È stato presentato a Roma al St.
Regis Grand Hotel
Planes 2 Missione antincendio, film
d’animazione distribuito dalla Disney a partire
dal 28 Agosto; alla conferenza stampa hanno partecipato i
doppiatori italiani Marco Mazzocca e
Antonio Montieri ed Enzo Savi in
arte Savi&Montieri.
Come descriveresti il tuo
personaggio?
Marco Mazzocca:
Il mio personaggio è Vento di Tuono, un elicotterone, il
forzuto della situazione, un Idiano ed il saggio del gruppo con una
voce autorevole, parla poco sembra scorbutico invece è molto umano
e quando parla lo ascoltano tutti.
Enzo Savi:
Perché è autorevole!
Marco Mazzocca:
Mi sta prendendo in giro ma è il personaggio più autorevole di
tutto il gruppo! Infatti ad un certo punto nel film prende le
redini della situazione e porta la missione a compimento. Quindi
sono molto felice e orgoglioso di aver dato la voce a questo
personaggio, erano anni che aspettavo di doppiare un cartone della
Disney.
Antonio Montieri:
Io sono Nick Lopez che è la parodia dei CHiPs e qui diventano i
CHoPs, ed è il personaggio che nella versione americana viene
doppiato da Erik Estrada l’attore che interpretava
Frank Poncharello. Il mio personaggio rappresenta una finestra
all’interno di questo film che spiega quello che era la carriera di
Blade Ranger, una bella citazione, molto divertente. È stata una
bella soddisfazione…
Enzo Savi:
Si è ispirato al metodo Stanislavskij infatti quando è entrato
in studio di doppiaggio è entrato con il casco, la moto e la divisa
dei CHiPs che lo hanno aiutato molto.
Antonio Montieri:
No mi ha aiutato invece rivedere i CHiPs in lingua originale
per capire la voce di Erik Estrada per cercare di ricalcare un po’
senza caratterizzare troppo e mantenere un certa umanità del
personaggio.
Enzo Savi:
Il personaggio che ho doppiato è muletto Fun e devo dire che mi
assomiglia molto nella vita, rispecchia totalmente quello che sono,
perché io come lui quando incontro per caso un personaggio famoso
corro verso di lui e gli chiedo se è veramente lui! È stato
piacevole e anche molto divertente doppiare questo
personaggio.
Voi fate molte cose nella
vita: scrivete, fate radio, doppiate fate un po’ tutto. Questo
perché è una cosa che vi piace coltivare o per necessità poiché
bisogna essere poliedrici nel mondo dello spettacolo?
Marco Mazzocca:
…in quanto crisi anche? No scherzo, io parlo dall’alto della
mia “autorevolezza”, io credo che chi fa questo mestiere, chi fa
l’artista, fa quello che si sente di fare in quel momento, quello
che lo fa stare meglio e che lo gratifica di più io fino adesso ho
fatto così e soprattutto, io faccio cose divertenti e che mi
divertono. Poi io lo dico sempre, è talmente bello stare sul
palcoscenico che se venisse una persona a chiedermi “guardi le
garantiamo che per tutta la vita i teatri sempre pieni però non
farai mai la televisione e non devi fare mai cinema” io metterei la
firma subito. Ma ahimè oggi per avere i teatri pieni devi passare
attraverso la televisione e il cinema perché oggi non c’è più la
cultura del teatro che c’era una volta che in Italia specialmente
si è un po’ persa, il teatro poi per motivi di crisi economica è
sempre più costoso, mettere su uno spettacolo è sempre più
un’incognita dal punto di vista dell’investimento.
Antonio Montieri:
Noi abbiamo sempre cercato di sfruttare sempre tra virgolette,
il più possibile, la possibilità di cambiare la voce, alla radio
usiamo spesso la nostra ma anche voci diverse per imitare
personaggi famosi. Questo si può fare facendo teatro o per doppiare
dei cartoni e dei film, per cui sfruttiamo il più possibile questo
dono che ci è stato dato.
Enzo Savi:
Hanno detto tutto loro ed io non posso che essere
d’accordo!!
LEGGI LA
RECENSIONE DEL FILM
LEGGI
L’INTERVISTA AL REGISTA E AL PRODUTTORE DEL FILM
Avete mai pensato in fase
progettuale di doppiare tutti e quattro i pompieri paracadutisti,
un po’ come faceva il doppiatore dei Simpson?
Antonio Montieri:
La caratteristica di questo film, come di molti altri film
della Disney, è quello di dare un’anima e un’umanità al
personaggio. Se avessimo fatto delle caratterizzazioni questo un
po’ si sarebbe persa, infatti Enzo quando voleva fare muletto Fun
insieme a Carlo Valli.
Marco Mazzocca:
… racconta che ti ha detto Carlo Valli.
Enzo Savi:
Sono andato in sala di doppiaggio e ho detto a Carlo Valli
“Senti ho pensato ad una vocina” e lui mi ha subito detto “No
senti, nessuna vocina, sii te stesso e usa la tua voce” poi il
personaggio di muletto mi rispecchiava molto, modificandolo non
sarei stato comunque vero, cerchi di essere più vicino possibile
alla voce originale altrimenti il personaggio diventa
artefatto.
Come imitatori e comici
lavorate molto sul vostro istrionismo, come ci si trova invece a
dover doppiare su attori veri e soprattutto alla Disney, dato che
sul doppiaggio è estremamente rigorosa.
Marco Mazzocca:
La scuola ce l’ha fatta Carlo Valli, noi siamo entrati in punta
di piedi, con grande umiltà, perché come ho detto prima è un lavoro
difficilissimo soltanto chi ci sta dentro può capire. Dopo aver
visto uno studio di doppiaggio e soprattutto il lavoro che fanno i
doppiatori veri, è molto complicato. Oltre alla tecnica che è già
difficile di sé ma che puoi acquisire con il tempo e con la
pratica, c’è anche una parte artistica che è molto difficile. Io
faccio l’attore con me stesso, mi aiuto con il mio corpo e con il
mio volto o con la mia voce ed esprimo l’emozione. Un doppiatore
deve fare il doppio salto mortale, perché deve incarnare
un’emozione data da un altro attore, da un altro corpo, da un’altra
mimica facciale ed altro e riportarla nella sua lingua tale e quale
dando e trasmettendo la stessa emozione. Perché quando si recita si
può dire la stessa frase in centomila modi e assumere centomila
significati, quindi per me è c’è il massimo del rispetto. A parte
che abbiamo i migliori doppiatori del mondo, bisogna darne atto
soprattutto dal punto di vista artistico, perché la tecnica non
basta.
Enzo Savi:
Si, devi aver tecnica e devi saper recitare, due volte attore e
in più naturale, e non è una cosa facile in molti la
sottovalutano.
Molti pensano che doppiare
sia un limite per chi lo guarda.
Marco Mazzocca:
Questo però non è colpa del doppiatore, questa è colpa
dell’ignoranza nostra, è un nostro problema. Gli austriaci, i
tedeschi e i danesi l’inglese lo parlano tutti e perfettamente noi
no, purtroppo è una grossa mancanza nostra come nazione, noi non
abbiamo la cultura delle lingue, noi abbiamo la nostra cultura che
è meravigliosa. La maggior parte delle persone se guarda un film in
inglese dopo 5 minuti cambia canale. Oppure, legge i sottotitoli o
guarda le figure e comunque le perdi le espressioni degli attori,
perché se tu non sai l’inglese e leggi i sottotitoli cosa che fanno
nelle altre nazioni, quella è una cosa che ti fa perdere veramente
lo spirito del film, mentre il doppiatore italiano, parlo un po’
per tutti, riesce a riportarla l’emozione del doppiatore originale,
a volte meglio a volte peggio, dipende anche dalla cura che ci si
mette. La Disney ci mette una cura maniacale, quando Roberto
Borghini che è l’alter ego della Disney in Italia, è arrivato il
giorno in cui ho doppiato con un signor direttore del doppiaggio e
abbiamo fatto tutto, lui personalmente ha riascoltato tutti gli
anelli doppiati e ha trovato alcune imperfezioni che poi abbiamo
corretto.
Antonio Montieri:
Ma veramente piccole cose.
Marco Mazzocca:
Cose di cui neanche io me ne ero accorto, ecco noi abbiamo
questa possibilità gli altri stranieri no, io sfido chiunque a
percepire al cento per centochi riesce a cogliere la mimica
leggendo sotto, io onestamente non ci riesco, poi magari qualcuno
ci riesce.
Duranti i turni di
doppiaggio siete capitanti insieme e magari Carlo Valli vi ha messo
in colonne separate?
Marco Mazzocca:
No macché scherzi!!!
Antonio Montieri:
I nostri personaggi sono in momenti diversi del film.
Marco Mazzocca:
Si abbiamo fatto singolarmente, anche perché così sicura meglio
il doppiaggio. Visto che noi lavoriamo in un mondo dove tutti
tendono a risparmiare su tutto a discapito della qualità che è
sempre peggiore su tutte le cose. Fare un personaggio per volta
costa di più, per la Disney sarebbe più facile prendere tutti e
metterli dentro! Facciamo prima e spendono la metà. Bisogna
dargliene atto, è una delle poche compagnie che ancora continua a
tenere i propri prodotti, se li cura. Anche la versione italiana ci
tiene, siamo una pillola in un universo di capsule, il mercato
italiano è quello che è, però nonostante tutto alla Disney ci
tengono e prenderne esempio.
Cosa avete apprezzato dei
vostri personaggi?
Antonio Montieri:
Questa umanità che si cerca di mantenere dandogli un anima
rendendoli veri e non falsati da una caratterizzazione, il
messaggio della seconda opportunità ogni personaggio del film ha
avuto una vita precedente ha fatto qualcos’altro Dusty prima
vinceva gare poi l’infortunio e scopre così una nuova occasione
attraverso questo gruppo, affrontando dei temi importanti come
l’incendio che si sviluppa nel parco che richiama problemi molto
seri che abbiamo anche qui in Italia.
Marco Mazzocca:
è un omaggio a tutte le persone che svolgono questo lavoro, ai
pompieri viene dedicato questo film, perché ci sono molte persone
che hanno perso la vita. Io non lo conoscevo prima, poi abbiamo
approfondito perché chiaramente abbia avuto le schede del film,
leggendo cosa ha ispirato gli autori. È un film in cui ci sono
molti omaggi, Antonio ispira la serie CHiPs, io la saggezza
indiana…
Enzo Savi:
Citazione di una persona autorevole…
Marco Mazzocca:
Il personaggio suo invece è la citazione di un
“cazzaro”!
Qual è il vostro cartone
Disney preferito?
Enzo Savi:
Biancaneve… (la stampa ride n.d.r.)
Marco Mazzocca:
Chissà perché hanno riso, ti hanno visto in faccia! Il mio
invece è Toy Story, tutti e tre senza alcuna distinzione.
Antonio Montieri:
Cenerentola, perché da bambino l’ho visto al cinema e mi sono
commosso, infatti quando sono andato a Disneyland a Los Angeles
nella parata con tutti i personaggi, quando sono usciti i topini di
Cenerentola ho pianto come un bambino!
Marco Mazzocca:
I topini!! Non quando hai visto il principe azzurro o
Cenerentola, i topini!!!… è da allora che stai in
analisi!!!
Antonio Montieri:
è da allora che mi perdo le scarpe in giro!!!