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Spose Celesti dei Mari di Pianura di Alexey Fedorchenko

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Spose Celesti dei Mari di Pianura di Alexey Fedorchenko

Dopo il successo di Silent Soul, Alexey Fedorchenko torna a raccontare la sua regione, la magia, la tradizione, l’animismo che si mescola alla religione, le credenze e le superstizioni in Spose Celesti dei Mari di Pianura.

Protagonisti di Spose Celesti dei Mari di Pianura sono i Mari di pianura, l’etnia appartenente ai popoli ungro-finnici che si rifugiò sugli Urali dopo la caduta del regno di Khan di Kazan. Il film procede raccontando brevemente non solo le storie, ma a volte semplicemente i pensieri o le singole vicende che accadono a delle donne, le spose celesti del titolo, che affrontano la vita immerse in un mondo che sembra risalire a tantissimi anni fa.

Fedorchenko ci racconta tutte le sue storie realizzando una specie di Decameron dei Mari, in cui storie e situazioni diverse, a volte surreali, altre volte reali, ma sempre misteriose, si susseguono senza alcun legame, disegnando però nel complesso un quadro affascinante delle donne dei Mari. Ogni personaggio, per quanto poco possa durare il suo “episodio”, si fa veicolo di una credenza o di un uso, con lo scopo forse di conservarlo nel tempo, o semplicemente di farlo vedere al di fuori della comunità dei Mari. Le donne sembrano esaurirsi completamente nella dimensione sessuale e domestica della vita: la maggior parte degli episodi infatti è legato alla sessualità, alla ricerca di un marito o alla preparazione del corpo e dello spirito in prospettiva del matrimonio, alla preparazione dei pasti, che mai (o quasi) vengono consumati dalle donne stesse.

L’affascinante affresco corale di Fedorchenko si esaurisce però nel momento in cui il film fa riferimento a degli usi così circoscritti a livello geografico che difficilmente possono essere compresi da un pubblico estraneo, soprattutto perché il tutto viene mostrato con un approccio documentaristi privo di qualsiasi commento. Il regista si limita quindi a registrare ciò che si vede, offrendoci una carrellata di ritratti femminili, apparentemente liberi da qualsiasi riferimento al mondo reale.

Spose Celesti dei Mari di Pianura è un film affascinante e misterioso, che però risulta difficile da seguire per un pubblico non istruito a quel tipo di cultura.

Main dans la Main: recensione del film di Valérie Donzelli

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Main dans la Main: recensione del film di Valérie Donzelli

Dopo La guerra è dichiarata, film in cui Valérie Donzelli narrava con toni da commedia la lotta (vinta) contro la malattia del figlio di appena 18 mesi, la regista si dedica alla commedia pura.

In Main dans la Main Helene è un’insegnante di danza della prestigiosa Opera di Parigi, è una bella donna più sui cinquanta che sui quaranta; Joakim vive nella provincia con la sorella Vero e fa il vetraio. Un giorno i due si incontrano e si baciano. Da quel momento nulla li può separare, vivono, dormono e mangiano insieme, non si conoscono, ma si copiano, ognuno muovendosi come l’altro. Insieme a loro abita Constance, amica squattrinata e poco costante di Helene, mentre Joakim ha un rapporto controverso ma indissolubile con la sorella Vero.

Sulla scia di una certa tendenza del cinema francese, che pende per la commedia da qualche anno a questa parte (è successo anche al nostro cinema, quindi è possibile che i “cugini” siano stati contagiati), la Donzelli crea una storia a tratti sopra le righe con rimandi a molto cinema del passato, con alcune chicche cinefile come ad esempio i riferimenti alla Nouvelle Vague e a Truffaut in particolare, fino al cinema americano un po’ surreale, appunto,  di Wes Anderson,  ricordato nelle inquadrature simmetriche dedicate ai due personaggi. Main dans la Main poi racconta più di una storia d’amore, e del comportamento delle persone rispetto ad esso. Ovviamente,  in primo piano c’è il rapporto tra una donna matura ed ragazzo di dieci anni più giovane di lei, ma al fianco di questa ci sono l’amore, materializzato nell’amicizia con l’amica Constance, e il rapporto intenso e teso di Joakim con la sorella Vero.

Main dans la MainPer alcuni aspetti, però, tutto questo interlacciare rapporti crea invece mancanze e solitudini, i personaggi sono alla fine soli, anche se inseparabili. La regista si è lasciata molte libertà nella creazione delle immagini e delle inquadrature, la storia si mescola continuamente con immagini oniriche, sequenze sgranate date dalla pellicola Super8, sovrimpressioni, e virtuosismi interessanti che però in alcuni casi possono far distogliere l’attenzione dalla storia, se si cerca appunto il senso di una storia.

L’impressione è in effetti che la regista sfrutti l’idea più vecchia del mondo, la storia d’amore,  come trampolino per sperimentare con le immagini e le sequenze, come per creare delle sensazioni  relative alla storia raccontata piuttosto ch a raccontare la stessa. Quindi, il fuoco si sposta da ciò che accade ai protagonisti, e lo scorrere del tempo c’è dato solo dall’aggravarsi della malattia di uno di loro, a quello che i protagonisti provano, alla libertà che cercano , per loro stessi e nel loro rapporto. A dimostrazione di ciò, parte del film è girato a New York, terra del sogno e soprattutto o, perlomeno sulla carta, della libertà.

Roma 2012: Johnnie To completa il Concorso

Roma 2012: Johnnie To completa il Concorso

È Duzhan (Drug War) di Johnnie To Kei-Feung il secondo film-sorpresa che completa il Concorso della settima edizione del Festival Internazionale

Paul Verhoeven incontra il pubblico del Festival di Roma 2012

Paul Verhoeven incontra il pubblico del Festival di Roma 2012

Oggi all’Auditorium è stata la giornata di Paul Verhoeven, il regista di Atto di Forza e Robocop, tra gli altri, che ha accompagnato la proiezione del suo ultimo Steekspel con una lezione di cinema. Il film è un esempio di

Twitt dal Festival di Roma: Centro Historico, O fantasma do novais, A walk in the park!

Ecco i commenti al caldo per la nostra rubrica Twitt dal Festival, conduce Marco Stancati. Molti i film visti fino ad ora che spaziano dal Fuori Concorso, al Concorso fino a CinemaXXI

Mental: recensione del film P.J. Hogan

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Mental: recensione del film P.J. Hogan

P.J. Hogan presenta a Roma Fuori Concorso il suo ultimo film Mental, una commedia drammatica che racconta di una famiglia particolare, i Moochmore, composta da un padre, politico locale, assente e donnaiolo, da una madre con crisi di nervi che non riesce a far fronte a tutte le incombenze della casa e della famiglia e da cinque figlie, ognuna con una diversa fissazione su malattie mentali più o meno esistenti.

Quando la madre collassa e viene ricoverata in una clinica psichiatrica, il padre porta a casa una donna con lo scopo di dare alle ragazzine una regola, un’educazione, un punto di riferimento. La donna, Shaz, novella Mary Poppins, si rivelerà essere non meno strana di chi è chiamata a “educare” e così le cinque ragazze scopriranno una nuova prospettiva del mondo, una nuova lettura della realtà e una nuova considerazione di sé. PJ Hogan si mette a nudo e racconta una storia autobiografica in maniera quasi filologica, ripercorrendo la sua infanzia australiana sulla Gold Coast.

Mental: il film

Mental non da scampo, si rivela dall’inizio essere un delirante affresco di una famiglia alla deriva, dove i punti di riferimento, in genere intesi come i genitori, vengono meno e dove la prole assorbe forse involontariamente tutte le mancanze dei genitori. Superstar del film è Toni Collette che interpreta l’esuberante, folle e a tratti inquietante Shaz. L’attrice conferma il suo immenso talento, mostrando le prime rughe d’età e un fascino intramontabile, aumentato dall’incredibile magnetismo recitativo, oltre che dalla noncuranza nel mettersi a nudo con un ruolo sopra le righe. Altro volto molto noto presente nel film è quello magnificamente espressivo di Liev Schreiber, che interpreta un cacciatore di squali, anche lui in bilico tra la follia e la normalità.

Ma infondo quello che il film insegna è proprio che la normalità è un concetto relativo, al contesto e soprattutto a chi ci guarda. Oltre ai volti noti però il film si fregia anche di incredibili attrici in erba, sono le cinque giovani protagoniste che interpretano le sorelle Moochmore, genuine e divertenti. PJ Hogan conduce il racconto con grande sensibilità, costruendo una gag comica dopo l’altra senza mai perdere di vista il fuoco della vicenda raccontata: una cronaca familiare in cui la malattia mentale finisce per inghiottire tutti se abbandonata a se stessa.

La sceneggiatura, basata sulla chiara intenzione del regista di raccontarsi, spicca per il brio dei dialoghi e il divertente distacco dalla realtà di alcune sequenze. Ennesimo protagonista del film è il colore che contrassegna la regione geografica, ma anche la vivacità delle persone che attraversano la storia rendendola allegra e surreale, commovente e triste, straordinariamente equilibrata.

Valérie Donzelli presenta Main dans la Main

Valérie Donzelli presenta Main dans la Main

La regista francese Valérie Donzelli ha presentato alla stampa festivaliera il suo terzo film, che gareggia nel Concorso ufficiale della settima edizione del Festival internazionale del film di Roma, Main dans la Main. Con lei in conferenza stampa erano presenti i protagonisti del film: Geremie Elkaum e Valérie Lemercier.

Alì ha gli occhi azzurri: recensione del film

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Alì ha gli occhi azzurri: recensione del film

Claudio Giovannesi torna al cinema con Alì ha gli occhi azzurri,  la sua seconda opera cinematografica, dopo il documentario Fratelli d’Italia, e trasforma un episodio di quest’ultimo in una storia di fiction, in cui Nader, un ragazzo di origine egiziana, ma nato e cresciuto ad Ostia, vive con sentimenti contrastanti il suo essere un italiano a metà, in dovere verso il suo retaggio culturale e giustamente vincolato dalla fede che professa.

Alì ha gli occhi azzurri racconta una settimana nella vita di Nader, che viene lasciato fuori casa dalla madre perchè pretende di avere una ragazza (italiana) contro i precetti dell’islamismo. Il ragazzo si ostinerà a rimanere fuori casa per tutta la settimana procurando dolore alla famiglia e cacciandosi in diversi guai. Quando però il suo migliore amico Stefano mostra interesse per la sorella di Nader, Laura, quest’ultimo comincerà a cambiare posizione, entrando in conflitto con se stesso e con tuoo ciò che poco prima riteneva giusto.

Alì ha gli occhi azzurri, il film

Alì ha gli occhi azzurri

Claudio Giovannesi ci accompagna ancora una volta nella periferia romana, nelle strade del centro e sul Lido di Ostia, seguendo quella popolazione di adolescenti che sempre con maggiore insistenza e caratterizzazione costituiscono l’emblema della decadenza sociale e culturale del nostro paese. Nader, interpretato con grande naturalezza da Nader Sarhan, è un giovane musulmano che ha preso tutto il peggio del “sottobosco” ostiense, incarnando un futuro uomo che fondamentalmente non si accetta, che sente la necessità di mettere le lenti a contatto azzurre per sfuggire da quella classificazione razziale che lui per primo fa pesare a se stesso. Come abbiamo accennato, Giovannesi parte dal primo episodio di Fratelli d’Italia per sviluppare la sua storia, ma se lì il documentario dava un inaspettato tocco di brio alla narrazione, qui i toni di fiction si fanno più duri, dando al personaggio di Nader la caratteristica antipatia, il tipico atteggiamento di onnipotenza che hanno nell’ultimo periodo gli adolescenti di tutte le razze, i colori, le religioni.

Giovannesi scandisce il racconto come un diario, segnalandoci in maniera costante il passaggio di una giornata, durante la quale nader non sa cosa mangiare nè dove andare a dormire, pur di non darla vinta alla madre. Nel finale il film perde la sua tensione, riducendosi ad un andare avanti ad oltranza dello “sciopero” del ragazzo. Forse una chiusura drammatica avrebbe maggiormente dato un senso di chiusura, appunto, di compiutezza al racconto, che in questo modo sembra semplicemente dissolversi nel nero, senza trovare una sua dimensione di racconto concluso. Alì ha gli occhi azzurri è stato presentato in Concorso alla settima edizione del Festival internazionale del film di Roma.

Benedict Cumberbatch sarà Julian Assange!

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Le voci si rincorrevano già da diverso tempo, ma adesso Variety ha dato la conferma definitiva: sarà Benedict Cumberbatch a interpretare Julian Assange nel biopic a lui dedicato.

Nel film, diretto da Bill Condon( Dreamgirls, The Twilight Saga: Breaking Dawn) e scritto da Josh Singer Cumberbatch ritroverà James McAvoy, col quale aveva già lavorato in Starter for 10 e Espiazione, nei panni di Daniel Domscheit-Berg, braccio destro di Assange dal 2007 al 2010.

Considerando che il caso di Assange è ancora oggetto di discussione, non dubitiamo che il ritratto offerto dalla produzione Hollywoodiana non sarà particolarmente lusinghiero.

Non ci sono ancora notizie in merito all’inizio delle riprese, che sicuramente dovranno essere programmate tenendo conto della fitta agenda professionale dei due attori principali e in particolare di McAvoy, che presto tornerà sul set del sequel degli X Men diretto da Bryan Singer.

Will Ferrell e Liam Neeson in Lego 3D!

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Will Ferrell e Liam Neeson in Lego 3D!

Will Ferrell e Liam Neeson si sono uniti al cast del film d’animazione ambientato nell’universo dei Lego e girato in 3D.

Michael Arndt scriverà il nuovo Star Wars: Episode VII!

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Michael Arndt scriverà il nuovo Star Wars: Episode VII!

La LucasFilm ha confermato che sarà Michael Arndt a scrivere lo script per il nuovo episodio di Star Wars che la Disney( fresca acquirente della LucasFilm e del Franchise) ha messo in cantiere per il 2015.

Michael Arndt ha già vinto un Oscar con Little Miss Sunshine ed è stato nominato per Toy Story 3, uno dei fiori all’occhiello della Pixar, oltre ad essere già co-sceneggiatore per Hunger Games: Catching Fire.

Il film racconterà di una nuova generazione di eroi ma non si farà probabilmente mancare camei da membri storici della saga come Luke Skywalker( Mark Hamill)e la Principessa Leila( Carrie Fisher): fonti interne alla produzione dicono che potrebbe esserci la possibilità di riavere anche personaggi defunti dei capitoli precedenti, pronti a tornare in forma di spiriti guida.

Trovato lo sceneggiatore, l’incognita più grande resta quindi la regia, che i più vorrebbero attribuita a Brad Bird.

fonte: The Hollywood Reporter

 

Le 5 Leggende: nuova clip!

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E’ stata diffusa una nuova clip per Le cinque Leggende( The Rise of the Guardians), attesa pellicola d’animazione di Peter Ramsey prodotta da Guillermo Del Toro. Il film, che sarà presentato in anteprima al Festival di Roma, uscirà nelle sale italiane a fine novembre e racconterà le avventure dei 5 Guardiani, universali icone dell’infanzia( Babbo Natale, Jack Frost, il coniglietto di Pasqua etc.), impegnati a proteggere i loro bambini dagli Oscuri poteri del Malvagio Uomo Nero.

Potete vedere la clip qui sotto:

Primo Trailer per Warm Bodies!

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Primo Trailer per Warm Bodies!

è stato appena diffuso il trailer di Warm Bodies, nuovo film di Jonathan Levine con Nicholas Hoult e Teresa Palmer.

Nuovo Banner per Beautiful Creatures – La Sedicesima

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Nuovo Banner per Beautiful Creatures – La Sedicesima

La Warner Bros ha diffuso un banner per Beautiful Creatures – La Sedicesima, primo capitolo della nuova saga fantasy che cercherà di prendere il posto del franchise di Twilight nel cuore dei fan.

Tratto dal romanzo di Kami Garcia e Margaret Stoh, Beautiful Creatures – La Sedicesima verrà presentato in anteprima al Festival di Roma e uscirà nelle sale il 13 febbraio.

Potete vedere il banner qui sotto:

fonte: comingsoon.net

Twitt dal Festival di Roma: A Walk in the park!

Twitt dal Festival di Roma: A Walk in the park!

Primo giorno al Festival di Roma 2012, nuova edizione diretta da Marco Mueller, e come ogni anno iniziamo la nostra rubrica Twitt dal Festival di Roma.

Il Teaser Trailer di World War Z con Brad Pitt!

Il Teaser Trailer di World War Z con Brad Pitt!

Arriva dopo molti mesi di attesa il primo teaser trailer di World War Z, film con protagonista Brad Pitt in un mondo assediato dagli zombie. Ecco le prime immagini del film:

Una notte da leoni 3: immagini dal set

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Ecco altre belle immagini dal set di Una Notte da Leoni 3, in cui possiamo anche vedere John GoodmanKen Jeong insieme al mitici protagonisti Bradley Cooper, Zach Galifianakis, Ed Helms e Justin Bartha.

Ricordiamo che nel film ci saranno anche Heather Graham, Jamie Chung, Mike Epps, Mike Tyson, Jeffrey Tambor e Melissa McCarthy.

Ecco le immagini:

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Mark Wahlberg in Transformers 4

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Mark Wahlberg in Transformers 4

Mark Wahlberg sarà nel cast di Transformers 4. Dopo molti rumors arriva da Collider.com la notizia ufficiale che l’attore sarà

All You Need Is Kill: prima foto di Tom Cruise

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All You Need Is Kill: prima foto di Tom Cruise

Ecco la prima foto ufficiale di All You Need Is Kill, con protagonista l’evergreen Tom Cruise. Il film, tratto da un omonimo manga

Roma 2012: Takashi Miike presenta Il Canone del Male

Roma 2012: Takashi Miike presenta Il Canone del Male

Si dichiara felicissimo di essere per la prima volta a Roma Takashi Miike il regista di culto amatissimo nel mondo del cinema d’autore orientale e non solo. E’ venuto al Festival a presentare in concorso il suo ultimo film, il thriller psicologico Aku no kyôten (Il Canone del male da noi).

Roma 2012: parlano Paolo Ferrari e Marco Mueller

“Tacciano le chiacchiere e lasciamo parlare i film” così il Presidente Paolo Ferrari ha esordito alla conferenza di presentazione del

Aspettando il mare: recensione del film

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Aspettando il mare: recensione del film

Aspettando il mare è una romantica epopea raccontata con occhio epico e intenzioni ambiziose da Bakhtyar Khudojnazarov, considerato il Kusturica centroasiatico, che vede trai protagonisti Egor Beroev e Anastasia Mikulchina.

In Aspettando il mare una tempesta di sabbia ha inghiottito il mare, Marat, capitano di un peschereccio è l’unico sopravvissuto dell’equipaggio. Tornato al suo villaggio dopo qualche tempo si troverà nella condizione di essere odiato e emarginato, per aver permesso al mare di inghiottire i suoi marinai e sua moglie, salita sulla nave con lui. Tamara, sorella della moglie, è l’unica al villaggio che resta dalla sua parte, anche perchè ha sempre amato il cognato e vuole passare la sua vita con lui. Marat, afflitto dal senso di colpa per aver portato in mare i suoi uomini e sua moglie, si ostinerà a ritrovare l’immensa distesa d’acqua trascinando a forza di braccia la sua nave attraverso il deserto.

Aspettando il mare, il film

La storia, molto ben raccontata da una regia classica che spazia sul paesaggio desolato a più ripresa, manca di ritmo, e pur avendo molti spunti interessanti e un presupposto fantastico come la scomparsa del mare, si riduce ad una lunghissima traversata del deserto. Nemmeno i sogni e le speranze del protagonista Marat riescono a coinvolgerci e ad emozionarci, pur regalandoci momenti molto intensi tra cui il finale, che non sveleremo, ma che riesce finalmente a catturare quella poesia palesemente rincorsa per tutta la durata del film.

Aspettando il mare è stato presentato al Festival internazionale del film di Roma nella sezione Fuori Concorso, come film d’apertura.

Recensione film Far Out isn’t Far Enough: The Tomi Ungerer Story

A lui bastano un foglio e una matita, nulla di più, per ricreare un universo in cui la fantasia e la realtà si mescolano, si amalgamano, si perdono tra loro ma si scontrano anche duramente. Tomi Ungerer sogna e descrive sotto l’occhio attento di Brad Bernstein, narrando con molta disinvoltura la storia della sua vita.

Recensione film Moon Man

Recensione film Moon Man

E’ stata concessa di nuovo vita ad una delle metafore intramontabili dell’idea di scoperta con la trasposizione in un cartone animato del fumetto: Moon Man, del grande artista francese Tomi Ungerer. L’opera, che verrà presentata al Festival di Roma 2012, riporta in vita, sotto vesti moderne, uno dei racconti più famosi del celebre fumettista.

Recensione film You & Me Forever

Recensione film You & Me Forever

In competizione, insieme ad altre 13 opere, nel Concorso Young Adult di “Alice nella Città”, troviamo You & Me Forever, seconda opera di Kaspar Munk. Il regista danese era già noto al pubblico romano per aver partecipato alla 5^ edizione del Festival con il suo film d’esordio Hold Om Mig (Hold Me Tight), grazie al quale aveva ricevuto il premio Marc’Aurelio Esordienti ed altri premi internazionali.

Recensione film Ku no kyôten – Lesson of Evil

Ritorno al thriller per uno dei più talentuosi e originali cineasti del cinema Giapponese, Takashi Miike, con il controverso Ku no kyôten, tradotto in inglese Lesson of Evil presentato in Concorso al Festival Internazionale del film di Roma 2012.

Recensione film Hungarian Rhapsody – Queen Live in Budapest

Recensione film Hungarian Rhapsody – Queen Live in Budapest

Il Nepstadium di Budapest si accinge ad accogliere l’evento: gli operai montano l’enorme palco futuristico, le tribune si vanno via via riempendo, il sole cala all’orizzonte e i grandi fari dell’illuminazione si accendono. Lo show può iniziare. Sulle note di A kind of magic Freddie, Bryan, Roger e John si presentano ad una folla in delirio, ha inizio uno dei concerti più straordinari nella storia della musica, il primo di una band occidentale oltre la cortina di ferro prima della caduta del muro di Berlino.

Ecco Tom Hanks come Walt Disney in Saving Mr. Banks!

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Ecco Tom Hanks nei panni di Walt Disney, immortalato durante le riprese di alcune scende del nuovo film Saving Mr. Banks. Il film racconta le vicende legate alla produzione del classico Mary Poppins. Nel film oltre al Tom Hanks vediamo anche  Emma Thompson, che interpreta il ruolo di PL Travers, l’autore di Mary Poppins.

Ecco le foto:

Fonte: JustJared

The Last Stand: il trailer del film con Arnold Schwarzenegger

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Ecco il trailer di The Last Stand, il film che vde il ritorno ufficiale al cinema di Arnold Schwarzenegger in veste di protagonista, dopo le piccole comparsate

Jurassic Park 3D: ecco il poster

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Mentre la Universal è ancora impegnata a svilupparne un quarto episodio, la saga di Jurassic Park si affaccia alla stereoscopia. Il primo indimenticabile

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