James Gunn ha rivelato di aver quasi diretto
un film dedicato a Krypto the Superdog. Il regista
del popolare franchise di successo Guardiani
della Galassia ha da poco terminato i lavori
sull’attesissimo The
Suicide Squad ed è attualmente impegnato con la serie
spin-off Peacemaker. Tuttavia, la sua carriera avrebbe
potuto prendere una piega molto diversa quando aveva pensato di
adattare una proprietà DC decisamente inaspettata.
Krypto the Superdog
è stato introdotto nelle pagine del DC Comics grazie a “Adventure
Comics #210”, pubblicato nel marzo del 1955. Il personaggio faceva
parte dei leggendari contributi di Otto Binder al mito di Superman
durante la Silver Age dei fumetti, che includevano anche Supergirl,
la Legione dei Super-Eroi e il malvagio Brainiac. Originariamente
concepito per essere un one-off character, Krypto è diventato
talmente popolare tra i fan che alla fine è apparso anche in altri
fumetti, la maggior parte dei quali appartenenti alla DC Rebirth.
Il personaggio è apparso anche in numerosi adattamenti, incluso un
episodio di Smallville e la serie Titans; ha
persino avuto una serie animata a lui interamente dedicata,
trasmessa su Cartoon Network dal 2005 al 2006.
Attraverso il suo account
Twitter, James Gunn ha scritto: “Visto che me
lo state chiedendo in tanti… sì, ho considerato l’idea di dirigere
un film su Krypto nello stesso momento in cui stavo considerando
The Suicide Squad (tra gli altri progetti). Ma da allora non ne
abbiamo più parlato”. Il regista e sceneggiatore ha quindi
smentito le voci secondo cui un film dedicato a Krypto sarebbe
stato il suo prossimo progetto DC: “No, non è vero. Sto
lavorando a The Suicide Squad, a Peacemaker e a Guardiani della
Galassia Vol. 3. Sono ancora indeciso su cosa verrà dopo.”
I prossimi progetti di James Gunn
Non è la prima volta che James Gunn conferma di aver accarezzato l’idea
di dirigere un film dedicato ad uno dei personaggi dell’universo di
Superman: in passato, infatti, aveva rivelato di aver considerato
un film dedicato proprio all’eroe kryptoniano.
Per quanto riguarda i progetti
menzionati da Gunn nelle sue dichiarazioni, sappiamo che The
Suicide Squad arriverà nelle sale e su HBO Max il
prossimo 6 agosto, ma ad oggi non è stato rilasciato ancora nessun
materiale ufficiale in merito al film. La serie spin-off
Peacemaker, invece, debutterà a gennaio del 2022
ed avrà come protagonista il personaggio interpretato da
John Cena. In merito a Guardiani
della Galassia Vol. 3, sappiamo soltanto che l’uscita
del film è fissata per il 2023 e che le riprese dovrebbe partire
ufficialmente entro la fine del 2021.
Novità per il nuovo horror-thriller
The Experiment Belko. “Un paio di
anni fa, John fece un provino per me per un ruolo. Lo conoscerete
per il suo fantastico lavoro in Short Term 12 o
per la serie The Newsroom. John non ottenne il
ruolo quel giorno – non era giusto per la parte – , ma quando uscì
dalla stanza, mi rivolsi al direttore del casting e dissi: “Questo
è uno dei migliori attori che abbia mai visto in vita mia, è stato
forse il miglior provino a cui abbia mai assistito.” Da allora
decisi che avrei trovato un modo per lavorare con
lui.”
Così James Gunn(Guardiani
della Galassia), qui nelle vesti di produttore, ha
annunciato su Facebook il coinvolgimento di John Gallagher
Jr. nel film diretto da Greg McLean
(Wolf Creek). The Experiment
Belko si basa su uno script redatto da
Gunn pochi anni fa, e racconta la storia di un
gruppo di espatriati americani che lavorano in un edificio a San
Paolo, in Brasile, e si trovano intrappolati nel loro luogo di
lavoro. Una voce emessa dal sistema di altoparlanti, li costringerà
via via ad uccidersi a vicenda. Gallagher Jr. sarà
Mike Pelk, uno dei personaggi principali. McLean
inizierà le riprese il prossimo mese a Bogotà.
Una nuova foto di copertina sui
social media del capo dei DC Studios, James Gunn,
ha scatenato speculazioni sull’adattamento in versione
cinematografica della trama di Kingdom Come. È una
nuova era per la Warner Bros. Discovery quando si tratta del
DCU. Dopo diversi anni di alti e bassi, la
società ha recentemente lanciato i DC Studios,
guidati da Gunn e Peter Safran. Mentre Gunn si occupa del lato
creativo dei DC Studios, Safran si occuperà degli aspetti
commerciali, portando il DCU in una nuova direzione.
Anche se i due boss dei DC Studios
devono ancora rivelare completamente quali sono i loro piani per il
DCU, James Gunn ha lasciato un indizio su ciò che
potrebbe avere in serbo per il futuro. Con Hive che emerge come una
nuova popolare app di social media, Gunn ha lanciato il suo profilo
ufficiale. Ma per la sua foto di copertina, il regista ha
utilizzato uno sfondo di Kingdom Come, tratto
dall’iconica run DC Comics di Mark Waid e
Alex Ross. L’immagine ha ora suscitato la
speculazione che la DCU, sotto i DC Studios, forse adatterà la
famigerata trama dei film.
Il nuovo DCU sta rapidamente iniziando a prendere
forma, con i primi progetti che saranno annunciati dai DC
Studios il prossimo mese. Mentre James Gunn e
Peter Safran stanno lavorando sodo per creare un piano
lungo 8-10 anni che darà finalmente ai fan un vero e proprio
universo condiviso, c’è ancora qualche incertezza su come
i franchise di
Batman e Joker
si inseriranno in tutto questo.
Dopo aver recentemente smascherato
le notizie secondo cui i DC Studios stanno prendendo in
considerazione l’idea di portare il Cavaliere
Oscuro di Robert Pattinson nel DCU,
Gunn ha ora confermato su Twitter che possiamo aspettarci altre
storie di Elseworlds.
Ciò significa che entrambi i
franchise R-Rated saranno indipendenti, lasciando Matt
Reeves, Todd Phillips e DC Studios
liberi di andare avanti con i rispettivi piani senza crossover
forzati. Con tutti i segnali che indicano che tutti nel
DCU sono stati ricollocati, non sorprenderti se
anche la stagione 2 di Peacemaker rientra
in questo stendardo di Elseworlds. In altre
notizie, Gunn ha anche anticipato i piani futuri per Slade
Wilson, alias Deathstroke.
Il piano originale nel
DCEU prevedeva che
Joe Manganiello seguisse il suo cameo
in Justice League con un ruolo
da protagonista in The
Batman. Dopo aver preso di mira il cavaliere
oscuro di Ben Affleck, il Terminator della DC doveva
apparire nella sua uscita solista dal regista di The
RaidGareth
Evans. Sfortunatamente, niente di tutto ciò è
diventato realtà.
Supponiamo che James
Gunn non riporterà indietro Joe Manganiello visti i suoi legami con lo
Snyderverse, ma non vediamo l’ora di vedere qual è il piano per
Deathstroke nel DCU. Il personaggio sui fumetti si
è scontrato con molti eroi nel corso degli anni, anche se è più
strettamente associato ai Teen Titans. Se quella trama si
svolgerà sullo schermo, aspettiamoci che la serie sui
Titans verrà cancellata. Non resta che
aspettare i primi annunci sul nuovo DCU che dovrebbero arrivare a
inizio anno. Di seguito i Twitt di James Gunn:
Hey James, you and Peter must be having tons
of fun planning things out for the DCU🔥 (other than the Twitter
crazies). Were any of the animated DC Shows like Justice League
Unlimited and Young Justice an inspiration for you when planning
out this universe?
Nel suo sgangheratissimo e
divertente
The Suicide Squad – Missione Suicida, James
Gunn ha voluto anche Peter Capaldi nel
ruolo del Pensatore. Dopo il successo del film e della serie
spin-off su The Peacemaker, brillante personaggio
interpretato da
John Cena, adesso Gunn anticipa un’espansione del
franchise con protagonista Peter Capaldi.
Con un post su Twitter,
James Gunn ha alimentato le voci del suo ulteriore
coinvolgimento nel DCEU. Nel tweet, il regista e sceneggiatore ha
scritto: “Non vedo l’ora di dirvi tutti i grandi progetti che
abbiamo attualmente in gioco…” con un’immagine della star di
Doctor Who, Peter Capaldi, nei
panni di Gaius Grieves, alias il Pensatore di
The Suicide Squad – Missione Suicida.
Non è chiaro a questo punto se
questi misteriosi piani abbiano a che fare con lo stesso Pensatore
di Capaldi, ma la scelta dell’immagine non è causale.
Il teaser trailer di Superman ha
battuto ogni record alla sua uscita lo scorso dicembre, e il
regista James Gunn ha annunciato oggi l’intenzione
di alimentare l’hype con un “World Tour“, che
vedrà lui e il cast portare il film in giro per il mondo.
Il co-CEO di DC Studios ha condiviso
la notizia in un video pubblicato sui suoi account X e Instagram.
Il video era accompagnato da un nuovo poster con l’Uomo d’Acciaio e
da un elenco di date, riferite a quando quei paesi ospiteranno
anteprime ed eventi per i fan.
Si tratta di un’immagine simile a
quella mostrata nel teaser poster, e dobbiamo credere che ne
arriveranno altre simili nelle prossime settimane. I character
poster saranno un must per i fan, e ci aspettiamo che questi e
altri arrivino quando i biglietti saranno in vendita.
Durante una recente intervista con
Wonderland,
David Corenswet ha rivelato come ha reagito alla
notizia che avrebbe interpretato Superman nel
DCU. “Mi sono allontanato e ho risposto al
telefono, e [il regista di Superman] James Gunn ha detto: ‘David,
sono James Gunn’. E io ho detto: ‘Puoi provarlo?’ Perché ero di
umore sospettoso”, ha scherzato. “Sono riuscito a dirlo a
mia madre, a mia zia, a mio zio, a mia sorella e a mia moglie prima
che la notizia fosse resa pubblica”, ha detto l’attore.
“L’ultima persona a cui sono riuscito a dirlo, poche ore dopo che
era stato reso pubblico, è stato il mio insegnante di teatro del
liceo, che è stato quello che mi ha convinto a fare un provino per
la Juilliard School ed è un caro amico. Mi ha risposto via
messaggio: ‘Sto facendo un programma radiofonico per questa
compagnia teatrale di cui mi occupo a Philadelphia. Ti
richiamo’.”
“Così, quando ha finito, l’ho
chiamato e gli ho chiesto: ‘Come va?’. Lui ha risposto: ‘Oh, è
fantastico! Stavo parlando di questo e di quello, David, sai
com’è…’. Poi ho detto: ‘Oh, gli hai raccontato cosa si prova ad
avere il tuo studente di teatro del liceo che interpreta il
prossimo Superman?'” ha continuato Corenswet. “E il
telefono è caduto. Poi ha esclamato: non ricordo bene cosa abbia
detto, ma è stata una telefonata davvero fantastica.”
Superman è il primo
film dei DC Studios scritto e diretto da
James Gunn, con
David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio,
María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor
Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio
distribuito da Warner Bros. Pictures.
“Superman”, il primo film dei DC Studios
in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto
il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il
suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe
originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica
di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un
Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella
bontà del genere umano.
Produttori esecutivi di
“Superman” sono Nikolas Korda, Chantal
Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è
avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il
direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle,
la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre
al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori
William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue
Beetle”).
Io non trovo alcuno
spazio nella mia testa per pensare che i miei film siano superiori
o inferiori rispetto a qualunque altro film. Ho davvero solo spazio
per pensare a come posso fare, ad esempio in questo momento, a
rendere il più grande spettacolo di tutti i tempi Guardians of the Galaxy Vol. 2 Questo è tutto
ciò che mi interessa e su quello che mi
concentro.
Il regista ha poi continuato
ammettendo:
Io in realtà non penso a
Marvel vs DC. Ogni volta che un film Marvel esce penso che non
è così buono come avrei voluto che fosse e, allo stesso modo,
quando esce un film DC, mi viene da pensare che non è
come avrei voluto che fosse. E penso che sono deluso perché amo
questi personaggi. Sono cresciuto leggendo i fumetti di Marvel e
DC. Voglio che i film siano davvero tutti
buoni.
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In Guardiani della
Galassia Vol. 2, che arriverà al cinema nel 2017,
torneranno sicuramente Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave
Bautista e in veste di doppiatori Vin
Diesel e Bradley Cooper.
Confermati anche il Collezionista (Benicio Del
Toro), Yondu (Michael Rooker) e Nebula
(Karen Gillan). Tra le new entry Pom
Klementieff.
Il film arriverà al cinema il 5 marzo
2017.
Guardiani della Galassia (Guardians of the
Galaxy) è un film del 2014 diretto da James
Gunn.
Prodotto dai Marvel
Studios e distribuito da Walt
Disney Studios Motion Pictures è il decimo film del Marvel
Cinematic Universe e quarta pellicola della cosiddetta Fase
Due. Basato sugli omonimi personaggi della Marvel Comics, il
film è stato scritto da Gunn e Nicole Perlman e vede tra i suoi
protagonisti Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin
Diesel, Bradley Cooper, Lee Pace, Michael Rooker, Karen
Gillan,Djimon Hounsou, John C. Reilly, Glenn Close e Benicio del
Toro.
Annunciato al Comic-Con 2012 di San
Diego, il film è stato distribuito il 1º agosto 2014 negli Stati
Uniti e il 22 ottobre in Italia, anche in 3D eIMAX 3D. Nel 2015 il
film ottiene due candidature ai Premi Oscar per i migliori effetti
speciali e per il miglior trucco.
James Gunn,
regista dell’attesissimo The Suicide
Squad, ha rivelato via Instagram qual è la sua
incarnazione cinematografica preferita del Joker.
Con grande sorpresa, non si tratta di Jared Leto, che ha interpretato l’iconico
supercriminale proprio in Suicide Squad di David
Ayer.
Sempre in occasione di un Q&A
del regista attraverso il suo profilo Instagram, Gunn ha
risposto di non saper in realtà scegliere il suo interprete del
Joker preferito, e di essere fortemente indeciso tra le performance
di Heath Ledger e Joaquin Phoenix, che hanno interpretato il
villain rispettivamente ne Il cavaliere oscuoro e nel più recente Joker.
James Gunn non ha
quindi nominato Jared Leto, che ha interpretato Joker in
Suicide Squad: in effetti, quella di Leto
è stata una delle incarnazioni del celebre personaggio dei fumetti
DC più discusse di sempre. Inoltre, a causa dei numerosi tagli
operati in fase di post-produzione, sappiamo che il personaggio
avrebbe dovuto avere molto spazio nel film arrivato al cinema nel
2016.
Sappiamo che The
Suicide Squad sarà una sorta di sequel/reboot del
film di Ayer: torneranno, infatti, alcuni degli attori già apparsi
in quella pellicola, come Margot
Robbie, Joel Kinnaman, Jai
Courtney e Viola
Davis.
Secondo le ultime
indiscrezioni, Nathan
Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy,
che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la
capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere
guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità.
Altri nomi circolati nelle ultime
settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano
che Sean Gunn potrebbe vestire i panni
di Weasel e Flula Borg quelli di
Javelin; Pete Davidson potrebbe
interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker
Savant.
Dopo un po’ di pausa, il co-CEO dei
DC Studios James Gunn ha fornito un aggiornamento sul
film di Superman prodotto da J.J. Abrams.
Sulla piattaforma di social media
Threads, a James Gunn è stato chiesto se il film di
Abrams su Superman – che sarebbe considerato un progetto
Elseworlds – fosse ancora in fase di sviluppo. Il regista
e co-CEO ha risposto con un secco “sì“, confermando che il
progetto non è stato abbandonato.
Dato che il film di J.J. Abrams su Superman era stato rivelato
prima dei grandi cambiamenti avvenuti alla DC, i
fan non sapevano se il film sarebbe stato ancora possibile,
soprattutto perché il nuovo Universo DC dovrebbe iniziare con
Superman:
Legacy del 2025. Tuttavia, sembra che sia ancora
possibile, con Ta-Nehisi Coates che dovrebbe scrivere il film e
J.J. Abrams che lo produrrà.
Quali altri progetti Elseworlds
sono in arrivo?
Al di fuori del nuovo DCU, un progetto Elseworlds è The
Batman – Part 2. Al momento non si sa molto della
trama del sequel del supereroe, anche se Robert Pattinson dovrebbe tornare nei panni
del Cavaliere Oscuro. Il primo film ha fatto un accenno al Joker e
ha lasciato in vita l’Enigmista ad Arkham, quindi uno o entrambi
questi iconici antagonisti potrebbero fare ritorno. Proprio il mese
scorso, il co-CEO dei DC Studios James Gunn ha smentito una voce su chi
potrebbero essere i cattivi del sequel e sulla possibile
introduzione di Dick Grayson/Robin.
C’è anche Joker:
Folie à Deux, diretto ancora una volta da Todd Phillips. Il sequel vedrà il ritorno di
Joaquin Phoenix, che riprende il suo ruolo da
premio Oscar nel ruolo del cattivo della DC, insieme alla superstar
Lady Gaga, vincitrice di un Grammy, nel ruolo di
Harley Quinn.
Il co-capo dei DC Studios, James
Gunn, è tornato a Twittare per rispondere ai fan e
questa volta sta parlando in modo netto e chiaro su Superman. I tweet arrivano
dopo la notizia che la
versione di Patty Jenkins non andrà
oltre Wonder
Woman 3 e che il tanto
chiacchierato e entusiasta annuncio del ritorno di Henry Cavill come l’Uomo d’Acciaio
potrebbe non avvenire. James Gunn ha twittato il poster di Superman celebrando
la prima “44 anni fa” del film del 1978 con Christopher
Reeve nel ruolo principale. Questo ha aperto una
discussione con i fan dei fumetti per chiedere a Gunn del
futuro di Superman
mentre lavora con il co-capo Peter Safran nel plasmare il futuro
dell’Universo DC.
Uno dei tweet a cui James Gunn ha risposto proveniva da un utente
di Twitter che chiedeva “se vedremo un Superman” nella nuova era
perché ” i fan sono affamati di vedere di più del più grande
personaggio dei fumetti sul grande schermo”. Gunn ha risposto: “Sì,
certo. Superman è una priorità enorme, se non la più grande
priorità.
Hey James, please tell us if we are gonna
see a Superman? We’ve been starved of the greatest comic book
character on the big screen for ages! pic.twitter.com/0eaPIbOYvN
Un altro fan ha affermato che a
James Gunn“non piace
Henry Cavill“ poiché il rapporto rilasciato all’inizio
di questa settimana affermava che l’attore di The Witcher non aveva la garanzia di tornare al suo
ruolo nel nuovo universo DC come previsto . Dopo il commento, un
altro fan ha chiesto a James Gunn di “smascherare” quell’affermazione
a cui il regista di
The Suicide Squad ha detto: “Certo:
falso”.
Cavill ha ripreso il suo ruolo di Superman
in Black Adamcon
Dwayne
Johnson che è stato un grande sostenitore per
riportare l’attore nei panni di Superman. Johnson ha rivelato che
i precedenti
leader dell’Universo DCnon
erano entusiasti del ritorno di
Cavill, ma alla fine è riuscito nel riportare il ruolo
all’attore poiché sentiva che Superman era l’unico avversario di
Black Adam.Il futuro dei sequel
di Black
Adame Supermanrestano ancora un sogno e dopo cheWonder
Woman 3è stato accantonato per ora,
James Gunn chiede ai fan di essere pazienti mentre la
transizione è in corso:
“Sappiamo che non renderemo ogni
singola persona felice in ogni fase del percorso, ma possiamo
promettere che tutto ciò che facciamo è fatto al servizio della
STORIA e al servizio dei PERSONAGGI DC, sappiamo che ami e che
abbiamo amato tutta la nostra vita”, ha twittato Gunn. “Per
quanto riguarda ulteriori risposte sul futuro del DCU, purtroppo dovrò chiederti di
aspettare. Stiamo dedicando a questi personaggi e alle storie
il tempo e l’attenzione che meritano e noi stessi abbiamo ancora
molte più domande da porre e a cui rispondere”.
Come i fan dei cinecomics sapranno, James Gunn è da sempre molto aperto al dialogo
con i suoi fan, e spesso, attraverso i suoi profili social, si
lascia andare a lunghe sessioni di Q&A in cui cerca di risponde
a quasi tutte le curiosità non solo in merito ai suoi imminenti
progetti, ma anche sulla sua carriera in generale e sulle sue
preferenze in fatto di film di supereroi.
Proprio nelle ultime ore, il
regista e sceneggiatore ha risposto ad alcune domande attraverso le
storie di Instagram, rivelando
nuovi dettagli in merito all’attesissimo Guardiani
della Galassia Vol. 3. Nell’ordine, il regista ha
ribadito che quasi probabilmente il terzo capitolo sarà l’ultimo
della saga da lui diretto, proprio perché chiuderà la storia
iniziata con il primo film. Ha poi confermato che sarà ambientato
subito dopo gli eventi di Thor: Love and
Thunder e che tra i suoi film preferiti del MCU figura, insieme a
Guardiani della Galassia Vol. 2, anche il primo
Iron Man.
Chiaramente, non sono mancate anche
le domande in merito a The Suicide
Squad, che arriverà in sala il prossimo agosto. In
merito al cinecomic DC, Gunn ha ribadito ancora una volta che quasi
tutti i personaggi presenti nel film moriranno, mentre non ha
voluto rivelare quali fossero gli altri due progetti DC a cui aveva
pensato quando venne contattato dalla Warner Bros. per un nuovo
film: “Se te lo dicessi, tradirei me stesso”, ha risposto
il regista alla domanda di un fan. “Ci sono altre proprietà DC
che adoro, ovviamente. Almeno altre due.”
Come riportato da FilmRatings.com, The Suicide
Squad ha da poco ricevuto un Rating R, ossia un
divieto ai minori di 17 anni non accompagnati. La motivazione è la
seguente: “Presenza di immagini violente e di sangue,
linguaggio volgare, riferimenti sessuali espliciti, uso di droghe e
brevi accenni di nudità.”
Tornando a James Gunn, sempre via Instagram il regista ha
dichiarato di aver accantonato il progetto di un film dedicato ai
Thunderbolts,
il gruppo di supereroi dei fumetti Marvel, verso cui aveva espresso
interesse durante un’intervista del 2013. Come spiegato dal diretto
interessato, è stato proprio The Suicide
Squada far calare il suo interesse nei confronti di
un film dedicato a quei personaggi.
Krypto il Supercane farà il suo
debutto live-action (anche se ovviamente Krypto stesso sarà portato
in vita tramite CGI) nel Superman di James
Gunn, e si prevede che avrà anche un ruolo significativo
in
Supergirl: Woman of Tomorrow.
Alcuni fan ritengono che il
cucciolo, il cui aspetto è basato sul cane di Gunn,
Ozu, stia già ricevendo troppa attenzione (come se
un cane carino potesse mai essere messo da parte nel marketing), ma
i DC Studios hanno piani per il cagnolino che vanno oltre queste
apparizioni sul grande schermo. A febbraio, Gunn ha annunciato che
erano in lavorazione quattro cortometraggi stagionali su Krypto
ambientati nel DCU (il primo dovrebbe debuttare a settembre).
“Abbiamo questi piccoli corti su Krypto che sono così
divertenti, amico. Li ho guardati tutti”, ha anticipato.
“È un cane terribile, terribile. È per le famiglie ed è davvero
divertente e buffo. È davvero figo.”
Ora, rispondendo a un fan sui social
media, Gunn ha indicato che uno spin-off di Krypto
è in arrivo. Presumiamo che si riferisca a questi cortometraggi e
non a un progetto separato, ma questo sembrerebbe confermare che
saranno animati.
Dopo aver condiviso ieri un nuovo
sguardo a
Superman e ai suoi compagni Metaumani, il regista James
Gunn ha svelato una seconda serie di character poster per
l’imminente reboot del DCU.
Questa volta, l’attenzione è rivolta
ai “nemici e amici” dell’Uomo d’Acciaio (sappiamo che non tutti
coloro che si trovano in contrasto con l’iconico eroe lo faranno
volentieri), con nuovi banner per Lex Luthor (Nicholas
Hoult), Eve Teschmacher (Sara Sampaio),
l’Ingegnere (María Gabriela de Faría) e Rick Flag
Sr. (Frank Grillo). È presente anche il poster
precedentemente pubblicato per Metamorpho di Anthony
Carrigan.
Superman è il primo
film dei DC Studios scritto e diretto da
James Gunn, con
David Corenswet nei panni di Superman/Clark Kent.
Nel cast anche
Rachel Brosnahan,
Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Anthony Carrigan,
Nathan Fillion, Isabela Merced, Skyler Gisondo, Sara Sampaio,
María Gabriela de Faría, Wendell Pierce, Alan Tudyk, Pruitt Taylor
Vince e Neva Howell. Il film sarà al cinema dal 9 luglio
distribuito da Warner Bros. Pictures.
“Superman”, il primo film dei DC Studios
in arrivo sul grande schermo, è pronto a volare nei cinema di tutto
il mondo quest’estate, distribuito da Warner Bros. Pictures. Con il
suo stile inconfondibile, James Gunn trasporta il supereroe
originale nel nuovo universo DC reinventato, con una miscela unica
di racconto epico, azione, ironia e sentimenti, consegnandoci un
Superman guidato dalla compassione e da una profonda fiducia nella
bontà del genere umano.
Produttori esecutivi di
“Superman” sono Nikolas Korda, Chantal
Nong Vo e Lars Winther. Dietro la macchina da presa, Gunn si è
avvalso del lavoro di suoi collaboratori fidati, tra cui il
direttore della fotografia Henry Braham, la scenografa Beth Mickle,
la costumista Judianna Makovsky e il compositore John Murphy, oltre
al compositore David Fleming (“The Last of Us”), ai montatori
William Hoy (“The Batman”) e Craig Alpert (“Deadpool 2”, “Blue
Beetle”).
ComingSoon.net
informa che la MadRiver Pictures ha annunciato il prossimo
progetto di James Gray (Tow Lovers, I
Padroni della Notte). Il regista si occuperà di uno
sci-fi dal titolo Ad Astra, anche se per
il momento non sno stati forniti altri dettagli in merito.
James Gray produrrà
anche il film al fianco di Anthony Katagas
della Your Head Productions, di Rodrigo
Teixeira della RT Features e a
Marc Butan. Le riprese partiranno nel 2017.
Prima di cimentarsi in
Ad Astra, Gray deve completare il suo
lavoro su The Lost City of Z,
adattamento cinematografico dell’opera letteraria David
Grann (Z La Città Perduta) che vede
protagonisti Charlie Hunnam, Tom Holland, Robert
Pattinson e Sienna Miller.
La città più famosa del crimine sta
per arrivare sul piccolo schermo, si tratta ovviamente di
Gotham City. Infatti, secondo Deadline la Fox è
intenzionata a produrre una serie in live-action che seguirà le
vicende di un giovane detective James Gordon, e
sarà concepita dal creatore di The
MentalistBruno Heller. Al momento è
esclusa categoricamente la partecipazione o il coinvolgimenti del
personaggio di Bruce Wayne, ma pare invece che lo
show usufruirà di tutti i cattivi dell’universo dell’uomo
pipistrello.
La prima apparizione del Detective
risale al numero #27 Detective Comics” 1939, ed il
commissario James Gordon è stato creato da Bill Finger e Bob Kane.
In precedenza è apparso nello show televisivo nel 1960 su Batman di
Neil Hamilton. L’ultima apparizione del personaggio risale alla
trilogia al cinema di Christopher Nolan, dove è
interpretato dall’attore Gary Oldman.
Al momento nessuna informazione è stata rilasciata su date, cast
e messa in onda, quindi non ci resta che aspettare ulteriori
notizie.
Il recente periodo cinematografico
verrà sicuramente ricordato come uno dei più tristi di sempre, non
a causa della sua produzione, ma in seguito alle numerose
personalità del mondo dello spettacolo che ci hanno purtroppo
lasciati orfani, disintegrando nel giro di un solo istante intere
generazioni di ricordi su celluloide. Ma ripercorrendo a ritroso
questo commosso necrologio, non possiamo non porre l’attenzione
sulla scomparsa di colui che, suo malgrado, può essere considerato
a tutti gli effetti come l’apripista di questa sfilata di celebrità
passate ormai alla consacrazione del ricordo.
James Gandolfini,
il boss di Hollywood, per gli amici cinefili che lo
conoscevano come il grande Tony Soprano è rimasto una
delle personalità più amate del cinema e della tv di tutti i tempi,
spentosi prematuramente nel giungo del 2013 per un attacco di
cuore, quel suo gran cuore che lo ha fatto amare sia come attore
che come uomo, un cuore che negli oltre trent’anni di carriera lo
ha portato a rispettare la sua professione a tal punto da
intraprendere ogni volta sempre nuove sfide e nuovi ruoli, pur
guadagnandosi la meritata fama di italoamericano doc.
Classe 1961, dalle più che
esplicite origini nostrane, Gandolfini muove i sui primi passi nel
mondo della tv alla fine degli anni ’80, per esordire (più che
magnificamente) nel 1992 nientemeno che col maestro Sidney
Lumet in Una estranea fra noi,
plasmando già la sua futura fisionomia italoamericana, affermatasi
a pieno titolo nel successivo Prove
apparenti del 1996. Gli anni ’90 vedono la sua
consacrazione grazie a sodalizi molto fruttuosi con alcuni grandi
registi, tra cui Tony Scott (Una vita
al massimo, Allarme rosso,
L’ultimo boyscout), Nick
Cassavetes (She’s So Lovely),
Clint Eastwood (Mezzanotte nel verdino
del bene e del male) e Joel
Schumacher (8mm – Delitto a luci
rosse). Grande successo ottengono poi due pellicole
del 1998 votate al thriller più torbido e viscerale, come
Il tocco del male, dove recita accanto a
Denzel Washington, e Civil
Action, dove affianca nientemeno che John
Travolta. Contemporaneamente porta avanti alcuni lavori
televisivi, tra cui il sorprendente successo di La
parola ai giurati (remake dell’omonimo film di Lumet
per mano di William Friedkin nel 1997), ma è solo
con la parte del boss Tony nella fortunata serie
I Soprano (1999-2007) che Gandolfini
conquista finalmente un posto di prim’ordine nella scena
internazionale e un podio d’onore nell’olimpo dei grandi personaggi
dell’immaginario cine-televisivo di inizio millennio, plasmando un
personaggio odioso, sfacciato, irriverente ma capace di conquistare
il cuore di milioni di fans, anche per antitesi col suo carattere
semplice e simpatico nella vita reale.
Gli anni duemila lo vendono
accresce notevolmente la sua fama anche grazie ad alcune felici
caratterizzazioni cinematografiche, come il celebre assassino
omosessuale Winston al fianco di Julia Roberts e
Brad Pitt in The Mexican – Amore senza
sicura diretto da Gore Verbinnski,
l’odioso colonnello Winter acerrimo nemico di Robert
Redford in Il castello di
Rod Lurie, fino alla preziosa partecipazione al
pluripremiato L’uomo che non c’era dei
fratelli Coen. La sua carriera decolla
ulteriormente negli anni successivi, grazie all’alternanza di
prodotti d’autore come Romance &
Cigarettes di John Torturro al
fianco di Susan Sarandon, e progetti ampiamente
più commerciali, come Pelham 123 – Ostaggi in
metropolitana, ultima collaborazione con Tony Scott.
Ormai votatosi totalmente al grande schermo, l’ultimo periodo della
sua carriera è caratterizzato per lo più da un ritorno ai ruoli
polizieschi delle origini, come il fortunato Cogan –
Killing Them Softly, e di alcuni gustosi cammei, tra
cui Molto forte, incredibilmente vicino
di Stepehen Daldry e Zero Dark
Thirty di Kathryn Bigelow.
Uno degli attori più americani
tutti i tempi, colui che più di ogni altro ha fatto del modello di
corruzione a stelle e strisce il suo marchio di fabbrica, si è
spento proprio nel paese della sua lontana origine, in Italia, dopo
un brevissimo soggiorno a Roma. Una grande tristezza ma anche un
piccolo orgoglio il nostro, quello di aver potuto ospitare il
grande James e di avergli potuto dare accoglienza nell’ultimo
tratto del suo lungo viaggio, un cammino fatto di gloria e di
grande successo, ormai concluso ma pronto a restare per sempre nei
nostri cuori e nelle nostre menti di spettatori fedeli.
Acclamato come uno degli interpreti
più istrionici della sua generazione, James
Gandolfini ha guadagnato nel giro di due decenni una
popolarità invidiabile all’interno di Hollywood. Grazie al cinema,
e ancor di più alla televisione, ha potuto mettere alla prova le
proprie abilità, il proprio carisma e la capacità di rendere
affascinante qualunque personaggio.
Ecco 10 cose che non sai di
James Gandolfini.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
James Gandolfini: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. L’attore ha debuttato sul grande schermo
con il film Una estranea fra noi (1992), per poi recitare
in titoli come Milionario per caso (1993), Una vita al
massimo (1993), Allarme rosso (1995), con Denzel
Washington, Il giurato (1996), She’s So
Lovely (1997), e A Civil Action
(1998). Nel 2001 recita poi nei film The Mexican – Amore senza
la sicura e L’uomo che non c’era, con Frances
McDormand. Negli anni seguenti continua ad affermarsi
grazie a ruoli di sempre maggior rilievo in film come Romance &
Cigarettes (2005), di John
Turturro, Tutti gli uomini del re (2006),
Pelham 123 – Ostaggi in metropolitana (2009), con John
Travolta, Cogan – Killing Them
Softly (2012), con Brad
Pitt, Zero Dark
Thirty (2013), con Jessica
Chastain, The Incredible Burt Wonderstone
(2013), Non dico
altro (2014) e Chi è senza
colpa (2014), con Tom
Hardy.
9.È noto per una celebre
serie TV. Dopo aver recitato nel film televisivo La
parola ai giurati (1997), nel 1999 Gandolfini viene scelto per
ricoprire il ruolo di Tony Soprano, potente boss criminale soggetto
ad attacchi di panico, nella serie I Soprano. Andata in
onda fino al 2007, la serie ha significativamente contribuito al
rinnovamento del linguaggio televisivo, facendo inoltre del proprio
protagonista una vera e propria celebrità.
8. È stato accreditato come
produttore per una nota serie. Nel 2012 l’attore era stato
contattato per prendere parte alla miniserie The Night Of –
Cos’è successo quella notte?. Tuttavia, a causa
dell’improvvisa scomparsa nel 2013 di Gandolfini, il progetto venne
messo in pausa. Nel 2016 venne infine realizzato e dedicato alla
sua memoria. Il nome di Gandolfini viene tuttavia citato come
produttore esecutivo, ruolo per il quale egli era riuscito a dare
un contributo prima della scomparsa.
James Gandolfini: moglie e
figli
7. Si è sposato due
volte. Gandolfini è sempre stato particolarmente riservato
circa la propria vita privata. È tuttavia noto che da un primo
matrimonio, avuto con una donna di nome Marcy Wudarski, ebbe il
primo figlio, nato nel 2000. Nel 2002, tuttavia, la coppia
divorzia. In seguito, Gandolfini sposa la modella Deborah Lin, nel
2008. Nel 2012 nasce la prima e unica figlia della coppia.
James Gandolfini: le sue
origini
6. Ha origini
italiane. Come può suggerire il cognome, l’attore
possedeva profonde radici italiane. Suo padre era infatti un
immigrato originario della provincia di Parma. Sua madre, invece,
pur essendo nata negli Stati Uniti era a sua volta figlia di
immigrati italiani. Gandolfini cresce così in un ambiente
profondamente radicato nella cultura italiana, imparando la lingua
dai suoi genitori, i quali la usavano continuamente all’interno
dell’ambiente domestico.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
James Gandolfini in I Soprano
5. Ricevette consigli da
veri boss criminali. Per il suo ritratto del boss Tony
Soprano, Gandolfini ricevette numerosi complimenti, molti dei quali
provenienti da veri criminali. Questi si complimentarono con lui
per l’autenticità del suo personaggio e della serie. Gli diedero
inoltre consigli e spunti di riflessione per perfezionarsi, tra cui
il suggerimento di non indossare mai più degli shorts, poiché non è
l’abbigliamento che si addice ad un boss.
4. Ha usato uno stratagemma
per alcune scene. Gandolfini era continuamente alla
ricerca di modi per poter sembrare più realistico possibile con il
suo ruolo. Nel momento in cui doveva interpretare una scena in cui
era arrabbiato o infastidito, ad esempio, era solito infilarsi dei
sassolini nelle scarpe. Ciò lo aiutava ad ottenere il turbamento
che gli occorreva. Nel momento in cui doveva apparire stanco in
volto, semplicemente rimaneva sveglio tutta la notte, andando poi
direttamente sul set per le riprese.
3. Ha diviso il proprio
salario con gli altri attori. Dopo la quarta stagione,
alcuni degli interpreti principali chiesero un aumento dello
stipendio. Ciò portò a degli scontri con la produzione che
rischiarono quasi di far terminare la produzione della serie. Per
risolvere la controversia, Gandolfini propose di dare di tasca
propria circa 33 mila dollari ad ognuno degli interpreti
principali.
James Gandolfini: il suo
patrimonio
2. Era uno degli attori più
ricchi della televisione. Per via dell’impatto culturale
che la serie ebbe sulla televisione, Gandolfini si ritrovò in breve
tempo ad essere una vera e propria celebrità, nonché uno degli
attori più richiesti di Hollywood. Apparso in ogni episodio di
I Soprano, egli arrivò ad ottenere una paga
particolarmente elevata, che lo portò a raggiungere un patrimonio
stimato di circa 70 milioni di dollari.
James Gandolfini: l’età, l’altezza
e la morte
1. James Gandolfini è nato a
Westwood, nel New Jersey, Stati Uniti, il 18 settembre
1961. È deceduto all’età di 51
anni a Roma, il 19 giugno del 2013. L’attore era alto
complessivamente 185 centimetri.
Nato a Palo alto nel 1978, nel DNA
James Franco ha impressi i geni dell’arte e
della creatività. La madre, Betsy Lou, è una poetessa e autrice, la
nonna materna è proprietaria di una delle gallerie d’arte più
famose a Cleveland, mentre la nonna paterna scrive libri per
ragazzi. Cresce con due fratelli minori, Tom e Dave (attore a sua
volta), e si diploma alla Palo Alto High School nel 1996.
Tuttavia gli studi per laurearsi in
inglese all’Università della California, non vanno a buon fine e li
abbandona dopo poco. James Franco si
dedicherà a coltivare il suo sogno di attore frequentando il
Playhouse West, anche se, una volta decollata la sua carriera,
deciderà di completare gli studi universitari laureandosi nel 2008.
Nel frattempo la sua vita è soggetta a grandi sconvolgimenti che lo
porteranno al successo mondiale. Acquista notorietà grazie alla
serie televisiva Freaks and Geeks, anche se sarà
cancellata dopo solo un anno a causa dello scarso successo.
Nel 1999 James
Franco approderà sul grande schermo con la commedia
romantica Costi quel che costi e Mai
stata baciata, dove però ha una piccola
parte. A portare il suo talento sotto i riflettori sarà James
Dean – La storia vera (2001) del regista
Mark Rydell. Anche se destinato alla televisione,
per il biopic televisivo James Franco ha lavorato
duramente analizzando i film e passando del tempo con i familiari
del famoso attore statunitense, diventando fumatore e imparando ad
andare in moto, a suonare la chitarra e il bongo. I suoi sforzi
vengono premiati con la vittoria del Golden Globe e la nomination a
un Emmy Award.
James Franco: un talento da
scoprire
Arriva il 2002, ma nello
Spider-Man di Sam Raimi perde
l’occasione di interpretare il protagonista (che fu poi assegnato a
Tobey Maguire), si accontenta di vestire i panni
dell’amico Harry Osborn, figlio di Norman ovvero Green Goblin
interpretato dal bravissimo Willem Dafoe. Nello
stesso anno lavora al fianco di Robert De
Niro in Colpevole d’omicidio, film
drammatico in cui un padre, agente di polizia, è colto dai rimorsi
per aver lasciato il figlio Joseph, poi diventato spacciatore. Un
terzo film meno noto del medesimo anno è Sonny,
diretto e prodotto da Nicolas Cage con Franco protagonista.
Nel 2003 esce The
Company (2003), diretto da Robert Altman,
film incentrato sul mondo della danza dove l’attore reciterà con
Neve Campbell e un eccentrico Malcom
McDowell.
Grazie al successo del primo
capitolo, Spider-Man 2 (2004) intraprende la medesima
strada. In seguito Franco interpreterà il capitano Prince nel film
The Great Raid – Un pugno di eroi (2005), ambientato
durante la seconda guerra mondiale, nelle Filippine, dove un gruppo
di soldati americani cercherà di salvare dei connazionali, ostaggi
dell’esercito giapponese. Il 2006 è caratterizzato da un intenso
periodo lavorativo che vede l’attore impegnato in allenamenti di
boxe, in lezioni per imparare ad andare a cavallo e combattere con
la spada. James Franco non lascia niente al caso,
con l’intenzione di ambientarsi immediatamente sul set senza alcuna
impreparazione. Sarà Tristano in Tristano e Isotta,
tratto dal famoso mito e, con una nuova incursione nel mondo
militare, prenderà parte ad Annapolis, film
drammatico di Justin Lin e Giovani
aquile, regia di Tony Bill, per il cui
ruolo prenderà la licenza di pilota privato. Dopo due camei, uno
nell’horror di Neil LaBute, Il Prescelto, e l’altro
nella commedia romantica L’amore non va in vacanza,
diretto da Nancy Meyers,
interpreterà ruoli meno importanti nel 2007, in
An American Crime e Interview.
L’attore tornerà nel terzo episodio
della saga di Spider-Man che, nonostante gli ingenti incassi, non
verrà accolto altrettanto calorosamente dalla critica. Nello stesso
anno Franco sarà impegnato in un ennesimo ruolo militare nel giallo
drammatico Nella valle di Elah, accanto a
Tommy Lee Jones e Charlize
Theron.
Grazie al ruolo di
spacciatore in Strafumati (2008),
otterrà la nomination al Golden Globe come miglior attore in un
film commedia o musicale. Poi interpreterà il compagno del primo
politico americano dichiaratosi gay: Harvey Milk.
Milk, regia di Gus Van
Sant, candidato a otto premi Oscar, ne
vincerà due (migliore sceneggiatura originale di Dustin
Lance Black e miglior attore protagonista a Sean
Penn). Il ruolo di Franco sarà rilevante, perché mostrerà
l’altra faccia della medaglia: sarà dalla stessa parte del
protagonista ma vi si allontanerà, non in grado di resistere al
mondo corrotto e spietato della politica, portando avanti la
battaglia per i diritti gay.
In Come un uragano,
tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks,
James Franco sarà il figlio medico in Sud America
che vivrà la riappacificazione con il padre, interpretato da
Richard Gere. Nei due anni successivi si dedicherà
alla televisione, entrando a far parte del cast di General
Ospital e comparendo come guest-star in 30
Rock.
Il 2010 è un anno impegnativo che
porterà con sé una nuova ondata di grande successo. Dopo
Urlo, Mangia prega ama e Notte
folle a Manhattan è la volta di
127 ore, film diretto da Danny Boyle,
che gli fa ottenere la candidatura all’Oscar come miglior attore
protagonista. La trama è incentrata sulla famosa vicenda di Aron
Ralston, lo scalatore che riuscì a sopravvivere cinque giorni con
il braccio bloccato da un masso durante un’escursione
solitaria.
L’attore comparirà in un cameo in
The Green Hornet (2011),
successivamente affiancherà Dany
McBride e Natalie Portman in Your
Highness, commedia fantastica che narra il viaggio di due
fratelli per salvare una principessa da un perfido mago.
Vestirà i panni del
protagonista nel prequel de Il pianeta delle scimmie:
L’alba del pianeta delle scimmie di
Rupert Wyatt. Pellicola di grande successo dove
James Franco sarà un ricercatore che, per trovare
una cura all’Alzheimer fa dei test sulle scimmie. Nel cast tutto al
femminile di Spring Breakers (2012) spiccherà il rude ma in
fondo tenero criminale Franco, che farà vivere la vera “estate
sfrenata” alle studentesse ribelli (Selena Gomez, Vanessa
Hudgens, Ashley Benson e Rachel Korine).
Nello stesso anno prenderà parte anche a The Iceman,
di Ariel Vromen, che tratta la storia vera di Richard
Kuklinski, uno degli assassini più spietati degli Stati Uniti.
Nel 2013 lo vedremo in ben tre
film. This is the End è un film diretto da Evan
Goldberg e Seth Rogen ed è già stato
distribuito online per le profezie del 21 dicembre 2012. In
Lovelace l’attore sarà Hugh Hefner, il creatore di
Playboy, per la ricostruzione della storia di Linda Lovelace. A
marzo lo vedremo protagonista nel film Disney Il grande e potente Oz di Sam
Raimi.
Tuttavia, l’estro creativo di
James Franco non finisce qui. La carriera d’attore
non gli basta, tra i suoi interessi campeggiano la pittura, la
scrittura (ha esordito con In stato di ebbrezza, pubblicato
da minimum fax) e si diletta a stare dalla parte opposta della
cinepresa. Tra i generi che più preferisce c’è il documentario, un
modo per mostrare realtà sconosciute, come il duro lavoro che c’è
dietro una trasmissione (Saturday Night) o temi più
scottanti (come Kink, che mostra il dietro le quinte di un
film pornografico). Un altro progetto a sfondo sessualità è
Interior – Leather Bar, dove Franco immagina di ricostruire una
parte di Cruising (1980), pellicola censurata di William Friedkin
che aveva come protagonista Al Pacino.
L’attore conta di realizzare altri
lavori indipendenti e siamo sicuri che con una determinazione tale
non dovremo stupirci se lo vedessimo accarezzare la tanto ambita
statuetta d’oro.
Continuano le riprese del prossimo
film di James
Franco, Zeroville che lo
vede impegnato nelle vesti sia di attore protagonista che di
regista. Oggi arrivano nuove foto dal set di Los Angeles del film
che ritraggono l’attore insieme alla protagonista Joey
King. Nel cast anche Megan Fox, Seth
Rogen, Jacki Weaver, Will Ferrell, Danny McBride, Dave Franco,
Craig Robinson e Horatio Sanz.
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Il film
attualmente in lavorazione in California si basa su sul
famoso romanzo del
2007 Zeroville di Steve
Erickson. James Franco interpreterà il ruolo di Ike Jerome,
uno studente di cinema ossessionato dalle immagini di
Elizabeth Tayloer e Montgomery Clift che arriva a Hollywood
nel 1969 che viene coinvolto come indiziato degli omicidi
di Charles Manson. Nel corso della sua vita Ike Jerome
vive la sua esistenza tra sesso e droga e incontra anche persone di
spicco come George Lucas, Brian De Palma, Steven Spielberg e
Paul Schrader.
Sinossi
Siamo nel Mississippi, alle soglie
della Depressione dei primi del ‘900. La storia, torbida e
labirintica racconta la decadenza e la sventura dei Compson,
aristocratici del Sud caduti in disgrazia. Le vicende della
famiglia vengono raccontate da differenti prospettive. I coniugi
Compson hanno quattro figli: Quentin, Candance, Jason (Scott Haze)
e Benjamin (Franco). La giovane Caddy (Ahna O’Reilly), unica
sorella femmina, viene narrata dai suoi tre diversissimi fratelli e
diventa presenza candida e rassicurante, sorella ingenerosa, madre
snaturata che abbandona la figlia.
La scuola di recitazione di
James Franco, Studio 4, sta affrontando una causa
intentata dai suoi studenti per sfruttamento sessuale. Franco è
riconosciuto come un attore le cui ricerche artistiche e creative
lo hanno portato in molti campi dell’espressione artistica, dal
cinema, alla pittura, alla scrittura. A causa del corpus imponente
di lavoro di cui è autore, tuttavia, la legge dei grandi numeri
impone che non tutti i suoi sforzi si traducono in opere valide dal
punto di vista artistico.
Adesso però sulla testa di James
Franco si addensano delle nubi. Il New York Times
riferisce che la stella di Pineapple Express deve
affrontare delle azioni legali, a seguito di accuse. Due ex
studentesse della defunta scuola di recitazione di Franco, Studio
4, hanno presentato azioni legali, sostenendo che Franco e i suoi
compagni nella scuola “hanno intrapreso un diffuso
comportamento inappropriato nei confronti delle studentesse”.
Queste accuse sono sorte per la prima volta nel gennaio 2018
(accuse che costarono a James Franco la nomination all’Oscar come
migliore protagonista per The Disaster Artist),
con cinque donne che si sono fatte avanti per dire che sentivano
che James Franco aveva abusato del suo potere e si era comportato
in modo inappropriato.
Le due ex studentesse, Sarah
Tither-Kaplan e Toni Gaal, sostengono di
aver ricevuto promesse di audizioni esclusive per i progetti di
Franco, promesse disattese poi in fase di casting che venivano
aperti anche agli studenti che non avevano pagato le tasse della
scuola.
Sostengono anche che la scuola
offriva una “master class” in scene di sesso, al costo di $ 750,
con gli attori tenuti a fare audizioni su una videocassetta e
firmare la loro liberatoria su queste registrazioni. In entrambe le
audizioni per questi corsi, le donne affermano di essere state
incoraggiate a spingersi oltre le loro comfort zone in “atti
sessuali simulati che andavano ben oltre gli standard del
settore”.
James Franco è uno
degli attori più eclettici della sua generazione e di tutti i suoi
colleghi. Attore, regista, scrittore e pittore, Franco riesce ad
essere anche più di tutto questo. Vincitore di due Golden Globe,
per un film su James Dean e The
Disaster Artist, Franco, che è uno studente a tempo
indeterminato, dimostra sempre di essere un attore e regista
geniale e brillante.
Ecco dieci cose che, forse,
non sapevate di James Franco.
James Franco: film
Ha recitato in celebri
film. Franco debutta al cinema nel film Mai stata
baciata (1999), per poi prendere parte a Colpevole
d’omicidio (2002), Sonny (2002) e nel primo film
della trilogia di Spider-Man nei panni di Harry Osborn,
figlio di Goblin. Da quel momento ottiene grande popolarità e
appare in film come The
Company (2003), Spider-Man 2(2004),
Annapolis (2006), Tristano e Isotta (2006),
Giovani aquile (2006), Spider-Man 3 (2007),
Nella valle di Elah (2007), Strafumati (2008), e
Milk (2008). Successivamente recita in film come
Urlo (2010), Mangia prega ama (2010), 127 ore (2010),
L’alba del pianeta
delle scimmie (2011), Sua Maestà (2011),
Spring Breakers – Una vacanza da
sballo (2013), Palo Alto (2013),
Il grande e potente Oz
(2013), Queen of the
Desert (2015), Ritorno alla
vita (2015), Proprio lui? (2016), e
La ballata di Buster
Scruggs (2018).
2. Ha recitato in diverse
serie televisive. Negli anni Franco non ha mancato di
recitare anche in diverse opere televisive, tra cui la serie
Freaks and Geeks (1999-2000), che gli ha fatto ottenere
una prima notorietà. In seguito è poi divenuto celebre per aver
interpertato James Dean nel film televisivo James Dean – La
storia vera (2001), grazie a cui ha vinto un Golden Globe. Ha
poi recitato in serie come General Hospital (2009-2012),
Hollywood Heights – Vita da popstar (2012), Angie
Tribeca (2016), e 22.11.63 (2016), basata
sull’omonimo romanzo di Stephen King. Dal 2017 al 2019 ha invece
interpretato Vincent e Frankie Martino in The Deuce – La via
del porno.
3. Ha diretto diversi
film. Nel corso della sua carriera Franco non ha solo
ricoperto l’attività di interprete, bensì si è cimentato in più
occasioni nella scrittura e nella regia di diversi lungometraggi,
in cui ha ovviamente anche recitato. Tra questi si
annoverano The Broken Tower (2011), As I Lay
Dying (2013), Child of God (2013),
The Sound and the Fury (2014), In Dubious Battle – Il coraggio
degli ultimi (2016), The Disaster Artist
(2017), The Long Home (2018), Pretenders e
Zeroville (2019). Ha inoltre diretto quattro episodi della
serie The Deuce – La via del porno.
James Franco: le sue fidanzate
4. È stato fidanzato con
diverse colleghe dello spettacolo. Dal 1999 al 2004
l’attore è stato fidanzato con la collega Marla
Sokoloff, mentre in seguito sembra aver avuto relazioni
con Ashley Hartman, Ahna O’Reilly, Sienna Miller nel 2006,
e Agyness Deyn nel 2011. A Franco vengono poi
attribuiti diversi flirt con Lana Del Rey, Amanda Seyfried e Lindsay
Lohan. Attualmente è fidanzato con Isabel
Pakzad, classe 1993: i due si frequentano dal 2017 e
vivono la relazione con molta riservatezza.
5. Le accuse di
molestie. Verso l’inizio dei gennaio del 2018, l’attore
viene accusato di molestie: la prima che lo ha accusato, è stata
Ally Sheedy, seguita da altre due attrici, tali
Violet Paley e Sarah
Tither-Kaplan. Nel giro di qualche giorno sono arrivate
nuove accuse, da parte di Natalie Chmiel e di
Hilary Dusome. Nel 2021 diviene noto il
patteggiamento raggiunto tra le due parti, con una cifra che
ammonta a circa 2,2 milioni di dollari.
James Franco e Instagram
6. Il profilo
scomparso. L’account di Franco era uno dei più seguiti su
Instagram ma dopo lo scandalo delle molestie a suo carico l’attore
ha deciso di abbandonare definitivamente il social. Da quel momento
egli è infatti divenuto molto più riservato sulla sua vita privata,
evitando eccessive sovraesposizioni mediatiche. Su Instagram,
tuttavia, è comunque possibile ritrovare diversi profili gestiti da
fan grazie ai quali si potrà rimanere aggiornati sulle varie
attività dell’attore.
James Franco in
Spider-Man
7. Non andava d’accordo con
il collega protagonista. Nonostante nel film interpretino
due migliori amici, Franco e Tobey Maguire,
che ricopre il ruolo di Peter Parker, nella vita sono tutt’altro
che in buoni rapporti. Sul set, infatti, Franco fece una battuta
dove paragonava l’espressione del collega a quella di una rana.
Maguire se la prese molto per quel commento e ciò porto ad un forte
attrito tra i due esistente ancora oggi. La rivalità presente tra
di loro è poi stata confermata in più occasioni da entrambi gli
attori.
8. Si era proposto per il
ruolo del protagonista. Oggi è impossibile immaginare un
personaggio come Harry Osborne con un volto diverso da quello di
Franco. Tuttavia, egli si era originariamente proposto per un altro
ruolo, ovvero proprio quello del protagonista Peter Parker, alias
Spider-Man. I produttori, tuttavia, non lo ritennero adatto per
tale parte ma essendo rimasti colpiti dalle sue capacità attoriali
decisero comunque di affidargli il ruolo di Harry. A suggerirlo per
questo, in particolare, fu la moglie del regista Sam Raimi, la
quale lo considerava perfetto per il personaggio.
James Franco: altre attività
9. È un artista
completo. Franco è appassionato del concetto di arte a
tutto tondo e ha tutte le carte per essere definito un artista
completo. Ammette di dormire poco, qualche ora per notte, di voler
prendere a morsi la vita senza perderne nemmeno un minuto. Si è
infatti distinto in diversi campi tra cui la produzione di opere
cinematografic e e televisive. Ha pubblicato una raccolta di
racconti da lui scritti dal titolo Palo Alto: Stories by
Franco e ha anche realizzato diversi progetti multimediali,
fondando anche una scuola di recitazione. Riesce inoltre a trovare
del tempo anche per dedicarsi alla pittura, risultando un pittore
molto apprezzato con diverse esposizioni all’attivo.
James Franco: età e altezza dell’attore
10. James Franco è nato il
19 aprile del 1978 a Palo Alto, in California, Stati
Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.80 metri.
Per tutti coloro che hanno amato Facciamola
Finita questa sarà una gran bella notizia, infatti
gran parte del cast del film comico-apocalittico tornerà per
doppiare la pellicola d’animazione,vietata ai minori,
Sausage Party; ideata anch’esso da
Seth Rogen e Evan Goldberg con
l’aggiunta di Jonah Hill.
I doppiatori principali saranno lo stesso Seth Rogen, Jonah Hill
e James Franco mentre il supporting cast sarà
formato da Michael Cera, Kristen Wiig, Edward Norton, Nick
Roll e David Krumholtz. La storia ruoterà intorno al
viaggio di una salsiccia caduta dal carrello della spesa che
inizierà un’avventura per tornare dai suoi amici in tempo per
il 4 luglio.
Il film, prodotto da Sony Pictures, dovrebbe uscire in sala per
ottobre 2015.
James Franco ha
messo insieme un cast stellare che include Selena
Gomez, Vincent D’Onofrio, Robert
Duvall, Ed Harris, Bryan
Cranston e Danny McBride per il suo
adattamento del romanzo di John Steinbeck In
Dubious Battle.
AMBI Group – il gruppo
di sviluppo, finanza, produzione e distribuzione del film di
proprietà e gestione da parte di Andrea Iervolino
e Lady Monika Bacardi, finanzierà la pellicola e
la produrrà in collaborazione con Rabbit Bandini Productions e
That’s Hollywood Pictures.
Lo sceneggiatore Matt
Rager (As I Lay Dying) ha
adattato la sceneggiatura basata sul romanzo. Le riprese del film
inizieranno a marzo.
Il film prosegue il percorso
di fascinazione da parte di Franco
riguardo Steinbeck; l’attore e
regista ha recentemente debuttato a Broadway con un
revival dell’opera di
SteinbeckOf Mice and
Men.
Il romanzo, pubblicato nel 1936, è
la storia di uomo che cerca di organizzare uno sciopero dei
raccoglitori di frutta nel sud della California.
AMBI presenterà il progetto a
Berlino e gestirà le vendite internazionali. AMBI sarà
co-rappresentante dei diritti nazionali del film con la
CAA.
Myriad Pictures ha
annunciato di aver acquisito i diritti di vendita mondiale di MACE
della Meyers Media Group e di iniziare le vendite del film al
Marche du Film di Cannes. Jon Amiel dirigerà da
una sceneggiatura di David Chisholm, con protagonista James Franco. Myriad Pictures
ha acquisito il film dalla Meyers Media Group. Lawrence Steven
Meyers, Randy Dannenberg e John Evangelides saranno i produttori,
al fianco di Brendan McDonald e Kirk D’Amico che saranno i
produttori esecutivi e Jonathan Tybel sarà il produttore
associato.
MACE è la storia straziante di due tipi di poliziotti molto
diversi. Un ufficiale veterano, Mace, sarà interpretato da James Franco, corrotto e pericoloso mentre
Virgil Woods, interpreterà un giovane principiante che crede di
poter cambiare il sistema corrotto alimentato da poliziotti come
Mace. Ispirato dalla recente ingiustizia razziale venuta alla
ribalta dalle strade d’America, Woods rifiuta di essere vittima di
bullismo e contrappone i suoi principi all’amorale di Mace. Woods
rischia tutto ciò in cui crede per impedire a Mace di distruggere
la città quando Mace scatena una guerra tra bande per coprire i
suoi crimini.
Diretto dal vincitore del premio BAFTA Jon
Amiel dalla sceneggiatura di David Chisholm, il film è
interpretato dal candidato all’Oscar James Franco Il film è in pre-produzione con
le riprese principali che inizieranno nel terzo trimestre dell’anno
nel New Jersey.
Jon Amiel è un pluripremiato regista, scrittore
e produttore che ha ottenuto riconoscimenti internazionali per THE
SINGING DETECTIVE e li ha seguiti con QUEEN OF HEARTS, presentato
in anteprima a Cannes. Ha diretto l’acclamato SOMMERSBY con Richard
Gere e Jodie Foster, COPYCAT con Holly Hunter e Sigourney Weaver,
L’UOMO CHE SAPEVA TROPPO poco con Bill Murray, ENTRAPMENT con Sean
Connery e Catherine Zeta-Jones, THE CORE, con Hilary Swank e Aaron
Eckart e CREATION con Paul Bettany che ha aperto il Toronto Film
Festival. Negli ultimi 10 anni Amiel si è concentrata
principalmente sulla televisione. Ha diretto quattro pilot di
successo – EYES, REUNION, DAMAGES e WEDDING BELLS e ha prodotto e
diretto episodi per serie importanti tra cui: THE TUDORS, THE
BORGIAS, MARCO POLO, HALT AND CATCH FIRE, 7 SECONDS, AMERICAN GODS,
OUTSIDERS, CARNIVAL ROW, THE WALKING DEAD e più recentemente LA
SIGNORA DELLE PULIZIE.
James Franco ha iniziato a ricevere il plauso
della critica all’inizio della sua carriera vincendo un Golden
Globe per la sua interpretazione di “James Dean” nel film
biografico di TNT JAMES DEAN. Ha continuato a recitare nel ruolo di
“Harry Osborn” nella trilogia di grande successo SPIDER-MAN, al
fianco di Tobey Maguire. Ha ricevuto innumerevoli nomination ai
premi sia per il suo lavoro comico che drammatico, tra cui
Pineapple Express, Spring Breakers e 127 ore, per il quale ha
ricevuto una nomination all’Oscar® come miglior attore. Ha vinto il
suo secondo Golden Globe per il suo ruolo nell’acclamato THE
DISASTER ARTIST, che ha anche prodotto e diretto. In TV, ha avuto
il suo primo ruolo da protagonista con la serie cult FREAKS AND
GEEKS e, più recentemente, ha recitato in THE DEUCE per la HBO.
Kirk D’Amico, CEO di Myriad Pictures, ha dichiarato: “Siamo
entusiasti di tornare a Cannes con questo film estremamente
originale e unico. È una storia cruda ambientata in un moderno
dipartimento di polizia dove niente è come sembra. Pensiamo che
questo materiale nelle mani di un regista così esperto come Jon
Amiel darà risultati straordinari”.
Lawrence Steven Meyers di Meyers Media Group ha aggiunto:
“Il team di Meyers Media Group è lieto che Myriad porterà la
nostra prima produzione a Cannes. Conosco Kirk da molti anni e il
suo entusiasmo per il nostro film è molto eccitante”.
James Franco è
sicuramente una delle stelle di Hollywood in rapida ascesa,il suo
talento lo ha portato a interpretare ruoli molti ruoli diversi fra
loro,riconoscendolo come uno dei migliori attori della nostra
epoca,basti pensare a due ruoli diametralmente opposti come
in Spring Breakers e
Facciamola Finita per avere un’idea.
Listal ha contattato l’attore californiano per domandargli i suoi 5
film preferiti chiedendo anche una motivazione;di seguito trovate
la lista di James Franco con relativo trailer:
–Gimme
Shelter di Charlotte Zwerin, David Maysles e
Albert Maysles (1970)
E’ semplicemente incredibile. Ho guardato tutti i film dei fratelli
Maysles e mi piace molto il loro approccio, che hanno chiamato
“cinema diretto”. Mi piace l’idea che la vita può essere così
drammatica come la finzione. E’ molto diverso dal reality, perché è
molto manipolato. L’approccio dei Maysles è la minima interazione e
di osservare il più possibile. Gimme Shelter è un grande dramma, ed
è ben fatto. Come lo sono tutti i loro film.
–Belli e
Dananti di Gus Van Sant (1991)
Anche prima di iniziare a recitare, questo è stato un film molto
importante per me. Ovviamente ero davvero attratto dalle
recitazioni e dai personaggi… e poi c’è il modo in cui è girato
–Ladri di
Biciclette di Vittorio De Sica
(1948)
Tutti i miei film preferiti si avvicinano al realismo in un modo
diverso. Questo è il neorealismo italiano – ovviamente c’è uno
script e una storia e tutto, ma è girato in strada e, come Belli e
dannati, ha una narrazione ingannevole, semplicemente costruita. Ma
c’è tanta emozione evocata da queste storie molto semplici.
–4 mesi,3 settimane e 2
giorni di Cristian Mungiu (2007)
Anche in questo caso, un approccio molto semplice, ma c’è così
tanto potere in quel film. Tu non sei sicuro di quello che sta
accadendo all’inizio, ma vieni gettato nel film. Il film ti dà
davvero la sensazione di vivere in Romania nel 1980.
–The
Wrestler di Darren Aronofsky
(2008)
Ho amato questo film! Mi piacciono molto i film dei Fratelli
Dardenne, come Il figlio e L’Enfant, e sono sicuro che The Wrestler
sia stato influenzato da Jean-Pierre e Luc Dardenne, soprattutto
all’inizio quando la telecamera segue la parte posteriore della
testa di Mickey Rourke attraverso i corridoi. Mi ricordo quando ho
incontrato Darren Aronofsky, quando era uscito The Fountain e lui
mi ha detto che guardava i film dei fratelli Dardenne perché
stavano facendo roba davvero buona, quindi so che lui è un loro
fan.
L’attore sempre sul pezzo
James Franco si da al porno ma solo per lavoro.
Infatti il regista impegnato nel suo terzo film interpreterà per la
HBO due gemelli che sono stati tra i protagonisti
dell’ascenda del genere Hard negli anni d’oro dell’industria del
porno. La miniserie che si intitolerà The Deuce sarà diretta
dalla mente geniale di David Simon (The
Wire) e racconterà soprattutto quelli anni in
cui , nell’America ancora bigotta, l’industria del
porno andava espandendosi.
The
Deuce, il cui nome è dovuto alla 42esima strada di
Manhattan, racconterà anche vita e
sregolatezza, cocaina e criminalità, promiscuità pre-HIV e
turbolenze, fino ad abbracciare la storia dei personaggi legati a
Franco.
James Franco e Seth
Rogen dovrebbero presto tornare insieme in un nuovo film,
questa volta non si tratta però di una commedia ma bensì di un film
che esplorerà com’è stato girato The Room
di Tommy Wiseau, il film del 2003 che è diventato
un cult della serie B per la sua bruttezza.
Franco,che aveva già acquisito i
diritti del libro da cui il film sarà tratto, è sempre stato
attratto dalla figura di Wiseau e lo definisce come un wannabe
senza età, un uomo dolce e spaventoso, in parte vampiro, in parte
Ed Wood, ma anche un classico sognatore hollywoodiano con
atteggiamenti da gangster. Di seguito potete vedere un’intervista a
Seth Rogen che parla del progetto con Franco e di The Room
Nuovo progetto per James Franco,
che continua ad essere uno degli attori più richiesti di Hollywood,
col suo nome continuamente accostato a nuove produzioni, ultimo in
ordine di tempo: il biopic sul celebre fotografo Robert
Mapplethorpe. Rimasto famoso per i suoi ritratti, spesso nudi, in
bianco e nero, durante la sua carriera Mapplethorpe è stato spesso
al centro di polemiche, sulla censura e sul finanziamento pubblico
delle arti.
Celebri sono rimaste soprattutto le
foto di artisti e musicisti, come Andy Warhol, Debbie Harry, Grace
Jones e Patti Smith, che usò proprio una foto di Mapplethorpe per
l’artwork del suo album Horses. Mapplethorpe morì nel 1989, a
seguito di complicazioni dell’AIDS; poco prima della sua morte,
fondò la Robert Mapplethorpe Foundation, che ha promosso il suo
lavoro in giro per il mondo, raccogliendo milioni di dollari di
donazioni per la lotta all’AIDS. Di un film incentrato sulla vita
del fotografo si parla già da un paio d’anni: a conquistarne i
diritti è stata l’attrice (e da qualche tempo anche produttrice) di
origine albanese Eliza Dushku (nota soprattutto per la sua
partecipazione a varie serie televisive); per il ruolo di
Mapplethorpe si era inizialmente parlato del fratello della stessa
Dushku, Nate, ma in seguito ci si indirizzati verso Franco; a
dirigere il film dovrebbe essere Ondi Timoner, fino a oggi noto
soprattutto per i suoi documentari. La data di inizio delle riprese
non è ancora stata decisa.
Dopo i già annunciati New
Mutans, X-Men: Dark Phoenix e
Gambit (con Channing Tatum e
diretto da Gore Verbinski), la 20th Century Fox
conferma la produzione di un nuovo spin-off del franchise dedicato
agli X-Men che avrà come protagonista James Franco
nei panni di Jamie Madrox alias Multiple Man.
Il progetto vedrà l’attore anche
nelle vesti di co-produttore e ha già ingaggiato lo sceneggiatore
di Wonder Woman Allan Heinberg, forte del recente
successo del cinecomic DC.
Non è la prima volta che il mutante
dalle molteplici facce appare sul grande schermo: già nel 2006, in
X-Men: Conflitto Finale, Eric Dane aveva
interpretato il personaggio. Nei fumetti invece, Madrox fa la sua
comparsa nel 1975 sul numero 4 del Giant-Size Fantastic
Four.
Nominato da Selena
Gomez anche James Franco non poteva
mancare all’appello all’#IceBucketChallenge, la
sfida virale delle secchiate d’acqua gelata. A sua volta
l’attore ha nominato @zackbraff@joeyking@keeganallen che
avranno 24 ore di tempo per rispondere.