Home Blog Pagina 1887

Il Capitale Umano: una nuova clip

0
Il Capitale Umano: una nuova clip

In attesa che il prossimo 9 gennaio giunga nei cinema italiani Il capitale umano, nuova fatica del regista livornese Paolo Virzì, la 01 Distribution ha pubblicato attraverso il proprio canale youtube la seguente clip ufficiale del film:

Ad accompagnare la clip, inoltre, è stata pubblicata la sinossi ufficiale de Il capitale umano: Le velleità di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.

Vi ricordiamo che faranno parte del cast Fabrizio BentivoglioFabrizio GifuniValeria Bruni TedeschiValeria GolinoLuigi Lo CascioMatilde Gioli e Giovanni Anzaldo. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a leggere la nostra recensione de Il Capitalo Umano.

Il Capitale Umano: una clip dal film di Virzì

0
Il Capitale Umano: una clip dal film di Virzì

In attesa che il prossimo 9 gennaio giunga nei cinema italiani Il capitale umano, nuova fatica del regista livornese Paolo Virzì, la 01 Distribution ha pubblicato attraverso il proprio canale youtube la seguente clip ufficiale del film:

[iframe width=”640″ height=”360″ src=”//www.youtube.com/embed/mxGdkarfBrA” frameborder=”0″ allowfullscreen][/iframe]

Ad accompagnare la clip, inoltre, è stata pubblicata la sinossi ufficiale de Il Capitale Umano:

Le velleità di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.

Vi ricordiamo che faranno parte del cast Fabrizio BentivoglioFabrizio GifuniValeria Bruni TedeschiValeria GolinoLuigi Lo CascioMatilde Gioli e Giovanni Anzaldo.

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a leggere la nostra recensione de Il Capitalo Umano.

Fonte: 01

Il Capitale Umano: recensione film di Paolo Virzì

Il Capitale Umano: recensione film di Paolo Virzì

Era dai tempi di Tutta la vita davanti che Paolo Virzì non metteva una vena così feroce, un ghigno così beffardo nel descrivere la nostra società e i suoi mali. Lo fa qui in Il Capitale Umano, lasciando la commedia all’italiana per il noir, per un dramma tinto di humour nero, in cui il riso non distoglie dalla desolazione dell’insieme. Siamo in Brianza, nel mondo lussuoso di ville da fiaba, se non fosse che i personaggi che lo abitano ci riportano a una realtà ben poco edificante. Sulla scorta del romanzo dell’americano Stephen Amidon – che trova una seconda vita nel contesto nord italico, grazie all’adattamento di Francesco Bruni, Francesco Piccolo e Virzì stesso – Virzì si diverte a svelare le storture, le miserie, l’ordinaria meschinità che si nascondono dietro a questo mondo da sogno. Fotografia impietosa di una società che sembra aver perso il suo “capitale umano”.

In Il Capitale Umano Dino Ossola (Bentivoglio) è un immobiliarista in crisi disposto a tutto pur di risollevarsi. Giovanni Bernaschi (Gifuni) è un mago della speculazione in borsa e non aspetta che uomini come Dino per fare affari. Quando i loro figli si fidanzano, tutto si mette in moto. Attorno a questi giochi pericolosi, si muovono Carla Bernaschi (Bruni Tedeschi), ricca moglie dalle ambizioni frustrate, Roberta (Golino), la compagna di Dino, psicologa accogliente e “aspirante madre”, e i due giovani: Serena (Matilde Gioli) e Massimiliano (Guglielmo Pinelli), su cui le rispettive famiglie riversano ansie e aspettative troppo alte. Nel momento più critico, a complicare tutto interviene un incidente.

Resta un vasto campionario di bassezze: arrivismo cieco, padri che si servono dei figli per i propri scopi, che li vogliono sempre vincenti, uomini incapaci di amare, donne velleitarie, che disprezzano ciò di cui non possono fare a meno e non sanno coltivare ciò che dicono di amare, adolescenti insicuri, ma anche aggressivi e sgradevoli. A rappresentarlo, attori straordinariamente in forma che, coadiuvati dal lavoro di sceneggiatura, danno l’opportuna complessità ai personaggi: Bentivoglio e Gifuni, incarnazioni diverse della “naturalezza del male”, uno con la sua furbesca piccineria, l’altro con la sua disinvolta ostentazione di potere; Valeria Bruni Tedeschi perfetta nell’alternare strategica ingenuità e opportunismo cinico; Valeria Golino, unica adulta che può essere punto di riferimento. Buone prove anche dai giovani (gli esordienti Gioli e Pinelli, come Giovanni Anzaldo, già visto in Razzabastarda), a cui viene affidata una traccia di speranza.

Interessante la struttura di Il Capitale Umano: si mostra  l’intera vicenda da tre punti di vista diversi, traendo poi le conclusioni. Ripetizione non noiosa che, anzi, aggiunge elementi, facendo scoprire pian piano chi sono davvero i personaggi e cosa sia realmente accaduto, mantenendo abbastanza la suspense.

Il capitale umano: incontro con Virzì e Gifuni per l’uscita in Home Video

0

Giovedì 26 giugno ore 18:30 il regista Paolo Virzì e l’attore Fabrizio Gifuni, in occasione dell’uscita home-video del film Il capitale umano, incontreranno il pubblico alla Libreria-videoteca Discoteca Laziale (via Mamiani, 62/a – Roma). Oltre all’uscita in home video del film, si festeggerà anche il successo del film, vincitore di 7 David di Donatello fra cui quello per il miglior film, di 4 Ciak d’Oro tra cui miglior regia e miglior sceneggiatura e del Globo d’oro per il miglior film. Modererà l’incontro Piera Detassis, direttrice del mensile di cinema Ciak.

Il capitale umano è disponibile in vendita dal 19 giugno in Blu-ray disc e DVD distribuito da 01 DISTRIBUTION. La vicenda comincia una notte, sulla provinciale di una città brianzola, alla vigilia di Natale, con un ciclista investito da un SUV. Questo incidente diviene l’espediente grazie al quale narrare la vita di diversi personaggi appartenenti a due famiglie: quella Bernaschi composta da Giovanni, Carla sua moglie e loro figlio, appartenenti all’opulenza di un mondo legato alla speculazione finanziaria e quella Ossola, in cui Dino, compagno di Roberta, psicologa, rappresenta un ambizioso e spregiudicato immobiliarista sull’orlo del fallimento. Completa la famiglia Serena, una ragazza legata sentimentalmente al figlio dei Bernaschi.

Il capitale umano: al via il remake made in USA

0
Il capitale umano: al via il remake made in USA

Dagli Stati Uniti arriva la notizia che è stato messo in lavorazione il remake de Il capitale umano, il film di Paolo Virzì vincitore del David di Donatello. Diretto da Virzì nel 2014 e scritto da Francesco Piccolo, Paolo Virzì, Francesco Bruni e Stephen Amidon, il film ha vinto sette Oscar italiani, compreso quello a miglior film “battendo” La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino ed è stato uno dei maggiori successi della stagione.

Indiana Production, che con Rai Cinema aveva prodotto il film, fa parte della squadra di produzione per questo “nuovo” progetto, insieme a Trudie Styler Celine Rattray di Maven Pictures, Oren Moverman di Sight Unseen Pictures e Liev Schreiber Matthew Stillman di Illuminated Content.

Il cast è stato già annunciato e presenta molti volti noti nel panorama internazionale: Liev Schreiber (Ray Donovan, Spotlight), Marisa Tomei (The Wrestler), Alex Wolff (Hereditary, Jumanji), Peter Sarsgaard (Garden State, An Education), Maya Hawke (Stranger Things), Paul Sparks (House of Cards, The Crown) e Betty Gabriel (The Purge, Get Out). Le riprese si svolgeranno a New York.

A dirigere il film è stato chiamato Marc Meyers, che adatterà una sceneggiatura di Oren Moverman. Il commento di Fabrizio Donvito, per Indiana Production: “Solo la magia di questo mestiere può portare un romanzo americano ad essere un film italiano per poi essere un remake americano. Io e i miei soci amiamo il film di Virzì e siamo certi che la squadra che sta realizzando la versione Usa è all’altezza”.

Il Capitale Umano – la recensione

Fonte

Il capitale umano Trailer del film di Paolo Virzì

0
Il capitale umano Trailer del film di Paolo Virzì

Guarda il trailer ufficiale del nuovo film di Paolo VirzìIl capitale umano, con protagonisti Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Gifuni, Vincent Nemeth, Luigi Lo Cascio. La pellicola arriverà nelle sale italiane a partire dal 09 Gennaio 2014.

Libero adattamento del romanzo Il capitale umano di Stephen Amidon, il film è stato scritto da Francesco Bruni, Francesco Piccolo e Paolo Virzì.

Le velleità di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.

Il capitale Umano rappresenterà l’Italia nella corsa all’Oscar 2015

E’ Il capitale umano di Paolo Virzì il film preselto per rappresentare l’Italia alla corsa agli Oscar 2015. Il film è stato infatti scelto dalla cerchia di sette film per poter concorrere all’ambita cinquina di nominati che gareggeranno poi per la statuetta che lo scorso anno si è portato a casa Paolo Sorrentino con La Grande Bellezza.

Ricordiamo che Il capitale umano arrivati in ‘finale’ erano: Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, Anime Nere di Francesco Munzi, Il Capitale Umano di Paolo Virzì, In grazie di Dio di Edoardo Winspeare, Le Meraviglie di Alice Rohrwacher, Song’e Napule dei Manetti Bros e Sotto Una Buona Stella di Carlo Verdone.

Senza dubbio alcuno il film di Virzì è quanto di meglio quest’anno potevamo offrire alla prestigiosa competizione mondiale.

Il Capitale Umano come finiscono le storie del film?

0
Il Capitale Umano come finiscono le storie del film?

Questa settimana, sulla pagina Facebook del film Il capitale umano, saranno svelati i seguiti delle storie dei protagonisti del film immaginati da Paolo Virzì. Prima della pubblicazione, gli utenti saranno invitati a immaginare come è proseguita la storia di ogni personaggio, utilizzando l’hashtag #ILTUOFINALE su Twitter. Il film è basato sul romanzo omonimo di Stephen Amidon, da cui è liberamente tratto.

Ecco la trama del film: Le velleità di ascesa sociale di un immobiliarista, il sogno di una vita diversa di una donna ricca e infelice, il desiderio di un amore vero di una ragazza oppressa dalle ambizioni del padre. E poi un misterioso incidente, in una notte gelida alla vigilia delle feste di Natale, a complicare le cose e a infittire la trama corale di un film dall’umorismo nero che si compone come un mosaico. Paolo Virzì stavolta racconta splendore e miseria di una provincia del Nord Italia, per offrirci un affresco acuto e beffardo di questo nostro tempo.

Leggi la nostra recensione de Il Capitale Umano

Fanno parte del cast di Il capitale umano Fabrizio BentivoglioFabrizio GifuniValeria Bruni TedeschiValeria GolinoLuigi Lo CascioMatilde Gioli e Giovanni Anzaldo.

Il canto del cigno: trailer del film Apple TV+ con Mahershala Ali

0

Apple TV+ ha diffuso il trailer ufficiale di Il canto del cigno, il nuovo film Apple Original scritto e diretto da Benjamin Cleary che vede protagonisti Mahershala Ali, Glenn Close, Naomie Harris, Awkwafina e Adam Beach. Il film è prodotto da Adam Shulman, Jacob Perlin, Jonathan King, Rebecca Bourke, Mahershala Ali, Mimi Valdés.

Il canto del cigno, la trama

Ambientato in un vicino futuro, “Il canto del cigno” è un viaggio potente ed emozionante raccontato attraverso gli occhi di Cameron (Mahershala Ali), marito e padre amorevole, cui è stata diagnosticata una malattia terminale; quando il suo medico (Glenn Close) gli prospetta una soluzione alternativa al fine di proteggere la sua famiglia dalla sofferenza, si troverà davanti a un bivio. Mentre Cam è alle prese con la scelta se alterare o meno il destino della sua famiglia, impara molto più di quello che avrebbe mai potuto immaginare sulla vita e sull’amore. Il film esplora quanto lontano arriviamo a spingerci e quanto siamo disposti a sacrificare, per rendere la vita delle persone che amiamo più felice possibile.

Il cane che dorme: recensione della miniserie thriller su Netflix

Un poliziotto caduto in disgrazia, pezzi di un puzzle da comporre e un fil rouge tra due delitti che viene continuamento spezzato. Il cane che dorme, thriller tedesco di Netflix, arriva sulla piattaforma e si posiziona nei primi posti tra le serie più viste. La miniserie in sei episodi porta in scena il racconto frammentato e confuso di Mike Atlas (Max Riemelt) che cerca di ricostruire attraverso un fascicolo di omicidio parte della sua memoria andata perduta. Un brutto incidente, un forte stress ha portato Mike ad abbandonare il suo lavoro e la sua famiglia e adesso vive come un vagabondo.

Lo stesso Mike non ricorda perché e una volta aperto il fascicolo il suo obiettivo è ricordare. Questo però comporta anche l’inizio di un gioco pericoloso che lo porterà a rivangare un caso di cospirazione che sembra interessare l’organo della polizia. Mike è stato incastrato? Sarà questa la domanda che lo spettatore si porterà dietro per tutti gli episodi, fino alla conclusione finale. Il cane che dorme, titolo di questa miniserie, non è altro che una metafora al giovane poliziotto che forse ha cercato di scavare troppo in profondità.

Il cane che dorme, la trama

Il cane che dorme Mike e Jule

Mike Atlas è nato per fare il poliziotto. Il suo personaggio è descritto proprio come la classica persona sempre alla ricerca continua della verità. Questa stessa verità lo ha cacciato in un mare di guai quando, adesso, ha deciso di aprire il vaso di Pandora e cercare di portare a galla questa verità. E se da questo punto di vista Il cane che dorme riesce nella caratterizzazione dei personaggi è nella trama che si perde il fulcro fondamentale del racconto. Mike è un personaggio problematico, archetipo di tutti i poliziotti prima di lui che abbiamo visto passar sul piccolo schermo. Ricorda per certi versi il Rust Cohle di True Detective, senza entrare nello specifico del paragone.

A smuovere la trama però c’è un mistero che si estende a macchio d’olio. Una cospirazione, un male da radicare fin nelle radici più profonde di una società e di un sistema giudiziario corrotto. Il regista Christoph Darnstädt alterna colpi di scena ben piazzati all’interno degli episodi a momenti in cui gli episodi stessi sembrano troppo dettagliati e bombardati da continue linee narrative che si intrecciano. Il risultato è una partita a scacchi molto lunga che di tanto in tanto sgancia il suo plot twist.

Vittime e carnefici

Il cane che dorme Jule

Il viaggio intrapreso da Mike Atlas non è solo un viaggio a ritroso nei ricordi. L’ex poliziotto viene trascinato di nuovo nel mezzo del caos dopo che l’uomo che aveva messo in prigione finisce per suicidarsi. Il fratello di quest’ultimo brucia la roulotte di Atlas e lo lascia con la consapevolezza di essere responsabile del suicidio. Questo porta Atlas a intraprendere un viaggio di riflessione, reinvenzione e redenzione. In questo viaggio Mike si domanderà spesso se è l’uno o l’altro e fino all’episodio finale intitolato Confessioni non si scoprirà la verità. Ad aiutare Mike in Il cane che dorme, una giovane donna di nome Jule Andergast, che lavora presso l’ufficio del procuratore, che è impantanata nello stesso caso di suicidio.

La miniserie però confonde vittime e carnefici in un doppio gioco tra le parti dove tutti dubitano di chi hanno accanto. Mike in questa grossa metafora che è Il cane che dorme è il protagonista. Quel cane addormentato da droghe e dal troppo lavoro che nella vita precedente all’incidente di quella notta lo ha sovrastato. Il cane per natura ha un ottimo fiuto e che abbandonando l’organo della polizia ha messo da parte il suo potenziale. Viceversa, a questa metafora se ne contrappone un’altra: lasciare il cane che dorme per non scoperchiare davvero quel vado di Pandora che tiene a galla le malefatte della polizia.

Il cerchio che si chiude

Il cane che dorme Mike e Tinka

Verso la fine ci sono molte cose su cui indagare, forse troppe per una miniserie che concentrandosi sul personaggio di Mike Atlas aveva già tutte le carte in regola per funzionare. Anche se per tutta la durata de Il cane che dorme il suo personaggio non ha le idee ben chiare, la sua prospettiva è offuscata e spetta allo spettatore mettere insieme i pezzi. L’unico momento in cui sembra raggiungere la lucidità è quando si trova insieme alla figlia Tinka, anche se talvolta le sue scelte non sono state azzeccate seppur fatte a fin di bene.

Invece, il personaggio di Jule è quello più dinamico e che insieme al pubblico cerca di scoprire la verità, infatti, da questo punto di vista è uno dei personaggi meglio caratterizzati anche se il suo arco narrativo non ha un vero e proprio sbocco. Questo è un po’ il vero problema di Il cane che dorme il fatto che al suo interno ci sono parecchie storie che cercano di trovare una via d’uscita ma che si allontanano dalla storia principale. Nonostante questo, però il colpo di scena finale è risolutorio: Mike Atlas e Jule combattono contro i clan e contro il terrorismo ma soprattutto combattono contro un nemico che hanno al loro fianco, i loro stessi colleghi e presunti amici della polizia corrotti dal sistema.

Il Cammino per Santiago: recensione del film di Emilio Estevez

Il Cammino per Santiago: recensione del film di Emilio Estevez

Ci piace pensare che la vita che viviamo è quella che abbiamo scelto, è quella che ci siamo costruiti, perché l’uomo è artefice del proprio destino, si sa. Ed è davvero così, quando tutto va bene, poi qualcosa va storto, qualcosa si mostra per quello che è: più grande di noi, più forte del nostro controllo, e allora siamo in balia del fato, allora siamo piccoli.  David Avery ha vissuto la vita che ci si aspettava lui vivesse, fino a quando ha capito che non era fatta per lui, che voleva vedere il mondo. Così, senza una meta precisa ha cominciato il suo viaggio. Poi, è arrivato l’ultimo: Il Cammino di Santiago. Quando Tom Avery, oftalmologo californiano, riceve la notizia della morte di suo figlio sul Cammino, non ha idea di cosa sia. Così parte per la Francia, col semplice proposito di riportare il corpo di David a casa. Tuttavia, una volta arrivato, decide due cose: di darsi un’altra opportunità di entrare nel mondo del figlio, e di dare a David l’occasione di arrivare alla fine del Cammino, di cui era riuscito a percorrere una sola tappa.

Zaino in spalla, Tom parte alla volta di Santiago di Compostela, sulla strada battuta da migliaia di pellegrini, credenti e non, che decidono di intraprendere il viaggio spirituale che fa parlare di sé da secoli e secoli. Quasi sempre sono i figli a seguire le orme dei genitori, stavolta, invece, un padre calpesta letteralmente le orme lasciate dal figlio e, per la prima volta, vive ‘la vita che gli capita’ e non quella che, con tutte le cinture di sicurezza, ha scelto per sé.

Diretto da Emilio Estevez, che interpreta anche Daniel, e con Martin Sheen, nei panni di Tom Avery, Il Cammino per Santiago altro non è che un viaggio alla ricerca di se stessi: un topos trito e ritrito, che forse ci siamo anche annoiati di stare a guardare. Tuttavia qui siamo di fronte ad un viaggio che è dichiaratamente un viaggio di ricerca spirituale, che non nasconde la sua natura, ma ce la mette davanti agli occhi con grande semplicità, perché nessuno percorre il Cammino per caso.

Se cerchiamo colpi di scena, dunque, Il Cammino per Santiago non fa per noi, ma se vogliamo allontanarci dal mondo reale per un po’, non dobbiamo far altro che sederci e goderci il racconto di un viaggio diverso: un viaggio di volontà e serena scoperta.

Girato tra Francia e Spagna, lungo il vero Il Cammino per Santiago, il film presenta molti elementi interessanti anche sul piano tecnico, con personaggi ben caratterizzati e una fotografia volutamente ‘sporca’, quasi a voler imitare lo stile del reportage, curata da Juan Miguel Azpiroz. Applaudissimo al Fiuggi Family Festival, Il Cammino per Santiago sarà nelle sale italiane a partire dal 27 giugno.

Il cammino di Santiago: 3 clip in italiano!

0

Sono state diffuse tre nuove clip in italiano di “il cammino di Santiago”(The Way), nuova commovente pellicola filmata da Emilio Estevez: il film racconta la vicenda di Tom( interpretato dal padre del regista Martin Sheen), che intraprende il cammino in seguito alla tragica morte del figlio.

Il Calabrone Verde: un film in lavorazione alla Universal

0
Il Calabrone Verde: un film in lavorazione alla Universal

Variety informa che alla Universal Pictures è in produzione un film su Il Calabrone Verde. Il protagonista è un combattente mascherato e criminale che ha debuttato per la prima volta nei drammi radiofonici serializzati nel 1936. Da allora il personaggio è apparso in uno show televisivo con Bruce Lee, in serial cinematografici, libri e fumetti.

Nel 2011, è uscito un film action comedy con Seth Rogen nel ruolo del protagonista, al fianco di Jay Chou, che interpretava il suo partner, Kato. Calabrone Verde e Kato guidano in giro nella loro auto ad alta tecnologia, “Black Beauty”, e combattono i criminali.

La Universal collabora con Amasia Entertainment per lo sviluppo di The Green Hornet and Kato. Amasia ha acquistato i diritti del franchise cinematografico nel gennaio di quest’anno, con i co-fondatori di Amasia Bradley Gallo e Michael Helfant. La Universal Pictures ha annunciato il suo accordo con Amasia giovedì scorso.

Peter Cramer, presidente della Universal, ha dichiarato: “Il Calabrone Verde è uno dei racconti di supereroi più iconici e amati mai creati, e ha intrattenuto generazioni di fan in ogni forma di narrazione”. Cramer ha continuato: “Siamo entusiasti di collaborare con Michael, Bradley e l’intero team Amasia per lanciare un nuovo entusiasmante mondo cinematografico per Britt Reid, Kato e Black Beauty, e non vediamo l’ora di condividerlo con il pubblico di tutto il mondo molto presto.”

Michael Helfant ha dichiarato: “Universal sarà una grande casa per i nostri nuovi Green Hornet e Kato – è molto bello che Universal sia stato il distributore originale dei serial del 1940.” Helfant spera che sia i fan esistenti che quelli nuovi lo adoreranno, ha poi aggiunto: “Stiamo fondendo il passato e il futuro, creando una versione contemporanea del franchising che sia fresca ed eccitante nel rispetto della sua lunga eredità e storia”.

Fonte: Variety

Il Cacciatori di Giganti: recensione del film di Bryan Singer

0
Il Cacciatori di Giganti: recensione del film di Bryan Singer

Arriva al cinema distribuito da Warner Bros. Italia  Il Cacciatori di Giganti, il film fantasy diretto da Bryan Singer e con protagonisti Ewan McGregorNicholas HoultStanley Tucci, Warwick Davis, Bill Nighy, Ian McShane.

La fiaba di Jack e il fagiolo magico accompagna più o meno ogni bambino dalla più tenera età: arpe magiche, giganti cattivi, un giovane eroe un po’ ingenuo che ha l’occasione di riscattarsi costituiscono gli elementi semplici e vincenti di un racconto che appassiona da sempre i più giovani.

Aiutati anche dalla versione disneyana della storia, molti ricordano le vicende classiche che coinvolgono Jack e la gigantesca pianta di fagioli, ma a partire dal prossimo 28 marzo, i nostri ricordi verranno confusi e arricchiti dalla versione cinematografica della leggenda, che porta la firma di Bryan Singer e vede protagonista Nicholas Hoult, che ha appena dismesso i panni di R lo zombie protagonista di Warm Bodies, e Eleanor Tomlinson, vista di recente in Educazione Siberiana da Gabriele Salvatores.

Il Cacciatori di Giganti film recensione

In una modesta casa contadina, Jack ascolta dalla voce del padre l’antica leggenda dei giganti, soggiogati e sconfitti da Re Erik. In una lussuosa camera da letto, nello stesso momento, la piccola principessa Isabella sente la stessa storia dalle labbra di sua madre, la Regina. Molti anni dopo Jack e Isabella si ritrovano e diventano protagonisti di una straordinaria avventura che cambierà per sempre la loro vita e quella di tutto il regno.

Giganti crudeli e spaventosi, piante di fagioli che crescono in una notte e arrivano al cielo, un giovane coraggioso e un regno in pericolo, gli elementi classici sembrano esserci tutti, ma Singer mescola le carte e aggiunge una principessa, un’antica leggenda legata ai prodigiosi legumi e un modo magico e oscuro per soggiogare le enormi bestie. Il tocco finale è il classico cattivo, un po’ meschino, che mira a conquistare il mondo attraverso la distruzione dello stesso. Azione, avventura e un pizzico di romanticismo però non sembrano essere abbastanza per dare al film una vera e propria consistenza. Effetti speciali che deludono, considerando le grandiose immagini in computer grafica a cui lo spettatore è ormai abituato, personaggi grotteschi, riferimenti ai classici del fantasy cinematografico che sfiorano il plagio e un protagonista sottotono sembrano impedire al film, per giunta troppo lungo, di essere goduto appieno, lasciando un po’ d’amaro in bocca allo spettatore che si è fatto subito coinvolgere dalla storia e dalla vicenda personale dell’imbranato Jack.

Altra nota dolente del film è la colonna sonora, che non riesce assolutamente a svolgere la funzione di apportare una maggiore concitazione alle scene salienti del film, fatta eccezione per i casi in cui questa ricorda con sperticata sfacciataggine le note che Howard Shore compose per la colonna sonora premio Oscar de Il Ritorno del Re.

Il cast d’eccezione di Il Cacciatori di Giganti di comprimari non riesce a dare un quid in più al racconto, non ci riesce il grottesco e ambizioso ser Roderick, interpretato da Stanley Tucci, e nemmeno Ewan McGregor nei panni della fedele guardia del corpo reale Elmont, né tantomeno Ian McShane, un re Brahmwell perennemente imbrigliato in costumi rigidi e ingombranti. L’impressione generale è quella di una eccessiva virata cartoonesca che, avendo probabilmente lo scopo di coinvolgere un pubblico piuttosto giovane, sacrifica il potenziale fantastico che la storia ha sempre avuto, e che avrebbe potuto conservare nella versione cinematografica.

Il cacciatore: tutto quello che c’è da sapere sul film con Robert De Niro

Nel contesto della New Hollywood, durante la quale ha avuto luogo un rinnovamento stilistico, tematico e produttivo dell’industria cinematografica, molto frequenti sono diventati i film che proponevano punti di vista inediti su aspetti come il colonialismo e le guerre condotte dagli Stati Uniti in nome della libertà. La guerra in Vietnam, in particolare, iniziò in modo più o meno velato ad essere raccontata in tutta la sua brutalità. Gli effetti che tale conflitto stava provocando, allo stesso modo, divennero oggetto di riflessione e analisi. Uno dei più importanti film a proporre tale questione è Il cacciatore, diretto da Michael Cimino.

Arrivato al cinema nel 1978, questo non è propriamente un film di guerra quanto piuttosto il racconto di come tale conflitto influisca sulla psiche di chi vi ha partecipato. Numerose sono le metafore a riguardo e il contrasto tra le inquietanti immagini del conflitto e l’anonima vita quotidiana dei protagonisti genera ancora oggi un impatto fortissimo sugli spettatori. Il cacciatore è a ragione entrato nella storia del cinema, espressione di un cinema che non si risparmia nel mostrare anche ciò che si preferirebbe ignorare. Cimino, che nel 1980 realizzerà poi I cancelli del cielo, è infatti sempre stato critico nei confronti della politica statunitense.

Candidato a 9 premi Oscar e vincitore poi in 5 categorie, tra cui quella del miglior film, Il cacciatore è dunque un titolo imperdibile, un’esperienza cinematografica che ancora oggi affascina e spaventa in modi imprevedibili. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il cacciatore: la trama del film

Protagonisti del film sono Mike, Nick e Stosh, amici di lunga data che conducono una tranquilla esistenza divisi tra il loro lavoro in un’accaieria e la caccia al cervo, loro grande passione. Insieme anche a StevenJohn e Axel, sono ora tutti chiamati a partire per il Vietnam, dove prenderanno parte alla sanguinolenta guerra che lì si sta svolgendo. I sei uomini sono però ignari di quanto quel conflitto li cambierà per sempre. L’amicizia tra di loro sarà messa a dura prova, specialmente nel momento in cui Mike dovrà cercare di recuperare Nick, impazzito in seguito agli orrori visti. Per tutti loro, la salvezza si rivelerà essere a distanza di un solo colpo di proiettile.

il-cacciatore-cast

Il cacciatore: il cast e le location del film

Ad interpretare Mike, il principale protagonista del film, vi è l’attore Robert De Niro. Come sempre intenzionato a interpretare i suoi personaggi nel modo più realistico possibile, l’attore chiese di poter incontrare veri lavoratori di un’acciaieria. Si preparò poi a livello fisico per poter interpretare le numerose scene di guerra come anche gli stunt previsti per il suo personaggio. In seguito, l’attore affermerà che di tutti i film girati, questo è stato quello che più di tutti lo ha messo alla prova da un punto di vista fisico e mentale. Accanto a lui, nel ruolo di Nick, vi è invece Christopher Walken, che per la sua interpretazione ha vinto l’Oscar per il miglior attore non protagonista. Per ottennere lo stralunato e inquietante aspetto di Nick, egli seguì a una dieta costituita esclusivamente da riso e banane.

Nel ruolo di Steven vi è invece l’attore John Savage, mentre Chuck Aspegren e George Dzundza interpretano rispettivamente Axel e John. L’attore John Cazale ricopre invece il ruolo di Stosh. Poiché gravemente malato di cancro ai polmoni, all’attore fu inizialmente impedito di prendere parte al film. Cimino, De Niro e Meryl Streep, che nel film interpreta Linda, si opposero però ai produttori e pagarono loro stessi la copertura assicurativa per Cazale, così che questi potesse prendere parte al film. Come noto, l’attore è poi deceduto prima di poter vedere il film completo. La Streep, all’epoca compagna di Cazale, decise di recitare nel film così da poter stare più tempo accanto a lui.

Per quanto riguarda invece le location, il film è stato girato prevalentemente in Ohio, in Virginia Occidentale e in Pennsylvania. Per quanto riguarda le scene ambientate in Vietnam, questi sono in realtà state girate a Bangkok, in Thailandia. Il periodo trascorso lì fu notoriamente molto complesso, in quanto la troupe andò incontro a piogge torrenziali e alla presenza di animali pericolosi come ratti giganti. Ad aver reso particolarmente difficili le riprese, però, vi fu il colpo di stato che in quel periodo stava rovesciando il governo democratico. Il Comitato Rivoluzionariò garantì però protezione alla troupe, fornendo loro guardie armate. Fu così possibile portare a termine il film, le cui scene di guerra si svolsero dunque in un contesto altrettanto conflittuale.

Il cacciatore: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il cacciatore grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 4 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Il cacciatore: Michael Cimino racconta la morte dell’American Dream

Nel 1978 esce al cinema Il cacciatore, opera seconda di Michael Cimino. La guerra in Vietnam si è conclusa da appena tre anni ed è ancora una ferita apertissima per gli Stati Uniti, nonché sostanzialmente un tabù. Per quanto già durante lo svolgersi del conflitto ci siano stati film che hanno cercato di affrontare tale evento, è solo a guerra conclusa che si ha avuto modo di avere una più completa visione d’insieme su quanto accaduto e sul suo lascito. Prendono dunque vita a partire dalla seconda metà degli anni Settanta le opere che meglio hanno saputo mostrare ciò che davvero questo conflitto ha causato, specialmente a livello psicologico.

Il film di Cimino (che vincerà poi di 5 Premi Oscar incluso quello come Miglior film) non solo è tra queste, ma è anche un primo significativo tassello nella filmografia di un regista che con ogni sua opera ha sfidato platealmente la mitologia delle origini del suo Paese, il successivo tradimento da esso perpetrato verso gli ideali su cui si fondava e il suo lascito nei confronti delle nuove generazioni. Una sfida che ha dunque inizio con un’opera tanto imponente quanto controversa, che si fa metafora degli Stati Uniti cogliendo il Paese nel suo passaggio da un periodo di spensieratezza – in realtà solo apparente – ad uno irrimediabilmente segnato da un generale e profondo senso di smarrimento.

Prepararsi alla guerra

Un passaggio ben evidente in Il cacciatore, film a cui viene talvolta rivolta la critica di avere un primo atto troppo prolisso. Si tratta grossomodo della prima ora delle tre totali del film, in cui facciamo la conoscenza dei protagonisti, apprendiamo che lavorano in una acciaieria, che sono dediti agli scherzi, alle scommesse spericolate e che uno di loro, Steven (John Savage), è ad un passo dal matrimonio. Proprio questo evento occupa la maggior parte di questa prima ora, con una festa chiassosa, che sembra non finire mai e che ad un occhio distratto potrebbe sembrare – appunto – eccessivamente prolissa. Ma è proprio questa prima ora “preparatoria” che permette poi di far acquisire un senso a quanto verrà dopo, costruendo le basi per un contrasto ancora oggi in grado di ammutolire.

Steven, insieme a Mike (Robert De Niro) e Nick (Christopher Walken, che per questa sua interpretazione vincerà l’Oscar come Miglior attore non protagonista) sono infatti in procinto di partire per il Vietnam. Per loro, membri della comunità russo-americana, sarà un modo in più per dimostrare il proprio amore per gli Stati Uniti, quasi come se quest’esperienza potesse fargli guadagnare la possibilità di considerarsi americani a tutti gli effetti. Con loro ignari del proprio futuro, questa prima parte del film è dunque segnata dalla spensieratezza, dalle risate, da quel sano cazzeggio che è parte integrante della natura dei protagonisti.

Lo ribadisce con maggior forza la sequenza ultima di questo primo atto, quella della caccia al cervo, che non solo dà al film il suo titolo originale – The Deer Hunter – ma ripropone tutti gli elementi fino a quel momento messi in gioco. Il gruppo di amici protagonisti si reca in montagna, chiassosi come non mai, dividendosi tra scherzi e alcol, ma sapendo perfettamente quando è il momento di tacere e lasciar parlare i fucili. In un attimo, dunque, si passa dalla gioia al senso di morte. E ancora, quando una volta conquistato il proprio trofeo tornano in città per festeggiare, quel clima di festa è interrotto da uno struggente brano suonato al pianoforte da uno di loro, che spegne le risate e ammutolisce tutti. La festa è finita.

Il cacciatore Christopher Walken
Christopher Walken in una scena di Il cacciatore

La morte dell’innocenza

Da lì ha inizio il racconto dell’esperienza in Vietnam di tre dei protagonisti, partiti per servire e difendere il proprio amato paese. Quel senso di morte, tanto anticipato da piccoli segnali nel corso della fondamentale prima ora (quell’inferno che è l’acciaieria, il silenzioso veterano alla festa di matrimonio, le taciute tensioni sentimentali tra i protagonisti) esplode ora in tutta la sua brutalità sullo schermo. Ma non è un vero e proprio scenario di guerra quello che Cimino vuole mostrarci, spostando quasi subito la propria attenzione sul raccontare il conflitto attraverso la nota metafora della roulette russa, a cui i soldati americani sono costretti a partecipare.

È attraverso questa che Cimino dona presenza scenica all’insensatezza del morire in guerra, dell’essere alla mercé del caso, del non sapere mai quando arriverà la propria ora. Ogni colpo che va a vuoto è motivo sia di sollievo sia di nuova tensione, generata dal non sapere quanto ancora la fortuna sarà dalla propria parte. Ecco allora che quanto fino a quel momento visto, anche grazie alla sua ampiezza capace di restituire un contesto apparentemente idilliaco, risulta congeniale a quanto segue, che è non un film di guerra bensì un film sugli orrori che questa (come tutte le guerre, d’altronde) può generare in chi ne fa esperienza diretta.

Il cacciatore, insieme a Taxi Driver (1976) e Tornando a casa (1978), si è infatti imposto come uno dei più significativi esempi di film incentrati sulla difficile esistenza dei reduci di guerra, incapaci e impossibilitati a reinserirsi nella società dopo aver assistito ad orrori che non si possono spiegare a parole. Mike, tornato in patria, non riuscirà mai a condividere con l’amata Linda (Meryl Streep) ciò che ha visto, che gli è stato inflitto e che ha a sua volta inflitto. Cosa che lo fa naturalmente sentire incompreso e turbato. Tutto il resto del film rifletterà dunque su tale dinamica, proponendo attraverso i tre protagonisti tre diversi modi di rapportarsi con quanto accaduto che hanno però un unico risultato: la disillusione nei confronti di un American Dream al quale non è più possibile credere.

Michael Cimino racconta l’altra faccia degli Stati Uniti

È questa una consapevolezza su cui Cimino è tornato più volte nel corso della propria carriera, segnata da noti alti e bassi (più economici che non artistici) e sul quale si potrebbe dire si fondi la sua intera poetica. Due anni dopo Il cacciatore, dove si proponeva dunque come un drammatico ritratto di una generazione tradita da quel paese in cui riponeva cieca fiducia, Cimino realizza I cancelli del cielo. Un’altra opera monumentale, con cui va più indietro nel tempo, alla fine dell’Ottocento, per individuare un ancor precedente tradimento nei confronti di quella fiducia. Una comunità di immigrati europei diviene qui l’obiettivo di uno sterminio in quanto colpevole dei continui furti di bestiame. Furti dovuti però alle estreme condizioni di povertà a cui venivano costretti dai ricchi baroni locali.

O ancora, in L’anno del dragone (1985) il veterano di guerra interpretato da Mickey Rourke porta avanti un’accesa battaglia contro la comunità cinese di New York, mentre in Verso il sole (1996) – suo ultimo lungometraggio – un giovane navajo affetto da un tumore incurabile rapisce un medico (interpretato da Woody Harrelson) affinché lo accompagni in un luogo mistico che è convinto potrà guarirlo. In tutti questi casi, Cimino propone una contrapposizione tra culture diverse, facendo emergere da questo contrasto la disillusione verso un sogno americano che non ha offerto la libertà che invece prometteva.

Il cacciatore Robert De Niro Meryl Streep
Meryl Streep e Robert De Niro in una scena di Il cacciatore

Sopravvivere all’American Dream

C’è dunque uno sguardo malinconico che attraversa l’intera opera del regista, che tramite i suoi personaggi – più o meno coinvolti nell’attuarsi di questo tradimento – mira a riflettere su cosa ne è stato di quella terra delle opportunità, macchiata in più occasioni dal sangue di quanti vi riponevano fiducia o capace di mandare a morire senza troppi scrupoli i propri figli in una giungla dall’altra parte del mondo. Davanti a questa consapevolezza, sembra rimanere poco da poter fare, come il ricercare un senso di comunità a cui aggrapparsi. Ecco allora che Il cacciatore si conclude con i protagonisti sopravvissuti che intonano “God Bless America”.

Una scelta, quella di questo brano, che all’occorrenza è stata vista con intenti patriottici o satirici. Sembra facile propendere per quest’ultima lettura, con i personaggi che continuano a celebrare – come dei novelli Giobbe – quell’America che ha però tolto loro ogni cosa. Cimino, nel corso di una lunga intervista rilasciata nel 2007, ha però offerto una chiave interpretativa più profonda e ambigua. “Quando le persone sono in difficoltà, hanno bisogno di fare qualcosa insieme. In questo caso si tratta di emettere un suono. E cantano questa canzone perché è una canzone che ogni bambino americano conosce a memoria. E quella canzone li riunisce come una famiglia”.

“Mentre cantano, è una prima colazione quella che stanno consumando, non un’ultima cena”, conclude Cimino. Quel canto diventa dunque il modo con cui i personaggi cercano di ritrovarsi, di ristabilire un contatto e da lì voltare insieme pagina. Sembrerebbe dunque esserci uno spiraglio di speranza per il futuro nel finale di Il cacciatore, ma per quanto ciò possa essere vero, non cancella l’orrore verificatosi, che ha spezzato per sempre l’innocenza di questi personaggi e con loro di un Paese intero. Il film, che si apre con un matrimonio, non può allora che chiudersi con un funerale. Mike, Steve, Linda, gli altri e gli Stati Uniti andranno avanti con le loro vite, ma non saranno mai più gli stessi.

Il Cacciatore, la spiegazione del finale: cosa è successo a Nick?

Il Cacciatore (The Deer Hunter) di Michael Cimino è stato premiato come miglior film e un’epopea di guerra che ha seguito tre amici d’infanzia di una cittadina della Pennsylvania, Michael (Robert De Niro), Steven (John Savage) e Nick (Christopher Walken) nel corso della guerra del Vietnam.  Il Cacciatore (The Deer Hunter) è una storia vera per i soldati che hanno vissuto la sua straziante narrazione, con un finale che, a distanza di quarant’anni, rimane uno dei pezzi più sconvolgenti del cinema. Il film non si trattiene dall’esporre le atrocità del combattimento e i loro effetti sulla psiche umana, in particolare per Nick, il suo personaggio più fragile, che dopo la guerra scompare nel mondo del gioco d’azzardo clandestino di Saigon.

Prima di partire per il Vietnam, Nick ha fatto promettere a Mike di non lasciarlo indietro, cosa che perseguita Michael quando torna negli Stati Uniti. Quando scopre che un benefattore anonimo sta inviando denaro all’ospedale per veterani dove Steven è in cura, sospetta che si tratti di Nick. Mike rintraccia Nick e lo trova a giocare alla roulette russa in cambio di denaro, ma il Nick al tavolo da gioco è ben lontano dall’uomo bello e ridente che era nei dintorni della Pennsylvania. Nonostante la loro efficacia drammatica, le scene finali hanno suscitato molte polemiche che hanno fatto discutere Il cacciatore dal 1978.

La morte di Nick e l’ultima partita alla roulette russa spiegate

Il Cacciatore scena roulette russa

Nonostante i migliori tentativi di Mike di comunicare a Nick i ricordi della loro casa, il suo vecchio amico non sembra recepire nulla di tutto ciò, e a turno ognuno di loro fa girare la camera di scoppio e preme il grilletto, finendo per sparare a vuoto. Il tono gelido del gioco è in netto contrasto con la volta in cui giocarono nella giungla durante la guerra, quando un fiducioso Mike disse a un impaurito Nick che tutto ciò che doveva fare era “mettere una camera vuota in quella pistola”. Entrambe le scene della roulette sono intense ma hanno scopi diversi: una mette in evidenza il fuoco indomabile dello spirito umano, l’altra mostra quando si è spento.

Qui, implora disperatamente un Nick distaccato e rettiliano di mostrare un qualsiasi segno che si ricordi di lui e della sua provenienza, cercando di fare qualsiasi cosa per innescare la connessione di Nick con l’umanità. Ha quasi la sua occasione quando Nick ripete le parole “Un colpo, un colpo”, pochi istanti prima di premere il grilletto, ma il sorriso vuoto sul suo volto è di breve durata quando spara e soccombe all’unico proiettile in canna. “Un solo colpo” si riferisce al metodo che Michael usava quando i due cacciavano insieme i cervi, a significare il modo ottimale per uccidere senza che l’animale soffrisse, e ora, in qualche modo, Nick sa che un solo colpo lo libera.

Colto dalla morsa del disturbo da stress post-traumatico (PTSD), in cui tutto ciò che può fare è rivivere il suo trauma, Nick si è rivolto a un gioco che rappresentava gli orrori che aveva visto e da cui era ancora consumato. Sapeva che, una volta tornati a casa, i soldati diventavano dei gusci di se stessi, con uno stato psicologico fragile e non facilmente reintegrabile nella società ordinaria, e anche se è discutibile quanto Nicky fosse lucido quando ha premuto il grilletto, è chiaro che non voleva quel destino per se stesso, una volta tornato sul suolo americano. Accettava che l’uomo che era prima era già morto in Vietnam e che non si poteva tornare a casa, cosa che Mike avrebbe imparato da solo in seguito.

Il vero significato del finale “Dio benedica l’America”

La coda di “God Bless America” che suona alla fine de Il cacciatore di cervi è allo stesso tempo ispiratrice e dolceamara. La canzone è uno degli inni più patriottici degli Stati Uniti e, inserendola alla fine di Il Cacciatore (The Deer Hunter), il film riafferma i valori americani. Nonostante il trauma subito da Michael, Nick, Steve e gli altri uomini che hanno prestato servizio oltreoceano in Vietnam, ognuno di loro ha un legame profondo con il proprio Paese e la sua identità, anche se questo li ha lasciati emotivamente segnati per tutta la vita in modi che hanno solo iniziato a capire e ad affrontare.

Cantandola insieme, i protagonisti di Il Cacciatore (The Deer Hunter) riescono non solo a legare grazie alle loro esperienze comuni, ma anche a liberare una pletora di emozioni complesse per raggiungere una sorta di catarsi. Ascoltando la melodia, è impossibile ignorare l’innocenza che tutti loro condividevano prima di andare in guerra, in contrasto con la profonda trasformazione a cui li ha sottoposti. La guerra li ha privati dell’idealismo e li ha sostituiti con il cinismo e il nichilismo, ma l’atto di unirsi insieme in una canzone patriottica sulle virtù dell’America ricorda loro che almeno hanno un conforto reciproco dopo tutto quello che hanno passato.

Perché Mike lascia vivere il cervo nel finale de Il Cacciatore

robert de niro finale Il Cacciatore

Nel finale di Il Cacciatore (The Deer Hunter) c’è un momento in cui Michael ha la possibilità di sparare a un cervo ma non lo fa, un gesto semplice che ha un grande significato. Dopo tutto quello che ha vissuto in Vietnam, ha imparato ad apprezzare la vita e la caccia non ha più lo stesso fascino di un tempo. Come i suoi amici, ha subito profondi cambiamenti dopo aver assistito in prima persona alle atrocità della guerra, così l’atto di uccidere un cervo, che un tempo gli procurava bei ricordi con i suoi compagni, non è più la spensieratezza di un tempo e ora si sente oscurato dalle vite degli uomini che ha portato con sé oltreoceano.

Sparare a una creatura bella e innocente non corrisponde al modo in cui Mike vede il mondo ora. Laddove un tempo il cervo rappresentava una sfida o un premio, ora incarna l’innocenza della sua vita prebellica che non potrà mai più riavere. Esiste solo il modo in cui le cose erano e il modo in cui sono, e non sparando al cervo Mike dà credito e riconoscimento al fatto che non sarà mai più lo stesso. Infine, il fatto di non uccidere il cervo dimostra la crescita personale di Mike e il fatto che la violenza non è così attraente come un’esistenza più pacifica e simbiotica con gli esseri viventi che lo circondano.

Come Nick invia denaro a Steven nonostante abbia perso la memoria

Uno degli aspetti più confusi del finale di Il Cacciatore (The Deer Hunter) è il fatto che Nick sia la persona che invia i soldi a Steve da Saigon nonostante abbia perso la memoria. Quando Michael trova Nick, questi è chiaramente dipendente dall’eroina e vive da tempo in uno stato di torpore, per poi riacquistare pezzi di memoria in quelli che si rivelano essere i suoi ultimi momenti. Nick percepisce a malapena la presenza di Mike, tanto meno di un vecchio amico della sua città natale, rendendo difficile credere che sia stato il misterioso benefattore di Steve per tutto questo tempo.

La spiegazione più semplice è che a un certo punto, quando ha iniziato a giocare alla roulette russa per soldi, ha avuto un pensiero abbastanza razionale da trovare l’ospedale di Steve e inviargli le vincite. Lentamente, nel corso del tempo, è diventato dipendente dall’eroina per affrontare il trauma delle sue esperienze di guerra, e il suo rimanere in uno stato di torpore si adattava agli uomini che facevano soldi grazie al soldato americano disposto a giocare a questo gioco pericoloso. Questo dimostra che Nick voleva che la sua vita fosse servita a qualcosa e che aveva ancora un piccolo legame con il suo amico, anche se non poteva tornare a casa e anche se lo aveva perso di vista lungo il cammino.

Le controversie sull’inesattezza storica e gli effetti sulle relazioni con i veterani d’America ne Il Cacciatore spiegati

Il Cacciatore inesattezza storica veterani vietnam

Il Cacciatore (The Deer Hunter) è considerato uno dei migliori film sulla guerra del Vietnam, ma la sua accuratezza è stata a lungo discussa dagli storici del Vietnam che hanno sostenuto che non ci sono prove che i Vietcong abbiano mai costretto i prigionieri di guerra americani a giocare alla roulette russa. Inoltre, il film è stato citato per le sue rappresentazioni razziste del popolo vietnamita, in particolare durante le scene della roulette russa. Per quanto riguarda la narrazione del film, il gioco rappresenta la scommessa che i soldati fanno andando in guerra, in particolare gli amici d’infanzia che sono cresciuti insieme e che avevano idee diverse su come sarebbe stato servire il proprio Paese.

La guerra del Vietnam non è stata vista di buon occhio dall’opinione pubblica americana e i soldati americani non sono stati trattati bene né durante né dopo il conflitto. Molti sono tornati in un Paese che ha fatto ben poco per riabilitarli o per fornire risorse per la loro salute mentale, con il risultato che alcuni hanno scelto di automedicarsi in modi che hanno portato alla morte. Nel complesso, il finale di Il Cacciatore (The Deer Hunter) ha messo in luce i danni provocati dalla guerra agli individui e ha aiutato l’opinione pubblica americana a trattare i soldati con maggiore empatia e compassione per il sacrificio che hanno compiuto per il loro Paese.

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio: trova il cinema più vicino a te

Arriva oggi al cinema Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, fantasy che racconta la storia prima della classica fiaba di Biancaneve. Di seguito potete vedere una clip italiana del film e a questo link potete trovare il cinema più vicino a voi che trasmette lo spettacolo.

Leggi la recensione del film e il resoconto del nostro incontro con Charlize Theron

GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio: trama e cast del film con Charlize Theron

Da sempre il cinema si nutre delle fiabe, dei loro personaggi e tematiche di fondo. Da queste sono nati alcuni dei film più celebri di sempre, che hanno affascinato spettatori di ogni dove proprio per la loro semplicità ed efficacia. Uno degli esempi più recenti è Il cacciatore e la regina di ghiaccio (qui la recensione), spin-off del precedente Biancaneve e il cacciatore, uscito al cinema nel 2012. Questa nuova incursione nella fiaba dei fratelli Grimm, a cui si aggiunge anche La regina delle nevi di Hans Christian Andersen, è diretta da Cedric Nicolas-Troyan e vanta nuovamente un cast di grandi celebrità hollywoodiane.

L’idea di realizzare una versione più dark di tale storia, dove si pone un particolare accento sull’elemento fantasy, era stata messa su carta già nei primi anni del nuovo millennio. Lo sceneggiatore Evan Daugherty vi lavorò a lungo, scoraggiato però dal poco successo che questo tipo di film di genere sembravano riscontrare al cinema. Per lui l’occasione per riproporre il progetto del primo film arrivò nel momento in cui il film Alice in Wonderland si rivelò un campione d’incassi, aprendo la porta ad altre pellicole simili nel genere. Dopo il successo di Biancaneve e il cacciatore si pensò di darvi un sequel. I produttori decisero però di indirizzarsi verso uno spin-off che fungesse da prequel.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio, infatti, è ambientato diversi anni prima del suo predecessore, andando a raccontare le origini dei personaggi principali. Allo stesso tempo, però, questo diventa poi effettivamente un sequel nel momento in cui nella sua seconda parte si colloca successivamente agli eventi del primo film. Tutto ciò però non sembrò incuriosire particolarmente gli spettatori, che portarono il titolo solo ad un discreto risultato economico. A fronte di un budget di 115 milioni, infatti, questo riuscì ad incassarne globalmente solo 165. Sono però molte le curiosità legate al film da scoprire, molte delle quali si possono ritrovare qui proseguendo nella lettura.

La trama di Il cacciatore e la regina di ghiaccio

Protagoniste del film sono Freya, bellissima e mite giovane, e sua sorella Ravenna, la quale al contrario è una perfida regina che si serve della magia di uno specchio incantato per impadronirsi di un regno dopo l’altro. La sua spietata cattiveria non si ferma neanche di fronte ai legami di sangue: non esita infatti a tradire Freya, uccidendo la bambina che aveva appena dato alla luce. Il dolore che Freya prova è talmente straziante da risvegliare in lei oscuri poteri sopiti, e così la dolce e gentile fanciulla si trasforma in una strega crudele che, abbandonato il reame, si chiude in un lontano palazzo nei territori gelidi del nord.

Qui, nel suo nuovo regno, Freya diviene la Regina di ghiaccio, che ogni cosa può congelare con il solo respiro. Meditando una vendetta, questa inizia a dar vita ad un grande e invincibile esercito con lo scopo di sottrarre bambini altrui per allevarli come il figlio portatole via. Tutti questi neonati vengono da lei cresciuti per diventare letali e insensibili cacciatori.

Eppure, nonostante ogni forma d’amore sia bandita, ciò non impedisce a Eric e Sara di innamorarsi reciprocamente. Entrambi indicati come due tra i più valorosi allievi di Freya, questi non temono di sfidare la loro madre pur di affermare il proprio sentimento. La vera minaccia, però, viene da lontano, dal regno di Ravenna, la quale non ha mai smesso di diffondere influssi malefici che rischiano di porre fine a quanto di buono c’è nel mondo. Fermare lei e sciogliere il cuore di ghiaccio di Freya sarà l’unica possibilità per i due cacciatore di vivere il loro amore.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio cast

Il cacciatore e la regina di ghiaccio: il cast del film

Pur raccontando una storia in parte diversa e ambientata in anni differenti dal precedente film, alcuni attori di questo compaiono qui nuovamente nei panni dei personaggi già interpretati in Biancaneve e il cacciatore. Prima tra questi è la premio Oscar Charlize Theron, la quale segna con questo film la prima volta in cui interpreta per più di una volta uno stesso personaggio. Per tornare nei panni di Ravenna l’attrice ha ottenuto un compenso di 10 milioni di dollari, dichiarando poi di aver particolarmente apprezzato la possibilità di esplorare ulteriormente la natura e le origini della perfida regina.

Come lei, anche Chris Hemsworth torna nei panni di Eric il cacciatore. Grazie all’allenamento svolto per i film di Thor, l’attore ha potuto nuovamente sfoggiare la sua grande forma fisica, eseguendo personalmente molte delle scene più complesse del film. Nel ruolo di Freya, la regina di ghiaccio, vi è invece Emily Blunt. Tra le più note e apprezzate attrici di Hollywood, questa si è dichiarata particolarmente entusiasta di poter interpretare un personaggio tanto complesso quanto ricco di sentimenti umani. Per farlo, però, si è dovuta sottoporre ogni giorno a circa 2 ore di trucco.

Altro nuovo ingresso nel film è quello dell’attrice Jessica Chastain. Anche lei particolarmente nota ad Hollywood, interpreta qui la cacciatrice Sara, personaggio per il quale ha sfoggiato un convincente accento scozzese. Nel film si ritrovano poi anche l’attore Nick Frost nei panni del nano Nion, e Sam Claflin in quelli di re William, marito di Biancaneve. Colin Morgan, invece, è il duca di Blackwood. Nel film non doppiato in italiano si può poi ascoltare la voce dell’attore Liam Neeson, che ricopre il ruolo del narratore della storia.

Il cacciatore e la regina di ghiaccio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Gli appassionati del film possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il cacciatore e la regina di ghiaccio è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene tenere presente che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un limitato arco temporale entro cui guardare il titolo. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione sabato 25 febbraio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio: Trailer ufficiale del film con Chris Hemsworth

0

Dopo i poster ecco finalmente il trailer ufficiale di Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio, spin-off de Biancaneve e il Cacciatore. Protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e  Chris Hemswort.

 

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

La giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio: regine e specchi nei nuovi spot

0

Ecco tre nuovi video promozionali dal film Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio, sorta di spin-off o sequel di Biancaneve e il Cacciatore, in cui ritroviamo Chris Hemsworth nei panni dell’eroe del titolo e Charlize Theron in quelli della regina Ravenna. Al cast si aggiungono l’algida regina di Ghiaccio, Emily Blunt, e la focosa guerriera, Jessica Chastain.

Di seguito i video:

GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio: regine e guerrieri nei motion poster

0

Ecco i quattro motion poster per Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio in cui vediamo da una parte i guerrieri, ovvero i personaggi interpretati da Jessica Chastain e Chris Hemsworth, e dall’altra le regine, ovvero le donne potenti e malefiche impersonate da Emily Blunt e Charlize Theron.



GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio: poster italiano ufficiale

0
Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio: poster italiano ufficiale

Ecco il poster ufficiale italiano in esclusiva per ComingSoon.it di Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio, spin-off de Biancaneve e il Cacciatore. Protagonisti del film sono Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente Chris Hemswort  nei panni dell’eroe del titolo.

GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio: nuovo poster con i protagonisti

0

Ecco un nuovo poster ufficiale di Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio, spin-off de Biancaneve e il Cacciatore. Protagonisti del film sono Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente Chris Hemswort  nei panni dell’eroe del titolo.

GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

La giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio: nuova clip con Jessica Chastain

0

Ecco una nuova clip per Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio, spin-off de Biancaneve e il Cacciatore. Protagonisti del film sono Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente Chris Hemswort  nei panni dell’eroe del titolo.

GUARDA IL TRAILER ITALIANO

Leave my children ALONE!

Pubblicato da Moviefone su Giovedì 24 marzo 2016

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio: guerra tra regine nel nuovo spot

0

Ravenna e Freya sono le temibili regine, sorelle e streghe, che si affrontano in questo nuovo spot di Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio. Charlize Theron e Emily Blunt interpretano questi affascinanti personaggi, insieme a Chris Hemsworth e Jessica Chastain che indossano invece i panni dei guerrieri.

Ecco lo spot:

GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Fonte: CBM

Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio: Emily Blunt spietata nelle nuove clip

0

Ecco tre nuove clip di Il Cacciatore e La Regina di Ghiaccio. Protagonista di una di esse è Freya, la regina di Ghiaccio, interpretata da Emily Blunt. Ecco le clip a seguire:


GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Fonte: CBM

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio: dietro le quinte del film con Charlize Theron

0

Ecco una featurette da Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio in cui vediamo i protagonisti in azione sul set. Il film è lo spin-off di Biancaneve e il Cacciatore. I volti del film sono Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente Chris Hemswort nei panni dell’eroe del titolo.

GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Fonte: CBM

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio: Charlize Theron protagonista del nuovo spot

0

Charlize Theron è la protagonista del nuovo spot tv di Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio. Il video è stato condiviso dalla pagina ufficiale Facebook di Chris Hemsworth e potete vederlo a seguire:

Check out this exclusive debut of the new trailer for The Huntsman #WintersWar. See it in theaters April 22.Walk the…

Pubblicato da Chris Hemsworth su Martedì 22 marzo 2016

GUARDA IL TRAILER ITALIANO

[nggallery id=1855]

Molto prima che la regina cattiva Ravenna (Theron) fosse ritenuta scomparsa per opera di Biancaneve, la strega osservava in silenzio mentre sua sorella Freya (Blunt), a causa di un tradimento straziante, fuggiva dal regno.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa giovane regina di ghiaccio grazie alle sue abilità di congelare il nemico ha trascorso decenni in un remoto palazzo a radunare una legione di cacciatori letali, tra cui Eric (Hemsworth) e la guerriera Sara (Chastain), soltanto per scoprire che i suoi prediletti hanno ignorato il suo unico ordine: mai permettere al vostro cuore di cedere all’amore.

Quando Freya apprende della sconfitta di sua sorella, convoca i suoi soldati per riportare lo Specchio delle Brame a casa dall’unica strega in vita capace di usare il suo potere. Una volta scoperto che Ravenna può essere resuscitata nelle sue profondità dorate, le due streghe malvagie minacciano le terre magiche con il doppio della forza più oscura che sia mai esistita.

Il loro esercito sarà imbattibile…almeno fino al momento in cui i due cacciatori banditi, colpevoli di aver infranto l’unica regola della loro regina, riusciranno a tornare – combattendo – l’uno dall’altra.

Diretto da Cedric Nicolas-Troyan, il film vede protagonisti Jessica Chastain, Charlize Theron, Emily Blunt e ovviamente, nei panni del cacciatore, Chris Hemsworth.

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio recensione del film con Chris Hemsworth

Se da una parte Disney/Marvel e Warner Bros/Dc si sfidano a colpi di supereroi incassando cifre da capogiro, la Universal punta sulla saga fantasy, riportando in scena l’unico personaggio, quello del cacciatore, che si era salvato da quel pasticcio inutilmente complesso che era Biancaneve e il Cacciatore. La pellicola costituisce una sorta di prequel (nell’incipit esplicativo) e quindi di sequel del film del 2012, ma della favola dei fratelli Grimm non ha più nulla.

La storia è una fiaba d’amore che più classica di così non si può: ci sono i due innamorati (Chris Hemsworth e Jessica Chastain), una regina cattiva (Emily Blunt) e delle creature fantastiche ad aiutare od osteggiare i nostri eroi. Il cambio di regia, ceduta da Rupert Sanders a  Cedric Nicolas-Troyan – che nel film precedente era supervisore degli effetti speciali – sembra aver giovato all’integrità lineare del film. Diversamente dal prequel, qui la storia è semplice e coerente. Nessuna dietrologia forza la caratterizzazione dei personaggi, che vengono tratteggiati ricalcando i classici, ma sempre amati, stereotipi delle fiabe di sempre. Così il cacciatore Chris Hemsworth, qui decisamente più convincente rispetto al primo film, non è animato da un vissuto psicologicamente contorto nel compiere le sue gesta eroiche, e la sua bravura risiede anche nella capacità di non prendersi mai troppo sul serio.

Il Cacciatore e La Regina di GhiaccioLa sceneggiatura attinge a piene mani dalla grande mitologia fantasy della storia del cinema. Le due regine (tra le quali spicca una Charlize Theron, mai così bella), messaggere di un proto-femminismo che rinnega categoricamente il principe azzurro in quanto eroe e salvatore, richiamano le protagoniste del film Disney Frozen (si veda per l’appunto il potere magico di Freya di evocare il ghiaccio), così da strizzare l’occhio anche a un pubblico meno maturo. Similmente le peripezie del Cacciatore, e dei suoi amici nani (il cui numero non arriva a 7, segno di una scissione totale con la favola di Biancaneve) alla ricerca dello specchio delle brame rubato, rimandano la mente all’epopea del Signore degli Anelli, dove l’oggetto del contendere si fa carico di quella concezione di bene e di male che tende a influenzare pesantemente chi lo acquisisce.

Dalla fortezza della Regina di Ghiaccio, novella Città di Smeraldo del Mago di Oz, all’esercito di creature polari che richiama la Strega Bianca delle Cronache di Narnia, le citazioni che si susseguono sono un omaggio del regista a quel mondo favolistico che il cinema ha reso reale. Visivamente ineccepibile, Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio forse non brillerà per epicità, ma rientra di tutto diritto nel filone del cinema fantasy. E la leggerezza al film non va a suo detrimento anzi lo trasforma in una favola meno cupa e forse più consapevole di essere, in fondo, solo finzione.

Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio 2

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità