La 14ma edizione delle Giornate
degli Autori è quest’anno all’insegna di una ricerca di originalità
e diversità. Non per stupire, non per provocare sull’onda dei
titoli facili, ma per il piacere condiviso della scoperta, della
differenza, della ricerca di voci fuori dal coro.
Dice il Delegato Generale, Giorgio
Gosetti: “l’esperienza della visione, condivisa anche
quest’anno con un gruppo di programmatori ed esperti per cui nessun
ringraziamento è sufficiente, ci insegna che ovunque trionfa un
cinema di alta fattura e professionalità che però troppo spesso non
sa emozionare e regalare sorpresa. Scegliere pochi titoli da tutto
il mondo ci concede invece il privilegio e la sfida di scommettere
su ogni autore e ogni opera come se fosse unica, e proprio per
questo specialmente preziosa. Non abbiamo l’ambizione di offrire
solo capolavori nella nostra selezione ufficiale e tra i nostri
eventi speciali; vorremmo invece che il pubblico potesse dire ogni
volta: valeva la pena di viaggiare sulle ali di questa storia, sono
felice di aver incontrato un autore”.
Le Giornate degli Autori sono da
sempre molto di più che una pura passerella per film inediti.
“Fin dalla fondazione – ricorda il Presidente, Roberto
Barzanti – abbiamo tenuto fede al mandato delle associazioni di
categoria che ci promuovono, oggi ANAC e 100autori. Il sale della
nostra proposta sta nell’arte dell’incontro, nel confronto delle
idee, nelle occasioni di discussione e di ricerca. A questo serve
la nostra Villa degli Autori, che anche quest’anno avrà un fitto
calendario di proposte; al quale contribuiscono in special modo
progetti istituzionali come il programma “28 Times Cinema”,
promosso dal LUX Film Prize del Parlamento europeo, le riflessioni
sulla trasformazione dei linguaggi d’autore nell’era digitale e le
conversazioni di “Women’s Tales”, che condividiamo
con Miu Miu”.
Nello scorrere il programma della
selezione ufficiale 2017, oltre a una doverosa attenzione per un
cinema italiano vivissimo e coraggioso, spiccano alcuni ritorni
importanti come il cinese Pengfei, il marocchino Faouzi Bensaïdi,
gli italiani Vincenzo Marra, Matteo Botrugno e Daniele Coluccini;
ma anche cineasti molto attesi come il canadese Kim Nguyen,
l’iraniana Shirin Neshat, il tailandese Pen-ek Ratanaruang. E
poi alcuni grandi eventi come il documentario ritrovato di Ermanno
Olmi che, grazie al lavoro dei ricercatori di Istituto Luce, ci
immerge nella Milano degli anni Sessanta e nella stagione
pionieristica della psicanalisi o il biopic americano
Agnelli che offre un punto di vista davvero inedito su una
delle grandi figure internazionali del dopoguerra; e ancora lo
sconvolgente Il risoluto di Giovanni Donfrancesco che
riapre una pagina dimenticata della nostra storia, quella dei
“bambini soldati” alla fine del fascismo.
Saranno 11 giorni di – crediamo –
grande cinema, ma anche di grandi personalità, incontri,
spettacolo. Non è quindi per caso che tra gli eventi speciali ai
quali siamo più legati ci siano la commedia americana Thirst
Street di Nathan Silver (presentata in collaborazione con il
Tribeca Film Festival) e il toccante viaggio nel burlesque
Getting Naked di James Lester.
Appuntamento a Venezia nel nome
degli autori.
LA GIURIA
La VIII edizione del progetto 28
Times Cinema, promosso dalle Giornate degli
Autori, dal LUX Film Prize del Parlamento
europeo e da Europa Cinemas, con la collaborazione
di Cineuropa, vede 28 giovani europei al centro
delle attività delle Giornate per l’intero periodo della 74^ Mostra
del Cinema di Venezia.
15 ragazze e 13 ragazzi, di età
compresa tra i 18 e i 25 anni, si incontreranno per la prima volta
a Venezia il 30 agosto e passeranno insieme due settimane dense di
incontri, dibattiti e naturalmente di film. Sconosciuti
legati da un comune spirito cinefilo, i 28 fortunati partecipanti
sono stati selezionati dalle sale del circuito Europa Cinemas tra i
loro giovani habitué locali. Ciascuno infatti
rappresenterà a Venezia una sala cinematografica, una per paese
europeo.
Dal 2014 i membri del progetto 28
Times Cinema attribuiscono il premio delle Giornate degli
Autori, formando una delle giurie più ampie e inusuali del
panorama festivaliero internazionale. Il Premio di €20.000
verrà diviso tra il/la regista e il distributore internazionale del
film vincitore per aiutarne l’uscita cinematografica.
Quest’anno per la prima volta sarà
una donna a presiedere la Giuria di 28 Times Cinema: Samira
Makhmalbaf, la regista iraniana due volte vincitrice del
prestigioso Premio della Giuria del Festival di Cannes con
Lavagne (2000) e Alle cinque della sera (2003),
guiderà il resto dei giurati nei dibattiti sui film della selezione
ufficiale delle Giornate. “Samira è un’artista di grande talento,
ha compiuto un lungo percorso nonostante la giovane età, porta alla
giuria delle Giornate una freschezza, una purezza di sguardo e una
vivacità che daranno forza a tutti i suoi giovani compagni in
questa avventura. Siamo orgogliosi che per la prima volta il volto
delle Giornate sia quello di una donna e di una grande regista”
commenta Giorgio Gosetti, delegato generale delle Giornate.
Com’è ormai tradizione fin dalla
prima edizione del Premio, Karel Och, direttore
artistico del Festival di Karlovy Vary, membro del comitato di
selezione del Premio Lux e parte della Giuria di Un Certain Regard
a Cannes nel 2017, avrà il compito di introdurre ciascun film nella
discussione, contestualizzandolo all’interno del percorso del
regista e della sua specifica cinematografia. “Insieme al
Presidente di Giuria, cerco di mostrare ai giurati nuovi modi di
pensare ai film e al cinema, indicando loro delle prospettive
magari inedite, senza però influenzare i loro giudizi. È un piacere
ascoltare i giovani giurati discutere, mi divertono le loro
conversazioni; la loro assoluta trasparenza e mancanza di
diplomazia sono una vera boccata di aria fresca.”
Su cosa baseranno le proprie
valutazioni i nostri giurati? Siamo fieri di annunciare che non
sarà un mistero: l’ultimo incontro della giuria, con la votazione
finale, avrà infatti luogo alla Villa degli Autori a porte aperte
l’8 settembre e sarà possibile seguire l’evento in live
streaming.
CONCORSO
Quando “Buena Vista Social
Club” incontra Cuba che affonda tra rum, sigari, malavita
CANDELARIA di
Jhonny Hendrix Hinestroza
Colombia/Germania/Norvegia/Argentina, 2017, 95’, prima mondiale
Con Alden Knight, Veronica Lynn,
Manuel Viveros
Produzione: Antorcha Films, Razor
Films, DHF, Pucara Films
Vendite estere: Beta Cinema GmbH
Alla metà degli anni ‘90, quando la
Guerra Fredda è ormai un ricordo e i Muri cadono a pezzi, anche la
vita a Cuba cambia mentre l’avidità avanza tra rum, sigari,
malavita. Non così per Candelaria e Victor Hugo, una coppia di
anziani che da sempre divide il ritmo monotono ma rassicurante
della quotidianità. Finché, un giorno, in una camera d’albergo,
Candelaria scopre una piccola cinepresa abbandonata. Da quel giorno
la vita dei due cambia radicalmente e Victor Hugo sarà costretto a
incontrare il pericoloso “El Hormigueo” che gli farà una proposta
difficile da rifiutare… Musica, passione, sorrisi in una
sorprendente testimonianza dal valore universale.
La ragnatela della corruzione e
le sue vittime. Dal romanzo di Walter Siti
IL CONTAGIO
(THE CONTAGION) di Matteo Botrugno e Daniele
Coluccini
Italia, 2017, 110’, prima
mondiale
Con Vinicio Marchioni, Maurizio
Tesei, Anna Foglietta, Vincenzo Salemme
Produzioni: Kimerafilm, Rai Cinema,
Notorious Pictures, Gekon Production
Distribuzione italiana: Notorious
Pictures
In una palazzina di borgata si
muovono Marcello e Chiara, Mauro e Simona, oltre al boss di
quartiere Carmine. In questo scenario di umanità mutevole,
perennemente sospesa tra il tragico e il comico, si inserisce anche
il professor Walter, scrittore di estrazione borghese, il quale ha
da tempo una relazione con Marcello, ex culturista dalla sessualità
incerta. Mauro, freddo e ambizioso spacciatore, sembra il solo a
sentire la necessità di una svolta. Tornano alle Giornate gli
autori di Et in terra Pax.
Chi è il carnefice, chi la
vittima? Dove si compie un genocidio, ognuno ha il suo
segreto
DOVE CADONO LE OMBRE (WHERE
THE SHADOWS FALL) di Valentina Pedicini –
opera prima
Italia, 2017, 95’, prima
mondiale
Con Elena Cotta, Federica
Rosellini
Produzione: Fandango con Rai
Cinema
Vendite estere: Fandango
Anna e Hans, un’infermiera e il suo
assistente di un istituto per anziani, l’ex orfanotrofio che li ha
visti prigionieri nell’infanzia, vivono come intrappolati nel tempo
e nello spazio. Dal passato riappare Gertrud e il nastro
dell’orrore sembra riavvolgersi. L’istituto torna a essere ciò che
era: ricovero di bambini Jenisch sottratti alle famiglie, tempio di
un progetto di eugenetica capitanato da Gertrud. Anna, schiava di
quel luogo e di un’infanzia dolorosa che non termina mai, riprende
le ricerche di Franziska, l’amica che cerca ovunque e senza sosta.
Ispirato a una storia vera, a settecento storie vere.
“Come spesso accade, la realtà
che ho visto ha superato e di molto l’immaginazione”
L’EQUILIBRIO di
Vincenzo Marra
Italia, 2017, 90’, prima
mondiale
Con Mimmo Borrelli, Roberto Del
Gaudio
Produzioni: Cinemaundici e Lama Film
con Rai Cinema e Ela Film
Vendite estere: Intramovies
Distribuzione italiana: Warner Bros.
Pictures
Giuseppe, un sacerdote campano già
missionario in Africa, lavora adesso a Roma. Messo in crisi nella
sua fede, chiede al vescovo di tornare a casa. Giuseppe prende il
posto del parroco del quartiere, Don Antonio, un uomo dal grande
carisma, rispettato da tutti perché combatte il disastro dei
rifiuti tossici. Don Antonio sta per essere trasferito a Roma, ma
prima di partire introduce Giuseppe alla dura realtà del quartiere.
Una volta rimasto solo, il sacerdote si dà da fare cercando di
aiutare in tutti i modi la comunità, fino a quando scopre che non
si può sempre vivere di equilibrio…
In un futuro che è già presente
anche Romeo e Giulietta dipendono dalla fibra ottica
EYE ON JULIET di
Kim Nguyen
Canada, 2017, 91’, prima
mondiale
Con Joe Cole, Lina El Arabi
Produzione: Item 7
Vendite estere: Films
Distribution
Distribuzione italiana: Movies
Inspired
Una storia d’amore vista attraverso
l’occhio di un piccolo drone. Tra il deserto mediorientale e un
oleodotto, appare un strano robot a forma di ragno che sembra
perlustrare l’orizzonte. Dall’altra parte del mondo, in America,
Gordon, pilota del drone e custode a distanza di sicurezza
dell’oleodotto. Sentendosi un estraneo in un mondo che comprende
sempre meno, inizia ad appassionarsi alla vita di Ayusha.
Dall’autore di Rebelle, finalista all’Oscar.
Nessuno come un israeliano sa
sorridere della morte guardando alla vita
GA’AGUA (LONGING)
di Savi Gabizon
Israele, 2017, 91’, prima
internazionale
Con Shai Avivi, Asi Levi
Produzione: United Channel Movies
(UCM)
Vendite estere: Films Boutique
Ariel, un uomo benestante senza
figli, riceve una telefonata dalla fidanzata dell’università. Deve
raccontargli un paio di cose davvero sorprendenti: la prima è che
quando si lasciarono vent’anni prima, era incinta e che da quella
gravidanza nacque un bambino fantastico; la seconda, invece, è
qualcosa che gli cambierà la vita per sempre. Comincia da qui il
viaggio fantastico di Ariel, il percorso parallelo di un padre e un
figlio.
Benvenuti al luna park del
capitalismo perfetto
LIFE GUIDANCE di
Ruth Mader
Austria, 2017, 90’, prima
mondiale
Con: Fritz Karl, Katharina Lorenz,
Florian Teichtmeister
Produzione: KGP Kranzelbinder
Gabriele Production
In un futuro prossimo, in un mondo
che ha raggiunto lo stadio perfetto del capitalismo, pochi ottimati
decidono della sorte della classe media. Per tutti coloro che non
si adeguano agli standard richiesti c’è un’agenzia dedicata, Life
Guidance, incaricata di aiutare gli individualisti a trovare
l’equilibrio richiesto. È quanto scopre Alexander, marito e padre
felice, quando una parola fuori posto al figlio gli porta in casa
l’ispettore/angelo custode di Life Guidance. L’istintiva ribellione
di Alexander farà il resto…
In silenzio dal 2003, quando portò a
Cannes Struggle, l’artista austriaca celebra il suo
ritorno con un apologo potente che si differenzia dai modelli del
genere.
Nello specchio di un’icona, la
donna e l’artista si danno la mano
LOOKING FOR OUM
KULTHUM di Shirin Neshat
Germania/Austria/Italia, 2017, 90’,
prima mondiale
Con Neda Rahmanian, Yasmin Raeis,
Mehdi Moinzadeh
Razor Film in coproduction with
Coop99, In Between Art Film, Vivo Film, Schortcut Films
Vendite estere: The Match
Factory
Mitra, artista ambiziosa, madre
quarantenne, costretta dal lavoro a vivere lontana dal figlio e dal
suo paese, si tuffa nel progetto più difficile di tutti: far
rivivere sullo schermo il mito della leggendaria cantante che tutto
il mondo arabo venera fin dagli anni ’50, Oum Kulthum. A quale
prezzo quella donna è sopravvissuta da regina in un mondo
conservatore e maschilista? In questa ricerca Mitra rischia di
perdere se stessa finché incontra Ghada, la straordinaria
incarnazione dell’inarrivabile icona. Una folgorazione.
Un melodramma della parola, un
amore impossibile, una scoperta
M di Sara Forestier
– opera prima
Francia, 2017, 100’, prima
mondiale
Con Sara Forestier, Redouanne
Harjane
Produzione: Chi-Fou-Mi
Productions
Vendite estere: MK2 films
Lila e Mo si incontrano a una
fermata d’autobus. Lila ha un blocco psicologico che le impedisce
di parlare. Mo è esuberante e chiacchierone. Lila studia per
sostenere i suoi esami. Mo si mantiene partecipando alle corse
automobilistiche clandestine. Gli opposti si attirano e
s’innamorano. Mo, però, porta con sé un fardello pesante. Davanti e
dietro alla macchina da presa Sara Forestier stupisce, emoziona,
sboccia come un fiore. Nel cast anche Jean-Pierre Léaud.
Tra Hitchcock e Bunuel, il
cinema ci fotografa
MAI MEE SAMUI SAMRAB TER
(SAMUI SONG) di Pen-ek Ratanaruang
Thailandia/Germania/Norvegia, 2017,
108’, prima mondiale
Con Cherman Boonyasak, David
Asavanond
Produzione: Bluering Company Ltd
Vendite estere: UDI – Urban
Distribution International
Viyada è una trentenne felice: è una
nota attrice di soap opera, ha un marito straniero bello e
presente, si sente ancora bella. Ma, stretta sempre più nella
ragnatela che intorno a lei ha tessuto l’ambiguo capo di una setta
chiamato il Santo e a cui il marito è ossessivamente devoto, Viyada
decide di adottare misure drastiche per ritrovare la sua
libertà.
Una satira della borghesia thai
condotta attraverso il filtro del cinema-sul-cinema. Il ritorno
dell’autore di Last Life in the
Universe.
Non sempre il ritorno alle
origini regala purezza e felicità…
MI HUA ZHI WEI (THE TASTE OF
RICE FLOWER) di Pengfei
Cina, 2017, 102’, prima mondiale
Con: Ying Ze, Ye Bule
Produzioni: Shanghai Uniglobe Film &
Culture Co. Ltd
Ye Nan, una donna di etnia Dai, dopo
aver vissuto in città fa ritorno al suo villaggio nello Yunnan.
Vuole prendersi cura della figlia tredicenne che aveva abbandonato,
ma il percorso per ricostruire il loro rapporto è pieno di
ostacoli. Un giorno la figlia viene arrestata con un’amica per aver
rubato del denaro nel tempio. E visto che tutti pensano che le
ragazze siano possedute da un demone, decidono di salvarle durante
la Festa dell’Acqua, onorando un Buddha di pietra dentro una grotta
carsica millenaria. Secondo film del regista di Underground
Fragrance.
Un racconto d’amore in un mondo
disperato, una storia di bellezza tra le rovine
VOLUBILIS di Faouzi
Bensaïdi
Marocco/Francia, 2017, 106’, prima
mondiale
Con Mouhcine Malzi, Nadia Kounda
Produzioni: Barney Production, Mont
Fleuri Production, Shadi Films
Vendite estere: Doc&Film
International
Meknès, Marocco. Lui è fiero del suo
lavoro come guardiano di un centro commerciale, lei del suo uomo e
di una modernità tanto difficile da conquistare, anche oggi, in una
terra dominata da secoli di maschilismo. Abdelkader e Malika stanno
per andare a vivere insieme. Ma un bel giorno un incidente sul
lavoro precipita l’uomo in un incubo senza fine in cui la forza dei
potenti schiaccia, ancora una volta, i deboli e gli onesti. Ballata
triste e satira impietosa, il film fotografa dall’interno una
società divisa e ingiusta. Dall’autore di WWW. What a Wonderful
World.
WOMEN’S
TALES
#13 CARMEN di Chloë
Sevigny
Italia, Stati Uniti, 2017, 8’,
colore, DCP
con Carmen Lynch
produzione Hi! Production
La cabarettista Carmen Lynch sa bene
cosa ci vuole per essere veramente divertenti. Mentre la osserviamo
tra gli specchi in camerino e il palcoscenico su cui si esibisce,
ci viene offerta l’opportunità di gettare uno sguardo nell’intimo
di un individuo davvero di talento. Le luci sature di Portland e il
neon vacillante delle insegne dello showbiz diventano il fondale
fugace e transitorio di Carmen, che si confronta con se stessa – il
proprio aspetto, i propri sogni, gli strani rituali
dell’accoppiamento nel mondo moderno – attraverso il confronto con
il pubblico. Che a volte ride con lei, altre no
L’atmosfera di Carmen è sciolta,
voyeuristica, improvvisata, e riflette l’interesse di Chloë Sevigny
per «realizzare un corto che racconta un percorso, l’essere donna,
l’ego dato dalla celebrità che parla dell’amore per il mestiere,
l’amore per l’arte, la sua ripetizione». Il copione si sviluppa
intorno al materiale cabarettistico prima scritto da Carmen Lynch e
poi ulteriormente rielaborato con grande intuito dalla regista. «Il
film coglie molto bene quella che sono – dichiara la Lynch -.
Quando sei sulla strada, anche se sei sola, non ti sembra nemmeno
più di esserlo. Molti di noi comici sono introversi, osservano e
ascoltano».
#14 (The [End) of History
Illusion] di Celia Rowlson-Hall
Italia, Stati Uniti, 2017, 13’,
colore, DCP
con Caroline Polachek, Sean Scott,
John Scott
Leal Zielinska, Mina Nishimura,
Katlyn Addison
Soloist with Ballet West, Christina
Jones
produzione a m ss ng p
eces Production con Hi! Production
(The [End) of History
Illusion] è ambientato in una lussuosa casa di Las Vegas,
posta otto metri sottoterra. Gemelli che fanno il tip tap e una
ballerina fornaia sono i protagonisti di questa
pubblicità sulla vita e le ambizioni che, presto, vengono spazzate
via da un Armageddon nucleare. A metà tra un musical hollywoodiano
anni Trenta e l’incubo della Guerra Fredda anni Sessanta, in questo
racconto sul consumismo, la paura e la fuga dalla realtà, Celia
Rowlson-Hall porta le sue consuete coreografie e il suo humor
nero.
EVENTI SPECIALI
AGNELLI di Nick
Hooker
Stati Uniti, 2017, 90’, prima
mondiale
Produzione: HBO Documentary
Films
Erede di una famiglia che ha fatto
la storia di Torino e nipote del fondatore della FIAT, Gianni
Agnelli ha attraversato la scena italiana e mondiale come un
autentico principe del XX secolo: figura carismatica e controversa,
emblema della rinascita italiana, alfiere del padronato negli anni
delle rivolte sindacali, ma anche protagonista della cupa tragedia
elisabettiana che ha marcato la sua stirpe. Un ritratto cangiante e
inedito da un punto di vista sorprendente.
GETTING NAKED: A BURLESQUE
STORY di James Lester
Stati Uniti, 2017, 85’, prima
mondiale
Produzione: James Lester Films
La scena neo-burlesque di New York è
un mondo sotterraneo fatto di sesso, provocazione, umanità. Il
documentario segue quattro artisti del genere raccontandoli nel
privato e sul palcoscenico. Ognuno di loro ha appena scoperto la
propria identità ed è parte integrante del mondo della commedia osé
e dello striptease. Quattro persone che hanno capito quanto non sia
necessariamente oro ciò che luccica, perché questa libera comunità
non può estraniarsi dalla dura realtà del sessismo, delle malattie
e delle crisi esistenziali. Getting Naked esplora il
significato di essere protagonista, animatore e donna in una delle
città più difficili del pianeta.
LA LEGGE DEL NUMERO
UNO di Alessandro D’Alatri
Italia, 2017, 26’, prima
mondiale
Con Marco Palvetti, Andrea
Sartoretti
Produzione: Déjà Vu Production, Rai
Fiction
Vendite internazionali: Rai Com
Tre uomini che non hanno niente in
comune ripongono in un colloquio con un magistrato l’unica chance
di riottenere per qualche giorno una libertà sognata ogni momento.
Un faccendiere, un ruvido malavitoso romano, un cittadino dell’Est
specializzato in traffici illeciti. Qualcosa in comune ce l’hanno:
la convinzione, infondata, che solo il primo che andrà al colloquio
otterrà il permesso premio. In una cella d’attesa i tre uomini si
trovano coinvolti in una partita senza esclusione di colpi per
garantirsi il primo posto al colloquio.
IL RISOLUTO (THE
RESOLUTE) di Giovanni Donfrancesco
Italia/Francia, 2017, 159’, prima
mondiale
Produzione: Altara Films, Les Films
du Poisson, Rai Cinema, NDR-ARTE (La Lucarne)
Un italiano di 87 anni, nel suo
ritiro nei boschi del Vermont, incontra un cineasta e coglie
l’occasione per guardare indietro alla sua vita. Dai ricordi della
guerra sin qui taciuti scaturisce un passato inconfessabile da
soldato bambino nei ranghi della Decima Mas, una delle più violente
milizie fasciste. E una rivelazione sul destino del tesoro di
Mussolini, che lui stesso avrebbe contribuito ad occultare… Un
viaggio nei meandri della memoria, capace di parlare al nostro
presente.
THIRST STREET di
Nathan Silver – In collaborazione con il Tribeca Film
Festival
Stati Uniti, 2017, 82’, prima
internazionale
Con Lindsay Burdge, Damien Bonnard,
Esther Garrel
Vendite estere: Stray Dogs
Gina, un’assistente di volo
americana sola e depressa dopo il suicidio del suo fidanzato,
durante una sosta a Parigi fa amicizia con un barista di nome
Jérôme. Ma quando decide di cedere al desiderio e di rimanere in
Francia, rientra in scena Clémence, l’ex di Jérôme, e una
relazione, all´apparenza innocua, si trasforma rapidamente in un
amour fou non corrisposto. Uno dei maggiori successi dell’ultima
edizione del festival newyorchese gemellato con le Giornate degli
Autori.
IL TENTATO SUICIDIO
NELL’ADOLESCENZA di Ermanno Olmi
Italia, 1968, 35’, prima
mondiale
Per Italo Calvino non c’è niente
di più inedito dell’edito. Ha ragione, una ragione filologica, di
amorosa rilettura dei testi. Ma Calvino – con Borges – sa anche che
una nuova scoperta di un’opera può fare luce su opere passate, e
addirittura su quelle posteriori alla sua creazione.
Il documentario racconta i primi
pionieristici anni di attività di un reparto psichiatrico d’urgenza
presso il Policlinico di Milano, una struttura sperimentale
all’epoca, diretta da un grande psichiatra, Carlo Lorenzo Cazzullo.
Un padiglione dedicato ai casi di emergenza per tentato suicidio,
con un’incidenza drammatica di adolescenti. Ci sono interviste,
statistiche, storie personali. C’è, in piccolo, un sorprendente
palinsesto del cinema di Olmi: per tagli, ritmi, empatia, scelta
dei volti, degli sguardi. Il documentario non risulta essere mai
stato proiettato in una pubblica sede; non figura in alcuna delle
tante filmografie del regista redatte negli anni. Ci appare, dalla
moviola, come un film nuovo, inedito, ritrovato, soprattutto perché
ci si ritrova conservato il suo cinema degli anni Sessanta e
Settanta, e il tocco di sempre del suo autore.
PROIEZIONI
SPECIALI
I’M (endless like the space)
di Anne-Riitta Ciccone
Italia, 2017, 112’, prima
mondiale
Con Barbora Bobulova, Mathilde
Bundschuh
Produzione: A.T.C. Adriana Trincea
Cinema srl, Rai Cinema con Paypermoon Italia
Distribuzione italiana: Koch Media
Italia
Un viaggio fantastico in un futuro
che assomiglia terribilmente al presente. La diciassettenne Jessica
vive, anche in questa dimensione parallela, i problemi di tutti
quelli che hanno la sua età: il timore di un futuro pauroso per il
quale l’unico rimedio sembra essere l’omologazione agli altri. Ma
Jessica è diversa. Una fiaba italiana in 3D.
THE MILLIONAIRS di
Claudio Santamaria
Italia, 2017, 14’, prima
mondiale
Con Sabrina Impacciatore, Peppe
Servillo
Produzione: Goon Films
Distribuzione italiana: Lucky
Red
Nel corso di una lunga notte, le
strade di un bosco di montagna diventano teatro per una serie di
efferati omicidi a opera di diversi personaggi, tutti decisi a
impossessarsi di una misteriosa valigetta.
RACCONTARE VENEZIA
di Wilma Labate
Italia/Francia, 2017, 54’, prima
mondiale
Con Silvia D’Amico
Produzione: Wider Films, LuFilms in
associazione con D-Hub Studios e in collaborazione con Taodue –
Mediaset Group e Ciné Cinema Canal+
Distribuzione italiana: Wider
Films
Una giovane attrice in viaggio a
Venezia ripercorre i luoghi e le atmosfere di alcuni celebri film
girati nella città lagunare. Nel percorso rivive i fasti della
classicità, della decadenza e della modernità di un luogo unico al
mondo. Da un’idea di Irene Bignardi.