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Emmy Rossum, una Beautiful Creature

Dopo aver partecipato a blockbuster come the Day After Tomorrow e pellicole molto meno memorabili come Dragonball: Evolution, Emmy Rossum si è presa una pausa dal grande schermo per dedicarsi alla televisione (ad esempio nella versione americana di Shameless). L’attrice newyorkese sembra ora avere la possibilità di rilanciare la propria carriera cinematografica, grazie alla partecipazione a Beautiful Creature.

Tratto dal romanzo di Kami Garcia e Margaret Stohl, il film girerà attorno a una storia d’amore dai contorni soprannaturali: i protagonisti (gli esordienti Alice Englert e Jack O’Connell) vivranno una relazione travagliata a causa dei segreti oscuri che circondano le proprie famiglie e l’intera cittadina in cui abitano. La Rossum interpreterà la cugina della protagonista, diventata una strega e una delle sue peggiori nemiche. Il cast vede, tra gli altri, la partecipazione di Viola Davis ed Emma Thompson. Il regista Richard LaGravenese avvierà le riprese in aprile.

Fonte: Empire

Nuovo progetto per Simon Baker

Dopo il successo ottenuto con The Mentalist, Simon Baker sembra essere tornato al suo ‘primo amore’ e, dopo aver preso parte a Margin Call, si è già imbarcato nel suo prossimo film, Give It A year. La sceneggiatura è stata curata da Dan Mazer, uno degli artefici dei successi di Sacha Baron Cohen, che sarà anche dietro la telecamera. La storia racconterà di una coppia di novelli sposi alle prese coi primi dodici mesi di matrimonio.  Il cast potrebbe includere anche Rafe Spall (già visto in Anonynous e prossimamente in Prometheus), ma non vi sono ancora conferme definitive a riguardo.

Fonte: Empire

Owen Wilson verso Admission

Dopo aver finito di lavorare a Being Flynn, dirigendo Robert De Niro, Paul Weitz si è messo subito al lavoro sull’adattamento di Admission: per il ruolo della protagonista si è parlato di Tina Fey; in attesa di conferme, arriva in questi giorni la notizia della possibile partecipazione di Owen Wilson al progetto.

Il fim è tratto dall’omonimo romanzo di  Jean Hanff Korelitz e narra di Portia Nathan, responsabile dell’ufficio ammissioni di Princeton e del suo innamoramento per uno studente ‘problematico’ di 17 anni. Owen Wilson avrebbe la parte di un insegnante di liceo che si innamora della protagonista. Sebbene il progetto sia ancora in via di definizione (la stessa sceneggiatura, a cura di Karen Croner, non è ancora definitiva), Weitz avrebbe intenzione di avviare le riprese in giugno.

Fonte: Empire

The Avengers: record di visualizzazione per il trailer del film

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BURBANK, CALIFORNIA (5 marzo 2012) — I Marvel Studios annunciano che il loro nuovo trailer per il film più atteso della stagione, The Avengers, è stato visto oltre 13,7 milioni di volte

L’invasione degli ultracorpi: recensione del cult di Don Siegel

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L’invasione degli ultracorpi è il film cult del 1956 di Don Siegel con protagonisti Kevin McCarthy, Dana Wynter, Larry Gates, King Donovan, Carolyn Jones.

L’invasione degli ultracorpi, la trama: Il dottor Miles J. Bennell racconta al collega dottor Hill una storia allucinante. La cittadina di Santa Mira è stata invasa da extraterrestri che copiano perfettamente gli abitanti ai quali si sostituiscono durante il sonno. Queste creature si replicano all’interno di enormi baccelli che crescono finché creano copie senza sentimenti ed eliminano gli originali.

Bennell prova a dare l’allarme, ma nessuno gli crede: la cittadina è diventata centro di smistamento dei baccelli e tutti gli abitanti sono ormai doppiati. Tenta la fuga insieme alla fidanzata ma durante il viaggio la donna non riesce a rimanere sveglia e si addormenta, diventando a sua volta replicante.

Sconvolto, raggiunge un’autostrada dove prova a mettere in guardia gli uomini del pericolo, ma viene arrestato e portato all’ospedale presso il dottor Hill, che ascoltata la storia lo giudica pazzo; ma proprio al termine del racconto di Bennell, giunge in ospedale un ferito coinvolto in un incidente stradale, era alla guida di un autocarro pieno di strani baccelli proveniente da Santa Mira. Il dottor Hill si rende conto che Bennell ha detto la verità e telefona per dare l’allarme generale. I soldati militari che avevano scortato Bennel sentendo la notizia comprendono il pericolo e avvertono sùbito l’esercito.

L’invasione degli ultracorpi, l’analisi

Questo è un film del 1956 che è stato definito un piccolo capolavoro del cinema horror degli anni cinquanta; la sceneggiatura è tratta dall’omonimo romanzo di Jack Finney, e la storia rievoca anche precedenti racconti della letteratura scritti da Philip Dick La Cosa-Padre del 1954 e L’impiccato del 1953.

L’invasione degli ultracorpi non si avvale di effetti speciali, ma della regia efficace di Don Siegel che ambienta il suo film in una cittadina californiana “contaminata” da un virus extraterreste scoperto dal dottor Miles Bennell; questo virus, insinuatosi nella popolazione di Santa Mira, terrorizza tutti creando un clima di suspence e terrore per l’intero film: di notte dei grossi baccelli s’appropriano dei corpi umani, inermi durante il sonno, “replicandoli” e sostituendosi ad essi, per cui fondamentale diventa per la gente restare sveglia.

L'invasione degli ultracorpi

In un crescendo di tensione e angoscia, il dottore fugge con la fidanzata ma anche lei si addormenta e viene “clonata” e improvvisamente lui si ritrova solo, catturato e arrestato viene ricoverato, giudicato pazzo per aver raccontato questa storia, ma poco dopo, un ferito coinvolto in un incidente stradale, convince tutti del pericolo e scatta l’allarme. Girato a bassissimo costo, in bianco e nero, sceneggiatura scritta da Daniel Mainwaring e Sam Peckinpah, al cinema non ebbe molto successo, ma rivalutato dalla critica, è considerato un “cult” del genere horror/sci-fi.

Accusato di voler lanciare messaggi politici, il regista Siegel rispose che “il film proponeva un’esasperata concezione della vita”. La battuta “You’re the next” (“Tu sei il prossimo”) prevista per la scena finale non venne inserita perché i produttori hollywoodiani desideravano chiudere suggerendo allo spettatore la positività del “happy end”. Una delle frasi più suggestive della storia è quella pronunciata da Kevin McCarthy, uno degli ultimi umani rimasti in città, durante il dialogo con il collega psichiatra Larry Gates, ormai diventato “alieno”:

“Io amo Becky: l’amerò domani come l’amo oggi? Non è necessario l’amore. Niente amore, nessun sentimento, solo l’istinto di conservazione: non potete amare né essere amati, vero? Lo dici come se fosse una mostruosità, ma non lo è affatto. Sei stato innamorato altre volte. Ma non è durato. Non dura mai. Amore, desiderio, ambizione, fede: senza tutto questo la vita è molto più semplice”.

Questo film ha ispirato due remake: nel 1978 Terrore dallo spazio profondo (girato da Philip Kaufman, a colori e con molti effetti speciali, e Donald Sutherland come protagonista e Don Siegel e Kevin McCarthy come guest star della storia), e nel 1993 Ultracorpi – L’invasione continua (Body Snatchers) di Abel Ferrara.

Una vita difficile. Uno dei Sordi migliori di sempre per la commedia diretta da Dino Risi

Una vita difficile è un film del 1962 diretto da Dino Risi con protagonisti Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi, Lina Volonghi, Claudio Gora e Daniele Vargas.

Trama del film Una vita difficile: Sono trascorse poche settimane dal famoso 8 settembre e Silvio Magnozzi (Alberto Sordi) dal fronte della guerra passa ai boschi delle montagne lombarde dove, smessa la divisa militare, impugna il fucile da partigiano. Studente colto ed idealista, Silvio scrive e stampa opuscoli sovversivi sino a quando la piccola e rudimentale tipografia improvvisata viene presa d’assedio da una retata tedesca. Scampato il pericolo, il giovane troverà rifugio e salvezza grazie alla bella Elena (Lea Massari) una giovane e innocente ragazza del luogo.

Elena oltre a salvarlo dai tedeschi lo nasconderà in un vecchio mulino di famiglia dove per mesi i due si ameranno e si scambieranno promesse per il domani. Ma il dovere e l’idealismo innato nel giovane partigiano sono un richiamo più forte dell’amore così Silvio si ricongiunge alla sua brigata e i due si perderanno di vista. Ma il destino vuole che finita la guerra Silvio, giornalista in un piccolo giornale di opposizione, si rechi con l’amico e collega Franco (Franco Fabrizi) a seguire un servizio proprio nei pressi di Dongo dove vive Elena. Si rincontreranno e non si lasceranno più.

Tornato a Roma con la donna che ama inizia per Silvio una lunga e complicata rincorsa al successo. Nell’Italia dell’immediato dopoguerra prima e in quella del boom economico poi un giornalista pieno di ideali e coerenza come Silvio non ha spazio e opportunità senza accettare disgustosi compromessi; e intanto la famiglia si allarga.

Analisi: Una vita difficile è un meraviglioso film del 1961 diretto magistralmente da Dino Risi e prodotto da Dino De Laurentis. Avvalendosi della collaborazione dello sceneggiatore Rodolfo Sonego, con cui aveva lavorato solo due anni prima ne Il vedovo, Risi confeziona un film molto diverso da quello precedente. Pur affidando la parte del protagonista sempre a Sordi, in questo film rispetto a Il vedovo c’ è molto meno spazio per la comicità essendo la trama molto più amara e drammatica.

Una vita difficile, il film di Dino Risi

In Una vita difficile, Dino Risi dipinge uno spietato ritratto dell’Italia appena uscita dal conflitto mondiale in cui ripercorre tutte le tappe più importanti di quel delicatissimo momento storico: dall’8 settembre alla liberazione, dal referendum per la Repubblica sino all’attentato a Togliatti del ’48. Silvio-Sordi è in qualche modo sempre protagonista di questi eventi e immancabilmente essi determinano svolte decisive che devieranno il corso della sua vita.

Egli è spinto da ideali nuovi e sinceri che è convinto di poter manifestare liberamente senza più paure e remore tanta è la sua fiducia in un mondo nuovo. Ma sconfitta dopo sconfitta, umiliazione dopo umiliazione, Silvio, che proverà anche il carcere, comincerà a capire che forse nell’Italia post-fascista che si appresta a vivere gli anni del grande boom economico, di diverso rispetto a prima c’è molto poco.

Rimanendo fedele ai suoi principi rischierà di perdere tutto anche l’appoggio e l’amore di una moglie fedele sino a quando comprenderà sconfitto che l’unica via di uscita e piegarsi al potere.

Che questa sia una delle migliore interpretazioni di Alberto Sordi lo testimonia il fatto che quello di Silvio Magnozzi è uno dei personaggi preferiti dall’attore romano; impressionante la sua capacità di alternare espressioni e uscite comiche ad altre drammatiche conferendo al suo personaggio una straordinaria intensità emotiva ed un amarezza di fondo celata dietro a sorrisi forzati. Forse uno dei picchi interpretativi di un attore immenso e da molti sottovalutato proprio nelle sue qualità di interprete drammatico.

Accanto a lui per quasi tutto il film una bellissima e bravissima Lea Massari che veste perfettamente i panni di una moglie angosciata e preoccupata di sbarcare il lunario al di là dei voli pindarici e idealistici del disincantato marito. Quindi la solita pletora di ottimi attori che pur avendo parti secondarie rappresentano forse la vera forza di quel cinema italiano oggi tanto rimpianto: Franco Fabrizi, Claudio Gora e Daniele Vargas solo per citarne alcuni senza contare i divertentissimi cameo girati a Cinecittà della Mangani e di Gasmann.

Una vita difficile è un film divertente, drammatico, profondo, amaro e disilluso che fa sorridere ma sopratutto fa riflettere su quello che poteva essere e che invece non è stato, che fa capire come non sempre rincorrere i propri sogni concili con la realtà della vita. Che un capolavoro del genere abbia vinto solo un David di Donatello alla produzione fa capire a che livello si gareggiasse in quei meravigliosi e irripetibili anni del cinema italiano.

John Carter: ecco dieci minuti del film in anteprima!

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In attesa di offrirvi la nostra recensione completa del film,  vi proponiamo dieci minuti in anteprima del Kolossal John Carter che la Disney ha deciso di pubblicare online nell’ultima settimana promozionale del film di Andrew Stanton.

Festival del film Locarno 2012: Carte Blanche dedicate al Messico!

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La Carte Blanche del Locarno Film Festival sarà dedicata quest’anno al Messico. L’iniziativa, inaugurata nel 2011 con la Colombia, si propone di offrire una finestra sui film in fase di post-produzione di un paese, ogni anno diverso, dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina o del Sud-Est Europa.

Carte Blanche vanta il sostegno della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Grazie a un partenariato con Imcine, l’istituzione cinematografica messicana, Carte Blanche presenterà da cinque a otto film in post-produzione, ognuno introdotto dal proprio produttore, ai diversi world sales e programmatori di festival che parteciperanno agli Industry Days. Carte Blanche si svolgerà domenica 5 agosto e al termine della giornata una giuria composta da tre professionisti del settore sarà chiamata a attribuire al miglior film un premio di 10’000 CHF destinato a completare il progetto. Questa iniziativa completa il ventaglio di proposte che il Festival offre specificatamente ai professionisti del settore: compratori (Industry Screenings), produttori (Open Doors) e venditori (Carte Blanche).
I film selezionati saranno annunciati nel mese di luglio.

La 65. edizione del Locarno Film Festival si terrà dall’1 all’11 agosto 2012.

Lezioni di Cioccolato 2 – In Dvd dal 28 Marzo 2012!

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Universal Pictures Italia è lieta di presentare una commedia brillante e romantica dal sapore zuccherino: Lezioni di Cioccalato 2, diretto da Alessio Maria Federci, in uscita il 28 Marzo in DVD e in un’inedito Box Set che comprende anche il primo film Lezioni di Cioccolato.

Johnny English: la rinascita – in Blu-ray e Dvd dal 7 Marzo!

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Universal Pictures Italia è lieta di annunciare il ritorno della spia più irriverente della storia del cinema: Johnny English La Rinascita, in uscita il 7 Marzo in versione Combo Blu-ray/DVD/Digital Copy, in DVD singolo e in un inedito Box Set DVD che comprende Johnny English e Johnny English La Rinascita con esclusivi e irresistibili Contenuti Speciali.

Biancaneve: il trailer indigna il regista Tarsem!

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E’ uscito il primo Trailer di Biancaneve, atteso rifacimento della famosa favola per bambini. Ma molti di voi non sanno che il regista Tarsem ha rilasciato parole forti a Digital Spy, dichiarandosi  “profondamente indignato” per come è stato promosso il suo film.

Magnifica Presenza – Full Trailer

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E’ online il nuovo full trailer di Magnifica Presenza, l’atteso film del regista . Come protagonista  , uno degli attori più a lavoro del cinema Italiano. Accanto a lui ,  Vittoria Puccini, Andrea Bosca, Alessandro Roja, Claudia Potenza, Platinette e Daniele Pecci. 

Si intitolerà Zero Dark Thirty il film di Kathryn Bigelow sulla caccia a Bin Laden

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Il film al quale sta attualmente lavorando Kathryn Bigelow, incentrato sulla caccia a Osama Bin Laden e inizialmente intitolato Killing Bin Laden

Bullet to The Head: c’è Sly dietro il rinvio!

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E’ di pochi giorni fa la notizia del rinvio a data da destinarsi dell’uscita di Bullet to The Head, action movie diretto da Walter Hill

Nuovo poster di Safe, action-thriller con Jason Statham

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E’ stato rilasciato un nuovo poster di Safe, thriller diretto da Boaz Yakin con il superduro Jason Statham come protagonista. Il cast

Idris Elba e Taraji P. Henson in No Good Deed

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Idris Elba (Thor) e Taraji P. Henson (Il curioso caso di Benjamin Button) saranno in No Good Deed, thriller targato Screen Gems; la regia

Katy Perry in un biopic su Paul Potts?

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In occasione della serata degli Oscar, il produttore Harvey Weinstein (Grindhouse, The Reader) ha sondato

Robocop: Joel Kinnaman sarà il protagonista!

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In serata arriva la conferma ufficiale: Joel Kinnaman, star della serie AMC The Killing e precedentemente coinvolto nel kolossal fantasy della Warner Bros.

Pollo alle prugne: recensione del film di Marjane e Paronnaud

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In Pollo alle prugne Nasser Ali è un talentuoso violinista, sposato e con due bellissimi bambini. Ma l’amore che ha per la musica lo avvolge al punto da offuscare tutto il resto, famiglia compresa. Così, durante un’ennesima sfuriata, la moglie fracassa per terra il suo preziosissimo Stradivari, dai cui frammenti inizierà il magico racconto di una struggente storia di un amore mai vissuto. Ma della narrazione l’elemento cardine sarà proprio la sorpresa: con il costante inserimento di elementi surreali, fantasiosi, scenografie fumettistiche, insieme all’alternanza di attimi drammatici ma dal sapore grottesco.

E non è casuale in Pollo alle prugne perché la coppia alla regia proviene direttamente dall’affascinante mondo dell’illustrazione.Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud sono alla loro seconda collaborazione dopo la fortunata graphic novel Persepolis e, questa volta, si cimentano in un film vero con attori in carne ed ossa. Il maestro di musica dice al protagonista, suo allievo: «Colei che hai perduto sarà in ogni nota che uscirà dalle tue dita». E’ questo il mondo che ci viene dipinto dall’incredibile sodalizio dei due registi. Una storia reale con solidi inserimenti storici, ma al limite del sogno, che guizza sempre qua e là, agguanta lo spettatore e lo fa entrare nella pellicola. Arricchito da una colorata multiculturalità, Pollo alle prugne sposa diversi generi insieme e differenti modalità di racconto. A detta stessa di Marjane Satrapi, è stato divertente già per loro percorrere tanti stili, saltare dalla parodia alla sitcom, sbizzarrendosi in innumerevoli citazioni: da Hitchcock a Méliès, passando per Sophia Loren. Citazioni, peraltro, dirette anche a loro stessi: il cinema della città si chiama Persepolis.

Si scopre persino un cast composto da piccole stelle del firmamento cinematografico: Isabella Rossellini, Chiara Mastroianni e – per i più attenti, direttamente da Pulp Fiction – Maria De Medeiros nella parte della sfortunata moglie. Una storia d’amore, di vita e – naturalmente – di morte, con tanto di angelo nero, nero al punto giusto, che ci racconta una famosa leggenda cantata anche dal Vecchioni nostrano in Samarcanda, e, con delizioso atteggiamento sarcastico, ammonisce: «Non devi certo temere che sia tardi, perché ormai è troppo tardi. La vita è una. È un peccato che tu non l’abbia vissuta quando avevi tempo».

La-Bas- educazione criminale: la conferenza stampa

Presentato ieri alla Casa del Cinema, Là-bas. Educazione criminale uscirà nelle sale il prossimo 9 marzo. Alla conferenza stampa erano presenti il regista Guido Lombardi, i produttori e parte del cast: Kader Alassane, Esther Elisha e “Billi” Serigne Faye. È intervenuto anche Pape Diaw, portavoce della comunità senegalese di Firenze.

I Manetti Bros e la Palantir presentano L’arrivo di Wang

C’era la squadra della Palantir al completo ieri sera all’Anica, per raccontarci la storia del loro piccolo alieno Wang. Si tratta della società che ha realizzato gli effetti visivi dell’ultimo film dei Manetti Bros, L’arrivo di Wang. Con loro, mattatori dell’incontro c’erano anche i registi in persona, che hanno raccontato con piacere la nascita del progetto e la nascita di Wang, quest’alieno un po’ atipico “goffo, simpatico ma ingannevole” come lo ha definito Simone Silvestri, Supervisore degli effetti visivi e socio fondatore dello studio Palantir (nome che indica il grado di “nerditudine” dei fondatori dell’azienda[1]) assieme a Vito Picchinenna Produttore degli effetti visivi.

On the Road: ecco le prime foto ufficiali!

Dopo lunga attesa, e dopo avervi mostrato il poster ufficiale ieri, sono state finalmente rese disponibili le prime foto ufficiali di On The Road, il nuovo film di Walter Salles prodotto da Francis Ford Coppola e tratto dall’omonimo romanzo cult di Jack Kerouac.

Del cast della pellicola, che uscirà negli States il prossimo ottobre, fanno parte Sam Riley, Kristen Stewart, Amy Adams, Tom Sturridge e Viggo Mortensen. On the Road (conosciuto in Italia come Sulla strada) segue il trasgressivo viaggio dei giovani Dean Moriarty e Sal Paradise attraverso l’America degli anni ’60 ed è considerato il manifesto della Beat Generation.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’arrivo di Wang: recensione del film dei Manetti Bros

Arriva al cinema L’arrivo di Wang, il film diretto da Marco Manetti, Antonio Manetti, con Ennio Fantastichini e Francesca Cuttica.

Ne L’arrivo di Wang una giovane donna è alle prese con il suo lavoro: dai video che guarda e dal fatto che scrive le battute di un copione capiamo che fa la traduttrice. Una telefonata improvvisa la interrompe: è un uomo con il quale ha collaborato in passato, che vuole di nuovo il suo aiuto per un incarico misterioso, super pagato e decisamente sospetto.

La ragazza viene così bendata e condotta da un poliziotto in un bunker nel cuore di Roma. Di lì a poco si troverà di fronte al Signor Wang, singolare essere che parla solo cinese. L’arrivo di Wang è l’ultimo film dei Manetti Bros, singolari esponenti del cinema di genere in Italia, dove la fantascienza non è esattamente padrona di casa. In questo film i due fratelli registi ci hanno voluto illuminare su quello che potrebbe accedere se un alieno, il signor Wang appunto, decidesse di atterrare su Roma, che non ha nulla da invidiare a tutte le grandi città che nella storia del cinema sono state attaccate, infestate o in vario modo sono venute in contatto con gli E.T.

L’arrivo di Wang si concentra dall’inizio su un’idea geniale di plot, tuttavia sembra che tutto l’apparato scenico non vada molto oltre questa intuizione pur molto valida. Il peggiore difetto del film si rivela essere proprio la regia, un po’ troppo televisiva che non è assolutamente aiutata da una sceneggiatura che, ripetiamo, pur partendo da un’intuizione geniale, rimane ferma, risultando prolissa e ridondante con molti momenti di ripetizione che non portano alcun beneficio allo svolgersi della storia.

Il punto vincente del film però è la realizzazione dell’alieno. Il signor Wang è completamente realizzato in computer grafica dai tecnici della Palantir, che hanno fatto un ottimo lavoro sia da un punto di vista del concept, sia da un punto di vista dell’animazione vera e propria, realizzando un mostriciattolo che per metà ricalca la fisionomia aliena così come siamo abituati a pensarla, con sembianze da pesce viscido, mentre dall’altra mescola a quella acquatica una natura volatile, realizzando una parte inferiore del corpo dell’alieno simile ad un pollo che però cammina seguendo una traiettoria laterale. Un vero e proprio colpo di genio nato dalla mente di specialisti, tutti giovani e tutti italiani. La stessa cura però non è stata applicata per la scena finale, che qui non sveliamo, ma nella quale l’impiego di computer grafica è massiccio e purtroppo un po’ sommario.

Una sufficienza stentata per la recitazione perché se da un lato splende Ennio Fantastichini con la sua ottima interpretazione dall’altro lato abbiamo una giovane Francesca Cuttica che sembra più portata per il teatro che per il cinema, dal momento che la sua recitazione è troppo marcata sia per l’uso delle espressioni facciali che per il timbro di voce.

L’arrivo di Wang è un film tuttavia coraggioso, che nonostante i suoi limiti, svetta nel nostro panorama produttivo perché riesce ancora a parlare di attualità attraverso metafore fantascientifiche.

Il cavaliere oscuro il ritorno: Head Knockers di Batman e Bane!

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E’ iniziato il merchandise del Il cavaliere oscuro – Il ritorno. La Warner Bros. ha lanciato una campagna di licensing di portata veramente notevole. Ecco le foto dei modellini NECA, Gli “Extreme Head Knockers”  gadget tipici americani con la testa gigante a molla.Ecco le foto di Batman e Bane:

Fonte: NECA via Badtaste

The Avengers: Ecco Maria Hill (Cobie Smulders)

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Il sito ufficiale della Marvel, Marvel.com, ha pubblicato due nuove foto ufficiali di The Avengers. Finalmente le immagini si concentrano su Cobie Smulders, la Robin di How I met your Mother, qui nei panni di un’agente dello S.H.I.E.L.D. Maria Hill.

La-bas – educazione criminale: recensione del film

Il regista ne ha parlato come di un film suicida: girato in francese e inglese, con attori di colore non professionisti, parla di immigrati. Tutti ingredienti che si discostano dal cinema mainstream, e che fanno di Là-bas un’opera fresca e originale, capace di immortalare fedelmente e senza retorica una realtà difficile qual è quella dell’immigrazione clandestina. E non stupisce che Là-bas – Educazione criminale, il lungometraggio d’esordio del napoletano Guido Lombardi, classe 1975, abbia entusiasmato la giura veneziana portandosi a casa il Leone del Futuro – Premio Opera Prima Luigi De Laurentiis, oltre al Premio del pubblico Kino come Miglior Film.

Là-bas – Educazione criminale, il film

L’opera Là-bas – Educazione criminale si ispira alla strage di Castel Volturno, che nel settembre 2008 portò alla morte di 6 ragazzi ghanesi ad opera di un commando di camorristi. Ma l’episodio è abilmente inserito solo nel finale: i restanti 90 minuti o quasi raccontano il percorso di Yussouf (Kader Alassane), giovane africano arrivato in Italia in cerca di fortuna. Viene ospitato alla “Casa delle candele”, una villetta a 30 km da Napoli, così chiamata per la luce che salta di continuo. Stringe amicizia con Germain (l’ottimo “Billi” Serigne Faye): è in Italia da 6 anni e, per vivere, s’accontenta di vendere fazzoletti al semaforo.

Ma le ambizioni di Yussouf, abile disegnatore e scultore di statue in metallo, lo portano a farsi trascinare nello spaccio di droga gestito da suo zio Moses (Moussa Mone). Yussouf imparerà in fretta il prezzo della sua scelta, a prima vista la più razionale, unica alternativa ad un destino di sfruttamento. S’innamorerà di Suad (l’attrice professionista Esther Elisha), per poi scoprirla prostituta su una strada notturna del litorale campano. Quella di Yussouf, come recita il sottotitolo del film, è un’educazione criminale, obbligatorio tragitto d’iniziazione per far parte di un mondo immaginato come lontano e diverso: là-bas in francese significa appunto laggiù, termine usato dagli africani per designare l’Europa.

Dialoghi e sceneggiatura, ben accompagnati dalle musiche di Giordano Corapi, non sono mai banali, e l’affiatato gruppo di attori improvvisati è davvero una piacevole sorpresa. Una pellicola in cui verità storica e invenzione filmica si uniscono alla perfezione, e in cui il tutto è raccontato dall’ “interno”, ossia dal punto di vista degli stessi immigrati. Non una lezione d’umanità, e nemmeno uno slogan contro il razzismo, bensì lo sguardo asciutto di un regista-sociologo che mette a fuoco la drammaticità di situazioni spesso volutamente dimenticate. Suggestiva la scena finale, con Yussouf che torna alla Casa delle candele, semi-nudo dopo aver gettato nel bosco i costosi vestiti donati dallo zio: una rinascita simbolica del protagonista, pronto a ripartire da zero, scegliendo una vita diversa per re-inventare se stesso.

Il regista di Safe House per The Outsider!

Daniel Espinosa, regista del Thriller Safe House con Ryan Reynolds e Denzel Washington in questi giorni nelle sale, è stato contattato per un nuovo progetto: si tratta del thriller The Outsider, storia della scalata nella Yakuza giapponese di un ex prigioniero di guerra americano dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

Un’ottima opportunità per Espinosa, praticamente sconosciuto prima del successo al botteghino di Safe House, non solo per essere parte di una grande produzione( la pellicola sarà prodotta da Art e John Linson della serie Son of Anarchy) ma anche per lavorare con un attore del calibro di Michael Fassbender, che è stato già contattato per interpretare il ruolo principale.

Bruce Willis in Five Against The Bullet!

Bruce Willis, che presto tornerà a vestire i panni di John Mclane nel quinto episodio della saga di Die Hard “A Good Day To Die Hard“,  sarà il protagonista del film d’azione Five Against The Bullet.

Willis interpreterà il ruolo di una fortissima guardia del corpo, a capo di un team assoldato per proteggere un politico messicano divenuto un bersaglio dopo l’omicidio del padre  per mano del cartello della droga. Non sono ancora disponibili altre informazioni sui membri del cast, ma il produttore Lorenzo Di Bonaventura assicura che sarà estremamente interessante: “Ci sono cinque personaggi davvero meravigliosi, quindi sarà davvero divertente. A dirla tutta c’è anche un sesto personaggio, ma sarà più una sorta di cameo. Sarà anch’esso interessante. Penso che riusciremo a mettere insieme un cast internazionale davvero eclettico.”

fonte: badtaste.it

Danny Strong scriverà il simbolo perduto!

Sarà Danny Strong, conosciuto per il suo lavoro in recount e the game change(HBO), a scrivere la sceneggiatura del simbolo perduto per la Sony Pictures.

La pellicola, che sarà tratta dall’ultimo romanzo di Dan Brown,  come annunciato nei giorni scorsi non sarà diretta da Ron Howard(che rimane comunque in veste di produttore) ma da Mark Romanek, chiamato a raccogliere l’eredità di quella che ormai ha tutte le caratteristiche di una redditizia trilogia; nulla è stato invece detto in merito alla possibile ritorno di Tom Hanks nei panni di Robert Langdon.

Ecco la trama del libro: Robert Langdon, professore di simbologia ad Harvard, è in viaggio per Washington. È stato convocato d’urgenza dall’amico Peter Solomon, uomo potentissimo affiliato alla massoneria, nonché filantropo, scienziato e storico, per tenere una conferenza al Campidoglio sulle origini esoteriche della capitale americana. Ad attenderlo c’è però un inquietante fanatico che vuole servirsi di lui per svelare un segreto millenario. Langdon intuisce qual è la posta in gioco quando all’interno della Rotonda del Campidoglio viene ritrovato un agghiacciante messaggio: una mano mozzata col pollice e l’indice rivolti verso l’alto. L’anello istoriato con emblemi massonici all’anulare non lascia ombra di dubbio: è la mano destra di Solomon. Langdon scopre di avere solamente poche ore per ritrovare l’amico. Viene così proiettato in un labirinto di tunnel e oscuri templi, dove si perpetuano antichi riti iniziatici. La sua corsa contro il tempo lo costringe a dar fondo a tutta la propria sapienza per decifrare i simboli che i padri fondatori hanno nascosto tra le architetture della città. Fino al sorprendente finale. Un nuovo capitolo de “Il Codice da Vinci”, un thriller dalla trama mozzafiato, che si snoda a ritmo incalzante in una selva di simboli occulti, codici enigmatici e luoghi misteriosi.

fonte: badtaste.it

John Carter – Intervista al cast e foto della Premiere a Londra!

Ecco un approfondimento interessante di  John Carter, kolossal della Disney che presto arriverà anche sui nostri schermi. Inoltre, il film è stato presentato ieri alla Premiere ufficiale di Londra, per vedere le foto: