L’assemblea degli investitori
Disney è stata testimone di molti annunci, nella serata italiana di
mercoledì 10 dicembre 2020. Lo Studio ha annunciato non solo una
nuova divisione che sarà dedicata a film più adulti,
Star, ma anche una serie di novità seriali, sotto i marchi di
Star
Wars e Marvel.
In particolare, l’universo di Star
Wars si arricchisce di nuove serie, in particolare una dedicata a
Boba Fett il mandaloriano, e l’altra dedicata ad
Ahsoka Tano e ‘Rangers of the New Republic’.
Ci sarà anche una serie dedicata a Lando
Calrissian, ma soprattutto, arriva tramite Deadline la
conferma che Hayden Christensen tornerà nell’universo di
Star Wars nei panni di Darth Vader, nella serie dedicata a
Obi Wan-Kenobi già confermata.
Infine, il report di Deadline parla
anche di una serie su Cassian Andor,
con Diego Luna, tanto vociferata e ora finalmente
ufficializzata.
La regista premio Oscar
Chloé Zhao non ha mai nascosto il suo amore per
tutto ciò che riguarda Star Wars, ed è ormai da tempo che i fan si
chiedono se un giorno sarà proprio a lei a guidare uno dei prossimi
progetti legati al longevo franchise.
Durante un’intervista con Empire
(via
CBM) in occasione della promozione di Eternals,
il nuovo film dei Marvel Studios, a Zhao è stato chiesto se
fosse interessata a dirigere un film di Star Wars ora che ha sperimentato cosa significa
lavorare ad una grande produzione grazie all’attesissimo
blockbuster della Marvel.
La regista ha dato una risposta
molto interessante: “Mmmmmm… Devo stare molto attenta a quello
che dico (ride). Ad ogni modo, sì. Mi piacerebbe. È un mondo nei
confronti del quale nutro tantissimo rispetto, perché è stato
davvero una parte importante della mia vita”. L’esitazione
iniziale della Zhao ha spinto molti a credere che la regista possa
effettivamente aver discusso con Disney e Lucasfilm della
possibilità di dirigere uno dei tanti progetti di Star Wars in cantiere. Sarà davvero così? Al
momento è difficile avanzare ipotesi.
Ricordiamo che tra i prossimi
progetti di Zhao figurano un nuovo adattamento del romanzo Dracula ad opera di Bram Stoker, una
rivisitazione che abbraccerà tanto i toni del western quanto quelli
della fantascienza. Tuttavia, dopo il suo annuncio a febbraio di
quest’anno, sul film non ci sono stati più aggiornamenti.
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato
confermato Rogue
Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo la
conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue
Squadron, sappiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una
nuova trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su
quel progetto non si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In
passato, anche ai creatori di Game of
Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
In sviluppo c’è anche un misterioso
film che sarà prodotto da Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios, e che sarà scritto
da Michael Waldron, sceneggiatore
di Doctor Strange in
the Multiverse of Madness.
Un nuovo libro di Star
Wars ha finalmente risolto il mistero legato alle
origini del Leader Supremo Snoke. Introdotto per la prima volta ne
Il Risveglio della Forza, Snoke è stato oggetto di molte
speculazioni nei giorni che seguirono l’uscita del film in sala.
Data la ben nota inclinazione di J.J. Abrams nei confronti delle
storie particolarmente intricate, all’epoca ci furono molte teorie
misteriose su chi potesse essere in realtà Snoke. Tuttavia,
Il Risveglio della Forza non ha fatto molta luce sulla
sua storia passata. Inoltre, il personaggio è stato ucciso ne
Gli
Ultimi Jedi, lasciando così una serie di misteri
irrisolti.
Quando Abrams è tornato alla regia
de
L’Ascesa di Skywalker, ha tentato di sistemare tutto ciò
che era stato lasciato in sospeso all’inizio del film, rivelando
che Snoke era in realtà una creazione dell’Imperatore Palpatine.
Quando Kylo Ren trova l’Imperatore su Exegol, cammina accanto a più
corpi deceduti di Snoke, il che implica che Palpatine ha creato
numerosi cloni nel corso degli anni. Sebbene questo abbia chiarito
alcune cose, c’erano ancora alcune domande molto importanti che il
film non ha avuto il tempo di sviscerare. Ora, un nuovo libro
sembra avere le risposte.
Un utente Twitter, tale
Old Man Blinks, ha condiviso alcune pagine dello Star Wars Book
che svelano alcuni dettagli fondamentali sulla vita di Snoke. Un
passaggio degno di nota menziona che si tratta di un “costrutto
genetico artificiale inventato dal risorto Darth Sidious per essere
il suo delegato al potere. Snoke è dotato di libero arbitrio, ma le
sue azioni e i suoi obiettivi sono sempre orchestrati da
Sidious”.
Snoke e l’esempio dell’immenso
potere di Palpatine nella saga di Star Wars
È interessante notare che Snoke sia
dotato di “libero arbitrio”. Ciò significa che è un’entità
separata da Palpatine, nonostante l’Imperatore usasse ancora
quest’essere artificiale come un burattino mentre cercava di
riprendere il controllo della galassia. Con il corpo del clone di
Palpatine che si deteriorava su Exegol, Snoke era molto più
utilizzabile per fungere da sostituto mentre Sidious complottava
nell’ombra. È stato solo quando Kylo Ren ha ucciso Snoke che
Palpatine si è finalmente rivelato e ha annunciato il suo ritorno.
Snoke è un altro esempio dell’immenso potere dell’Imperatore,
poiché era in grado di controllarlo e manipolarlo da lontano,
facendogli eseguire i suoi ordini mentre il Primo Ordine si
concretizzava.
Non c’è dubbio che i
Jedi siano alcuni dei personaggi più importanti
della tradizione filmica e narrativa di Stars
Wars. Il loro grado di sensibilità alla
Forza e l’impegno come rappresentanti di un idea
di bene politico nella Galassia, sono caratteristiche essenziali
nelle più belle storyline della saga.
Per questo, molti spettatori si sono
chiesti, se fossero loro stessi un Padawan, quale dei
tanti Jedi di Star Wars
sarebbe il loro maestro: è lo schema dello zodiaco cinese a
fornirci una grande quantità di informazioni su quale Jedi sarebbe
un maestro adatto per ogni segno!
Topo – Ahsoka
Ahsoka Tano è uno dei personaggi più amati
del canone, e per buone ragioni. Come una delle allieve di
Anakin prima della sua caduta, è stata testimone
di alcuni dei peggiori eventi della storia della Galassia e, anche
nelle sue ultime apparizioni, mantiene lo spirito focoso che la
caratterizzava come Padawan.
Pertanto, si abbinerebbe bene con
l’arguto e affascinante Topo del calendario
cinese: i due sarebbero senz’alcun dubbio un’accoppiata
temibile!
Bue – Ki-Adi-Mundi
Ki-Adi-Mundi è uno
dei Jedi più affascinanti dell’universo di
Star
Wars, soprattutto grazie al suo approccio
rigorosamente logico al mondo, in parte legato alla sua stessa
natura. Tuttavia, sebbene questa caratteristica fosse utile in
alcune circostanze, ha rischiato anche di nascondere ai suoi occhi
diverse problematiche.
Questo significa che si abbinerebbe
molto bene con il segno del Bue, noto per il suo
punto di vista conservatore e talvolta testardo.
Tigre – Yoda
Il Maestro Yoda è
indiscutibilmente uno dei Jedi più potenti e
influenti apparsi in Star
Wars. È anche, in particolare, il più saggio, con una
profonda conoscenza del mondo che ha influenzato i grandi
avvenimenti della Galassia; sebbene sia conosciuto per il tono di
voce “dolce”, è spesso molto fermo e autorevole nei suoi
giudizi.
Sarebbe un buon maestro per la
Tigre, il segno cinese che presenta proprio queste
caratteristiche, e potrebbe fornire un utile equilibrio alla natura
emotiva della Tigre.
Coniglio – Rey
Rey è uno dei
migliori personaggi emersi della trilogia sequel di Star
Wars, nonché uno dei più forti. Fermamente motivata
dalle sue credenze e convinzioni, è il tipo di persona che
combatterà sempre per quello che crede sia giusto.
Il Coniglio, un
segno caratterizzato da forte capacità di compassione e sincerità,
sarebbe un buon Padawan per lei, poiché insieme
perseguirebbero sempre la giustizia.
Drago – Anakin
Ci sono pochi personaggi di Star Wars
così tragici come Anakin Skywalker, e
molte delle storyline principali della serie ruotano intorno a lui
e alle sue azioni. È anche un Jedi molto impetuoso
e appassionato, qualcuno che lascia che le sue emozioni
interferiscano troppo spesso con il suo buon senso.
Tuttavia, questo è ciò che lo
renderebbe un buon compagno per il Drago, la cui
cordialità sarebbe un ottimo compromesso per la tendenza di Anakin
a reagire con rabbia a qualsiasi tipo di contrattempo.
Serpente – Kit Fisto
In contrasto con altri
Jedi, piuttosto rigidi e testardi nei cambiamenti,
Kit Fisto è noto sia per il suo senso
dell’umorismo che per il suo approccio relativamente rilassato alla
maggior parte dei problemi della vita.
Il Serpente è
riconosciuto per essere sia molto socievole che molto intelligente,
perciò un Padawan di quel segno si combinerebbe bene con
la personalità di Fisto, e questo farebbe di loro un formidabile
duo Jedi.
Cavallo – Luke
Molti sarebbero d’accordo sul fatto
che Luke Skywalker è uno dei migliori personaggi
di Star
Wars nella storia del franchise: è il suo viaggio da
eroe, dopo tutto, che ha lanciato il fulcro narrativo della prima
trilogia. È un personaggio indipendente e, come ha dimostrato più
volte, a cui piace fare le cose a suo modo.
Luke sarebbe un buon maestro per il
Cavallo, e i due senza dubbio tirerebbero fuori il
meglio l’uno dall’altro, sia lavorando in maniera autonoma che
cercando allo stesso tempo di sostenersi a vicenda.
Capra – Mace Windu
Samuel L. Jackson
ha interpretato molti grandi ruoli, ma Mace Windu
è uno dei suoi migliori. Pragmatico e saggio ma anche impavido,
Windu è il tipo di persona che non avrebbe mai pensato di poter
arrivare a sfidare niente meno che Palpatine
stesso (e lo avrebbe anche sconfitto, se non fosse stato per
Anakin).
Anche se ha una personalità potente,
questa si abbinerebbe bene alla Pecora, un segno
caratterizzato dal suo atteggiamento pacifico e mite. Mace
aiuterebbe infatti un Padawan di questo segno ad uscire
dal proprio guscio e ad abbracciare il potere di un Jedi.
Scimmia – Yarael Poof
La personalità di
Yarael, come quella di molti altri
Jedi, possiede sfaccettature diverse: anche se è
spesso sereno e tranquillo, è capace di giocare brutti scherzi, il
che dimostra una nota di malizia nel suo carattere.
In questo caso, è logico che si
abbinerebbe bene con un PadawanScimmia,
dalla personalità energica e divertente, che avrebbe molto da
imparare da questo particolare Jedi.
Gallo – Qui-Gon
Qui-Gon è un altro
dei personaggi iconici di Star
Wars, e uno dei migliori ruoli in assoluto dell’attore
Liam Neeson. E’ il tipo di Jedi
che sembrava amasse infrangere le regole, anche se ha mostrato
ripetutamente di riporre molta fiducia nei principi di empatia e
compassione.
Si associa quindi bene con il
Gallo, segno caratterizzato da una vena laboriosa
e pratica, che tenderebbe a mettersi spesso in competizione con il
proprio Jedi.
Cane – Obi-Wan
Durante la sua lunga
carriera come Jedi, Obi-Wan ha
affrontato molti nemici iconici, e di volta in volta ha dimostrato
di essere un uomo di formidabile integrità e potere. Nonostante la
sua mentalità tradizionalista e rigida, è stato anche capace di
profonda empatia, incredibilmente leale con coloro che si
guadagnano la sua fiducia.
Si troverebbe quindi bene alla guida
di un Padawan nato sotto il segno del
Cane, caratterizzato da onestà e
gentilezza.
Maiale – Plo Koon
Plo Koon è sempre
stato lodato per la sua saggezza come Jedi, che
tanti gli invidiavano; profondamente premuroso e gentile, si è
continuamente dimostrato disponibile ad aiutare gli altri.
Dato che il Maiale
è caratterizzato sia dalla sua natura amorevole che dalla sua
tolleranza, un Padawan di tale segno avrebbe molto da
imparare, e anche da insegnare, a Plo Koon.
Attenzione. A chi viaggia senza
biglietto valido o senza Oyster (un tipo di abbonamento, ndr) verrà
raccontata la fine del film Star
Wars. E verrà anche multato.
Questa scritta si legge alla
stazione della metropolitana di Canonbury a Londra
e sembra un avvertimento piuttosto convincente per fare il
biglietto e viaggiare in regola nella capitale del Regno Unito,
almeno è quello che si augura Mike Stubbs,
direttore della London Underground, che ha detto a
Quartz : “Speriamo che il buffo avvertimento porti il
sorriso sui volti delle persone, e che aiuti a ricordare ai clienti
che per viaggiare sul TfL (Transport for London) bisogna avere un
biglietto convalidato”.
Questo è senza dubbio quello che si
dice “usare la Forza”.
Star Wars Il Risveglio della Forza
è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny
Baker
con le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
Star
Wars è una questione di famiglia. Ormai lo sappiamo
fin troppo bene, e se Kylo Ren, ne Il
Risveglio della Forza, si è rivelato essere il figlio di
Han Solo e
Leia, sembra molto probabile, ormai, che
Rey possa essere la figlia di qualcuno di
importante, che sia Luke, Obi-Wan
o comunque qualcuno legato alla Forza e alla storia del
franchise.
Rey e Kylo Ren – il legame trai
nuovi protagonisti di Star Wars
Secondo le ultime indiscrezioni
pubblicate su starwars.com Databank sembra che la connessione
speciale non ci sia solo tra la nuova e la vecchia generazione, ma
anche trai protagonisti della nuova trilogia. Secondo il sito
infatti tra Rey e Kylo Ren c’è “una misteriosa connessione che
li lega l’uno all’altra”.
I due quindi non sono soltanto
accomunati dalla Forza e dall’uso che consapevolmente o
inconsapevolmente ne fanno, ma anche da qualche altro legame che,
ci azzardiamo a ipotizzare potrebbe essere di sangue.
D’altronde se così non fosse sarebbe
davvero sorprendente. Ma magari la Disney ci sorprenderà e troverà
un altro modo per mandare avanti la storia. Qualunque sia la nostra
congettura, Star Wars The Last Jedi ci toglierà
ogni dubbio.
Star Wars The Last
Jedi sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
La notizia del coinvolgimento di
Kevin Feige nel nuovo film di Star
Wars, che il presidente dei Marvel Studios produrrà insieme a Kathleen
Kennedy, ha scatenato l’euforia dei fan sotto forma di teorie e
speculazioni sul futuro del franchise e sulla possibilità che
alcuni attori del MCU entrino a far parte della
galassia lontana lontana.
Tra questi c’è anche Brie Larson, che nelle ultime ore ha
pubblicato una foto in cui appare vestita da cavaliere jedi e che
risponde in qualche modo a tutte le voci sul suo presunto casting
in un capitolo della saga proprio grazie all’ingresso di Feige. Il
premio oscar protagonista di Captain
Marvel si è sempre dichiarata una grande fan
dell’universo di George Lucas, partecipando di recente all’apertura
del parco a tema a Los Angeles, quindi non sorprende che il suo
nome venga associato a Guerre Stellari.
Ovviamente non abbiamo ancora
dettagli ufficiali sul progetto che il boss dei Marvel Studios svilupperà in seno
alla Disney, né quali saranno le tempistiche di riprese e data di
arrivo nelle sale, tuttavia secondo quanto riferito dalle fonti,
Feige avrebbe già contattato una star importante per un ruolo
specifico. Che si tratti della Larson o di un altro volto noto del
MCU? Di sicuro lei sembra pronta ad
affrontare le avventure stellari…
Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a
dicembre 2019.
Nel cast figurano Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Brian De Palma ha rivelato un aneddoto assai
curioso in merito alla primissima proiezione del primo episodio
(quarto secondo il canone ufficiale) di Star Wars,
Una Nuova Speranza, organizzata all’epoca da George Lucas per i suoi amici e colleghi.
La proiezione, a cui partecipò anche
Steven Spielberg, si tenne molto prima
dell’uscita del film nelle sale di tutto il mondo, quando il lavoro
sugli effetti speciali non era nemmeno terminato. Secondo quanto
emerso da alcuni precedenti racconti, pare che Spielberg fu l’unico
che apprezzò veramente il film e che riuscì a comprendere il
potenziale della visione di Lucas, mentre tutti gli altri o non
avevano capito la storia o arrivarono addirittura a deridere il
lavoro del regista, incluso lo stesso De Palma.
Ora, in una recente intervista
all’interno del podcast Light the Fuse (via
Collider), il regista di Carrie – Lo sguardo di Satana e Mission: Impossible ha voluto specificare e chiarire
che, in realtà, Spielberg non fu l’unico, durante quella speciale
proiezione, a realizzare quanto grande potesse diventare Star Wars col tempo.
“Tutte le persone coinvolte in
quella proiezione raccontano una versione diversa
dell’accaduto”, ha detto De Palma. “Ho appena visto la
biografia che hanno fatto per Steven e come lui si relaziona in
merito a ciò che ha visto. Mi hanno sempre etichettato come quello
che ne parlò malissimo e che fece arrabbiare tutti, ma se vuoi
farmi vedere qualcosa, è normale che poi ti dica quello che
penso.Perché dovrei prendere parte ad una cosa del genere
se poi non devo dire la verità?”
“Ad ogni modo, non è corretto
dire che in quel caso fu solo Steven a capire le potenzialità di
quello che George stava facendo”, ha aggiunto. “Abbiamo
visto tutti che George aveva dato vita a qualcosa di straordinario
ed eravamo tutti consapevoli che gli effetti speciali non erano
ancora terminati. Però è vero: ho fatto una battuta sulla Forza. Mi
sembrava che il concetto di Forza fosse… Non mi sembrava un nome
così incisivo per una guida spirituale. La Forza… Inutile dire che
avevo un sacco da ridire sulla Forza, così come non c’è bisogno di
ribadire che mi sono sbagliato alla grande.”
Il CEO della Disney, Bob
Iger, si è assunto la responsabilità del fallimento di
Solo: A Star Wars Story. Il
boss della Disney ha confermato, durante un’intervista all’Hollywood Reporter che la sua
fretta in alcune decisioni produttive ha fatto in modo che il film
uscisse senza essere stato pensato al meglio.
Iger ha dichiarato che la “colpa” è
stata sua nella scelta di una finestra di release non idonea,
spinto dalla fretta di rilasciare sul mercato il nuovo spin-off. Ha
poi assicurato che il futuro sarà più cauto, proprio per assicurare
altri film di Star Wars di qualità migliore.
Sembra dunque che oltre a Episodio IX, il futuro della franchise
sia ancora in sospeso ma che ci sono comunque idee per continuare a
far parlare di Star Wars sul grande schermo.
Iger ha spiegato che al momento i
vertici Disney e Lucasfilm stanno proprio mettendo a punto il
futuro del franchise, dopo il film che chiuderà la saga degli
Skywalker, secondo un piano più attento per il quale il CEO
conferma la sua diretta responsabilità. Al momento, gli unici
progetti confermati sono quelli relativi alla trilogia in mano a
Rian Johnson e a quella che invece è stata
affidata a D. B. Weiss e David Benioff (Game of
Thrones). Entrambi i progetti sono per il momento
misteriosi, ma la Star Wars Celebration del
prossimo aprile 2019 potrebbe portarci nuovi succulenti
annunci.
Dopo essere rimasto in una fase di
stallo per la maggior parte degli ultimi tre anni, la serie
Lando di Lucasfilm,
incentrata sull’iconico personaggio di Star
WarsLando Calrissian, è ora
ufficialmente tornata in fase di sviluppo, conDonald
Glover e suo fratello Stephen impegnati nella
scrittura. L’interprete originale di Lando, Billy Dee
Williams, sembra ora stuzzicare i fan riguardo il suo
coinvolgimento nel progetto. Williams ha infatti ora anticipato,
tramite un suo post su Twitter, che presto verrà fatto un
importante annuncio che sembra coinvolgerlo in prima persona.
“Sono entusiasta di condividere
con voi che presto arriverà qualcosa di veramente magnifico“,
ha scritto Williams su Twitter. “Questo è un sogno che si
avvera per me, su tutto ciò che mi ha sostenuto e portato
attraverso una vita di sogni e avventure, è un onore condividerlo
con voi. Assicuratevi di aver attivitato le notifiche per storie e
post per rimanere aggiornati, non volete perdervi ciò che sta per
arrivare… che la Forza sia con tutti voi.“
Come noto, Billy Dee Williams è
comparso per la prima volta nei panni di Lando Calrissian in
L’impero colpisce
ancora, riprendendo poi il personaggio anche in
Il ritorno dello
Jedie nel recente sequel L’ascesa di Skywalker.
Sebbene sia sempre possibile che Williams possa fare un cameo nella
serie, è improbabile che l’attore avrà un ruolo importante sullo
schermo dato che ad interpretare Lando ci sarà lo stesso
Donald Glover, che tornerà così nel ruolo dopo
averlo interpretato in Solo: A Star Wars
Story, lo spin-off della saga dedicato ad Han Solo.
Sarebbe però strano se Williams non
fosse coinvolto in qualche modo, dunque è possibile che avrà un
ruolo all’interno della serie, come narratore o eventualmente anche
come regista di uno o più episodi. Non resta dunque che attendere
questo grande annuncio per poter scoprire in che modo l’attore
parteciperà al progetto (o se eventualmente si tratta di un
annuncio legato a Star Wars ma con nulla a che fare con la
serie Lando). Ad ora sono poche le notizie su
Lando, che si troverebbe infatti ancora in una fase
iniziale del suo sviluppo.
Sappiamo che il personaggio di
Lando Calrissian tornerà sul grande schermo con il
volto di Donald Glover nello spin-off di
Star
Wars dedicato a Han Solo.
Tuttavia sembra che il Lando
originale, Billy Dee Williams, sia disposto a
prendere di nuovo il suo posto nella galassia lontana lontana.
L’attore aveva di recente dichiarato
di non aver mai immaginato per Lando un nuovo
interprete, pur stimando molto il giovane Glover,
e adesso, durante un’intervista con THR, Williams ha
confermato di essere disposto a tornare se solo la Disney dovesse
chiederglielo.
“Non saprei. Dipende da se me
lo chiedono o meno. Non mi dispiacerebbe… Se me lo chiedessero, non
direi no.”
Il personaggio di Lando potrebbe
effettivamente plausibilmente tornare nell’Episodio
IX, tuttavia non è da escludere un colpo di scena da parte
della LucasFilm. In The Last
Jedi, infatti, sarà plausibilmente dedicato un momento
alla morte di Han Solo, liquidata troppo
frettolosamente alla fine de Il Risveglio della
Forza. In questa occasione potrebbe fare la sua comparsa
proprio Williams, ma chiaramente si tratta solo di
speculazioni, per adesso.
Star Wars The Last
Jedi sarà diretto da Rian Johnson e
arriverà al cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le
vicende immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
La leggendaria spada laser blu,
appartenuta a Luke Skywalker nell’originale
trilogia di Star
Wars è stata battuta all’asta per 450mila dollari,
versati dalla compagnia Ripley. La spada
faceva parte della collezione privata del produttore Gary
Kurtz.
La cifra che sembra da capogiro è in
realtà irrisoria a confronto di quella versata per l’acquisto,
sempre tramite asta di beneficenza, dell’originale
R2-D2, costato all’acquirente 3 milioni di
dollari.
La Ripley può adesso decidere di
disporre dell’oggetto come meglio crede, mentre rivedremo una copia
di quella spada in Gli Ultimi Jedi.
FIRST LOOK –
Carrie Fisher in Star Wars Gli Ultimi Jedi
Il film sarà
diretto da Rian Johnson e arriverà al
cinema il 15 dicembre 2017. Il film racconterà le vicende
immediatamente successive a Il Risveglio della
Forza.
Il video, realizzato da MaxeBaumannFilms2013,
è davvero costruito bene e ci propone una versione inedita del
personaggio “appena nato” nello show Disney +.
Ricordiamo che il prossimo
appuntamento con la saga Lucasfilm sarà il 20 dicembre, con
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, in cui assisteremo alla conclusione
della storia legata alla famiglia di Luke e Leia.
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker,
scene inedite nel nuovo trailer
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova
trilogia del franchise diretto da J.J.
Abrams, arriverà nei cinema a dicembre
2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Durante la Star
Wars Celebration dello scorso aprile a Londra, il
regista di Indiana Jones
e il Quadrante del Destino James Mangold ha confermato
l’intenzione di andare in una Galassia molto, molto lontana per
raccontare la storia del Primo Jedi.
Sebbene sia stato rivelato che
questo film di Star Wars
sarà ambientato circa 25.000 anni prima degli eventi de La minaccia fantasma, da allora sono stati
condivisi pochi aggiornamenti. Probabilmente perché il regista di
Logan
è attualmente
impegnato nelle riprese del suo biopic su Bob
Dylan.
Parlando con SFX, il produttore di
Rogue
One: A Star Wars Story e The
Acolyte, Simon Emanuel, ha potenzialmente rivelato un
nuovo titolo per un film a cui ci siamo riferiti come Dawn of the
Jedi.
“Jedi Prime di James Mangold è
ambientato migliaia e migliaia di anni prima [della trilogia
originale]“, ha detto, “e sono davvero entusiasta di
vedere cosa succede lì“.
Jedi Prime? Non solo è un nome
molto bello, ma potrebbe avere importanti implicazioni per il film
stesso. Lo Jedi Prime è apparso per la prima volta
sotto forma di mosaico in
Star Wars: Gli ultimi Jedi del 2017. L’immagine è
stata creata dal concept artist Seth Engstrom e ispirata
all’iconografia taoista dello yin e dello yang, l’equilibrio tra le
dualità.
Tutto ciò che sappiamo è che il
Primo Jedi è stato il primo Jedi a usare la Forza
e ha fondato l’Ordine Jedi su Ahch-To. Questo è il personaggio su
cui Mangold si concentrerà ed è qualcuno di cui Lucasfilm sembra
voler rivelare di più da un po’ di tempo (originariamente,
David Benioff e D.B. Weiss erano impegnati in una
trilogia sul Primo Jedi della Galassia).
Perché James Mangold ha accettato
di raccontare una storia di Star Wars?
L’anno scorso, Mangold ha spiegato
cosa lo ha spinto a raccontare una storia ambientata migliaia di
anni prima di qualsiasi altro film o serie televisiva di Star
Wars.
“Quando ho parlato con alcuni
dei chierici di Star Wars che tengono traccia di tutte queste linee
temporali, mi sono chiesto ‘Allora, quando sarebbe successo
questo’. E loro mi hanno risposto ‘25.000 anni prima di Episodio
I’, e io ho pensato ‘Oh, stavo cercando una certa distanza, ma
questa è la distanza’. Lo farò, potrei trovare Charlton Heston in
una stazione della metropolitana abbandonata, ma lo farò“.
“La realtà per me è che quella
sensazione di spazio, non è un gioco di parole, era qualcosa che
sentivo davvero importante non per allontanarmi dal fan service o
dalle complessità di ciò che George aveva impostato e sognato”, ha
proseguito, “ma per avere semplicemente lo spazio per raccontare
una storia e non essere immediatamente ingombrato dalle basi che
devi colpire“.
“Che, onestamente, non c’è modo
di spiegare alla gente se non dicendo che è come quel gioco che
facevamo da bambini, ‘Twister’. A un certo punto ci si trova in un
groviglio, perché si cerca di trovare il modo di raccontare una
storia con tutti i vincoli possibili“.
Star Wars: L’alba dello
Jedi non ha ancora una data di uscita confermata, anche se
non ci aspettiamo di vederlo nelle sale prima del 2027 o del
2028.
Anthony Daniels,
che ha interpretato C-3PO in tutti e nove i film della
Star
Wars Skywalker Saga e in diversi spinoff animati,
riprenderà il ruolo ancora una volta per un progetto in arrivo
ambientato in una galassia lontana, lontana, e l’attore si è
rivolto a Instagram per anticipare il suo ritorno come droide
protocollare notoriamente ansioso.
Non sappiamo molto di questo
progetto, ma si inserirà sicuramente nella scia della
collaborazione tra Lucasfilm e Disney+, magari per un progetto
d’animazione, vistsa la tuta da mocap indossata dall’attore nella
foto.
Il Lord Supremo Snoke, visto in
Star
Wars il Risveglio della Forza, è sembrato a molti
parecchio simile alle prime apparizioni di Darth Sidious,
l’Imperatore che ha corrotto la mente del giovane Anakin. Nel
momento in cui le congetture sull’identità di Snoke si sono diffuse
in rete, l’opinione più accreditata era quella che questo Lord
Supremo fosse nessun altri che Darth Plagueis, il leggendario
Sith che sconfisse la morte.
Andy Serkis,
l’attore che interpreta Snoke, ha però riferito a
EW che il personaggio è “… solo Snoke”, confermando
quindi che è un carattere nuovo e mai incontrato. Ha spiegato che
si tratta di un uomo gravemente ferito, il che potrebbe
giustificare la sua assenza dalla trilogia originale, anche se non
si è ancora specificato da chi o da cosa quelle ferite sono state
inflitte.
Per saperne di più dovremo soltanto
aspettare il 2017!
Star Wars Il Risveglio della Forza
è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny
Baker
con le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
Rogue One: A Star Wars Story è stato
il primo dei film spin-off di Lucasfilm, e probabilmente rimane il
migliore (La Lucasfilm ha abbandonato l’idea degli spin-off dopo
che Solo ha deluso sia i fan che lo studios in termini di
incassi). Tuttavia il racconto delle spieche
hanno rubato i piani della Morte
Neraè stato un viaggio emozionante
che ha esplorato un lato diverso di questa Galassia Lontana,
Lontana.
Ora, però, il personaggio di Assian Andor
di
Diego Luna ha una seconda possibilità di vita in
Star
Wars: ANDOR,
la prossima serie prequel che approderà su Disney+.
La serie esplora le sue origini e il periodo lungo 5 anni, ancor
prima che fosse reclutato per unirsi a quella banda di ribelli.
Parlando conGames Radar (tramite SFFGazette.com
), l’attore ha detto che il Cassiano che troviamo all’inizio di
questa serie è
“molto lontano, più di quanto puoi immaginare”
dall’essere un eroe. “Avevo
già risposto a molte delle domande a cui lo show risponde da solo,
per il mio processo come attore per Rogue One”, spiega
l’attore. “Ora
ho avuto la possibilità di esplorarlo ancora di più con [lo
showrunner] Tony [Gilroy], che è un collaboratore straordinario e
uno scrittore bellissimo”.
Ricordando un momento in Rogue
One in cui Cassian dice a Jyn Erso (Felicity
Jones) che combatte questa guerra da quando era bambino,
l’attore aggiunge: “Quella battuta parla di un uomo ferito.
Lo troviamo in un posto dove non sa ancora di essere capace di
trasformare o di essere parte del cambiamento o di compiere un tale
sacrificio, ma è l’uomo che esce dalla lotta da quando aveva sei
anni”. “E’ una persona molto interessante, oscura,
ferita”, ha continua
Diego Luna. “Non crederai che sia capace di
compiere un gesto come quello che ha fatto in Rogue One.”
Questi commenti sono accompagnati da una nuova foto della serie che
mostra Cassian mentre ha quello che sembra essere un diverbio con
un barista.
ANDOR
la serie del franchise che arriverà in estate e che vede
protagonista Cassian Andor, interpretato da
Diego Luna, nelle vicende che lo hanno coinvolto prima
dei fatti di Rogue One. Il personaggio, lo ricordiamo, ha esordito
nello stand alone del 2016, che racconta i fatti che avvengono tra
La Vendetta dei Sith e
Una Nuova Speranza.
ANDOR
arriverà il 31 agosto su Disney+ e
sarà composta da 12 episodi, che verranno seguiti da una seconda
stagione sempre da 12 episodi che ci condurrà agli eventi di Rogue
One. Nel cast di ANDOR
compaiono
Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly,
Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle
Soller.Andor è incentrato su Cassian
Andor (Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro della ribellione
contro l’Impero. La serie sarà un prequel del film, con Toby Haynes
che sarà il regista principale della prima stagione che sarà
composta da12 episodi. Gli altri registi coinvolti sono Ben Caron e
Susanna White, mentre Stephen Schiff e Tony Gilroy sono gli
sceneggiatori.
ANDOR è
prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha
scritto e prodotto Rogue One. Inizialmente Gilroy
avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a
rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia.
In Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce
in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma
di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia
di Star Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose
straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più
grande di loro stessi.
Star Wars Il Risveglio della Forza
è arrivato sul grande schermo il 16 dicembre 2015 con un cast che
include il ritorno di Harrison
Ford, Carrie Fisher, Mark Hamill, Anthony
Daniels, Peter Mayhew e Kenny
Baker
con le nuove aggiunte John
Boyega, Daisy
Ridley, Adam
Driver, Oscar
Isaac, Andy
Serkis, Domhnall
Gleeson, Lupita
Nyong’o, Gwendoline
Christiee Max
von Sydow.
I piani originali per
Star
Wars 8 ad opera di George Lucas prevedevano la morte dell’iconico
personaggio di Luke Skywalker. Prima di vendere la Lucasfilm alla
Disney, Lucas ha trascorso circa un anno a sviluppare la sua
versione di Star Wars 7, arrivando a definire un
trattamento per la trilogia sequel. Lo studio ha però deciso di
intraprendere una decisione diversa, scartando le idee originali di
Lucas e continuando la saga degli Skywalker a modo loro.
Nonostante la trilogia sequel ad
opera della Disney abbia avuto un discreto inizio con Star Wars: Il Risveglio della Forza, i due
capitoli successivi, Gli Ultimi Jedi e L’Ascesa di Skywalker, sono stati parecchio
criticati per motivi differenti. Ciò ha spinto i fan della
leggendaria saga a chiedersi se la trilogia immaginata da Lucas
sarebbe stato diversa, se non addirittura migliore.
Nel tempo, sono stati rivelati
numerosi dettagli sulle idee di George Lucas per i sequel di Star Wars. Lucas voleva portare la storia in
una direzione diversa, anche se alcune tracce delle sue idee
possono essere intraviste nella trilogia Disney. Ad esempio, la
visione di Lucas di un vecchio Luke Skywalker aveva alcune cose in
comune con la controversa interpretazione del personaggio ad opera
di Rian Johnson, come andare in esilio in un mondo
in cui si trovava il primo Tempio Jedi. Una cosa è certa: Lucas e
Johnson erano sulla stessa lunghezza d’onda quando si è trattato di
determinare quando Luke sarebbe dovuto morire.
Luke Skywalker era destinato a
morire nella saga di Star Wars
Come rivelato nel libro
“Star Wars: Fascinating Facts” (via
Star Wars Net), il trattamento di Lucas per Star Wars
8 del 2012 prevedeva che Luke morisse nel film. Lucas era
ormai già stato allontanato dal franchise quando Johnson è stato
assunto per realizzare Gli Ultimi Jedi, quindi questo parallelo è
semplicemente una coincidenza. Quando Johnson ha iniziato a
lavorare al suo film (nel 2014, più o meno), aveva essenzialmente
tabula rasa, senza punti di trama preordinati da seguire (al di
fuori degli eventi de
Il Risveglio della Forza, ovviamente).
Tuttavia, è divertente scoprire che
Lucas ha avuto la stessa idea, e probabilmente ciò susciterà
interesse a saperne ancora di più sulla sua versione dei sequel.
Sarebbe affascinante vedere come Lucas aveva pianificato di
uccidere Luke e se l’idea presentava dei punti di contatto con
quando visto ne
Gli Ultimi Jedi. Nel canone ufficiale, Luke ha avuto una
morte epica e auto-sacrificale che lo ha cementato come una
leggenda nella galassia. È probabile che Lucas avrebbe trattato la
morte di Luke con la gravità che meritava. In entrambe le versioni
di Star Wars 8, Luke sarebbe certamente morto da eroe.
Il canone di Star Wars ha chiarito che Anakin Skywalker non
è stato l’unico giovane prodigio a diventare un Cavaliere Jedi:
infatti, un Padawan ha superato le prove all’età di quindici anni.
Il Codice Jedi divide i Jedi in sei ranghi: Initiate, Youngling,
Padawan, Knight, Master e Grandmaster. I Padawan sono
essenzialmente Jedi apprendisti, apprendisti di un membro più
esperto dell’Ordine da cui imparare.
Senza dubbio Anakin Skywalker aveva
qualcosa di speciale. Era il Prescelto, destinato a portare
equilibrio nella Forza, e il suo punteggio midi-chlorian era più
alto persino di quello del Maestro Yoda. Di conseguenza, sebbene
Anakin si unì all’Ordine Jedi solo quando aveva nove anni, divenne
un Cavaliere Jedi solo dieci anni dopo. Il suo talento naturale
nella Forza significava che apprendeva ad un ritmo senza precedenti
e che, presumibilmente, Obi-Wan Kenobi era un buon insegnante. Ma,
sebbene Anakin Skywalker fosse chiaramente un prodigio, in realtà
non è stato il più giovane Padawan a diventare un Cavaliere Jedi
né, presumibilmente, è stato il Padawan che ha richiesto il minimo
addestramento.
Il romanzo tie-in di Justina Ireland
“A Test of Courage” è ambientato al culmine dell’era
dell’Alta Repubblica, circa 200 anni prima degli eventi di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma. Al centro
della storia vi è il Cavaliere Jedi Vernestra Rwoh, un Cavaliere
Jedi Mirialan che ha completato con successo le Prove Jedi all’età
di 15 anni. Questo risultato è ancora più impressionante se si
considera il fatto che è improbabile che Vernestra sia stata scelta
come Padawan fino a quando non è stato vicina all’adolescenza, il
che significa che non aveva bisogno di tantissima formazione.
Nel caso di Anakin, il Jedi ha
commesso un errore durante la cerimonia, prima che Anakin fosse
realmente pronto; era tutt’altro che dedito al lato chiaro, cosa
che alla fine hanno imparato a proprie spese. Ma “A Test of
Courage” dimostra che Vernestra era notevolmente sensibile
alla Forza. Poche settimane prima degli eventi narrati nel romanzo,
Vernestra ha percepito la Forza che le dava un design completamente
nuovo per la sua spada laser, trasformandola in una frusta. Questo
grado di sensibilità alla Forza è senza precedenti, anche per l’era
dell’Alta Repubblica, molto prima che il velo del Lato Oscuro
cadesse attraverso la galassia.
L’importanza di Anakin nell’universo di Star Wars
Probabilmente ci sono stati molti
bambini prodigio nella storia dell’Ordine Jedi, ma Vernestra Rwoh è
davvero impressionante. Naturalmente, per quanto potente e
sensibile alla Forza possa essere stata, la verità è che Anakin è
sempre stato qualcosa di molto diverso; è il Prescelto, un evento
che accade una volta nell’eternità, una vergenza della Forza a
tutti gli effetti. Sebbene Anakin fosse un povero Jedi, servì la
volontà della Forza e alla fine riportò la Forza in equilibrio. È
stato un risultato che nemmeno un Jedi come Vernestra Rwoh avrebbe
mai potuto ottenere.
Continuano ad avvicendarsi rumors
sulla nuova trilogia e sugli spin-off di Star Wars, come è noto
la LucasFilm sta lavorando sulle possibilità che
l’universo avrà grazie alla Disney. Oggi arriva da
MarketSaw che è nelle intenzioni della
Disney distribuire un film ogni due anni, per cui
pare arriva in relazione a questo il rumors che si pensa ad
Alfonso Cuaron per i prossimo episodi, magari
l’VII o IX. Poi si fa riferimento ad un coinvolgimento prossimo
anche per Simon Pegg, assiduo frequentatore dei set di J.J.
Abrams.
Nota positiva è
che Alfonso
Cuaronattualmente sta ultimando
proprio il suo prossimo film Gravity,
Thriller/Sci-Fi con protagonista Sandra
Bullock e George Clooney, il che
arricchisce di molto il curriculum del regista. MarketSaw
come al solito riporta le dichiarazioni della sua fonte, dichiarata
molto attendibile, secondo il loro parere:
L’Episodio VII è
incentrato sui discendenti Skywalker. Quindi, verranno sviluppati
dei personaggi in contrasto tra loro come erano Anakin e Obi Wan, e
Luke e Vader e questo elemento è la forza che guida tutta la
nuova trilogia. Le cose potrebbero cambiare ma non credo perché
questa idea è in sviluppo da molto tempo.
Il focus è sulla trilogia
originale sia per il tono che per quanto riguarda l’omaggiare
le origini di Star
Wars. Il tono dei nuovi film è qualcosa di importante: ci si
sta focalizzando direttamente su quell’aspetto. Harrison Ford
è stato contattato, e lui non si è rifiutato di partecipare è molto
interessato a tornare nella parte di Han Solo, ma le trattative sono
in corso, ancora non ha firmato nulla.
Per quanto riguarda le
notizie, il mistero tipico di J.J. Abrams è già in atto. Ci saranno
molte poche notizie nel futuro ma aspettate il coinvolgimento di
Simon Pegg.
Poi fa un riferimento particolare
sulla lista e sui filmaker coinvolti: J.J. Abrams è il
regista perfetto – Ricordate la lista che vi avevo segnalato in
passato, specialmente Alfonso Cuaron. Fidatevi di me.
Vi ricordiamo che il primo film
uscirà al cinema nel 2015, per la regia di J.J.
Abrams, basato su una sceneggiatura
di Michael Arndt. Per tutte le notizie
sulla nuova trilogia targata Disney vi segnaliamo
il nostro speciale:Star Wars. La scheda del
film: Star Wars: Episodio VII.
Alden Ehrenreich ha
confermato, sebbene non in via del tutto ufficiale, di aver già
firmato per Star
Wars un contratto da tre film con la Lucasfilm. Questo
significa che dopo Solo: A Star Wars Story,
l’attore dovrà comparire come previsto dagli accordi in altri due
titoli.
Come il suo predecessore
Harrison Ford, Ehrenreich potrebbe seriamente
concludere una personale trilogia, oppure recitare nei prossimi
episodi che sono stati affidati a David Benioff e
D.B.Weiss (Game of Thrones). Ovviamente
si attendono ulteriori sviluppi e decisioni da parte della
produzione.
Ricordiamo che l’attore sarà presto
nelle sale con Solo: A Star Wars Story, secondo
spin-off dopo Rogue One ambientato dieci anni
prima degli avvenimenti di Una Nuova
Speranza. Nel cast anche Emilia
Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story arriverà al cinema il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Sali sul Millennium Falcon e
viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story,
un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della
galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo,
oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo
potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore
d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio
di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.
Tempo fa vi avevamo annunciato
che Alden Ehrenreich sarebbe stato, con
molte probabilità, il nuovo volto di Han Solo nell’atteso
spin-off in lavorazione in
casa Disney–Lucasfilm,
ebbene in giornata, in occasione dello Star
Wars Celebration Europe, i registi Phil
Lord e Chris Miller hanno
preso parte ad un panel in compagnia dell’attore ufficializzandone
di fatto l’ingaggio.
Rogue
One: il nuovo Han Solo debutterà a dicembre?
I registi, inoltre, hanno ammesso
di aver selezionato per la parte oltre 3000 attori, tra
cui Taron Egerton e Jack
Reynor, aggiungendo di aver fatto pressioni con la
produzione al fine di sancire in tempi brevi l’accordo con lo
stesso Ehrenreich.
Vi ricordiamo che il film sarà diretto da Phil
Lord e Christopher
Miller (The Lego Movie, 21 Jump
Street). La pellicola, che si concentrerà sui giorni
di Han Solo prima dell’incontro con Luke, Obi -Wan
e Leila, dovrebbe arrivare al cinema il 25 maggio
2018.
Come già annunciato, Star Wars: The Rise Of
Skywalker sarà l’atto finale della saga familiare
iniziata nel 1977 da George Lucas con Una Nuova
Speranza. Due generazioni a confronto, personaggi e
pubblico, concluderanno un viaggio durato più di quarant’anni e
nove episodi il prossimo dicembre, quando l’ultimo film uscirà
nelle sale. E dopo, cosa possiamo aspettarci?
“Sono incredibilmente entusiasta
della direzione in cui stiamo andando e su cosa ci riserverà il
futuro, considerando quale potrebbe essere la nuova saga“, ha
dichiarato il presidente della Lucasfilm Kathleen
Kennedy durante la Star
Wars Celebration di Chicago.
“È una sensazione strana, mista
di emozioni. Non abbiamo considerato Episodio IX interamente come
una fine, ma come il culmine della storia degli Skywalker…Quindi
useremo questo momento come un’opportunità per vedere dove ci
porterà, ma non c’è dubbio che ci siano certi personaggi che
abbiamo creato che potrebbero sicuramente tornare o che vorremmo
vedere nei prossimi capitoli“.
Le parole della Kennedy suggeriscono
quindi che alcuni personaggi introdotti nella nuova trilogia, da
Rey a Kylo Ren passando per Poe Dameron e Finn, potrebbero fare
ritorno anche nei successivi progetti del franchise? E in che
modo?
“Stiamo già lavorando alla
prossima saga. Non soltanto allo sviluppo di un’altra trilogia, ma
ai prossimi dieci anni e più di Star Wars“, ha commentato la
Kennedy. “Episodio IX chiuderà la Saga Skywalker, ma il futuro
è nelle mani di Dan Weiss, David Benioff e Rian Johnson.“.
Nei giorni scorsi anche il Ceo della
Disney, Bob Iger, aveva confermato che lo studio si sarebbe preso
una pausa dopo The Rise Of Skywalker, “del
tempo necessario per riposare e ripartire con nuove idee“.
Magari fra queste rientreranno anche vecchie conoscenze del
franchise…
Star Wars: The
Rise Of Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Vi ricordiamo che Star
Wars: The Rise Of Sywalker, capitolo conclusivo della
nuova trilogia del franchise diretto da J.J.
Abrams, arriverà nelle sale a dicembre
2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Colin Trevorrow
(Jurassic World) è stato già incaricato
dalla Disney di dirigere Star
Wars Episodio IX. Tuttavia i fan, come spesso
accade, non sono d’accordo con la decisione, o meglio,
preferirebbero qualcun altro al posto di Trevorrow.
Change.org ha infatti lanciato una petizione per far
dirigere a George Lucas il terzo e conclusivo film
di questa nuovissima trilogia.
Ecco cosa si legge sulla pagine
della petizione:
“Non abbiamo alcun problema con
Colin Trevorrow, ma non è la persona adatta a dirigere Star Wars
Episodio IX. George Lucas sarebbe la scelta migliore per concludere
questa nuova trilogia, con un epico addio tra la galassia lontana
lontana ed il suo creatore”.
In questo momento la petizione ha
4.108 sostenitori, su 5.000 necessari. Manca davvero poco.
Per votare e sostenere l’iniziativa
potete andare a
questo sito.
Ovviamente la raccolta di firme non
garantisce Lucas alla regia, dal momento che Trevorrow è saldamente
al timore del film che uscirà nel 2019.
Disney+ ha diffuso un nuovo
trailer e una nuova key art di Star
Wars: Ahsoka di Lucasfilm e ha anche annunciato
che il 23 agosto la serie debutterà con i primi due episodi.
Ambientata dopo la caduta dell’Impero, Star
Wars: Ahsoka segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano mentre indaga su una minaccia nascente in
una galassia ormai vulnerabile.
Oltre a
Rosario Dawson nei panni della protagonista, Ahsoka è
interpretata da Natasha Liu Bordizzo nel ruolo di Sabine Wren e
Mary Elizabeth Winstead in quello di Hera Syndulla, Ray
Stevenson nei panni di Baylan Skoll, Ivanna Sakhno in quelli Shin
Hati; Diana Lee Inosanto è Morgan Elsbeth, David Tennant interpreta
Huyang, Lars Mikkelsen è il Grand’ammiraglio Thrawn ed Eman Esfandi
interpreta Ezra Bridger.
Gli episodi sono diretti da Dave
Filoni, Steph Green, Peter Ramsey, Jennifer Getzinger, Geeta Vasant
Patel and Rick Famuyiwa. Dave Filoni è il capo sceneggiatore e
produttore esecutivo insieme a Jon Favreau,
Kathleen Kennedy, Colin Wilson e Carrie Beck. Karen Gilchrist è la
co-produttrice esecutiva. Star
Wars: Ahsoka di Lucasfilm debutterà il 23
agosto in esclusiva su Disney+.
“La sua presenza nella
forza è elusiva, ma la sua determinazione persistente. Sta
arrivando” È quello che dice Baylon Skoll (il compianto Ray
Stevenson alla sua
ultima apparizione) commentando la figura di AhsokaTano,
cavaliere jedi di grande fama, amata tantissimo dai fan del
franchise di Star
Wars e che, dopo diverse apparizioni in animazione e live
action, arriva finalmente ad avere una serie tv tutta sua, che
esordisce su Disney+ il 23 agosto. E i fan delle
serie animate Star Wars: The Clone Wars e
Star Wars: Rebels sentiranno finalmente che è
stata fatta giustizia.
Ahsoka, quando è
ambientata?
Ambientata nello stesso
arco temporale del terzo capitolo di The Mandalorian, questa nuova serie di otto
episodi segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano (Rosario
Dawson) che, dopo essere sopravvissuta all’epurazione
Jedi ed essere stata salvata dalle grinfie del suo ex maestro,
Darth Vader (alias Anakin Skywalker), si ritrova in una
missione per salvare la fragile Nuova Repubblica. Una Ahsoka che si
rispecchia nella descrizione di Skoll: è elusiva, schiva, fuggita
dall’Ordine dei Jedi per poi tornare e occupare il suo posto nella
Storia della Galassia; eppure persistente, presente e combattiva,
dal carisma smisurato, nonostante il suo essere laconica e calma,
anche di fronte a sfide del passato.
La serie tv è ideata
dalla coppia d’oro della Lucasfilm,Jon Favreau e Dave Filoni, e non è
certo un male che proprio Filoni, che ha creato il personaggio di
Ahsoka insieme a George Lucas, abbia scritto tutti gli otto
episodi, dirigendone due. Per i fan che conoscono ogni intricato
aspetto del franchise di “Star Wars”, “Ahsoka” è un caloroso
bentornato a una tradizione ben nota.
Un legame personale
Il percorso del
personaggio sembra più legato alle persone che agli eventi. E così
acquisiscono da subito importanza i personaggi di Sabine Wren
(Natasha Liu Bordizzo) e Hera Syndulla
(Mary
Elizabeth Winstead), ben noti ai fan più appassionati
del franchise e che qui assumono dei ruoli particolari che
guideranno in qualche modo le scelte e le azioni di Ahsoka stessa,
rispetto alla questa eroica che comunque la protagonista è chiamata
a compiere.
Assistiamo per la prima
volta a uno show di Star Wars in cui il cast protagonista è
completamente al femminile e in cui tornano combattimenti e Spader
laser a profusione e soprattutto torna l’elemento magico/mistico
che è sempre stato caratteristica distintiva della serie: l’eterna
lotta tra Lato Scuro e Lato Chiaro della Forza, alla ricerca del
tanto ambito Equilibrio.
Anche se ci sono un sacco
di spade laser, battaglie e astronavi, nei primi due episodi visti
in anteprima, il cuore di Ahsoka sono i suoi personaggi.
Rosario Dawson è capace di dare al suo
personaggio una presenza imponente e carismatica, ma allo stesso
tempo inquietante. E ai fan non sfuggirà la precisione con cui
l’attrice ha dato vita alla combattente togrutana, dalla modo in
cui pronuncia le sue frasi al ritmo delle sue parole fino ai suoi
movimenti precisi durante i combattimenti. E inoltre, la serie si
fa portavoce di un nodo molto complesso nel franchise, compresi i
legami della protagonista con il suo maestro Anakin e con la sua
apprendista Sabine.
Dal punto di vista
visivo, la serie sembra essere più dalle parti di The Mandalorian,
con ambientazioni fantascientifiche più invadenti rispetto a un
approccio realistico quale è e sarà quello dedicato a Andor,
per esempio, e questo può essere un fattore che i fan
tradizionalisti apprezzeranno.
Sfiorando la leggenda
È certo che Star
Wars: Ahsoka è stato realizzato per coloro che amano
già il personaggio e vogliono vederla alle prese con il passato e
il futuro, portando avanti la sua scelta di mezzo, e raccontando un
po’ di più della sua affascinante storia così strettamente
collegata ai grandi eventi che costituiscono la spina dorsale del
franchise di Star Wars.
La Ahsoka di
Rosario Dawson potrebbe rappresentare un perfetto
esempio di quello che è lo stato del franchise a oggi: elusivo, a
tratti incerto e che guarda al passato, ma presente e perseverante,
pronto ad affrontare il futuro. I fan saranno pazienti abbastanza
da accogliere tutte le storie che verranno?
Disney+ ha diffuso “Ciurma
Ribelle”, una nuova entusiasmante featurette, per celebrare il
debutto della serie originale targata Lucasfilm Star
Wars: Ahsoka (recensione),
ora disponibile in esclusiva sulla piattaforma streaming con i
primi due episodi. Ambientata dopo la caduta dell’Impero, Star
Wars: Ahsoka segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano mentre indaga su una minaccia nascente in
una galassia ormai vulnerabile.
Ahsoka
è interpretata da
Rosario Dawson, Natasha Liu Bordizzo,
Mary Elizabeth Winstead, Ray Stevenson, Ivanna Sakhno, Diana
Lee Inosanto, David Tennant, Lars Mikkelsen ed
Eman Esfandi. Gli episodi sono diretti da Dave
Filoni, Steph Green, Peter Ramsey, Jennifer Getzinger, Geeta Vasant
Patel and Rick Famuyiwa. Dave Filoni è il capo sceneggiatore e
produttore esecutivo insieme a Jon Favreau, Kathleen Kennedy, Colin
Wilson e Carrie Beck. Karen Gilchrist è la co-produttrice
esecutiva.
Natasha Liu Bordizzo (The Society)
è stata scelta come protagonista al fianco di Rosario Dawson nella
serie limitata Disney+Star
Wars: Ahsoka, uno spin-off della serie di successo
dello streamer The
Mandalorian. Bordizzo interpreterà il personaggio di
Sabine Wren della serie animata Star
Wars Rebels.
Ivanna Sakhno (Pacific Rim:
Uprising) è stata scritturata per recitare al fianco di
Rosario Dawson e Natasha Liu Bordizzo nella serie
limitata Disney+Star
Wars: Ahsoka, uno spin-off della serie di successo
dello streamer The
Mandalorian. Nella serie limitata, Dawson interpreta
Ahsoka Tano dopo aver fatto il debutto live-action del
personaggio di Star
Wars: The Clone Wars e Rebels in The
Mandalorian, mentre Bordizzo sta assumendo il
personaggio di Sabine Wren della serie animata Star Wars Rebels.
Secondo le ultime indiscrezioni Sakhno interpreterà un personaggio
appena creato. I rappresentanti di Lucasfilm e Sakhno non hanno
commentato la notizia. Star
Wars: Ahsoka sarà scritto da Dave Filoni e prodotto da
Filoni e Jon Favreau e continuerà la storia di Ahsoka. La serie,
che prevede una data di inizio della produzione a marzo, dovrebbe
anche presentare un’apparizione di Hayden Christensen nei panni di Anakin
Skywalker.