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Thor 2: Robert Rodat il nuovo sceneggiatore

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Dopo il cambio di regista, da Patty Jenkins ad Alan Taylor, la Marvel ha individuato chi si incaricherà di riscrivere la sceneggiatura del secondo capitolo della saga dedicata al Dio del Tuono: la scelta è caduta su Robert Rodat, già autore di Salvate il soldato Ryan e, più recentemente, ideatore della serie TV Falling Skies.

Dopo una prima stesura da parte di Don Payne, uno degli sceneggiatori del primo episodio, la Marvel ha deciso di procedere ad una revisione, scegliendo Rodat per il compito. L’uscita del secondo film di Thor è prevista per metà novembre 2013; le riprese dovrebbero cominciare in estate: del cast, oltre a Chris Hemsworth, dovrebbero tornare a fare parte anche Anthony Hopkins, Natalie Portman e Tom Hiddleston.

Fonte: Empire

Robert Downey Jr. parla di Iron Man 3 e Pinocchio di Tim Burton!

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Robert Downey jr.  ha parlato brevemente di due suoi prossimi progetti: il sequel di Iron Man 2 e le voci che lo vedono in lista per il Pinocchio targato Warner e che potrebbe dirigere Tim Burton

Festival di Berlino 2012: in concorso Paolo e Vittorio Taviani e Angelina Jolie!

Il film di Paolo e Vittorio Taviani, Cesare deve morire e il film di Billy Bob Thornton, Jayne Mansfield’s Car,che vede protagonisti oltre allo stesso regista, Robert Duvall, John Hurt e Kevin Bacon entrano a far parte del concorso del 62° Festival internazionale del cinema di Berlino. Nel primo weekend della Berlinale 2012 sarà presentato anche il film In the Land of Blood and Honey, che vede il debutto di Angelina Jolie dietro la macchina da presa.

Italian directors Vittorio (L) and PaoloIl film dei Taviani è una docufiction sui laboratori teatrali realizzati nel Carcere romano di Rebibbia dal regista Fabio Cavalli, autore di adattamenti shakespeariani interpretati dai detenuti. Il film segue le prove e la messa in scena finale del Giulio Cesare, ma anche le vite quotidiane dei detenuti. Fra i film italiani che hanno tentato la via berlinese Diaz di Daniele Vicari e Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana. Vedremo nei prossimi giorni se troveranno posto alla prossima Berlinale.

Directors Guild: ecco le nomination di categoria per la miglior regia!

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Arrivano dalla Directors Guild le prime nomination per la stagione dei premi che presto entrerà nel vivo. L’associazione dei registi americani ha annunciato la cinquina con la sorpresa David Fincher, regista di Millennium: uomini che odiano le donne, che presto arriverà anche da noi.

La chiave di Sara – recensione del film con Kristin Scott Thomas

La chiave di Sara – recensione del film con Kristin Scott Thomas

Approderà nelle nostre sale il 13 gennaio, La chiave di Sara (Elle s’appelait Sarah), film diretto da Gilles Paquet-Brenner ed interpretato da Kristin Scott Thomas. La pellicola ripercorre la storia di Julia Jarmond, giornalista americana che vive in Francia da 20 anni e sta facendo un’inchiesta sui dolorosi fatti del Velodromo D’inverno, il luogo in cui vennero concentrati migliaia di ebrei parigini prima di essere deportati nei campi di concentramento.

Lavorando alla ricostruzione degli avvenimenti Sara si imbatte in una donna che aveva 10 anni nel luglio del 1942, e ciò che per Julia era solo materiale per un articolo, diventa una questione personale, qualcosa che potrebbe essere legato ad un mistero della sua famiglia. A 60 anni di distanza è possibile che due destini si incrocino portando alla luce un segreto che sconvolgerà per sempre la vita di Julia e dei suoi cari?

A volte una verità che appartiene al passato comporta un prezzo da pagare nel presente… è una delle frasi che recita nel film il personaggio interpretato con grande bravura ed eleganza da Kristin Scott Thomas, che con una performance attoriale perfetta conduce per mano lo spettatore nelle ombre di uno dei momenti più oscuri della storia contemporanea francese.

La chiave di Sara, un film che guarda al passato senza remore

Il pregio più grande di La chiave di Sara è forse la capacità di guardarsi indietro senza remore, in maniera lucida e schietta, con l’intento di riscrivere la storia così com’è avvenuta, senza la presunzione di giudicare ma con il semplice  obiettivo di raccontare la verità, violenta e tragica che sia. Ne viene fuori un sorprendete ritratto di una Francia in mano ai tedeschi e in completa devozione a Hitler, mentre tutto il resto della popolazione semplicemente cerca di sopravvivere, molto spesso chiudendo un occhio e forse due.

Dietro La chiave di Sara c’è una regia che racconta attraverso un continuo alternarsi tra flashback e flashforward le vicende delle due protagoniste in maniera quasi sempre efficace. Forse la seconda parte del film viene eccessivamente oberata da una carica emotiva che in qualche modo condiziona la lucidità del racconto ma è altrettanto vero che è quasi inevitabile dover fare i conti con un presente che non è altro che il prodotto del nostro passato. Quindi si può perdonare una seconda parte un po’ scontata e non altrettanto sorprendete come la prima.

Tutto sommato però questo non limita la pellicola che riesce nell’intento di raccontare una storia ancora oggi avvolta in un velo di assordante silenzio. Guardarsi indietro con coraggio è sinonimo di crescita e maturità che la cinematografia francese sembra possedere, come quella americana, al contrario della nostra che è ben lungi dall’essere lucida, schietta e matura.

Uscite al cinema del 13 gennaio 2012

Uscite al cinema del 13 gennaio 2012

Non avere paura del buio: Sally Hurst (Bailee Madison), una solitaria figlia introversa, è appena arrivata a Rhode Island per vivere con suo padre Alex (Guy Pearce) e la sua nuova fidanzata Kim (Katie Holmes) presso al palazzo del 19 ° secolo che stanno restaurando. Mentre esplora la tenuta tentacolare, la ragazza scopre una cantina nascosta, indisturbata sin dalla scomparsa del costruttore del palazzo un secolo fa. Quando Sally lascia involontariamente liberi una razza di antiche creature che dimorano nell’oscurità e che cospirano di trascinarla giù nelle profondità senza fondo della casa misteriosa, dovrà convincere Alex e Kim che non è una sua fantasia prima che la malvagità che si nasconde nel buio li consumi tutti.

Shame: Brandon ha un problema di dipendenza dal sesso che gli impedisce di condurre una relazione sentimentale sana e lo imprigiona in una spirale di varie altre dipendenze. Nulla traspare all’esterno: Brandon ha un appartamento elegante, un buon lavoro ed è un uomo affascinante che non ha difficoltà a piacere alle donne. Al suo interno, però, è un inferno di pulsioni compulsive. Va ancora peggio alla sorella Sissy, bella e sexy, ma più giovane e fragile, la quale passa da una dipendenza affettiva ad un’altra ed è sempre più incapace di badare a se stessa o di controllarsi.

La talpa: Londra, 1973. Control, il capo del servizio segreto inglese, è costretto alle dimissioni in seguito all’insuccesso di una missione segreta in Ungheria, durante la quale ha perso la copertura e la vita l’agente speciale Prideaux. Con Control se ne va a casa anche il fido George Smiley, salvo poi venir convocato dal sottogretario governativo e riassunto in segreto. Il suo compito sarà scoprire l’identità di una talpa filosovietica, che agisce da anni all’interno del ristretto numero degli agenti del Circus: quattro uomini che Control ha soprannominato lo Stagnaio, il Sarto, il Soldato e il Povero.

Succhiami: Parodia di Twilight. Dopo 3 film e 5 anni di bacetti al chiaro di luna, Edward e Bella si danno alla pazza gioia spaccando spalliere dei letti in luna di miele! Jacob smette di gridare “Al Lupo, Al Lupo” e amareggiato e depresso abbandona anni di palestra per buttarsi sui carboidrati. Tutto sembra finito, ma dei valori del sangue sballati regaleranno nuove sorprese al triangolo amoroso più tormentato della storia.

L’incredibile storia di Winter il delfino in 3D: L’incredibile storia di Winter il delfino di Alcon Entertainment è ispirato alla storia vera del delfino Winter e della compassionevole comunità che si unisce per salvargli la vita. Mentre nuota libero, un giovane delfino rimane impigliato in una trappola per granchi e riporta gravi ferite alla coda, viene soccorso e trasportato al Clearwater Marine Hospital, dove gli viene dato il nome Winter. Ma la sua lotta per sopravvivere è solo all’inizio. La perdita della coda può costargli la vita e saranno necessarie l’esperienza di un appassionato biologo marino, l’ingegno di un brillante medico esperto di prostetica e l’incrollabile devozione di un ragazzo per portare a compimento un miracolo – un miracolo che non solo ha salvato Winter, ma è riuscito ad aiutare migliaia di persone in tutto il mondo.

L’industriale: Proprietario di una fabbrica ad un passo dal fallimento, l’ingegnere quarantenne Nicola Ranieri non può più ottenere prestiti bancari per tamponare la situazione. Se la procedura di una salvifica join venture con una compagnia tedesca è sempre più incerta, per caparbietà e orgoglio rifiuta anche quell’aiuto economico della ricca suocera che potrebbe salvarlo. Mentre gli operai dimostrano comprensibile preoccupazione per il loro futuro, la moglie Laura appare sempre più distante. L’industriale comincia così a nutrire dubbi sulla fedeltà della consorte e si mette a pedinare ogni sua mossa.

La chiave di Sara: Julia Jarmond è una giornalista americana, moglie di un architetto francese e madre di una figlia adolescente. Da vent’anni vive a Parigi e scrive articoli impegnati e saggi partecipi. Indagando su uno degli episodi più ignobili della storia francese, il rastrellamento di tredicimila ebrei, arrestati e poi concentrati dalla polizia francese nel Vélodrome d’Hiver nel luglio del 1942, ‘incrocia’ Sara e apprende la sua storia.

L’era legale: Anno 2020. Napoli è una città sicura, pulita e moderna, grazie all’impresa straordinaria compiuta dal suo sindaco, Nicolino Amore. Nato poverissimo, figlio di una contrabbandiera e di un parcheggiatore abusivo alcolizzato, all’inizio della sua scalata sociale Amore si lascia conquistare dai privilegi della bella vita ma poi si ravvede e decide di occuparsi della sua gente e risolvere una volta per tutte il problema più grave che da sempre affligge la città: il narcotraffico. Dopo studi approfonditi, con l’aiuto di una “madrina” camorrista pentita, Nicolino Amore legalizza la droga e pone fine ai profitti e al dominio dei criminali.

Non avere paura del buio: recensione del film

Non avere paura del buio: recensione del film

Ritorna nelle sale italiane con Non avere paura del buio Guillermo Del Toro, qui in veste di sceneggiatore  e produttore.

Non avere paura del buio racconta la storia di Sally Hurst, una bambina introversa e solitaria appena giunta nel Rhode Island per vivere con suo padre Alex e la sua nuova compagna Kim in una villa del 19° secolo in ristrutturazione. Mentre esplora la grande residenza, Sally scopre una cantina rimasta nascosta fin dalla misteriosa scomparsa del costruttore della casa, avvenuta un secolo prima. Libera così, involontariamente, malvagie creature che vogliono trascinarla nelle oscure profondità dell’antica dimora. Sally deve convincere Alex e Kim che non si tratta di una fantasia, ma di una terribile realtà che incombe su tutti loro.

Per chi è abituato a grossi intrecci e grandi attimi di tensione nel cinema di Del Toro, forse troverà in quest’ultima opera poco o nulla dei fasti che hanno portato alla ribalta il regista messicano. Già, perché quest’opera nelle sue intenzioni non mira a sorprendere e far sobbalzare (se non una volta) lo spettatore. Al contrario, cuore pulsante della narrazione è la casa, vero centro dell’opera. E’ da essa che vengono fuori le inquietudini che segnano indelebilmente tutti i protagonisti del film. E’ intorno ad essa che le relazioni di Sally, Kim e Alex cadono in un profondo stato di malessere e che probabilmente non ritorneranno ad essere più come prima, ma che in qualche modo faranno riavvicinare padre e figlia, ricostruendo un rapporto fragile. E’ la casa che concretizza le immagini favolistiche scritte da Del Toro e dirette dall’esordiente Troy Nixey, agile nel muoversi con eleganza. E’ soprattutto grazie a una scenografia protagonista che il film regala allo spettatore atmosfere misteriose, oscure, affascinanti. Da questo punto di vista è forse un pregio la capacità della pellicola di rievocare le atmosfere e i strabilianti set dei film della famosa Hammer che tanto ha dato alla storia del cinema di genere.

Il difetto maggiore di Non avere paura del buio sta nella parte centrale della narrazione, incapace di mantenere il ritmo coinvolgente d’inizio film e in un finale che è volutamente irresoluto, lasciando accomodare la vicenda in una conclusione che lascia l’amaro in bocca, soprattutto perché la sensazione è quella di aver lasciato inespresse alcune potenzialità fantastiche della storia, che sono invece il marchio di fabbrica di Del Toro.  Da segnalare il ritorno discreto di Katie Holmes, che regala una positiva interpretazione assieme al suo co-protagonista Guy Pearce. Ma a sorprendere nel cast è senza dubbio la bambina protagonista Sally, interpretata con grande capacità da Bailee Madison, che regala quelle sfumature al personaggio che lo rendono interessante e curioso.

L’industriale: recensione del film con Pierfrancesco Favino

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L’industriale: recensione del film con Pierfrancesco Favino

Arriva fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2011, L’industriale il nuovo film diretto da Giuliano Montaldo con protagonisti Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini e Francesco Scianna.

Ne L’industriale Nicola è un industriale torinese che sta affrontando, così come tutto il Paese, un momento molto difficile a livello economico. La sua fabbrica specializzata in produzioni di pannelli solari di nuova tecnologia, non riesce ad ottenere nuovi finanziamenti e l’uomo di trova stretto tra la morsa delle banche e i suoi operai che fanno pressione per avere certezze sul loro futuro e sui loro stipendi. Solo la moglie sembra essere l’unico punto fermo di Nicola, che orgoglioso e volitivo, rifiuta ogni tipo di aiuto, anche da lei, per riuscire a sopravvivere insieme alla sua azienda. Ben presto anche la certezza del matrimonio vacilla, e Nicola diventa sospettoso, tormentato, e tira fuori il peggio di sé.

La caratteristi importante di questa sceneggiatura è che il protagonista, altoborghese industriale, è un uomo corretto e buono, ha a cuore i suoi operai, e cerca di combattere e fare ciò che è giusto per salvare tutti. Caratteristica inusuale per il nostro cinema. Altra particolarità del film è la fotografia: sembra un bianco e nero molto freddo, ma a metà film cambia e i colori si saturano, per poi riprendere i toni monocromatici dell’inizio. Questa scelta è interessante, anche se sembra del tutto scollegata con il film se non addirittura proprio un errore da parte dei tecnici addetti.

L'industrialePierfrancesco Favino ancora una volta ci offre una buona performance, l’attore riesce a portare a casa il ruolo con buona pace dei suoi detrattori anche se in altre performance era stato molto più convincente. Peccato invece per Carolina Crescentini, che interpreta la moglie Laura, che non riesce a dare il giusto spessore al suo personaggio. L’industriale sembra quindi un film a metà, decisamente interessante da un punto di vista narrativo, addirittura può sembrare innovativo ad un certo punto, ma si risolve in un finale che lascia interdetti.

La sofferenza e il male che esplodono alla fine della storia sono del tutto gratuite e un happy end non avrebbe guastato, se non altro per andare contro il pessimismo diffuso nel nostro cinema. Anche i cliché abbondano dalla suocera cattiva al banchiere viscido. In L’industriale anche Francesco Scianna, a suo agio nei panni dell’ambiguo avvocato, e l’ex Iena Elena di Cioccio nei panni della complice amica di Laura, Marcella.

Shame: recensione del film Michael Fassbender

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Shame: recensione del film Michael Fassbender

Arriva il 13 gennaio al cinema Shame, il discusso e osannato film di Steve McQueen che all’ultimo Festival di Venezia è valso la Coppa Volpi al suo protagonista, un Michael Fassbender alle prese con un ruolo complicato e delicato, che mette letteralmente a nudo ogni lato della sua complessa personalità.

Brandon è un affascinante trentenne con dei ritmi di vita molto regolari e che nasconde un segreto: una disperata dipendenza dal sesso che lui in prima persona vive con metodicità, ma che l’irruzione della sorella Sissy gli farà vedere con gli occhi dell’autocommiserazione. Shame è principalmente un viaggio, dallo stretto punto di vista del protagonista, di quanto in basso, nella propria considerazione e in quella degli altri, possa scendere una persona prima di sentire la necessità di una catarsi, prima psicologica e poi fisica. E così seguiamo Brandon per le strade di New York, sempre alla ricerca di sesso, in qualunque forma esso si presenti.

McQueen non solo offre al suo amico e protagonista un ruolo impegnativo, ma lo coinvolge anche in piani sequenza decisamente difficili da reggere, e il nostro Fassbender se la cava alla grande soprattutto quando è in compagnia sullo schermo di Carey Mulligan, che interpreta la disturbata Sissy, anche lei straordinaria in un ruolo a metà tra la dolcezza dell’infanzia e la follia dell’età adulta insoddisfatta e sofferente.

Shame recensione filmShame non si sofferma ad indagare le ragioni intime e i rapporti interpersonali che intercorrono trai soggetti, ne mostra solo il lento disfacimento, l’inesorabile discesa verso un baratro che sembra apparentemente inevitabile. Come sempre più spesso accade, nel finale non ci è dato sapere quale sarà la sorte del nostro eroe. Dopo aver toccato il fondo e rischiato irreversibile, Brandon torna alla sua vita regolare e monotona, ma il suo sguardo è davvero cambiato? McQueen sceglie di lasciarci nel dubbio e per una storia che scende così a fondo nella perversione della psiche umana probabilmente dare un finale esplicativo sarebbe stato impossibile, o quantomeno riduttivo.

Del film resta senza dubbio una buona regia, che predilige la sequenza lunga e il racconto integrale, senza ricostruire dialoghi e situazioni attraverso il montaggio, e l’interpretazione di FassbenderMulligan, senza dubbio la migliore, forse per entrambi.

Il film arriva accompagnato da un ingiustificato scalpore, legato principalmente al nudo integrale di Fassbender che a Venezia ha gettato in un panico divertito critica e pubblico, ma che in realtà non aggiunge né toglie molto ad un film in cui, oltre alle grazie di Fassbender si notano anche molte donne completamente nude, ma, si sa, il nudo femminile ormai non fa parlare più nessuno.

Box Office USA del 9 Gennaio 2012

Box Office USA del 9 Gennaio 2012

Dopo le feste, cambia anche la classifica dei film più visti negli Stati Uniti questa settimana. The devil inside infatti scalza in un sol colpo il primo in classifica delle ultime quattro settimane, Mission Impossible: Ghost protocol, superando l’incasso di quest’ultimo di ben 14 milioni di dollari. Il thriller/horror sugli esorcismi ambientato in Italia incassa infatti la cifra record di 34 milioni contro i 20 dell’ultimo capitolo delle avventure di Ethan Hunt, che però si consola, in seconda posizione, con un incasso totale che ha ormai raggiunto i 170 milioni di dollari. In terza posizione rimane saldo Sherlock Holmes: A game of shadows che aggiunge altri 14 milioni al suo totale che arriva così a 157 milioni di dollari realizzati in 4 settimane. Dopo invece tre settimane di classifica e 77 milioni di dollari di incasso, la versione di David Fincher della trilogia Millennium di Stieg Larsson, riportata al grande schermo con il primo capitolo The girl with the dragon tattoo resta in quarta posizione. Il terzo film sui criceti canterini Alvin e i suoi fratelli, protagonisti di Alvin superstar 3: Chipwrecked è a metà classifica con un totale di 112 milioni di dollari incassati, mentre la più recente fatica di Steven Spielberg War Horse, non riesce a salire nella classifica, resta ancorata alla sesta posizione con un incasso totale di 57 milioni di dollari.

In settima posizione resta anche il nuovo film di Cameron Crowe, che non decolla neanche grazie alla presenza di Matt Damon e Scarlett Johansson nel cast, forse è troppo borderline la storia di We bought a zoo, che dopo 3 settimane di classifica ha un incasso totale di 56 milioni di dollari. In ottava posizione, l’altra recente fatica di Spielberg, ma in formato motion capture: The adventures of TinTin rimane nelle zone basse della classifica con però un incasso totale di quasi 62 milioni di dollari. La spy story che ha avuto una buona accoglienza all’ultimo festival di Venezia e che segna l’esordio oltreoceano di Thomas Alfredson, regista del dramma romantico con vampiri Let me in  e ora di Tinker, Sailor, Soldier, Spy, riappare in classifica in nona posizione e un incasso totale di 10 milioni di dollari. Chiude la classifica un film smaccatamente creato per le feste appena trascorse: New year’s eve, in decima posizione, con 52 milioni di dollari di incasso racimolati in 5 settimane di presenza in sala, ma solo 3, ottenuti questa settimana.

La prossima settimana usciranno: il film catastrofico The divide, l’atteso ma già criticato in terra d’Albione The iron lady, che quanto meno offrirà ancora una volta una fantastica performance di Meryl Streep, e il ritorno di Mark Whalberg al film d’azione in Contraband.

Box Office ITA del 9 gennaio 2012

Ottimo esordio per Immaturi – Il viaggio nel week-end lungo dell’Epifania, seguito dal testa a testa fra J. Edgar e Alvin Superstar 3, in un fine settimana che ha registrato complessivamente ottimi incassi.

La Medusa Film apre col botto anche quest’anno, sebbene con risultati distanti dal boom di Checco Zalone durante l’Epifania 2011. Eppure, abbiamo già la prima commedia italiana dell’anno che registra un risultato decisamente soddisfacente al botteghino: Immaturi – Il viaggio apre in testa alla classifica con 4,4 milioni di euro incassati da venerdì a domenica, per 6 milioni totali nei cinque giorni. Il film precedente di Paolo Genovese aveva ottenuto un anno fa 15 milioni complessivi a fine corsa, un risultato che potrebbe replicarsi per questo secondo capitolo.

Il week-end dell’Epifania ha registrato un bel testa a testa fra J. Edgar e Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può. Alla fine, a conquistare la seconda posizione con 2.293.000 euro è il film di Clint Eastwood, mentre la pellicola animata segue con 2.236.000 euro. Considerando tuttavia quanto raccolto da mercoledì a domenica, l’incasso totale maggiore è detenuto da Alvin: 3,6 milioni contro 3,1 milioni ottenuti dalla pellicola con Leonardo DiCaprio.

Seguono i film delle feste natalizie, ovviamente in calo. Il Gatto con gli Stivali raccoglie 1,6 milioni e giunge a quota 15,2 milioni, mentre Sherlock Holmes – Gioco di Ombre si rivela infine il film di Natale con il maggiore incasso in Italia: con 1,4 milioni arriva infatti a ben 17,3 milioni di euro.
Sesto e settimo posto per i due cinepanettoni: Finalmente la felicità (818.000 euro) sfiora i 10 milioni complessivi, mentre Vacanze di Natale a Cortina (817.000 euro) arriva a 11,4 milioni; disastro era il primo week-end, disastro si conferma alla fine delle feste. Che questi risultati facciano riflettere chi di dovere…

Finalmente maggiorenni apre in ottava posizione con 517.000 euro (743.000 euro nei cinque giorni), mentre Capodanno a New York (486.000 euro) arriva a 4,6 milioni totali.
Chiude la top10 Le idi di marzo, che con 373.000 euro giunge a 3,4 milioni.

Paradiso Amaro – Intervista a George Clooney e Alexander Payne

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Paradiso Amaro – Intervista a George Clooney e Alexander Payne

Arriva anche la Featurette  con le interviste al regista e agli attori. Paradiso Amaro (The Descendants) di Alexander Payne, con ,. Il titolo è fra i papabili per le candidature agli Oscar 2012.

Ulteriori info nella nostra Scheda – Film

Paradiso Amaro – Intervista a Shailene Woodley

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Paradiso Amaro – Intervista a Shailene Woodley

Arriva l’intervista della protagonista femminile Shailene Woodley, di Paradiso Amaro (The Descendants) di Alexander Payne, con ,. Il titolo è fra i papabili per le candidature agli Oscar 2012.

Il Dittatore – Trailer Italiano

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Il Dittatore – Trailer Italiano

Il trailer italiano del film “Il Dittatore (The Dictator)”, di Larry Charles, con Sacha Baron Cohen, Megan Fox, Anna Faris, John C. Reilly.

L’Industriale – Trailer

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Il primo trailer ufficiale del film “L’Industriale”, di Giuliano Montaldo, con Pierfrancesco Favino, Carolina Crescentini, Eduard Gabia e Francesco Scianna.

Ecco la nostra recensione

L’Incredibile Storia di Winter il Delfino – Trailer Italiano

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L’Incredibile Storia di Winter il Delfino – Trailer Italiano

L’incredibile storia di Winter il delfino (Dolphin Tale) è un film del 2011 diretto da Charles Martin Smith, basato sulla storia del delfino Winter. Il film è ispirato alla vera e straordinaria storia di Winter, una femmina di delfino che è stata salvata nel dicembre 2005 al largo delle coste della Florida e presa in affidamento dalla “Clearwater Marine Aquarium”. Dopo essersi aggrovigliata ad una corda legata ad una trappola per granchi, ha perso la sua coda, la quale le è stata sostituita con una particolare protesi. La storia di Winter è stata scelta dai produttori perché fonte di ispirazione per migliaia di persone che si trovano ad affrontare un handicap, e che tutt’oggi visitano quotidianamente il delfino al Clearwater Marine Aquarium.

Ulteriori info nella nostra Scheda – Film

Immaturi 2 da record al Box Office!

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Immaturi 2 da record al Box Office!

Stravinta la sfida cinematografica dell’Epifania: ben 6 milioni di euro nei primi cinque giorni di programmazione. Dopo la straordinaria escalation al botteghino nazionale del gennaio di un anno fa, la banda di immaturi raccontata da Paolo Genovese fa ancora una volta centro. “Immaturi – Il viaggio”, attesissimo sequel, sbanca il box office nazionale, annienta tutta la concorrenza e si impone al primo posto in classifica con cifre da manuale. Distribuita da Medusa Film in 700 copie a partire dallo scorso 4 gennaio, la commedia di Genovese (prodotta da Marco Belardi per Medusa) ha chiuso i primi cinque giorni di programmazione in sala con ben 6 milioni di euro (6.025.972), vale a dire con una media giornaliera di 1 milione e 200mila euro e una media per copia di ben 7533 euro. Un successo che ha permesso al film di essere il dominatore incontrastato della sfida cinematografica dell’Epifania e il primo straordinario successo del nuovo anno.

Ecco la nostra recensione: Immaturi – Il viaggio

Hugo Cabret – Trailer Italiano

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Hugo Cabret – Trailer Italiano

Hugo Cabret (Hugo) è un film in 3D diretto da Martin Scorsese e con protagonisti Asa Butterfield, Chloë Moretz, Ben Kingsley, Jude Law e Sacha Baron Cohen, tratto dal romanzo La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick. Il film è uscito nelle sale statunitensi a partire dal 23 novembre 2011. In Italia è stato presentato in anteprima alla 6ª edizione del Festival Internazionale del Film di Roma mentre l’uscita nel circuito delle sale cinematografiche, prevista inizialmente per il 16 dicembre 2011 avverrà il 3 febbraio 2012, in linea con una possibile partecipazione del film agli Academy Awards.

Kate Beckinsale parla del remake Atto di Forza!

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Arrivano da Collider ulteriori informazioni sul remake in fase di riprese di Atto di Forza (Total Recall). Il giornale ha avuto la possibilità di intervistare Kate Beckinsale durante la promozione del nuovo capitolo della saga di Underworld, Underworld: il Risveglio. L’attrice ha parlato del  suo ruolo nel remake/reboot di Total Recall (Atto di Forza):

Wood, Astin, Monaghan, Boyd: i primi Hobbit 10 anni dopo!

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In occasione del decino anniversario dell’uscita al cinema de La Compagnia dell’Anello, Empire ha organizzato un reunon degli Hobbit del film, che, rimasti amici dopo l’incredibile esperienza

Melancholia miglior film del 2011 per la National Society of Film Critics

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Questa notte, a New York, sono stati assegnati i prestigiosi National Society of Film Critics Awards. Melancholia di Lars

Mark Wahlberg parla di Ted e del film con Justin Bieber

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L’impegnatissimo Mark Wahlberg in una recente intervista ha parlato di due (tra i tanti!) progetti nei quali è coinvolto: Ted, scritto e diretto

Prima foto ufficiale di Amanda Seyfried nei panni di Linda Lovelace!

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E’ stata resa pubblica la prima foto ufficiale di Lovelace, biopic diretto da Rob Epstein e Jeffrey Friedman incentrato sulla figura

Martin Campbell e Paul Haggis assieme per Umbra

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Doppio colpo per la Endgame Entertainment, che ha reclutato il regista Martin Campbell (La maschera di Zorro, Green Lantern) e lo sceneggiatore

Gus Van Sant dirigerà il film di Matt Damon!

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Sarà Gus Van Sant a dirigere il film che avrebbe dovuto segnare il debutto alla regia di Matt Damon.

Pinocchio: Tim Burton alla regia e Robert Downey Jr nel cast?

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Pinocchio: Tim Burton alla regia e Robert Downey Jr nel cast?

Le favole continuano a invadere Hollywood: dopo Biancaneve, la strega Malefica e persino Hansel e Gretel in versione cacciatori di streghe, potrebbe essere Pinocchio il prossimo personaggio destinato a rivivere sul grande schermo: il film, con la sceneggiatura di Bryan Fuller e la produzione della Warner Bros, racconterà la storia unicamente dal punto di vista di Mastro Geppetto, unico protagonista di un lungo e avventuroso viaggio per ritrovare la sua marionetta.

A sorprendere sono però i grandi nomi coinvolti dalla Warner: Tim Burton alla regia e Robert Downey Jr come protagonista. Entrambi però sono allo stato attuale decisamente richiesti e impegnati e nulla si sa in merito alla loro risposta al progetto.

Nell’attesa Pinocchio sarà protagonista di un’altra pellicola, già in produzione, da realizzarsi in stop motion per la regia di Gris Grimley e con la supervisione di Gulliermo Del Toro e della Jim Henson Company.

fonte: badtaste.it

Tangled ever after: Arriva un corto sul matrimonio di Rapunzel!

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Tangled ever after: Arriva un corto sul matrimonio di Rapunzel!
Buone notizie per i fan di Rapunzel l’intreccio della torre (Tangled): in occasione del ritorno nei cinema de La Bella e la Bestia in 3D,

Maleficent: Robert Stromberg sarà il regista!

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Maleficent: Robert Stromberg sarà il regista!

Sarà Robert Stromberg il regista di Maleficent, il nuovo film della Disney che racconterà la fiaba della Bella Addormentata del Bosco dall’insolito e affascinante punto di vista della Strega Cattiva Malefica(Maleficent in lingua originale).

Dopo la delusione dell’abbandono di Tim Burton e la mancata disponibilità di Darren Aronofsky e David O. Russell, il progetto è stato dunque assegnato a un esordiente, conosciuto soprattutto come scenografo di Avatar, Alice in Wonderland e del prossimo Oz, the Great and the Powerful.

Le riprese non inizieranno comunque prima del 2013  nell’attesa che Angelina Jolie, alla quale è stata assegnata la parte di Maleficent, sia libera dagli impegni con altre produzioni, come il Biopic su Geltrude Bell per la regia di Luc Besson e la Cleopatra di David Fincher.

Lo Hobbit, nuova foto di Bilbo

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Lo Hobbit, nuova foto di Bilbo

Ecco una nuova foto di Bilbo Baggins/Martin Freeman tratta da Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato pubblicata oggi da USA Today. L’attore riuscirà a prendere il posto di Ian Holm

Stefano Bessoni al lavoro su Alice Sottoterra

Stefano Bessoni al lavoro su Alice Sottoterra

Pochi sanno che oltre ad essere un regista visionario, fra i pochi in Italia, se non l’unico da un po’ di anni a questa parte, è anche un formidabile illustratore. Infatti, giunge notizia che il regista è attualmente al lavoro su un nuovo libro illustrato ispirato alla famosa favola ideata da Lewis Carroll: Alice nel paese delle meraviglie.

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