto risolutore; e talvolta un po’ meno: come l’inspiegabile carrellata di prodotti liquidi in commercio frutto delle allucinazioni traumatiche.

In definitiva 127 Ore è un film piuttosto godibile che permette il lusso di approfondimenti su vari livelli che certamente lasciano ampio spazio a riflessioni esistenziali e che di certo farà piacere a molti spettatori. Che finalmente Boyle si sia lasciato dietro quella parentesi milionaria e sia tornato ad un registro decisamente più consono alle sue caratteristiche … alla 28 giorni dopo per intenderci … ?

127 ore: domenica in tv su Paramount Channel

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127 ore: domenica in tv su Paramount Channel

Paramount Channel, canale 27 del DTT, annuncia l’arrivo, in prima TV FTA per l’Italia, del film evento biografico, 127 ore. L’appuntamento è per domenica 31 luglio, alle ore 21.10.

LEGGI LA RECENSIONE FILM DI 127 ORE

Il film 127 ore racconta la vera storia dell’alpinista statunitense Aron Ralston attraverso una riproduzione realistica dei fatti avvenuti nell’aprile 2003, che hanno visto lo sportivo coinvolto in un terribile incidente.

Aron Ralston, un alpinista di 27 anni, appassionato di sport come il trekking e il biking, intraprende un viaggio solitario attraverso il Blue John Canyon dello Utah. L’avventura sembra anticipare grandi promesse, circondato da un paesaggio unico, alle prese con esperienze che mettono alla prova lo spirito e il corpo. Lo sportivo non avrebbe mai potuto immaginare l’incidente in cui, da lì a poco, sarebbe stato coinvolto: mentre attraversa una gola stretta, all’improvviso precipita un masso che gli blocca il braccio destro e non gli dà possibilità di liberarsi.

Durante i cinque giorni (127 ore) che trascorrerà intrappolato, il protagonista riprende la sua agonia con una videocamera e ripercorre la sua vita, soffermandosi sugli affetti più cari. Dopo cinque giorni di disperazione, Aron sarà costretto a prendere una drastica decisione.

Basato sul libro Between a Rock and a Hard Place dello stesso Ralston,127 ore è stato scritto a quattro mani da Boyle e Simon Beaufoy. Nel cast di 127 ore troviamo nel ruolo di protagonista il brillante e talentuoso James Franco, mentre Kate Mara e Amber Tamblyn vestono i panni di due escursioniste che Aron incontrerà durante il suo viaggio.

Per prepararsi ad interpretare il ruolo ed entrare totalmente nei panni del personaggio di 127 ore, James Franco ha visionato i materiali originali girati da Aron Ralston durante l’incidente. L’attore ha affermato di essere rimasto turbato dall’agonia e dalla sofferenza dell’alpinista durante questa dura esperienza.

Presentata per la prima volta al Toronto International Film Festival nel settembre 2010, la pellicola ha provocato molto scompiglio in sala a causa della crudezza di alcune scene. Il film ha ricevuto inoltre 6 nomination ai premi Oscar 2011.

La trama del film 127 Ore

127 Ore tramaBloccato in uno stretto canyon nello Utah, con un braccio schiacciato da un masso distaccatosi dalla roccia, Ralston ricorda gli amici, le amanti (Clémence Poésy), la famiglia e le due escursioniste (Amber Tamblyn e Kate Mara) incontrate poco prima e, nel corso di cinque giornate, combatte contro gli elementi e i suoi stessi demoni, fino a scoprire di avere il coraggio e la volontà di liberarsi a qualunque costo.

127 Ore trailer

Il film completo di 127 Ore può essere visto in streaming su Infinity, o aquistabile in VOB su Itunes.

127 ore per Danny Boyle

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127 ore per Danny Boyle

Dopo la gloria e i premi che ha raccolto con The Millionaire, Danny Boyle è stato ricoperto di importanti offerte per dirigere film grossi e importanti, ma  ha deciso di dedicarsi a un progetto molto più piccolo e, sicuramente, molto complicato.

Il film in questione è 127 Hours, la storia dello scalatore Aron Ralston, che rimasto intrappolato per sei giorni sotto un macigno si è poi amputato da solo un braccio riuscendo a sopravvivere. Nel ruolo del protagonista è già stato scritturato James Franco, e se l’attore in sé è una garanzia, restano molti dubbi su come il regista riuscirà a sviluppare in modo convincente una storia che ha un unico personaggio bloccato nello stesso posto per tutta la durata del film. In un’intervista a Empire, Boyle ha ammesso la “follia” intrinseca in un progetto del genere, ma ha spiegato le sue idee per rendere la cosa interessante:

Abbiamo pensato che, dal momento che ci sono così pochi personaggi, useremo due direttori della fotografia: Anthony Dod Mantle, che ha fatto 28 giorni dopo, e Enrique Chediak, che ha fatto 28 settimane dopo. Uno è nordeuropeo e l’altro sudamericano. Daranno al film apporti differenti, come in un film convenzionale dove ci sono un personaggio comico e un cattivo.

Sicuramente un’idea interessante, che però ancora non basta a rassicurare circa l’assenza di personaggi di supporto e di dialoghi. Nel cast compaiono anche Amber Tamblyn e Kate Mara come personaggi di contorno. In realtà, come ci spiega il regista, l’assenza di dialoghi con altri personaggi non implica però l’assenza di… monologhi:

Ci sono dialoghi all’inizio e alla fine, ovviamente, ma per tutto il film non ha nessuno con cui parlare. Ciò che abbiamo scoperto però è che [Ralston] aveva con sé una videocamera, e che ha registrato sei o sette messaggi, rivolti a coloro che pensava si sarebbero rattristati per la sua scomparsa, essenzialmente dei messaggi di addio. Abbiamo avuto modo di vederli, anche se lui tende a non mostrarli a nessuno. Quindi se volete sì, c’è del dialogo, con un futuro che lui pensa di non avere.

120 Battements Par Minute: recensione del film di Robin Campillo

120 Battements Par Minute: recensione del film di Robin Campillo

Oggi, nel 2017, l’AIDS non è di certo lo stesso mostro che era trent’anni fa. Le cure sono migliorate, l’informazione sulla prevenzione anche, nonostante si sia ancora lontani dal debellare del tutto il virus. Oggi un malato ha una prospettiva di vita decisamente alta rispetto al passato, diciamo anche che con l’AIDS si può convivere, nonostante non sia certo una passeggiata. All’inizio degli anni ’90 invece il panorama era decisamente diverso, ci si infettava con una facilità disarmante – sopratutto negli ambienti omosessuali – e soprattutto si moriva senza troppa sorpresa. Robin Campillo, montatore e regista francese, ci riporta indietro nel tempo con 120 Battements Par Minute per raccontare la situazione dell’epoca in Francia, dove il Governo investiva davvero poche energie per la prevenzione. Ad andare nelle scuole con coraggio, sfacciataggine e decisione era l’organizzazione Act Up-Paris, formata da un gruppo di volontari ammalati e non che con azioni eclatanti e vistose cercavano di far conoscere il virus ai giovani francesi.

120 Battements Par MinuteParliamo di anni in cui l’AIDS veniva visto come una peste moderna, trasmissibile anche attraverso il semplice contatto pelle-a-pelle, ovviamente nulla di più sbagliato e pericoloso. Blitz dopo blitz, morte dopo morte, il gruppo va avanti per migliorare la prevenzione della malattia, coinvolgendo il governo in questo processo, e cercando in tutti i modi di ottenere le prime cure disponibili, allora ancora in via sperimentale. Campillo mette così in scena un film corale pieno di ottimi attori “di strada”, sospinti dalla premiata attrice francese Adèle Haenel nel ruolo di Sophie e da due protagonisti principali, su cui il racconto si focalizza: Nahuel Pérez Biscayart/Sean e Arnaud Valois/Nathan. L’autore francese si spoglia di qualsiasi estetica, si arma soltanto di camera a mano e di tanta, tanta realtà. Assistiamo infatti a 140 minuti di dolore, sofferenza, speranza soffocata, fino ad arrivare all’inesorabile morte, lenta e violenta come lo stesso montaggio del film.

Fra le pieghe però anche dello smisurato amore, filosofico come carnale, un sentimento grazie al quale è possibile dimenticare – certo per brevi attimi – il baratro di una malattia che non concede sconti. Anche se l’opera è fortemente radicata negli anni ’90, e serve a omaggiare i combattivi movimenti giovanili di quelli anni, è anche incredibilmente attuale. Oggi infatti sembra essere tornato il silenzio a proposito di AIDS, le migliori cure disponibili hanno abbassato il livello di allarme, invece il virus è ancora in circolo, pericoloso e indelebile. È certamente un bene che 120 Battements Par Minute riprenda le fila del discorso, sottolineando soprattutto l’importanza della prevenzione, dell’uso del preservativo poiché unica vera arma efficace. Il suo linguaggio diretto è più funzionale di qualsiasi opuscolo o programma scolastico, entra in circolo sotto la pelle, emoziona e resta inciso probabilmente per sempre.

12 Years a Slave: Barbera chiarisce la sua assenza a Venezia70

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12 Years a Slave: Barbera chiarisce la sua assenza a Venezia70

12 Years a SlaveContinua a tenere banco la questione dell’assenza di uno dei film più attesi dell’autunno, 12 Years a Slave, prossimo film di Steve McQueen che vanta un cast all stars. Oltre all’ormai consolidata collaborazione con Michael Fassbender, McQueen schiera dalla sua in questo film anche   La discussione era partita dal rammarico dimostrato in maniera molto chiara dal direttore artistico della Mostra del cinema di Venezia, Alberto Barbera, sul non essere riuscito a portare al lido proprio il film di  McQueen, rivelando che purtroppo il Marketing della Fox aveva scelto di lanciare la pellicola nel North America (aggiungiamo noi giustamente considerando la storia). Purtroppo come spesso in Italia e in Europa, le sue parole sono state riportate fuori contesto e sottolineando che la verità è che il film non era a Venezia per i costi troppo legati all’arrivo della delegazione. Oggi, sulle pagine dell’Hollywood Reporter lo stesso Barbera ha chiarito la faccenda:

“Sono state portate alla mia attenzione  le citazioni imprecise attribuitemi su noti giornali Europei per quanto riguarda l’assenza di 12 Years a Slave alla Mostra” “Per mettere le cose in chiaro, le parole apparse che è stato per causa dei costi o della dimensione della delegazione della pellicola sono del tutto inesatte” 

Lo stesso Steve McQueen ha rilasciato alcune dichiarazioni:

“Dato che 12 Years a Slave è una storia americana, la mia intenzione era sempre di tenere la prima mondiale in Nord America” “Siamo stati entusiasti di far parte sia del Telluride e Toronto Film Festival, e non vediamo l’ora di essere alla Premiere Europea al Festival di Londra, il mese prossimo.”

Tutte le foto del film:

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Il film dovrebbe uscire negli USA ad Ottobre e racconta una storia basata sull’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup (Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato da Michael Fassbender), così come a gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per sempre la sua vita.

12 Years a Slave è diretto da Steve McQueen e basato su una sceneggiatura di McQueen e John Ridley, e vede nel cast .

12 Years a Slave uscita anticipata ad Ottobre

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12 Years a Slave-uscitaLa Fox Searchlight Pictures ha annunciato oggi che l’atteso film 12 Years a Slave del regista Steve McQueen uscirà al cinema il 18 ottobre 2013, anticipando quindi l’uscita precedentemente prevista per la fine di Dicembre.

12 Years A Slave theatrical trailer!

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12 Years A Slave theatrical trailer!

12 years a slave theatrical trailerEcco il theatrical trailer di 12 Years a Slave, prossimo film di Steve McQueen che vanta un cast all stars. Oltre all’ormai consolidata collaborazione con Michael Fassbender, McQueen schiera dalla sua in questo film anche  ,

12 Years a Slave theatrical trailer:

Tutte le foto del film:

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Il film dovrebbe uscire negli USA ad Ottobre e racconta una storia basata sull’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup (Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato da Michael Fassbender), così come a gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per sempre la sua vita.

12 Years a Slave è diretto da Steve McQueen e basato su una sceneggiatura di McQueen e John Ridley, e vede nel cast .

12 Years a Slave nuova clip del film con Michael Fassbender

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12 Years a Slave nuova clip del film con Michael Fassbender

12-years-a-slaveArriva la seconda clip dell’atteso nuovo film di  12 Years a Slave, prossimo film di Steve McQueen che vanta un cast all stars. Oltre all’ormai consolidata collaborazione con Michael FassbenderMcQueen schiera dalla sua in questo film anche  

Tutte le foto del film:

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Il film dovrebbe uscire negli USA ad Ottobre e racconta una storia basata sull’autobiografia, datata al 1853, di Solomon Northrup (Chiwetel Ejiofor) un nero libero dello stato di New York, che venne rapito e venduto come schiavo. Di fronte a crudeltà (personificata dal terribile schiavista, interpretato da Michael Fassbender), così come a gentilezze inaspettate, Salomon lotta non solo per rimanere in vita, ma per conservare la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua indimenticabile odissea, un fortuito incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt), cambierà per sempre la sua vita.

12 Years a Slave è diretto da Steve McQueen e basato su una sceneggiatura di McQueen e John Ridley, e vede nel cast .

12 Years A Slave di Steve McQueen uscirà in dicembre

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12 Years A Slave di Steve McQueen uscirà in dicembre

12-years-a-slaveFox Searchlight ha annunciato di aver acquistato i diritti di distribuzione di 12 Years a Slave, il nuovo film di Steve McQueen;

12 trasformazioni fisiche di attori

12 trasformazioni fisiche di attori

La dedizione a un ruolo di attore spesso si denota anche dalle dimensioni corporee che si riescono a raggiungere, in eccesso e in difetto, per interpretare al meglio una parte. Lo sanno bene gli attori di seguito, che da un film all’altro hanno cambiato radicalmente (qualcuno più, qualcuno meno) la loro forma fisica:

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Le 12 trasformazioni proposte non corrispondono per forza a lavori di grande pregio, sebbene diversi, tra gli esempi portati, siano stati premiati addirittura con l’Oscar all’interpretazione.

Che ne pensate degli attori in grado di trasformare radicalmente la loro forma per un ruolo?

Fonte: EW

12 star che sono stati Cheerleader prima di diventare celebrità

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Ogni persona a questo mondo ha un passato e in america in molti sono stati Cheerleader prima di costruirsi una carriera. Ecco 12 star, alcune insospettabili, che sono stati in un gruppo di Cheerleader prima di diventare famosi:

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12 Soldiers: la vera storia dietro il film con Chris Hemsworth

12 Soldiers: la vera storia dietro il film con Chris Hemsworth

Negli ultimi anni sono diversi i film che hanno affrontato gli eventi della guerra in Iraq e in Afghanistan. Dieci anni dopo il successo di The Hurt Locker, premiato con l’Oscar al miglior film, a raccontare degli orrori di tale conflitto è stato 12 Soldiers (qui la recensione), opera prima del regista danese Nicolai Fuglsig. La pellicola porta infatti lo spettatore ad esplorare i conflitti che si sono in particolare svolti dopo i tragici eventi dell’11 settembre del 2001.

Quella qui raccontata risulta una storia ancor più coinvolgente perché ispirata alla vita di un vero militare presente in quel territorio in quel complesso periodo di tensione. Il film è infatti l’adattamento cinematografico del libro Horse Soldiers, scritto dal giornalista Doug Stanton e basato sulla vita dell’agente CIA e militare delle forze speciali Mark Nutsch. Pur se romanzate, le vicende qui proposte ricalcano gli eventi che lo videro coinvolto. La sua storia era fino a pochi anni fa pressoché sconosciuta e solo grazie a Stanton venne portata alla luce.

Con il film si rende così il giusto omaggio ad un gruppo di soldati che hanno rischiato la vita nel tentativo di ristabilire un equilibrio internazionale, riproponendo allo stesso tempo la brutalità di quel conflitto tanto anomalo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a 12 Soldiers. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera di cui narra. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

12 Soldiers cast film
Michael Peña, Michael Shannon e Chris Hemsworth in 12 Soldiers. Foto di David James – © 2017 HS Film, LLC

La trama e il cast di 12 Soldiers

All’indomani dell’attentato dell’11 settembre 2001, un gruppo di 12 paramilitari della CIA capitanato da Mitch Nelson decidono di partire volontariamente per l’Afghanistan. La loro è la prima operazione di contrattacco che il governo statunitense scaglia contro i paesi del medio oriente. Nonostante lo shock per l’attentato sia ancora fresco, questi uomini si avventurano senza paura in un territorio ignoto, dove ognuno può essere un potenziale nemico. Ognuno di loro ha degli affetti da riabbracciare a casa, ma il desiderio di difendere la patria avrà però la precedenza su tutto, anche sulla loro vita.

Ad interpretare il capitano Mitch Nelson vi è l’attore Chris Hemsworth. Celebre per il ruolo di Thor, questi ha qui indossato i panni del militare, cercando di risultare quanto più realistico possibile. Per riuscirci, ha anche avuto modo di incontrare Nutsch, il soldato a cui il suo personaggio si ispira. Da lui ha avuto modo di apprendere i principali dettagli sulla missione e nel dare un interpretazione di questi Hemsworth ha puntato sull’evidenziare il suo coraggio e le motivazioni che lo spinsero a prendere parte a quella guerra.

L’attore ha inoltre avuto modo di recitare al fianco di quella che è sua moglie nella realtà, l’attrice Elsa Pataky, che nel film interpreta proprio Jean, la consorte di Mitch. Per i loro ruoli, i due hanno fatto molto riferimento al loro privato. Nel film si ritrovano poi noti attori come Michael Shannnon nei panni di Hal Spencer e Michael Peña in quelli del sergente Sam Diller. L’attore iraniano Navid Negahban interpreta il generale Abdul Rashid Dostum, mentre Trevante Rhodes è il sergente Ben Milo. L’attore William Fichtner, infine, è il colonnello John Mulholland.

12 Soldiers trama
Thad Luckinbill, Navid Negahban e Chris Hemsworth in 12 Soldiers. Foto di David James – © 2017 HS Film, LLC

La vera storia dietro al film

Come anticipato, la vicenda del soldato Mark Nutsch a cui il film si ispira ha inizio nei giorni seguenti l’attentato alle Torri Gemelle di New York. Nel tentativo di dare rapida risposta a quell’attacco, il governo americano organizza una missione segreta dal nome in codice Task Force Dagger. Sono 12 i soldati ad offrirsi volontari tra cui, appunto, Nutsch. In breve questi partono per le ostili e sabbiose terre dell’Afghanistan, dove avranno il compito di aiutare il generale Abdul Rashi Dostum, leader dell’Alleanza del Nord, a prendere il controllo di quelle regioni.

Così facendo, gli Stati Uniti sperano di trovare in lui un alleato nella guerra contro i talebani e Al Qaeda. Come riportato anche nel libro di Stanton, le difficoltà incontrate prevedevano non solo i rapporti con il luogo ma anche con le truppe di Dostum. Dopo un’iniziale diffidenza, però, il gruppo riuscirà a portare a termine la missione, grossomodo similmente a come viene mostrato nel film. L’acquisito potere di Dostum al termine di questa lo porterà infine nel 2014 a divenire vice presidente dell’Afghanistan.

Come si riporta anche nelle ultime battute del film, tutti e 12 i soldati riuscirono a tornare a casa pressoché incolumi. Quella che sembrava dunque essere una missione suicida si è invece rivelata uno dei colpi più duri inferti ai talebani. Rimasta segreta per anni, tale spedizione è oggi stata resa nota, nella città di New York è perfino stata costruita una statua raffigurante un cavallo e un soldato, celebrando così la memorabile impresa.

Il trailer di 12 Soldiers e dove vedere il film in streaming e in TV

Per potersi immergere in tutto ciò, è possibile fruire di 12 Soldiers grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Prime Video, Now e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28 novembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

12 Soldiers, recensione del film con Chris Hemsworth

12 Soldiers, recensione del film con Chris Hemsworth

Esce l’11 luglio nei cinema italiani 12 Soldiers, l’ultima fatica di Chris Hemsworth, qui immerso nei panni del militare Mitch Nelson.

Il Capitano Nelson, così come la sua squadra Alpha 595 e le vicende che li vedono coinvolti in questo film, sono avvenimenti accaduti realmente, e si basano sul libro del giornalista Doug Stanton, “Horse Soldiers” (2009). Ad appena cinque settimane dal terribile attacco alle Torri Gemelle, l’esercito militare statunitense pianifica e mette in atto un controattacco in terra afghana.

L’impresa sembrava impossibile. Le migliori opinioni degli strateghi non prevedevano di poter espugnare Mazar-i-Sharif, la roccaforte talebana obiettivo della missione, prima di due anni. L’unità speciale del Capitano Nelson ci mise 21 giorni. Grazie anche ad un accordo con dei ribelli uzbeki, capitanati dal generale Abdul Rashid Dostum, i dodici militari americani si gettarono in una missione apparentemente suicida, tornando tutti a casa sani e salvi (come mostrano le foto dei veri protagonisti della vicenda, nei titoli di coda).

12 Soldiers è diretto dal semi sconosciuto Nicolai Fuglsig, che grazie anche all’importante partecipazione di Jerry Bruckheimer alla produzione, riesce a mettere in scena un action movie pieno zeppo di effetti speciali e materiale scenografico di notevole fattura (armi e mezzi cingolati in primis).  Girato in New Mexico,12 soldiers fa dell’aderenza al dato reale un po’ il suo fiore all’occhiello. Nelle interviste regista e attori hanno sottolineato più volte che il set ha ospitato i veri protagonisti di questa vicenda militare, per avere da loro consigli e creare un clima ottimale.

La tematica non è nuova al cinema; sono innumerevoli ormai i film che hanno raccontato a loro modo  le vicende post-11 settembre. L’argomento, per quanto inflazionato, a quanto pare è molto amato dagli americani, complice quel patriottismo tipico made in U.S.A.

12 Soldiers non fa eccezione. Salvo però per una certa superficialità con la quale in questo caso ci si approccia alla narrazione.

Non vengono indagate le intricatissime radici storiche e civili dell’Afghanistan. E nemmeno si parla delle precedenti condizioni politiche di un territorio in continua occupazione, dove le implicazioni statunitensi non sono mai state del tutto trasparenti.

12 Soldiers pertanto scansa il taglio documentaristico, troppo problematico e immersivo, per aderire al più semplicistico film di guerra, e finanche al genere action (è comunque una produzione Bruckheimer), sottolineando i momenti di tensione con musica sincopata e immergendo lo spettatore in un profluvio di spari ed esplosioni, con buona pace della narrazione.

12 Soldiers ama mostrare il coraggio dei Berretti Verdi americani, che non vengono obbligati a partecipare alla pericolosa missione, ma si offrono orgogliosamente volontari. Viene messo in evidenza il rapporto di totale e fraterna fiducia che vige, necessariamente, tra i commilitoni della squadra Alpha, senza mancare di mostrare una certa dose di umorismo nelle battute che i soldati si scambiano tra uno sparo e l’altro.

Anche la particolare amicizia che viene a crearsi tra il Capitano Mitch (Hemsworth) e il generale Dostum (Navid Negahban) ha quel sapore “romantico” tipicamente statunitense, che sembra dimenticarsi delle incolmabili differenze culturali e politiche che separano – anche caratterialmente – i due popoli.

La morale è sempre quella. L’apporto benefico degli USA – visti come la Nazione Giusta per eccellenza – che giustifica l’uso delle armi e perfino il genocidio come soluzione ad una guerra che poi, quasi venti anni dopo, non sembra aver trovato fine.

12 scene sessiste che confermano che Hollywood ‘odia’ le donne

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È un tema molto delicato e senza dubbio sotto i riflettori. Il sessismo a Hollywood è sempre un argomento delicato e di cui è importante parlare. Di seguito vi mostriamo 12 scene sessiste che confermano, magari anche in maniera involontaria, che Hollywood odia le donne.

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12 Rounds: trama e cast del film con John Cena

12 Rounds: trama e cast del film con John Cena

Quello di Dwayne Johnson è certamente il caso più famoso di lottatore di wrestling che intraprende una carriera di successo da attore cinematografico. Come lui inizia però ora ad imporsi sempre di più anche John Cena, altro iconico volto di tale disciplina nonché uno dei più leggendari lottatori di sempre. Negli ultimi anni egli ha infatti ridotto la propria presenza sul ring per portarla davanti la macchina da presa, recitando in film come Non si scherza col fuoco, Fast & Furious 9 e l’atteso The Suicide Squad. Ben prima di questi, nel 2009, egli era stato protagonista di 12 Rounds, film d’azione prodotto dai WWE Studios.

Questo è stato ideato e diretto da Renny Harlin, già regista di celebri film di questo genere come 58 minuti per morire – Die Harder, Cliffhanger – L’ultima sfida e Spy. Si tratta del secondo film interpretato dal wrestler, che già qui dimostrava grande carisma e buone capacità di adattarsi a questa tipologia di racconto cinematografico. All’epoca Cena era ancora un lottatore a tempo pieno, ma nonostante ciò si riscontra anche qui il grande impegno che notoriamente egli dedica ad ogni suo progetto e attività. Paragonato a Die Hard – Duri a morire per via di alcune somiglianze narrative, il film non ha però riscontrato pareri positivi al momento dell’uscita.

Nonostante il flop iniziale, però, 12 Rounds ha acquistato sempre più popolarità con il passare del tempo. In particolare, quanti ammirano oggi Cena come lottatore o attore riscoprono con piacere questo film, ritrovandovi il loro beniamino in panni diversi dai suoi soliti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

12 Rounds: la trama del film

La storia raccontata dal film si apre sulla ricerca da parte dell’FBI del pericoloso terrorista internazionale Miles Jackson. Grazie all’utilizzo di moderne tecnologie, gli agenti federali riescono ad individuarlo, affidando agli esperti poliziotti Danny Fisher e Hank Carver il compito di catturarlo. Lo scontro si rivela però più brutale del previsto e durante questo la giovane Erica Kessen, fidanzata di Jackson, rimane uccisa. Con il terrorista in prigione, Danny può ora godersi la sua meritata promozione, trascorrendo una vita grossomodo tranquilla nella sua nuova casa insieme alla fidanzata Molly Porter.

Tutto ciò viene però bruscamente spezzato quando una voce che non sentiva da un anno lo chiama improvvisamente. A parlargli è Jackson, il quale riuscito ad evadere di prigione vuole ora vendicarsi per la morte della sua amata Erica. Per questo ha rapito Molly, proponendo a Danny un sadico gioco suddiviso in dodici round. Se il poliziotto farà tutto quello che gli si dice e sarà ancora vivo al termine dell’ultimo round, allora potrà rivedere Molly. Pur sapendo benissimo che si tratta di una trappola, Danny non può che accettare, tentando di escogitare un piano per quando si troverà faccia a faccia con il criminale.

12 Round cast

12 Rounds: il cast del film

Dopo aver realizzato il suo primo film, Presa mortale, John Cena era alla ricerca di un nuovo progetto che presentasse però una storia con cui fosse più facile sviluppare un legame emotivo. Quando gli fu presentato 12 Rounds, egli capì che era ciò che cercava e si disse disponibile ad assumere il ruolo del protagonista, il poliziotto Danny Fisher. Cena si dedicò con grande impegno alla realizzazione del progetto, decide anche di non farsi sostituire da controfigure ma di interpretare personalmente anche le scene più rischiose, comprese quelle che prevedevano una guida acrobatica. Molto più difficili per lui da girare sono invece state le scene che lo vedevano posto a particolari altezze.

Cena, infatti, ha dichiarato di avere profonda paura dell’altezza e quando si è trovato in situazioni del genere durante il set ha in più occasioni provato talmente tanto disagio da voler quasi abbandonare il film. Accanto a lui, nel ruolo della fidanzata Molly Porter, si ritrova l’attrice Ashley Scott, già vista anche in A.I. – Intelligenza artificiale e A testa alta. Brian J. White è il detective Hank Carver, mentre Steve Harris è l’agente speciale George Aiken e Gonzalo Menendez l’agente Ray Santiago. Taylor Cole, attrice e modella, è invece presente nei panni di Erica Kessen, la fidanzata di Miles Jackson. Quest’ultimo è interpretato dall’attore Aidan Gillen, particolarmente noto per essere stato Petyr Baelish nella serie televisiva Il Trono di Spade.

12 Rounds: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. 12 Rounds è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 15 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

12 Monkeys: promo della serie tratta dal film di Terry Gilliam

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Il network americano SyFy ha diffuso oggi il promo ufficiale della nuova serie televisvia 12 Monkeys che arriverà in onda all’inizio del nuovo anno e basata sul  film diretto nel 1995 da Terry Gilliam.

NUP_165430_0040.jpgLa serie vede protagonisti gli attori Amanda Schull, Kirk Acevedo, Barbara Sukowa e Noah Bean. 12 Monkeys racconta di Cole (Aaron Stanford): un uomo in grado di viaggiare nel tempo che appare nel presente per eliminare la fonte di un contagio mortale che causerà la decimazione della razza umana, dando così vita al futuro post-apocalittico da cui proviene.

L’esercito delle 12 scimmie (12 Monkeys) è un film del 1995 diretto da Terry Gilliam, prodotto da Charles Roven e sceneggiato da David Webb e Janet Peoples. È stato liberamente ispirato al film La jetée, di Chris Marker, cortometraggio sperimentale francese del 1962. Il film consiste in una storia di fantascienza post-apocalittica. L’esercito delle 12 scimmie è il sesto film di Gilliam, unico americano facente parte del gruppo comico britannico dei Monty Python. Prodotto con uno stanziamento di 29,5 milioni di dollari statunitensi, ha avuto vari elogi da parte della critica e ha incassato circa 169 milioni in tutto il mondo.

È in un produzione un adattamento televisivo del film 12 Monkeys, serie televisiva che andrà in onda dal 16 gennaio 2015.

Nel 2035 James Cole è un detenuto che, con la promessa della grazia, viene inviato nel passato per indagare sui fatti che hanno portato all’estinzione del 99% dell’umanità e costretto i sopravvissuti a vivere nel sottosuolo per sfuggire al contagio di un virus letale. I detenuti sono obbligati a salire in superficie con speciali tute ermetiche, correndo il rischio di venire contagiati a loro volta, per raccogliere le prove riguardo alla responsabilità di una tale catastrofe. I capi di queste comunità sotterranee sembrano essere degli scienziati che fanno di tutto per poter, un giorno, mettere le mani sul virus originale, che intanto è mutato, per creare un antidoto e riconquistare la superficie.

Tutte le prove portano a un sedicente gruppo ecologista, l’esercito delle 12 scimmie, che avrebbe diffuso il contagio per liberare la Terra da quel cancro che ritengono siano gli esseri umani. In particolare, un murale apparso pochi giorni prima della tragedia porta la scritta “l’abbiamo fatto noi” (“we did it“).

Al suo arrivo nel 1990 (sarebbe dovuto giungere nel 1996 ma c’è stato un malfunzionamento nella macchina del tempo), Cole viene arrestato e detenuto in una clinica psichiatrica, dove incontra Jeffrey Goines, anch’egli detenuto, e la dottoressa Kathryn Railly, un’esperta di malattie mentali caratterizzate da presunte capacità profetiche. Railly inizialmente ritiene Cole malato, ma in seguito inizia a prenderlo sul serio. Goines e Cole stringono una strana amicizia, e quest’ultimo, a causa degli psicofarmaci che gli venivano somministrati, rivela a Goines la sua storia. Goines non crede alle parole di Cole, ma rimane colpito dalle sue parole circa la distruzione della maggior parte dell’umanità.

Cole sembra scomparire nel nulla, ma è stato in realtà riportato nel futuro. Dopo un altro errore (viene catapultato al tempo della prima guerra mondiale), è finalmente inviato nel 1996 pochi mesi prima dell’inizio del contagio.

12 Monkeys: nuovo trailer della serie basata sul film di Terry Gilliam

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Il network americano Syfy ha svelato un nuovo trailer della nuova serie televisiva di fantascienza 12 Monkeys, lo show basato sul noto film del regista visionario Terry Gilliam, noto da noi con il titolo L’Esercito delle 12 Scimmie.

 

 

12 Monkeys.jpg12 Monkeys debutterà venerdì 16 gennaio. Protagonista è Cole (Aaron Stanford), un uomo in grado di viaggiare nel tempo, proveniente da un futuro post-apocalittico, che appare nel presente perché in missione: il suo scopo è individuare ed eliminare la fonte di un contagio mortale che finirà per decimare la razza umana.

12 Monkeys: featurette della serie basata sul film di Terry Gilliam

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Cresce l’attesa per il debutto della nuova serie targata SyFy, 12 Monkeys,  adattamento seriale dell’omonimo film cult del 1995 di Terry Gilliam e oggi il network ha diffuso una nuova featurette per scoprire personaggi e situazioni.

12 Monkeys.jpg12 Monkeys debutterà venerdì 16 gennaio. Protagonista è Cole (Aaron Stanford), un uomo in grado di viaggiare nel tempo, proveniente da un futuro post-apocalittico, che appare nel presente perché in missione: il suo scopo è individuare ed eliminare la fonte di un contagio mortale che finirà per decimare la razza umana.

12 minuti di Bel Ami!

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Bel Ami, pellicola tratta dal romanzo di Guy De Maupassant con Robert Pattinson come protagonista, non ha putroppo ancora una data di distribuzione italiana: nell’attesa, per appagare le aspettative dei fan sono stati resi disponibili online ben 12 minuti in sizzle reel, un montaggio che traccia un’idea generale del film allo scopo di trovare acquirenti per i diritti di distribuzione internazionale.

Oltre a Pattinson, chiamato a vestire i panni dell’ambizioso arrampicatore sociale George Dubois, del ricco cast fanno parte anche Uma Thurman, Kristin Scott Thomas e Christina Ricci.

Diretto da Declan Donnellan e Nick Ormerod, Bel Ami sarà presentato a Berlino, mentre uscirà nei cinema del Regno Unito a marzo.

12 Mighty Orphans, la storia vera dietro al film Netflix

12 Mighty Orphans, la storia vera dietro al film Netflix

Presente nella Top 10 di Netflix da molti giorni, 12 Mighty Orphans racconta una avvincente storia vera, che comincia nel 1927, quando il coach Harvey Nual “Rusty” Russell arriva alla Casa Massonica del Texas. Aveva rinunciato ad una posizione più prestigiosa alla scuola superiore Temple per fare qui, invece, l’insegnante di materie scientifiche e l’allenatore di football.

Siamo nel comune di Fort Worth nello Stato del Texas negli USA durante l’inizio della Grande Depressione, e la Casa Massonica è uno dei diversi istituti governativi per vedove e orfani che venne aperto nel 1889 e che in quegli anni ospitava intorno a 160 ragazzi. Rusty Russell all’epoca aveva trentadue anni, era sposato con Juanita che di anni ne aveva ventitré e insieme avevano due bimbe. Si stabiliscono in una casupola all’interno del territorio della Scuola e lì resteranno fino al 1941.

Gli eventi che hanno intrecciato la vita e le scelte personali del signor Russell e della sua famiglia, sono ancora oggi ricordate nella storia del football americano, tanto che Russell è parte della Hall of Fame degli sport del Texas e nel 2007 lo scrittore Jim Dent ha pubblicato un libro che ne racconta i dettagli, insieme alle difficoltà e le prove che lui e il team dei suoi 12 Mighty Orphans (12 fantastici orfani) hanno affrontato e superato in maniera incredibile. Una vicenda talmente degna di nota e stupore, che nel 2021 la Sony Pictures Classics ne ha distribuito il film dedicato, diretto da Ty Roberts. Alcuni elementi della sceneggiatura differiscono da come i fatti sono in realtà andati, ma si tratta di dettagli relativamente marginali.

12 Mighty Orphans, la storia vera

Rusty Russell non è un orfano come gli allievi che conosce appena giunto alla Casa Massonica. Cresce con la sua famiglia in una fattoria e si appassiona presto allo sport e durante l’università diventa anche capitano delle squadre sia di football che di basket. L’idea che matura nel corso del tempo, e che è valsa anche per la sua vita, è che il football possa essere una risorsa per i giovani, un lasciapassare per un futuro migliore del loro triste presente. Gli orfani in quel periodo sono considerati cittadini di serie B, e il modo in cui vengono trattati all’interno dello stesso istituto nel quale dovrebbero ricevere un’educazione, non fa che confermarlo giorno dopo giorno.

Quello che il coach Rusty Russell riesce a mettere in piedi, a protrarre nel tempo e a far inscrivere nella storia è una squadra di football composta da 12 giocatori tra gli orfani della Casa Massonica, i cui ragazzi non hanno né le scarpe né la palla, ma che arrivano ad essere ammessi nella Serie A del Campionato Liceale Statale del Texas.

Il coach inizia letteralmente un programma di recupero per quei giovani per lo più tutti analfabeti, che subiscono percosse, umiliazioni e insulti e la cui unica attività è del lavoro minorile in una fabbrica. In un periodo storico indebolito e fiaccato dalla povertà causata dalla crisi economica più grave mai vista, Russell forma degli adolescenti insegnandogli un gioco di squadra e, nel frattempo, li riporta in vita.

Gracili e decisamente molto meno prestanti rispetto alle squadre avversarie con cui si confrontano – anche perché hanno ben altri mezzi e supporti, gli altri –, spingono Russell a ideare una strategia che è tutt’oggi applicata nelle formazioni d’attacco durante le partite: la “spread offence”. La tecnica sfruttava, infatti, la velocità e l’agilità dei suoi giocatori, piuttosto che la forza.

Rusty Russell è riuscito ad essere per gli orfani ciò che nel vero significato del termine è un educatore: chi riesce a tirar fuori da qualcuno la luce che già si porta dentro. Sia nel libro che nel film vengono evidenziati vari momenti di grandi difficoltà, anche burocratiche, che sono state affrontate dal coach in primis e dai ragazzi di conseguenza.

Ciò che questa storia ha significato per il Texas, per tutti quelli che hanno fatto proprio l’esempio di quest’uomo e per chi ne ha seguito i passi, è che a cambiare davvero le cose sono i sogni che non realizzano solamente l’ego di uno, ma la vita di molti. In quegli anni i 12 fantastici orfani sono stati il simbolo della possibilità di una rinascita, al punto da aver attirato anche l’attenzione del Presidente dell’epoca Franklin Roosevelt. Perché, per poter dare speranza, una resurrezione deve partire dalla morte. Ma non è possibile che accada da soli: c’è sempre bisogno di qualcuno che ci creda per primo e lo trasmetta a tutti.

12 film gotici da vedere prima di Crimson Peak di Guillermo Del Toro

Il romanzo gotico nasce ufficialmente nella metà del 1700, ma Guillermo Del Toro (Il Labirinto del Fauno, Hellboy, Pacific Rim) ha re-immaginato il genere con una sensibilità contemporanea in Crimson Peak, in uscita nelle sale italiane il 22 ottobre. Il film possiede tutti i caratteri canonici di una novella gotica e ovviamente non è il primo prodotto a esplorare sfumature simili.

Prima di lui ricordiamo Intervista con il Vampiro, Shining, Dark Shadows, oppure Penny Dreadful e Hellsing in televisione, Castelvania, Bloodborne nel mondo del gaming. Nel mondo della musica bisogna citare invece i Black Sabbath, Alice Cooper e i The Cure. Come prepararsi dunque alla visione? Eccovi dodici film gotici da vedere prima di Crimson Peak.

Che fine ha fatto Baby Jane?

Che fine ha fatto Baby Jane? (What Ever Happened to Baby Jane?) è un thriller psicologico del 1962 diretto da Robert Aldrich e basato sul romanzo What Ever Happened to Baby Jane? di Henry Farrell (1960). Accolto con successo sia dalla critica che al botteghino, è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1963 ricevendo ben 5 candidature al Premio Oscar e vincendo il premio miglior costume nella categoria “bianco e nero”.

Nel 2001 il film è inserito al 63º posto della lista AFI’s 100 Years… 100 Thrills istituita dall’American Film Institute. Nel 2003 il personaggio di “Baby Jane Hudson” diventa il 44º miglior cattivo della lista AFI’s 100 Years… 100 Heroes and Villains, sempre istituita dall’American Film Institute.

Dark Shadows

Dark Shadows è un film del 2012 diretto da Tim Burton e con protagonisti Johnny Depp, Eva Green, Michelle Pfeiffer, Jonny Lee Miller ed Helena Bonham Carter. La sceneggiatura del film, scritta da Seth Grahame-Smith, si basa sull’omonima soap opera degli anni sessanta creata da Dan Curtis.

Dracula cerca sangue di vergine… e morì di sete!!!

Dracula cerca sangue di vergine… e morì di sete!!! (Blood for Dracula) è un film del 1974, diretto da Paul Morrissey con la collaborazione di Antonio Margheriti.

Si tratta del secondo film girato da Morrissey in Italia, dopo Il mostro è in tavola… barone Frankenstein (1973). Le due opere vennero ideate da Andy Warhol, intenzionato a realizzare un horror erotico in 3-D. Il produttore italiano Carlo Ponti, interessato a finanziare il progetto, si offrì di produrne due da girare in Italia. Solo il primo dei due film venne però realizzato in 3-D.

Dracula di Bram Stoker

Dracula di Bram Stoker (Bram Stoker’s Dracula) è un film del 1992 prodotto,co-scritto e diretto da Francis Ford Coppola, tratto dal romanzo Dracula (1897) dello scrittore irlandese Bram Stoker.

Frankenstein

Frankenstein è un film dell’orrore fantascientifico del 1931 diretto da James Whale.

Di genere orrore il film è tratto dall’omonimo romanzo di Mary Shelley e dal suo adattamento teatrale del 1927 Frankenstein: an Adventure in the Macabre di Peggy Webling. Fu prodotto dagli Universal Studios.

Appartenente alla corrente espressionista, è una delle opere più importanti del genere orrore. Pur ispirandosi all’opera di Shelley, in realtà riprende principalmente l’adattamento teatrale del 1823 Presumption; or, the Fate of Frankenstein di Richard Brinsley Peake. Alcuni punti del romanzo sono modificati, come l’ambientazione storica e alcune caratteristiche del mostro, e viene ampliata la storia per sottolinearne i contenuti scientifici e sociali.

Fu un grande successo, il film col maggiore incasso nell’anno 1931, inaugurando una mitologia e uno stile che influenzarono tutte le successive pellicole dell’orrore (ad esempio gli stereotipi dello scienziato pazzo e del suo assistente gobbo nacquero proprio da questa pellicola ) e rimane tuttora il più noto fra quelli ispirati dal romanzo. Da questa versione cinematografica l’immagine della creatura entrò nell’immaginario collettivo e tutte le versioni successive del mostro si rifecero a questa.

I delitti della luna piena

I delitti della luna piena (Romasanta) è un film del 2004 diretto da Paco Plaza.

Film prodotto da Brian Yuzna e distribuito dalla Dnc Entertainment. Nelle sale cinematografiche italiane è stato distribuito dal 26 novembre 2004.

Il film è ispirato ad un venditore ambulante, Manuel Blanco Romasanta, realmente esistito della fine del 1800, che confessò di aver ucciso tredici persone e di aver ricavato dal loro grasso del sapone.

Il Corvo

Il corvo – The Crow (The Crow) è un film del 1994 diretto da Alex Proyas. Il film è basato sul fumetto di James O’Barr Il corvo, e racconta la storia di Eric Draven, un musicista rock che viene resuscitato per vendicare la propria morte e lo stupro e l’omicidio della sua fidanzata.

L’attore protagonista Brandon Lee rimase ferito accidentalmente sul set durante le riprese da un colpo di pistola e successivamente morì in ospedale durante l’intervento chirurgico. A soli otto giorni dalla fine della produzione, le scene incomplete che dovevano essere interpretate da lui vennero gestite riscrivendo la sceneggiatura e grazie a una controfigura ed effetti digitali. Il film è dedicato a Lee e alla sua fidanzata, Eliza.

Il corvo – The Crow fu distribuito negli Stati Uniti dalla Miramax il 13 maggio 1994 e, nonostante i numerosi contrattempi produttivi dovuti alla morte di Lee, fu ben accolto dalla critica per l’unicità di stile visivo, premessa e profondità emotiva e per il suo omaggio all’attore defunto. Il film debuttò al vertice del botteghino e divenne un film di culto, dando origine a un franchise che include tre sequel e una serie televisiva.

Il pozzo e il pendolo

Il pozzo e il pendolo (The Pit and the Pendulum) è un film del 1961 diretto da Roger Corman. Il soggetto, anche se si discosta notevolmente dal racconto originale, si ispira al racconto omonimo di Poe.

Intervista col Vampiro

Intervista col vampiro (Interview with the Vampire: The Vampire Chronicles) è un film del 1994 diretto da Neil Jordan, tratto dall’omonimo romanzo di Anne Rice. Vede come attori protagonisti Tom Cruise, Brad Pitt, Antonio Banderas, Christian Slater e una giovane Kirsten Dunst.

La maschera del demonio

La maschera del demonio è un film horror del 1960 diretto da Mario Bava, che con questa pellicola esordì alla regia.

Nel 1989 il figlio del regista, Lamberto, girò un remake del film dal titolo omonimo.

Nel 2016 è presente nella sezione After Hours del 34° Torino Film Festival in una versione restaurata dalla Cineteca Nazionale.

Nosferatu il vampiro

Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens) è un film muto diretto da Friedrich Wilhelm Murnau e proiettato per la prima volta il 4 marzo 1922 a Berlino.

Considerato il capolavoro del regista tedesco e uno dei capisaldi del cinema horror ed espressionista, Nosferatu il vampiro è ispirato liberamente al romanzo Dracula (1897) dello scrittore irlandese Bram Stoker. Murnau dovette modificare il titolo, i nomi dei personaggi (il Conte Dracula diventa il Conte Orlok, interpretato da Max Schreck) e i luoghi (da Londra a Wisborg) per problemi legati ai diritti legali dell’opera. Il regista fu comunque denunciato dagli eredi di Stoker; perse la causa per violazione del diritto d’autore e venne condannato a distruggere tutte le copie della pellicola, tuttavia una copia “clandestina” fu salvata dallo stesso Murnau, e il film è potuto sopravvivere ed arrivare ai giorni nostri. La psicoanalisi si è impadronita dell’opera per una lunga serie di elucubrazioni. La Prana-Film G.m.b.H., casa di produzione del film, fu costretta a dichiarare bancarotta in seguito alla causa con gli eredi di Stoker, in quanto fu obbligata a pagare il contenzioso sui diritti d’autore.

Suspiria

Suspiria è un film del 1977 diretto da Dario Argento, ispirato al romanzo Suspiria De Profundis di Thomas de Quincey, e interpretato da Jessica Harper e Stefania Casini. Il film è il primo capitolo della trilogia delle tre madri ed ha avuto due sequel: Inferno (1980) e La terza madre (2007).

In occasione del 40º anniversario, il film è stato restaurato in 4K ed è tornato al cinema il 30, 31 gennaio e 1º febbraio 2017, distribuito da QMI/Stardust e Videa.

Nel 2018 è uscito il remake del film, diretto dal regista italiano Luca Guadagnino.

12 film e serie Marvel da guardare prima di Thunderbolts*

12 film e serie Marvel da guardare prima di Thunderbolts*

Ci sono diversi film e show televisivi del passato del MCU che potrebbe essere utile rivedere prima che Thunderbolts* arrivi nelle sale il 30 aprile 2025, come parte della Fase 5. Negli ultimi mesi è cresciuta l’attesa per il film, il primo evento crossover della Saga del Multiverso che riunirà una nuova squadra di individui dotati di superpoteri e riuniti in assenza dei Vendicatori. I Thunderbolts hanno una ricca storia nei fumetti Marvel, quindi il loro debutto nel MCU è emozionante, anche se la squadra sarà molto diversa dalle sue controparti a fumetti.

Come primo grande evento crossover del MCU dopo Avengers: Endgame, Thunderbolts* sarà caratterizzato dal ritorno di diversi personaggi della storia della Marvel. Ciò significa che per comprendere meglio la narrazione e la progressione dei personaggi è necessario guardare una serie di film e spettacoli televisivi del passato. Il debutto alla regia di Jake Schreier nel MCU renderà infatti omaggio ad alcune delle storie e dei personaggi più emozionanti e intensi del franchise, risalenti alla Fase 1, il che significa che è meglio fare un po’ di compiti a casa prima di vedere il film.

Captain America: Il primo vendicatore (2011)

Captain America - Il primo Vendicatore

Sebastian Stan è stato confermato nel ruolo di James Buchanan “Bucky” Barnes in Thunderbolts* durante l’annuncio iniziale del cast nel 2022, quindi vale la pena ripercorrere l’intera storia del personaggio nel MCU. Bucky ha subito alcuni cambiamenti monumentali dal suo debutto in Captain America: Il primo vendicatore del 2011. Nello storico film della Fase 1, Bucky ha debuttato come migliore amico d’infanzia di Steve Rogers e membro degli Howling Commandos al fianco di Capitan America durante la Seconda Guerra Mondiale, il che lo rende uno dei personaggi più vecchi del MCU.

Bucky Barnes non sarebbe mai diventato il Soldato d’Inverno se non fosse stato per gli eventi di quel film, quando cadde da un treno e fu catturato dallo scienziato dell’HYDRA Arnim Zola. Gli esperimenti di Zola hanno trasformato Bucky in un super-soldato, che gli ha permesso di sopravvivere fino ai giorni nostri, dando il via al suo viaggio da eroe a criminale a eroe, che culminerà nel diventare il leader de facto dei Thunderbolts. L’esperienza di Bucky al fianco di Capitan America ne Il primo vendicatore lo renderà il leader perfetto dei Thunderbolts nel 2025.

Captain America: The Winter Soldier (2014)

Mentre Captain America: Il primo vendicatore ha introdotto il Bucky Barnes di Stan nel MCU, è stato Captain America: The Winter Soldier del 2014 a rivelare la sua trasformazione nel malvagio Soldato d’Inverno. Questo agente d’élite dell’HYDRA è stato potenziato con un siero da super-soldato e gli è stato fatto il lavaggio del cervello dalla nefasta organizzazione per diventare l’assassino più famoso del mondo. Bucky ha preso di mira Steve Rogers e i suoi amici nel film, ma il faccia a faccia con il suo amico d’infanzia ha iniziato a rompere l’incantesimo dell’HYDRA su di lui.

Il miglior thriller di spionaggio dei Marvel Studios ha fatto un lavoro fantastico nello sviluppo di Bucky Barnes come Soldato d’Inverno, ma lo ha anche visto iniziare a recuperare la propria personalità. Alla fine del film ha salvato Steve Rogers ed è stato visto imparare a conoscere la propria vita alla mostra di Captain America allo Smithsonian, il che ha dato il via al suo viaggio verso la riscoperta di Bucky Barnes e infine alla trasformazione in Thunderbolt. Captain America: The Winter Soldier è stato il primo progetto del MCU a rendere Bucky Barnes un personaggio principale, quindi è una visione essenziale prima del suo ritorno in Thunderbolts*.

Captain America: Civil War (2016)

Captain America: Civil War

Un breve cameo alla fine di Ant-Man del 2015 ha anticipato il grande ritorno di Bucky Barnes in Captain America: Civil War del 2016. Bucky è diventato una pedina del Barone Zemo di Daniel Brühl in Civil War, poiché è stato incastrato per il bombardamento delle Nazioni Unite e l’omicidio di Re T’Chaka, il che ha permesso a Zemo di usare il condizionamento dell’HYDRA di Bucky per puntarlo contro i suoi amici Vendicatori. Captain America: Civil War non è però importante da guardare prima di Thunderbolts* solo per il rilievo di Bucky Barnes, ma perché questo film crossover spiega anche l’attuale assenza dei Vendicatori.

Zemo ha usato la fedeltà di Steve Rogers a Bucky Barnes per mettere zizzania tra i Vendicatori, poiché è stato rivelato che Bucky aveva ucciso i genitori di Tony Stark mentre operava come Soldato d’Inverno. Questo ha fatto sì che i Vendicatori si siano sciolti all’epoca di Avengers: Infinity War e, sebbene si siano brevemente riformati in Endgame, l’impatto di Civil War ha fatto sì che i Vendicatori non siano ancora operativi. Questo crea il vuoto che i Thunderbolts riempiranno nella Fase 5 del MCU, quindi Civil War fornisce alcuni importanti retroscena sia per l’evoluzione di Bucky Barnes che per la formazione dei Thunderbolts.

Spider-Man: Homecoming (2017)

A prima vista, il collegamento tra Spider-Man: Homecoming e Thunderbolts* del 2017 potrebbe non essere chiaro, ma il secondo risponderà finalmente a uno dei più grandi misteri del MCU iniziato nel primo. Durante Homecoming, l’Avvoltoio di Michael Keaton ha preso di mira un aereo che trasportava il carico dei Vendicatori dalla Avengers Tower alla nuova struttura della squadra nell’Upstate di New York, poiché Tony Stark ha venduto la base operativa della squadra a Manhattan. Ci sono voluti otto anni dopo Homecoming perché i Marvel Studios rispondessero a chi aveva acquistato l’Avengers Tower, visto che i trailer di Thunderbolts* hanno confermato che la nuova proprietaria è Valentina.

La Valentina Allegra de Fontaine di Julia Louis-Dreyfus potrebbe aver debuttato nel MCU solo nel 2021 in The Falcon and the Winter Soldier, ma sembra che abbia influenzato gli eventi dietro le quinte per molto più tempo. Valentina è una donna di incredibile potere e influenza nel MCU, e la sua acquisizione dell’ex Avengers Tower ne è solo un esempio. Ha trasformato questo punto di riferimento nella Torre di Guardia del MCU, la base operativa di Sentry nei fumetti Marvel, quindi, anche se Homecoming non è un film da vedere assolutamente, fornisce importanti retroscena per il nuovo cattivo del MCU.

Black Panther (2018)

chadwick boseman Black Panther 2

Analogamente a Spider-Man: Homecoming, Black Panther del 2018 non ha un grande impatto sulla prossima storyline dei Thunderbolts*. Tuttavia, poiché Bucky Barnes avrà un ruolo importante nel crossover della Fase 5, è importante notare che fa una breve apparizione cameo nella scena post-credits del film del 2018. Questo cameo ha fatto seguito alla fine di Captain America: Civil War, in cui Bucky Barnes si era rifugiato nel Wakanda, anche se Black Panther lo vedeva come un uomo guarito, libero dal condizionamento dell’HYDRA che lo aveva trasformato nel Soldato d’Inverno.

Il cameo di Bucky Barnes in Black Panther è stato spiegato meglio in un flashback di The Falcon and the Winter Soldier, in quanto è stato Ayo, membro della Dora Milaje, ad aiutarlo a liberarsi dal lavaggio del cervello dell’HYDRA. La scena post-credits ha segnato la prima menzione di Bucky Barnes che assume l’appellativo di Lupo Bianco. Non ha ancora abbracciato questo ruolo, ma tutto potrebbe cambiare in Thunderbolts*, soprattutto se vuole liberarsi completamente dell’eredità di Soldato d’Inverno. Bucky Barnes che diventa il Lupo Bianco sarebbe un modo fantastico per cercare finalmente la piena redenzione.

Ant-Man & The Wasp (2018)

ant-man mcu

Bucky Barnes non è l’unico antagonista del MCU che tornerà a far parte della squadra dei Thunderbolts, ma sarà affiancato da almeno altri cinque personaggi. Tuttavia, il prossimo “antagonista” di cui parliamo ha debuttato nel MCU solo con Ant-Man and the Wasp del 2018: il sequel del film originale del 2015 di Peyton Reed ha introdotto nel MCU Hannah John-Kamen nei panni di Ava Starr, alias Ghost. Dopo essere stata colpita da un’esplosione di energia quantica da giovane, le molecole di Ava Starr si sono dislocate e lei sperava di rubare l’energia quantica a Janet van Dyne per stabilizzarsi.

Questo avrebbe ucciso Janet, ma Ava Starr pensò che fosse un sacrificio necessario per salvare se stessa. Tuttavia, si è resa conto dell’errore commesso quando Janet è tornata sana e salva dal Regno Quantico e ha usato i suoi nuovi (e ormai ignorati) doni per stabilizzare il phasing di Ava Starr. Fortunatamente, questo ha mantenuto intatti i suoi poteri quantici, permettendole di controllarli, il che significa che John-Kamen può tornare come Ghost nei Thunderbolts*. In precedenza era una cattiva per interesse personale, ma sarà bello vederla assumere un ruolo più eroico nella Fase 5 del MCU.

Avengers: Endgame (2019)

avengers: endgame

Naturalmente, Avengers: Infinity War deve essere visto per capire Avengers: Endgame, ma è il film del 2019 che è indispensabile vedere prima di Thunderbolts*. La Natasha Romanoff di Scarlett Johansson potrebbe non essere coinvolta nel nuovo film, ma l’eredità lasciata dal suo personaggio giocherà un ruolo centrale nello sviluppo di diversi personaggi di Thunderbolts*. La morte di Vedova Nera in Avengers: Endgame informerà le azioni di Yelena Belova, il Guardiano Rosso di Alexei Shostakov e la Taskmaster di Antonia Dreykov, quindi sarà importante ricordare questo momento emozionante.

Natasha Romanoff si è sacrificata su Vormir affinché Clint Barton potesse riportare la Pietra dell’Anima ai Vendicatori, permettendo loro di annullare la devastazione causata da Thanos cinque anni prima. La reazione di Yelena Belova alla morte della sorella surrogata è già stata esplorata in Black Widow e Hawkeye, ma non abbiamo visto la reazione del Guardiano Rosso come figura paterna della Romanoff, né quella di Dreykov, salvata dalla Romanoff. La morte di Vedova Nera sarà sicuramente un grande argomento di discussione in Thunderbolts*, cementando uno degli eventi più importanti dell’intera linea temporale del MCU.

The Falcon and the Winter Soldier (2021)

Sam Bucky in The Falcon and the Winter Soldier

Sulla scia di Avengers: Endgame, i Marvel Studios hanno iniziato a piantare attivamente i semi per i Thunderbolts*, e questo ha preso il via con la serie The Falcon and the Winter Soldier del 2021 su Disney+. Non solo ha fatto progredire la narrazione di Bucky Barnes, spiegando meglio il suo arco di redenzione e trasformandolo in un vero e proprio eroe, ma ha anche fatto debuttare Wyatt Russell nel ruolo di John Walker, che sarà un altro membro importante dei Thunderbolts. All’inizio Walker era il nuovo Capitan America, ma poi si è evoluto nell’U.S. Agent.

La trasformazione di John Walker è stata voluta da Valentina Allegra de Fontaine, che ha fatto a sua volta il suo debutto nel MCU nella serie. Non è chiaro quale ruolo avrà esattamente Valentina nel riunire i Thunderbolts, ma la sua creazione dell’U.S. Agent potrebbe forse alludere alla creazione e al rebranding di altri personaggi di rilievo, forse anche del Sentry di Lewis Pullman. The Falcon and the Winter Soldier getta dunque alcune basi fondamentali per Thunderbolts*, quindi gli spettatori potrebbero trarre beneficio dal ricordare gli eventi della serie.

Black Widow (2021)

Black Widow recensione film

Black Widow del 2021 ha introdotto nel MCU Florence Pugh, David Harbour e Olga Kurylenko, rispettivamente nei ruoli di Yelena Belova, Alexei Shostakov e Antonia Dreykov, che torneranno in Thunderbolts*. Belova era come una sorella per Natasha Romanoff da bambina in Ohio, quando entrambe venivano cresciute dalla Melina Vostokoff di Rachel Weisz e da Alexei, tutte spie che lavoravano per la Stanza Rossa. Anche se non legati da vincoli di sangue, questi individui erano la famiglia di Natasha Romanoff e l’eredità della Vendicatrice continuerà attraverso di loro in Thunderbolts*.

La riunione tra Romanoff, Belova, Shostakov e Vostokoff in Black Widow è stata divertente e, a tratti, esilarante. Questo si ripeterà probabilmente con l’incontro tra Yelena e il Guardiano Rosso in Thunderbolts*, mentre si è ipotizzato che Rachel Weisz possa riprendere il suo ruolo. L’apparizione di Olga Kurylenko nel ruolo di Taskmaster in Thunderbolts* è stata invece messa in dubbio, poiché Antonia Dreykov non è apparsa in gran parte del materiale promozionale del film. Tuttavia, Black Widow è decisamente uno dei progetti più importanti che gli spettatori dovrebbero vedere prima di Thunderbolts*.

Hawkeye (2021)

Hawkeye

Black Widow si è concluso con una scena post-credits che ha visto Yelena Belova recarsi alla tomba della sorella, dove è stata interrotta da Valentina Allegra de Fontaine. Questa scena sembrava suggerire che Yelena fosse già alle dipendenze di Valentina, in quanto quest’ultima suggeriva che Clint Barton avesse ucciso Natasha Romanoff e avesse mandato Yelena a cercare vendetta per la morte della sorella. La questione è giunta al culmine nell’episodio 4 di Hawkeye, “Partners, Am I Right?” e nel finale di serie, “So This Is Christmas?”. Nella serie Clint Barton ha rivelato a Yelena la verità: Natasha Romanoff si è sacrificata.

Oltre a questo, Hawkeye ha anche rivelato che Yelena Belova è stata allontanata dal conflitto contro Thanos per la sua missione di liberare gli altri assassini della Vedova Nera dal controllo mentale del Generale Dreykov. La rivelazione della verità sulla morte di Natasha Romanoff potrebbe aver fatto sì che Yelena dubitasse di Valentina, visto che all’inizio l’aveva indirizzata a Clint Barton. Questo potrebbe rivelarsi importante per Thunderbolts*, mentre i sentimenti di perdita di Yelena durante i trailer potrebbero essere stati causati dalla rottura dei legami con Valentina, dall’aver appreso la verità sulla morte della Romanoff e dall’essere diventata amica di Kate Bishop.

Black Panther: Wakanda Forever (2022)

Black Panther: Wakanda Forever

Analogamente al suo predecessore del 2018, Black Panther: Wakanda Forever non ha un grande impatto sulla narrazione dei Thunderbolts*, ma c’è un’enorme rivelazione di un personaggio nel film che significa che dovrebbe essere rivisto prima del crossover della Fase 5. Valentina Allegra de Fontaine è infatti tornata in Wakanda Forever, dove non solo è stato rivelato che è l’ex moglie di Everett Ross, ma anche il direttore della CIA nel MCU. Questo è stato un grande sviluppo prima di Thunderbolts*, e suggerisce qualcosa di interessante per la formazione della squadra titolare.

Mentre gli Avengers si sono formati sotto l’occhio vigile di Nick Fury e dello SHIELD, i Thunderbolts saranno apparentemente formati dal governo degli Stati Uniti, lavorando direttamente per la CIA. Si tratta di uno sviluppo importante per il MCU, in quanto sarà la prima squadra di supereroi finanziata dal governo, che potrebbe dare vita ad alcune delle peggiori paure di Steve Rogers. Non è ancora stato rivelato cosa la CIA voglia effettivamente da questi personaggi dotati di superpoteri, ma la posizione di Valentina sarà senza dubbio importante per la narrazione dei Thunderbolts*.

Captain America: Brave New World (2025)

Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World del 2025: è il primo film con Sam Wilson nei panni dell’Uomo a stelle e strisce, dopo la sua trasformazione in Capitan America in The Falcon and the Winter Soldier. Continuando la storia della Fase 4, è stato bello vedere anche il ritorno di Sebastian Stan per un cameo. Bucky si è incontrato con Sam Wilson dopo il ferimento di Joaquín Torres sull’Isola Celeste per offrirgli un prezioso consiglio e i due hanno anche ribadito la loro amicizia reciproca in un bellissimo momento, ma questo non è stato il punto più importante della trama.

Captain America: Brave New World ha rivelato che Bucky Barnes si è candidato al Congresso nel MCU. Questo sembra realizzarsi in Thunderbolts*, dato che Bucky potrebbe effettivamente essere un membro del Congresso, anche se si ipotizza che il suo mandato non durerà molto a lungo. Dato il suo passato di assassino più famoso del mondo e di super-soldato dell’HYDRA, non sarebbe una sorpresa se Bucky non rimanesse in carica. Tuttavia, è stato fantastico vedere come il film abbia creato i presupposti per Thunderbolts* e si spera che il film della Fase 5 continui a sviluppare il legame tra Bucky e Sam Wilson.

12 film che hanno distrutto dei matrimoni nella vita reale

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Sembra brutale dirlo in questi termini, ma molti incontri sul set hanno causato la rottura di matrimoni precostituiti. Per tutti gli amori che nascono davanti alla macchina da presa, eccone 12 che hanno rappresentato la fine di un rapporto già esistente.

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Il caso emblematico è quello di Brad Pitt, che, dopo aver incrociato lo sguardo di Angelina Jolie sul set di Mr. e Mrs. Smith, lasciò l’allora moglie Jennifer Aniston per la bella collega. Adesso sono tutti felici e contenti, Brad ancora con Angelina e la Aniston con Justin Theroux, ma all’epoca, dieci anni fa, gli strascichi di gossip furono molto lunghi e velenosi per l’abbandonata Jennifer.

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