Se speravate che il nuovo numero di
Empire Magazine fosse dedicato
all’imminente Avengers: Infinity
War o a Solo: A Star Wars
Story, allora rimarrete molto deluso. Ed anche se è
molto probabile che all’interno troveremo qualcosa in merito a
questi titolo, a dominare la copertina c’è Darth
Vader che proietta tutti i riflettori verso di sé nel
focus “Greatest Movie Villains Ever”, dedicato ai migliori
cattivi di sempre.
Il super
villain per l’occasione è stato illustrato da Pete Ware,
alias 17th & Oak e il suo lavoro è davvero molto bello. Ma la
domanda che viene da chiedersi è sarà lui il numero 1 del focus di
Empire? per scoprirlo dovremo aspettare l’uscita del numero. Ma in
attesa secondo voi chi potrebbe competere con questo
cattivone?
Vi ricordiamo che il prossimo film
di Star
Wars, Solo: A Star Wars
Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Ricordiamo che lo
spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti
di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Sali sul Millennium Falcon e
viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura
completamente nuova con il farabutto più amato della
galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo,
oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo
potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore
d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio
di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.
L’abbiamo visto l’ultima volta in
Rogue Onee non
sappiamo che la sua ingombrante eredità continuerà a farsi sentire
nel prossimi film di Star
Wars, ma Darth Vader sarà ancora per
molto il protagonista del merchandising del franchise. Come
dimostra la divertente figure della Funko Pop! che
lo raffigura a bordo del suo Tie Fighter.
Eccola!
FIRST LOOK – Carrie
Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15
dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente
successive a Il Risveglio della
Forza.
Damon Lindelof si
sta avvicinando al mondo di Star
Wars. Stando a quanto riferisce
Variety sarebbe lui l’incaricato dalla LucasFilm a realizzare
un nuovo film del franchise. Il co-creatore di
Lost e produttore esecutivo di
Watchman, vincitore di un Emmy, sta sviluppando un
nuovo film di Star Wars per
Lucasfilm – e il progetto top secret ha già un
regista: il premio Oscar e regista di Ms. Marvel, Sharmeen
Obaid-Chinoy, è in trattative per dirigere.
Lindelof co-scriverà il nuovo film,
con il suo partner di sceneggiatore ancora da annunciare. Se il
progetto dovesse ottenere il via libera, sarebbe la sua quarta
incursione nel rivitalizzare un importante franchise di
fantascienza. Insieme alla sua continuazione fantasiosa di
Watchmen per HBO nel 2019 – per la quale Lindelof
ha vinto gli Emmy per la sceneggiatura e per la migliore serie
limitata – Lindelof ha prodotto Star Trek del 2009
e ha prodotto e co-scritto Star Trek Into Darkness
del 2013, oltre a lavorare in qualità di sceneggiatore a
Prometheus, del 2012, prequel di
Alien.
La notizia del progetto in via di
sviluppo arriva quando Lucasfilm si trova a un bivio con la sua IP.
Sebbene lo studio abbia riscosso un grande successo con le sue
serie live-action per Disney+, non ha distribuito un film in
sala dal 2019, quando è uscito Star Wars: L’ascesa di Skywalker.
Dopo aver annunciato nel 2020 che
Patty Jenkins avrebbe diretto Rogue Squadron in uscita nel dicembre 2023, la
Disney ha ritirato il film dal suo programma di uscita a settembre.
Allo stato attuale, un film di Star Wars senza ancora titolo
dovrebbe uscire nel dicembre 2025, ma nessuno degli altri progetti
cinematografici in varie fasi di sviluppo, inclusi quelli di
Taika Waititi, Rian Johnson e Kevin
Feige, è stato annunciato ufficialmente, per non parlare
di una data di uscita.
Obaid-Chinoy ha
vinto due volte l’Oscar per aver diretto i documentari “Saving
Face” e “A Girl in the River: The Price of Forgiveness”. Più di
recente, ha diretto due episodi della serie Disney+Ms. Marvel.
Star Wars: L’ascesa di
Skywalker ha fortemente accennato al fatto che
Finn, il personaggio interpretato da John Boyega,
potrebbe essere un Jedi in divenire, ma la cosa non è stata
ufficializzata ed è rimasta sostanzialmente irrisolta. Come noto,
Boyega non ha mai evitato di criticare l’arco del suo personaggio
nel corso della trilogia sequel, ma è sembrato ammorbidirsi un po’
nelle recenti interviste, portando a ipotizzare che potrebbe essere
interessato a riprendere il ruolo, magari per completare il suo
arco narrativo.
Il posto più probabile in cui ciò
può accadere, ovviamente, e il prossimo film di Star
Wars diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy e
che vedrà anche il ritorno di Daisy Ridley
nei panni di Rey. Il film, come noto, sarà ambientato circa dieci
anni dopo gli eventi del nono capitolo e dovrebbe essere incentrato
sui tentativi di Rey di dar vita ad un nuovo ordine di Jedi.
LRM Online sta ora riportando
che “gli addetti ai lavori vicini allo studio suggeriscono che
il ritorno di Finn potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel
collegare la narrazione della trilogia sequel di Star Wars
all’imminente nuovo progetto“.
Apparentemente, sia Lucasfilm che la
stessa Ridley starebbero spingendo affinché l’attore torni davvero
nei panni di Finn. L’attrice, in particolare, vorrebbe accanto a sé
il fidato compagno di viaggio, suo amico fidato per tutta la
trilogia sequel. Non è ancora certo se l’attore riprenderà
effettivamente tale ruolo e quanto spazio potrebbe nel caso avere
all’interno del nuovo film. La stessa Rey non è certo sarà la
protagonista, ma potrebbe avere un ruolo da mentore per dei giovani
Jedi, possibili protagonisti nel futuro della saga.
Passare dall’anonimato più assoluto
al diventare protagonista di un importante franchise
cinematografico può scatenare un senso di pressione mista a
inadeguatezza denominato “sindrome dell’impostore”, e le persone
affette da tale convinzione sono convinte di non meritare il
successo ottenuto. Della stessa idea era Daisy
Ridley, che prima di entrare nei panni di Rey in
Star Wars: Il Risveglio Della
Forza aveva all’attivo sporadiche comparsate in tv e
poco altro.
Talmente sopraffatta dall’esperienza
sul set di Episodio VII, l’attrice aveva quasi
deciso di abbandonare dopo la fine delle riprese, come dichiarato
nella nuova puntata del podcast di Josh Horowitz Happy Sad
Confused:
“Fu abbastanza orribile e
spaventoso. Mi sentivo male e non conoscevo ancora nessuno.
Purtroppo mi ci vuole davvero tanto tempo per sistemarmi e
ambientarmi con le persone, e ricordo un momento in cui ero su uno
speeder e c’era un sacco di gente sul set che mi teneva un ombrello
sulla testa…pensavo ‘Oh, qualcuno fa questo per me? Non posso
farlo, non è giusto“.
Fortunatamente così non è stato, e
l’attrice è tornata a interpretare l’eroina dalle origini
misteriose anche nei successivi capitoli, compreso Episodio IX: L’ascesa Di
Skywalker, atteso nelle sale il prossimo dicembre.
L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Una delle scene più emozionanti del
primo trailer di Star Wars: L’ascesa di
Skywalker ha visto il caloroso abbraccio tra Rey e la
Principessa Leia, quindi possiamo immaginare che i due personaggi
si ritroveranno dopo gli eventi di Episodio VII e
che il film sarà il degno omaggio alla memoria di Carrie
Fisher, scomparsa prima dell’inizio delle riprese.
Quel momento è stato ricordato da
Daisy
Ridley in un’intervista con Vulture, e al contrario
delle aspettative, descritto come una delle parentesi più
divertenti sul set insieme alla Fisher:
“In realtà Carrie mi stava
sussurrando all’orecchio: “Questo è un fottuto lungo abbraccio.” Io
cercavo di rimanere serie e di recitare la mia parte, ma dentro di
me pensavo “Oddio Carrie!”. D’altronde non ci era stato detto cosa
avremmo dovuto fare durante il ciak…“
Risate e aneddoti a parte, è bello
pensare che in qualche modo Episodio IX abbia riprodotto la stessa
scena vista sul finale de Il Risveglio della Forza, e proprio a
riguardo si è espressa l’attrice britannica:
“Ricordo perfettamente quel
momento e non è così lontano da ciò che vedrete nel nuovo film. È
triste ripensarci alla luce della morte di Carrie, motivo per cui
vederlo mi commuove ogni volta. Ed è una cosa strana da fare,
quando riporti in vita qualcuno che non è più tra noi…“
Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Rey Skywalker (come decide di farsi
chiamare al termine di Star Wars: L’ascesa degli Skywalker) sta per tornare
nella galassia di Star Wars in un nuovo film del regista
Sharmeed Obaid-Chinoy. Daisy Ridley, come noto, riprenderà il suo
ruolo di eroina della trilogia sequel della Saga degli Skywalker
con il prossimo film che si svolgerà 15 anni dopo gli eventi di
Star Wars: L’ascesa degli Skywalker. C’è molto di cui
essere entusiasti quando si parla dell’atteso ritorno di Rey in
Star
Wars, ma meglio non dare per scontato che Ridley sia pronta a
guidare un’altra trilogia.
In un nuovo episodio del podcast
Smartless, la Daisy Ridley ha dichiarato al co-conduttore
Sean Hayes che ha firmato per interpretare Rey solo in un altro
film di Star Wars. Almeno, questo è il caso “per ora”. Ha
anche detto che si aspetta di ricevere le prime pagine della
sceneggiatura del nuovo film di Star Wars “a breve”. “È molto
bello”, ha detto Ridley a proposito del film di Obaid-Chinoy
su Star Wars, “uno scrittore diverso, un regista
diverso. Immagino che sarà una sensazione molto diversa“.
Star Wars: L’ascesa degli Skywalker è stato accolto da
recensioni mediocri quando è uscito nel 2019 ed è noto come uno dei
film più deboli della Saga di Skywalker. Le critiche al film non
erano però rivolte a Ridley, che si è distinta come uno degli
aspetti più forti e coerenti dell’intera trilogia sequel. Il suo
ritorno nei panni di Rey non può dunque che essere positivo, anche
se si pensa che ci vorrà un po’ di tempo per ritrovare il ritmo che
ha sviluppato nei tre film precedenti.
Cosa sappiamo sul nuovo film di
Star Wars con Daisy Ridley?
Gli unici dettagli ad oggi
confermati su questo progetto che sarà diretto da
Obaid-Chinoy e sarà ambientato 15 anni dopo gli
ultimi eventi della
Saga degli Skywalker. Ci riuniremo a Rey e seguiremo la storia
della ricostruzione del Nuovo Ordine Jedi e dei poteri che si
ergono per abbatterlo. Ad oggi il film è noto proprio come
Star Wars: New Jedi Order, anche se questo non è
ancora stato confermato come il titolo ufficiale. Per il momento,
Daisy Ridley è l’unico nome confermato del
cast e non è noto se altri personaggi della trilogia sequel
torneranno o meno in questo sequel.
Possiamo dire che
Star Wars: Il risveglio della
Forza ha lanciato Daisy Ridley
non solo come l’eroina della nuova trilogia ma anche come nuova
star del firmamento hollywoodiano.
L’attrice inglese, intervistata da
Variety, ha rivelato di aver già letto la sceneggiatura di
Star Wars: Episodio VIII e di averla
trovata “molto buona”, non sbilanciandosi naturalmente in ulteriori
commenti. “Vediamo prima l’Episodio VII e poi parleremo
dell’VIII”, ha aggiunto ridendo Daisy
Ridley.
La Ridley ha poi indicato i suoi
modelli di attrice: Julia Roberts, la
Meryl Streep di Kramer vs
Kramer e Il
cacciatore; Celia Imrie, Carey
Mulligan e Felicity Jones, che ha avuto
modo di conoscere visitando il set di Rogue One: A Star Wars
Story, primo spin-off della serie Star Wars
Anthology. Il suo ruolo da sogno? Quello di Roxie in
Chicago.
Deadline ha svelato
ulteriori dettagli sul coinvolgimento di Daisy
Ridley nella nuova serie di film del franchise
Star
Wars. Secondo il sito l’attrice avrebbe firmato
un contratto che le permetterà di partecipare anche a
Star Wars VIII e Star Wars
IX.
Le indiscrezioni confermerebbero il
ruolo primario che l’attrice dovrebbe avere nelle nuove produzioni.
Per Daisy Ridley le speculazioni parlano del ruolo della figlia di
Han Solo e Leila, ma al momento non
ci sono riscontri in tal senso.Sempre secondo Deadline Rian Johnson
dovrebbe dirigere entrambi i sequel, anche se ufficialmente
dovrebbe solo scrivere la sceneggiatura di Star Wars
IX.
In attesa di sapere quale sarà il
ruolo della Ridley, vi ricordiamo che Star
Wars: Episodio VII uscirà sul grande schermo il
18 dicembre 2015 con un cast che include il ritorno
di Mark Hamill, Harrison
Ford, Carrie
Fisher, Mark Hamill,Anthony
Daniels, Peter
Mayhew e Kenny Panettiere con
le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
pilota, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christie eMax von Sydow.
Star Wars: New Jedi Order (questo è l’attuale titolo
provvisorio) dovrebbe arrivare nelle sale nel 2026 o 2027, con
Daisy Ridley che riprenderà il ruolo di Rey
Skywalker dalla trilogia sequel di Star Wars. C’è dunque molta eccitazione per vedere
dove andrà a finire la storia di Rey e, in un’intervista a
Screen Rant, Ridley ha accennato ad alcuni cambiamenti
inaspettati per il suo personaggio in un film che dovrebbe fungere
da “Episodio X“. “Non mi sembrava che ci fosse una
pietra lasciata scoperta“, ha esordito. “Quindi, mi sono
sentita molto soddisfatta. Ho iniziato a 21 anni e adesso ne ho 31.
Mi sento diversa. Sarà interessante arrivare, personalmente, in una
zona diversa“.
“E poi, in questi anni trascorsi
dall’ultimo film, cosa è successo e dove ha portato Rey?“.
Durante un panel all’evento SXSW di questa domenica ad Austin,
invece, Ridley ha anche parlato apertamente dell’impatto che il suo
ruolo di Rey ha avuto sulla sua carriera e di cosa ha significato
il suo addio a Rey quando è uscito L’ascesa di Skywalker nel 2019. “Non c’erano molte
offerte in arrivo“, ha ammesso. “Non è che non ce ne
fossero. Ricordo di aver finito e di aver pensato: ‘Oh, è
tranquillo e strano’. Il periodo del Covid è stato un momento molto
strano per stare seduti in silenzio e, onestamente, per elaborare
il lutto di un periodo della mia vita“. Da allora, però,
Ridley dice che le cose sono migliorate.
“È stato molto impegnativo e
sorprendente e ho potuto fare tante cose diverse per tante persone
diverse. È stata un’esplorazione diversa di me stesso e della mia
carriera“. Riguardo al nuovo film, invece, i fan sono curiosi
di sapere quanti e quali altri personaggi torneranno dai sequel. I
commenti di Oscar Isaac e John
Boyega suggeriscono che i due attori non hanno alcun
interesse a tornare in Star
Wars, ma Ridley ha dichiarato che vorrebbe riunirsi con
quest’ultimo per esplorare il suo ruolo come Jedi. “Questo è al
di sopra delle mie possibilità“, ha detto ridendo. “Mi
piacerebbe molto vederlo, ma non è una decisione che spetta a
me“.
L’anno scorso, Daisy Ridley ha condiviso un aggiornamento
rivelando che Lucasfilm le ha parlato solo di un nuovo film
dedicato a Rey, con la porta aperta eventualmente per altre storie
ambientate in questo periodo della storia di Star
Wars.
“Conosco
la trama di un film. Questo non vuol dire che sia solo quella, ma è
quello che mi è stato detto. E immagino che sarà il prossimo film,
credo. Voglio dire, ancora una volta, non so, dopo gli scioperi e
tutto il resto, quanto velocemente tutto ricomincerà. Ma sì, per
ora conosco la storia di un film e credo che la gente sarà molto
eccitata”.
Gli unici dettagli confermati su
questo progetto di Star
Wars, ancora senza titolo, sono che sarà diretto da
SharmeenObaid-Chinoy e sarà
ambientato 15 anni dopo gli ultimi eventi della
Saga degli Skywalker. Ci riuniremo a Rey e seguiremo la storia
della ricostruzione del Nuovo Ordine Jedi e dei
poteri che si ergono per abbatterlo. Il ritorno di Rey ci porterà
il più lontano possibile dalla Saga degli Skywalker nel
“canone” e si spera che possa rispondere a molte delle domande
persistenti che avevamo dopo aver visto la trilogia sequel.
Daisy Ridley è
l’eroina di cui un franchise come Star
Wars aveva bisogno: compensa il bisogno di
protagoniste donne; è un personaggio forte e sfaccettato; è
autonoma, determinata, ma anche sola e spaventata, come lo sarebbe
un qualsiasi personaggio uomo al suo posto, ma in più adempie al
punto di cui sopra.
La sua Rey ha conquistato pubblico e
critica, ma potrebbe non comparire più, dopo la conclusione della
trilogia in corso, almeno stando a quanto ha dichiarato l’attrice
inglese a Rolling
Stone.
Ecco cosa riporta la cover story del
magazine in merito alle dichiarazioni di Daisy
Ridley: “Per quanto riguarda Daisy Ridley, il fituro
di Rey è deciso. Lei non vuole riprendere il ruolo dopo il prossimo
film. “No” ha detto in maniera decisa. “Per me, non sapevo a cosa
andavo in contro firmando per questo progetto. Non avevo letto le
sceneggiature, ma per quello che potevo capire, vedevo tante
persone piacevoli coinvolte, quindi ho detto sì. Ora penso di
essere anche più fortunata di quanto credessi allora, a essere
parte di qualcosa che sembra come un tornare a casa.”
Daisy arriverà oggi al cinema con
Assassinio sull’Orient
Express, dove è diretta da Kenneth
Branagh, mentre è già al lavoro su una rilettura
dell’Amleto, in cui interpreta Ophelia.
Tornerà al cinema nei panni di Rey
il prossimo 13 dicembre.
La sinossi: “In Star
Wars Gli Ultimi Jedi della Lucasfilm, la saga Skywalker continua
quando gli eroi de Il Risveglio della Forza si uniscono alle
leggende della galassia in un’epica avventura che svelerà i misteri
della Forza e le scioccanti rivelazioni del passato risalenti
all’Era antica. Star Wars Gli Ultimi Jedi arriverà nei cinema
USA il 15 dicembre 2017.”
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 13 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Con L’ascesa di Skywalker che ha ufficialmente chiuso
la Saga degli Skywalker, in molti hanno cominciato a chiedersi
quale sabbe stato il futuro di
Star Wars sul grande schermo. Disney e Lucasfilm
sembrano attualmente concentrate sull’universo delle serie tv,
nonostante per dicembre del 2023 sia stato confermato l’arrivo di
un nuovo film, ossia
Rogue Squadron.
Nonostante la trilogia sequel sia
stata oggetto di numerose polemiche e di dibattiti anche accessi
tra i fan più accaniti, è indubbio che i personaggi di Rey, Finn e
Poe siano stati molto apprezzati. Purtroppo, però,
John Boyega e
Oscar Isaac hanno già specificato di non essere
interessati a riprendere i rispettivi ruoli. Per quanto riguarda,
invece, Daisy Ridley, l’attrice non è mai stata
categorica in un senso o nell’altro, lasciandosi sempre aperta una
porta per un eventuale ritorno.
Anche se è improbabile che rivedremo
il personaggio di Rey, si tratta comunque del ruolo che ha regalato
all’attrice britannica la fama mondiale, quindi non dovrebbe
sorprendere più di tanto se la stessa dovesse rendersi disponibile
ad indossare i panni dell’eroina ancora una volta. Tuttavia, in una
recente intervista con Empire (via
Game Spot), l’attrice ha parlato del suo potenziale futuro
nella saga, sottolineando che il franchise dovrebbe sfruttare la
grande portata della sua galassia sconfinata e raccontare altre
storie ambientate nell’universo.
“Sono sempre aperta a una
rivisitazione”, ha spiegato Daisy Ridley. “Ma la cosa bella è che si
tratta un meraviglioso universo, davvero enorme, con tantissime
storie che devono ancora essere raccontate. Penso che ci siano
molte cose interessanti da fare prima di qualsiasi potenziale
rivisitazione.”
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato
confermato Rogue
Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la
conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue
Squadron, sappiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una
nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su
quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In
passato, anche ai creatori di Game of
Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
La fine delle riprese di Star Wars: L’ascesa di Skywalker è stata
un’esperienza particolarmente emozionante per Daisy Ridley, che ha ammesso di aver pianto
una volta terminata la produzione del film. L’ascesa di Skywalker è stato il capitolo finale della
nuova trilogia di
Star Wars, che ha permesso a Ridley di passare
dall’anonimato alla fama mondiale. L’attrice ha ovviamente preso
parte anche ad altri progetti nel corso degli ultimi anni, ma è
chiaro che far parte di un franchise del genere la porterà ad
essere sempre legata a quell’universo.
Adesso, Daisy Ridley si è aperta maggiormente sulle
emozioni che una saga come quella di Star Wars è capace di regalarti e su cosa
abbia rappresentato per lei la fine del suo viaggio all’interno
della celebre saga fantascientifica. Intervistata da
People, Ridley ha ammesso di aver pianto a dirotto una volta
terminate le riprese del nono episodio della saga. “Quando
abbiamo finito, ho pianto per tutto il giorno”, ha ammesso
l’attrice. “Mi sentivo come se mi stesse per scoppiare una
vena, perché stavo piangendo veramente tanto… Ovviamente non voglio
dire che stavo soffrendo o cose del genere, ma in un certo senso
era come una specie di lutto. Star
Wars sarà sempre con me. Saremo tutti per sempre legati a
questo incredibile universo.”
Il futuro della saga di Star Wars
Di recente è stato
confermato Rogue
Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la
conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue
Squadron, sappiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una
nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su
quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In
passato, anche ai creatori di Game of
Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
Anche se l’arco narrativo di Rey
sembrava essersi conclusi in maniera abbastanza definitiva alla
fine di Star War: L’Ascesa di Skywalker, dopo che la
stessa si è autoproclamata “Rey Skywalker”, ci sono state alcune
voci secondo cui il personaggio potrebbe apparire in film o serie
tv futuri ambientati nella galassia lontana, lontana.
Tuttavia, anche se Lucasfilm dovesse
avere l’intenzione di rivisitare il popolare personaggio prima o
poi, non sembra che Daisy Ridley sia interessata ad
interpretarlo ancora. Durante un’intervista con
IGN in occasione della promozione del film
Chaos Walking, all’attrice è stato proprio chiesto della
possibilità di riprendere il ruolo un giorno.
“Per me, la bellezza di Episodio
IX sia proprio il modo in cui finisce, con così tanta speranza e
con così tanto potenziale. Sento che sia stato il finale perfetto
per Rey. La grande battaglia era negli episodi VII, VIII e
IX”, ha risposto Ridley. “Credo davvero che,
probabilmente, stia correndo per la foresta da qualche parte,
divertendosi.”
“Sono totalmente soddisfatta di
com’è finita quella storia, davvero. Non so cos’altro avrebbe
potuto fare che io non avessi già fatto”, ha continuato.
“Inoltre, ci sono così tanti personaggi fantastici in Star
Wars, e questa è una cosa incredibile. Stavo guardando il nuovo
episodio di The Mandalorian e ti fa capire che il
franchise ha ancora tantissimi posti da esplorare. È una
possibilità veramente eccitante.”
Daisy Ridley è una grande fan di The Mandalorian!
Sì, Ridley è una fan di
The Mandalorian, e ha anche soppesato la recente
controversia che circonda Baby Yoda, per la scena in cui
sgranocchia alcune delle uova di Frog Lady. “No, io sono a
sostegno della teoria: ‘Yoda, fai le tue cose’. La creatura doveva
essere dove doveva essere con le uova. Va tutto bene. È stato
bellissimo.”
Daisy Ridley e
Mark Hamill si sono prestati a presentare la nuova
campagna Force for Change di Omaze in occasione
dell’approssimarsi della Star
Wars Celebration, durante la quale vedremo finalmente
il trailer di Gli Ultimi Jedi.
Di seguito il buffo video che vede
protagonisti i due attori:
Star Wars Gli Ultimi
Jedi first look: Rey, Finn e Poe – FOTO
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al cinema il 15
dicembre 2017. Il film racconterà le vicende immediatamente
successive a Il Risveglio della
Forza.
Ci aspettavamo che il seguito
senza
titolo de L’ascesa di Skywalker di Sharmeen
Obaid-Chinoy fosse il primo film di Star Wars
nelle sale dopo la conclusione della Saga di Skywalker nel
2019, ma all’inizio di questa settimana Lucasfilm
ha annunciato che The
Mandalorian & Grogu arriverà prima.
Il film
di Obaid-Chinoy, con Daisy Ridley nel ruolo di Rey, è ancora in
cantiere, ma resta da vedere se arriverà prima dei rispettivi
progetti di Dave Filoni o James Mangold
(quest’ultimo, se mai arriverà, è probabilmente il più
lontano).
Inizialmente Lindelof e
Justin Brit-Gibson stavano collaborando alla stesura della
sceneggiatura – ambientata durante l’era del “Nuovo
Ordine Jedi” – ma le divergenze creative con Lucasfilm hanno
portato al loro allontanamento. Non ci è voluto molto prima che
Steven Knight, creatore di Peaky Blinders, entrasse a bordo del progetto,
ma i lavori sono stati bloccati dallo sciopero della WGA.
All’inizio di questa settimana,
abbiamo appreso che la sua bozza non è ancora stata consegnata alla
Lucasfilm e che è possibile che lo studio cerchi qualcun altro che
si occupi della riscrittura. Parlando con AlloCiné, Daisy Ridley ha condiviso ciò che sa di questo
film di Star
Wars e ha confermato che la storia è stata
sufficiente a convincerla a tornare nel ruolo di Rey.
“In
realtà è stata una cosa dell’ultimo minuto. L’anno scorso stavo
girando il mio film e Kathy Kennedy mi ha detto che voleva fare
colazione. E io pensavo che stessimo facendo colazione. Così ero
lì, a fare colazione, e lei mi fa ‘Oh, a proposito, potremmo farne
un altro’. E io: “Ok…“.
“Così
ci ho pensato per un po’ e una volta che ho saputo qual era la
storia e tutto il resto ho capito che era qualcosa che volevo
davvero fare. Penso che sia un’esplorazione davvero fantastica del
mondo di Star
Wars. È un modo molto bello di portare la storia in una
direzione un po’ diversa“.
Il ritorno di Rey ci porterà il più
lontano possibile dalla Saga degli Skywalker nel “canone”
e si spera che possa rispondere a molte delle domande persistenti
che avevamo dopo aver visto la trilogia sequel.
Tuttavia, visto quanto è stata
divisiva, è molto probabile che si discosti da quanto visto in quel
film per affermare Rey come donna a sé stante (quindi, potremmo
finire per dire addio a Rey “Skywalker”).
Cosa sappiamo sul nuovo film di
Star Wars con Daisy Ridley?
L’anno scorso, Daisy Ridley ha condiviso un aggiornamento
simile quando ha rivelato che Lucasfilm le ha parlato solo di un
film, con la porta aperta per altre storie ambientate in questo
periodo della storia di Star
Wars.
“Conosco
la trama di un film. Questo non vuol dire che sia solo quella, ma è
quello che mi è stato detto. E immagino che sarà il prossimo film,
credo. Voglio dire, ancora una volta, non so, dopo gli scioperi e
tutto il resto, quanto velocemente tutto ricomincerà. Ma sì, per
ora conosco la storia di un film e credo che la gente sarà molto
eccitata”.
Gli unici dettagli confermati su
questo progetto di Star
Wars, ancora senza titolo, sono che sarà diretto da
Obaid-Chinoy e sarà ambientato 15 anni dopo gli
ultimi eventi della
Saga degli Skywalker. Ci riuniremo a Rey e seguiremo la storia
della ricostruzione del Nuovo Ordine Jedi e dei
poteri che si ergono per abbatterlo.
La trilogia del sequel di
Star
Wars è stata un enorme successo dal punto di vista
economico, e, mentre i primi due film della trilogia sono stati
acclamati dalla critica, L’Ascesa di Skywalker è considerato un
vero e proprio disastro.
Uno degli elementi principali che ha
suscitato molte critiche da parte dei fan è stata la mancanza di
collegamento tra gli eventi de
Gli ultimi Jedi (che si è rivelato di per sé divisivo)
e il film conclusivo, con Rey che passava dall’essere una “nessuno”
orfana di Jakku sensibile alla Forza, all’essere la nipote
dell’Imperatore Palpatine.
La retcon in realtà non aveva molto
senso dato quello che avevamo visto nei film precedenti, e la
decisione di trasformare Rey in una Palpatine è stata generalmente
attribuito al regista J.J. Abrams che tentava di
rimettere in sesto la storia dopo quello che Rian Johnson aveva
raccontato nel secondo film.
Tuttavia, l’interprete di Rey
Daisy Ridley ha ora rivelato che l’idea di
“nessuno” è venuta da Abrams, e non era qualcosa che Rian Johnson
ha implementato quando è intervenuto per dirigere il secondo
capitolo. “Bene, J.J. [Abrams] voleva che lei fosse nessuno,
quindi quel messaggio non era limitato a Gli Ultimi Jedi”, ha
detto Ridley a Rolling Stone (tramite
SFFGazette.com).
Per quanto riguarda il modo in cui
l’attrice si sente riguardo al cambiamento, assume una posizione
più neutrale rispetto a quanto hanno fatto in passato alcuni dei
suoi co-protagonisti. “La cosa interessante dell’ultimo film,
per me, è che puoi essere un eroe e non provenire da nessuna parte
o puoi essere un eroe e provenire letteralmente dalla persona
peggiore dell’universo. Non siete i vostri genitori, non siete i
vostri nonni, non siete la vostra linea di sangue e non siete le
generazioni prima di voi. Quindi questa cosa mi è è piaciuta
molto.”
Il fatto che Rey fosse la potenziale
erede del male di Palpatine è certamente un’idea interessante, ma
il modo in cui è stato gestito in L’Ascesa di Skywalker sembrava più un
tentativo fuorviante di placare i fan che una naturale progressione
della storia. Daisy Ridley ha già ammesso che sarebbe
più che disposta a riprendere il ruolo, quindi forse assisteremo
alle ulteriori avventure di “Rey Skywalker” in futuro.
Daisy Ridley ha un legame personale con il
personaggio di Rey interpretato nella trilogia sequel di Star Wars. Ridley ha fatto il suo debutto come
Rey nel 2015 neIl
risveglio della forza. La sua storia è notevolmente simile
a quella di Luke Skywalker, suo futuro mentore: sola sul pianeta di
Jakku, Rey è uno spazzino che viene travolto in una battaglia per
salvare la galassia. Lungo la strada, scopre il suo vero lignaggio
e trova una nuova famiglia che la porta ad accettare chi è.
Il viaggio di Rey è uno degli
aspetti più amati della trilogia sequel di
Star Wars, che alla fine si è rivelata parecchio
controversa. Ne Gli
ultimi Jedi, il lignaggio di Rey sembrava essere stato
rivelato, con Kylo Ren che dice a Rey che i suoi genitori, in
realtà, non sono nessuno. Alla fine, ne L’ascesa
di Skywalker, viene rivelato che Rey è una
Palpatine. Questa svolta è sconcertante per Rey, che da sempre
aveva lottato con il bene e il male dentro di lei mentre cercava un
senso di appartenenza all’universo.
Ora Daisy Ridley ha rivelato che questa
ricerca di appartenenza stava avvenendo sia davanti che dietro la
telecamera. Nel nuovo libro “Star
Wars: The Age of Resistance” (via
Digital Spy), l’attrice ha rivelato che la ricerca di Rey per
una famiglia e un senso di comunità attraverso il suo lignaggio era
qualcosa che l’attrice stava cercando parallelamente nella realtà.
Ridley spiega che il cast e la troupe di
Star Wars sono diventati come una famiglia nel tempo,
ed essendo il franchise così incentrato proprio sul concetto di
famiglia, è diventato una pietra miliare dell’esperienza di Ridley
mentre lavorava alla saga.
“La famiglia è l’essenza di Star
Wars. Il concetto di famiglia è stato trasposto ovunque. Anche sul
set sembravamo essere una famiglia. È c’era questa sensazione di
legame, ovunque. Rey sta cercando di trovare il suo posto in questo
mondo nello stesso modo in cui io stavo cercando di trovare il mio
posto nel mondo. Le somiglianze erano davvero incredibili. Perché
mi sono sentita davvero ben accolto, e per gli altri intorno a me
sembrava essere davvero importare come mi sentivo. Di conseguenza,
questo si è tradotto nel viaggio di Rey. All’improvviso c’erano
queste persone a cui importava di lei, mentre stava trovando il suo
posto nel mondo.”
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato
confermato Rogue
Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la
conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue
Squadron, sappiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una
nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su
quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In
passato, anche ai creatori di Game of
Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
Da tempo si vociferava che Daisy Ridley
potesse essere in trattative per tornare a vestire i panni della
protagonista della trilogia sequel di Star
Wars, Rey, per un futuro progetto ambientato nella
galassia lontana lontana, e la notizia è stata finalmente
confermata durante la Star Wars Celebration di
Londra lo scorso aprile. L’attrice riprenderà infatti il ruolo di
Rey “Skywalker” nel film ancora senza titolo che sarà diretto dalla
regista Sharmeen Obaid-Chinoy, di cui ad ora
sappiamo solo che sarà ambientato ben quindici anni dopo gli eventi
de L’ascesa di Skywalker. I
dettagli della trama sono infatti
tenuti ancora segreti, ma si vocifera che Rey sarà una “potente
maestra Jedi” che gestirà la propria accademia di addestramento con
l’obiettivo di far risorgere l’ordine Jedi.
Ora, Daisy Ridley ha finalmente
parlato per la prima volta di questo suo ritorno nei panni della
Jedi durante un’intervista con Collider. “Ero spaventatissima
prima di salire sul palco, perché nessuno sapeva che ci sarei stata
anche io”, ha detto a proposito della sua apparizione a
sorpresa al panel di Celebration. “Nessuno sapeva che sarei
andata alla Celebration, a parte Kathleen Kennedy e un paio di
persone. Ero così nervosa. Ma ho ricevuto un’accoglienza
meravigliosa e la storia del prossimo film è davvero bella. Sto
aspettando di leggere il copione definitivo perché, ovviamente, non
ho altri aggiornamenti. Non è quello che mi aspettavo, ma sono
molto eccitata“. La Ridley ha dunque mantenuto un certo
riserbo sui dettagli specifici della trama, rivelando però di
essere rimasta sorpresa lei stessa dalla storia.
“Non ho letto nulla, ma conosco
la storia. Vale davvero la pena di raccontarla, di esplorarla, e
credo che la gente sarà entusiasta“, ha però aggiunto
l’attrice, specificando però che da quello che le è stato
raccontato alla sceneggiatura qualcosa potrebbe certamente
cambiare. Con la conclusione degli scioperi, i lavori su questo
nuovo film dovrebbero ricominciare a breve, con Ridley che ha
affermato di credere che proprio questo sarà il primo dei tre
progetti di Star Wars annunciati ad entrare in produzione. Non
resta dunque che attendere maggiori informazioni su questo decimo
capitolo, che è lecito suppore introdurrà nuovi personaggi, mondi e
storie, aprendo ipoteticamente ad un futuro totalmente nuovo per la
saga.
L’universo di Star
Wars è in continua espansione. Per quanto il nuovo
corso Disney del franchise abbia voluto imporre la sua timeline
riducendo l’universo espanso ai film, il marchio continua ad avere
tantissime declinazioni e tra serie tv e fumetti, continua ad
ingrandirsi.
Proprio dai fumetti arriva una nuova
immagine della tomba di Padme Amidala. Si tratta
del volume 4 della nuova storia dedicata a Darth Vader, e nelle
immagini di seguito, vediamo il Lord Sith recarsi sulla tomba
dell’amata, forse per tentare l’ultimo gesto e provare a riportarla
in vita. Ecco le immagini:
Nelle vicende cinematografiche,
l’amore tra Padme e Anakin, prima che diventasse Darth Vader, è
stato raccontato dalla trilogia prequel, che narra proprio della
nascita dei gemelli Skywalker e dell’ascesa del Lord Sith, corrotto
dall’Imperatore. La trilogia sequel non è troppo amata dai fan, se
non nell’ultimo capitolo, che si conclude proprio con la morte di
Padme e la nascita di Darth Vader, mentre i due neonati, Luke e
Leia, vengono separati, uno su Tatooine e l’altra di Alderaan.
La saga degli Skywalker, che vede la
sua origine proprio in Anakin, si è conclusa, al cinema, lo scorso
dicembre, con l’arrivo in sala di Episodio IX, che
ha presentato e sviluppato nuovi poteri Jedi, come la guarigione e
rinascita attraverso l’uso della Forza. Questa idea, che sembra
andare contro il canone, è stata contestualizzata e spiegata in
diversi momenti e
qui ne trovate un assaggio.
Mentre la Principessa
Leia ha avuto un “clone” digitale in Rogue One e
Han Solo avrà a breve un
nuovo interprete che ne racconterà le avventure in giovinezza, il
terzo membro della trinità storia di Star
Wars, Luke Skywalker, è stato sempre
e solo interpretato dal suo attore titolare,
Mark Hamill.
Parlando con RadioTimes
l’attore ha risposto alle domande relative alla eventuale
sostituzione di se stesso da un modello in digitale o da un attore
più giovane. Mark Hamill ha replicato prima in maniera
ironica, poi ha spiegato: “Pensavo che mi chiedesse
cosa accadrà dopo che sarò morto. L’ho già detto alla mia famiglia,
sono favorevole, ma è una domanda che comprende problematiche
legate ai diritti. Sono sicuro che abbiano consultato gli eredi di
Peter Cushing chiedendo il loro permesso.”
In generale, l’attore si è detto
felice se la Lucasfilm volesse immaginare un
futuro per Luke Skywalker, anche se si trattasse
di scegliere un giovane interprete per il personaggio: “Quello
che per me è grandioso è che George Lucas gli ha dato una tela così
grande che possono fare qualsiasi cosa. Intendo dire che le
possibilità sono infinite (…) Perciò chi può saperlo? Mi hanno
anche chiesto quale giovane attore andrebbe bene per interpretare
Luke. Il cielo è il limite. E sono sicuro che continueranno a fare
queste cose anche dopo che sarà morto.”
Quest’anno, Mark
Hamill ha ricevuto la sua stella sulla Walk of
Fame e, dopo che il suo Luke è scomparso nel canone di Star
Wars, l’attore si è detto pronto ad altre avventure, magari in un
franchise “cugino”, come quello della Marvel. Hamill ha infatti espresso
intenzione di voler partecipare a
Guardiani della Galassia Vol.
3, ma non ci sono ancora conferme dalla
produzione.
Se vi stavate chiedendo cosa avesse
fatto la principessa Leia in un tempo
mai ripreso al cinema dal franchise di Star
Wars (ovvero la pausa che va dalla fine de
Il Ritorno dello Jedi e l’inizio di Gli
Ultimi Jedi), quello che leggerete qui sotto potrà esservi
utile. Grazie ai film ma soprattutto all’espansione dell’universo
di Guerre Stellari, tra fumetti, videogiochi
e serie animate, siamo ormai in grado di conoscere ogni dettaglio
sul percorso dei personaggi.
Ecco quindi tutti i fatti relativi alla principessa
Leia successi tra Episodio
VI e VIII:
Lei e Han hanno vissuto separati
Anche quando la loro relazione
navigava in ottime acque, prima del passaggio di
Ben al lato oscuro, era chiaro Han e
Leia non avrebbero mai vissuto come la classica
coppia convenzionale: il suo impegno da senatrice e poi in veste di
capo della Resistenza la costringeva a viaggiare molto, e allo
stesso modo Han aveva sempre bisogno di imbarcarsi in qualche
avventura nello spazio. Dunque quando i due iniziarono
ufficiosamente a vivere insieme, l’hanno fatto per la maggior parte
del tempo separati.
Non ha mai raccontato a Ben la verità su Darth Vader
Potrà sorprendere molti il fatto che
Leia non fu mai in grado di rivelare la verità sulla vita di
Darth Vader a
suo figlio Ben. Questa esitazione nasceva dalla preoccupazione che
il ragazzo fosse troppo giovane per capirle quale tormento aveva
assalito suo nonno Anakin Skywalker durante il
periodo più complesso della sua esistenza, ma non appena la verità
venne resa pubblica, Leia ha cercato di spiegare a Ben gli eventi
senza successo. Da lì la rivelazione dell’identità di Vader e il
suo legame di sangue hanno giocato un ruolo chiave nel passaggio di
Ben (Kylo Ren) al
lato oscuro.
Fu scelta come candidata al ruolo di primo senatore
Durante la formazione di un nuovo
Senato Galattico, il partito populista e centrista fu costretto a
rivalutare le strategie del passato e imparare dagli errori
commessi, così una delle proposte suggerite fu proporre al ruolo di
Primo Senatore (al posto del Cancelliere) la principessa Leia. Ad un
passo dalle elezioni la sua vera stirpe fu rivelata pubblicamente e
questo le impedì di candidarsi.
Manda Ben ad allenarsi con Luke senza consultare Han
“Non avrei mai dovuto mandarlo
via. Ecco quando l’ho perso. In quel momento ho perso
entrambi.“: è così che Leia parla dei suoi
sentimenti scaturiti dalla partenza di Ben e del suo passaggio al
lato oscuro. Il ragazzo, ancora molto giovane, fu infatti spedito
ad allenarsi con suo zio Luke, evento
che fece arrabbiare moltissimo Han, ma a quanto pare la realtà fu
ancora più sconvolgente e difficile. Grazie al romanzo di
Alan Dean Foster siamo stati in grado di scoprire
– apparentemente – Leia non si fidava del contributo di Han perché
incapace di offrire un’opinione saggia su come gestire il problema
dei crescenti poteri “oscuri” di Ben. Così
decise di affidare suo figlio a Luke per cercare di salvarlo, senza
mai comunicarlo a suo marito.
Ha dato alla luce suo figlio il giorno della fine
dell’Impero
Fu proprio nel giorno in cui la
guerra con l’Impero si concluse con la resa dei suoi avversari che
Leia diede alla luce il suo unico figlio Ben, il
bambino che sarebbe cresciuto e diventato il futuro braccio destro
d del leader supremo Snoke, Kylo Ren.
Ha avuto un ruolo chiave nella battaglia di Jakku
Il pianeta Jakku
gioca un ruolo chiave nel settimo episodio della saga di Star
Wars, Il Risveglio della
Forza, ma come rivelato dall’Universo Espanso, questo
luogo non è soltanto la grande discarica dove ha vissuto
Rey gran parte della sua vita ma anche il teatro
della battaglia che ha visto perire il terrore dell’Impero. È
qui che Leia è stata fondamentale autorizzando alcune delle prime
missioni di ricognizione di Norra e Temmin Wexley per esplorare il
pianeta in cui l’Impero si era nascosto.
Ha lavorato con Han e Chewbacca per liberare Kashyyyk
Chewbacca è
stato il migliore amico, oltre che complice, di Han Solo ma fu chiaro fin da
subito che il Wookiee andava molto d’accordo con Leia. I tre hanno
addirittura collaborato nel corso degli eventi non mostrati dai
film quando lanciarono la loro campagna per liberare il pianeta
natale di Chewie Kashyyyk dal dominio
imperiale.
Ha lavorato con Shara Bey per assistere Naboo durante la Nuova
Repubblica
Per diverse ragioni Leia può essere
considerata un’eroina dell’universo di Star Wars, per
tutto il lavoro svolto dietro le quinte, come quando dopo la
sconfitta dell’Impero nella Battaglia di Endor e
la caduta di Vader e dell’Imperatore, si ritrovò a
Naboo (la casa di Padmé Amidala)
con il tenente Shara Bey per assistere il pianeta durante la Nuova
Repubblica.
Ha sposato Han su Endor
La relazione tra Han
Solo e Leia Organa non è mai stata
tranquilla, talvolta mossa da scelte tempestive; per questo non
stupisce che i due abbiano deciso di sposarsi subito dopo la fine
della battaglia di Endor, come raccontato in Aftermath:
Life Debt di Chuck Wendig, dove la stessa principessa
descrive l’evento: “Eravamo lì, sulla luna di Endor, dopo
tutto. Una piccola cerimonia, con coloro di cui fidavamo, e non
l’abbiamo tenuto privato, ma nemmeno reso pubblico“.
È stata una “consulente” per gli Ewok
Il Il Ritorno dello
Jedi Leia svolge il ruolo di negoziatore e mediatore
tra i ribelli e gli Ewok, dimostrandosi un alleato
per le piccole creature pelose. A quanto pare, il rapporto con gli
Ewok è andato oltre le poche ma adorabili interazioni mostrate nel
film, come rivelato in An Imperial Feast
(parte della serie animata Forces of Destiny).
Se vi stavate chiedendo cosa avesse
fatto Darth Vader in un tempo mai ripreso al
cinema dal franchise di Star Wars
(ovvero la pausa che va dalla fine de La Vendetta dei
Sith a Una Nuova Speranza), quello
che leggerete qui sotto potrà esservi utile.
Grazie ai film ma soprattutto
all’espansione dell’universo di Guerre Stellari,
tra fumetti, videogiochi e serie animate, siamo ormai in grado di
conoscere ogni dettaglio sul percorso dei personaggi, e in
particolare sull’iconico villain della saga.
Ecco quindi 9 fatti relativi a
Darth Vader successi tra Episodio
III e IV:
Ha rubato la spada laser ad un Jedi morto contaminandola con il
cristallo kyber
Quando la Disney
nel 2012 ha acquisito la Lucasfilm, alcune cose del canone
originale del franchise sono state modificate scatenando l’ira dei
fan. Come ad esempio l’origine della spada laser
di Darth Vader, che che ha subito una
radicale re-interpretazione prima nel
romanzo Asoka, e poi nella serie di
fumetti.
Nei testi
alternativi è stato rivelato che il Signore dei Sith ha rubato la
sua spada laser ad un Jedi morto
prima di contaminarla con il cristallo kyber attraverso un rituale
oscuro. Questa racchiudeva la gemma rosso sangue dentro
un’impugnatura che aveva creato da sé e che si adattava meglio al
suo stile di combattimento.
La vittima era il Maestro Jedi Kirak
Infil’A, un esperto nell’arte del combattimento.
Ha addestrato gli inquisitori per eliminare i jedi
sopravvissuti dell’ordine 66
Non si può dire che Darth
Vader non sia un insegnante efficace, dal momento che sono
pochissimi gli “studenti” che non hanno eseguito alla lettera i
suoi ordini (ironico, visto il suo passato da ribelle verso
l’autorità), e grazie alla serie Rebels abbiamo scoperto che il
personaggio è stato il responsabile dell’addestramento degli
Inquisitori per uccidere i sopravvissuti dell’Ordine
66 (il decreto che metteva fine all’esistenza degli
Jedi).
Ha ucciso tutti i Twi’Lek
Insieme a
Palpatine, Darth Vader ha portato
scompiglio e morte sul pianeta Ryloth ordinando l’esecuzione di
tutte le truppe Twi’Lek che a loro volta stavano
cercando di uccidere i loro aggressori.
Ha ucciso il Ministro Tua
Il ministro Maketh
Tua, un soldato imperiale a capo delle industrie di
Lothal, fallì nel portare a termine i suoi doveri combattendo le
forze della ribellione, e sappiamo quali conseguenze abbia tradire
l’agenda dell’Impero: raggiunto da Darth Vader, il
braccio destro di Palpatine, venne ucciso brutalmente.
La colpa di Tua fu localizzare i
ribelli e promettergli delle informazioni in cambio del loro aiuto
per portarlo il più lontano possibile da Vader. Ma quest’ultimo,
avendo scoperto il suo piano, si assicurò che la sua nave
esplodesse.
Ha fatto inondare un’intera città
Puoi uccidere un altro Jedi e
rubare la sua spada laser, ma distruggere tutto ciò che ama di
fronte a lui prima di farlo ha un peso specifico diverso
sull’esecuzione, e Darth Vader ne è ben consapevole. Durante la sua
battaglia con Kirak Infil’a, Darth Vader usò la
stessa debolezza dell’avversario contro di lui facendo leva
sull’amore per il suo popolo.
Distruggendo un serbatoio d’acqua,
Vader tenne prigioniero Infil’a mentre guardava impotente il suo
popolo perire a causa dell’inondazione.
Ha usato dei civili innocenti come “munizioni”
Cosa rende un personaggio un eroe?
Forse il fatto che sia disposto a sacrificare un innocente per
salvarne un altro? Può darsi, ma nel caso di Darth
Vader dimostrare che niente gli importava degli innocenti
faceva parte del suo essere; come quando ha usato dei civili come
“munizioni” contro i cacciatori di taglie che lo stavano
cercando.
Facciamo riferimento al tempo in
cui Vader era a caccia di qualunque Jedi rimasto dell’Ordine 66,
quando fu ingannato dalla famiglia Cha su
Canbarria; ma invece di sentirsi in pericolo, usò
la Forza per raccogliere e lanciare i civili catturati nel fuoco
incrociato come vere armi a proiettile contro i cacciatori di
taglie.
Ha ucciso dozzine di ribelli in
Rogue One
Uno dei momenti più emozionanti
dell’intera saga arriva nello spin-off Rogue One, il
film che collega la trilogia sequel a quella originale, nella scena
in cui l’intero equipaggio dei ribelli viene distrutto mentre i
piani della Morte Nera sono in viaggio verso la Principessa Leia;
quando Darth Vader appare inizia ad uccidere dozzine di avversari
senza pietà, pur non riuscendo ad impedire che questi trasmettano a
Leia le informazioni.
Ha ucciso gli abitanti di Ryloth
con Palpatine
Chiunque abbia guardato solo i film
di Star Wars senza
mai avventurarsi nei fumetti o nei romanzi del canone, potrà
trovare difficile capire perché Darth Vader sia così vicino a
Palpatine. Tuttavia in Lords of the Sith di
Paul S. Kemp viene fornito uno sguardo sul
personaggio dopo gli eventi di Episodio III, mentre si trovava su
Ryloth con il suo “amico” Palpatine e dove uccise al suo fianco
tutti gli abitanti del pianeta.
Ha avuto una visione in cui riusciva a redimersi
La saga di Star Wars ci porta a credere
che, sotto la superficie malefica, Darth Vader sia
in realtà mosso dalle migliori intenzioni e che nasconda un animo
buono, ed è esattamente ciò che appare in visione allo stesso Vader
grazie ad un cristallo kyber (come raccontato nei
fumetti).
Nel sogno il villain vede se stesso
redimersi da tutti i peccati, mentre lotta contro l’ angoscia e la
rabbia, ma sceglie comunque di adempiere la sua missione piuttosto
che riscattarsi.
Tra le tante scene di
Star
Wars entrate nel culto dei fan e
nell’immaginario collettivo, probabilmente quella
dell’addestramento di Luke Skywalker sul
pianeta Dagobah è una tra le più quotate. La
sequenza, tratta da L’impero colpisce
ancora, segna il crocevia narrativo della prima
trilogia ideata da George Lucas nel 1977, ed
è il momento in cui Luke impara ad usare la forza e a
diventare uno Jedi a tutti gli effetti. E’ per questo che,
probabilmente, la sequenza è anche una tra le più rifatte in
assoluto, con centinaia di video caricati in rete. Da
qualche settimana, è apparso su Youtube, infatti, l’ennesimo
remake della sequenza in questione. Il video è stato realizzato in
stop-motion, una particolare tecnica di montaggio che permette di
rendere vivi oggetti inanimati, con lo scopo di infondere dinamismo
e movimento. Nonostante il video ricalchi perfettamente la sequenza
originale, non poteva mancare il tocco parodistico: al posto della
voce del maestro Yoda, è stata inserita quella
dell’attore Burgess Meredith intento ad
interpretare l’allenatore di Rocky nel celebre film con
Sylvester Stallone del 1976. Il risultato è,
quindi, un divertente connubio tra la saga di George
Lucas, l’irriverente parodia e l’originalità dello
stop-motion. Vi lasciamo con il video.
L’ultimo libro dedicato alla saga di
Star Wars conferma che Rey possiede un’abilità
segreta legata alla Forza chiamata psicometria. Rey è senza dubbio
uno dei più potenti detentori della Forza nella galassia. In parte
è qualcosa di biologico, perché è la nipote dell’Imperatore
Palpatine; in parte perché lei stessa rappresenta la metà di una
Diade nella Forza insieme al più vecchio ed esperto Kylo Ren,
assorbendo gran parte delle sue conoscenze e abilità proprio
attraverso il loro misterioso legame.
Eppure, una delle scene più
intriganti di Rey non è mai stata completamente spiegata. In
Star Wars: Il Risveglio della Forza,
Rey si è trovata attratta dalla spada laser di Anakin Skywalker.
Quando ha toccato l’elsa della lama, è successo qualcosa: si
ritrovò a sperimentare una marea di visioni incontrollabili indotte
dalla Forza, descritte come “Forceback”. Era questa la volontà
della Forza, che si manifestava per indicare il posto di Rey nella
storia galattica? Era Anakin Skywalker che la raggiungeva con la
sua spada laser per lo stesso scopo? O era un’abilità innata?
Finalmente, Lucasfilm Publishing ha
fornito una risposta. DK ha appena pubblicato “The Star
Wars Book”, con contributi di Pablo Hidalgo, Cole Horton e Dan
Zehr. In una sezione dedicata proprio alle abilità della Forza,
viene confermato che Rey possiede un potere innato della Forza
chiamato psicometria.
“Alcune abilità della Forza
richiedono anni di addestramento, una forma di attitudine
istintuale o una connessione molto forte alla Forza per accedervi.
Un piccolo numero di utenti della Forza, inclusi Rey e Cal Kestis,
hanno la rara abilità della psicometria, che consente loro di
conoscere persone o eventi toccando un oggetto ad essi
associato.”
Le origini della psicometria nell’universo di Star Wars
Il potere della psicometria è stato
introdotto in Star Wars: The Clone Wars, un’abilità
posseduta dal maestro Jedi Quinlan Vos. Il Vecchio Ordine Jedi
scoraggiava l’uso della psicometria, perché comporta rischi
intrinseci. Un Jedi dotato di questo potere sperimenta
letteralmente i momenti che percepisce: ciò significa che sono
potenzialmente esposti a un’ondata di emozioni aliene che
minacciano di sopraffare il loro equilibrio interiore. Immaginate,
ad esempio, un Jedi che tocca l’arma di un delitto: sperimenterebbe
sia l’orrore e la paura della vittima sia la furiosa sete di sangue
dell’assassino. In effetti, lo stesso Quinlan Vos finì per
percorrere un sentiero molto oscuro.
Eppure, l’esperienza di Rey in
Star Wars: Il Risveglio della Forza è più che
semplice psicometria. Le visioni che ha avuto includevano momenti
in cui quella spada laser non era fisicamente presente, il che
significava che qualcosa – o qualcun altro – doveva essere entrato
in gioco. La spiegazione più probabile è che il potere innato di
Rey sia stato attivato quando ha toccato la spada laser che era
stata legata sia ad Anakin Skywalker che a suo figlio Luke, e che
la Forza si è risvegliata dentro di lei. Tuttavia, le visioni
furono poi estese oltre le sue capacità, sia per volontà della
Forza che probabilmente del fantasma della Forza di Anakin.
Rimangono alcuni elementi di
mistero, ma almeno ora Star Wars ha effettivamente confermato che Rey
possiede il potere della psicometria. Questo potrebbe servire come
enorme aiuto nella sua potenziale crescita come Jedi, perché
significa che non ha soltanto letto gli antichi testi Jedi, ma ha
anche sperimentato le lezioni apprese. Allo stesso modo, quando Rey
visiterà un Tempio Jedi o scoprirà un antico artefatto Jedi, sarà
in grado di acquisire conoscenze che l’Imperatore avrebbe creduto
ormai perse col tempo. Con il potere della psicometria, Rey è
davvero la persona migliore per ricostruire l’Ordine Jedi.
È stata finalmente confermata la
storia canonica dei Sith, i principali cattivi dell’intera saga di
Star Wars. Darth Vader è stato presentato come
il “Signore Oscuro dei Sith” nel primo film del franchise; in
seguito l’Imperatore Palpatine si è rivelato essere il suo Maestro.
Naturalmente, il vecchio Universo Espanso ha sempre provato un
grande piacere nell’esplorare la storia dei Sith.
Quando George Lucas è tornato al timone della
trilogia prequel, le cose sono diventate molto più complicate. La
visione di Lucas dei Sith era molto diversa rispetto a quanto visto
nell’Universo Espanso, e di conseguenza gli sceneggiatori e i
montatori hanno dovuto fare di tutto per chiarire i problemi di
continuity. Quando la Disney ha acquisito Lucasfilm nel
2012, ha deciso abbastanza rapidamente che la soluzione più
semplice era spazzare via tutto il vecchio universo espanso e
ricominciare da zero. Da allora hanno gradualmente ri-canonizzato
gli elementi dell’Universo Espanso, con riferimenti “usa e getta” a
concetti come “L’oscurità dei cento anni”. Il risultato? Tutto ciò
che dovrebbe essere considerato canonico è diventato sempre meno
chiaro.
Per chiarire alcune cose, Lucasfilm
ha di recente pubblicato “The Star
Wars Book“, con il contributo di Pablo Hidalgo, Dan
Zehr e Cole Horton. Una sezione dell’opera, intitolata “Unlimited
Power”, presenta una storia notevolmente breve dei Sith,
confermando tutto ciò che pensavamo di sapere, ma anche
semplificando sostanzialmente le cose. Come leggiamo grazie a
Screen Rant:
“I Sith sono un ordine fondato
da un gruppo frammentato di Jedi che scoprono il potere grezzo che
può essere raggiunto dalla devozione al lato oscuro… A causa della
loro origine come un ramo dei Jedi, i Sith somigliano
superficialmente ai Cavalieri Jedi. Le loro vesti e i loro cappucci
mostrano forti influenze Jedi e la loro arma preferita è la spada
laser. I Sith riversano il loro odio e la loro rabbia nei cristalli
kyber che costituiscono il nucleo delle loro armi. Questo atto crea
una lama rossa, un colore che non si trova tra i Jedi.
Nonostante il loro numero, i
Sith non riescono a mantenere un ordine ben strutturato simile ai
Jedi. La filosofia guida dei Sith è l’ascensione ad ogni costo.
Qualsiasi struttura rigida crollerebbe inevitabilmente quando gli
ambiziosi Signori dei Sith si contendono il controllo. Colpi di
stato e intrighi sono comuni nei loro ranghi.
Questo segna il destino del
tentativo originale dei Sith di governare la galassia millenni
prima dell’era moderna. Anche se riescono quasi a conquistare la
Repubblica, i combattimenti accelerano la fine dei Sith, venendo
sconfitti dall’Ordine Jedi.”
La storia dei Sith all’interno del canone di Star Wars
È un racconto ampio, ma si adatta
perfettamente alla tradizione consolidata. I Sith sono immaginati
come una fazione di Jedi che cedette al lato oscuro e che fu
espulsa dall’Ordine fuggendo nell’ombra. Devono essersi stabiliti
sul pianeta Moraband (a volte chiamato Korriban), una potente
vergenza nella Forza immersa nel lato oscuro. Lì, padroneggiarono i
loro poteri e iniziarono a costruire un numero sufficiente per
tornare a vendicarsi e stabilire il primo impero Sith.
Sfortunatamente, il lato oscuro è competitivo piuttosto che
cooperativo, e alla fine si sono rivoltati l’uno contro l’altro.
Questo spiega chiaramente perché Darth Bane ha stabilito la “Regola
dei Due”, al fine di limitare e controllare il potenziale di tali
combattimenti.
Chiunque abbia familiarità con
l’Universo Espanso noterà che un elemento principale è stato
rimosso dal canone. Fino a
Star Wars: Episode I – La minaccia fantasma, gli autori
dell’UE pensavano che i Sith fossero in realtà una razza aliena.
Ecco perché hanno creato Korriban, letteralmente immaginato come il
pianeta natale dei Sith. Ciò ha portato ad alcuni retcon
decisamente goffi, ma l’intera questione è stata ora accuratamente
cancellata. Per quanto riguarda il nuovo canone, non c’è mai stata
una razza Sith di per sé, e la storia dei più grandi cattivi di
Star Wars è molto più semplice.
È ancora una volta il romanzo basato
su Star Wars: L’Ascesa di Skywalker –
uscito negli Stati Uniti il 17 marzo – a sciogliere alcuni dubbi
che, purtroppo, il film di J.J. Abrams ha inevitabilmente instillato
nello spettatore. Dopo la conferma che la versione di
Palpatine che abbiamo visto nel film è
a tutti gli effetti un “clone”, adesso veniamo finalmente a
conoscenza di come l’Imperatore è riuscito a sopravvivere dopo il
finale de Il Ritorno dello Jedi.
Verso la fine del libro, durante la
scena in cui Rey finge di prendere parte al rituale “Sith”,
l’autore del romanzo Rae Carson descrive un
passaggio in cui Rey ha alcune visioni sul passato di Palpatine, a
cominciare da quando è stato scagliato da Darth Vader nel reattore
della Morte Nera. È qui che viene spiegato esattamente come è
sopravvissuto l’Imperatore:
“Plagueis non
aveva agito abbastanza in fretta al momento della sua morte. Ma
Sidious, avvertendo la luce tremolante del suo apprendista, era
invece pronto da anni. Quindi l’Imperatore, in declino e morente,
invocò tutto il potere oscuro della Forza per spingere la sua
coscienza molto, molto lontano, in un posto segreto al quale stava
già pensando. Il suo corpo era morto, come una nave vuota, molto
prima che trovasse il fondo del reattore, e la sua mente si scagliò
verso una nuova consapevolezza in un nuovo corpo – doloroso,
temporaneo.”
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam
Driver,
Daisy Ridley,
John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie,
Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell,
Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris
Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Il sito Nerdist ha pubblicato un video in cui viene spiegato
in che modo costruire una spada laser gigante. Dal momento che a
breve sarà Natale e al cinema arriverà Star
Wars il risveglio della forza, potrebbe essere un
ottimo addobbo natalizio per il giardino, che ve ne pare?
Star Wars Il Risveglio della
Forzauscirà
sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che include il
ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e KennyBaker con le nuove
aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
George Lucas fece
la storia negli anni Duemila, quando L’attacco dei
cloni, a differenza del primo film della trilogia
moderna , venne girato interamente con la tecnologia digitale.
Uno dei primi film del nuovo millennio a utilizzare questa
tecnologia avanzata.
L’uso di questo formato aprì la
strada anche a tanti aspiranti registi, visto che permetteva di
girare in modo più economico. Molti a Hollywood, però, preferiscono
usare ancora il vecchio stile, come Christopher
Nolan con Dunkerque.
Anche le persone che lavorano sui nuovi film di
Star
Wars per la Disney, ironia della sorte, la
pensano così.
J.J. Abrams ha
girato Star Wars The Force Awakens
su pellicola 65 millimetri, Rian Johnson
utilizzerà una 35 mm per il suo Star Wars Episodio
VIII. Anche il capitolo conclusivo della terza
trilogia, che verrà diretto da Colin Trevorrow,
dovrebbe fare altrettanto.
Kodak ha annunciato che anche altri
film, come Assassinio sull’Orient
Expressdi Kenneth
Branagh, The Nutcracker and the Four
Realms della Disney, useranno la pellicola 65mm.
Steven Overman,
Chief Marketing Officer e Presidente della Kodak, siè detto
entusiasta per questa scelta, nella direzione di un cinema più
epico e una migliore esperienza sul grande schermo.
Inoltre è anche stato rivelato che
John Schwartzman, direttore della fotografia in
Jurassic World, sarà anche il direttore
della fotografia di Episodio IX.
Adesso Colin
Trevorrow, regista di Jurassic
World e incaricato dalla Disney di dirigere il nono
episodio, commenta l’accaduto: “È divertente, l’ho vista il
giorno in cui ero alla LucasFilm per fare un discorso a tutti su
quanto volevamo lavorare sulle invenzioni e le innovazioni che
Lucas aveva portato nei film precedenti, senza la paura di metterci
in imbarazzo perché stavamo facendo qualcosa di assurdo”.
“Quando George ha fatto Star
Wars – ha continuato Trevorrow – un sacco di eprsona
pensavano che fosse pazzo. Quando provi a spiegare Star Wars a
qualcuno che non lo conosce, dici ‘c’è questo ragazzo, suo padre è
mezzo robot, può fare magie, e c’è quast’altro ragazzo che può
volare nello spazio con una navicella, e il suo migliore amico è un
cane’, sembra una follia, ma è la più grande storia mai raccontata.
Voglio solo realizzare quel tipo di invenzioni e di creatività che
hanno portato a quello”.
Il discorso di Trevorrow sembra in
qualche modo anche uno schermo contro ciò che è stato poi detto a
JJ Abrams in merito alla mancanza di innovazione nel suo Star Wars.
Che ve ne pare?
Trevorrow, e prima di lui Rian
Johnson per Episodio VIII, cambieranno le carte al tavolo di
Abrams?