In questi giorni si sta tenendo la 75ª edizione del celeberrimo Festival di Cannes. Dal 17 al 28 maggio registi di fama globale, star del cinema, volti nuovi e personalità affermate si riuniscono per presentare i film principali del panorama cinematografico attuale. Tra tutte le categorie, il premio principale resta quello per il miglior film in competizione: la Palma d’oro. Nel corso degli anni, tanti dei titoli che sono riusciti a guadagnarsi il merito si sono dimostrati capolavori di fama globale.
I vincitori del premio sono spesso film che vengono unanimemente celebrati dai critici, dai cinefili e dal grande pubblico, riuscendo a diventare velocemente dei cult. Letterboxd è una piattaforma che unisce tutti questi individui e ha decretato i 10 vincitori della Palma d’oro a Cannes che non possono essere dimenticati.
Vite Vendute (1953) – 4.2/5
Partendo da premesse molto semplici, Vite Vendute è riuscito a fare la storia del cinema. In un villaggio sudamericano, quattro uomini vengono assunti per trasportare un pericoloso carico di nitroglicerina senza l’attrezzatura necessaria a renderebbe il viaggio sicuro.
Vite Vendute è uno di quei film che tiene gli spettatori con il fiato sospeso per tutto il tempo della proiezione. Il film francese di Henri-Georges Clouzot ha ottenuto molto successo e si è decisamente meritato la Palma d’oro a Cannes, ma non senza difficoltà. Secondo IMDb, nella versione per gli Stati Uniti il lungometraggio è stato drasticamente tagliato a causa di quelle scene iconiche che però danno un ritratto negativo dell’America.
Taxi Driver (1976) – 4.2/5
Chi non conosce Taxi Driver? Uno dei film della New Hollywood più popolari e apprezzati, il lungometraggio di Martin Scorsese con protagonista Robert De Niro è riuscito a vincere la Palma d’oro a Cannes. Seguendo il vagabondaggio notturno di un tassista insonne e perverso, Taxi Driver racconta angosciosamente la genesi di un serial killer.
Tra antieroi, personaggi moralmente ambigui, decadenza urbana e critica alla Guerra in Vietnam, la cinepresa di Scorsese si muove incantando ogni spettatore, dal più esperto al più ingenuo. Per le scene memorabili e le numerose citazioni, anche dopo cinquant’anni Taxi Driver rimane un classico cult senza tempo e un riflesso brutale della società.
Il Pianista (2002) – 4.3/5
Tra i film sull’olocausto e sulla Seconda Guerra Mondiale, Il Pianista di Roman Polanski rimane uno dei più celebri. Il dramma storico è tratto dalla storia vera del pianista polacco Wladyslaw Szpilman, un ebreo costretto a vedere il mondo cadere a pezzi e i suoi cari scomparire e non tornare mai più.
In due ore e mezza il regista percorre le tappe della guerra a Varsavia secondo il punto di vista del protagonista, divinamente interpretato da Adrien Brody. Il Pianista è quel tipo di film malinconico che fa soffrire lo spettatore senza essere eccessivamente drammatico. Oltre alla Palma d’oro, Il Pianista ha vinto anche tre premi Oscar nel 2003.
La parola data (1962) – 4.3/5
Tra i film che hanno ottenuto la Palma d’oro a Cannes c’è anche un titolo brasiliano. La parola data di Anselmo Duarte segue Zé, un uomo povero che, di fronte all’imminente morte del suo asino, fa una promessa di pellegrinaggio affinché l’animale si riprenda. L’asino viene miracolato e Zé si trova costretto ad affrontare un viaggio ancora più insolito delle sue premesse.
Il film è denso di simbolismo e affronta temi come lo scontro di religioni e i limiti della fede, ritraendo con cura i problemi di un paese multiculturale come il Brasile. Con questa vittoria, La parola data è un’ottima entrata per il cinema internazionale.
Pulp Fiction (1994) – 4.3/5
Quando Pulp Fiction ha ottenuto la Palma d’oro alla 47ª edizione del Festival di Cannes, tutti erano sorpresi. La maggior parte dell’audience e dei cinefili si aspettava che il premio sarebbe andato a Tre colori – Film rosso del regista Krzysztof Kieslowski. C’è anche un aneddoto interessante sulla premiazione: pare che una donna dal pubblico abbia lanciato grida disprezzanti sul lungometraggio, ottenendo da parte di Quentin Tarantino un dito medio come risposta.
Il successo ottenuto da Pulp Fiction dimostra che il premio era più che meritato: il film con John Travolta e Uma Thurman non solo ha reso Tarantino un regista conosciuto al mondo intero, ma ha realmente dato il via ad un nuovo modo di fare cinema. Con un’intricata narrazione non lineare di eventi caotici, Pulp Fiction è un emblema della cultura pop e ha ancora un’enorme influenza per i registi emergenti.
Quando volano le cicogne (1957)
Passeggiando insieme lungo il fiume, Veronica e Boris si innamorano, ma sono presto costretti a separarsi perché Boris viene arruolato a combattere durante la Seconda guerra mondiale. Quando volano le cicogne è un film che ritrae la disperazione di due amanti che non riescono a consumare il loro amore.
Anche grazie allo stile soggettivo utilizzato da Sergey Urusevsky, questo film è considerato uno dei capolavori della storia del cinema. Le soggettive e le altre tecniche adottate dal regista risalgono alla sua esperienza di cameraman militare durante la guerra. Quando volano le cicogne ha ottenuto la Palma d’oro a Cannes ed è ancora considerato uno dei migliori film di guerra romantici di tutti i tempi.
L’eternità e un giorno (1998) – 4.3/5
Diretto dall’acclamato regista greco Theo Angelopoulos, L’eternità e un giorno è la delicata storia di Alexander, un uomo malato che ha solo pochi giorni da vivere e che decide di spenderli aiutando un immigrato clandestino. I due intraprendono un viaggio surreale dove passato e presente si scontrano e, come nel film di Bergman Il posto delle fragole, i ricordi perduti tornano a salutare Alexander alla fine della sua vita.
I film di Angelopoulos hanno spesso un’atmosfera da sogno e lasciano molto spazio all’interpretazione degli spettatori. L’eternità e un giorno parla di amicizia e di amore ed è una celebrazione della vita come della morte.
Paris, Texas (1984) – 4.3/5
Nel 1984, al Festival di Cannes Paris, Texas ha ottenuto la Palma d’oro. Diretto dall’iconico regista Wim Wenders, il film è un capolavoro capace di mescolare molti generi diversi in un unico film. Il lungometraggio segue un uomo problematico di nome Travis (Harry Dean Stanton) che, dopo essersi smarrito nel deserto, decide di riprendere in mano la sua vita e di ricostruire il rapporto coi suoi cari.
Paris, Texas gioca molto con il pubblico, portando gli spettatori ad empatizzare con il protagonista e con i suoi sforzi per rimettere insieme la sua vita.
Apocalypse Now (1979) – 4.4/5
Ancora una volta si tratta di un film di guerra premiato a Cannes. Nel 1979, è Apocalypse Now ad ottenere la Palma d’oro. Dopo Il Padrino, all’apice del suo successo come regista, Francis Ford Coppola realizza in tutta libertà un film capolavoro sugli orrori della Guerra in Vietnam.
Grazie al cast spettacolare, Marlon Brando e Martin Sheen per citarne un paio, alla fotografia di Vittorio Storaro e alle musiche evocative, Apolyspe Now rimane ancora oggi uno dei più intensi film di guerra e porta in sé un chiaro messaggio contro la guerra che vale anche per il nostro tempo.
Parasite (2019) – 4.6/5
In cima a tutti i film premiati a Cannes, Letterboxd pone Parasite. Il film è stato presentato in anteprima al 72º Festival di Cannes: la vittoria della Palma D’Oro ha segnato solo il primo passo dell’immenso successo di Parasite.
Il lungometraggio del regista sud-coreano Bong Joon-ho ha ottenuto tutti i più importanti premi della sua stagione: miglior film agli Oscar, Palma d’oro e Golden Globe. Parasite è stato anche un enorme successo al botteghino, incassando oltre 260 milioni di dollari con un budget di 15,5 milioni di dollari.