Da quando il DCEU è stato creato, la concorrenza con il MCU è sempre stata motivo di accese e importanti discussioni. Il franchise ha cercato continuamente di raggiungere gli stessi livelli del suo “avversario”, con scarsi risultati. Intanto, possiamo dire che il DCEU non è mai riuscito a farsi una vera e propria strada nel mondo della cinematografia dei fumetti, anche a causa delle varie turbolenze interne che lo hanno caratterizzato fino alla sua conclusione. Inoltre, tutti i registi che ne hanno fatto parte, hanno contribuito a renderlo nettamente diverso dal MCU, primo fra questi Zack Snyder.
Attenzione, ciò non significa che il Marvel Cinematic Universe abbia sempre presentato film degni di lode, ma in linea generale sono stati molto piacevoli e capaci di fidelizzare il pubblico. Lo stesso merito non ce l’ha invece il DCEU, il quale è stato spesso al centro di polemiche, derivanti soprattutto dall’aver preso nel tempo decisioni rischiose e portato alcuni dei suoi personaggi in direzioni controverse. Scopriamo perciò quali sono i principali momenti del DCEU che non sarebbero mai accaduti all’interno del MCU.
L’uccisione del Generale Zod
Quando nel 2013 uscì L’uomo d’acciaio sotto la regia di Zack Snyder, con Henry Cavill nei panni di Superman, i fan della DC poterono avere una storia un po’ più approfondita sulle origini del supereroe kryptoniano. Il focus era capire come l’umanità avrebbe reagito alla presenza di qualcuno con i superpoteri, settando in questo modo il tono del film, che si rivelò essere molto serio. Nessun momento della pellicola però si può equiparare alla scena riguardante la morte del Generale Zod, etichettata come la più controversa.
Ad un certo punto della narrazione, Superman si trova dinanzi ad una scelta: lasciare che Zod uccida una famiglia umana oppure ucciderlo. La decisione finale che prendere l’eroe è di uccidere lo zio, seppur questa mossa gli faccia infrangere la sua regola suprema: non uccidere nessuno. Passando al MCU, i superereoi Marvel non sono (ovviamente) estranei alle uccisioni dei loro nemici, ma avere un’assassinio riluttante e vederli andare contro una delle componenti più importanti della loro caratterizzazione è forse troppo oscuro per il MCU.
L’introduzione di Batman
Prima che il DCEU prendesse forma, abbiamo conosciuto Batman diversi, fra cui quello Michael Keaton tornato nei panni dell’eroe pipistrello in The Flash. Per quanto riguarda invece il Batman di questo filone, il compito di portarlo in scena è stato affidato a Ben Affleck, e di lui facciamo la conoscenza con il film Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016. Pur essendo un supereroe ben accolto, tutto questo non lo ha comunque escluso da alcune controversie. Intanto diciamo subito che il Batman di Affleck è molto fedele ai fumetti della DC, ed è anche una delle incarnazioni più violente del supereroe pipistrello in live-action.
La sua introduzione nelle vesti di Batman ne è un esempio. La sua prima apparizione è abbastanza inquietante: lo vediamo infatti alle spalle di un agente di polizia alle prime armi dopo aver brutalmente picchiato e marchiato a fuoco un trafficante di esseri umani. La scena è molto intensa e, anche se potrebbe essere adatta per un film horror, non la troveremmo in un film del MCU.
Batman e la regole del… non uccidere
Lo abbiamo visto prima con Superman, ma anche Batman, proprio come lui, è mosso dalla stessa sua regola: non uccidere. Il supereroe però la infrange numerose volte all’interno di Batman v Superman: Dawn of Justice, e lo fa per dimostrare che è pericolosamente vicino a trasformarsi in un villain anche se, alla fine del film, torna ad essere l’eroe nobile di sempre. Per quanto riguarda i supereroi del MCU, la maggior parte di loro ha una grande inclinazione ad uccidere e raramente ha un effetto sulla loro caratterizzazione.
La riconciliazione di Batman e Superman
Il MCU e il DCEU condividono fra loro un film molto simile a livello di dinamiche: parliamo (ancora) di Batman v Superman: Dawn of Justice e Captain America: Civil War. Entrambi vedono ad un certo punto della storia i loro supereroi principali scontrarsi. Da una parte Batman contro Superman, dall’altra Capitan America contro Iron Man. Nel film del DCEU c’è però una scena abbastanza controversa: c’è un momento in cui Superman, visivamente indebolito, dice a Batman di “salvare Martha”, riferendosi a sua madre.
Inizialmente, Batman è confuso dalle sue parole, poiché anche sua madre, morta tempo addietro, aveva quel nome. È poi Lois Lane a risolvere la questione, dicendogli che Superman sta cercando di proteggere la propria madre. In quell’occasione, con quella rivelazione, Batman capisce che il supereroe non è un aspirante tiranno come pensava. Il MCU, però, ha gestito la rivalità dei suoi eroi e l’eventuale riaccendersi della loro amicizia in modo molto diverso.
La morte di Superman
Continuiamo a parlare di Batman v Superman: Dawn of Justice poiché il film si porta sulle spalle un altro momento molto tragico: il sacrificio di Superman per sconfiggere Doomsday. Questa scelta farà poi sì che Wonder Woman e Batman formino la famosa Justice League, oltre a portare Steppenwolf a invadere la Terra pensando che non sia più protetta.
Anche nel MCU, precisamente in Avengers: Endgame, assistiamo all’orribile morte di due Avengers amatissimi, Iron Man e Black Widow, ma le loro morti sono gestite, anche in questo caso, in maniera differente. La dipartita di Superman aveva lo scopo di dare il via alla Justice League e all’invasione apokoliptiana, con l’inevitabile resurrezione di Superman. Al contrario, le morti di Iron Man e Black Widow sono permanenti e irreversibili, e rappresentano la tragica conclusione delle loro storie nel franchise e la fine della Saga dell’Infinito.
La disperazione di Cyborg
Fra i personaggi del DCEU meglio sviluppati abbiamo Cyborg, interpretato da Ray Fisher, e la sua evoluzione è stata quella più percepita all’interno di Justice League di Zack Snyder, pur avendolo portato in luoghi che nessun eroe del MCU avrebbe mai raggiunto. Victor Stone è un ragazzo che subisce una serie di atroci traumi, fino a quando non lo dichiarano legalmente morto.
Da lì, però, il personaggio subisce una sostanziale trasformazione, venendo ricostruito con la tecnologia apokoliptiana. Dopo essersi isolato dal resto dell’umanità, Cyborg respinge anche l’invito di Wonder Woman che lo chiama per unirsi a loro e salvare il mondo. Alla fine, Stone si unisce alla Justice Legue ed è rappresentato come uno degli eroi più altruisti, che fa di tutto per salvare gli altri. Ma, il suo picco di disperazione, lo porta in un luogo molto più oscuro degli eroi del MCU.
La morte della Justice League
Un altro evento che accomuna il DCEU e il MCU è il viaggio nel tempo degli eroi, con l’obiettivo di salvare i propri compagni. Lo vediamo in Justice League per quanto riguarda il franchise della DC: all’inizio, la squadra non riesce a sconfiggere Steppenwolf e l’Unità li spazza via quasi all’istante. Flash, però, che può tornare indietro nel tempo, riesce ad annullare l’avvenimento, riportando in vita tutti i membri della Justice League che, alla fine, sconfiggono Steppenwolf.
Una cosa simile avviene in Avengers: Endgame, solo che in quel caso il MCU fa prima compiere il disastro a Thanos e, solo dopo, dividendo addirittura le dinamiche in due film, fa in modo che gli Avengers saltino nel passato per salvare coloro che sono stati annientati dallo suo schiocco di dita, invertendo così la catastrofe. In questo senso, il MCU fa sì che i supereroi sopravvivano al Titano, mentre nel caso della Justice League la loro sconfitta risulta ben peggiore, salvo poi essere annullata immediatamente.
Il cameo di Superman… senza testa
Passiamo ad un altro film del DCEU che, nel franchise, è quello dal tono più comico e leggero. Parliamo di Shazam!, uscito nel 2019 sotto la regia di David F. Sandberg. Il film si conclude con l’arrivo di Superman, il quale va a trovare Shazam e Freddy nel liceo, dimostrando ai bulletti della scuola che lui è davvero amico dei supereroi. La sua apparizione non è però completa: l’inquadratura, infatti, non mostra il volto del kryptoniano.
Le ragioni sono due: la prima è l’indisponibilità di Cavill, la seconda riguarda i problemi legati al suo ritorno nel DCEU. Anche il finale della prima stagione di Peacemaker e la trama di The Flash hanno dovuto affrontare la stessa situazione. Il MCU, al contrario, non ha mai dovuto confrontarsi con questo tipo di scomodità e non avrebbe avuto difficoltà con un cameo del genere.
Superman torna in Black Adam
Dopo la versione di Zack Snyder del film Justice League, Henry Cavill ha rivestito i panni del supereroe kryptoniano in Black Adam, precisamente in una scena post-credits. Il suo ritorno era, in quel momento, estremamente importante, in quanto avrebbe determinato il futuro del DCEU.
Black Adam non è stato accolto nel migliore dei modi, con dei risultati al box office non proprio entusiasmanti, e alla fine invece di essere una ripresa per Cavill come Superman, con la promessa da parte del DCEU di rivederlo in futuro, la scena è diventata la sua ultima apparizione. La promessa non mantenuta non si sarebbe mai verificata all’interno del MCU, poiché il franchise evita di prendere un impegno così grosso se non sa di poterlo portare a termine.
Flash non può salvare Flashpoint
L’ultimo film della DC, uscito all’inizio dell’estate, è stato The Flash. Nella pellicola stand-alone del supereroe scarlatto, Barry Allen si ritrova, ad un certo punto della storia, a creare l’universo di Flashpoint, nel quale il pubblico incontra nuovamente il tanto amato Batman di Michael Keaton. Il villain principale di The Flash è di nuovo il Generale Zod e verso la fine, per tentare di sconfiggerlo, Allen forma una Justice League improvvisata composta da lui, il suo doppelgänger di Flashpoint, il Batman di Michael Keaton e Supergirl.
In quella battaglia, Batman e Supergirl muoiono, e così Flash torna ripetutamente indietro nel tempo per impedire che questo avvenga. Alla fine, Barry si accorge che tornare nel passato, anche solo di pochi minuti, non funziona, ed è costretto ad assistere alla loro morte definitiva, rimuovendo in seguito l’ universo di Flashpoint. Sebbene il MCU non sia estraneo a narrazioni cupe, la battaglia non vinta è troppo oscura per il franchise della Marvel: questo dimostra, in conclusione, quanto il DCEU sia stato e sarà sempre diverso rispetto al MCU.