Home Blog Pagina 772

Southpaw: primo spot tv con Jake Gyllenhaal

0
Southpaw: primo spot tv con Jake Gyllenhaal

Ecco il primo spot tv di Southpaw con protagonista Jake Gyllenhaal, che sembra essersi ormai adeguato a ruoli che prevedono una profonda trasformazione fisica. Dopo Lo Sciacallo – Nightcrawler, in cui è apparso dimagritissimo, in questo nuovo progetto l’attore sfoggia un muscoloso fisico da boxeur.

Di seguito lo spot del film:

https://youtu.be/rDfF6beOVhA

Il film è diretto da Antoine Fuqua e accanto a Jake Gyllenhaal ci saranno Forest Whitaker, Rachel McAdams e Naomie Harris. Gyllenhaal interpreta Billy “The Great” Hope, grande campione dei pesi medi ma traumatizzato da una tragedia che pone fine alla sua carriera e lo mette in difficoltà con sua figlia. Southpaw uscirà al cinema in America il prossimo 24 luglio.

Fonte

Southpaw: nuovo spot tv con Jake Gyllenhaal

0
Southpaw: nuovo spot tv con Jake Gyllenhaal

Ecco il nuovo spot dal film Southpaw, in cui vediamo protagonisti Jake Gyllenhaal e Rachel McAdams.

[nggallery id=1810]

Southpaw è diretto da Antoine Fuqua e accanto a Jake Gyllenhaal ci saranno Forest Whitaker, Rachel McAdams e Naomie Harris. Gyllenhaal interpreta Billy “The Great” Hope, grande campione dei pesi medi ma traumatizzato da una tragedia che pone fine alla sua carriera e lo mette in difficoltà con sua figlia.Southpaw uscirà al cinema in America il prossimo 24 luglio.

9FybtVFNSEOxogGzIvHJ_IMG_2226

Southpaw: nuovo poster con Jake Gyllenhall

0
Southpaw: nuovo poster con Jake Gyllenhall

Nuovo poster per il film Southpaw che vede protagonista Jake Gyllenhall. Diamogli uno sguardo.southpaw

Il film è diretto da Antoine Fuqua e accanto a Jake Gyllenhaal ci saranno Forest Whitaker, Rachel McAdams e Naomie Harris. Gyllenhaal interpreta Billy “The Great” Hope, grande campione dei pesi medi ma traumatizzato da una tragedia che pone fine alla sua carriera e lo mette in difficoltà con sua figlia.Southpaw uscirà al cinema in America il prossimo 24 luglio.

Fonte

 

Southpaw: nuova clip con Jake Gyllenhaal sul ring

0
Southpaw: nuova clip con Jake Gyllenhaal sul ring

Ecco una nuova clip di Southpaw in cui vediamo Jake Gyllenhaal in azioen sul ring.

https://www.youtube.com/watch?v=5FOjuRxzUGg

Southpaw è diretto da Antoine Fuqua e accanto a Jake Gyllenhaal ci saranno Forest Whitaker, Rachel McAdams e Naomie Harris. Gyllenhaal interpreta Billy “The Great” Hope, grande campione dei pesi medi ma traumatizzato da una tragedia che pone fine alla sua carriera e lo mette in difficoltà con sua figlia.Southpaw uscirà al cinema in America il prossimo 24 luglio.

Southpaw: il nuovo trailer del film con Jake Gyllenhall

0
Southpaw: il nuovo trailer del film con Jake Gyllenhall

La Weinstein Co. ha rilasciato in rete il nuovo trailer di Southpaw, il film di Antoine Fuqua con Jake Gyllenhaal che unisce mondo della box e dramma familiare. Gyllenhaal interpreta il pugile Billy Hope, la cui vita è segnata dalla tragica moglie della moglie (Rachel McAdams). Cercherà il riscatto, umano (nel rapporto con la figlia) e professionale, grazie anche all’aiuto di un ex pugile che diventerà il suo allenatore, interpretato da Forest Whitaker. Con questo ruolo, l’attore di Zodiac e Source Code va alla caccia serrata dell’Oscar, come ha confermato il patron Harvey Weinstein a Cannes.

Nel cast compaiono anche Curtis “50 Cent” Jackson, Rita Ora, Naomie Harris e Victor Ortiz. Il film, che uscirà in America il 24 luglio, è stato sceneggiato da Kurt Sutter (creatore di Sons of Anarchy) e Richard Wenk (The Equalizer). Inizialmente sviluppato dalla DreamWorks per Eminem come protagonista, Southpaw conta comunque ancora sul contributo del cantante per la colonna sonora.

https://youtu.be/6MujZnVmbVM

Fonte: Variety

 

Southpaw L’ultima sfida: ecco la data d’uscita italiana

0
Southpaw L’ultima sfida: ecco la data d’uscita italiana

Uscirà mercoledì 2 Settembre in Italia, distribuito da 01 Distribution, l’avvincente Southpaw L’ultima sfida firmato dall’apprezzato regista Antoine Fuqua (Training Day; The Equalizer), che riporta sul grande schermo nel ruolo del pugile Billy “The Great” Hope, Jake Gyllenhall (Lo Sciacallo – Nightcrawler; Source Code; End of Watch), uno degli attori più talentuosi di Hollywood.

Per prepararsi al ruolo l’attore si è sottoposto a mesi di allenamento intensivo riuscendo ad ottenere un’interpretazione tanto intensa quanto realistica. Al suo fianco nel ruolo della moglie troviamo una sorprendente Rachel McAdams (Midnight in Paris; True Detective) e il Premio OscarÒ Forest Whitaker nei panni dell’allenatore duro e umile che guida Billy quando il pugile si ritrova da solo.

Nel cast compaiono anche il celebre rapper Curtis “50 Cent” Jackson (Spy; Il cacciatore di donneFrozen Ground) nel ruolo dell’ambiguo manager di Hope, Naomie Harris (Skyfall; Spectre), Oona Laurence (A Little Game, Penny Dreadful) e Miguel Gomez (Bless Me, Ultima; The Domino Effect).

southpawSouthpaw Sinossi:

Il film racconta l’avvincente storia di Billy “The Great” Hope (interpretato dal candidato all’Academy Award® Jake Gyllenhaal), campione mondiale in carica dei pesi massimi leggeri.

Billy Hope è un “southpaw”, un pugile mancino, dallo stile aggressivo e brutale.

Sembra avere tutto: una grande carriera, una moglie bella e amorevole (Rachel McAdams), una figlia adorabile (Oona Laurence) e uno stile di vita invidiabile.

Ma una tragedia è in agguato e quando anche il suo storico amico e manager (Curtis “50 Cent” Jackson) lo abbandona, Hope tocca il fondo.

Per risalire la china, deve rivolgersi a un improbabile alleato in una palestra locale: Tick Willis (il vincitore dell’Academy Award® Forest Whitaker), un ex pugile diventato l’allenatore dei migliori boxeur dilettanti della città.

Con l’aiuto di Tick, Bill affronterà la battaglia più dura della sua vita, combattendo per redimersi e riconquistare la fiducia delle persone che ama.

South Park The Stick of Truth Trailer ufficiale del videogioco

0
South Park The Stick of Truth Trailer ufficiale del videogioco

South Park The Stick of TruthEra stato presentato all’E3 di Los Angeles e accolto con grande entusiasmo poi più niente fino ad oggi. Si tratta del nuovo videogioco basato sulla serie animata più dissacrante del piccolo schermo creata da Trey Parker e Matt Stone, ovvero South Park: The Stick of Truth di cui è stato appena diffuso il trailer ufficiale intitolato The Art of Farts, l’arte dei peti:


South Park The Stick of Truth arriverà su XBox 360, PlayStation 3 e PC il prossimo 19 novembre. Il gioco ha avuto alcuni rallentamenti dovuti al fallimento della publisher THQ, ora invece che tutto è passato alla Ubisoft il gioco creato da  Parker&Stone insieme a Obsidian Entertainment potrà arrivare nelle case di tutti gli appassionati.  Il gioco è incentrato in un nuovo inedito protagonista che arriva nella città di South Park. Il nuovo arrivato dovrà guadagnarsi il rispetto e l’amicizia degli altri bambini, poi potrà finalmente offendere grandi e piccini tra pochi mesi.

South Park 18 su Comedy Central

0

Dopo l’anteprima dello scorso giovedì, parte da domani, giovedì 2 ottobre, il doppio appuntamento con la nuova e inedita 18esima stagione di “South Park” in onda in esclusiva assoluta solo su Comedy Central.

L’appuntamento con l’irriverente serie animata, giunta ormai alla maggiore età, terrà compagnia al pubblico ogni giovedì dalle 22.00 in esclusiva solo su Comedy Central, il canale satellitare (SKY 124) di VIMNI dedicato all’intrattenimento e al comedy.

Questo giovedì, tornano, quindi, i personaggi più dissacranti e sfacciati di South Park con nuovi argomenti e fenomeni sociali trattati come sempre in modo politamente scorretto. Comedy Central propone alle 22.00 la prima puntata in lingua italiana e, a seguire, l’inedita seconda puntata in versione originale sottotitolata in italiano a sole 24 ore dalla premiere americana.

Source Code: tra cinema e videogame, tutto quello che c’è da sapere sul film

Negli ultimi trent’anni l’industria videoludica ha raggiunto traguardi artistici estremamente importanti, influenzando spesso e volentieri le altre forme d’arte esistenti. In particolare, molti videogiochi di successo hanno poi trovato nuova vita anche al cinema, con film basati sulle loro storie e i loro personaggi, come dimostra il recente caso di The Last of Us. Se non attingendo esplicitamente dall’ampio bacino di storie offerte dal settore dei videogame, il cinema ha ad ogni modo acquisito molte delle canoniche logiche di gameplay, riadattandole e coniugandole con i propri canoni. Un esempio particolarmente brillante di ciò è il film del 2011 Source Code (qui la recensione).

Diretto da Duncan Jones, che nel 2016 avrebbe poi diretto il film Warcraft – L’inizio, esplicitamente basato su di un videogioco, Source Code deve infatti molto alle regole del videogame. È l’applicazione di queste, tra ripetizione delle azioni, presenza di livelli e ricompense che conferiscono valore ad una narrazione altrimenti canonica di genere, a cui non mancano anche elementi da film romantico. Scritto da Ben Rypley, autore anche di L’ottava nota – Boychoir e Flatliners, il film si è così potuto affermare come uno dei più apprezzati titoli del suo anno, tanto tra la critica quanto tra il pubblico.

Prima di esplorare meglio le caratteristiche che rendono Source Code un brillante esempio di cinema che incontra il videogioco, sarà utile sapere qualcosa di più sulla sua trama, il cast di attori che vi recitano e anche le piattaforme streaming dove poterlo trovare, qualora si sviluppi il desiderio di vederlo. Ad oggi, infatti, in un panorama cinematografico che sempre più, a livello più o meno esplicito, presenta narrazioni con dinamiche da videogioco, Source Code rimane un esemplare particolarmente interessante sia per una semplice visione a fini di intrattenimento, sia per essere guardato e analizzato con più attenzione, data la sua capacità di dire molto sul cinema contemporaneo.

Source-code-spiegazione

La trama di Source Code e il cast di attori del film

Protagonista del film è Colter Stevens, un soldato che fa parte di un programma governativo sperimentale per le investigazioni. Colter si sveglia improvvisamente nel corpo di un’altra persona che viaggia su un treno diretto a Chicago. Prima che possa capire da solo come sia finito lì, si verifica una tremenda esplosione che uccide tutti i passeggeri presenti sul convoglio. Quando riprende conoscenza, un ufficiale di collegamento, Colleen Goodwin, in un laboratorio segreto gli spiega che fa parte di un programma chiamato Source Code, che consente di rivivere gli ultimi 8 minuti dell’esistenza di una persona attraverso la tecnologia.

Il soldato si ritroverà quindi costretto a vivere la tragedia più volte, finché non riuscirà a identificare gli autori del crimine e assicurarli alla giustizia prima che possano compiere un nuovo attacco terroristico. Nonostante gli sviluppatori gli abbiano spiegato che non c’è nessuna possibilità di modificare gli eventi e cambiare il passato, Stevens tenterà in ogni modo di evitare la tragedia e salvare la vita di Christina, una ragazza di cui si è innamorato durante la missione. C’è però anche qualcos altro che non torna, qualcosa che la Goodwin sembra avergli nascosto, un elemento che potrebbe cambiare nettamente la sua percezione di quella delicata missione.

Ad interpretare Colter Stevens vi è l’attore Jake Gyllenhaal, il quale volle Jones come regista dopo aver visto il suo film Moon. Accanto a lui, nel ruolo di Colleen Goodwin vi è invece l’attrice Vera Farmiga, la quale si trovò a dover girare tutte le sue scene in soli 10 giorni in quanto, scopertasi incinta, non sarebbe poi più stata disponibile per le riprese. L’attore Jeffrey Wright interpreta il Dr. Rutledge, superiore della Goodwin. Poiché i due non condividevano nessuna scena con Gyllenhaal, ma i loro personaggi interagiscono comune tramite alcuni dispositivi, quest’ultimo decise di restare anche oltre i suoi orari per fornire loro le battute. Completa poi il cast l’attrice Michelle Monaghan nei panni di Christina Warren.

Source-code-cast

Source Code e i videogame, il significato del film tra livelli e ricompense

Come anticipato in apertura, Source Code riprende in modo piuttosto esplicito alcune delle regole base dei videogiochi, non tanto estranee a quelle della narrazione. Dalla ripetizione delle azioni alla presenza di diversi livelli di avventura, dalle distorsioni spazio-temporali alla presenza di obiettivi da raggiungere, ostacoli da superare, eventuali punizioni e ricompense da conquistare. Alla luce di ciò, guardando il film risulta evidente come questo si configuri come un gioco di ruolo, con un avatar (Colter Stevens) che rappresenta il giocatore all’interno dell’ambiente trene. Qui il protagonista si trova a dover compiere una serie di azioni nel tentativo di progredire nella sua ricerca. Se non riesce a completare queste prima che il tempo scada, la bomba esplode e il gioco termina.

Colter deve a quel punto ricominciare da capo, facendo tesoro degli errori precedenti per poter superare gli ostacoli. Ogni volta, dunque, egli impara e diventa più abile. Dunque l’ambiente treno, nel suo essere chiuso, presenta un inizio e una fine certi, ma diversi enigmi da risolvere per poter sperare di arrivare trionfanti alla conclusione del “livello”. Nell’arrivare al termine di esso, Colter non solo sconfigge l’ostacolo primario (trovare l’attentatore e disinnescare la bomba), ma ottiene anche delle ricompense che gratificano i suoi sforzi, ovvero il poter contattare suo padre e salvare i passeggeri, tra cui Christina, la donna di cui nel mentre si è innamorato.

Infine, Colter sembra approdare ad una modalità sandbox, con la possibilità dunque di esplorare la nuova realtà in cui si trova e sfuggire alle limitazioni precedentemente imposte. Ecco dunque come in Source Code si fondono le strutture del videogame con la narrazione cinematografica, dando dunque vita sì ad un’opera che fa dell’intrattenimento il suo obiettivo primario, ma capace di proporre brillanti riflessioni sull’ibridazione di queste due forme d’arte. Sono sempre di più i film che presentano infatti tali logiche, come ad esempio i film di Christopher Nolan Inception e Tenet. Ciò a dimostrazione di come i canoni narrativi, pur non perdendo i propri elementi tradizionali, si arricchiscano delle novità apportate dai nuovi media, con il cinema che le adatta alle proprie esigenze.

Il trailer di Source Code e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Source Code grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Now, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 26 gennaio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Source Code: recensione del film con Jake Gyllenhaal

0
Source Code: recensione del film con Jake Gyllenhaal

Arriva al cinema distribuito da 01 Distribution Source Code, il film di genere fantascienza,  diretto da Duncan Jones, con protagonisti Jake Gyllenhaal e Vera Farmiga.

Il capitano Colter Stevens si risveglia su un treno in un corpo che non è il suo, non capisce come ci è finito ma all’improvviso il treno esplode e lui si risveglia in una capsula senza sapere esattamente dove si trova. Vede solo in uno schermo una donna in uniforme, Goodwin, che gli spiega la situazione: lui è stato scelto per entrare nel Source Code, un software che permette ad una persona compatibile con il sistema di entrare nel corpo di una persona negli ultimi 8 minuti della sua vita. Colter dovrà quindi ritornare nel corpo dello sconosciuto ripetutamente fino a che non riuscirà a trovare l’attentatore e la bomba sul treno.  Ma quando il destino di Colter incrocia la sua strada, incarnato nella bella Christina, il soldato capirà che la sua missione non è solo scoprire chi è il terrorista, ma salvare anche la donna che in quegli 8 minuti eterni ha imparato ad amare.

Duncan Jones, reduce dall’ottimo lavoro presentato con Moon, porta sullo schermo questa storia scritta da Ben Ripley ed interpretata da un cast eccellente che accanto al protagonista Jake Gyllenhaal, vede una bella coppia di signore: Vera Farmiga e Michelle Monaghan. Source Code pur non essendo nato dalla mente di Jones, presenta molte affinità con l’opera prima del regista, su tutte la rarefazione dei personaggi e del mondo che si muove intorno ad essi e la dimensione claustrofobica dello spazio che li ingabbia e contemporaneamente è anche spazio aperto, libero e infinito. Si sprecano infatti, nella spettacolare sequenza d’apertura, le panoramiche di Chicago, estremamente bella sotto il sole, in contrapposizione con l’oscura vastità interstellare di Moon.

Ad un inizio leggermente noioso segue un film importante, ben girato e scandito da un montaggio eccellente. Jones conferma il suo talento e ci racconta una storia di fantascienza ma allo stesso tempo una storia umana, di un uomo in particolare, che fino alla fine della sua vita si dedica agli altri e finalmente trova poi la forza di fare qualcosa per sé. Jake Gyllenhaal offre una performance ordinaria, e come al solito si rivela un attore diligente, perfettamente calato nel ruolo del soldato, senza però strafare e lasciando comunque l’impressione che quello che fa il suo personaggio non sia nulla di straordinario: il suo Colter sbaglia, picchia e viene picchiato, si arrabbia e si innamora, proprio come ogni persona normale.

Source Code trova nel suo finale un perfetto coronamento, grazie anche ad una colonna sonora funzionale e ad un racconto lineare e chiaro per quanto lo consente il complesso meccanismo alla base della trama del film. La fantascienza è fatta da uomini che si rapportano a tecnologie superiori, ma qui l’uomo riesce a piegare questa tecnologia estranea con la propria forza di volontà diventando artefice del proprio futuro e riscrivendo la (sua) storia. Film potente e mozzafiato, Source Code è sicuramente da vedere poiché alla buona fattura e alla storia non originalissima, ma raccontata con precisione ed efficacia, unisce il ritratto di una grande personalità tutta umana.

Sound of Metal: il trailer del nuovo film con Riz Ahmed

0
Sound of Metal: il trailer del nuovo film con Riz Ahmed

È stato diffuso il trailer del film scritto e diretto dall’esordiente Darius Marder, Sound of Metal, che vede protagonista Riz Ahmed (The Night Off, Rogue One). Oltre ad Ahmed, nel cast del film ci sono Olivia Cooke, Paul Raci, Lauren Ridloff e Mathieu Amalric.

La storia è quella di un batterista che si rende conto di essere sul punto di perdere l’udito e della sua battaglia per imparare a convivere con questa nuova e scioccante condizione.

Il film ha debuttato in anteprima sulla piattaforma on line del Toronto Film Festival del 2019, il 6 settembre 2019, mentre uscirà nei cinema USA il 20 novembre 2020 e su Amazon Prime Video a partire dal 4 dicembre 2020.

Sound of metal, recensione del film con Riz Ahmed e Olivia Cooke

Sound of metal, recensione del film con Riz Ahmed e Olivia Cooke

Il regista, sceneggiatore e montatore americano Darius Marder, che esordì dietro la macchina da presa con il documentario Loot nel 2008 e firmò poi il soggetto e la sceneggiatura di Come un tuono, torna oggi a dirigere per affrontare con tatto, ma anche con realismo, il tema della disabilità.

La trama di Sound of metal

Ruben, Riz Ahmed, è il batterista di un gruppo noise rock, capitanato dalla sua compagna Lou, Olivia Cooke, alla voce. Una sera, durante un concerto, nel bel mezzo di un tour, Ruben si rende conto di avere dei seri problemi di udito. Pian piano il disturbo si fa sempre più frequente e Ruben si rivolge a uno specialista, il quale gli comunica la natura irreversibile di questo disturbo, che lo ha già portato a perdere quasi l’80 per cento dell’udito. L’unica soluzione sarebbe un impianto cocleare, troppo costoso per Ruben e dunque al momento impraticabile. Lui e Lou devono perciò decidere il da farsi. Lou propone a Ruben di farsi aiutare da Joe, Paul Raci, che guida una comunità per persone sorde, per abituarsi a gestire questa nuova situazione, mentre lei lo aspetterà. Inizialmente riluttante, Ruben inizia un percorso che lo porterà ad accettare la sua condizione e cominciare una nuova vita.

Il cast di Sound of metal

Sound of Metalè la storia di una coppia alle prese con un evento traumatico, capace di sconvolgere la vita di chiunque. Per impersonare i due protagonisti, il regista sceglie Riz Ahmed, attore anglo-pakistano, nonché rapper col nome di Riz MC, che si era fatto conoscere al pubblico internazionale interpretando il ruolo principale ne Il fondamentalista riluttante nel 2012; poi con la mini-serie tv The Night of – Cosa è successo quella notte?, guadagnando un Emmy Award. A lui l’arduo compito di rappresentare lo spaesamento e la profonda frustrazione, il senso di impotenza che si prova nell’affrontare una malattia o una disabilità grave. Riesce a farlo con aderenza, in modo convincente, anche grazie a una regia che rifugge dai patetismi.

Accanto a lui c’è Olivia Cooke, giovane attrice inglese già nel cast di La vita in un attimo e Ready Player One, che qui veste i panni della dolce e fragile Lulu, trovando una buona sintonia con Ahmed. Nel cast però troviamo anche Paul Raci, attore in svariate serie tv  ed esperto nel linguaggio dei segni, che interpreta Joe e sarà una figura di riferimento nella nuova realtà che il protagonista si trova ad affrontare,  Lauren Ridloff nel ruolo dell’insegnante Diane, e Mathieu Amalric, interprete di numerose pellicole, scelto più volte da registi come Roman Polanski  (Venere in pelliccia, L’ufficiale e la spia) e Julian Schnabel (Lo scafandro e la farfalla e Van Gogh- Sulla soglia dell’eternità), ma anche nel cast di Quantum of Solace e Grand Budapest Hotel. L’attore veste qui i panni del padre di Lou, Richard Berger, che ha un rapporto conflittuale con la figlia, segnato da eventi traumatici.

Sound of metal, viaggio nell’interiorità di un uomo tra musica e silenzio 

Darius Marder, autore del soggetto del film assieme a Derek Cianfrance e della sceneggiatura con Abraham Marder, sceglie di affrontare il tema della sordità, della disabilità, con delicatezza e al tempo stesso con realismo. Il personaggio principale è un ex eroinomane, piuttosto spiantato. Il suo linguaggio è spesso ruvido ed esplicito, ma Ruben è un bravo ragazzo. È già riuscito a riscattarsi una volta, uscendo dalla dipendenza attraverso la musica, il suo talento per la batteria, e il suo amore per Lou, ragazza altrettanto problematica. Ora è messo di nuovo a dura prova dalle vicende della vita.

Il film si apre con il contrasto tra musica e silenzio ed il lavoro sul suono ne è il fulcro. Ruben e Lou col loro gruppo suonano noise rock e post punk, più che metal. Dunque il “sound of metal” del titolo è un generico riferimento alla musica rumorosa, alle percussioni scatenate della batteria di Ruben, ma è anche un doppio senso che indica il suono metallico prodotto dall’impianto cocleare. Il punto di vista scelto dal regista, infatti, è proprio quello del ragazzo. Chi guarda il film sente i suoni lontanissimi come li sente lui, o sente il suo stesso silenzio, o il suono metallico prodotto dall’impianto cocleare. E si domanda cosa significhi, ancor più per un musicista, sentire i suoni così, sentire la voce della sua donna che canta irrimediabilmente artefatta. Come si possa sentire il protagonista. Ruben è spaventato, perde tutti i suoi punti di riferimento e deve ricrearsi da zero un mondo nuovo, non potendo più contare su ciò che dava senso alla sua vita: la musica, suonare la batteria. Deve reimparare a vivere. Riz Ahmed interpreta bene lo spaesamento, la rabbia, la frustrazione del protagonista, come l’illusione o la speranza, dipende dai punti di vista, di poter presto uscire da quella condizione e tornare alla sua vita di prima. Far vivere allo spettatore il mondo alla maniera di Ruben, portandolo a misurarsi con questa condizione, consente l’immedesimazione e l’empatia col personaggio da parte del pubblico, oltre a rendere tutta la vicenda vivida e realistica.

Ciò su cui il regista intende soffermarsi, però, senza inutili pietismi o retorica, ma cercando di immergersi nel quotidiano con delicatezza e rigore, non è la disabilità in sé. Il problema non sono le orecchie, come dice Joe a Ruben in uno dei loro primi incontri, ma la testa, o meglio la mente. È questa che guarda al passato e ne ha nostalgia, che ha difficoltà ad accettare che non possa più tornare. È questa che si oppone al cambiamento. È proprio su questa che bisogna agire, portandola alla scoperta di un mondo senza dubbio diverso da quello che si conosceva prima, ma ugualmente bello da vivere e da scoprire, con nuove passioni e ancora tante possibilità di esprimere comunque sé stessi.

Nonostante un passaggio narrativo un po’ troppo brusco, grazie a un buon equilibrio generale e a una buona alchimia tra gli interpreti Sound of metal traccia un percorso nel quale è facile riconoscersi perché, per motivi diversi, a molti sarà capitato nella vita di dover ricominciare, di dover imparare ad accettare ciò che si è e ciò che non si è più. E suggerisce che in questi casi la cosa migliore da fare sia lasciar andare il passato e abbracciare il cambiamento.

Dove vederlo in streaming

Sound of metal è una produzione Amazon Studios Original, Stage 6 Films, Caviar e Flat 7 Production con Ward Four ed è disponibile in streaming su Amazon Prime Video dal 4 dicembre.

Sound of Freedom – Il Canto della Libertà: trailer del film con Jim Caviezel

0
Negli USA è stato uno dei casi cinematografici dell’anno appena concluso, e dopo mesi di clamore è pronto a sbarcare tra pochi giorni anche in Italia. Stiamo parlando di Sound of Freedom – Il Canto della Libertà, film diretto da Alejandro Monteverde che vede il ritorno al cinema di Jim Caviezel (La Passione Di Cristo, la serie Person of Interest).

Uscito nelle sale americane lo scorso 4 luglio, distribuito da Angel Studios, dopo un esordio da circa 20 milioni di dollari, il film ha avuto un’impressionante tenuta complice di un passaparola del pubblico a dir poco eccellente, che ha portato a registrare un incasso a fine corsa di oltre 184 milioni di dollari (il nono dell’intero 2023), che diventano quasi 250 milioni di dollari in tutto il mondo ad oggi .

Forte di questo clamore, Sound of Freedom – Il Canto della Libertà arriverà nei cinema italiani in uscita evento il 19 e 20 febbraio, distribuito da Dominus Production, realtà distributiva fondata da Federica Picchi Roncali, che promuove opere cinematografiche basate su storie vere dai temi socialmente rilevanti.

L’intenso thriller d’azione, prodotto da Eduardo Verástegui, racconta la vera storia di Tim Ballard, fondatore di Operation Underground Railroad, un’organizzazione no-profit impegnata a scoprire le reti di sfruttatori e pedofili, smantellando la tratta di bambini vittime del turismo sessuale. Oltre a Jim Caviezel nel ruolo di Ballard, troviamo il premio Oscar Mira Sorvino (nel ruolo di Katherine Ballard) e Bill Camp (Vampiro, il braccio destro di Ballard) L’uscita nelle sale italiane sarà anticipata da una serie di anteprime in alcune città.

La trama di Sound of Freedom – Il Canto della Libertà

Sound of Freedom – Il Canto della Libertà, basato su un’incredibile storia vera, punta i riflettori su uno degli argomenti più bui della nostra società. Dopo aver salvato un ragazzino da spietati trafficanti di bambini, un agente federale scopre che la sorellina è ancora prigioniera e decide di imbarcarsi in una pericolosa missione per salvarla. Con il tempo che stringe e fronteggiando numerosi ostacoli, lascia il lavoro e si addentra nella giungla colombiana, mettendo a rischio la sua stessa vita pur di liberarla da un destino peggiore della morte.

Sound of Falling: recensione del film di Mascha Schilinsky – Cannes 78

Si vede sempre gli altri dal di fuori, mai sè stessi. Forse, se fossimo in grado di farlo, riusciremmo a cogliere ogni leggera sfumatura di felicità, per potervici aggrappare nei momenti più bui. Momenti di suoni sconcertanti, che uniscono rumori del passato, immutabili ma univocamente legati all’esperienza del singolo. Sono attimi sospesi nel tempo in cui convivono le quattro protagoniste di Sound of Falling, secondo lungometraggio della regista tedesca Mascha Schilinsky, primo titolo in concorso a Cannes 78 che abbiamo visionato.

Antologia di memorie spettrali

Dopo l’interessante Dark Blue Girl (2017) in cui una bambina di 7 anni fa di tutto per riconquistare il primo posto nella vita di suo padre, quando i suoi genitori separati si innamorano di nuovo, con Sound of Falling Schilinsky non cerca la consequenzialità narrativa: crea uno stato d’animo, un’atmosfera sospesa tra sogno e trauma, attraversata da un senso di lutto e fine imminente. Come dicevamo, sono quattro figure femminili a scandire le diverse epoche al centro di questa storia: Alma, bambina dagli occhi grandi, narra la fase più remota, antecedente la Prima guerra mondiale; Erika ci introduce agli anni ’40, con l’avvento del secondo conflitto bellico; Angelika, nella DDR degli anni ’70 e ’80, vive tensioni erotiche con un cugino e uno zio; infine Lenka, nel presente, si innamora di una ragazza enigmatica che ricorda in maniera inquietante la Alma dell’inizio.

“Buffo come le cose che non ci sono più possano ancora fare male”: questo pensiero accomuna tutte le protagoniste del film, che scrutano nel dolore famigliare per scoprire il proprio, immergendo lo spettatore in una poetica ma cupissima rilettura del trauma intergenerazionale, sullo sfondo di una casa di campagna tedesca inquadrata da quattro periodi storici differenti.

Morire per conoscere

Così, sfogliando le pagine di un’antologia di racconti gotici, conosciamo bambine, ragazze e madri che anelano alla morte, si chiedono se, desiderandolo fortemente, il cuore potrebbe davvero smettere di battere; quanto si può fingere di essere felici senza che gli altri se ne accorgano; se solo guardando la vita al contrario ciò che è brutto può diventare bello; cosa significa essere davvero sè stessi. Poste queste domande per la prima volta, non si torna più indietro: si assume una consapevolezza dopo la quale sembra di essere stati rimessi al mondo senza sapere chi si è.

Sound of Falling film

Narratologia inaffidabile

Con Sound of Falling, Shilinsky costruisce un arazzo luttuoso volto all’evocazione più che a formule narrative standardizzate. Il rischio è quello di perdere spesso la bussola, faticare nel seguire più voci intarsiate, una sfida che non tutti vorranno correre. Chi accetterà questo viaggio nel labirinto della morte, troverà comunque degli appigli, similitudini che trascendono lo spazio e il tempo: arti mancanti, desiderio di “interpretare” gli altri per capirli davvero, contatto con l’acqua, una fastidiosa mosca da cui è impossibile sfuggire, sguardi fuori dai corpi e dentro l’essenza dell’anima. Ci sono più punti di vista, riconoscibili ma forse sviscerabili davvero solo a una seconda visione, e altri più ambigui, POV esterni sulla falsariga del recente Presence di Steven Soderbergh, ghost story interamente girata dal punto di vista di un fantasma.

Cadere o volare? Un segreto che non vuole essere condiviso

È nel silenzio della morte, o forse per la prima volta nella vita, che le protagoniste vedono qualcosa di inaspettato, una sfuggevole ritrovata connessione che l’intero film vuole provare a tramutare in immagine. Alma, Erika, Angelika, Lenka e le rispettive madri sembrano tutte destinate a sparire, a morire in modi bizzarri, a dissolversi, a connettersi in un altrove che trascende il mondo reale. Sound of Falling è una notevole e atipica ghost story che si tuffa nelle acque di un fiume che sancisce il confine tra la Germania Est e Germania Ovest, quello che era e che sarà, suggellando un legame forgiato sul senso di non appartenza, che è onnipresenza nel grande disegno delle cose, e permette di vedere ciò che nessuno sa.

SOULM8TE: data di uscita, cast, trama e tutto quello che sappiamo sullo spin-off di M3GAN

Spin-off del film horror M3GAN, è in lavorazione un nuovo film horror tecnologico intitolato SOULM8TE, di cui sono già disponibili alcuni dettagli entusiasmanti, tra cui la data di uscita. M3GAN, uscito nel 2022, ha portato alla ribalta la paura della tecnologia moderna raccontando la storia di una bambola dotata di intelligenza artificiale sviluppata per aiutare i bambini ad affrontare la solitudine e il senso di perdita. Naturalmente, la bambola protagonista impazzisce e usa una logica circolare per giustificare la distruzione di chiunque e qualsiasi cosa si frapponga tra lei e il suo obiettivo principale. L’esclusivo marchio di tech-isteria di M3GAN è incredibilmente preveggente, e SOULM8TE continuerà questa tendenza.

Non ci è voluto molto perché M3GAN 2.0 ottenesse il via libera, e il franchise si sta già espandendo ulteriormente con il nuovo spin-off. SOULM8TE è la naturale continuazione delle idee esplorate in M3GAN, ma si concentrerà sulla solitudine dell’età adulta invece che sull’innocenza vista nel suo predecessore. Questa rapida espansione in un vero e proprio universo cinematografico sta aiutando la Blumhouse a rimanere all’avanguardia, soprattutto ora che i nuovi progressi tecnologici aprono la porta a opportunità sempre più spaventose al cinema. Con una data di uscita già fissata,SOULM8TE è sulla buona strada.

Ultime notizie su SOULM8TE

Nuove immagini in anteprima al CinemaCon 2025

Con lo spin-off di M3GAN in arrivo, le ultime notizie arrivano sotto forma di immagini tratte da SOULM8TE al CinemaCon 2025. L’evento cinematografico annuale ha visto la partecipazione di un panel della Universal Studios, che ha mostrato le prime immagini del film horror tecnologico. Purtroppo, i panel del CinemaCon non sono accessibili al pubblico e le immagini non sono disponibili al momento.

Leggi la descrizione delle immagini qui sotto:

Il film inizia con qualcuno che consegna un robot adulto in un appartamento. La robot viene poi mostrata mentre fa ogni genere di cose, come pulire, offrire compagnia, ecc. Poi dice al ragazzo che l’ha acquistata: “Ti amo. Dimmi che mi ami“. Diventa ossessionata. Minaccia e fa del male a chiunque si avvicini all’uomo che l’ha acquistata. La sua ragazza cerca di negoziare con lei, ma il robot dice: ”Non provare a fare la femminuccia con me”, poi cerca di affogarla.

Data di uscita di SOULM8TE

Il terrore tecnologico arriva nel 2026

Con una data di uscita così lontana, è possibile che la premiere venga modificata per facilitare i ritardi nella produzione o per evitare la concorrenza al botteghino.

Giocando sul lungo termine, la Blumhouse ha già annunciato la data di uscita del prossimo spin-off di M3GAN, SOULM8TE, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che quella data arrivi. Dopo aver annunciato il film nel giugno 2024, Blumhouse ha rivelato che SOULM8TE non arriverà nelle sale prima del 2 gennaio 2026. Con una data di uscita così lontana, è possibile che la premiere venga modificata per facilitare eventuali ritardi nella produzione o per evitare la concorrenza al botteghino.

Il rinvio della data di uscita arriva anche dopo il debutto di M3GAN 2.0, e potrebbe essere che il franchise sia stato bloccato in modo specifico come l’MCU o altri universi cinematografici. Sebbene non ci siano notizie che confermino che i due film siano specificamente collegati, il fatto che SOULM8TE sia stato etichettato come uno spin-off suggerisce che ci sarà una sovrapposizione. Ciò potrebbe significare che nel sequel in uscita ci saranno informazioni sullo spin-off.

Chi sta realizzando SOULM8TE?

Un team di star dell’horror è dietro al progetto

Sebbene molti dettagli sul film rimangano ancora sconosciuti, dietro le quinte di SOULM8TE c’è un vero e proprio team di star dell’horror. Innanzitutto, il film è prodotto dalla fucina di film horror di successo Blumhouse ed è co-prodotto da James Wan attraverso la sua etichetta Atomic Monster. Blumhouse ha supervisionato la produzione di M3GAN del 2022 e ha realizzato una serie di film di successo negli ultimi quindici anni. Wan non è certo un novellino, avendo creato le saghe Saw, Insidious e Conjuring.

Il film è diretto dalla relativamente esordiente Kate Dolan, che ha attirato l’attenzione per la prima volta con il suo cortometraggio horror del 2017 Catcalls. Tuttavia, è il suo primo lungometraggio, You Are Not My Mother del 2021, ad averle fatto guadagnare la maggiore attenzione, dando nuova vita al genere folk horror. Dolan ha anche riscritto la sceneggiatura, originariamente scritta da Rafael Jordan da una storia di Wan e Ingrid Bisu.

Dettagli sul cast di SOULM8TE

Mentre il thriller in uscita continua a prendere forma, sono già stati annunciati i nomi dei protagonisti. Forse la notizia più importante è che SOULM8TE ha trovato la sua bambola AI e ha scelto Lily Sullivan (Evil Dead Rise) per interpretare la nascente icona dell’horror. Non si sa nulla del personaggio interpretato da Sullivan, ma è chiaro che sarà più umano di M3GAN. Al fianco di Sullivan ci sarà David Rysdahl (Fargo), che interpreterà un uomo solo che si rivolge all’intelligenza artificiale dopo la tragica morte della moglie. Anche Claudia Doumit (The Boys) è stata scritturata per un ruolo ancora sconosciuto.

Dettagli della trama di SOULM8TE

Con molti aspetti dello spin-off ancora segreti, sono stati annunciati solo i dettagli essenziali della trama di SOULM8TE. Nel film, un uomo (David Rysdahl) ricorrerà alla tecnologia per affrontare la perdita della moglie acquistando un androide dotato di intelligenza artificiale (Lily Sullivan). Come in M3GAN, la sua ragazza robotica si trasformerà rapidamente in una minaccia pericolosa, anche se l’elemento del thriller erotico è un gradito cambiamento di ritmo rispetto al predecessore sopra citato.

Il film è stato descritto come un richiamo ai thriller domestici dei decenni precedenti e probabilmente utilizzerà film come Single White Female e Fatal Attraction come punti di riferimento. Tuttavia, mira chiaramente ad aggiungere un tocco di modernità alla classica formula della relazione fallita, attingendo alle paure relative alla crescente invasione della tecnologia nella vita quotidiana. SOULM8TE terrà senza dubbio il pubblico con il fiato sospeso, offrendo al contempo un severo monito sugli effetti disumanizzanti della tecnologia.

Soul: recensione del film di Pete Docter #RFF15

Soul: recensione del film di Pete Docter #RFF15

Ci si è a lungo interrogati, talvolta scherzando, su quale fosse il presupposto comune di tutti i film prodotti dalla Pixar, giungendo alla conclusione che questi avevano al centro delle loro storie un personaggio non appartenente alla sfera “umana” (animali, oggetti, mostri di fantasia) dotata però dei nostri stessi sentimenti ed emozioni: in breve, avevano un’anima. Col passare del tempo, e grazie all’uscita di Soul – un titolo che potrebbe finalmente mettere il punto su quella teoria – ci si è resi conto che il vero elemento ricorrente è la perdita e il senso di ricostruzione o nuovo inizio che divampa nella mente dei protagonisti.

In A Bug’s Life e Alla ricerca di Nemo era la scomparsa dell’appartenenza; nella trilogia di Cars la sconfitta della presunzione; in Toy Story il saluto all’infanzia e in Inside Out quello all’innocenza; in Up, Coco e Onward la morte degli affetti. Soul invece va alla ricerca del vuoto più intimo e ancora più difficile da rappresentare: la perdita di se stessi, e quindi, di ciò che ci rende tali. Un’anima.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie da Pixar e molto altro!

Soul è scritto e diretto da Pete Docter (insieme a Kemp Powers) e si sente. In qualche modo sembra raccogliere le implicazioni psicologiche di Inside Out diventandone il seguito spirituale, come a volerne ampliare le riflessioni senza però uscire dal tradizionale schema Pixar. Anche la trama non tradisce il solito programma dello studio, e nel suo divincolarsi tra tematiche adulte e prese di posizione piuttosto politiche presenta allo spettatore l’ennesimo outsider schiacciato da una vita insoddisfacente e sogni che fatica a realizzare; in Soul si chiama Joe Gardner, ha le fattezze di un insegnante di musica afroamericano e pianista jazz, e un imprevisto – altra ricorrenza dello storico Pixar – lo mette davanti ad una nuova realtà. Fisica, perché ad un passo dalla morte, metafisica, perché precipita nel mondo parallelo “The Great Before”, il grande prima, dove strane creature creano la personalità, l’identità e le peculiarità degli esseri umani.

soul trailerLa trama di Soul

In questo paesaggio-laboratorio, a Joe viene affidata 22, un’anima che fatica a trovare la giusta direzione e che non conosce le gioie e le delusioni dell’esperienza sul pianeta terra. 22 come il numero che nella simbologia della cabala indica l’universo, ma anche 22 come numero maestro che simboleggia la capacità di costruire della sua somma, il numero quattro. Casuale o meno, la scelta degli sceneggiatori punta su una co-protagonista che muove dentro la storia e verso il pubblico una potente energia e la risoluzione dell’intreccio; un’attitudine simile a ogni eroe Pixar, bambino, adolescente o adulto, sempre spinto al miglioramento di sé dopo una grave perdita. Nessuno dice che sia un percorso semplice, anzi Soul e gli altri film dimostrano proprio il contrario, ma si può iniziare dalla consapevolezza di un problema.

Si attraversano gli stadi della conoscenza

La cosa straordinaria, soprattutto perché stiamo parlando di animazione (che nel linguaggio comune viene ancora considerato un immaginario infantile e bidimensionale), è che a scomparire sono i crismi del viaggio eroico tradizionale: i villain, di fatto, non esistono; l’avventura non ci mette di fronte a sfide materiali ma attraversa gli stadi della conoscenza e della psicologia (la Pixar sta abituando i bambini ai termini “depressione”, “salute mentale”, “debolezze” e “paura”). È un esercizio apparentemente semplice ma che ci proietta in una costante seduta terapeutica dove al centro c’è il miglior commento sull’essere umano contemporaneo e una critica – mai troppo dura – su come viviamo oggi e come potremo vivere tra qualche anno. Nel grande dopo…

Soul: nuovo trailer per il film di apertura della Festa del Cinema di Roma 2020

Arriverà il 25 dicembre 2020 su Disney+ il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Soul: la musica al centro del nuovo spot del film Pixar

0
Soul: la musica al centro del nuovo spot del film Pixar

Arriverà nelle sale il 20 novembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

0
Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

Tutti hanno un’anima. Joe Gardner sta per scoprirlo.” Arriverà nelle sale italiane il 16 settembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Il trailer di Soul, film Pixar

Soul: il trailer del nuovo film Pixar di Pete Docter

0
Soul: il trailer del nuovo film Pixar di Pete Docter

Arriverà nelle sale italiane il 16 settembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Soul: il nuovo trailer e il contenuto speciale in italiano

0
Soul: il nuovo trailer e il contenuto speciale in italiano

Soul, il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar di Natale diretto dal premio Oscar® Pete Docter, co-diretto da Kemp Powers e prodotto dalla nominata all’Academy Award® Dana Murray, sarà disponibile in esclusiva su Disney+ dal 25 dicembre 2020.

Che cosa vi rende davvero voi stessi? Il nuovo lungometraggio targato Pixar Animation Studios Soul presenta Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media che ha l’occasione unica di suonare nel migliore locale jazz della città. Ma un piccolo passo falso lo porterà dalle strade della città di New York all’Ante-Mondo, un luogo fantastico dove le nuove anime sviluppano personalità, interessi e manie prima di andare sulla Terra. Determinato a ritornare alla propria vita, Joe si allea con 22, un’anima precoce che non ha mai capito il fascino dell’esperienza umana. Mentre Joe cerca disperatamente di mostrare a 22 cosa renda la vita così speciale, troverà le risposte alle domande più importanti sull’esistenza.

Leggi la recensione di Soul

Tutto ha avuto inizio con mio figlio che ora ha 23 anni. Nell’istante in cui è nato, mi sono reso conto che aveva già una sua personalità”, ha affermato il regista e Chief Creative Officer di Pixar Animation Studios, Pete Docter. “Da dove era arrivata? Credevo che la personalità si sviluppasse attraverso l’interazione con il mondo. Eppure era piuttosto chiaro che tutti noi nasciamo con una percezione unica e specifica di ciò che siamo. Nella nostra storia”, prosegue, “tutti nascono con un’anima. E queste anime non arrivano impreparate: vengono formate e ricevono una personalità e degli interessi”.

Nella versione italiana del film, il cast di voci include gli attori Paola Cortellesi (22) e Neri Marcorè (Joe Gardner); l’attore e compositore Jonis Bascir (il barbiere di Joe, Dez); la pallavolista Paola Egonu (Sognaluna); l’artista musicale David Blank (cantante nella metropolitana); la modella e influencer Paola Turani (Maria Antonietta); e le influencer Marta Losito (Rachel) e Giulia Penna (Juliet).

Il nuovo trailer di SOUL

Soul è diretto dal premio Oscar® Pete Docter (Inside OutUp) e prodotto dalla candidata all’Academy Award® Dana Murray, p.g.a. (il corto Pixar Lou). Kemp Powers (One Night in Miami) è il co-regista del film, mentre il soggetto e la sceneggiatura sono firmati da Docter, Mike Jones e Powers. Dan Scanlon e Kiri Hart sono i produttori esecutivi. Le composizioni e gli arrangiamenti jazz sono firmati dal musicista di fama mondiale e candidato ai GRAMMY® Jon Batiste, mentre i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) dei Nine Inch Nails hanno composto una colonna sonora originale.

Soul, il film Disney e Pixar in home video

0
Soul, il film Disney e Pixar in home video

Nel nuovo film Disney e Pixar Soul, Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media, ha l’occasione unica di suonare nel migliore locale jazz della città. Ma un piccolo passo falso lo porterà dalle strade della città di New York all’Ante-Mondo, un luogo fantastico dove le nuove anime sviluppano personalità, interessi e manie prima di andare sulla Terra. Determinato a ritornare alla propria vita, Joe si allea con 22, un’anima precoce che non ha mai capito il fascino dell’esperienza umana. Mentre Joe cerca disperatamente di mostrare a 22 cosa renda la vita così speciale, troverà le risposte alle domande più importanti sull’esistenza.

Vincitore di due Golden Globe come Miglior film d’animazione e Miglior colonna sonora originale – per le musiche composte da Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste – e premiato come Film dell’anno dall’American Film Institute e Miglior film d’animazione dal National Board of Review, Soul è “un film adatto a tutte le età” (Vibe.com) che è riuscito a conquistare tanto il pubblico quanto la critica.

Nella versione italiana del nuovo film Disney e Pixar di Natale Soul, il compositore e pianista di fama internazionale Stefano Bollani è autore e interprete del brano originale “Villa Incognito”, che il pubblico italiano potrà ascoltare nei titoli di coda del lungometraggio d’animazione. Stefano Bollani si è affermato nella musica jazz e classica, salendo sui palchi più prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Fenice di Venezia, dal Barbican di Londra e la Salle Pleyel di Parigi fino alla Scala di Milano) e collaborando con grandissimi musicisti internazionali.

Il compositore e pianista si unisce a un cast di voci che include, nella versione italiana del film, gli attori Paola Cortellesi (22) e Neri Marcorè (Joe Gardner); l’attore e compositore Jonis Bascir (il barbiere di Joe, Dez); la pallavolista Paola Egonu (Sognaluna); l’artista musicale David Blank (cantante nella metropolitana); la modella e influencer Paola Turani (Maria Antonietta); e le influencer Marta Losito (Rachel) e Giulia Penna (Juliet).

Diretto dal premio Oscar Pete Docter (Inside Out, Up), co-diretto da Kemp Powers (Quella notte a Miami…) e prodotto dalla candidata all’Accademy Award Dana Murray (Lou, corto d’animazione Pixar), il nuovo film Disney e Pixar Soul sarà disponibile in Blu-Ray, DVD e sulle piattaforme digitali a partire dal 31 marzo.

I contenuti extra includono tanti approfondimenti sul film e i commenti audio di Pete Docter, Kemp Powers e Dana Murray. I fan, inoltre, potranno acquistare Soul anche nell’edizione da collezione Blu-Ray Steelbook, che include un disco bonus con le esclusive scene eliminate e altri imperdibili contenuti inediti.

CONTENUTI EXTRA

Blu-Ray:

  • Commento audio – Versione del film con il commento audio del regista Pete Docter, il co-regista Kemp Powers e la produttrice Dana Murray.
  • Non un qualsiasi Joe – Approfondimento sulla minuziosa attenzione ai dettagli che ha accompagnato il processo di creazione di Joe e della sua storia nel primo film Pixar che ha un protagonista afroamericano.
  • Caramella astrale – Uno sguardo ravvicinato sulle innovazioni tecniche utilizzate per ricreare le ambientazioni e i personaggi del mondo di Soul.
Disco Bonus (incluso nell’edizione Blu-Ray Steelbook®):

  • Scene eliminate:
    • Introduzione – Il co-sceneggiatore Mike Jones e la Story Supervisor Kristen Lester introducono le scene eliminate agli spettatori.
    • Orientamento mentori – Joe si intrufola nell’Io-Seminario del programma di orientamento per cercare di trovare un modo per tornare sulla Terra.
    • Circolo nascosto – Joe segue 22 nel suo “nascondiglio segreto” dopo che l’anima accetta con riluttanza di aiutarlo a tornare sulla Terra.
    • Compiti a casa – Intrappolata dentro il corpo di Joe, 22 prova maldestramente ad aiutare la vicina del piano di sotto.
    • Vivere il sogno – Joe fa una chiacchierata a quattr’occhi con 22 riguardo la sua paura di andare sulla Terra, per poi tentare di tornare a casa tramite un portale dei sogni.
    • Servizio fotografico – Joe, intrappolato nel corpo di un gatto, e 22, nel corpo di Joe, prendono la metropolitana per raggiungere il locale jazz per un servizio fotografico.
  • Piuttosto profondo per un cartone – I filmmakers affrontano grandi domande come: “Come nasce la personalità di un neonato? Qual è il significato della vita?” e altre ancora.
  • In Bolla: la musica e il suono di Soul – Estratto che esplora i diversi universi sonori del film e spiega in che modo la musica accompagna e aggiunge specificità al viaggio di Joe.
  • Soul, Improvvisato – Il team Pixar Systems e la squadra di Soul raccontano come hanno fatto a concludere in tempo il film durante il picco della pandemia Covid-19.
  • I grandi del Jazz – I giganti del mondo del Jazz coinvolti per Soul condividono la passione e la consapevolezza duramente costruita su cosa sia la musica e cosa faccia per tutti noi.
  •  Trailers

Soul, anche in Italia direttamente su Disney+, la conferma

0
Soul, anche in Italia direttamente su Disney+, la conferma

Arriva la conferma via social ufficiali di Disney e Pixar, che Soul salterà l’uscita in sala anche in Italia. Il nuovo film di Pete Docter arriverà direttamente in streaming su Disney+, in abbonamento, senza costi aggiuntivi.

Soul, il nuovo film Pixar che sarà l’apertura della Festa di Roma 2020, salterà negli States l’uscita in sala e finirà direttamente su Disney+ in tempo per Natale. La fonte di Variety riferisce, testualmente, che “nei paesi in cui Disney Plus non è disponibile, il film sarà distribuito in sala in date da determinare”. Questo dovrebbe lasciare intendere che, visto che in Italia Disney+ c’è, il film arriverà in piattaforma.

Soul era inizialmente pianificato per giugno, ma è stato poi spostato a novembre 2020 a causa della pandemia.

Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

Soul è prodotto da Dana Murray, nominata all’Academy Award® per il cortometraggio Lou, e codiretto dal drammaturgo Kemp Powers (“One Night in Miami”). Il film ospita alcune composizioni jazz firmate dal celebre pianista Jon Batiste mentre ai vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) dei Nine Inch Nails è affidata la colonna sonora originale.

“Ritengo che la Pixar rappresenti una delle novità più entusiasmanti e rivoluzionarie avvenute nel cinema negli ultimi trent’anni – ha detto Antonio Monda – Sono orgoglioso ed estremamente felice di poter inaugurare la quindicesima edizione della Festa del Cinema con un film straordinario che riesce a parlare a tutti: Soul esalta la dimensione internazionale che abbiamo dato in questi anni alla Festa. Ancora una volta, la Pixar riesce a commuovere, divertire, far riflettere e, soprattutto, a raggiungere la profondità nella leggerezza”.

Soul Surfer con Helen Hunt e Dennis Quaid in Tv

0
Soul Surfer con Helen Hunt e Dennis Quaid in Tv

Soul SurferSerata all’insegna del dramma quella in programmazione su Rai 2, infatti andrà in onda in prima serata il film Soul Surfer del 2011 diretto da Sean McNamara (Bratz – Il film) con AnnaSophia Robb, Helen Hunt, Dennis Quaid e Carrie Underwood.

Bethany Hamilton (AnnaSophia Robb) è una giovanissima e talentuosa surfista che vive alle Hawaii insieme alla sua famiglia, i genitori Tom e Chery (Dennis Quaid ed Helen Hunt) e ai suoi due fratelli Noah e Timmy (Ross Thomas e Chris Brochu).

Bethany ha un’unica immensa passione che le riempie il cuore e le giornate, quella per per il surf che pratica a livello agonistico con ottimi risultati, passione che condivide con la sua migliore amica Alana Blanchard (Lorraine Nicholson), le due amiche dopo una gara che le vede svettare riescono anche a conquistare uno sponsor, insomma sembra che per Bethany la strada per il successo sia ormai spianata.

Soul della Pixar su Disney+, negli USA

0
Soul della Pixar su Disney+, negli USA

Soul, il nuovo film Pixar che sarà l’apertura della Festa di Roma 2020, salterà negli States l’uscita in sala e finirà direttamente su Disney+ in tempo per Natale. La fonte di Variety riferisce, testualmente, che “nei paesi in cui Disney Plus non è disponibile, il film sarà distribuito in sala in date da determinare”. Questo dovrebbe lasciare intendere che, visto che in Italia Disney+ c’è, il film arriverà in piattaforma.

Soul era inizialmente pianificato per giugno, ma è stato poi spostato a novembre 2020 a causa della pandemia.

Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

Soul è prodotto da Dana Murray, nominata all’Academy Award® per il cortometraggio Lou, e codiretto dal drammaturgo Kemp Powers (“One Night in Miami”). Il film ospita alcune composizioni jazz firmate dal celebre pianista Jon Batiste mentre ai vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) dei Nine Inch Nails è affidata la colonna sonora originale.

“Ritengo che la Pixar rappresenti una delle novità più entusiasmanti e rivoluzionarie avvenute nel cinema negli ultimi trent’anni – ha detto Antonio Monda – Sono orgoglioso ed estremamente felice di poter inaugurare la quindicesima edizione della Festa del Cinema con un film straordinario che riesce a parlare a tutti: Soul esalta la dimensione internazionale che abbiamo dato in questi anni alla Festa. Ancora una volta, la Pixar riesce a commuovere, divertire, far riflettere e, soprattutto, a raggiungere la profondità nella leggerezza”.

Soul Catcher di Frank Herbert ha uno sceneggiatore

0
Soul Catcher di Frank Herbert ha uno sceneggiatore

Frank Herbert, noto autore di fantascienza statunitense, ha scritto ben 27 romanzi e tantissimi racconti brevi, eppure soltanto Dune e i suoi sequel hanno catturato l’attenzione di Hollywood. Adesso, sembra che le cose stiano decisamente cambiando, considerando quanto riportato da Empire.

Il noto magazine, infatti, ci informa che sarà John Sayles, uno dei più noti registi indipendenti statunitensi, si occuperà di scrivere la sceneggiatura dell’adattamento cinematografico del romanzo di Herbert dal titolo Soul Catcher. La regia del film è stata affidata a Chris Eyre.

Soul Catcher è il primo romanzo di Herbert a non avere un’ambientazione fantascientifica. Racconta, infatti, del rapimento di un giovane ragazzo da parte di un nativo americano e della loro fuga insieme. Nei prossimi mesi verrà annunciato il cast ufficiale. Al momento non sappiamo quando la pellicola debutterà al cinema.

Fonte

Sotto una buona stella: recensione del film di e con Carlo Verdone

Arriva al cinema distribuito da FilmMauro, Sotto una buona stella, il nuovo film da regista di Carlo Verdone.

In Sotto una buona stella Federico Picchioni (Carlo Verdone) è un uomo agiato, che vive in un elegante appartamento con una donna più giovane, Gemma (Eleonora Sergio), quando all’improvviso si ritrova senza lavoro e a badare per la prima volta ai suoi due figli, Lia (Tea Falco) una giovane poetessa con una figlia di tre anni, e Niccolò (Lorenzo Richelmy), un aspirante cantante. Come se non bastasse, dopo poco, Gemma lo lascia perché in perenne disaccordo con i figli e anche la colf se ne va. Quando tutto sembra andare a rotoli, arriva Luisa (Paola Cortellesi), la nuova vicina di casa, una tagliatrice di testa con i sensi di colpa, ripudiata dalla sua famiglia. Apparentemente opposti, i due si aiuteranno a vicenda in questo difficile periodo della loro vita, essendo l’uno per l’altra una buona stella.

Verdone torna a raccontare gli attuali problemi socio-economici attraverso le disavventure di una famiglia comune. Affrontando temi come la frode fiscale, i licenziamenti, le scarse possibilità di lavoro gratificante per i giovani e anche per gli adulti che devono ricominciare da capo, Verdone cerca di mostrare le debolezze e i difetti del nostro Paese, percorrendo una strada in discesa; i dolorosi argomenti sono solo degli spunti per collocare socialmente i diversi personaggi e motivare alcuni sviluppi narrativi, niente di più. Infatti, Verdone e gli altri sceneggiatori, Pasquale Plastino, Gabriele Pignotta e Maruska Albertazzi, preferiscono focalizzarsi sugli effetti che quei problemi hanno sulle dinamiche psicologiche ed emotive della famiglia Picchioni e del rapporto tra Federico e Luisa, mostrandocene spesso il lato ironico. La risata è sempre dietro l’angolo, anche se sono pochi i momenti davvero esilaranti, quasi tutti legati al personaggio di Luisa. Paola Cortellesi, infatti, rivela una perfetta alchimia con Verdone, sostenendo bene la sua mimica ormai familiare e portando aria fresca nei vari sketch. Tuttavia, sono così tanti i temi e le sfaccettature di questa storia che non si capisce di preciso qual è il fulcro del racconto e si fa fatica a seguire il filo del discorso, nonostante la voce fuori campo di Verdone che cerca di fare il punto nei momenti più densi del film. Il protagonista all’inizio sembra sia uno, poi diventano due, a tratti sembra anche un film corale e alla fine non ricordi chiaramente che storia ti è stata raccontata.

Sotto una buona stella recensionePurtroppo, Sotto una buona stella sembra più materiale da sitcom che da sala cinematografica e sicuramente aver girato quasi esclusivamente in interni ha contribuito a dare l’impressione di guardare un susseguirsi di scene e sketch piuttosto che un film, senza contare i numerosi errori di doppiaggio. C’è, però, da dire che almeno la fotografia di Enzo Guarnieri, la scenografia di Tonino Zera e i costumi di Tatiana Romanoff aiutano a dare più sostanza e forza al film. In sala dal 13 febbraio.

Sotto una buona stella teaser trailer con Carlo Verdone

0

sotto una buona stella teaser trailerIl successo di questa notte è anche suo, visto che Carlo Verdone ha recitato per Paolo Sorrentino gomito a gomito con Toni Servillo ne La Grande Bellezza, e mentre festeggia anche lui il successo del film italiano ai Golden Globe, il regista e attore si prepara a tornare sui nostri schermi con Sotto una buona stella, prossima commedia che lo vedrà protagonista accanto a Paola Cortellesi.

Ecco il trailer del film:

[iframe width=”624″ height=”351″ scrolling=”no” frameborder=”0″ allowfullscreen=”true” mozallowfullscreen=”true” webkitallowfullscreen=”true” allowtransparency=”true” src=”http://it.cinema.yahoo.com/video/sotto-una-buona-stella-190300676.html?format=embed&player_autoplay=false”][/iframe]

Sotto una buona stella uscirà nelle sale italiane il 13 febbraio 2014 e vede come protagonisti principali Carlo Verdone, Paola Cortellesi e Tea Falco. Il film è la storia di un uomo divorziato, fidanzato con una bellissima ragazza, che da ricco uomo d’affari si ritrova solo e senza lavoro, finendo con il convivere con i due figli ventenni e la nipotina di colore.

Sotto una buona stella di Carlo Verdone vince il premio del pubblico al ICFF di Toronto

0

Sotto una buona stella recensione 2Il film Sotto una buona stella, scritto, diretto e interpretato da Carlo Verdone, ha conquistato il Premio del pubblico all’Italian Contemporary Film Festival di Toronto (12-20 giugno). Una giuria composta da circa 23.000 spettatori, disseminati in 5 città del Canada (Toronto, Vaughan, Montreal, Québec, Hamilton), ha decretato il vincitore del prestigioso riconoscimento, assegnato durante la serata conclusiva della kermesse (partner ufficiale del Toronto International Film Festival ed unico Festival del Cinema Italiano in Canada).

“Vincere questo premio è davvero una bella soddisfazione, soprattutto perché mi è stato assegnato da un pubblico che, pur vivendo all’estero, ha reagito calorosamente alla commedia da me realizzata” ha affermato Carlo Verdone, che dall’ICFF ha ricevuto anche il Premio alla Carriera. “L’afflusso, nelle sale delle 5 città in cui è stato proiettato il film, è stato notevole, così come incredibile è stata l’ondata di affetto e stima nei miei confronti. Questo premio conferma il fatto che il tema di “Sotto una buona stella” è internazionale e comprensibile da tutti i tipi di pubblico”.

Il film con Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco e Lorenzo Richelmy, prodotto dalla Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, ha sbaragliato la concorrenza di ben 34 film, tra i quali La mafia uccide solo d’estate di Pif, La migliore offerta di Giuseppe Tornatore e Anni felici di Daniele Luchetti.

Sotto una buona stella (uscito nei cinema italiani lo scorso 13 febbraio) ha ottenuto dagli spettatori, in media, un voto di 4,75 in una scala di voti compresa tra 1 e 5.