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Solo: A Star Wars Story, ecco Emilia Clarke – foto

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Solo: A Star Wars Story, ecco Emilia Clarke – foto

Grazie al teaser trailer ufficiale rilasciato stanotte durante il Superbowl, abbiamo potuto dare uno sguardo alle prime immagini di Solo: A Star Wars Story, secondo spin-off del franchise dedicato ad Han Solo.

Dal video sono poi stati estrapolati alcuni frame che mostrano più nel dettaglio i personaggi del film, come la Qi’Ra di Emilia Clarke, il Tobias Beckett di Woody Harrelson o il giovane Lando Calrissian di Donald Glover.

Li trovate qui sotto per una rapida sfogliata:

Solo: A Star Wars Story, teaser trailer ufficiale

Solo: A Star Wars Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 diretto da Ron Howard. Nel cast Alden Ehrenreich, Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Di seguito la sinossi:

Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, confermati i nomi dei personaggio di Clarke e Harrelson

Fonte: CBM

Solo: A Star Wars Story, ecco cosa ne pensa Rian Johnson

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Solo: A Star Wars Story, ecco cosa ne pensa Rian Johnson

Rian Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, ha solo parole di apprezzamento per Solo: A Star Wars Story, nuovo capitolo del franchise dedicato al giovane Han Solo che arriverà nelle sale il prossimo 25 maggio.

Secondo Johnson infatti “Se Donald Glover mi è parso in grandissima forma, beh, aspettate di vedere Alden Ehrenreich in azione: è eccezionale, e non sta cercando di imitare Harrison Ford, ma anzi ha portato il suo fascino e una nuova spavalderia nel personaggio.

La grande sorpresa però è stata Phoebe Waller-Bridge” ha continuato il regista, “ha alcuni dei momenti più divertenti che abbia mai visto in un film di Star Wars. Le sequenze d’azione poi sono grandiose, e ci si diverte un sacco“.

Solo: A Star Wars Story, il primo trailer

Vi ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story, ecco le prime reazioni della stampa al film

Solo: A Star Wars Story, ecco chi interpreta Enfys Nest [SPOILER]

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Attenzione: l’articolo contiene spoiler su Solo: A Star Wars Story

Tempo fa, prima dell’uscita di Solo: A Star Wars Story, si era ipotizzato che uno dei villain del film, Enfyst Nest, potesse essere una donna. Ebbene questa teoria è stata confermata: è infatti la diciannovenne Erin Kellyman ad interpretare il capo dei Cloud Riders, una banda di pirati con cui si sconterà Han Solo.

In effetti il modo in cui l’identità del personaggio viene svelata rappresenta un vero colpo di scena (se avete già visto lo spin-off capirete di cosa parliamo).

L’attrice è nota per aver recitato nella miniserie Les Misérables e nella commedia Raised by Wolves.

enfys nest

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Vi ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

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Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, Han sfida il villain Enfys Nest nella nuova clip

Solo: A Star Wars Story, ecco a che punto della timeline si colloca

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Nuovi dettagli relativi a Solo: A Star Wars Story sono stati rivelati dalla casa editrice Del Rey (responsabile di molti dei libri canonici del franchise), che nelle ultime ore ha aggiornato la timeline sul sito web includendo sia Last Shot che Solo.

Entrambi i titoli sono posizionati dopo il romanzo di James Luceno Tarkin, che è ambientato 14 anni prima di Una Nuova Speranza. Dunque sembrerebbe ristabilita la timeline ufficiale del film sul giovane Han Solo, secondo spin-off in uscita al cinema dopo Rogue One.

Solo: A Star Wars Story sarà “il film più divertente del franchise”

Diversi mesi fa l’amministratore delegato della Disney Bob Iger aveva dichiarato che Solo: A Star Wars Story avrebbe coperto sei anni di vita del personaggio, dai 18 ai 24 anni. E siccome in Una nuova speranza si dice che Han abbia circa 29 anni, ciò significa che lo spin-off sarà ambientato più o meno 11 anni prima della trilogia originale.

Già nel teaser trailer rilasciato durante la notte del Superbowl, sentiamo Han ricordare di “essere un delinquente” da quando aveva 10 anni. Questo potrebbe significare che il film avrà luogo durante il periodo di massimo splendore dell’Impero Galattico, ben prima che l’Alleanza Ribelle diventi una minaccia per l’impero.

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Vi ricordiamo che Alden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018, con la regia di Ron Howard e la sceneggiatura di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story, l’opening del film in un fan video

Fonte: ScreenRant

Solo: A Star Wars Story, Donald Glover sul reshoot di Ron Howard

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Solo: A Star Wars Story, Donald Glover sul reshoot di Ron Howard

Arriverà nelle nostre sale il 25 maggio 2018 Solo: A Star Wars Story, secondo spin-off della saga di Star Wars vittima di alcuni problemi di produzione. Come saprete benissimo, i due registi a cui era stato affidato il film, Phil Lord e Chris Miller, sono stati allontanati dal set per divergenze creative e sostituiti in corso d’opera da Ron Howard.

Attualmente Howard si trova in sala di montaggio per terminare il film, che vede nel cast Alden Ehrenreich, Emilia Clarke, Woody Harrelson e Donald Glover. Proprio quest’ultimo ha di recente parlato del reshoot di Solo: A Star Wars Story in un’intervista, spiegando i dettagli del tempestivo cambio in regia: 

Solo: A Star Wars Story, i toys confermano il look differente del Millennium Falcon

Non abbiamo rigirato molte scene in realtà. Almeno non le mie. Penso che non ci siamo mai trovati di fronte a qualcosa di simile e credo che Ron abbia fatto un buon lavoro dicendoci che non voleva cambiare quello che avevamo già costruito insieme. Voleva che rimanessimo fiduciosi nella nostra visione del film e scolpirlo in qualche modo.

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Vi ricordiamo che nel film Glover interpreterà la versione giovane di Lando Calrissian e che la storia sarà ambientata dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza.

Fonte: ScreenRant

Solo: A Star Wars Story, dalla soundtrack arrivano possibili spoiler sulla trama

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A due settimane dall’uscita nelle sale di Solo: A Star Wars Story (e a sei giorni dall’anteprima al Festival di Cannes), la Lucasfilm ha reso noto il nome delle tracce che andranno a comporre la colonna sonora ufficiale del film.

E fra queste potrebbe insinuarsi qualche gustosa anticipazione degli eventi del secondo spin-off del franchise dedicato alle avventure del giovane Han Solo. Ad esempio, il titolo dell’ultimo brano (“Dice & Roll”) potrebbe riferirsi ai dadi con cui Han è riuscito a vincere il Millennium Falcon, tenendoli poi con sé come porta fortuna, e questa sequenza (almeno secondo la numerazione della soundtrack) dovrebbe svolgersi nel finale del film.

Solo si concluderà allora con il nostro protagonista che fugge via a bordo della sua nuova nave? Che ne pensate?

Solo: A Star Wars Story, il primo trailer

Vi ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

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Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, Mark Hamill rivela uno spoiler sul film?

Solo: A Star Wars Story, da oggi al cinema

Solo: A Star Wars Story, da oggi al cinema

L’attesissimo film Solo: A Star Wars Story arriva nelle sale italiane oggi 23 maggio in circa 800 copie, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Diretto da Ron Howard, questo film ricco di divertimento è interpretato da Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge e Paul Bettany, insieme a Joonas Suotamo che torna a interpretare Chewbacca.

Il 15 maggio i filmmaker e il cast hanno sfilato sul red carpet del Festival di Cannes 2018, dove il film è stato presentato in anteprima europea nella Selezione Ufficiale e Fuori Concorso.

Solo: A Star Wars Story, la recensione

Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

“Il film è moderno e pieno di energia”, commenta Ron Howard, “desideravamo che fosse coerente con l’estetica e la sensibilità di Star Wars e allo stesso tempo volevamo fare del nostro meglio affinché conquistasse gli spettatori più giovani, facendo leva sull’identificazione più che sulla nostalgia”.

Scritto da Lawrence Kasdan & Jonathan Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel, mentre Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller sono i produttori esecutivi.

Solo: A Star Wars Story, confermati i nomi dei personaggio di Clarke e Harrelson

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Grazie a Reddit è arrivata la conferma dei nomi dei personaggi di Solo: A Star Wars Story interpretati da Woody Harrelson ed Emilia Clarke.

Jeremy Conrad ha diffuso sulla piattaforma che Harrelson si chiamerà Tobias Beckett, mentre Clarke sarà Qi’Ra. Inoltre alcuni set LEGO confermano nel film villain generici, come ufficiali Imperiali e Stormtrooper. Sempre gli stessi set di giochi hanno sancito la presenza nel film ci Corellia, il pianeta d’origina di Han, e Mimban, un altro pianeta precedentemente citato in The Clone Wars.

Il personaggio di Woody Harrleson, come sappiamo, sarà una specie di mentore per il giovane Han. Quello della Clarke, probabilmente, un amore giovanile o comunque una compagna d’avventura.

Solo: A Star Wars Story, ecco il titolo ufficiale dello spin-off

Ricordiamo che Solo: A Star Wars Story sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story, come ha reagito Donald Glover al casting di Lando?

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Arriverà nelle sale tra meno di due mesi l’atteso Solo: A Star Wars Story, secondo spin-off del franchise dedicato alle avventure del giovane Han Solo. Nel cast vedremo anche Donald Glover nei panni di Lando Calrissian, prima rivale e poi grande amico e collega di Han (come raccontato nella vecchia trilogia).

Di recente l’attore della serie Atlanta ha dichiarato in un’intervista qual è stata la sua reazione dopo che la Lucasfilm l’aveva selezionato per interpretare il nuovo Lando:

Il giorno in cui ho saputo esser stato scelto come Lando Calrissian ho ordinato una pizza e ho guardato L’Impero colpisce ancora. Una volta finito il film, ho guardato un sacco di altre cose interessanti degli anni ’70 che pensavo fossero il genere di cose che piacevano a lui“.

Impegni lavorativi permettendo, Glover calcherà la croisette del Festival di Cannes a Maggio in occasione dell’anteprima mondiale di Solo: A Star Wars Story insieme al regista Ron Howard e gli altri protagonisti.

Solo: A Star Wars Story, ecco il trailer finale dello spin-off

Vi ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

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Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Donald Glover sfoggia i baffi di Lando Carlissian ai Grammy Awards

Fonte: Cinemablend

Solo: A Star Wars Story, Christian Bale molto tentato da una proposta per il film

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Mentre continuano a circolare polemiche e critiche in merito a Solo: A Star Wars Story, arriva la notizia, inattesa, che Christian Bale era stato avvicinato dalla Lucasfilm per una parte nel film.

In un’intervista con Happy Sad Confused, Bale stesso ha ammesso di essere stato tentato dal firmare per il film su Han Solo, adducendo come principale ragione per il suo interesse al progetto la sua storia professionale con Kathleen Kennedy, che risale a L’Impero del Sole di Steven Spielberg, quando Bale era solo un ragazzino (già bravissimo).

“Sono stato molto tentato. Non solo perché amo i film che mi riportano all’infanzia ma anche perché ho una lunga relazione con Kathleen Kennedy e Frank Marshall visto che con loro ho fatto L’Impero del Sole, molti anni fa. Ci sono state delle discussioni e spero che ce ne saranno altre in futuro.”

Con quale ruolo Christian Bale poteva entrare a far parte del cast del film diretto da Ron Howard?

Solo: A Star Wars Story, ecco il titolo ufficiale dello spin-off

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Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story, Chris Miller risponde alle critiche

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Soltanto due giorni fa vi avevamo riportato le dichiarazioni (raccolte in esclusiva da Vulture) di un attore che ha preso parte alle riprese di Solo: A Star Wars Story e che avrebbe descritto piuttosto negativamente il lavoro dei registi Phil Lord e Chris Miller (licenziati e sostituiti da Ron Howard) e del protagonista Alden Ehrenreich.

Ebbene nelle ultime ore è arrivata la smentita da parte di Miller su Twitter, che ha commentato così il report disastroso della fonte vicina alla produzione del film:

Forse fareste meglio a non credere a tutto ciò che leggete“. Quale sarà la verità su tutta la faccenda? Forse non lo sapremo mai. Voi cosa ne pensate?

Solo: A Star Wars Story, Phil Lord e Chris Miller saranno accreditati come produttori esecutivi

Vi ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story arriverà nelle sale il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, teaser trailer ufficiale

 

Solo: A Star Wars Story, Chris Miller e Phil Lord parlano del loro licenziamento

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Per la prima volta dopo il “divorzio” ufficiale di questa estate, Phil Lord e Chris Miller tornano a parlare del loro licenziamento dal set di Solo: A Star Wars Story, secondo spin-off della saga scritto Lawrence e Jon Kasdan che li avrebbe visti dirigere Alden Ehrenreich, Woody Harrelson, Emilia Clarke e Donald Glover.

I due erano ospiti ad un panel moderato da MTV al Vulture Festival di Los Angeles e dedicato alla serie Clone High, dove hanno risposto ad alcune domande, tra cui quella fatidica sull’uscita di scena dall’universo cinematografico di Star Wars:

Solo: A Star Wars Story, per Woody Harrelson non è “epico” ma “divertente”

L’esperienza è stata grandiosa, avevamo un cast, una troupe e collaboratori incredibili ed eravamo partiti con le migliori intenzioni ma il nostro approccio alla realizzazione purtroppo era troppo diversa dalla loro…Un divario troppo grande da colmare“.

A volte le persone si lasciano” ha commentato sorridente Lord, “ed è molto triste e deludente, ma succede. Abbiamo imparato tanto da chi ha lavorato con noi e ora siamo registi migliori grazie a loro. Rimaniamo orgogliosi di quanto fatto e auguriamo a tutti il meglio“.

Mentre Solo: A Star Wars Story, diretto come sapete da Ron Howard, è atteso nelle sale a Maggio 2018, Lord e Miller saranno impegnati nella produzione del sequel di The Lego Movie.

Fonte: Vulture

Solo: A Star Wars Story, Billy Dee Williams contento del Lando di Donald Glover

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Tra pochissimo Solo: A Star Wars Story arriverà nelle sale italiane, e tutti aspettano di vedere le avventure del giovane Han, ma molti sono curiosi anche di osservare da vicino il lavoro di Donald Glover con il giovane Lando, altro personaggio chiave del franchise ufficiale di Star Wars.

Durante un’intervista con ComicBook, Glover ha parlato della reazione che Billy Dee Williams ha avuto nel vederlo nei panni del “suo” personaggio. Donald Glover ha spiegato: “Mi ha scritto. Ha detto che ho fatto un buon lavoro. Questo era tutto ciò che volevo, di cui avevo bisogno. Mi ha fatto sentire sicuramente come se non lo avessi deluso. Nel primo film è stato così un’icona, ne L’Impero Colpisce Ancora, che non volevo assolutamente deluderlo.”

Solo: A Star Wars Story, il primo trailer

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Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Solo: A Star Wars Story, aperte le prevendite

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Solo: A Star Wars Story, aperte le prevendite

Oggi, in occasione dello Star Wars Day, la giornata che i fan di tutto il mondo dedicano alla celebrazione della saga stellare più amata di sempre, si aprono ufficialmente le prevendite dei biglietti dell’attesissimo film Solo: A Star Wars Story. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito (qui), in continuo aggiornamento.

Protagonista di questa nuova avventura è Han Solo, il leggendario contrabbandiere dal cuore d’oro, oltre che uno dei personaggi più amati nella storia del cinema. Tra audaci bravate in un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un’avventura che determinerà il futuro di uno degli eroi più iconici della saga di Star Wars.

“È una canaglia, un anticonformista e possiede un elemento di mistero”, spiega la produttrice Kathleen Kennedy parlando dell’iconico personaggio. “È affascinante, incredibilmente carismatico e adorabile: una combinazione davvero fantastica per un eroe d’azione di Star Wars”.

Solo: A Star Wars Story esplora gli anni formativi di Han Solo e segue il suo viaggio attraverso una serie di incontri che avranno un forte impatto su di lui, combinando i temi della fiducia, la lealtà, l’amore e il tradimento con un umorismo leggero, tanta ironia e scene d’azione spensierate. Il regista Ron Howard, fan dichiarato di Star Wars e amico di George Lucas spiega: “La storia riflette moltissimo lo spirito dei film originali nella sua combinazione di giocosità e temi profondi, mescolata con grandi scene d’azione, e ambientata in un universo affascinante, invitante, divertente e capace di spingere alla riflessione”.

Il cast del film è composto da Alden Ehrenreich nel ruolo di Han Solo, Woody Harrelson, Emilia Clarke, Donald Glover nel ruolo di Lando Calrissian, Thandie Newton, Phoebe Waller-Bridge, Joonas Suotamo e Paul Bettany.

Scritto da Lawrence Kasdan & Jonathan Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel, mentre Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller sono i produttori esecutivi.

Il regista e il cast di Solo: A Star Wars Story sfileranno sul red carpet del Festival di Cannes 2018, che avrà luogo dall’8 al 19 maggio e dove il film sarà presentato nella Selezione Ufficiale e Fuori Concorso.

Solo: A Star Wars Story, Alden Ehrenreich anticipa un possibile ritorno

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Alden Ehrenreich, noto per aver interpretato il giovane Han Solo nello spin-off Solo: A Star Wars Story, ha parlato in una recente intervista con Esquire della sua esperienza sul set del film di Ron Howard (ad oggi l’unico vero grande flop della saga di Star Wars) e della decisione di prendersi una pausa dalla recitazione.

“Praticamente è stata un’esperienza lunga tre anni, dalla pre-produzione fino all’uscita del film in sala”, ha spiegato l’attore. “Io volevo soltanto tornare a sentirmi normale, connettermi con le persone della mia vita, trascorrere del tempo con loro e vivere come una persona al di fuori di questo mondo. Poi, quello che accadrà… nessuno lo può sapere.”

Parlando del futuro di Star Wars, e della possibilità di tornare a vestire i panni di Han Solo, Ehrenreich ha spiegato: “Dipende da cosa sarà. Dipende da come sarà fatto. Dipende se avrà senso per la storia”. L’attore ha poi ammesso di non aver visto L’Ascesa di Skywalker, e quando gli è stato chiesto un commento su The Mandalorian, ha risposto: “Non ne so nulla. Penso che il nostro film sia stato tipo l’ultimo Star Wars dell’era convenzionale.”

Alden Ehrenreich ha ufficialmente chiuso con Solo?

Alden Ehrenreich ha quindi chiuso definitivamente con il personaggio di Han Solo? Sembrerebbe di no, dal momento che nel corso della medesima intervista ha lasciato intendere che potrebbe esserci ancora qualcosa per lui in futuro: “Mi sono state riferite alcune cose, ma niente di concreto.”

Solo: A Star Wars Story è un film del 2018 diretto da Ron Howard con Alden EhrenreichWoody HarrelsonEmilia ClarkeDonald Glover Thandie Newton. Attraverso una serie di audaci bravate nel profondo di un mondo criminale oscuro e pericoloso, Han Solo fa amicizia con il suo futuro possente copilota Chewbacca e incontra il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che determinerà il futuro di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, 5 personaggi che dovrebbero essere nel film

L’arrivo del primo teaser trailer ufficiale di Solo: A Star Wars Story ha scosso l’animo dei fan durante la notte del Superbowl, l’evento sportivo più atteso della stagione, anche per le pause pubblicitarie in cui vengono trasmessi spot e immagini in anteprima dei film in uscita nei prossimi mesi. Tra questi, ovviamente, c’è anche lo spin-off della saga di Star Wars con protagonista il giovane Han Solo, diretto da Ron Howard, che sarà nei cinema dal 25 maggio 2018.

Solo: A Star Wars Story, teaser trailer ufficiale

Tuttavia il teaser non sembra risolvere il mistero dei personaggi, non ancora confermati, che appariranno nel film. Quali sono quelli che dovrebbero esserci e che i fan sperano di trovare? ScreenRant li ha elencati come potete leggere di seguito:

Jabba The Hutt

Solo è stato inserito nel genere crime, dunque è lecito aspettarsi la presenza del famigerato gangster Jabba the Hutt. Il passato di Han e Jabba ha molto da raccontare e inoltre, riportare il personaggio nell’universo di Star Wars potrebbe aprire nuovi scenari sulle creature di Jim Henson che abitano il suo palazzo.

Dash Rendar

Visto che Solo: A Star Wars Story sarà ambientato dieci anni prima la trilogia originale, la storia potrà presentare uno dei grandi contrabbandieri europei, ovvero Dash Rendar.   Per ora, vista la descrizione del personaggio nei nuovi canoni di Star Wars, sembra troppo simile ad Han Solo (entrambi sono piloti e canaglie trasformati in eroi)…ma niente è già detto.

Bossk

Cacciatore di taglie, Bossk ha lavorato al fianco di Boba Fett in passato, quindi non è escluso che possa apparire nel film. Personaggio piuttosto oscuro, è conosciuto dal grande pubblico come la “lucertola” de L’impero colpisce ancora.

Greedo

Secondo cacciatore di taglie della lista, Greedo è il personaggio ucciso da Han Solo in Una nuova speranza mentre lo sentiamo dire che non vedeva l’ora di ucciderlo da lungo tempo…i due avranno sicuramente dei conti in sospeso che potrebbero essere approfonditi nel film.

Boba Fett

Boba Fett era vicino ad ottenere il suo standalone, e la Lucasfilm nutre sicuramente il desiderio di farlo tornare sul grande schermo. Inoltre i fan sarebbero entusiasti di vederlo comparire nel film. Come andrà a finire?

Solo: A Star Wars Story, 30 cose che vi siete persi

Solo: A Star Wars Story, 30 cose che vi siete persi

Solo: A Star Wars Story sarà pure ambientato nel passato, ma ha portato con sé parecchie Easter eggs e riferimenti alle trilogie originali. Gli spin-off di Star Wars stanno ampliando l’universo, collegandosi a quello che sappiamo già, e i creatori hanno fatto del loro meglio per creare nuove, fantastiche connessioni.

Nonostante lo sviluppo di Solo: A Star Wars Story non sia andato troppo liscio, il prodotto finale è arrivato, ed espande l’universo e la mitologia di Star Wars in modo incredibile. Ecco una collezione di Easter Eggs, omaggi segreti a leggende dell’universo esteso, riferimenti per i fan più esperti, e piccoli dettagli che chiunque apprezzerà. Attenzione agli SPOILER.

Ecco le 30 cose su Solo: a Star Wars Story che vi siete persi.

Chewbacca rompe la tavola del Dejarik

solo a star wars story

Ogni fan di Star Wars conosce i famosissimi, classici oloscacchi del Millennium Falcon. Fortunatamente, Solo: A Star Wars Story non ha mancato di includerli, e in modo migliore di quanto i fan si aspettassero. Ufficialmente, il gioco è chiamato Dejarik, si gioca con otto pezzi su una scacchiera circolare, e fu introdotto nello Star Wars originale nel 1977 come strumento per mostrare quanto un wookie si possa arrabbiare per qualcosa di così piccolo. È tornato poi ne Il risveglio della Forza, e Solo mostra come Chewbe ha imparato a giocare… rompendolo. Beckett si becca l’ira di Chewbe quando cerca di insegnargli il gioco: il wookie si arrabbia cerca di gettare i pezzi giù dalla scacchiera. Ma questi non si muovono, e la scacchiera si limita a ad un’intermittenza. Se guardate bene, due pezzi scompaiono dalla scacchiera.

La pistola blaster di Han

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Alcuni dicevano che dall’inizio una storia sulle origini di Han Solo non fosse necessaria, dato che molti fan non avevano davvero interesse nel conoscerla. Lo stesso vale per la sua famosissima e iconica arma, la pistola blaster. Starà ai fan decidere se Solo: A Star Wars Story si è rivelato interessante o meno. Ma gli appassionati sono stati felici di scoprire come Han sia entrato in possesso dell’arma. La pistola blaster DL-44 della BlasTech Industries, in Solo, viene lanciata a Han da Beckett, in modo che sia armato per la sua prossima missione. A Beckett non mancano sicuramente armi, e si può permettere di darne via una. Ma è comunque una delle armi più bramate della galassia di Star Wars, anche prima che Beckett e Han la modificassero. Il film spiega perché l’Impero abbia messo al bando la DL-44, un’arma particolarmente potente amata da criminali e contrabbandieri di ogni sorta.

Il momento del film al quale ha contribuito George Lucas

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Data la loro storia, sia Han che Qi’ra son più che abituati a mantenere le apparenze. Ma la finzione cade quando hanno un incontro più privato sul Millennium Falcon, nell’armadio di mantelli di Lando, per l’esattezza. Nonostante non lavori alla serie da tempo, George Lucas ha avuto dei consigli da offrire sulla scena. Nella versione della sceneggiatura originale, Qi’Ra indossa uno dei mantelli di Lando, che Han toglie e riappende prima di prestarle interamente attenzione. Stando a quanto dice Ron Howard, Lucas pensava che la sceneggiatura fosse troppo “sofisticata” per Han. Secondo lui, infatti, Han non si preoccuperebbe di appenderlo. E Ron Howard è stato sorpreso da come Lucas fosse diventato, per un istante, il personaggio. E non solo il cambiamento ha dato alla scena qualcosa in più, ma mostra come Lucas conosca davvero il personaggio da lui creato.

I sogni di Lando

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È impossibile separare, anche solo per un momento, il personaggio di Lando Calrissian dal carisma di Billy Dee Williams, e i creatori di Solo: A Star Wars Story non ci hanno giustamente nemmeno provato. Donald Glover sarà anche una versione più giovane di Lando, ma il film ha messo in chiaro il fatto che il suo gusto per la raffinatezza fosse lì dall’inizio. E non ci sorprende che, all’arrivo del gruppo su Kessel, in tutto il suo fuligginoso splendore, Lando si faccia sfuggire un commento ironico sulle colonie di miniere. È una battuta che ammicca ai fan che conoscono il suo futuro. Ma c’è di più: i fan sapranno infatti che finirà per dirigere una colonia di miniere ne L’Impero colpisce ancora. Conoscendo la sua carriera, da giocatore d’azzardo a Barone Amministratore di Cloud City, i fan non si sono fatti scappare i modellini presenti nella collezione personale di Lando a bordo del Millennium Falcon. Vediamo infatti un modellino del Falcon e, sotto questo, una versione in miniatura di Cloud City, con la sua silhouette inconfondibile.

La macchina del caffè di Lando

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Normalmente il merito di aver diffuso una versione less glamour del futuro e del futuristico, con navi e attrezzi dall’aspetto più “consumato”, è riconosciuto a due film di Ridley Scott, Alien (1979) e Blade Runner (1982). Ma anche lo Star Wars originale di George Lucas non è stato sicuramente da meno. Ma chi abbia ispirato chi è sempre un mistero. E vale anche per lo stile amato da Lando Clarissian e per gli oggetti di cucina. Per chi non lo sapesse, è stato Alien a dare origine al filone di battute e scherzi sull’attrezzare le cucine dello spazio con oggetti che sembravano allora futuristici. Il più famoso tra questi è il macinacaffè Krups Coffina agganciato al muro (poi reso celebre da Ritorno al Futuro). Al quale si aggiunse una macchina del caffè Braun Aromaster KF 20, riconoscibile dalle due gambe cromate che tengono il contenitore per l’acqua e il filtro sospeso sulla caraffa. È questo che gli scenografi di Star Wars hanno deciso di inserire nella cucina di Lando: vedrete le due gambe metalliche rivolte all’esterno. Gli esperti riconosceranno il modello più grande, Braun Aromaster KF47 sul lato opposto del bancone.

La spiegazione sull’aspetto del Millennium Falcon

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Se i creatori di Solo: A Star Wars Story pensavano che il pubblico sarebbe stato troppo emozionato alla rivelazione della storia del Millennium Falcon per accorgersi dei problemi di continuità, si sbagliavano di grosso. Non solo perché la nave è bianca e immacolata, il che ci fa domandare se Han l’abbia davvero maltrattata fino a renderla il “rottame” che conosciamo. No, la storia del Falcon nella saga di Star Wars si estende ovviamente oltre i suoi stessi film. E con Solo, è sembrato che i creatori avessero davvero fatto confusione. Perché? A causa del “naso” della nave. O piuttosto della sua assenza nel film.

Il problema non è il fatto che il Falcon abbia cambiato aspetto tra Solo e Una nuova speranza. Non è nemmeno il fatto che la nave contenuta nella protuberanza sia scomparsa. Il problema è (o era) il fatto che, in La vendetta dei Sith, il Falcon è apparto con lo stesso schema di colori (bianco e blu), ma con il naso già mancante. Fortunatamente, il film risolve la confusione, quando Han indica la nave ausiliare che Lando ha aggiunto al design della nave.

Han nomina il VCX-100 dei Ribelli

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A proposito di navi famose di Star Wars, i fan di Star Wars: Rebels avranno familiarità con un’altra: Ghost. In un universo dove la Corellian Engineering Corporation è una delle migliori compagnie nel campo, ha senso che due delle navi più famose dell’universo siano state realizzate proprio dalla compagnia. In Solo: A Star Wars Story, Han menziona la Ghost addirittura con il nome del modello. La battuta sarà magari ignorata da coloro che non sanno nulla a riguardo, o da coloro che non sanno che il nome ufficiale del modello della Ghost è Trasporto Leggero CEC VCX-100.

Aurra Sing distrutta da Beckett

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Mentre molti dei fan storceranno un po’ il naso alla menzione di Episodio I – La minaccia fantasma, molti sapranno anche che il film ha contribuito all’universo in modi che vanno oltre alla trama principale. E Solo fa parecchi collegamenti diretti tra il prequel e i film che seguono. Il film ha qualcosa in comune anche con le serie animate de Clone Wars, e uno dei riferimenti migliori a entrambi si trova in un pezzo di dialogo tra Beckett e Lando. La reputazione del leader di Han lo precede e, quando incontra Lando, viene menzionato il fatto che lui fosse stato colui che aveva sconfitto Aurra Sing. Beckett lo corregge ironicamente, facendo finta di essere innocente, dato che si è trattato di “una caduta” che ha ucciso Aurra Sing. I fan ricorderaino Aurra Sing su Tatooine in La minaccia fantasma, così come il suo ruolo di antagonista nella seconda stagione de Clone Wars.

Wazel de La minaccia fantasma è un Cloud-Rider

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C’è un altro modo in cui Solo: A Star Wars Story fa riferimento a La minaccia fantasma. Nel corso della sua prima avventura, Han incontra parecchia gente. Affronta parecchie cose. Ma non è pronto per i Could Rider, guidati da Enfys Nest. I criminali hanno maschere, piume, mantelli, e hanno una certa abilità in termini di acrobazie, e sono stati parte del marketing del film sin dall’inizio. Ma per uno degli Easter egg migliori del film, gli spettatori dovranno guardare al di là di Enfys Nest: per la precisione ad uno dei Cloud Rider dalla statura ridotta. Si tratta infatti dell’attore Warwik Davis che prende appunto questo ruolo nel film dopo essere diventato un regolare di Star Wars a partire dal suo debutto da Ewok.

Warwick Davis ha avuto anche un piccolo ruolo in Minaccia fantasma come Weazel, scommettendo sulla gara di sgusci con il proprietario di Anakin Skywalker, Watto (guadagnando una certa somma grazie alla vittoria di Anakin). Secondo la guida ufficiale di Solo, anche il membro mascherato dei Cloud Rider si chiama Weazel, e che ha precedentemente lavorato con la gang di Hutt a Mos Espa, su Tatooine. Che è il nome con il quale Anakin chiama la propria casa in Episodio I, il che conferma che si tratta probabilmente dello stesso personaggio all’incirca vent’anni dopo.

L’armatura rossa Mandaloriana

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Arriviamo alla collezione di artefatti e Easter egg che si trovano sulla nave personale di Dryden Vos: è difficile ignorare la quantità di riferimenti e legami con l’universo espando di Star Wars. ma cominciamo con l’oggetto che sicuramente avrà attirato più attenzione: la grande, rossa armatura Mandaloriana. Alcuni fan hanno pensato che fosse un’indicazione dell’eredità Mandaloriana di Dryden, ma la posizione dell’armatura nella stanza dei trofei del personaggio ci fa capire che non è così. Infatti, l’armatura è un riferimento alla serie a fumetti Star Wars: Cavalieri della Vecchia Repubblica, precedentemente considerata non canonica dopo che la Disney ha acquistato la Lucasfilm. I fan la ricorderanno come una variazione dell’armatura dei Neo-Crociati Mandaloriani, usata dai guerrieri durante la Grande Guerra dei Sith, durante le quali il rosso cremisi era riservato ai capitani incaricati di avere a che fare con la fanteria. Questa versione viene confermata dalla guida ufficiale di Solo.

Easter Egg: le reliquie di Indiana Jones

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Ci sono altri universi ai quali si fa omaggio nella collezione di Dryden Vos. Tra le quali quello dei film di Indiana Jones: ebbene sì, le reliquie principali da tutti e tre i film di Indiana Jones sono, a quanto pare, sono sparsi nella stanza. Il che include l’idolo della fertilità rubato dal tempio in I predatori dell’Arca perduta, che potrebbe essere piuttosto difficile da riconoscere data la posizione accovacciata (si trova dietro a Han all’inizio dell’incontro). Più facili da vedere sono le Pietre di Sankara dal Tempio Maledetto. Compare anche il Sacro Graal, ma è il più difficile da scovare a causa delle dimensioni ridotte.

Il Teschio di cristallo di Xim il Despota

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Molti fan di Indy preferiscono fare finta che Il teschio di cristallo non sia mai esistito, ma altri pensano che sia passato abbastanza tempo da fare dell’umorismo sulla storia aliena dell’esploratore. E così è stato per Ron Howard e i creatori di Solo, che hanno piazzato un riferimento al quarto film di Indy in modo più evidente degli altri, sempre nella stanza dei trofei di Dryden. L’oggetto in questione è appunto il teschio di cristallo, che è facile vedere su una piattaforma rialzata. Nella guida ufficiale di Solo: A Star Wars Story, viene identificato come la testa di cristallo di Xim il Despota, esistito migliaia di anni prima del film.

Dryden Vos ha un gigante Holocron Sith

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Se avete visto solo i film principali di Star Wars, penserete che gli holocron (o olocroni) dei Jedi abbiano un ruolo ridotto. Ma le piccole forme poligonali di memoria fatte per immagazzinare informazioni si rivelano essere parecchio importanti nell’universo espanso. Nella serie animata Star Wars: Rebels questi hanno acquisito più importanza, ed è stato rivelato che anche i Sith hanno adottato questo modo di trasmissione della conoscenza. È difficile trovare l’holocron Sith nella collezione di Dryden. Non perché sia troppo piccolo per essere visto (la maggior parte sono effettivamente molto piccoli), ma perché è troppo grande. Il gigantesco holocron bianco e dorato è più grande di qualunque sia mai stato visto nell’universo espanso, il che ci fa pensare che il significato delle dimensioni sia un mistero ancora irrisolto.

L’elmo di Enfys Nest

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Il mistero di Enfys Nest non è esattamente quello che i fan si aspettavano. La figura del personaggio è diventata indimenticabile sin dalla prima apparizione nel marketing di Solo: A Star Wars Story: un elmo di dimensioni considerevoli, visiera cromata, piume, mantello, e scudi dalla forma di ali: un gioiello per gli occhi.

Ma nessuno sapeva che ruolo avrebbe avuto: antagonista? Alleata? Ma non è quello che ci interessa ora. Quello che ci interessa, sono i dettagli del costume (che probabilmente verranno accuratamente analizzati nei prossimi mesi, cercando di cavarne più segreti possibile). Secondo la guida ufficiale del film, gli scudi sono fatti di ferro Mandaloriano, resistente addirittura alle spade laser. Ma uno dei dettagli migliori è il detto dipinto sull’elmo di Enfys Nest, difficile da leggere, tanto che non si riesce a vedere interamente in una volta. Ma il detto è stato ricostruito grazie a diverse fotografie, e dice più o meno “finché raggiungeremo il limite, l’ultima breccia, l’ultima stella, e non potremo andare più in alto”.

L’interprete di Enfys Nest è Erin Kellyman

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L’identià di Enfys Nest è quasi un segreto di per sé, basandosi sul design del personaggio. Chi c’è dietro la maschera? Se il costume di Enfys Nest è uno dei migliori di sempre, la rivelazione di chi sta dietro la maschera è stata ancora più sorprendente. Sicuramente, non una delusione: la gang letale si rivela essere infatti guidata da una ragazzina. E il viso è quello dell’attrice Erin Kellyman, che alcuni conosceranno per la serie britannica Raised by Wolves e per il ruolo di Éponine nella nuova serie de Les Misérables della BBC. E, visto il suo ruolo in Solo, possiamo ipotizzare un suo ritorno come uno dei primissimi Ribelli della galassia.

Il cameo di Tam Posla di Rogue One

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È un cameo facile da perdere, quello di Tam Posla, comparso brevemente in Rogue One, ma il fantastico design del personaggio ha attirato l’attenzione di alcuni. Dopo il film, il personaggio ha presto avuto la propria storia raccontata nel mondo a fumetti di Star Wars. Non sarà apparso molto nei film, ma la sua apparizione a sorpresa in Solo potrebbe voler dire che i creatori abbiano dei piani in serbo su di lui.

La menzione di Scarif

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Il composto chimico del Coassio ha un ruolo importante nella storia di Solo: A Star Wars Story, in quanto carburante dal valore altissimo che rende possibili i viaggi nell’iperspazio. La storia della sostanza nell’intero quadro della tradizione di Star Wars è qualcosa che scopriremo presto, ma per ora limitiamoci a parlare dei criminali della gang di Beckett. Perché, per quanto sia difficile entrare in possesso di una certa quantità di Coassio, dove trovarlo, raffinarlo e ricettarlo è ancora più difficile. Inizialmente, il gruppo considera la possibilità di raffinare il Coassio sul pianeta Scarif. Un’idea che viene scartata quasi immediatamente da Beckett, data l’impossibilità di sottrarsi alla presenza dell’Impero: a quel punto, infatti, Scarif è diventata apparentemente uno dei luoghi Imperiali più fortificati della galassia. È un fatto che i fan di Rogue One sanno già, dato che le difese e forze militari del pianeta sono state dispiegate interamente nella battaglia finale del fim.

Beckett indossa il costume di Lando da Il Ritorno dello Jedi

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A tutti piacciono i piccoli riferimenti ai pianeti della trilogia originale, ma sono gli Easter egg che vanno al di là della credibilità e fatti apposta per i fan a mandarli in visibilio. In Solo: A Star Wars Story, niente ne è esempio come il fatto che il travestimento usato da Beckett nel ruolo di scorta di Qi’Ra su Kessel. Dato che il suo nome e il suo viso sono conosciuti ovunque, Beckett indossa un’armatura con tanto di maschera che copre il viso: un travestimento che non può non dare nell’occhio. Non tanto per gli Imperiali o gli altri criminali in Solo, ma per il pubblico. Infatti, è impossibile non riconoscere il travestimento come quello indossato da Mando Calrissian all’inizio de Il ritorno dello Jedi. C’è un potenziale buco, ma può essere risolto pensando che, magari, il travestimento di Beckett ha fatto una tale impressione su Lando da spingerlo a conservarlo, perché non si sa mai.

Bossk il cacciatore di taglie

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Han solo sarà anche famoso come uno dei criminali più famosi della galassia, ma ai giorni di Solo: A Star Wars Story, era ancora un principiante con più fascino che buonsenso (che sia cambiato in questo senso, è una discussione ancora aperta). E, se il pubblico sapeva che nulla sarebbe effettivamente successo a Han nel corso del film, i suoi compagni di avventure hanno forse avuto qualche dubbio in più. Preoccupazione alla quale Val dà voce più di tutti, dicendo che avrà bisogno di aiuto extra, e che avrebbero dovuto rivolgersi a qualcun altro, qualcuno che conoscono, come Bossk. Il nome non ricorderà qualcosa a tutti i fan, ma sicuramente la faccia sì. Così come le mani, e il viso squamoso, e gli altri cacciatori di taglie introdotti ne L’impero colpisce ancora. Il lucertolone Trandoshano è infatti uno dei mercenari assoldati per dare la caccia al Millennium Falcon. E, proprio come gli altri cacciatori di taglie, ha avuto una certa carriera nei romanzi, fumetti e serie animate.

Han spara per primo

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Il bello di una storia che racconta le origini del personaggio non è solo il fatto di scoprire come da ragazzino di strada Han Solo sia diventato l’eroe che conosciamo, ma anche il vedere come abbia imparato a non ripetere i propri errori. Nella parte finale del film, Han mostra infatti quanto abbia imparato (o quanto pensi di aver imparato), decidendo di scappare con Qi’ra, prendendo con sé il bottino di Coassio per Enfys Nest, e riunendosi con Chewbe nel frattempo.

C’è solo un problema: Beckett, che è uno dei migliori tiratori della galassia e non avrebbe problemi nell’abbattere Han nel caso fosse necessario. Han spara per primo. È uno dei piccoli richiami alla storia già esistente di Han, uno dei tratti che lo definiscono. Il che non vuol dire che i fan non continueranno a discutere sul fatto che George Lucas abbia fatto bene o meno a cambiare l’approccio di Han. Dopo aver visto Solo, è difficile credere che Han esiterà mai più prima di sbarazzarsi di un altro cacciatore di taglie.

“Lo so”

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È il momento che nessuno dei fan di Star Wars ha mai dimenticato. Dopo aver passato due film ad aspettare gli esiti della bizzarra storia d’amore tra Han Solo e la Principessa Leia, fatta di scambi accesi, parole dure, e gelosia, la verità finalmente viene a galla. E quando Han viene catturato da Darth Vader e dagli Imperiali e ogni speranza è perduta, Leia si decide ad aprire il proprio cuore. Han la guarda appena prima di essere congelato, e lei si fa scappare un “Ti amo!”, al quale lui risponde con un “Lo so”.

È uno dei momenti di improvvisazione più memorabili della storia del cinema, che dice molto sui personaggi e sulla loro storia d’amore lunga decenni. Ed è il tipo di momento che non può non essere richiamato in solo, anche se alcuni fan se lo saranno perso. Questa volta, però, la strana relazione in questione è quella tra Han e Lando, che risulterà infine in un’amicizia, ma non dopo un tumultuoso inizio. Quando Lando decide che è il caso di far sapere a Han del proprio odio verso di lui, la risposta di Han è appunto, “lo so”.

Come Han comincia a lavorare per Jabba

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Quando le avventure di Solo: A Star Wars Story sono quasi giunte al termine, e Han e Beckett stanno discutendo su cosa il lavoro possa riservare per loro nel futuro, viene rivelato un dettaglio che qualcuno potrebbe essersi perso. Secondo Beckett, infatti, c’è un pettegolezzo che circola su una comunità criminale che un gangster conosciuto sta mettendo in piedi per un lavoro del quale non si sa molto.

Tutto quello che sappiamo è che l’apertura è su Tatooine… il che fa pensare ai fan ossessionati dai dettagli che quello a cui ci si riferisce sia effettivamente l’inizio del futuro di Han. Quando il personaggio viene introdotto nel primo film di Star Wars, si mette subito nei guai con il proprio capo, Jabba. Prima che le cose si mettano male, comunque, Han sembra aver risposto all’appello di Jabba per la creazione della “squadra”, e possiamo probabilmente attribuire a Beckett il fatto di aver messo la pulce nell’orecchio a Solo.

Darth Maul, ma non quello che vi ricordate

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Anche se il futuro di Han è già scolpito nella pietra, il film riesce a creare comunque alcuni colpi di scena nelle scene finali. E il successo presso i fan di queste aggiunte varia a seconda di quanto questi sanno sulla storia del personaggio a partire da La minaccia fantasma. E, per quanto riguarda le rivelazioni sugli antagonisti, la scoperta che Qi’Ra lavori effettivamente per Darth Maul, l’ex apprendista di Palpatine, ha sconvolto più o meno tutti. La morte di Maul in Episodio I è tutto tranne che permanente, come molti spettatori avranno pensato. La sua resurrezione e conseguenti complotti sono stati esplorati in dettaglio in Clone Wars e Rebels, ma il film amalgama in realtà due versioni diverse.

In Solo: A Star Wars Story, è ancora l’attore Ray Park a tornare al famoso look del primo prequel di Star Wars. Ma, mentre la voce di Maul è stata quella di Peter Serafinowicz per il debutto sullo schermo, è stavolta Sam Witwer a donare la propria in Solo. Witwer è stato l’attore che ha preso il ruolo di Darth Maul dalla morte alla nuova vita da Clone Wars in poi: i fan in cerca di risposte non possono non vedere le serie animate.

La rotta di Kessel, Maelstrom e il Maw sono ora parte del canone

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Da quando Han Solo si è vantato dei propri risultati al timone del Millennium Falcon nel primo Star Wars, i Fan si sono chiesti cosa fosse la Rotta di Kessel, e perché il record esistesse in termini di distanza, e non tempo. L’universo esteso di Star Wars ha dato varie risposte, stabilendo il fatto che il pianeta Kessel si trovasse all’interno di un gigantesco vortice di pericoli cosmici, il più grande dei quali era Maw (un gruppo di buchi nero così impossibile da concepire che molti pensano sia stato inventato da esseri antichi). Per questo, i piloti in fuga da Kessel dovevano per forza scegliere non il percorso più breve per uscire dalla nebula, ma il più sicuro. Avvicinandosi ai pericoli, e rischiando in modo mai tentato da altri piloti, Han e il Falcon hanno dimezzato la distanza necessaria per scappare. E tutto questo è stato reso parte del canone ufficiale da Solo: A Star Wars Story. E le enormi bestie con i tentacoli conosciuto come “summa-verminoth” sono nuove, ma secondo la guida ufficiale il Kessel ufficiale si trova ora nel cuore del vortice Akkadese, vicino al più grande di tutti: Maw (che è ora è un demonico pozzo di gravità, ma fa altrettanta paura).

Il gladiatore Droide Gronk

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A volte, uno studio spende miliardi di dollari per promuovere un nuovo franchise, sperando che gli eroi e le eroine riescano a conquistare il pubblico e la sua immaginazione. Hanno addirittura inventato un famoso duo di robot comici: un droide protocollare snob e nevrotico era piccola unità R2, che si diverte parecchio prenderlo in giro. Una volta, hanno inventato anche il Droide Gonk, per caso. Conosciuto ufficialmente come Droide Generatore GNK, il personaggio che assomiglia ad un cestino della spazzatura con la gambe si è aggiudicato fanfiction, adorazione, e ossessione. Più del previsto. In Solo, i fan potranno apprezzare un cameo del personaggio: questa volta, Gonk è diventato un vero e proprio gladiatore, conosciuto come WG-22 (ma non conosciamo ancora il significato delle iniziali).

Il cameo di Clint Howard

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Ron Howard ha preso questa volta il timone, e il fratello Clint ne sarà stato felice. Si è già aggiudicato, infatti, parecchi cameo nei film del fratello, e chiaramente Solo non è stato un’eccezione. Ron Howard ha cominciato a mettere la pulce nell’orecchio dei fan sul cameo verso la fine delle riprese, ma è stato all’uscita del film che i fan hanno scoperto di cosa si trattasse. Clint è stato infatti scelto per essere il direttore del derby di distruzione di droidi del Lodge di Vandor. È una piccola parte, che sfrutta l’umorismo di Clinto Howard, ma comunque un ruolo importante. Infatti, il tema dell’indipendenza dei droidi diventa importante per la prima volta in un film di Star Wars.

Qi’Ra è maestra di Teräs Kasi

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Qi’ra non è solo più spietata di quanto Han immaginasse, ma è anche pericolosa in combattimento. Infatti, si vanta dell’essere particolarmente abile nell’arte marziale chiamata Teräs Käsi, un nome che sarà familiare agli appassionati di videogiochi di Star Wars. La tecnica di combattimento è stat introdotta nel gioco per PlayStation del 1997 Star Wars: Masters of Teräs Käsi. Al tempo, lo stile di combattimento era un mistero conosciuto solo da una donna e dai suoi seguaci che intendevano distruggere i leader dell’Alleanza Ribelle. Il materiale supplementare a L’ultimo Jedi ha poi rivelato che l’arte marziale è quella utilizzata dalle guardie rosse di Snoke. Ma è in Solo: A Star War Story che viene nominato per la prima volta.

La connessione tra il Coassio e i Ribelli

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Il Coassio è l’espediente principale del film: un prodotto dal valore talmente alto da valere tutte le peripezie affrontate dal cast. Ma la tradizione legata alla sostanza è legata ancora più direttamente a Star Wars: Rebels. Come viene spiegato nella guida ufficiale di Solo, l’unico motivo per cui la gente ha realizzato le potenzialità del Coassio è dovuto alle stesse creature misteriose che hanno reso possibile il finale di Rebels, ovvero delle balene dell’iperspazio conosciuto come Purgill. Le gigantesche ed enigmatiche bestie “nuotano” in branchi nell’universo, lanciandosi alla velocità della luce grazie a mezzi organici. A quanto pare, i balenieri dell’universo di Star Wars hanno scoperto il Coassio negli organi e tessuti dei Purgill, e ritenuto la causa dei loro viaggi. Il processo di creazione della sostanza avviene all’interno degli animali, ma fu poi ricreato anche all’esterno.

Un cameo di Anthony Daniels nei panni di Sagwa il Wookie?

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Nel trailer di Solo: A Star Wars Story i fan hanno visto Chewbe abbracciare un altro Wookiee, il che li ha fatti impazzire. Qualcuno sperava si trattasse della moglie, ma no. Il Wookiee in questione dà un po’ di continuità all’universo espanso, offrendo allo stesso tempo un cameo a C-3PO. Sarà stato difficile seguire il dialogo tra i due Wookiee, ma la guida ufficiale ha fornito dettagli a riguardo. Si tratta di Sagwa, che non è solo un prigioniero assieme a Chewie, ma anche un nativo di Rwookrrorr, la capitale di Kashyyk. Un ruolo minore, ma per quello che sappiamo del cameo di Anthony Daniels nel film, questa sarebbe l’opzione più calzante.

Il detonatore termico

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Han Solo comincerà il più lontano possibile dalla vita di palazzo della Principessa Leia, ma i paralleli tra i due sono lì per i fan. Parliamo del confronto tra Han e la Signora del Crimine Lady Proxima, che risiede con la propria progenie sulla superficie di Corellia. È un bel riferimento all’Episodio VI, dove Leila e Luke ordiscono il piano per salvare Han dalle grinfie di Jabba. All’inizio, non si capisce se sia Leila dietro il costume e la maschera di “Boushh” che avanza davanti a Jabba per contrattare. Si tratta di un’impresa riuscita grazie ad un detonatore termale. Nel caso di Leila, per davvero.

Fonte: Screen Rant

Per la nostra recensione: Solo: A Star Wars Story Recensione

Solo: A Star Wars Story sarà “il film più divertente del franchise”

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Se la Disney e la Lucasfilm aspettavano un pretesto per realizzare una commedia d’avventura, Solo: A Star Wars Story sembra l’occasione imperdibile che fa al caso loro.

Già il coinvolgimento di Phil Lord e Chris Miller poteva essere sintomo di questa intenzione, ma licenziare la coppia di registi non ha impedito alla produzione di continuare a lavorare nel senso previsto, con Ron Howard che si è allineato meglio alle direttive dall’alto.

Durante la premiere della seconda stagione di Atlanta, Donald Glover, che nel film interpreterà il giovane Lando Calrissian, ha confermato questa idea a ET:

“Penso sia molto divertente. Tutti i film di Star Wars lo sono, ma penso che questo film, non sappiamo cosa accadrà, non sappiamo che tutti moriranno? Sappiamo qualcosa, ma non tutto, sappiamo dove arriveremo ma non sappiamo come ci arriveremo, e credo che questo è il punto. Quindi è come se fossimo autorizzati a divertirci di più rispetto agli altri film in cui devi scendere a patti con ciò che accadrà. Credo che questo sarà come un film estivo, divertente. Sono molto eccitato all’idea.”

Il tono del film sembra quindi essersi adeguato al personaggio di Han Solo. Aspettiamo quindi il film per averne conferma.

Solo: A Star Wars Story, il primo trailer

CORRELATI:

Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story potrebbe cambiare nome… in Cina

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Solo: A Star Wars Story potrebbe cambiare nome… in Cina

Mentre gli appassionati sono in trepidante attesa di ricevere notizie in merito al rilascio del primo trailer di Solo: A Star Wars Story, dalla Cina arriva una notizia che potrebbe far storcere il naso ai puristi del franchise. Sembrerebbe infatti che, solo per il mercato asiatico, la pellicola potrebbe abbandonare la nomenclatura “A Star Wars Story” ed essere rinominata Ranger Solo, ciò a causa del flop al botteghino de Gli Ultimi Jedi nel paese asiatico. A rivelarlo tramite Twitter è stato l’esperto di mercato cinese Gavin Feng.

La sinossi:

Sali sul Millennium Falcon e viaggia nella galassia lontana lontana in Solo: A Star Wars Story, un’avventura completamente nuova con il farabutto più amato della galassia. Attraverso una serie di audaci fughe nel profondo, oscuro e pericoloso mondo criminale, Han Solo incontra il suo potente futuro copilota, Chewbacca e anche il famoso giocatore d’azzardo Lando Calrissian, in un viaggio che racconterà l’inizio di uno degli eroi più improbabili della saga di Star Wars.

Solo: A Star Wars Story, ecco il titolo ufficiale dello spin-off

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Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Fonte: Screen Rant

Solo: A Star Wars Story non è mai stato un tentativo di imitare Harrison Ford

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Harrison Ford è e rimarrà Han Solo, per tutti gli amanti della saga di Star Wars e il nuovo film che racconta le gesta del personaggio da ragazzo, Solo: A Star Wars Story, non tenterà certo di sostituire nella memoria di tutti l’attore, ma di proporre una storia nuova, a giudicare dal primo trailer divertente e dinamica.

Proprio questo ha dichiarato il regista del film, Ron Howard, salito in corsa a sostituzione dei licenziati Phil Lord e Christopher Miller: “È sempre stato chiaro dall’inizio, persino da prima che entrassi nel progetto, che non si sarebbe trattato di imitare Harrison. Nessuno lo voleva. Parte del personaggio di Han solo è una vibrazione, un certo intuito, un linguaggio del corpo specifico.”

Solo: A Star Wars Story, il primo trailer

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Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story mostrerà la rotta di Kessel?

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Solo: A Star Wars Story mostrerà la rotta di Kessel?

Come probabilmente noto ai fan della saga di Guerre Stellari, la rotta di Kessel è un passaggio stradale usato da contrabbandieri e capitani di astronavi mercantili per portare il ricavato delle miniere di spezie da Kessel sotto gli ordini del sindacato di Pyke. Negli anni anche Han Solo, comandante del Millenium Falcon, ha attraversato questa via “in meno di 12 parsec” battendo ogni record e vantandosi con i suoi colleghi.

Ora questa famosa rotta potrebbe tornare a far parlare di sé proprio nello spin-off dedicato al giovane Han Solo: A Star Wars Story, in uscita il prossimo maggio nelle sale. Perché? Se osserviamo bene le immagini del teaser trailer rilasciato durante la notte del Superbowl, vediamo i personaggi (tra cui Han, Lando e Qi’Ra) nella cabina di pilotaggio del Millenium Falcon.

Dal momento che la nave è inseguita da alcuni caccia stellari, nella fuga Han Solo dà sfoggio a tutte le sue abilità di pilota per evitare una serie di giganteschi tentacoli che sembrano appartenere a degli alieni. Non sarà questa una prima occhiata alla famigerata rotta di Kessel percorsa in meno di 12 parsec?

Solo: A Star Wars Story, teaser trailer ufficiale

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Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche ChewbaccaAlden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke, Donald Glover e Woody Harrelson.

Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.

Solo: A Star Wars Story, rivelati i nomi dei nuovi personaggi

Fonte: Comicbook

Solo: A Star Wars Story in home video dal 26 settembre

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Solo: A Star Wars Story in home video dal 26 settembre

Diretta dal regista premio Oscar Ron Howard, la nuova avventura Lucasfilm Solo: A Star Wars Story trasporta il pubblico in un’incredibile avventura al fianco di Han Solo (Alden Ehrenreich), il furfante più amato della galassia. Il viaggio, ricco di azione, racconta il primo incontro di Han con il suo futuro amico e copilota Chewbecca (Joonas Suotamo) e il famigerato giocatore d’azzardo Lando Calrissian (Donald Glover), nonché il suo passato avventuroso con la ladra Qi’ra (Emilia Clarke) e il criminale professionista Beckett (Woody Harrelson).  Il 26 settembre il Millennium Falcon  proporrà dunque le sue avventure in Blu-ray 4K Ultra HD, Blu-ray 3D Steelbook, Blu-Ray e DVD, disponibili nei migliori negozi, e non mancherà di fare rotta anche verso il mondo digitale in formato HD.

I contenuti speciali nelle versioni in alta definizione di Solo: A Star Wars Story sono arricchiti dalle avvincenti conversazioni fra le star del film e gli sceneggiatori Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan (scrittori de L’Impero colpisce ancora e Il ritorno dello Jedi), dalle rivelazioni sull’amicizia fra Ciube e Han, dai particolari della versione originale del Millennium Falcon e della prima volta di Han al comando della celebre nave, dai set dei nuovi mondi del film e dalle sequenze ricche di adrenalina nonché da otto scene inedite eliminate o estese.

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI IN ALTA DEFINIZIONE BLU-RAY:

  • Solo: Tavola rotonda con regista e cast
    Il regista Ron Howard e le star del film partecipano a un’interessante conversazione sulla lavorazione del film.
  • Squadra Ciube
    Questo sguardo dietro le quinte mostra il procedimento con cui lo Wookiee prende vita.
  • Kasdan sui Kasdan
    Il leggendario sceneggiatore di Star Wars Lawrence Kasdan e suo figlio Jonathan raccontano come hanno scritto a quattro mani la sceneggiatura del film.
  • Ricreare il Millennium Falcon
    Ripercorre la storia della nave più famosa della galassia, inizialmente vanto e gioia di  Lando e successivamente bolide interstellare con “modifiche speciali”, guidato da Han Solo.
  • Fuga da Corellia
    Dietro le quinte dell’adrenalinico inseguimento per le strade del pianeta Corellia.
  • La rapina al treno
    Per esplorare le difficoltà e l’entusiasmo che hanno caratterizzato la creazione di questa sequenza mozzafiato  che si svolge in un luogo remoto ed è ricca di effetti spettacolari.
  • Diventare un droide: L3-37
    Il pubblico incontra il droide più recente nonché la bravissima attrice che gli dà vita.
  • Canaglie, droidi, creature e carte: benvenuti a Fort Ypso
    I fan possono entrare nel sordido bar dove stranieri e giocatori d’azzardo rischiano tutto giocando a Sabacc.
  • Nel maelstrom: la rotta di Kessel
    Han e Ciube assumono il comando del Millennium Falcon per rivivere questo leggendario momento della storia di Star Wars.
  • Scene Eliminate
  • Il covo di Proxima
  • Inseguimento a Corellia
  • Han Solo: Cadetto Imperiale
  • La battaglia di Mimban: Scena Estesa
  • Han contro Ciube: Scena Estesa
  • Battaglia a palle di neve
  • Conosciamo Dryden: Scena Estesa
  • L’inganno del coassio

Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

Solo: A Star Wars Story confermerà che “Han ha sparato per primo”

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Da domani arriva in sala Solo: A Star Wars Story, il film dedicato alle avventure del giovane Han Solo, interpretato da Alden Ehrenreich. La prima volta che abbiamo visto il personaggio, era interpretato da Harrison Ford, e da subito lo abbiamo visto coinvolto in faccende non proprio legali, basti pensare al suo incontro con Greedo.

Negli anni, George Lucas ha tentato di riabilitarne il nome, modificando proprio quella scena e facendo in modo che lo sparo di blaster di Han fosse solo il seguito a un attacco di Greedo. Quello che però i veri fan sanno è che “Han ha sparato per primo”, cosa che caratterizza il personaggio come una figura furba e avvezza alla sopravvivenza.

Il film che vedremo da domani, diretto da Ron Howard, racconterà proprio in che modo Han è diventato quello di Guerre Stellari: diffidente, schivo e una vera canaglia.

Durante un’intervista con Uproxx Lawrence e Jonathan Kasdan hanno confermato che Solo: A Star Wars Story conterrà un momento, diverso ovviamente da quello visto in Guerre Stellari, che ci mostrerà precisamente che Han è il tipo di ragazzo che “spara per primo”.

Solo: A Star Wars Story, il primo trailer

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Diretto da Ron Howard, il cast di Solo: A Star Wars Story comprende Alden Ehrenreich (Ave, Cesare!, Segreti di famiglia), Woody Harrelson (Tre manifesti a Ebbing, Missouri, Oltre le regole- The Messenger), Emilia Clarke (Io prima di te, Game of Thrones), Donald Glover (Spider-Man: Homecoming, Sopravvissuto – The Martian), Thandie Newton (Gringo, Crash: Contatto fisico), Phoebe Waller-Bridge (Fleabag, Killing Eve) e Paul Bettany (Captain America: Civil WarMaster & Commander – Sfida ai confini del mare). Joonas Suotamo (Star Wars – Gli ultimi Jedi) torna a vestire i panni di Chewbecca.

Scritto da Jonathan Kasdan & Lawrence Kasdan, Solo: A Star Wars Story è prodotto da Kathleen Kennedy, Allison Shearmur e Simon Emanuel. I produttori esecutivi sono Lawrence Kasdan, Jason McGatlin, Phil Lord e Christopher Miller.

Solo: A Star Wars Story, recensione del film di Ron Howard

Solo una notte, il cortometraggio di Claudia Zella

Solo una notte, il cortometraggio di Claudia Zella

Solo una notte è il secondo cortometraggio di Claudia Zella, scritto e diretto dalla regista classe 1988 diplomatasi presso il Centro di Formazione Cinematografico Nazionale di Roma con il cortometraggio Luci Bianche.

Realizzato grazie ai fondi di due bandi, il Nuovo IMAIE e il SIAE S’Illumina, il cortometraggio si cala in una quotidianità che non si è mai (per ora) verificata ma che mostra uno scenario realistico e spaventoso.

Siamo a Roma, è sera e Alice cammina per strada, estranea al mondo che la circonda, con la musica a tutto volume negli auricolari. Solo di fronte al portone di casa si rende conto della gente che corre e grida per strada. Vede un ragazzo ferito e gli chiede spiegazioni: c’è stato un attacco terroristico in città, come quelli di Parigi, di Londra, di New York, proprio a Roma, dove pensavamo che non sarebbe mai accaduto nulla. Il ragazzo si chiama Marco, è fuggito dalla zona degli attentati, Alice, spaventata, lo fa salire a casa sua, per tenerlo al sicuro, confortarlo, ma anche per cercare lei stessa conforto.

Quello che Alice non sa è che Marco nasconde un segreto. Lo seguiamo nel bagno dell’appartamento della ragazza, dove si spoglia e scopriamo sotto alla sua giacca degli esplosivi: era tra gli attentatori, ma non sapremo mai se il suo ordigno kamikaze non sia esploso per scelta o per fatalità.

Con questa forte consapevolezza, osserviamo i due trascorrere la notte insieme, parlare, confessarsi, avvicinarsi in maniera inaspettata, fino alle prime luci dell’alba, quando Alice, sveglia e intenta a preparare la colazione, scopre dalla tv la verità: un identikit diffuso dal tg indica che Marco, il suo ospite, è il terzo attentatore scampato al massacro.

Il corto si distingue subito per l’assunto di base, un attentato terroristico nel cuore della cristianità, lì dove le popolazioni dell’occidente si sentono intoccabili. Anche l’incontro fortuito e la dinamica trai due ragazzi testimonia una consonanza di alterità, dove due ragazzi, coetanei, si confrontano partendo da due mondi di cui sappiamo poco me che sembrano completamente diversi. Nonostante questo trai due si apre una breccia e cominciano a legarsi l’uno a l’altra.

L’idea, dunque, è interessante, peccato però per lo svelamento iniziale della vera identità di Marco. Tenendo nascosta la nozione allo spettatore, così come ad Alice, più a lungo, si sarebbe riuscito a mantenere l’interesse più alto, costruendo meglio la tensione.

L’importanza di temi e la volontà di raccontare la contemporaneità con un occhio originale sono evidenti e sicuramente il tempo e l’esperienza forniranno Zella del strumenti adeguati a raccontare al meglio le sue storie.

Solo per Vendetta: recensione del film con Nicolas Cage

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Solo per Vendetta: recensione del film con Nicolas Cage

Nicolas Cage resta tra gli attori più amati nel panorama hollywoodiano, ma è innegabile come stia vivendo un periodo di declino. Ora l’ex Golden Globe ritenta in Solo per vendetta, diretto dal danese Roger Donaldson (“La rapina perfetta”, “Thirteen Days”). Protagonista è William Gerard, un professore di lettere che cerca, senza successo, di trasmettere la propria etica attraverso l’insegnamento di Shakepeare e altri famosi poeti. Il nostro però si troverà ben presto a cedere alla violenza per vendicare lo stupro di sua moglie Laura (Jurnary Jones).

L’incipit di Solo per Vendetta è sicuramente molto efficace, sopratutto a livello scenografico: dagli ambienti eleganti e accademici si vira repentinamente ai quartieri malfamati di una New Orleans devastata dall’uragano Katrina. Un plauso va fatto alla gestione della fotografia, che mette in risalto in ogni dettaglio il degrado di una città in fase di ricostruzione. Tale ambiente costituisce uno specchio perfetto per lo stato d’animo di Will, che dopo la violenza subita dalla moglie rivede le sue convinzioni sulla violenza. Nelle prime battute la narrazione incalza, grazie all’ambiguo Simon, interpretato in una buona prova da Guy Pearce.

Sfortunatamente il promettente inizio di Solo per Vendetta si rivela ben presto un fuoco fatuo: lo script si dilata in maniera piatta , senza guizzi né avvenimenti che diano un’energica scossa alla situazione, e le poche scene d’azione non sono sufficienti a sollevare una trama soporifera. Illuso dalle premesse, lo spettatore aspetta il colpo di scena che non arriva mai, e tra le estenuanti indagini di William e gli inutili flashback sul suo passato, i restanti minuti del film rappresentano una vera tortura per chi guarda. Complice di tutto ciò anche una cattiva scrittura del personaggio principale, stereotipato e privo di profondità, ma sopratutto di un cattivo, Simon, inizialmente avvincente ma il cui carattere sfocia in ideologie lapalissiane.

Vedendo Solo per Vendetta si ha la netta sensazione, in questo come negli ultimi casi, di trovarsi di fronte a un lavoro a cui Cage ha preso parte per necessità e non per vocazione. Insomma caro Nicolas, ma quando torni?

Solo per vendetta: la spiegazione del finale del film

Solo per vendetta: la spiegazione del finale del film
Guy Pearce e Nicolas Cage in Solo per vendetta
Nicolas Cage e Guy Pearce in Solo per vendetta. © 2011 – Momentum Pictures

La trama e il cast di Solo per vendetta

Protagonista del film è Will Gerard, un professore di letteratura sposato con Laura. La loro vita felice cambia radicalmente quando un giorno la moglie viene stuprata e picchiata. L’uomo è distrutto e si sente frustrato perché non ha saputo proteggere la sua compagna, né può fare nulla ora per lenire la sua sofferenza. I due si recano in ospedale e uno sconosciuto distinto e ben vestito, Simon, dice a Will che sa chi è stato a violentare la donna e che potrebbe farlo uccidere a patto che lui faccia dei lavoretti in cambio.

Il criminale di cui parlano era già stato in prigione per reati simili ed era da poco uscito sulla parola. Completamente stordito dall’accaduto, il professore accetta senza pensare troppo alle conseguenze che questa decisione porterà nella sua vita. Quello che Will ignora è che dietro Simon c’è una vera e propria organizzazione che ha i suoi metodi per farsi giustizia da soli ed eliminare una volta per tutte la corruzione. Comincia così un incubo che sembra davvero senza fine.

Ad interpretare il protagonista, Will Gerard, vi è l’attore Nicolas Cage, mentre sua moglie Laura è interpretata dall’attrice January Jones, celebre per il ruolo di Betty Draper in Mad Men. Recitano poi nel film Guy Pearce nel ruolo del misterioso Simon, mentre Jason Davis interpreta il ruolo di Alan Marsh, giornalista sulle cui tracce si mette Will. Completano il cast Harold Perrineau nel ruolo di Jimmy, Xander Berkeley in quello del tenente Durgan e IronE Singleton in quello dello scagnozzo di Simon, Scar. Mike Pniewski interpreta invece il giornalista Gibbs.

Guy Pearce in Solo per vendetta
Guy Pearce in Solo per vendetta. © 2011 – Momentum Pictures

La spiegazione del finale

Nel momento in cui Will acconsente a quanto proposto da Simon, Hodge – questo il nome del criminale – viene ucciso e una foto del suo corpo, insieme a una collana che ha preso da Laura durante lo stupro, viene inviata a Will come prova. La frase in codice dell’organizzazione è: “Salta il coniglio affamato“. Il significato è riconducibile alle iniziali delle parole in inglese, che sono anche le iniziali degli obiettivi che essa si prefigge: “eliminare la corruzione applicando la propria legge, a margine dalla cecità della giustizia“.

Le parole sono: Affamato: hungry => humanity: umanità; Coniglio: rabbit => reason: ragione; Salta: jumps => justice: giustizia. In seguito, Will scopre che il vero nome di Simon è Eugene Cook e che il suo amico Jimmy si è unito all’organizzazione anni fa, dopo che suo fratello era stato assassinato e la polizia non era riuscita a trovare l’assassino. Quando però Simon e i suoi minacciano di uccidere Will e sua moglie in quanto ormai sanno troppo sull’organizzazione, Jimmy si oppone affermando che il loro scopo non è uccidere persone innocenti.

Per tutta risposta, Simon lo uccide ma viene poi a sua volta eliminato da Laura, liberatasi nel frattempo. A quel punto arriva Durgan, chiedendo chi ha ucciso Cook. Will risponde che è stato lui, ma Durgan dice che per come la vede lui, si sono uccisi a vicenda e non c’era nessun altro presente. Will decide poi di dare seguito al lavoro di smascheramento dell’organizzazione consegnando il cd-rom a Gibbs, un giornalista che Will ha incontrato. Ringraziandolo, Gibbs dice: “Salta il coniglio affamato, eh?” indicando ad un Will sorpreso che anche Gibbs potrebbe far parte dell’organizzazione.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Solo per vendetta grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TVNow e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 20 settembre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Solo per una notte: recensione del film di Maxime Rappazm

Solo per una notte: recensione del film di Maxime Rappazm

Donna e madre, donna o madre, i due ruoli faticano a convivere nella protagonista dell’intenso – e non banale – film scritto e diretto da Maxime Rappazm, Solo per una notte. Un film che Wanted porta nei cinema italiani dal 12 dicembre, dopo un interessante percorso internazionale, e che racconta quella che lo stesso regista descrive come “la storia dell’emancipazione di una madre devota, di un’amante esigente, di una donna ispirata dall’amore, una donna che ci permette di entrare nel suo mondo per la durata di un’estate”.

Nel ruolo della protagonista, Jeanne Balibar, già vincitrice del César per la miglior attrice nel 2018 (per Barbara di Mathieu Amalric) e della ‘Concha de Plata’ di San Sebastián nel 1998 (per il Fin août, début septembre di Olivier Assayas), negli ultimi anni apparsa nei film di Ladj Ly (Les Misérables), Apichatpong Weerasethakul (Memoria) e Xavier Giannoli (il Illusioni perdute del 2021) e qui fondamentale nel tenere a battesimo il primo lungometraggio del regista svizzero. Che nel 2018 aveva diretto il cortometraggio Tendresse (un tutto in una notte in una sauna omosessuale) con alcuni degli attori coinvolti in questo suo debutto – Pierre-Antoine Dubey, Adrien Savigny e Philippe Schuler – già candidato al Premio del cinema svizzero per il miglior film del 2024 (ma sconfitto dal Blackbird Blackbird Blackberry della georgiana Elene Naveriani di Wet Sand).

Solo per una notte – ©GoldenEggProduction

La storia di Solo per una notte

Claudine (Jeanne Balibar) è la madre single di Baptiste, un ragazzo disabile (Dubey) con il quale vive nella stessa casa che utilizza per la sua piccola sartoria. Una vita comune, in un piccolo centro, che si ripete sempre uguale a se stessa, giorno dopo giorno, a parte il martedì. Ogni settimana, infatti, nello stesso giorno, la donna prende un treno locale per raggiungere l’hotel nei pressi della vicina diga della Grande Dixence, nel cantone Vallese, dove – con l’aiuto del giovane receptionist Nathan (Savigny) – sceglie ogni volta un uomo solo, prossimo a lasciare la struttura e il paese, al quale proporre una notte di sesso senza implicazioni. Dopo un italiano (Gianfranco Poddighe), un inglese (Alex Freeman), uno svizzero (Schuler), conosce il tedesco Michael (Thomas Sarbacher), ingegnere idrico con il quale la conoscenza finisce per approfondirsi, e mettere a rischio l’equilibrio faticosamente costruito da Claudine, che inizia a pensare a sé, la propria libertà e al futuro.

Un trenino chiamato Desiderio

Quanto la liberazione sessuale sia ancora una tappa di una diversa e più profonda riappropriazione di sé e dei propri spazi, soprattutto per una donna, ma non solo, è un interessante quesito che la premessa del film suggerisce. Non l’unico e non il principale, tutto sommato, ma certo quello con il quale, sin dalle prime immagini, ci troviamo ad avere a che fare e – attraverso il quale – a cercare di decifrare, o almeno conoscere (superficialmente), la matura protagonista. Una prostituta? Una libertina? Un’anima dolente in fuga dal proprio inferno? Una persona come tante, divisa tra priorità e umano egoismo? Quale che che sia il motore che spinge Claudine a prendere il treno ogni martedì per godere – in ogni senso – del proprio tempo, il primo impatto con la vicenda è sicuramente condizionato da questo interrogativo, che conquista da subito lo spettatore, intrigandolo.

Non da un punto di vista sessuale, meglio specificarlo, che i corpi nudi e la tensione fisica sembrano esser volutamente deprivati di ogni carica seduttiva, quasi a far emergere la transitorietà di una soddisfazione mai effettivamente raggiunta, considerato anche il trasporto con cui vediamo Claudine partecipare agli incontri con i suoi partner occasionali e il ‘fine’ che rivelano, quello di consolare forse più il figlio che la madre. Una dedizione assoluta, insomma, una rinuncia totale a sé e i propri bisogni e desideri, che nessuno – o quasi – potrebbe sostenere a lungo senza porsi domande, senza avere REALI tentazioni.

Solo per una notte – ©GoldenEggProduction

Intrigante, ma non abbastanza

Comprensibile quindi scoprire un lato dissonante nella donna autocondannatasi alla solitudine in uno splendido esilio montano, una sua diversa umanità, con il quale empatizzare, senza fermarsi al giudizio più scontato, e magari andando contro quello che è giusto. Andando anche oltre un istinto materno che a tratti lascia spazio a un malcelato senso di colpa, o del dovere, e finisce per trascurare proprio l’oggetto di tanto amore, limitandosi a una immagine del diverso (per handicap, in questo caso) anacronistica e infantile, che per fortuna ha vita breve.

Temi e possibilità intriganti, come si diceva, e trattate in maniera stimolante e non banale, sulla carta. Perché è poi nella resa sullo schermo che il film – pur restando una opera prima più che degna e interessante – zoppica, non riuscendo sempre a trovare il giusto tono o la giusta forma espressiva per dubbi ed emozioni tanto complesse. Facendo risaltare, in tanta rarefazione, i momenti più impostati e meno autentici, effetto anche di una interpretazione sì intensa ed elegante, sì contrastata e quasi misteriosa, ma piuttosto manierata e artificiosa.

Solo Leveling: ReAwakening – la recensione del film di Shunsuke Nakashige

Il mondo di Solo Leveling, nato dalla penna di Chugong e DUBU e poi trasposto su piccolo schermo nella prima stagione dell’omonimo anime, sta per prendere vita al cinema. Grazie alla sinergia tra Crunchyroll, Sony Pictures Italia e Eagle Pictures, l’atteso lungometraggio animato intitolato Solo Leveling: ReAwakening arriverà infatti nelle sale italiane per un evento speciale di tre giorni, dal 2 al 4 dicembre.

La pellicola, diretta da Shunsuke Nakashige (Sword Art Online), rappresenta un momento cruciale per i fan della serie: un’occasione unica per rivivere le avventure di Sung Jin-woo, il cacciatore più debole diventato il più forte, e immergersi nuovamente nell’affascinante universo dei dungeon e delle creature sovrannaturali.

Prodotto da due dei più importanti studi di animazione giapponesi, A-1 Pictures e Production I.G, Solo Leveling: ReAwakening offrirà un riassunto dettagliato della prima stagione, permettendo a tutti i fan di rinfrescarsi la memoria e di prepararsi all’esaltante anteprima dei primi due episodi della seconda stagione. E, pur vantando una speciale colonna sonora, composta dal talentuoso Hiroyuki Sawano (Attack on Titan) e dal gruppo K-Pop Tomorrow X Together, ha il difficile compito di rendere giustizia alla dinamica e spettacolare narrazione del manhwa originale.

La trama di Solo Leveling: ReAwakening

Dieci anni fa il mondo è cambiato per sempre. All’improvviso, infatti, il pianeta ha conosciuto l’apertura dei “Gate”, portali verso dimensioni oscure abitate da mostri di ogni sorta. Alcuni componenti del genere umano hanno però risvegliato sopite capacità di combattimento con le quali poter affrontare la nuova minaccia. Sono denominati cacciatori, gli Hunters, e si dividono in diverse classi di forza che vanno dalla “S”, la più potente, alla “E”. Di quest’ultima, quella riservata agli hunters di minor valore, fa parte anche Sung Jin-woo, protagonista del racconto, considerato da tutti l’arma più debole del mondo.

Il destino, tuttavia, sembra avere in serbo per Jin-woo un percorso ben diverso. E Solo Leveling – ReAwakening racconta proprio la straordinaria ascesa del protagonista, dalla sua umile condizione di cacciatore di rango E fino a quello di leggenda. Entrato in un dungeon mortale, una missione rivelatasi ben più pericolosa del previsto, il giovane ragazzo ha infatti scoperto un sistema di livellamento unico, destinato a cambiarlo per sempre. E ora, dotato di una nuova consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, Jin-woo è ansioso di affrontare nuove sfide e pericoli per divenire l’hunter più potente del mondo. In un’adrenalinica avventura action, che lo condurrà ben oltre i limiti imposti dalla sua classe.

Solo Leveling: ReAwakening: tra struttura e semantica

Solo Leveling: ReAwakening è senza dubbio un lungometraggio bizzarro. Se infatti la sua struttura narrativa, almeno da un punto di vista prettamente contenutistico, ricalca quella di un certo numero di anime – e fa leva sulla classica storia d’evoluzione di un outsider che, mescolata a pratiche tipiche del gaming e grazie a un’animazione di alto livello, regalano due ore di coinvolgente e crudo intrattenimento – è però necessario spendere almeno qualche parola per provare a carpire quella che è la natura semantica di questo prodotto. Di un film che, come accennavamo a inizio articolo, si compone di due differenti sezioni a cavallo tra piccolo e grande schermo.

Solo Leveling: ReAwakening propone infatti un montaggio dei momenti fondanti della prima stagione dell’anime, uscita a partire dal gennaio di quest’anno, unito a un piccolo assaggio della seconda, di cui ci vengono mostrate integralmente le prime due puntate. E, pur non trattandosi di un caso isolato all’interno del proprio universo di riferimento – visto e considerato il precedente dello scorso febbraio targato Demon Slayer – è pressoché innegabile che la scelta di questo formato di distribuzione sia da considerarsi quantomeno curiosa. Specie di fronte di un panorama audiovisivo che, pur avendoci ormai abituato alla dimensione intermediale dei suoi articoli, è però sempre stato dominato da lungometraggi chiamati più che altro a portare avanti o concludere l’arco narrativo della propria controparte seriale (si pensi a Downton Abbey). O, in alternativa, a raccontare storie o frangenti che, godendo del ruolo di spin off, potessero ampliare la nostra conoscenza orizzontale del franchise di turno.

Solo Leveling: ReAwakening: porte aperte sul futuro

Ecco perché il progetto Solo Leveling: ReAwakening (precedenti ed eredi inclusi) impone una serie di domande. Soprattutto in considerazione di un modello di fruizione cine-televisiva che di giorno in giorno continua ad evolversi.

Quali porte, quali gate potrà infatti aprire un’idea di prodotto basata sul concetto di riassuntone/highlights tipico di Youtube, sul “previously on” della serialità anni 2000 e sulla modalità della “sneak peek” figlia, almeno in parte, delle famigerate post credit marvelliane? E quali risposte potrà suggerire, in ottica futura, a case di produzione (Disney su tutte) già da tempo instradate lungo il viale della costante infiltrazione? Ma soprattutto, quali parole potremo utilizzare per descrivere un prodotto che, come Solo Leveling: ReAwakening disperde le proprie anime seriale e cinematografica per assestarsi come esperienza posta all’incrocio tra nostalgia del passato e voglia di futuro? Dovremo forse inventarci nuove parole?

Una cosa è certa: freebooting e rimontaggi sono esperienze già superate. Non resta che attendere la naturale evoluzione di un sistema autonomo ormai inarrestabile.

Solo Leveling -ReAwakening- trailer dell’evento al cinema

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Solo Leveling -ReAwakening- trailer dell’evento al cinema

Solo Leveling -ReAwakening- è un evento speciale di tre giorni al cinema che presenta, in un’ unica esperienza, il riassunto della prima stagione e i primi due episodi della seconda stagione dell’anime in anteprima.

Solo Leveling è la web novel coreana più celebre al mondo, scritta da Chugong, e racconta la storia di un mondo in cui i “cacciatori”, guerrieri umani dotati di abilità soprannaturali, devono combattere dei mostri per proteggere l’umanità dall’annientamento. Il protagonista, Sung Jinwoo, è un cacciatore molto debole che dopo essere sopravvissuto miracolosamente a un difficilissimo doppio dungeon viene scelto da un misterioso programma chiamato “System” che gli dà l’abilità esclusiva di far salira la sua forza di livello. Sung Jinwoo dovrà scoprire i segreti che si celano dietro i suoi nuovi poteri e del dungeon che li ha generati.

Solo Leveling -ReAwakening- è animato da A-1 Pictures (Sword Art Online), con la motion graphic di Production I.G (Attack on Titan, PSYCHO-PASS). La serie è diretta da Shunsuke Nakashige (Sword Art Online), le musiche sono di Hiroyuki Sawano (Attack on Titan) e del gruppo K-Pop “Tomorrow X Togheter”, il design dei personaggi è a cura di Tomoko Sudo (Star Wars: Visions) e il design dei mostri di Hirotaka Tokuda (Dragon Ball Z: Battle of Gods). La prima stagione di Solo Leveling -ReAwakening- ha debuttato a livello globale su Crunchyroll il 6 gennaio 2024, mentre la seconda è prevista per gennaio 2025.

Crunchyroll e Sony Pictures porteranno Solo Leveling -ReAwakening- al cinema il 2, 3 e 4 dicembre distribuito da Eagle Pictures.

Solo gli amanti sopravvivono: recensione del film

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Solo gli amanti sopravvivono: recensione del film

In un mondo dove gli esseri umani sono chiamati Zombie e in un’ambientazione quasi apocalittica (una Detroit che pare esser stata colpita da una guerra) fa il suo ritorno Jim Jarmush, regalandoci Solo gli amanti sopravvivono, un film più originale e poetico nella storia dei non-morti succhia sangue.

In Solo gli amanti sopravvivono Adam ed Eve sono due vampiri sopravvissuti nei secoli che hanno avuto diversi contatti con gli umani (da loro chiamati zombie, probabilmente per l‘assenza di cervello) in tutta la loro storia. Lui è un musicista che non vuole farsi pubblicità e odia essere a contatto con la gente, lei è una donna elegante e garbata che cerca di mantenersi al passo con i tempi. Ma ora si trovano a dover lottare per la sopravvivenza, mantenendo il segreto sulla loro vera natura, in un mondo allo sbaraglio che mal sopportano. Tra mille difficoltà (tra cui la comparsa di Ava, la sorella ribelle di Eve) e musica underground, l’unica cosa che li terrà vivi e uniti sarà l’amore reciproco.

La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista, è pervasa da una costante vena ironica (le battute su Los Angeles e sui vari dottori cinematografici sono da cult istantaneo) che impreziosisce una narrazione fluida e dal buon ritmo in cui i temi della decadenza dei nostri tempi, l’esistenza e il rapporto con gli altri sono da inserirsi nell’anti-paradiso terrestre di cui fanno parte Adam e Eve (notare come ogni personaggio del film non abbia un nome scelto a caso). L’amalgama tra regia e suoni è completa con la sinuosa macchina da presa del regista che si muove a ritmo della colonna sonora curata da Jozef Van Wissem (che con Jarmush ha composto l’interessante album The Mistery of Heaven) e il montaggio a coronare questa unione estetico-musicale quasi perfetta.

La classica ciliegina sulla torta è data dal cast stellare e straordinario in cui primeggia un’elegantissima e magnetica Tilda Swinton, seguita da Mia Wasikowska che si conferma in continua crescita, da un ottimo Tom Hiddleston bravissimo nel crearsi un’aura di divismo da classica rockstar e da un sempre bravo John Hurt. Non ci sarà da meravigliarsi quindi se Solo gli amanti sopravvivono diventerà un istant cult perché la genialità con cui parla della decadenza(culturale e umana) che la nostra era sta affrontando, attraverso un gusto estetico fuori dal comune e una sceneggiatura brillante sono caratteristiche uniche che meritano di essere premiate, così come il ritorno di un regista fondamentale per il cinema indie a stelle e strisce.

Solo gli amanti sopravvivono

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