Divenuto uno dei franchise animati di maggior successo degli ultimi anni, Kung Fu Panda ha conquistato spettatori da ogni parte del mondo, tanto presso gli spettatori più giovani quanto con i più adulti. Attualmente composta da quattro film, usciti rispettivamente tra il 2008 e il 2024, la saga offre non solo grande divertimento, ma anche forti emozioni e un sentito omaggio al mondo delle arti marziali e alle tradizioni della Cina. Un successo tale, quello della saga, per cui oltre i film sono poi stati realizzati cortometraggi, serie televisive, fumetti e videogiochi, a conferma della grande attenzione nei confronti del titolo.
L’ispirazione per il primo film nacque dal videogioco T’ai Fu: Wrath of the Tiger e dal film Kung Fu Hustle. Inizialmente, tuttavia, il progetto nasceva per essere una parodia del genere arti marziali, ma il co-regista John Stevenson non gradì tale idea, preferendo dar vita ad una commedia basata sul genere Wǔxiá. Insieme al regista Mark Osborne, questi lavorò dunque per conferire al film una realistica atmosfera cinese, tra tradizioni e ornamenti. Per la DreamWorks Animation si trattò di uno dei loro progetti più complessi di sempre, data specialmente la grande richiesta di dettagli animati.
Il grande lavoro degli animatori, perfezionato di film in film, è stato poi ripagato dal grandissimo successo economico della serie. A fronte di un budget complessivo di 425 milioni di dollari, i primi tre film sono stati in grado di incassare complessivamente a livello mondiale un totale di 1,7 miliardi di dollari. Ciò ha permesso a Kung Fu Panda di diventare uno dei franchise animati di maggior successo, insieme a quello di Cattivissimo Me. Numerosi sono stati anche i riconoscimenti da parte della critica e dell’industria. I primi due film della serie sono infatti stati nominati come miglior film d’animazione ai prestigiosi premi Oscar.
Kung Fu Panda: l’ordine cronologico di visione dei film e delle serie TV
Benché non sia indispensabile vedere le tre serie d’animazione ad oggi realizzate per fruire dei quattro lungometraggi, queste integrano comunque la narrazione delle avventure di Po raccontando ulteriori episodi della sua vita come Guerriero Dragone. Le tre serie, pertanto, si collocano temporalmente tra i quattro film, e volendo vedere ogni titolo legato al franchise, ecco l’ordine cronologico da seguire:
- Kung Fu Panda (2008)
- Kung Fu Panda – Mitiche avventure (2011)
- Kung Fu Panda 2 (2011)
- Kung Fu Panda 3 (2016)
- Kung Fu Panda – Le zampe del destino (2018)
- Kung Fu Panda – Il cavaliere dragone (2022)
- Kung Fu Panda 4 (2024)
Kung Fu Panda (2008)
La storia è quella di Po, un panda goffo e in sovrappeso, nonché fanatico del kung fu. Egli vive nella Valle della Pace, dove lavora nel ristorante di suo padre. L’occasione di perseguire la sua passione per la celebre arte marziale si presenta nel momento in cui viene indetto un torneo per stabilire l’identità del Guerriero Dragone. Tutti si aspettano che il titolo verrà affidato ad uno dei Cinque Cicloni: Tigre, Vipera, Gru, Scimmia e Mantide, addestrati dal Maestro Shifu. Tuttavia, a gran sorpresa, Po viene scelto per tale ruolo.
Rifiutando di credere che Po possa essere il Guerriero Dragone, Shifu lo sottopone a tortuosi esercizi di addestramento per scoraggiarlo. Egli, però, persevera nel suo allenamento, arrivando a scoprire che presto che dovrà scontrarsi con Tai Lung, un malvagio guerriero di kung fu che è fuggito dalla prigione in cerca di vendetta. Shifu, arresosi nei confronti di Po, decide di allenarlo seriamente, spronandolo grazie al cibo. Solo con il duro allenamento e un’acquisita fiducia in sé stesso, Po potrà sconfiggere il potente nemico.
Kung Fu Panda 2 (2011)
In Kung Fu Panda 2 (qui la recensione), Po è ora un affermato maestro di kung fu, intento a proteggere la Valle della Pace insieme ai Cinque Cicloni. L’equilibrio del luogo viene tuttavia messo in pericolo dalla minaccia del pavone Lord Shen, il quale aspira a conquistare la Cina grazie ad una nuova arma: il cannone. Allo stesso tempo, anche l’equilibrio interiore di Po viene scosso. Egli apprende infatti dal signor Ping di essere stato adottato.
Una serie di flashback permettono allora al valoroso panda di ricordare i momenti trascorsi insieme ai suoi veri genitori. Nell’imbattersi in Shen, egli scopre che i suoi genitori hanno rischiato la vita per salvarlo dal malvagio pavone, il quale aveva iniziato a sterminare tutti i panda dopo aver appreso di una profezia secondo cui sarebbe stato sconfitto da un guerriero nero e bianco. Abbracciate le sue vere origini, Po può ora trovare la forza per sconfiggere il nemico, riportando la pace nella Valle.
Kung Fu Panda 3 (2016)
Ambientato poco dopo gli eventi del secondo film, Kung Fu Panda 3 (qui la recensione) vede Po ottenere l’incarico di maestro del Palazzo di Giada. Egli ha ora il compito di addestrare nuove generazioni di guerrieri all’arte del kung fu. Mentre si confronta con questa nuova responsabilità, Po ha modo di ricongiungersi con il suo padre biologico, Li Shan. La gioia del momento viene tuttavia interrotta dalla notizia che il guerriero Kai è tornato nel regno mortale alla ricerca dell’antico potere del Chi.
Grazie ad una pergamena lasciata da Oogway, Po scopre che Kai può essere sconfitto solo grazie a questo stesso potere. Esso veniva tramandato dai guerrieri panda, e così insieme a suo padre Po intraprende un viaggio verso la valle delle sue vere origini. Qui, Po si confronterà con il proprio passato, con i propri simili e con il segreto dietro al Chi. Apprenderlo non sarà facile, e con l’avvicinarsi di Kai il pericolo si farà sempre più incombente. Il coraggioso panda non è però intenzionato a farsi scoraggiare, e farà di tutto per riportare la pace.
Kung Fu Panda 4 (2024)
In Kung Fu Panda 4 (qui la recensione), dopo aver sfidato la morte in tre incredibili avventure sconfiggendo nemici di fama mondiale con il suo straordinario coraggio e le sue pazzesche abilità nelle arti marziali, Po, il Guerriero Dragone è ora chiamato dal destino a rinunciare a questo ruolo in vista di nuove avventure. Gli viene infatti affidato il compito di diventare il capo spirituale della Valle della Pace. Questo comporta però un paio di problemi evidenti: in primo luogo, Po ne sa di leadership spirituale tanto quanto di paleodieta e, in secondo luogo, deve cercare e addestrare al più presto un nuovo Guerriero Dragone prima di poter assumere la sua nuova e prestigiosa posizione.
Nel mentre, però, deve combatte insieme a una volpe ladra di nome Zhen un nuovo spaventoso nemico chiamato La Camaleonte, una terribile ed infida strega che riporta in vita Tai Lung e gli altri nemici sconfitti dal panda nei film precedenti con il solo scopo di governare la città di Juniper e la Valle della Pace grazie alle tecniche di kung fu che ruba a questi ultimi. Per Po, questa potrebbe dunque essere l’ultima grande avventura prima del “pensionamento”. Ma sarà anche la più difficile, in quanto lo costringerà a confrontarsi con il suo ruolo e con l’eredità che lascia di sé.
I doppiatori dei personaggi, da Po il panda ad Oogway la tartaruga
Tra gli elementi più noti della trilogia vi è quello relativo ai celebri nomi di Hollywood che hanno preso parte al doppiaggio dei personaggi protagonisti. A dare voce al panda Po, è l’attore Jack Black. L’attore, che aveva già svolto l’attività di doppiatore, ottenne numerosi riconoscimenti per la sua performance, guadagnando rinnovata popolarità. A doppiare in italiano il personaggio è invece Fabio Volo. Presenti sin dal primo film sono anche gli attori Dustin Hoffman, nel ruolo di Shifu, Angelina Jolie, in quello di Tigre, Jackie Chan, nei panni di Scimmia, Lucy Liu, per Vipera, e Seth Rogen, per Mantide. La tartaruga Oogway è invece doppiata da Randall Duk Kim, mentre nel ruolo di Tai Lung vi è l’attore Ian McShane.
Con i sequel, data anche l’ormai grande popolarità della serie, si sono avvicendati altri celebri nomi dell’industria. Per il pavone Lord Shen, villain del secondo capitolo, è possibile riconoscere la voce del premio Oscar Gary Oldman. Per il personaggio della Divinatrice, invece, venne scelta Michelle Yeoh. Jean-Claude Van Damme dà invece voce al maestro Croc. Nel terzo capitolo la voce del villain Kai è quella di J.K. Simmons. Nel film è inoltre presente Bryan Cranston, interprete di Li Shan, padre di Po. A dare voce a La Camaleonte del quarto film vi è invece la premio Oscar Viola Davis, mentre la volpe Zhen ha la voce di Awkwafina e Han il pangolino del Borneo quella di Ke Huy Quan.
Le location dei film
Come anticipato, il franchise è ambientato in una versione fantasy del genere wuxia dell’antica Cina popolata da animali antropomorfi. Principale location è la Valle della Pace, una grande valle circondata da una barriera di alte montagne che aiutano a proteggere il territorio da invasori esterni. Il paesaggio della valle è stato ispirato dalla valle del fiume Li e dalle regioni della Montagna Gialla in Cina. Vi è poi il Palazzo di Giada, grande, elaborato e sacro palazzo che si affaccia sulla Valle della Pace in cima alla Montagna di Giada ed è utilizzato come residenza per i maestri e gli studenti di kung fu. La Sala dei Guerrieri è invece una venerata sala situata nella parte principale del Palazzo di Giada, creata per onorare e commemorare le memorie degli eroi caduti.
La prigione di Chorh-Gom è invece un’elaborata roccaforte situata tra le cime innevate di Tavan Bogd, in Mongolia, costruita per contenere un unico prigioniero: Tai Lung. Le ispirazioni per il design della prigione sono state molteplici, tra cui le scenografie di House of Flying Daggers, i progetti di prigioni del 1700 e l’idea di applicare la disposizione lineare della Grande Muraglia Cinese alle mura interne della prigione. Nel secondo film viene invece introdotta la città di Gongmen, una vasta e tranquilla metropoli situata lungo la costa meridionale della Cina. Il progetto della città, una metropoli con un porto, si ispira a città cinesi popolari come Shanghai e Hong Kong.
Nel terzo film viene invece presentato il Regno degli Spiriti, il mondo dove “i maestri di kung fu vanno nell’aldilà“. È un piano di esistenza descritto come “un mondo indefinito, una realtà alternativa in cui la prospettiva è distorta“. Nel quarto film, invece, si fa la conoscenza di Juniper City, una grande metropoli situata lungo la costa della Cina. Il regista Mike Mitchell ha descritto la città come “una versione cinese e di fantasia di Times Square e New York“. La città ospita diversi luoghi come la Fortezza del Camaleonte e la Tana dei Ladri.
Le serie animate del franchise
Dalla trilogia sono poi state realizzate tre serie televisive, intitolate Kung Fu Panda – Le zampe del destino, Kung Fu Panda – Mitiche avventure e Kung Fu Panda – Il cavaliere dragone. Quest’ultima, in particolare, distribuita su Netflix, ha ottenuto un buon successo arrivando ad un totale di 42 episodi divisi in tre stagioni. In questa serie, a Po viene tolto il titolo di Maestro Dragone dopo aver involontariamente danneggiato il villaggio di Wankun con il guanto di Wugao. Egli si imbarca dunque in un viaggio di redenzione e pentimento assieme alla cavaliera d’Inghilterra Luthera la Lama Errante, che è inizialmente scettica della compagnia di Po.